Caso Sinner, Garattini sul Clostebol: ‘Con la pomata nessuna intenzione di doping’. L’esperto smonta l’accusa”
Il caso Jannik Sinner ha portato alla ribalta il Clostebol, uno steroide anabolizzante derivato dal testosterone, noto per aumentare la massa muscolare e migliorare le prestazioni fisiche. Ma perché questa sostanza, usata massicciamente dagli atleti della Germania dell’Est negli anni ’70 e ’80, è tornata al centro dell’attenzione nel tennis italiano?
La positività di Sinner, successivamente scagionato, sarebbe dovuta a una contaminazione involontaria per via cutanea, causata dall’uso di una pomata da parte del suo fisioterapista, Giacomo Naldi. Ma il vero nodo della questione è un’anomalia tutta italiana.
L’Italia è l’unico paese in Europa, se non al mondo, dove è ancora possibile risultare positivi involontariamente a questa sostanza. Il motivo? Il Clostebol è contenuto in una pomata e uno spray venduti liberamente nelle farmacie italiane con il nome di Trofodermin. Incredibilmente, questi prodotti possono essere acquistati senza ricetta medica, nonostante riportino visibilmente la scritta “doping”.
Questa situazione espone gli atleti italiani a rischi enormi. Il principio attivo è altamente trasmissibile, rendendo possibili contaminazioni accidentali come nel caso Sinner. Una peculiarità che solleva serie domande sulla regolamentazione delle sostanze dopanti nel nostro paese.
Il farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri, ha commentato al Fatto Quotidiano: “Se sotto accusa c’è una pomata è più che evidente che l’intenzione dopante non c’è. Per il doping servono dosi e preparazioni diverse.”
La vicenda Sinner potrebbe essere il catalizzatore per un cambiamento necessario. Solo così potremo garantire che il prossimo grande talento del tennis italiano non si trovi invischiato in un caso di doping “involontario” per aver semplicemente usato una crema venduta in farmacia.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Caso Sinner, Jannik Sinner
Ti allego pubblicazione a riguardo
Detection of clostebol in sports: Accidental doping?
Xavier de la Torre1 | Cristiana Colamonici1 | Michele Iannone1 |
Daniel Jardines1 | Francesco Molaioni1 | Francesco Botrè1,2
Dove hanno proprio riprodotto gli esperimenti come di seguito:
1) Time course of clostebol
metabolite (M1) concentrations after
three transdermal administration of 5 mg
of clostebol acetate over 24 h, to a male
volunteer (receiver) and of the second
volunteer that performed the application
(applicant)
2)Time course of clostebol
(M1) metabolite concentrations after a
single transdermal auto administration of
5 mg of clostebol acetate to a male
volunteer and of a second volunteer
having close contact with the
administration area, 1 h after the
administration
purtroppo non posso mettere i grafici di permanenza della sostanza nei due soggenti donatore – ricevente, ma le concentrazioni sono espresse in nanogrammi/millilitro e il tempo di permanenza nel corpo che per il primo esperimento sono fino a 264 ore, mentre nell’esperimento due, più consono al caso sinner, il ricevente ha la sostanza in corpo per 48 ore.
Quindi a mio parere per essere positivo a due controlli in 8 giorni c’è stato più di un contatto tra massaggiatore e atleta.
Tuttavia, è stato provato che questa via di contaminazione (ACCIDENTALE) è certa, non possibile, ma certa.
Leggete quanto detto dal Prof Garattini uno scienziato nel vero senso della parola.
Scusa se faccio il pignolo, ma la storia del letrozolo (antitumorale , molto usato per controllare per es. recidive del carcinoma al seno, che è nella lista delle sostanze dopanti perchè potenziale coprente, in quanto può ridurre i livelli di estrogeni alterati dall’uso di anabolizzanti) è un poco più articolata: sarebbe finito in un tortellino fatto in casa (non nel brodo) ed assunto accidentalmente dall’atleta.. .
ecco un altro espertone 😆 😆 😆
Soprattutto sono i tempi rapidi tra sospensioni e ricorsi che dovrebbero far riflettere…
Chiunque guardi questa.l vicenda con obiettività,sa che è impossibile preparare un difesa simile in poche ore senza essere stati avvisati molto prima…
Per i più distratti andatevi a vedere qual è lo studio legale che lo difende e chi sono i loro clienti,a partire dall’Atp stessa.
Allora, poni 2 questioni diverse.
A) Che ci voglia del denaro per difendersi è vero, però: 1) questa “ingiustizia” è insita in tutti quanti i campi della vita umana, quindi criticare solo questo aspetto per quel che riguarda la vicenda Sinner, mi sembra in realtà voler colpire solo lui; 2) per quel che riguarda il tennis, l’italiano Bortolotti che di certo è molto meno ricco di Sinner (in carriera non è mai entrato nei top 300 atp di singolo, un po’ meglio invece nel doppio, ma anche lì non una carriera da top) è cmq riuscito a pagare un avvocato che l’ha scagionato dalle stesse accuse (= stesso farmaco) che hanno coinvolto Sinner. Perciò non è che nel tennis solo i ricchissimi riescano a difendersi vittoriosamente dalle accuse di doping…
B) dici “la Itia permette di fare ricorso a qualunque “tribunale” il ricorrente voglia ricorrere e non c’è un tribunale competente prestabilito” = questo non lo so per certo, ma è invece possibile che il tribunale prestabilito ci sia anche per la Itia e che i legali di Sinner, semplicemente siano stati in grado di individuarlo senza “aiuti”.
