Dagli Us Open: Parlano Lorenzo Musetti, Lucia Bronzetti e Flavio Cobolli (con il video della partite)
Lorenzo Musetti: “Ci avevo perso tre volte su tre, e quando ho visto il sorteggio ero un po’ preoccupato perché è una bestia nera per molti e non sai mai cosa aspettarti da lui. Oggi la pazienza ha fatto la differenza, si è visto il mio cambio di mentalità e di atteggiamento. Lo scatto, rispetto al match di tre anni fa, si è visto nei momenti più caldi. All’epoca, ad esempio, lui dominò il tie break mentre oggi nei momenti caldi ho dominato io, ho giocato meglio nei momenti importanti e ho chiuso con freddezza. In quello credo di essere migliorato molto.
Rianalizzando la partita, un altro aspetto del mio gioco che credo di aver migliorato tanto rispetto a qualche anno fa è la risposta. Tatticamente ho trovato una strategia con questi grandi servitori, prima mi mettevo troppo lontano, non riuscivo a stare vicino al campo e a toglier loro il tempo. Oggi, invece, la posizione e l’efficacia in risposta fanno la differenza”.
Lo conosco Miomir Kecmanovic, l’ho affrontato più volte, colpisce bene la palla, ha pochi punti deboli e sa fare tutto bene. Ha ottimi colpi e credo che potranno dargli fastidio le mie variazioni. Dovrò essere bravo a portare il pallino del gioco dalla mia parte. È ostico, ma ci sta… siamo agli Us Open”.
Avevo già partecipato alle Olimpiadi di Tokyo – racconta – ma non mi sono rimasti grandi ricordi, un po’ per la situazione con il covid e un po’ per la sconfitta al primo turno, non me l’ero goduta. Questa volta, invece, è stata una grande sorpresa, ho perso da Nole, che ha poi meritato l’oro, ma la cosa più emozionante è stato il momento del podio. E’ stato il podio più importante della mia carriera, accanto a Nole e a Carlos è stato molto emozionante”.
Lucia Bronzetti: “Oggi stavo giocando bene, mi spiace per come sia finita ma nei primi game lei stava giocando ad un buon livello e fino al 4-3 non sembrava avere grossi problemi. Io ho cercato di rimanere concentrata su me stessa, senza guardare quello che accadeva dall’altra parte della rete. Ho lavorato bene in preparazione di questo torneo e una vittoria negli Slam mi serviva, è stato un anno difficile e anche piuttosto sfortunato con i sorteggi. Sono contenta che la vittoria sia arrivata proprio qui, in quello che oramai è il mio Slam preferito”.
Ci ho giocato a Brisbane con la Sabalenka, è una delle più forti del mondo e una delle grandi favorite per la vittoria finale. Ovviamente sarà tutto a suo vantaggio ma io entrerò in campo per provare a confrontarmi e per provare ad agganciarmi al suo livello e riuscire ad imparare qualcosa. Nel tennis, poi, non si sa mai. Scenderò in campo per competere, non parto sconfitta”.
E’ un bel palcoscenico il Centrale. Sarebbe una bella opportunità, come lo sono state la Rod Laver Arena e lo Chatrier. Quando giochi in un grande stadio non è mai buon segno, ma proverò a godermela. Come dice la scritta all’ingresso ‘la pressione è un privilegio’… mi sono meritata di essere lì quindi proverò a viverla nel migliore dei modi”.
Flavio CobollI: Sono felice di questo momento, ho disputato delle buone settimane qui in nord America e sono soddisfatto di questi risultati che spero possano continuare anche per il resto della stagione. Adesso cono concentrato su questo torneo, siamo arrivati pochi giorni fa, mi sono allenato un po’, le condizioni mi piacciono e non vedo l’ora di scendere in campo.
Credo di aver lavorato meglio rispetto al passato, ora sono concentrato sul mio percorso, so quel che devo fare per diventare un giocator migliore. Mi sento bene quando sono in campo e spero possa durare ancora a lungo.
