Caso Sinner vs Halep: Mouratoglou solleva dubbi sulla gestione delle sospensioni nel tennis
In un recente post su LinkedIn, Patrick Mouratoglou, rinomato coach di tennis, ha sollevato importanti questioni riguardo la gestione dei casi di sospensione nel tennis professionistico. Pur riconoscendo che il caso di Jannik Sinner è stato gestito adeguatamente, Mouratoglou ha evidenziato una marcata disparità di trattamento rispetto alla vicenda che ha coinvolto Simona Halep, atleta da lui allenata al momento del controverso test antidoping nel settembre 2022.
Il tecnico francese ha puntato il dito contro la comunicazione dell’ITIA (Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis), criticando l’uso improprio del termine “tribunale” in riferimento all’organo che ha revocato la sospensione di Sinner. “Non si tratta affatto di un tribunale,” ha precisato Mouratoglou. “Tecnicamente, è solo un’azienda privata ingaggiata dall’ITIA.”
Mouratoglou ha quindi sottolineato la differenza fondamentale con il caso Halep: “Il vero tribunale è il TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport), quello a cui si è rivolta Simona Halep. È stato il TAS, dopo un’indagine approfondita e un vero confronto, a stabilire la sua innocenza.”
Il coach ha poi delineato il tortuoso percorso affrontato dalla Halep: “Simona è stata sospesa provvisoriamente, le è stato negato il diritto di appello per mesi, poi è stata nuovamente sospesa, e solo alla fine ha potuto presentarsi davanti al TAS per essere dichiarata innocente. Tutto questo è avvenuto sotto gli occhi del pubblico fin dall’inizio.”
Il dibattito sull’uniformità di trattamento degli atleti in situazioni simili sembra destinato a continuare, con potenziali ripercussioni sulla credibilità del sistema antidoping nel tennis professionistico.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Caso Sinner, Patrick Mouratoglou
@ Cristina (#4184753)
“Vieni trovato positivo ➡️ scatta subito la sospensione provvisoria.
Se riesci a capire subito il motivo della contaminazione “involontaria”, puoi fare appello immediatamente (appello d’urgenza) enunciando la tua tesi di difesa. Se è creduta, se cioè viene ritenuta valida, la sospensione viene annullata (come nel caso di Sinner, le due sospensioni sono durate 2/3 giorni perchè è stato accolto il ricorso).
Altre volte per poter dimostrare la tesi della contaminazione ci vuole invece tempo, si procede a tentoni spesso: prima bisogna risalire al motivo (cosa è stato? un integratore? una pomata? un alimento?), poi bisogna mettere in piedi un pool di periti, fare test in laboratori, per avvalorare la tesi. Ci vogliono mesi.
È sostanziale la diversità.
Sinner e il suo entourage hanno immediatamente capito che unica causa della presenza infinitesimale di Clostebol fosse dovuta allo spray Trofodermin. E hanno fatto subito ricorso, vincendolo. Ricorso in merito alla sospensione, ovviamente. Nel mentre è stato istituito da ITIA un “processo” (in realtà è un arbitrato) che prevede la privacy fino al momento della sentenza, avvenuta il 15 agosto (sentenza di assoluzione).
Nelle 33 pagine della sentenza è tutto molto chiaro. Chiarissimo.” Cit. Lia Capizzi
Integratore CINESE… ti Credo che dall’ etichetta non si capiva un caxso; nemmeno i cinesi stessi capiscono alcunché.
Ma perché uno staff di super esperto super pagati… vanno in Cina a prendersi gli integratori ,???
@ Vesciche telecomandate (#4184473)
Perché basta informarsi un minimo per capire che non è questo il caso.
Gli steroidi funzionano solo se le dosi sono supramassimali, cioè 10 o 100 volte superiori alle dosi normali. In quei casi le quantità trovate nell’organismo di chi li assume sono enormi. È impossibile raggiungere questi dosaggi per via transdermica.
Le quantità ritrovate nelle urine di Sinner (1 miliardesimo di grammo) sono compatibili con un trasferimento involontario.
Il clostebol è sotto osservazione da anni, soprattutto nei riguardi degli atleti italiani, perché da qualche tempo il 50% di positività a questa sostanza è stata trovata in atleti italiani.
Questo perché, a differenza di tanti altri paesi, i farmaci contenenti clostebol in Italia si possono comprare senza ricetta.
C’è una pubblicazione scientifica del 2020, “Detection of clostebol in sports: Accidental doping?”, presente anche sul sito della WADA, che ha studiato proprio questo tema. Cito:
“the detection of clostebol misuse in sports has been growing recently, especially in Italy, due to the ample avaliability of pharmaceutical formulations containing clostebol.”
