US Open 2024: Sinner supera un avvio difficilissimo rimontando un set a McDonald
Una spina nel cuore, pensieri negativi e un macigno sulle spalle, più pesante di quello del Pipila (eroe messicano, per chi non lo conoscesse). Tutto questo e molto di più ha sofferto Jannik Sinner nel suo esordio a US Open 2024 sull’Ashe, un’ora di tennis troppo brutto per esser vero contro un Mackenzie McDonald assai positivo, rapidissimo nella copertura del campo e pronto a rigiocare in anticipo ogni palla incerta dell’azzurro. Niente funzionava nella testa, nel braccio e nei piedi del pusterese, un fantasma, bloccato su tutta linea da quel che purtroppo ben conosciamo e sta subendo. Ha perso il primo set malamente Jannik, senza appello, con errori marchiani e una passività per lui insolita. Non si attivava, non trovava un modo per tenere fermo l’avversario, quasi perfetto. Poi all’avvio del secondo, dopo aver subito un altro break, Sinner ha reagito, di testa e di braccio. Ha cambiato posizione in campo, iniziando a caricare maggiormente i colpi di spin per impedire al rivale impatti “comodi” in anticipo su traiettorie un po’ corte. Meno errori, molte più palle colpite per centrarsi, e finalmente l’azzurro ha preso ritmo. È andato a prendersi un vitale contro break in un game fiume, è entrato nel match e progressivamente si è sciolto, in tutti i colpi, prendendosi palla dopo palla il centro del campo e quindi l’avversario, sconfitto per 2-6 6-2 6-1 6-2 dopo 2 ore e 24 minuti di gioco. Il cambio di passo da metà secondo set è stato confortante, ma le scorie dell’avvicinamento al torneo sono state davvero pesanti per il nostro campione. Vinto il secondo set, non c’è stato più match: Sinner ha stroncato la resistenza e punti di forza del californiano, è scappato via sicuro e non ha più mollato la presa. Clamoroso nel terzo set gli 11 vincenti e zero errori per l’azzurro, come la striscia di 32 punti a 3 tra terzo e quarto set che ha di fatto ha chiuso l’incontro. Al secondo turno c’è Michelsen.
“Ho iniziato non nel miglior modo, non era facile, non è mai comoda la prima partita” taglia corto Jannik nell’intervista flash in campo. “Ho cercato a ritrovare ritmo, ci sono riuscito da metà secondo set. Domani ho un giorno di riposo, ho bisogno di più ritmo. Devo migliorare moltissimo il mio gioco. Moltissimi applausi, ma anche qualche “buu” al suo ingresso in campo. “Il sostegno è sempre incredibile, grazie a tutti gli spettatori” le ultime parole del nostro n.1.
C’è stata parecchia paura, inutile negarlo. L’inizio partita è stato una sorta di shock, il peggior scenario si è materializzato in campo. L’avversario – sempre stato scomodo nei precedenti, vista la sua qualità nell’appoggiarsi sulla palla di Sinner – ha spinto con precisione e intensità per tutto il primo set, mentre Jannik è stato passivo, incapace di scuotersi e colpire la palla con forza e precisione. Le due cose sono andate di pari passo: le incertezze, traiettorie corte ed errori dell’azzurro hanno messo in luce le qualità del californiano, uno un po’ sceso nella considerazione generale e in classifica, ma che in realtà su questi campi può essere assai scomodo quando sente la palla e ci arriva bene. Sinner è stato bravo a restare focalizzato e paziente, qualità che ha mostrato tante volte nella sua carriera e che gli ha consentito più di una rimonta vincente. Ma quel break subito all’avvio del secondo ha gelato tutti, perché il linguaggio del corpo del nostro giocatore era molto negativo. Per fortuna Sinner ha costruito la sua rimonta sulla resistenza, ma anche lucidità tattica. Non trovando bene i colpi e ritmo, è stata una scelta ottimale quella di arretrare, prendersi più tempo per colpire e proporre palle meno pulite all’avversario, ottenendo così il doppio beneficio di spezzare le sicurezze McDonald e ritrovare finalmente un po ‘di feeling all’impatto. Vincere quel durissimo secondo game è stato fondamentale: se non ci fosse riuscito, chissà che l’americano non potesse reggere e vincere anche il secondo set, e sotto di due parziali sarebbe stata difficilissima. Non che sia stata facile, tutt’altro, ma in una giornata così complicata è piaciuta la reazione di Jannik, come sia stato bravo a salire con tutti i colpi (incluso il servizio, pessimo all’avvio), come si è preso il campo, il tempo di gioco e gli angoli, scappando poi via rapidissimo verso il successo. Anche col diritto, incerto nel caricamento e nella spinta, dal terzo set è parso più sicuro e sciolto.