Moraschini è invece stato “processato” per la prima volta mi pare da un tribunale italiano e la legge italiana spesso è più complicata nel farti capire quale sia il tribunale competente per il ricorso. Questo potrebbe essere il motivo dell’errore del suo legale (o magari è stato un errore “proprio” grave, boh…).
Però appunto, c’è che il caso di Moraschini (ricorso respinto per “incompetenza”) mi pare che anche nei processi di doping che si tengono in Italia non capiti così spesso (per cui, o ha fatto solo lui un errore grave oppure, se invece è stato vittima di una ingiustizia, ovviamente mi dispiace ma c’è da dire che pare che sia una cosa che capiti piuttosto di rado e quindi, almeno, non paiono esserci “complotti giuridici” atti a danneggiare sistematicamente tutti gli atleti che siano inquisiti per doping in Italia, in modo da farli condannare solo perchè faticano ad individuare il tribunale competente al ricorso).
Non è vero. Dite una falsità. Il Tribunale la lettera della legge l’ha riportata per intero nel testo della sentenza (ve la siete letta o no?) e l’ha applicata. Ovviamente il giudizio se la condotta sia esente da colpa e negligenza spetta al Tribunale, potrà essere impugnata e ribaltata, quello che volete ma allo stato quella è. Il Tribunale indipendente è accreditato da ITIA e tratta per ITIA 170 casi all’anno e non tutti sono assoluzioni, anzi.
Ti ricordo che un certo Maradona(ne hai mai sentito parlare?),sin dai tempi di Barcellona faceva uso di sostanze non lecite e pure solo dopo tanti anni vennero fuori certe cose…
Per non parlare dei casi legati ad Agassi etc…
@ ospite (#4184198)
Però avrebbe dovuto spendere una quantità di denaro importante. Non so se tutti se lo possono permettere. Quello che fa specie è che la Itia permetta di fare ricorso a qualunque “tribunale” il ricorrente voglia ricorrere e non ci sia un tribunale competente prestabilito, per esempio un tribunale pubblico con dei veri magistrati. È come(è solo una mia impressione) che i tennisti cerchino di sbrigarsela tra di loro per non affrontare la magistratura. Forse per non dover aspettare le lungaggini di questa? In passato hanno avuto problemi con essa?
Allora, secondo la tua/sua tesi, dovrebbe accadere che:
1) la Wada faccia assolutamente ricorso al Tas (la Wda non darebbe retta all”unico che secondo te ne capisce e si accontenterebbe del parere di quei 2/3 “scienziati ignoranti” che l’hanno dato nel primo processo???)
2) Nel nuovo processo tutti gli scienziati presentino numerosi studi indicanti che la spiegazione fornita da Sinner è assolutamente impossibile e che l’unico modo per spiegare la sua positività nelle dosi rilevate è che la crema sia stata spalmata direttamente sul corpo di Sinner in seguito ad un suo trattamento specifico a base di quel farmaco.
Se ci sarà un nuovo processo e ci saranno quelle prove scientifiche ne riparliamo, ma se così non dovesse accadere, a che cosa di nuovo ti aggrapperai?
Inventerai una nuova teoria complottistica che però pubblicherai solo nel LIBRO?
Ma allora dovremo aspettare l’anno 3087 per leggerla…
Piangi
Ma non ti vergogni?
probabilmente non hai letto attentamente, ci sono alcuni post che paragonano ciò che è successo a sinner con altri casi doping completamente diversi 😉
Direi che è evidente che il Sinner post Miami abbia reso meno che il Sinner da Pechino in poi.
Ma si può spiegare col fatto che erano i tornei meno adatti a lui.
Io sono convinto che quella pomata non sia doping.
Se gli studiosi escludono che la quantità rilevata possa dipendere da ogni altro possibile meccanismo dopante, allora lo riconoscerà anche la Wanda e siamo a posto
No, non penso questo. Perchè presentare un ricorso ad un tribunale “incompetente” è capitato o soltanto a Moraschini oppure cmq non a tantissimi altri (= nel senso che non è una cosa che si sente spesso), per cui mi pare semplicemebte un errore/sfortuna del suo legale e non il fatto che solo a Sinner sia stato indicato il tribunale corretto a cui ricorrere ed invece a tutti quanti gli altri atleti no (NB: cmq poi Moraschini avrebbe potuto presentare un ulteriore ricorso anche dopo quello respinto solo per “incompetenza”…).
Esatto. Che poi, detto fra noi, non è che dichiararsi fan di Sinner gli dia l’indulgenza plenaria per la marea di ca…..stronerie che scrive!
Ho letto l intervista a Sorgel appena uscita sui giornali in Germania. Va giù pesante. Fa anche un’ affermazione che da parte sua pesa tanto: per trovare quei valori la sostanza veniva usata per massaggi già da settimane. Non contaminazione da un taglio sul mignolo…proprio aggiunta, in piccolissime dosi, alla crema per massaggio. Avrebbe effetto sfiammante e rigenerante.
Cmq …il prodotto da banco più usato per cicatrizzare le ferite è la connettivina,usato di norma anche negli ospedali.