[…]
“after a single transdermal administration of 5mg of clostebol acetate and a transient contact with the application area, it is possible to generate adverse analytical findings in antidoping controls.”
Per capirci, alle concentrazioni solite del clostebol nei medicinali da banco, e cioè 500mg su 100g, bastava che il fisioterapista avesse 1g di medicinale sulle mani per provocare positività.
La differenza tra i 2 casi Sinner vs Halep sta nel modo vergognoso e inaccettabile utilizzato da ITIA nella gestione dei 2 casi. Sinner è stato trovato positivo per ben 2 volte, quindi colpevole , non per niente ha perso dei punti nella classifica ATP e ha pagato una multa. Ma il suo caso è stato tenuto segreto e ITIA ha reagito immediatamente permettendo a Sinner di continuare a giocare . Halep è stata data in pasto ai giornali , sospesa da ITIA che per lunghi mesi le ha negato perfino il diritto per lunghi mesi il diritto di difendersi . I dubbi o le certezze riguardanti la positività di Sinner per l’uso di una pomata contenente una sostanza vietata e la positività di Halep per un integratore contaminato lasciano il tempo che trovano. Il vero problema è come ITIA ha gestito i 2 casi . Stranamente molto benevola con Sinner, opaca, drastica e ingiusta con Halep alla quale ha dovuto pagare un risarcimento dopo il verdetto di innocenza emesso da TAS. ITIA va riformata con urgenza per evitare di distruggere altre carriere e per assicurare procedimenti giusti ed equi non solo ai giocatori d’élite ma a tutti gli sportivi.
Purtroppo bisognerà farci l’abitudine a commenti come quelli di Moratoglu che pretendono che vi sia stata disparità di trattamento rispetto a Sinner per qualcun altro facendo finta che che le vicende si siano svolte allo stesso modo.
Sinner e il molto meno famoso e ricco Bortolotti hanno capito subito la fonte di contaminazione e hanno prodotto le prove convincendo l’ITIA non solo della loro buona fede ma anche della mancanza di negligenza e sono stati assolti nel tempo più breve compatibile con il corretto svolgimento delle procedure.
Altri non sono stati in grado di farlo, non devi solo ipotizzare cosa potrebbe essere stato ma fornire delle prove, altrimenti ti puoi inventare qualsiasi cosa.
A chi dubita dell’innocenza di Sinner ricordo che in caso di test positivo l’onere della prova è invertito, non siamo in un processo penale dove, giustamente, la colpevolezza va provata da parte dell’accusa. Questo vuol dire che le prove fornite a discolpa di Sinner erano molto solide.
Lasciamo stare la storia dei tortellini che uno dei punti più bassi mai letti sul doping
Non lo sapevi che Bortolotti è il cugino in seconda della fidanzata del proprietario del canile dove Gaudenzi ha preso un cucciolo per i suoi figli? Sono evidenti gli intercorsi fra lui ed il Padrone dell’ATP! (l’ho letto nel libro del Pandologo, che, vista la reciproca stima, mi ha concesso di leggere in anteprima…è una bomba)
Il caso Bortolotti è emblematico. La sentenza è uscita in tempo record perché il giocatore ha dato subito una spiegazione di come la sostanza proibita fosse entrata nel suo corpo e nel contempo ha provato la sua totale mancanza di colpa e di negligenza. Avendo a che fare con la sua sfera intima le parti della sentenza sono state oscurate, l’unica cosa che si sa è che gli esperti hanno ritenuto tale spiegazione credibile da un punto di vista scientifico e quindi il tribunale lo ha assolto. Per analogia con il caso Yastremska dobbiamo ritenere che il tribunale, quando si tratta di questioni intime e private, ovviamente non è che può calcare troppo la mano e tende a scusare il giocatore, che giustamente ha le sue esigenze.
basta vedere come si comporta il suo ultimo allievo, direi che non ci sarebbe bisogno di altro…
Comunque da quando è stata notificata la sospensione alla halep, è passato almeno un mese e mezzo prima che venisse comunicata pubblicamente (21 ottobre 2023) questo perché appena la halep ha ricevuto la notizia, non sapendo che pesci pigliare ha chiesto le controanalisi, che hanno confermato la violazione. A qual punto la sospensione è stata notificata pubblicamente. Questo sta scritto chiaramente nella sentenza, ma mouratoglu non lo dice. Qua vedo il parallelismo con il caso sinner, ossia ratifica della sentenza sospesa per ricorso dell’atleta. Poi dopo ci saranno state altre problematiche, ma non si possono paragonare i due casi perché ad un certo punto le storie divergono completamente
@ Guidobaldo Maria Riccardelli già Franco 66 (#4184383)
Bortolotti non mi sembra che sia sinner ma anche lui è andata bene. Sara che le cose sono andate diversamente o i poteri forti hanno voluto salvare bortolotti?