Ci sono nato con questa passione, mi piace la competizione, sfidare altri giocatori, non voglio perdere contro nessuno e quando gioco ci metto tutto il cuore. Quando ero un bambino ero così, ed è una cosa che è cresciuta nel tempo. La Federazione sta facendo un ottimo lavoro, siamo tanti e giovani, abbiamo ottime relazioni tra noi, siamo tutti amici e se uno di noi fa un buon risultato e la settimana successiva anche altri riescono a conseguirli è una cosa di cui siamo tutti felici.
Fognini era il mio idolo ed è stato come un mentore per me. Se ho modo di parlargli lui sa come aiutarmi di sicuro, è una splendida persona e ci tengo a ringraziarlo. Vediamo la vita allo stesso modo, molto rilassata, non abbiamo lo stesso talento ma dal punto di vista del gioco mi ha sempre detto di divertirmi e di ascoltare mio padre. Mi ha dato molti consigli ma niente di speciale se non di divertirmi e di crescere con calma”.
Mi piace giocare a tennis anche se qui è difficile rilassarsi, è tutto molto caotico, non è semplice ma è anche molto bello, ogni posto è diverso ma New York mi piace molto. Cercherò di giocare il mio tennis, restare concentrato con il mio team, sperando che i risultati mi aiutino. La passione del pubblico qui è fantastica, sento tutto il loro sostegno, amano il tennis ed è davvero stupendo”.
TAG: Flavio Cobolli, Lorenzo Musetti, Us Open, US Open 2024
Opelushka. Concordo sula simpatia.
Applauso. D accordo tanto.
vedrai che ti ascolta…
Tu invece NON hai ANCORA CAPITO che il suo gioco NECESSITA che su TB giochi arretrato ESATTAMENTE COME fa Medvedev
Mentre su erba e duro gioca in MODO DIVERSO
Perché OGNI SUPERFICIE va affrontata in modo DIFFERENTE
Anche Musetti lo ha celebrato con completino fucsia tono su tono e scarpette con suola rosa
Per fortuna BarbieTourte non arbitrava ….
Hurrà!
L’avversaria di Bronzetti aveva problemi da inizio partita, cosa dice Lucia? Se non fosse stata male, ci avrebbe perso.
@ livio (#4187297)
Concordo.
Opelka resta, come uomo, uno dei miei preferiti. Amante dell’arte, della fotografia dimostra una sensibilità fuori dal comune. E’ stato bravo a coltivare le sue passioni oltre il tennis. Ovviamente ha dei limiti fisici che limitano il suo tennis ma come uomo è solo da apprezzare.
Non ti viene in mente che per cambiare posizione sulla risposta e in generale sul campo ci vuole molto allenamento e del tempo prima di arrivare ad avere i corretti automatismi per un giocatore abituato ad aperture ampie?
Speriamo per Lucia che riesca a strappargli perlomeno 5 games – Forza Lucia
Sponsorizzato da galleria d’arte o forse è meglio dire il contrario
Personaggio molto particolare, amante dell’arte e della cultura. Tennisticamente inguardabili le partite in cui gioca, però.
eheh, però se l’intervistatrice – come ieri – glielo chiede ogni volta, lui cosa deve rispondere..”no, guarda, sono rimasto esattamente il bischero di prima” ?
@ DuDu (#4187221)
Hai perfettamente ragione!! Inoltre SOLO ADESSO ha capito che deve stare vicino alla riga e no attaccato ai teloni a remare ??? E che ha pure fatto finale junior allo Us open 2018, nonché vinto gli open di Australia 2019 SU CEMENTO!!! Basta guardarsi allo specchio della serie so figo so bello so fotomodello…puah!!
La qualità dell’approccio mentale è la marcia in più di cobolli
Pur se evidente il cambio di marcia di Musetti da qualche mese a questa parte, sono convinto che il vero cambio di mentalità avverrà quando lo stesso Musetti smetterà di parlare ad ogni intervista del suo cambio di mentalità e della maturità conseguita post paternità.
Non mi vengono in mente altre “a accentate” per cui chiudo qui il mio intervento.
Ma Opelka il gigante buono che si presenta in campo con zainetto rosa e cappellino rosa?
Tra i più simpatici.