@ Daniele (#4183782)
Già scritto in altri commenti. Il tribunale che si è espresso, che non è un vero tribunale ma una sorta di agenzia privata di intermediazione, non ha applicato alla lettera le regole dell’antidoping. @ ospite (#4183562)
Hai colto il punto. Sinner è sponsorizzato da quacuno che gli ha saputo indicare il giusto “tribunale” dove fare ricorso.
1) si uno dei prodotti del doping di Stato della DDR (che non esiste più dal 1989), direi proprio metodo dopante di punta…è come usare oggi una connessione internet isdn (quelle che tra rumori strazianti dopo qualche minuto davano accesso alla rete) o una fibra di ultima generazione
2) I cosiddetti “coprenti” sono vietati e considerati alla stregua del doping esattamente come i “dopanti” proprio per le loro caratteristiche di mascherare i controlli. Quindi c’era traccia infinitesimale di Clostobol, dopante dell’antediuviano, ma non del coprente di ultima generazione ?
p.s. se arriverà una squalifica avrà un annetto di tempo per lavorare sul servizio, che, tue testuali parole, quegli incompetenti (Vagnozzi/Cahill) gli avevano completamente distrutto. mentre con Piatti erano solo ace e voleè alla Mc Enroe…
..Per tutti quelli che credono che Jannik sia stato dopato!!
Riguardo i cavilli legali interpretativi sulla vicenda della “crema Ferrara-Naldi” (ormai proporrei di chiamarla così…) non mi esprimo, perché sono sicuro che la WADA, soprattutto alla luce di tutto il polverone planetario scatenatosi, deciderà con pieno rigore se procedere o meno a discapito di Sinner.
Ma la cosa sconcertante è che leggo di qualcuno che non esclude affatto il doping voluto (e daje con “le microdosi”…e daje con “ci sono i sistemi per diluire la dose corporea successivamente all’assunzione”…). Benissimo… ed allora, secondo questa tesi, spiegatemi un pochino il Sinner da aprile 2024 in poi tassativamente puro, vergine e immacolato (ossia senza il Clostebol assunto intenzionalmente, secondo questi “benpensanti “) che va a vincere: sull’erba Halle battendo uno dei riconosciuti top-player di quella superficie, sul cemento il “1000” di Cincinnati battendo nel giro di 24 ore i due top-six Rublev e Zverev. E sulla superficie a lui meno congeniale, la terra rossa, andare a raggiungere le semifinali del Roland Garros dove sfinisce fino al quinto set il vincitore del torneo Carlos Alcaraz.
Resto in attesa di spiegazioni, grazie
@ Taigo (#4183822)
Raccontale intere le storie non solo le parti che piacciono a te.
@ Daniele (#4183782)
Hai ragione tu
Purtroppo questo gruppetto di scienziati, tecnici, novelli ctu e giudici di tribunali che stanno impestando da giorni LiveTennis non demorderanno e fino al 6 settembre ci massacreranno i gioielli di famiglia con l’unico scopo -ormai chiaro a tutti- di gettare fango e discredito su Jannik, che ormai è chiaramente il loro obiettivo primario…e fra i più accaniti membri di questo gruppetto di ultra-saccenti che vorrebbero vedere Sinner impallinato e squalificato c’è pure uno che comunque continua a dichiararsi suo fan…che delirio…
Lo hai già scritto almeno in due/trecento messaggi che dubiti della sentenza e della versione di Jannik scrivendo sempre (e ripetendole fino a farci venire il latte ai gioielli) le tue supposizioni che per tua sfortuna rimangono solo tue e di pochi altri…i giudici hanno decido in altro modo, mettiti l’animo in pace una volta per tutte…
Vai a dirlo a Fritz Sorgel
C’è Fritz Sorgel e ti assicuro,visto il ruolo che ricopre,ne sa sicuramente più di Garattini
Non sei il solo
La risposta l’ha data Sinner: licenziati entrambi.
Guarda che ce la siamo letta in parecchi la sentenza.
C’è da capire questo: che non è vera questa cosa che dici “L’intenzionalità o meno dell’utilizzo della sostanza, poi, determina solo un maggiore o minore periodo di squalifica (quattro anni piuttosto che due). Punto. Cosa ci sta da capire e da spiegare?”
Quindi “punto“ anche no: ti stai dimenticando il piccolo dettaglio che se il Tribunale propende per l’assenza di colpa e negligenza non si applica alcuna sospensione.
La risposta è: licenziato. Lui e Ferrara. Servono altre prove più di questa?
E questo sarebbe un fan di Sinner, come lui si dichiara…h24 da giorni a cercare di buttare merda su Jannik…
@ Carota Senior (#4183671)
Di fatto non rispondi, non rispondi perché non lo sai, e l’altra domanda non è guanti o non guanti come dice la massa stolta e non pensante, ma è: i massaggi si fanno senza guanti ma se mi ferisco mi faccio un bel bendaggio una bella medicazione e poi massaggio, oppure massaggio parti di pelle sana, ma mai ferita aperta con ferita aperta con rischio di passaggio di infezioni e totalmente anti-igienico.
Perché Naldi il bel cerottino che ci hanno mostrato nella foto non l’ha messo PRIMA di fare i massaggi?
Un cocainomane ed un DM….
Guarda c’è gente che crede che la terra sia piatta, e vive bene lo stesso…
Ma poi da quando in qua i massaggi sportivi si fanno con i guanti? Io ne ho fatti pochi ma le mani erano sempre nude, il che mi pare logico perché col guanto si perde sensibilità, oltre al fatto che il contatto col guanto è meno piacevole per il massaggiato. Forse per i professionisti funziona diversamente?
