Da Todi: Il resoconto delle Semifinali. Stefano Travaglia sconfitto

17/08/2024 00:29 3 commenti
Stefano Travaglia - Foto Yuri Serafini
Stefano Travaglia - Foto Yuri Serafini

Carlos Taberner e Santiago Rodriguez Taverna sono i finalisti della 16ª edizione degli Internazionali di Tennis Città di Todi | Sidernestor Tennis Cup. Le semifinali notturne hanno regalato spettacolo nel Challenger 75 organizzato da MEF Tennis Events, con due incontri terminati al terzo set e quasi cinque ore complessive di tennis. Il pubblico sul Campo Centrale del Tennis Club Todi 1971 ha visto prima Taverna battere in rimonta Cezar Cretu per 3-6 7-6(5) 6-4; poi è stata la volta di Travaglia, sconfitto dall’ex numero 85 ATP Taberner per 4-6 6-4 6-2. Sabato 17 agosto sarà la giornata delle finali: il programma si aprirà con l’ultimo atto del torneo di doppio alle 18.30, prima della finale di singolare prevista non prima delle 20.30.

Taberner ribalta i pronostici: seconda finale consecutiva – Con due finali nelle ultime due settimane, Carlos Taberner conferma il suo assoluto momento di forma. Il tennista iberico ha rimontato anche Stefano Travaglia e giocherà sabato 17 agosto la sua seconda finale consecutiva nel circuito cadetto, dopo quella persa a Cordenons per mano di Vilius Gaubas. “Sono contentissimo per questa battaglia – ha spiegato il numero 261 ATP –. Ho cercato per tutta la partita di giocare profondo e di mettere in difficoltà Stefano, alla fine piano piano sono riuscito a trovare il modo di scardinare il suo gioco”. Quella contro Rodriguez Taverna sarà l’undicesima finale Challenger della carriera di Taberner, con sei trionfi ottenuti in passato: “Il mio obiettivo è sempre quello di trovare il modo di far male all’avversario e questo proverò a fare anche domani. Conosco molto bene Santiago e siamo amici, so che ci metterà tanto cuore. Anche io ritengo di essere un lottatore che non molla mai, voglio fare lo stesso e spero che andrà bene”.

Taverna mai domo: “Ho vinto con il cuore” – Alla fine del primo set della semifinale tra Santiago Rodriguez Taverna e Cezar Cretu, i favori del pronostico erano tutti per il romeno. Un problema all’adduttore ha fortemente condizionato la prestazione del numero 280 ATP, che con grinta e coraggio ha dato il via a una rimonta che lo ha portato in finale grazie alla vittoria per 3-6 7-6(5) 6-4. “All’inizio della partita ho avuto un problema fisico e ho seriamente temuto di non farcela – ha raccontato l’argentino dopo il match –. Sono andato avanti con il cuore perché era una semifinale e non volevo ritirarmi. Ci ho messo tanto coraggio e alla fine ce l’ho fatta”. E sarà proprio questa caratteristica che potrà fare la differenza nell’ultimo atto, quando dall’altro lato della rete ci sarà Carlos Taberner: “Come sempre, ci metterò il cuore. Non mollo mai e non ho intenzione di farlo adesso. Carlos è un mio grande amico e gli auguro comunque il meglio, io ce la metterò tutta per vincere”. Dopo la sua terza finale Challenger della carriera disputata (e persa) a Barletta nel 2023, Taverna va a caccia del secondo titolo in carriera nella categoria, ancora una volta sul suolo italiano: “Sono felicissimo di far bene in Italia. Amo questo Paese e i risultati dicono che qui mi esprimo bene, è bello essere riuscito ad arrivare fino in fondo a Todi”.

Risultati di venerdì 16 agosto
Semifinali

Carlos Taberner b. Stefano Travaglia (1) 4-6 6-4 6-2
Santiago Rodriguez Taverna b. Cezar Cretu 3-6 7-6(5) 6-4


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3 commenti

walden (Guest) 17-08-2024 09:06

La sconfitta di Travaglia è, a mio parere, l’epitome di una generazione, successiva a quella di Seppi, Volandri, Fognini, Lorenzi, Bolelli, Starace, etc, che aveva avuto il merito di farci riprendere l’interesse per il tennis italiano, dopo il periodo più buio di questo sport per noi italiani. Ci si aspettava che i vari Travaglia, Cecchinato, Giannessi, Mager, Caruso, fino a quelli con qualche anno di meno come Quinzi, Napolitano, Baldi, Donati, potessero fare meglio dei loro fratelli maggiori. Invece, se togliamo l’anno di grazia di Cecchinato (talmente improvviso ed effimero che a molti potrebbe sembrare sospetto, se non si ricordasse il coach che ne fu l’artefice) e le imprese di Berrettini e Sonego (che erano i meno accreditati della compagnia) resta un decennio deludente, anche senza paragonarlo a questo nascente.Ci sarà tempo per fare un’analisi delle cause di ciò, ma il fatto che, tolti Berrettini e Sonego (ed il Senatore Fognini), non ci sia nessun tennista italiano sopra i 23 anni fra i primi 100, e due soli (Napolitano e Pellegrino) fra i 200 non può essere trascurato, perchè questa generazione, oltre ad aver deluso, è sparita troppo in fretta dalla scena.

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Vava (Guest) 17-08-2024 01:48

Fategli l’antidoping .. 1000 ore di gioco in 5 giorni

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Nastase (Guest) 17-08-2024 00:49

Taverna non è l’ “amico” della Giorgi? Rispetto a lei ci mette più cuore…

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