@ Intennisveritas (#4184356)
Ma qui il povero battaglino non è riuscito a risalire al fisioterapista che gli avrebbe fatto il massaggio con le mani sporche di crema incriminata. È tutto un altro discorso
Povera Simona, meritava lo stesso trattamento e la medesima tempestività… Le hanno rovinato il finale di carriera. È anche il circuito WTA ne ha risentito tantissimo.
E queste cose Patrick le sa, solo che è stato lui ad offrirle la bevanda incriminata.
Il caso Halep è completamente diverso e non paragonabile al caso Sinner. Intanto lei non è stata in grado di stabilire all’inizio l’origine della contaminazione e poi è subentrata l’anomalia del passaporto biologico che ha portato ad unificare i procedimenti come anche lei ha chiesto
Ma quale disparità,son casi diversi.
O chiede più doping per tutti o è il solito attacco a Jannik.
Lui comunque dovrebbe tacere perché è responsabile, peggio di Ferrara.
E allora?
punto II) quindi, se usi un prodotto e poi, dopo averlo applicato ad una persona (Naldi se lo sarebbe auto-applicato, ma sarebbe la stessa cosa), tocchi a mani nude un’altra persona, puoi contaminarla = tesi di Sinner confermata.
III) “non discutere, ecc.”: infatti JS ha chiesto a Naldi se avesse usato dei farmaci per curarsi, avendo avuto risposta negativa = perciò lì la discussione c’è stata e Sinner non poteva sapere che l’altro usava quel prodotto = nessuna negligenza sua.
“Un comportamento così negligente è incompatibile con un terapista professionista” = ma Battaglino probabilmente non avrà portato davanti al tribunale le dichiarazioni del terapista che si era comportato proprio così, come invece ha fatto Sinner. E quest’ultimo, infatti, ora ha licenziato il terapista per comportamento negligente…
Ripeto, l’unico modo in cui Sinner potrebbe essere condannato per colpa proprio “sua” è che si dimostri che la sua tesi della contaminazione è falsa perchè è scientificamente impossibile che, venendo toccato a mani nude da uno che ha usato solo per sè quel farmaco, poi quel farmaco venga rintrcciato dalle analisi in quelle quantità…
(Per onestà devo però citare di nuovo Riccardo Bisti, secondo il quale ci sarebbe una possibilità di una condanna per “responsabilità oggettiva per fatto solo del preparatore”, ma dicendo che una condanna così può essere solo di pochi mesi…).
Nessuno ha il coraggio di dire che il fisio massaggiava i muscoli di Sinner col famoso spray
Non so nei dettagli il caso Halep ma con i milioni guadagnati da Simona poteva pagare fior di avvocati…ma che multa le è stata inflitta? A Jannik 320000€ non sono pochi!!
Il caso Battaglino è completamente diverso da quello di Sinner.
Naldi ha somministrato lo spray a sé stesso e non a Jannik, per curare una ferita al dito, poi massaggiando il giocatore, il Clostebol è entrato per contatto nel corpo di Sinner. Il Tribunale ha assolto Sinner perché non vi è stata “somministrazione” della sostanza da parte del fisioterapista, ma solo contaminazione involontaria.
Nel caso di Battaglino, il giocatore si è difeso dicendo che si trovava in Marocco per giocare un torneo, e durante un match ha chiesto un medical time out, ed è stato massaggiato da un fisioterapista locale con una pomata contenente Clostebol, di qui la positività riscontrata.
Il Tribunale non gli ha creduto perché non vi era nessuna prova del fatto (il fisioterapista marocchino non è stato rintracciato né ovviamente interrogato), per cui la tesi difensiva era una mera speculazione senza prove ed oltretutto inverosimile, in quanto difficilmente un fisioterapista professionista farebbe un massaggio a un giocatore applicando una pomata contenente una sostanza vietata.
Ferrero sottolinea il fatto che la disparità di trattamento consisterebbe se mai nella difficoltà di difendersi, poiché Battaglino ha saputo della positività dopo mesi, quando ormai era impossibile rintracciare il fisioterapista marocchino, e non esisteva nemmeno un video della partita, mentre invece Sinner aveva addirittura a disposizione il video che mostra il dito fasciato di Naldi, essendo il match di Indian Wells trasmesso dalle televisioni di tutto il mondo.
Il sistema ANTIDOPING tennistico da cosa sento e vedo è una casta intoccabile assurda!
Il farmaco della Halep e’ un induttore della eritropoietina.
O si prende volontariamente ( mal consigliata) o non si prende in maniera accidentale, nè con le creme , nè con i tortellini….
Perché non dici apertamente che siccome Sinner non ti piace a prescindere, sei convinto che sia tutto un imbroglio?