Ecco invece un altro che dice le cose senza cognizione di causa. Se tu avessi l’amabilità di leggere i commenti avresti modo di comprendere che nessuno ha messo in discussione le competenze del luminare in questione, la cui unica affermazie riportata dall’autore dell’articolo è la seguente: “Se sotto accusa c’è una pomata è più evidente che l’intenzione dopante non c’è. Per il doping servono dosi e preparazioni diverse“.
Di più non dico, se davvero ti interesse informarti prima di criticare puoi sincerarti da solo.
@ Giorgione (#4183643)
È qualche giorno che vai avanti a dire questa falsità che il quantitativo è praticamente lo stesso. Non esiste “praticamente“ qui, non stiamo al bar ad assaggiare il cappuccino. I valori tra i due prelievi sono diversi e in calo. Ma poi che stai dicendo? Che lo hanno fatto apposta questi due? Cioè non solo prima di un controllo antidoping (nel corso di un torneo 1000, mica a sorpresa tra Natale e Capodanno) hanno scientemente somministrato il dopante a Sinner ma pure dopo. Avranno pensato che così era più sicuro che testavano positivo pure a Miami. Due geni del male? O Gianni e Pinotto? O forse lavorano per Alcaraz? O per quell’invidioso dell’australiano?
ecco l’armata dei laureati su internet che mette in dubbio la parola di un luminare come silvio garattini 😆
No, non ci arrivano. Come potrai leggere dal prolisso intervento del noto complottista che h24 da 3 giorni sta stropicciando la guallera all’umanità
@ Armonica (#4183698)
Scusa se mi permetto, ma con rispetto parlando a mio avviso affastelli un po’ cose e concetti diversi. Qui si commentava l’articolo in questione e le dichiarazioni di Garattini, che avrebbero dovuto smontare l’accusa di volersi “dopare” con il Trofodermin, da intendersi, credo, nel senso di voler migliorare le proprie prestazioni sportive.
Decisione alla mano, si tratta di uno sforzo inutile, come ho provato a dimostrare più sotto.
Anche per questo motivo il tuo intervento mi sembra poco attinente al tema, contiene dichiarazioni apodittiche (“è la ventesima volta che qualcuno lo spiega“… ma che cosa??) e soprattutto mi sembra giusto buono per far rumore senza apportare alcun utile elemento di riflessione alla discussione (che poi dovrebbe essere il senso di ogni forum).
Ma si tratta solo della mia opinione.
4 anni o 2 a seconda dell’intenzionalità. Non fa nulla se la quantità non produceva migliorie nelle prestazioni ed è stata assunta per una casualità. Chissenefrega se gli organi preposti a valutare il caso, che per fortuna non sono i pincopallini di Livetennis, hanno deciso di non sospendere il giocatore e scagionarlo. Minimo 2 anni di squalifica. Che equivale a pugno di ferro, nessuna pietà. Come dicevo io, appunto.
Il problema di Baldi e’ che si era tagliato con uno “scalpel”, cioe’ con un bisturi (non con unpaio di forbici come e’ stato scritto ripetutamente qui) edun bisturi provoca tagli magari non molto lunghi ma sicuramente molto profondi e quindi di difficile cicatrizzazione.
Da qui l’uso del Trofodermin (una volta esisteva il Cicatrene, che esiste ancora ma con una formulazione diversa).
Poi il Trofodermin si usa, per il suo effetto cicatrizzante, anche per le ragadi anali, ma non credo che Ferrara, se questo e’ il caso, voglia venire a raccontarlo a noi.
Anche qui mi vorrei chiarire che è legittimo chiedersi perché una persona che lavora con un atleta professionista porti, tra i suoi effetti personali, un farmaco con scritto doping. La risposta è che è un farmaco da banco efficace e non pensava mai che, pur non usato direttamente sull’atleta, avrebbe potuto essere assorbito e generare una positività, pur non fornendo nessun aiuto alla prestazione. Ma purtroppo le notifiche di analisi sono sempre più raffinate, magari quando si è laureato non sarebbero state in grado di rilevare certe quantità, ma ora sì. Un eccesso di confidenza nella propria capacità di conoscere la sostanza e il suo comportamento. Questo è il perché.
Se poi non si è soddisfatti di questa spiegazione è perché si ritiene che in realtà questa sostanza sia stata usata per coprire altre sostanze. Ma nessun consulente tecnico ha avallato in nessun modo questa ipotesi, ma forse chi continua a scavare nei dettagli pensa di poter arrivare a dimostrare questo.
La ricostruzione ha convinto tutti. L’aspetto più delicato è stato chiarire la responsabilità dell’atleta sia pure in un’assunzione sia involontaria che indiretta. Lì ci può essere ancora qualche margine di interpretazione, sul resto non c’è nessun dettaglio in grado di cambiare in modo sostanziale lo scenario
Quindi la tesi sarebbe, che hanno complottato tutti per dopare Sinner con il trofodermin?