Si sapeva che questa prima partita nascondeva molte insidie. Così è stato. L’importante è averla superata indenne. US Open 2024 per Sinner è iniziato, con una vittoria. Si parla di tennis, e questa è già una piccola grande vittoria.
Marco Mazzoni
La cronaca
Sinner inizia il suo US Open 2024 con un Ace esterno. Poi sbaglia un passante di tocco, un rovescio e un diritto al volo. 15-40, due palle break immediate. Le cancella, rapido nel correre avanti e poi solido in spinta. Nel salva altre due, ottimo l’attacco e volée sulla quarta chance… La prima palla non va e McDonald regge da dietro. Uno smash in rete (non facile) gli costa la quinta PB, e stavolta il BREAK arriva, ottima la risposta di diritto di Mackenzie, imprendibile. Solido il 29enne californiano, non regala niente e si porta 2-0. Stenta a centrarsi col diritto Sinner, se lo gioca a tutto braccio va lungo, se lo trattiene un po’ l’altro entra bene, e soprattutto gioca senza prima palla, facile per l’americano rispondere profondo. 0-30. Un altro errore col diritto lo condanna al 15-40, inizio molto negativo… Annulla la prima chance con un Ace; la seconda con un altro ottimo servizio. Con la prima palla in gioco, TUTTO cambia. Finalmente Jannik si concentra, tara il lancio di palla e lo slancio. Si prende 4 punti di fila, ottimi. 1-2. Jannik trova il primo big-point del match, un passante lungo linea di rovescio in corsa di grande qualità. Come spesso accade, è un segnale, è il semaforo verde. L’azzurro alza il livello, velocità di scambio e profondità, porta all’errore McDonald e si prende la prima palla break sul 30-40. Se la gioca bene l’americano, ottimo angolo col diritto, rapidissimo nell’anticipare la palla. Bel livello, si scambia a grande velocità. Il Contro BREAK arriva alla seconda chance, precisissimo nel costruire e attaccare. 2 pari, Jan is in da house. Tuttavia continua a sbagliare troppo, e il servizio va e viene. Sul 30 pari un rovescio malamente impattato dopo il servizio gli costa un’altra palla break. Male McD, smorzata pessima, comodo Jannik in recupero. Mackenzie fa un numero riprendendo una palla corta nemmeno malvagia, e quindi strappa di nuovo il game a Sinner grazie ad un errore in scambio del nostro, troppo falloso. BREAK, 3-2 McDonald, che trova un discreto turno di battuta, eccellente un passante in corsa, che gli vale il 4-2. Pessimo il settimo game di Sinner, due errori in spinta, poi un tentativo di “smorza” goffo, troppo facile per il velocissimo yankee avventarsi e chiudere. BREAK McDonald, pareva essersi acceso il n.1, invece è sotto 5-2. A zero McDonald chiude il set 6-2. Sinner ha giocato una manciata di punti “Da Sinner”. Serve accendersi. Subito.