Il punto centrale della posizione di Moratouglu è infondato. Devo citare un passo dell’articolo di Federico Ferrero dedicato al “caso Halep”:
“È significativo notare che anche Simona Halep, a questo punto, concorda sul fatto che i due procedimenti vengano unificati perché «non avrebbe senso» tenerli separati. Chiede solo di fare il più in fretta possibile, circostanza su cui anche l’ITIA si dice favorevole. Ci si accorda per il 31 maggio 2023, solo che c’è un altro problema: il filone di indagine per doping del sangue ha i suoi tempi procedurali e il 31 maggio è troppo vicino all’inizio della seconda indagine per andare in aula, visto che il termine minimo porta al 21 giugno. Il tribunale, nonostante le proteste di Halep, fissa la data definitiva del giudizio: 28 e 29 giugno 2023. Da una parte la ITIA, con undici membri tra avvocati, tecnici e consulenti. Dall’altra, Halep con il suo team legale capitanato da Howard Jacobs, i suoi periti di parte e, presente alle udienze e sentito come testimone, il coach Patrick Mouratoglou. È quindi chiaro che, almeno fino a giugno, i tempi della giustizia non sono stati irragionevolmente lenti né c’è stata trascuratezza nel gestire la vicenda di un’atleta sospesa temporaneamente, come invece gridato dal suo team su varie piattaforme social.”
Non è quindi vero che nel caso Halep la giustizia sportiva sia stata lenta e nel caso di Sinner veloce, è stata la stessa Halep a chiedere di riunire i due processi per doping legati a due contestazioni diverse (una per l’integratore contaminato e l’altra per il passaporto biologico).
@ ENZO LA BARBERA (#4184422)
Anche il TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport), come tutti i collegi arbitrali, è formato da professionisti che vengono profumatamente pagati dalle parti stesse, che tra l’altro nominano anche due dei tre arbitri che poi decideranno la controversia. Il terzo arbitro, che di fatto è poi quello che decide, viene nominato dall’organismo arbitrale. Quindi anche quella del TAS è una giustizia “privata” e non certo statale. Tanto è vero che contro le decisioni del TAS si può ricorrere al Tribunale svizzero (questo sì statale), ma solo per irregolarità formale del lodo arbitrale.
Da ciò che dice Mouratoglou potrebbe anche essere che il caso Halep abbia fatto scuola.
Sull’esperienza di quel fatto questa volta l’ITIA ha garantito l’atleta.
Il punto critico della vicenda a mio avviso è garantire a tutti e sempre il diritto alla difesa… Non soltanto laddove si possono spendere milioni in avvocati
Enzo, ci sono di mezzo tanti soldi sí, centinaia di milioni…
Fosse così, due cose:
1. i problemi ancora non sono risolti al 100% per JS;
2. occorre UNIFORMARE, non è possibile tollerare differenze di trattamento, ne risente tutto il movimento tennistico (sono professionisti!).
intendi gli stipendi? beh certo, sono professionisti bestiali mondiali, non prenderanno 1200 al mese
Ora spunta che il famoso tribunale che ha assolto Sinner, è una azienda privata, ingaggiata dall Itia. Se c’è di mezzo il privato, di sicuro ci sono di mezzo anche tanti soldi enzo
Parla, forse non a torto di disparità di trattamento, ribadendo l’ingiustizia verso Simona. Allora mi chiedo, per essere equi è giusto continuare a fare ingiustizie?
I casi di Sinner e Battaglini sono sicuramente diversi ma com’è possibile che un professionista con le competenze di Ferrara dia al massaggiatore di Sinner un farmaco con quelle caratteristiche e Naldi lo utilizzi senza prendere nessuna precauzione Se l’Itia accetta una giustificazione così irrazionale ebbene anche in questo caso possiamo dire che la lotta al doping tanto vale abolirla
Mouratoglou è come il prezzemolo. C’è dappertutto. C’è un caso sulle prime pagine dei giornali mondiali? Il buon Patrick ci su butta a pesce, dicendo che non è un Tribunale che ha assolto Sinner ma un organo privato al soldo dell’ITIA quindi manovrabile, fa intendere nelle righe.
Sospendere la gente innocente è già una disfunzione. Si rovinano carriere. Se con Halep è stato commesso un errore, e con Sinner no, è già una buona notizia.