Allora:
Assorbimento a cute integra 00
Assorbimento a cute lesa( vesciche e psoriasi) picogrammi come evidenziato
Assorbimento a dosi dopanti(endovenosa, orale)….vai a vedere le atlete della Germania est negli anni 70/80 come si sono trasformate
In poco tempo, tra l’ altro…
Ma non ci arrivate? La pomata non è in vendita in USA ,loro sono partiti per gli States a fine febbraio. Per cosa la usasse Ferrara non riguarda l’inchiesta anche se è probabile sia stato chiesto ma non scritto nelle carte processuali. Perché dovete vedere sempre il marcio in Danimarca?
in effetti, perché nessuno è andato a chiedere come mai ferrara ha acquistato il 12 febbraio un farmaco con scritto doping sulla confezione e se lo è presumibilmente portato dietro tutto il tempo, mentre era con sinner e il suo staff? è possibile che non ci siano altri farmaci cicatrizzanti da banco senza sostanze proibite all’interno? anche perché se lo ha dato a naldi, vuol dire appunto che ce l’aveva con sé. per quale motivo? se si era fatto male pure lui, perché non l’ha detto?
Onestamente credo alla assoluta integrità di Sinner…. però dall’altro lato bisogna essere onesti e quindi accettare che due professionisti (fisio e preparatore) di questo livello “involontariamente” siano andati a fare tutto ciò mi sembra quanto meno anomalo, quindi non è da escludere una volontarieta consapevole di quello che si faceva da una parte e dall’altra (Sinner e il resto del team) essere all’oscuro di tutto…non mi sembra un’ipotesi da fantascienza visto quello cui siamo a conoscenza
diciamo che un laureato in chimica farmaeutica con molti master al suo attivo, una collaborazione con cecchinato e altre personalità del mondo dello sport e un massaggiatore che ha lavorato 6 anni nella virtus bologna, e che quindi conosce anche lui il mondo dello sport professionistico, ecco, entrambi questi personaggi si portano dietro dall’italia un prodotto con su scritto doping, perché di fatto così è, e lo usano prima di massaggiare un atleta professionista. uno dei due conosce i medicinali meglio della stragrande maggioranza delle persone, l’altro avendo lavorato con altri pro per 6 anni presumibilmente sa cosa evitare di fare per arrecare danno a uno sportivo. bene, questi due viaggiano in america con tale farmaco con scritto su doping, e francamente faccio fatica a pensare che ferrara non sapesse della cosa, anche se la confezione in cartoncino non c’era più; il primo lo dà al secondo il giorno 5 marzo e questi lo usa fino al giorno 13 dello stesso mese. sinner viene testato il 10 e poi il 18, e il quantitativo di principio attivo trovato nelle urine è praticamente lo stesso in entrambi i giorni, anzi maggiore prima dell’aggiustamento in laboratorio.
vi chiedo umilmente perdono se mi permetto di dubitare della versione ufficiale, ma sono fatto così.
Il comportamento di Ferrara è difficilmente spiegabile (parole di Cahill) e quindi può essere spiegato dal diretto interessato. Quello che è certo è che al momento dei fatti il team si trovava negli States, dove Ferrara o Naldi non avrebbero avuto alcuna difficoltà a procurarsi un farmaco ad azione cicatrizzante non contenete Clostebol.
Perché ciò non sia successo lo sanno solo loro.
@ francesco (#4183603)
Si, non so certamente tutto (anzi), ma ho letto sia la sentenza che il TADP. Ovviamente non capisco quello che vuoi dire con: “allora di che diavolo parli?”. Forse ho scritto qualcosa di sbagliato? Ti sarei grato – se non ti rompe troppo – di indicarmi in che punto o su che cosa.
Il clostebol aumenta le prestazioni sportive e riduce anche i tempi di recupero.
Le storielle raccontare fanno acqua da tutte le parti.
La quantita’ minima ha un significato relativo perché esistono coprenti che non lasciano tracce.
A norma di regolamento al TAS hanno sempre affibbiato un annetto o giú di li’ in questi casi.
C’ é poco da stare allegri e ancora di meno da parlare di “assoluzione” (320.000 Euro di multa giá presa e 400 punti ATP revicati… ora probabilmente arriva il resto… un annetto ?)
Perché Ferrara ha comprato e aveva la crema molto prima dell’infortunio di Naldi?
Veggenza? Oppure la usava regolarmente..
Taglietto? Io per una feritina sottovalutata vicina all’unghia ho avuto una infezione, sono finito all’ospedale e mi hanno dovuto fare una incisione al dito pieno di pus..più in generale molte storie di atleti assolti o condannati e poi purtroppo dopo mesi di squalifica assolti sono vere ma incredibili come il velocista usa, assolto, che ha mangiato mezzo chilo di carne in un ristorante, la Yastremska, condannata e poi assolta per un uso lubrificante di una crema durante un rapporto sensuale, Bortolotti, assolto, e visto gli omissis per qualcosa di molto simile, la Errani, condannata, per una medicina della madre finita nel brodo, Gasquet mi pare assolto per un bacio all’hascish…insomma se vogliamo tutte storie incredibili ma evidentemente ritenute vere…quella di Sinner mi sembra la più verosimile..alla fine il fisio ha usato uno spray per curare una ferita e lo ha contaminato..
Non posso farmi interprete di quello che viene scritto da altri e di quello che si voleva dire con lo “smontare l’accusa”.
Tuttavia, se si intendeva dire – attraverso le parole del Garattini – che l’utilizzo della pomata/spray in parola esclude l’intenzionalità dell’azione dopante, servendo a tal fine dosi più elevate di Clostebol, la cosa è del tutto irrilevante ai fini che ci occupano.