Secondo set, Sinner to serve. Ma il serve… non c’è. Due doppi falli, e sul 30-40 finisce sotto la pressione dell’americano. BREAK McDonald, subito avanti 1-0. C’è lotta nel secondo game, prova ad alzare l’intensità nei colpi Sinner e caricare un po’ di più col diritto per togliere facilità d’impatto al rivale. La tattica inizia a produrre frutti, sbaglia qualcosa McDonald col diritto e la posizione di Jan è piuttosto arretrata, forse per aver più tempo per aprire e colpire. Un doppio fallo costa una palla break a Mackenzie. Sbaglia poco un diritto in scambio Sinner, chance sprecata. Il game supera i 10 minuti, Jannik non sfrutta la seconda e terza chance, e finalmente il BREAK arriva alla quarta, vincendo un duro scambio sulla diagonale di diritto (e 20esimo punto del game). Tanti errori dell’americano, Sinner a fatica ne approfitta. 1 pari. Dopo 1 ora ad altissimo livello, con una manciata di errori, McDonald concede qualcosa sul ritmo dell’italiano. Fa il pugno Jan sulla prima palla pesante, dopo il terzo doppio fallo del set. Segnali di vivacità. Altra prima palla in, 2-1 Sinner, per la prima volta avanti nel match e primo game vinto senza concedere palle break. Ha perso misura Mackenzie, ora le accelerazioni non sono più tutte di poco dentro, escono. La pressione di Sinner inizia a dare effetto, 15-40 e due chance per l’allungo. Con una risposta passante cross di rovescio perfetta, l’azzurro si prende il secondo BREAK di fila, avanti 3-1. Finalmente più solido, con una pressione costante che ha messo fretta all’americano. Scivola sotto 0-30 Jan nel quinto game, ma recupera bene, con un servizio più performante. 4-1. Chiamare a rete MMD non è un buon affare, è troppo rapido. Lo paga ancora l’azzurro nel settimo game. Gran costruzione per l’azzurro sul 15-30, si abbassa quasi in terra a spingere un diritto cross che atterra sulla riga, cresce la fiducia quando giochi questo tipo di colpi. Lo si vede dallo scambi seguente: palla più pesante e carica di spin, il californiano perde controllo. 5-2 Sinner. Molto calata l’efficacia del servizio dell’americano, ai vantaggi Sinner si prende il primo set point con bel diritto pesante. Scambio rocambolesco, sulla rete McDonald gestisce male l’ultima volée. SET Sinner, 6-2. Tutti in crescita i numeri del pusterese, come gli errori di Mackenzie, ma soprattutto grazie alla maggior sostanza nel tennis di Jannik e di quell’ottimo cambio di traiettorie, più lavorate e stando appena più dietro, che hanno messo fuori ritmo il rivale.
Terzo set, Sinner scatta alla battuta e trova un game comodo, chiuso con un Ace esterno perfetto. Jannik è maggiormente in controllo dello scambio, nel secondo set si è centrato e dalla sua racchetta escono palle più potenti e continue. Anche negli spostamenti laterali ha più forza, scatta prima e meglio. McDonald non arretra più di tanto, e infatti dopo 3 o 4 colpi sbaglia visto l’anticipo estremo. Nel quarto game, fantastico il rovescio lungo linea di Jannik dopo la risposta, si apre il campo e attacca. Gli vale lo 0-30. Anche il diritto dal centro ora è carico, profondo e pesante. MMD non riesce a trovare la chiave per invertire l’inerzia, crolla sotto 0-40. Prova a buttarsi a rete dopo il servizio ma è respinto con perdite dalla risposta perfetta di Jan. BREAK, 3-1 avanti l’azzurro, che in amen vola 4-1, padrone del campo in questa fase, come dimostra il secondo BREAK strappato di forza al rivale, eccellente il passante di rovescio in corsa che fulmina Mackenzie. 5-1, con un parziale di 16 punti a 3. Jannik chiude il set 6-1 con un altro ottimo turno di battuta. La palla di scambio dell’azzurro è vicina a quella che lo rende a tratti irresistibile, ha preso il centro del campo e comanda, e pure quando si sposta verso destra è velocissimo ad aprire ed entrare a tutta. 11 vincenti, 0 errori nel set. ZERO.