Ho approfondito e credo di aver sentito parlare dell’episodio da parte di Ferrero…Battaglino non ha rintracciato il fisioterapista che ovviamente non ha dato alcun contributo testimoniale nel processo..Ha ipotizzato, “mere speculazioni” che fosse successa questa cosa…ripeto tana libera tutti e ci leviamo il dente e poi sulla ferita ci mettiamo il trofodermin…se parliamo di cose serie, l’unico addebito che può essere fatto a Sinner è di aver assunto qualcuno che ha fatto uno sciocchezza, la famosa responsabilità oggettiva che è l’unico punto su cui la wada può appellarsi per cercare di dare qualche mese di squalifica a Sinner..se andrà così, non credo, pazienza ma certamente ĺa responsabilità oggettiva mi sembra una roba medioevale o se vuoi del secolo scorso quando una società di calcio veniva retrocessa per qualunque comportamento vietato di un suo dipendente…se oggi un giocatore si dopa viene squalificato e la società rimane pulita anzi è parte lesa e può diventare parte civile nel processo…
E quindi? Il tas , cioè l’ unico vero tribunale, non l’ ha giudicata colpevole di assunzione volontaria. Solo più negligente in quanto se lo è mangiato con le sue mani. I capelli, il sangue,etc. tutto quello non c’entra niente perché lei è stata giudicata innocente al riguardo.
Il fatto è che L’ITIA ha rimandato il processo più volte non permettendole una sentnza in tempi brevi ( e per brevi si intende mesi, mica settimane) di fatto facendole perdere tempo gettandosi nel tritacarne social per mesi.
Hanno aspettato talmente tanto che quando ha ricevuto la sentenza definitiva lei era rimasta fuori più tempo che i mesi datole di condanna.
E questo è quello di cui parla moratoglou, non del fatto che uno si sia preso mesi e uno niente.
Il punto due è il punto tre sono dei rafforzativi nemmeno tanto necessari del punto uno che sarebbe più che sufficiente, tipo buttare dell’acqua sopra un incendio di un centralina elettrica…come ho detto Battaglino sarà capitato nelle mani di un pazzo ma se le giustificazioni che il giocatore adduce sono queste tanto vale abolire la lotta al doping..
Vediamo se ho capito bene, il fisio avrebbe usato il trofodermin o un equivalente per fare il massaggio? Magari in Marocco non saranno dei superprofessionisti e la carne piena di mosche è più o meno buttata su dei banconi sporchi ma tu credi credibile che invece di un semplice e meno costoso, che so, olio di mandorla si usi un prodotto che non ha nessun senso utilizzare per un massaggio? Allora lo poteva fare anche con un colluttorio, un dentifricio, con l’olio del motore..poi è vero che Naldi fa una cazzata enorme ma si cura una ferita e poi massaggia Sinner con i prodotti convenzionali..non vedo il nesso e comunque Battaglino sarà certamente innocente e ha trovato un folle che lo massaggia con un prodotto improprio e dopante ma in tutta sincerità ti pare credibile?
moratoglu subito nella lista dei cattivi, urge scoprire qualche marachella per coprirlo di insulti
Leggere su un documento di una sentenza dell’ITIA che ritiene “molto improbabile” che un fisioterapista usi un determinato tipo di crema e che non si lavi le mani, ” comportamento incompatibile con un terapista professionista”, bè mi ha fatto sorridere
Indubbiamente qualcosa bisogna fare per uniformare i giudizi
Casomai il tas è non il cas… Il tas di Losanna ha ribaltato la sentenza del collegio giudicante, la cui sentenza era stata tranchant : per loro simona halep aveva intenzionalmente violato le norme antidoping. Spiace per il francese, ma sinner non è stato dichiarato colpevole di assunzione volontaria. Già qui siamo su due piani diversi rispetto alla halep
“Un comportamento così negligente è incompatibile con un terapista professionista” Nel caso di Sinner i professionisti sono due E uno è un farmacista regolarmente laureato Come dice il proverbio non conta il peccato conta il peccatore E sottolineo peccatore
Esattamente
Ma questi fenomeni non capiscono (o fanno finta di ….). Disparità un par de ….
Boh io sto cominciando ad annoiarmi di tutti questi che rigirano le cose su loro stessi e comunque in generale il tema Sinner/Doping non mi coinvolge più perché non si parla fel fatto ma si allarga il discorso a troppe altre cose.
No, non è complicato. Il CAS di ESPERTI ha analizzato tutte le prove, a favore e non, e ha concluso che non c’è mai stata intenzione di doparsi ( intrgratore) né che i suoi valori del sangue lo dimostrassero ( passaporto biologico).
O credete ai tribunali e agli ESPERTI da loro utilizzati o non ci credete. Non lo potete fare solo quando vi conviene.
Cmq, non è il punto di discussione. Il punto è che per mesi le è stato negato in processo .
A me sembra sempre più chiaro che quegli “addetti ai lavori” e quei colleghi di Jannik che, mentre glissano sulla sua regolare assoluzione, lanciano appelli per l’equità di trattamento in casi totalmente diversi e chiusi con verdetto diverso stiano di fatto strumentalizzando la vicenda per chiedere una sorta di impunità collettiva.