Primo perché ai fini della violazione dell’art. 2.1 e 2.2. TADP, che sono costati a Sinner la perdita dei punti e del prize money di IW ai sensi dell’art. 9.1. TADP, era sufficiente che il Clostebol fosse rilevato nel suo corpo e che fosse stato provato l’utilizzo della sostanza. Infatti Sinner ha ammesso di essere responsabile di tali due violazioni (punto 82 della decisione).
Il problema dell’intenzionalità, poi, è malposto nell’articolo per duplice ordine di ragioni; in primis, in quanto ciò che rileva è l’intenzionalità della violazione, non dell’azione dopante, che in questo senso è risultata infatti irrilevante ai fini della accertata violazione degli articoli 2.1 e 2.2. (è acclarato che la minuscola quantità di Clostebol rilevata non avesse azione dopante, ma la violazione c’è stata uguale).
In secondo luogo, poi, le parti hanno concordato nell’escludere l’intenzionalità della violazione, che quindi era estranea al tema del decidere (punto 111, lettera c).
Ragione per cui non c’era nessuna accusa da smontare, non perché sia stato “assolto” (termine impropriamente utilizzato), ma perché la NON intenzionalità della violazione dell’art. 2.1 e 2.2 è risultata pacifica tra le parti.
Il nodo del decidere atteneva solo all’accertamento o meno della colpa.
Pensa che questo signore si professa pure fan di Sinner (almeno tenta di farlo credere per dare l’impressione di essere comunque un fan equilibrato), mentre sono ormai 4 giorni che h24 cerca (giorno e notte) qualcosasi cosa per buttare merda su Jannik…pensa se non fosse stato fan cosa avrebbe fatto contro l’azzurro…
Senti, sono giorni che rompi col tono di chi sa tutto…
Hai letto la sentenza? Hai letto il regolamento di questo accidenti di ente antidoping? Hai capito cosa c’è scritto? Se si, di cosa diavolo parli????
Secondo te Sinner è laureato in chimica,farmacia o medicina?
Se gli arriva qualcuno, che a cute lesa gli fa un massaggio all’ interno del suo entourage, sta a chiedere cosa sta usando localmente?
Capisco una compressa, ma una crema?
Se ha la psoriasi…le ferite al piede aumentano ogni partita
Solo il futiro ci dirà la verità per ora lo sa solo Jannik se ga usato il farmaco oppure no. A me sicuramente non interessa più di tanto. Il tennis continua.
L’opinione di uno scienziato contro l’opinione di un altro scienziato. Tu hai delle competenze specifiche per schierarti da una parte o dall’altra?
Non capisco che bisogno ci sia di smontare l accusa , quando è assolto !! Parlavano meno quando capitò a Sara Errani quasi tutti, per non dire tutti le voltarono le spalle
@ Dad (#4183570)
Scusa ma che c’entra quello che scrivi tu con quello che ho scritto io…. comincio a credere che il famoso analfabestimo funzionale esista davvero e possa avere colpito pure te. Scherzo, ovviamente. Ma non capisco proprio il nesso logico tra la tua osservazione e quello che ho scritto io. Se me lo spiegassi te ne sarei grato.
Vorrei solamente capire: ma questa pomata è efficiente o no? Come fanno nel resto del mondo a far cicatrizzare le ferite?!
Angela Caironi l ha dovuto adoperare in extremis ( ebbe problemi anche lei con l’ antidoping) perché era l unico prodotto efficiente per il suo problema al moncone.
Questo tizio invece per un taglietto al mignolo lo usa per 10 giorni…quando ogni ragazzino con le ginocchia sbucciate dupa una caduta in bici torna in pista come nuovo dopo un paio di giorni.
Non penso Sinner si sia dopato. Ma nemmeno che sia andata come dicono loro.
Si vede da 100 Km che Jannik è in buona fede e poi ormai tutti lo conoscono che ragazzo è. Praticamente è un reality , è stato un incidente antipatico provocato dalla leggerezza di altri ed infatti hanno fatto le valigie !!!!!!
Chiedo scusa. La mia risposta è al messaggio n. 8 di Taigo. Sono invece d’accordo con Pippo Anzighi
Non hai letto la sentenza. Sinner non è stato squalificato perché è stato applicato l’articolo 10.5 del TADP, Tennis Antidoping Programme: “Se un giocatore dimostra di non avere alcuna colpa o agito con negligenza per la violazione antidoping, il periodo di esclusione sarà eliminato”.
Vero la cosa su Sinner.
Però circa il Moraschini (come è già da giorni che scrivo): 1) ha presentato un primo ricorso che è stato respinto solo perchè l’ha presentato ad un tribunale non competente e quindi non è stato esaminato nel merito.
2) in seguito a questo ha deciso di abbandonare tutti i nuovi ricorsi che sarebbero stati possibili, spiegando in un’intervista che erano troppo costosi e che soprattutto gli avevano indicato che la sentenza “finale” in esito a nuovi ricorsi molto probabilmente sarebbe cmq arrivata solo dopo il termine del suo periodo di squalifica, che quindi avrebbe dovuto in ogni caso scontare totalmente (= ovviamente è stata una scelta e quindi ne ha pienamente subito le conseguenze giuridiche).