McDonald rientra dopo il passaggio ai box, ma rientra male nel match. Un errore banale, un bel forcing di Jan e poi doppio fallo. 0-40. Chirurgico l’azzurro nello spingere forte col diritto nell’angolo, e l’americano cede. BREAK e 1-0 (24 punti a 3 di parziale), anche il linguaggio del corpo è opposto, spento e dubbioso Mack, più sciolto e vivace Jan. Segue un altro turno a zero per l’azzurro, giocato con totale nonchalance, 2-0. McDonald sembra aver perso la speranza di fare il punto, è passivo, non sa letteralmente cosa fare. Dal suo angolo gli dicono di insistere sul rovescio, ma il lato sinistro del nostro è un muro. A testa bassa commette un altro doppio fallo il californiano, 0-30. Niente, non funziona più niente nel suo tennis. 0-40 con una pallata di diritto senza senso. Pressa Sinner e si prende un altro BREAK, per il 3-0, con un parziale incredibile di 32 punti a 3 e 12 punti a zero nel quarto set. Torna a vincere un punto Mackie, un buon passante di rovescio, ma Jannik vola 4-0. Non c’è partita ormai, troppo ampio il gap e soprattutto enorme la sicurezza in spinta, il controllo dello scambio, e pure i colpi di inizio gioco. In qualche modo l’americano rimedia a un 15-40 ritrovando un minimo di vigore. Dopo 4 break di fila, McDonald torna un vincere un game, 4-1. Finisce 6-2 per Sinner, senza problemi. Avvio terribile, finale in scioltezza. Era forse il match più temuto, alla fine è andata. Va bene così. Guardare avanti, verso il prossimo incontro, dove trova Michelsen.
J. Sinner vs M. McDonald
Statistiche | 🇮🇹 J. Sinner | 🇺🇸 M. McDonald |
---|---|---|
Ace | 11 | 4 |
Doppi falli | 5 | 6 |
Percentuale prime di servizio | 55% (52/94) | 58% (57/98) |
Punti vinti con la prima | 75% (39/52) | 54% (31/57) |
Punti vinti con la seconda | 50% (21/42) | 44% (18/41) |
Punti vinti a rete | 56% (14/25) | 69% (22/32) |
Palle break convertite | 53% (8/15) | 36% (4/11) |
Punti vinti in risposta | 50% (49/98) | 36% (34/94) |
Vincenti | 38 | 26 |
Errori non forzati | 29 | 47 |
Punti totali vinti | 109 | 83 |
Distanza coperta | 6354.2 ft | 6848.1 ft |
Distanza coperta per punto | 33.1 ft | 35.7 ft |
TAG: Jannik Sinner, Mackenzie McDonald, Marco Mazzoni, US Open 2024
Solo perché si è connazionali non vuol che si deve essere amici nel tour tra di loro,Darderi e Cobolli ad esempio un altro pó si menavano segno che non sono in buoni rapporti.Chi mi ha sorpreso in negativo sono i giocatori che dovrebbero essere veramente amici di Sinner che non hanno detto nulla come Sonego,Hurkacz,Fucsovic…poi magari lo avranno detto in privato a lui ma farlo anche pubblicamente siuta a fargli risanare la sua reputazione
Meglio evitare , potrebbero sempre replicare che loro non sono mai risultati positivi (per ora) agli steroidi (volontariamente o involontariamente) e la diatriba non finirebbe piu’.
Mevdevev dove lo collochi in questa tua personale classifica di tennisti che non ti garbano ?
“Penso che la mia prospettiva sia un po’… penso di aver visto Taylor (Fritz) e mi piace davvero quello che ha detto. Ha detto: Guarda, solo lui sa cosa è successo esattamente, quindi non possiamo saperlo. Nessuno può sapere l’esatta verità tranne lui, la sua squadra e forse i ragazzi che compongono il tribunale indipendente.
“Spero che questa situazione possa essere la stessa per ogni giocatore, come ogni giocatore può difendersi, perché penso che quello che ha fatto non fosse nelle regole. È solo che le regole sono un po’ vaghe, eccetera.
@ Peter (#4188238)
‘…dopo il 6 settembre…’
va corretto con:
‘…dopo il 5 settembre…’
La sentenza ITIA è del 15/8. WADA e/o NADA hanno 21 giorni di tempo per presentare ricorso, cioè fino a mezzanotte del 5 settembre.
Due giocatori dal carattere ombroso…di certo Musetti non è mai stato un fan di Sinner..