Quindi più che invidia nei confronti di Jannik, una specie di rivendicazione di categoria: vogliamo meno antidoping, cioè vogliamo più doping per tutti.
Moratouglu è l’ultimo che può parlare, perché la squalifica di Simona è colpa sua. I motivi per i quali il processo è durato tanto è spiegato bene da Federico Ferrero in un articolo apparso sul sito di Eurosport. In pratica, accanto al primo filone di indagine relativo al l’integratore contaminato si è affiancata la questione relativa al passaporto biologico, che è saltata fuori dopo quando il primo processo era stato istruito, e il tribunale (non la ITIA) ha deciso di trattare entrambe le questioni in un unico processo, ma non c’erano i termini per celebrare l’udienza che ha dovuto essere rinviata.
E come faceva la halep ha sapere subito dove fosse la contaminazione ( e a dimostrarla con analisi) visto che a differenza di sinner non c’era nessuno spray con la scritta colestebol o doping sulla confezione? Semplicemente non c’era scritto nulla, vedi la contaminazione.
Persone e casi come la halep non possono usufruire di certe regole perché hanno bisogno di più di un giorno almeno x fare le analisi sul sospetto del prodotto contaminato.
Moratoglou l’ ha detto, a lei non è stata data la possibilità di appellarsi x mesi, è questo che lui rimarca.
L’ITIA continuava a rimandare il caso facendo “stalling” . Semplicemente non volevano fare il processo ma lasciare che i social facessero il loro lavoro.
Il caso halep è molto, ma molto complicato, ed è stato ricostruito certosinamemte da Federico ferrero di euros port. Alla halep sono poi stati fatti gli esami del sangue e del capello e il risultato è stato disastroso per l’atleta. Bisognerebbe sapere perché ci si limita all’urina quando appunto si possono esaminare il sangue e il capello per avere un quadro molto più preciso.
Indubbiamente il TAS ha di molto alleggerito la posizione della Halep, ma ciò è avvenuto solo in appello. La giustizia è fatta così, c’è gente che si è beccata 20 anni in primo e secondo grado, ha fatto 5 anni di custodia cautelare e poi è stata assolta dalla cassazione. È stata sfortunata diciamo…. E comunque 9 mesi li ha presi, perché l’atleta è responsabile degli integratori che assume volontariamente, anche se non sa che sono contaminati.
Praticamente nella sentenza l’ITIA ritiene “altamente improbabile” che un fisioterapista professionista utilizzi una crema nota per violare le norme antidoping e tratti un giocatore senza lavarsi le mani, come dovrebbero. Naldi ha fatto entrambe le cose ma hanno accettato la spiegazione
Fanno bene a chiedere regole uguali per tutti a mio modo di vedere
@ Intennisveritas (#4184356)
Peccato che nel caso di Sinner la stessa ITIA ha accettato la spiegazione fornita dal giocatore (e non lo fa sempre). Probabilmente il caso è del tutto diverso. Per Bortolotti la spiegazione del giocatore è stata accettata dalla ITIA e ritenuta credibile dal tribunale. Per quanto riguarda Battaglino o non si trovavano con le quantità oppure non aveva le prove di quanti affermato (non è riuscito a trovare il fisioterapista che lo aveva trattato e quindi non aveva un teste a favore).
Trovata positiva al Roxadustat (un farmaco contro l’anemia) durante gli Us Open 2022, la rumena era stata squalificata per quattro anni dall’International Tennis Integrity Agency nel settembre 2023. Mai un top player del tennis aveva subito una sanzione così pesante. La tesi dell’accusa (confermata dalla decisione del tribunale del tennis) era molto sofisticata: a parte la positività (non contestata), Halep avrebbe mostrato variazioni del suo passaporto biologico che confermavano un doping che sarebbe andato oltre il singolo episodio. Halep si era difesa con larghezza di mezzi e avvocati agguerriti. Della positività si era assunto ogni responsabilità il suo ex coach Patrick Mouratoglou, una celebrità del settore che prima della rumena aveva portato al successo giocatori del calibro di Serena Williams e di Holger Rune. Mouratoglou ammise di aver consigliato all’atleta un integratore a base di collagene che poi si sarebbe dimostrato contaminato. Ma sul passaporto biologico nessuna ammissione: secondo gli esperti dell’atleta, l’interpretazione dei dati da parte dei tre ematologi esperti del tribunale sarebbe stata errata. Ricordiamo che il passaporto viene compilato costruendo un profilo longitudinale di cinque parametri sanguigni prelevati all’atleta nel corso degli anni e che, secondo la Wada, questo è in grado di rilevare indirettamente una positività con una precisione del 99,9%. Richiesta, come da regolamento, di spiegare le anomalie nel suo profilo, Halep l’ha fatto ma non è stata creduta e quindi condannata. Ma martedì il Tas ha ribaltato la sentenza.