Probabilmente lui ha trovato un primo “tribunale” (quello che ha emesso la prima sentenza di condanna e contro il quale lui ha presentato il suo ricorso poi respinto solo per “incompetenza”) un po’ più “severo” del primo tribunale che ha assolto Sinner, però, se non avesse abbandonato i successivi ricorsi possibili, penso che avrebbe avuto delle possibilità di essere assolto “pienamente” (= non è che forniva spiegazioni “strampalate”: la sua tesi era la contaminazione per un medicinale che proprio in quel periodo stava usando la sua compagna. Non mi pare così “assurda”, visto che quel medicinale pare possa “passare” anche solo dando la mano a qualcuno e visto che Moraschini non penso sia un laureato in chimica farmaceutica… Tra l’altro la dose che gli han trovato pare fosse MINORE di quella trovata a Sinner e che il prodotto fosse lo stesso di Sinner… Tra l’altro anche la sentenza che l’ha condannato ad un anno parla di assunzione di quel farmaco NON dolosa, senza la volontà di doparsi… Poi non ho mai letto, neppure in riassunto, il ricorso di Moraschini, che magari era “mal formulato” pure nel merito, ma questo è quello che hanno riportato i siti che a suo tempo hanno seguito il suo caso…).
NB: ovviamente NON dico che, siccome a Moraschini è capitato questo, lo stesso doveva capitare pure a Sinner: perchè, come tu hai scritto e come pure io ho detto sin da subito, la difesa di JS ha fornito spiegazioni che parrebbero credibili non solo “logicamente”, ma pure “scientificamente”…
Perlatro, poi, molti dei soggetti cosiddetti garantisti che scrivono e offendono qui dentro, accusando me o altri di dare del “dopato” a Jannik (semplicemente assurdo) solo perché mi sono permesso di esprimere motivate perplessità su alcune aspetti della decisione o della procedura, sono quegli stessi soggetti che in passato hanno tranquillamente e gratuitamente dato del “dopato” a tennisti stranieri, più o meno famosi, sulla base di semplici sospensioni o anche sulla base di semplicissime insinuazioni.
Esattamente come già scritto in precedenza. Il garantismo a due velocità. Paladini della presunzione di innocenza per uno, dileggiatori e villani nei confronti di tutti gli altri.
Adesso non ho tempo, ma tranquilli che vi rinfresco la memoria.
ma come si ha certezza che la quantità rilevata era presente nella pomata? parole unicamente sue nessuna certezza scientifica
Non vedo l’ ora intervenga la wada per fare chiarezza.
Siamo stufi!!!
Ma smettila, per favore. Di che cosa parli? Mi sa che l’analfabetismo funzionale, a furia di parlarne, ti impedisce di comprendere le cose. Ma quando mai ho parlato di “setta sinneriana”?
Ti comporti semplicemente come un aspirante capo-popolo, un ducetto appunto. Poi trovi chi ti viene dietro e questo alimenta il tuo ego. Sono felice per te. Ma per me questo non è un problema, so difendermi dai bulli, stanne certo.
In Italia abbiamo fatto di peggio. Abbiamo preso una dopata di lungo corso come la Sharapova, che ha continuato ad usare un prodotto proibito dalla WADA anche dopo mesi che il prodotto era stato messo al bando (e tutte le giocatrici informate) è stata giustamente squalificata, ma finito l’esilio, la FIT di Binaghi si è affrettata a prenderla come madrina degli Internazionali di Roma, offrendole oltretutto il palcoscenico del Colosseo.
Un bell’incentivo ai giovani.
A ciò si aggiunga che Moraschini impugnò la sentenza del tribunale antidoping avanti la Corte Nazionale d’appello antidoping, mentre avrebbe dovuto ricorrere al TAS di Losanna, essendo atleta di interesse internazionale. Si può essere condannati anche per un cavillo giuridico, non lo sapevate? In realtà non è proprio così, in quanto in seguito alla declaratoria di incompetenza avrebbe potuto riassumere il giudizio avanti il giudice competente ma preferì non farlo e pertanto la condanna diventò definitiva. Ogni caso è diverso.
@ Detuqueridapresencia (#4183520</a
@ Pippo Anzighi (#4183512)
Non sono un esperto della materia, ma temo che un eventuale appello della WADA riaprirebbe proprio tutto. Questo almeno si evince dall’art. 13.9.1 TADP:
“13.9.1 Scope of review not limited:
The scope of review on appeal includes all issues relevant to the matter and is expressly not limited to the issues or scope of review before the initial decision maker. Any party to the appeal may submit evidence, legal arguments, and claims that were not raised in the first instance hearing so long as they arise from the same cause of action or same general facts or circumstances raised or addressed in the first instance hearing.“
Non esiste nessun doppio standard. Tutti gli atleti trovati positivi al Clostebol sono colpevoli, a meno che non dimostrino che l’assunzione della sostanza sia stata involontaria e che non hanno nessuna colpa o negligenza. Maraschini non è riuscito a dimostrare come la sostanza fosse entrata nel suo corpo, o comunque l’assenza di colpa o negligenza da parte sua e pertanto è stato squalificato. Ogni caso è diverso. Se Jannik non avesse fornito una spiegazione plausibile e credibile (come ha fatto anche Bortolotti), sarebbe stato squalificato.
Vedo che i terrapiattisti non demordono.
Anche Garattini evidentemente è iscritto alla “setta sinneriana”.