@ Paolo Paladini (#4188160)
Però diciamocelo: ci sta. Non giustifico il comportamento, ma lo comprendo. non dimentichiamo che il tennis è uno sport solitario, un enorme tutti contro tutti dove, al netto dei sorrisi di circostanza, la tua sconfitta è la mia vittoria. Dato che dietro la vittoria si nascondono milioni sonanti, non mi stupisce scoprire un po’ di ipocrisia sotto la facciata di sorrisi e grandi abbracci. Non puoi stare in una vasca di squali senza esserlo, nessuno escluso, e gli squali quando vedono il sangue attaccano. Il problema per me non sono i giocatori, loro sono umani e, come tali, soggiaciono a queste regole universali; il problema siamo noi che li idolatriamo, pensando che davvero esistano consessi idilliaci e che li poniamo su un piedistallo, criticandoli quando poi si comportano come delle persone normali, manifestando invidia, risentimento e opportunismo
Mi congratulo con il pubblico americano che ha tifato moderatamente per il giocatore di casa e non ha lesinato applausi anche per Sinner. Del resto, sono americani, non cialtroni italioti, … diffamatori del nostro Campione..
Stranamente oggi non sento commenti negativi dei soliti invidiosi, probabilmente pensavano che durante la partita gli spettatori americani fischiassero Sinner puntanto sul fatto che giocava contro un loro giocatore, invece sono stati molto corretti. probabilmente Hanno capito meglio loro di alcuni italiani la storia del doping…….INVIDIOSI AVETE CAPITO………..
tra l’altro a shapovalov dovrebbe scadere la possibilità di usifruire del PR. è ormai un anno che ne trae giovamento!
per me rimane il favorito del torneo.
comprensibile un avvio del genere
Nel primo set Jannik semplicemente non aveva acceso i motori. Per i prossimi 10 anni il tennis sarà monotonia.
Nel primo set Jannik era bloccato mentalmente perché non sapeva quale fosse stata la reazione del pubblico, ma poi si è sciolto man mano ed è uscita la sua superiorità. Avanti così ora.
Il caso sinner è lo specchio della società: molti parlano, giocatori compresi, senza conoscere davvero le cose. Invece, con superficialità, si scrivono post, commenti, ecc. Forza Sinner
Penso che giocare questo torneo sia ancora più difficile.
La notizia è resa pubblica e ancora c’è l’attesa del 6 settembre che è quasi fine torneo.
@ Inox (#4188247)
È solo un chiacchierone. Tutto fumo e niente arrosto. Un vanesio che si bea di qualche bel colpo ma che non è capace di vincere qualche cosa di serio.
Non lo so,ho visto gli allenamenti di Sinner con Musetti e Cobolli e i due sono sembrati molto freddi con lui,cioè sono stati allenamenti molto professionali,niente risate o complimenti se facevano bei punti e seduti in panchina erano ognuno per fatti suoi in silenzio a meno che non erano i loro allenatori ad interagire con loro,neanche hanno postato foto con Jannik sui social,di solito si fa tra tennisti al termine di un allenamento
penso anch’io, credo si sia voluta evitare l'”adunata patriottica” a difesa di Sinner, ha parlato “il vecio” Berrettini per tutti…
Mi piace pensare che i suoi colleghi italiani gli abbiano espresso grande solidarietà in privato.
Non so se sono più contento per la vittoria di Jannik oppure per la debacle di shapo? Nel dubbio me le godo tutte e due ahahahah
@ artadian (#4188227)
Si sta per usarle…
La vita è così purtroppo, è bella solo nelle favole.
Ma dopo il 6 settembre se non succedera’ niente e le cose rimarranno così come sono adesso, Jannik inizierà a sorridere di nuovo.Si concentrerà ancora di più solo nel tennis e potrà vincere tanti slam.
Ma cosa ne sai tu, di come viene trattato dai colleghi nello spoglitoio??? Ma perchè fate i professori, mentre non sapete niente?? Che pena!!!
Mi pare l’abbia comprate tutte Shapo
Di pomate per il sedere degli odiatori / disfattista l’abbiamo?
Ragazzi, con tutto l’affetto… la fate un pò lunga…
Provate voi ad andare a lavorare (giocare nel suo caso, è il suo lavoro) nel vostro ufficio dopo che nella settimana di pausa i colleghi (molti, non tutti, ma intanto il clima si è creato) vi hanno dato dell’usurpatore nei social. Vediamo, se alle 9 del mattino entrate col sorriso e vi sentite sciolti nel lavoro…
Cioè… di cosa stiamo parlando?