Halep, squalifica ridotta da 4 anni a 9 mesi
«Contrariamente al ragionamento del tribunale di prima istanza — è scritto nelle motivazioni succinte della decisione — il collegio del Tas ha ritenuto opportuno considerare i risultati del campione di sangue privato fornito dalla Sig.ra Halep il 9 settembre 2022 nel contesto di un intervento chirurgico. Quei risultati e le dichiarazioni pubbliche della signora Halep secondo cui lei non intendeva competere per il resto dell’anno solare 2022, hanno influito sulla plausibilità degli scenari di doping invocati dal tribunale indipendente dell’Itf. Considerando l’insieme delle prove, il Tas non è pienamente convinto che una violazione del regolamento antidoping si sia verificata e respinge l’addebito». Insomma, un’assoluzione con formula dubitativa dall’accusa più grave: una rarità in una decisione del tribunale svizzero che raramente smentisce un panel internazionale. Per quanto riguarda la positività, il Tas «ha stabilito che la signora Halep ha dimostrato, sulla base delle probabilità, che il Roxadustat è entrato nel suo corpo attraverso il consumo di a integratore contaminato che aveva utilizzato nei giorni precedenti il 29 agosto 2022 e che il Roxadustat, come rilevato nel suo campione, proveniva da quel prodotto contaminato. Di conseguenza, il Tas ha statuito che le violazioni delle norme antidoping non sono state violate in modo intenzionale». Insomma, una violazione non dolosa punita con il minimo della pena, 9 mesi. Halep li ha già scontati e ora può tornare a gareggiare dopo quasi due anni. Ma il danno (per un’atleta che di solo montepremi ha accumulato 40 milioni di dollari) non è da poco.
Ma come fa ad essere credibile Moratouglu, che dice che Jannik non è stato assolto da un tribunale vero! Anche la Halep è stata condannata dallo stesso tribunale, salvo poi fare ricorso al TAS e ottenere una riduzione della squalifica a 9 mesi. Chi ha letto la sentenza di primo grado del caso Halep sa che è il dibattimento è stato condotto con tutte le garanzie ed il contraddittorio è stato pieno ed effettivo e la Halep ha potuto difendersi con fior di avvocati ed esperti. Il TAS pronuncia esclusivamente in grado di appello, perciò quello che dice Moratouglu non ha senso, ed inoltre dal punto di vista formale il tribunale indipendente ed il TAS sono molto simili perché si tratta pur sempre di una giurisdizione privata e non statale (in pratica sono arbitri e non giudici).
Interessante passo relativo a ITIA e Battaglino (4 anni per Clostebol) in cui non si crede alla sua versione molto simile a quella di sinner
“L’ITIA, oltre a caratterizzare la posizione del Giocatore come “mera speculazione”, ha offerto una serie di osservazioni tendenti a indebolire la tesi del Giocatore, suggerendo cioè che sembrerebbe altamente improbabile che un fisioterapista professionista in Marocco (i) utilizzi, come crema o lozione [REDATTO] in un torneo, […], proibito dalle norme antidoping e concepito come agente curativo ( [REDATTO]), (ii) trattare un giocatore senza lavarsi le mani dopo aver precedentemente trattato un altro giocatore, e (iii) non discutere con il giocatore la composizione del prodotto applicato , soprattutto se c’erano dubbi sulla sua conformità con le norme antidoping.
Si sostiene che il fisioterapista avrebbe potuto utilizzare o applicare creme (vietate agli atleti) ad esempio poco prima di fare il massaggio al giocatore senza lavarsi le mani. Un comportamento così negligente è incompatibile con un terapista professionista.”
https://www.itia.tennis/media/vsjjwsrk/231030-itia-v-stefano-battaglino-decision-corrected-_redacted.pdf
Si , direi che va rivista la gestione delle sospensioni
Se non sbaglio, il prodotto in questione conteneva una sostanza NON dichiarata sull’etichetta!
Comunque una grossa differenza , che Mouratoglu e tutti i polemici qui dentro sembrano ignorare, è che Sinner ha capito subito come fosse avvenuta la contaminazione e ha presentato ricorso portando la sua versione , la povera Sinona ci ha messo molto tempo a ricostruire l’accaduto e i suoi ricorsi erano solo sulla base di “io non ho fatto niente”.
Vatti a leggere la sentenza del CAS.E’ scritto tutto lì.
E la quantità non ha nessun valore in sé ma viene considerata x stabilire l’attendibilità della scusa della difesa. Semplicemente xché se uno prende una sostanza dopanti x doparsi e viene testato una settimana dopo è ovvio che la sostanza non è più attiva nel corpo.