Allucinante
Su Moraschini ti dico che non è stato assolto probabilmente solo perchè si è difeso “male” (una prima volta il suo ricorso è stato respinto solo perchè l’ha presentato ad un tribunale non competente e poi dopo, stufo sia del costo delle spese legali che dei tempi lunghi entro i quali sarebbe giunta la sentenza “definitiva”, ha preferito abbandonare i ricorsi e semplicemente aspettare che scadesse la squalifica alla quale è stato condannato = mi pare, appunto, 1 anno).
Vero però che questo esperto non sembra dire (a meno che non sia stato “brutalmente” riassunto il suo discorso cose così interessanti (e che spiegano bene il perchè dell’assoluzione) come altri esperti che nei giorni scorsi alcuni utenti hanno citato (es lo studio di un scienzato che dimostra che la contiminazione di cui ha parlato la difesa di Sinner è scientificamente possibile).
E che dire degli altri 38 italiani trovati tutti positivi? Tutti caduti dal pero, ovviamente.
Ehm maa mi sa che non sapevano i risultati solo perché ancora devono giocare 🙂
Ma spiega cosa? Mi sa che forse tu proprio non hai capito il punto. La pomata/spray contiene Clostebol, una sostanza che rientra nella lista di quelle dopanti. Il solo fatto che penetri nel tuo corpo una quantità anche infinitesimale di tale sostanza integra una violazione del protocollo antidoping (infatti a Jannik sono stati tolti i punti di IW).
Chi parla qui di “dopato” sei solo tu. Il problema invece è quello di non risultare positivo al Clostebol. E nel caso di specie è molto semplice evitarlo. Basta non fare uso di quel maledetto spray in via diretta o indiretta. L’intenzionalità o meno dell’utilizzo della sostanza, poi, determina solo un maggiore o minore periodo di squalifica (quattro anni piuttosto che due). Punto. Cosa ci sta da capire e da spiegare?
p.s.: grazie ducetto per il pollice verso, farà sicuramente bene al tuo ego
Che non si tratti di doping è chiaro a tutti. Il problema è che la normativa antidoping punisce gli atleti che sono positivi a sostanze che sono in una lista proibita. Se hai nel corpo anche un miliardesimo di grammo di una sostanza proibita sei colpevole fino a prova contraria, che deve fornire l’atleta,il quale per scagionarsi ed evitare la squalifica deve provare due cose (entrambe, una non basta):
1. Deve fornire una spiegazione plausibile scientificamente di come la sostanza è entrata nel suo corpo.
2. Deve dimostrare di non aver nessuna colpa o negligenza per il fatto che la sostanza è entrata.
Se fallisce anche solo uno di questi due punti viene squalificato.
L’accusa può accettare la spiegazione dell’atleta o può contestarla.
Nel caso di Jannik la stessa ITIA ha accettato la versione dei fatti offerta dal giocatore e le relative prove a sostegno (scontrini, documenti, testimonianze), pertanto non ha senso attaccarsi alle eventuali piccole discrepanze nel ricordo dell’amico di Sinner, che giustamente non è stato sentito in udienza, non essendo contestati i fatti, e comunque la ITIA avrebbe dovuto chiedere di sentirlo in udienza e non lo ha fatto, pertanto il tribunale ha deciso in base ai fatti dimostrati e non contestati. Tutto il resto è una mera illazione e non può essere posto alla base di una sentenza, neanche in un eventuale appello, che sarebbe molto probabilmente rigettato. Si spera pertanto che né la WADA né la NADO Italia facciano appello.
Purtroppo il fatto che il Clostebol contenuto nello spray non possa essere considerato doping perché non migliora le prestazioni sportive è un fatto del tutto irrilevante ai fini della pronuncia di colpevolezza. Posso pensare che di fronte ad una quantità davvero minima, i giudici accettino più facilmente la spiegazione data dall’atleta, ma questa deve comunque essere precisa, circostanziata e soprattutto credibile da un punto di vista scientifico.
Ma perché interpellare gli esperti se ci sono kyrios e Massimo.bianchi@etc. ?
È la ventesima volta che qualcuno lo spiega, ma non servirà a convincere i giustizieri senza macchia italici. Il loro motto è “Nessuna pietà per il dopato!”
Perfetto allora che dire del cestista Moraschini subito sospeso e poi condannato ad un anno per un caso analogo
Il vero problema che sta emergendo con forza è il doppio standard nel trattamento di casi simili
Appunto… questo dà la misura dell’assurdo sistema antidoping! Messaggio sportivo ai giovani da suicidio! Dove veramente si alterano le prestazioni (questo è doping) non vengono sanzionati!
Ma non ci sta nulla da smontare. Lo spray non doveva essere comperato da Ferrara e soprattutto non avrebbe mai dovuto essere portato in prossimità di Jannik a IW. Per non parlare della assurda consegna dello stesso a Naldi da parte di Ferrara: “toh, usa questo!“.
Una follia.
Il fatto, poi, che in Italia venga venduto in farmacia senza ricetta è solo una nota di colore, ma non sposta la sostanza del problema. Ferrara sapeva benissimo di cosa si trattava.
OT visto che la pomata ha rotto “le orecchie”.
Stavamo in 4 al bar, non si sapeva come fossero i risultati della serie A.
In 4, tutti disinteressati, grande no?
OT 2 Ma poi visto il crollo della nazionale, al mercato hanno poi preso calciatori italiani? 😀