È già tanto che ci ha messo solo un’ora a riprendere confidenza con la palla, con il fondamentale aiuto del McDonald, che l’ha aiutato in tutti i modi all’inizio del 2o set. Direi, McKenzie il miglior amico di Jannik, solidale fino al sacrificio del turno.. no, vabbé quest’ultima è un colpo basso al bravo americano. La ritiro.
A futura memoria, rileviamo:
-la meschina freddezza di un “quasi” coetaneo come Alcaraz
-la spocchia del Serbo NoVax…
-la bontà di Berrettini
-la signorilità di uno Zverev
Del pagliaccio Kirgios…neanche ne parliamo.
Come di uno Shapolavov che a momenti rende circa una giudice di sedia…
È stato positivo
massì tutto scorre alla fine, certo soprattutto se sei il numero uno i rapporti con i colleghi sono sempre quello che sono
È così , è così. In questo Slam si naviga giorno per giorno. Oggi la burrasca è passata. Il primo set è stato davvero negativo. Poi la reazione. La speranza è che succeda ciò che ha detto Cahill: nel caos generale che si trova all’esterno, i grandi campioni trovano sul campo il loro “luogo sicuro”. Il pubblico ha risposto bene. Almeno così mi è parso.
Nel primo set McDonald ha giocato davvero bene, era cosciente di sfidare il numero uno sulla sua superficie preferita, di conseguenza cercava le righe, la profondità e il servizio gli entrava. Ma non poteva durare a lungo a questo livello, come si dice a Venezia prima o poi si sciroccherà… E in effetti è calato in modo drammatico, il campione si è scosso e non c’è più stata partita.
Unico rimprovero a Jannik: partito un pò contratto. Poi trovata la posizione in campo e prese le misura all’americano gli è bastato mettere il pilota automatico e marciare sicuro fino alla vittoria
Per me oggi la vera vittoria è stata non sentire fischi dagli spalti, segno che la vicenda doping ha colpito poco il pubblico generalista. I più esaltati sono i pagliacci del web che fanno molto rumore facendo commenti con profili fake ma sono una esigua minoranza. E sono molto contento di questo.
Shapovalov, intanto, è dietro di due set…
Per me questa vicenda finirà col rafforzarlo.
Forza Jannik, sono convinto che crescerà partita dopo partita per arrivare con la giusta concentrazione e condizione ai match importanti di questo slam.
Onestamente per questo fatto mi hanno molto deluso i nostri tennisti e tenniste italiane,dicono Jannik è un’ispirazione,Jannik è il motore che ci spinge a migliorare ,Jannik da forza al movimento e poi a parte Berrettini nessuno si è fatto avanti per difenderlo o almeno a mandare un messaggio di solidarietà spontaneamente senza che i media tirassero fuori l’argomento
no, credo che il primo a dire “non sei umano” o “ma sei umano?” fu bublik, poi sinner rispose dicendo di essere umano e rigirando la cosa che poi bublik ririgirò definitivamente e giustamente
Un set e un game orribilis, poi ci ha pensato mcm a resuscitarlo e ovviamente dopo non c’è stata partita, forse troppi pensieri ancora ha in testa
Match insidioso, per tanti motivi, per una volta non solo prettamente “sportivi”.. Jannik ha fatto tanta fatica a sciogliersi, si vedeva fosse veramente contratto, poi, la sveglia del break nel secondo set è servita da scossa e da lì si sono visti sprazzi del vero Sinner.. certo, servirà sicuramente di più nel proseguo del torneo, ma guardo partita per partita, visto il momento davvero “particolare”, strano dirlo già di un secondo turno, ma è così.. forza Jan!!
Fino al 62 10 e servizio McDonald sembrava un Rios (destro) dei tempi d’oro.
Poi all’improvviso è totalmente scomparso dal campo e non ha più dato segni di vita.
Credo di non aver mai visto una partita del genere, così nettamente separabile.
Diciamolo chiaramente: test non probante per il nostro campione. Primo set molto contratto e Macky che gioca sulle stelle (per lui). Poi Jannik inizia a muoversi leggermente meglio e l’altro sbraca completamente, dopo solo 15 minuti di partita vera.