Ma non è il punto di moratoglou. Il suo punto è che a lei è stata rimandato il processi 3 volte,di fatto non permettendo a lei di difendersi e lasciare che la gogna mediatica andasse avanti per mesi senza avere neanche un primo giudizio.
E difatti c’è sempre gente che la definisce dotata xché è quello che x mesi hanno letto sui social, quando il CAS fatto di ESPERTI non l’ha giudicata tale. Perché nessuno neanche qui va a leggersi la sentenza.
In questo caso viene puntato il dito contro la disparità senza invocare la forca per Sinner (ammette che è stato gestito tutto correttamente). Anch’io spero che in futuro ci sia partiti trattamento, fermo restando che ci sia stata effettiva disparità ( non conosco il caso Halep, ma prima di Sinner altri sono stati assolti allo stesso modo)
Allora, innanzi tutto la Halep all’inizio non ha dato nessuna spiegazione. Solo successivamente ha detto di avere assunto la sostanza perché aveva preso un integratore contaminato. Il tribunale ha detto ok, ti crediamo, ma la quantità è troppo alta per un integratore assunto per pochi giorni, quindi la sostanza deve essere entrata anche da un’altra fonte. In più sono stati trovati valori alterati nel suo sangue (passaporto biologico). Vero che la squalifica è stata ridotta dal TAS a 9 mesi, ma comunque non è una sentenza di innocenza. E come dire che un imputato condannato a 4 anni è innocente perché la cassazione ha ridotto la condanna a 9 mesi.
Non conosco a fondo il caso Halep, quindi preferisco non esprimermi. Però una cosa è certa: indipendentemente dal valore e dall’importanza dei giocatori, indagini, valutazioni e giudizi dovrebbero essere dati in tempi ragionevolmente brevi. Non è accettabile tirarla per 1 o 2 anni come successo ad Halep ed Errani.
Ho letto l’articolo di Federico Ferrero sull’argomento. La Halep si è giustificata dicendo di avere preso degli integratori, ma il tribunale ha contestato che le quantità di sostanza erano troppo elevate per essere ricondotte ad un solo integratore. E poi si è aggiunta la questione relativa al passaporto biologico. Alla fine ha preso 9 mesi di squalifica quindi non è innocente.
Come volevasi dimostrare….si parla di tennisti stranieri e il garantismo evapora all’istante
Grazie hai già risposto alla domanda che ho posto poco fa.
Domanda anche Halep aveva un miliardesimo di grammo di una sostanza?
Anche lei sapeva com’è entrato nel suo organismo la o le se istanze in questione?
Con le sostanze che aveva addosso avrebbe avuto vantaggi?
Il caso Halep è molto complicato. Esiste un bellissimo articolo di Federico Ferrero sull’argomento. Prima sono state trovate sostanze proibite in quantità notevoli, poi c’è stato un problema nei suoi valori del sangue, che erano anomali (passaporto biologico). Questo ha contributo a ritardare il processo perché il tribune ha deciso di trattare le due questioni in un unico processo.
No, non è quelli che dice la sentenza. Vai a leggerla e non fomentare fake news.
La halep come tutti gli altri è stata dichiarata innocente di doping, ha solo un grado di negligenza maggiore perché a differenza di uno spray che il topo ha dato al gatto che ha dato al cane lei ha ingerito con le sue mani un prodotto contaminato datore da team moratoglou. Questo è quello che ha stabilito il tribunale di ESPERTI.
Mouratoglou non ha torto a rimarcare la natura di azienda privata di Sports Resolution. Questo non significa tuttavia che gli esperti che compongono i Collegi arbitrali non siano all’altezza, anzi. Ma una riflessione al riguardo è giusto farla.
Non è assolutamente vero quello che dice Moratouglu. Il tribunale indipendente è l’organo preposto in primo grado a giudicare la questione. Il TAS è il Tribunale Arbitrale dello Sport e come dice il suo nome è un collegio arbitrale, formato da 3 arbitri, due nominati dalle parti e uno dall’organismo con sede a Losanna. Essendo un collegio arbitrale e non un tribunale, emette un lodo (arbitrale) e non una sentenza.
Il caso halep è una farsa. 1 anno e forse più solo per aver il primo processo. Colpevole o no, tutto dovrebbe svolgersi nel giro di pochi mesi.
La Halep non è stata dichiarata innocente, ma è stata squalificata per 9 mesi…. Questo è l’esito definitivo del suo iter giudiziario. JANNIK è stato assolto e non è stata inflitta nessuna squalifica.
La Halep era dopata ….. Con le sostanze che le hanno trovate addosso si sarebbe potuta aprire una farmacia….