Ben per Jannik di aver trovato un avversario così fuori condizione (atletica e mentale) ed aver così speso poco. Si cominciano anche a smaltire le tossine della vicenda “doping”, ma per quello ci vorrà molto più tempo. Andiamo avanti e pensiamo alla prossima Jannik. Anche contro Michelsen Jannik dovrà far valere la velocità di crociera mediamente più alta ed una migliore tenuta atletica. Forza campione.
Inizio shock per Jannik, proviamo a ipotizzare le ragioni.
– adattamento alle condizioni di gioco. Veniva da condizioni molto veloci e qui invece mi sembra che il campo (o meglio il binomio campo pallina) fosse estremamente lento (problema tecnico).
– una condizione atletica che probabilmente deve ancora salire e che diventa veramente un fattore se poi non riesci a fare viaggiare la palla come vorresti e c’è da correre (problema fisico).
– la tempesta mediatica successiva al caso doping e la necessità di liberarsi di tutte le scorie accumulate in questi mesi (problema mentale).
Fatto sta che nel primo set Jannik non sentiva proprio la palla ed era costretto a giocare almeno un 20% sotto la sua abituale velocità di crociera e pur a questo ritmo sbagliava molto.
Mc Donald invece ha giocato un grandissimo primo set, favorito dalla necessità di Jannik di tenere un ritmo che l’americano riusciva a reggere.
Poi per la verità è stato l’americano a rimettere in gioco Jannik (che comunque prima o poi avrebbe trovato anche da solo il bandolo della matassa), concedendo l’immediato controbreak ad inizio secondo set, in un game costellato di errori da entrambe le parti.
Mc Donald ha perso la brillantezza del primo set e Jannik è gradualmente salito partendo dal servizio (dopo un inizio in cui ha perso 4 dei primi 5 game in battuta).
Nel terzo e quarto set abbiamo visto un Sinner in crescita che è riuscito ad alzare la velocità di palla e l’americano ha alzato bandiera bianca.
Mi aspetto sicuramente un Sinner in crescendo sia dal punto di vista tecnico, che atletico, che mentale nel corso del torneo… Vedremo fin dove potrà arrivare…
@ Paolo Paladini (#4188160)
Hai ragione da vendere.
@ Paolo Paladini (#4188160)
In realtà fu Sinner a dire a Bublik “non sei umano”, al che il kazako rispose:”Che vuoi dire? Tu sei quello non umano! Hai 15 anni e guarda come giochi!”
RAGAZZO TRISTE.
Una prima ora letteralmente irriconoscibile.
Non era lui.
Poi…piano piano…e’ venuto fuori.
Ma sto ragazzo non sorride più.
Colleghi con cui ti alleni quotidianamente, con cui condividi lo spogliatoio…che sputano veleno e ti salutano freddamente.
La politica sarà anche “Sangue e merda”…come dice il vecchio saggio Rino Formica.
Ma anche lo sport, a questi livelli…non scherza.
Passera’…ma e’ davvero triste vedere un ragazzo di 23 anni trattato in questo modo.
Anche dai colleghi.
Tranne pochissime eccezioni.
Davvero triste.
M E N O M A L E
Speriamo che si sia sbloccato psicologicamente.
Grande jannik
Il secondo game del secondo set, quello dove é girata la partita, é stato uno dei più brutti mai visti, quantomeno su un centrale di uno slam. Ma é stato il più importante del match e l’ha vinto il nostro. La famosa differenza fra un campione e un buon giocatore.
Ci hai fatto prendere un bello spavento! Ma forza Jannik ora e sempre!
Per quello e il Nr 1 assoluto ovio
Per quello e il Nr 1 assoluto ovio
Bublik disse a Sinner: tu non sei umano! Invece lo è: c’è voluta un’oretta per smaltire tutto ciò che sappiamo e poi non c’è stata storia. Forza campione!
Nel frattempo, mentre Sinner scaccia via i mostri, Shapovalov è già indietro contro l’olandese. Vedrete, tempo due anni e si ritroverà anche lui a fare il telecronista, proprio come Kyrgios. Bella coppia di scienziati. Manca solo Fiocchetti ed esce fuori un gran bel trittico.
Pochi fischi tanti applausi. Bene così
GRANITICO