WTA 1000 Cincinnati: Paolini cede ad Andreeva in tre set: analisi di una partita altalenante
In un match caratterizzato da alti e bassi, Jasmine Paolini si arrende a Mirra Andreeva dopo una battaglia di tre set nel terzo turno del torneo WTA 1000 di Cincinnati con il punteggio di 36 63 62. La partita, che ha visto l’italiana partire forte per poi cedere alla giovane russa, ha offerto spunti interessanti sul gioco di entrambe le atlete.
Il primo set ha visto Paolini reagire con determinazione a un break iniziale subito. L’azzurra ha dimostrato grande qualità nel suo gioco, piazzando un immediato contro-break e prendendo il comando con una splendida demi-volée sul 2-1. La maggiore esperienza di Paolini è emersa nei momenti cruciali, sfruttando le incertezze di Andreeva, particolarmente evidenti nel sesto game, durato ben 14 punti e conclusosi con un doppio fallo della russa. Paolini ha chiuso il set 6-3, mostrando solidità al servizio con tre prime vincenti e il primo ace del match.
Il secondo parziale ha segnato una svolta nell’incontro. Andreeva ha alzato il livello del suo gioco, dimostrando particolare efficacia con il diritto in uscita dal servizio. La pressione costante della russa ha portato Paolini a commettere errori, concedendo il break decisivo nell’ottavo game. Con il 6-3 in suo favore, Andreeva ha riportato la partita in parità.
Il set decisivo ha visto la Paolini, partire male in svantaggio 0-2, ha lottato per rientrare in partita. Un momento chiave si è verificato sul 1-4, quando Andreeva ha commesso il suo sesto doppio fallo, offrendo all’italiana una chance di rientro. Nonostante Paolini sia riuscita a conquistare il break, la sua tenuta al servizio è venuta meno nel momento cruciale, permettendo ad Andreeva di riprendere il comando.
Nel finale, la giovane russa ha mostrato una maturità sorprendente, servendo per il match e chiudendo al secondo match point utile, nonostante un ultimo tentativo di resistenza di Paolini.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Jasmine Paolini, WTA 1000 Cincinnati, WTA 1000 Cincinnati 2024
@ Enea (#4174190)
A me non pare che per Alcaraz le Olimpiadi fossero l’ultimo dei suoi obbiettivi:basta vedere come si è dato da fare per vincere e come ha reagito di fronte alla sconfitta. Inoltre non mi pare neppure che sia a fine carriera….
D’accordo.anche se il doppio l’ha resa più reattiva
Vero.
Gli us open sono una lotteria. Jasmine è molto poco quotata nei pronostici. Al momento molte possono vincere.spero che paolini vada avanti nel torneo
Andreeva è il futuro. Paolini deve ancora abituarsi al cemento.
La Paolini è stanca sia mentalmente che fisicamente. Tutti i giocatori che hanno fatto le Olimpiadi sono stanchi. Cito solo Alcaraz. Le Olimpiadi sono un traguardo da fine Carriera, vediamo Djokovic. L’ ha lasciato per ultimo. Se voleva poteva vincerlo prima, ma aveva altri traguardi più importanti. Dopo la finale di Wimbledon la programmazione della Paolini doveva cambiare. L’obbiettivo principale doveva essere US Open. Le Olimpiadi dovevano diventare un un torneo di basso profilo. Uno Slam è più importante. I primi tre turni a Parigi ha giocato due partite al giorno. Un torneo massacrante. Il Mix ravvicinato erba, terra, cemento poi è stato pesante, ha confuso fisico e mente a tutti quanti. La Paolini oltre che stanca è apparsa anche confusa e sembra aver perso il filo del suo gioco. Ci vuole un ripensamento sulla sua programmazione. Anche giocare sempre il doppio penalizza il singolare. Dovrebbe ispirarsi a Sinner anche in questo. La speranza è che riesca a recuperare, per US Open, ma rimarrà con poche partite giocate sul cemento prima di quel torneo. La Paolini ha raggiunto la top Ten e deve rimanere convinta delle sue potenzialità. Dovrebbe tuttavia sapersi gestire non è più la numero 50 del ranking, è entrata in n’altro ambito non so se questo è stato recepito a pieno.
La Paolini è stanca sia mentalmente che fisicamente. Tutti i giocatori che hanno fatto le Olimpiadi sono stanchi. Cito solo Alcaraz. Le Olimpiadi sono un traguardo da fine Carriera, vediamo Djokovic. L’ ha lasciato per ultimo. Se voleva poteva vincerlo prima, ma aveva altri traguardi più importanti. Dopo la finale di Wimbledon la programmazione della Paolini doveva cambiare. L’obbiettivo principale doveva essere US Open. Le Olimpiadi dovevano diventare un un torneo di basso profilo. Uno Slam è più importante. I primi tre turni a Parigi ha giocato due partite al giorno. Un torneo massacrante. Il Mix ravvicinato erba, terra, cemento poi è stato pesante, ha confuso fisico e mente a tutti quanti. La Paolini oltre che stanca è apparsa anche confusa e sembra aver perso il filo del suo gioco. Ci vuole un ripensamento sulla sua programmazione. Anche giocare sempre il doppio penalizza il singolare. Dovrebbe ispirarsi a Sinner anche in questo. La speranza è che riesca a recuperare, per US Open, ma rimarrà con poche partite giocate sul cemento prima di quel torneo. La Paolini ha raggiunto la top Ten e deve rimanere convinta delle sue potenzialità. Dovrebbe tuttavia sapersi gestire non è più la numero 50 del ranking, è entrata in n’altro ambito non so se questo è stato recepito a pieno.
La Paolini è stanca sia mentalmente che fisicamente. Tutti i giocatori che hanno fatto le Olimpiadi sono stanchi. Cito solo Alcaraz. Le Olimpiadi sono un traguardo da fine Carriera, vediamo Djokovic. L’ ha lasciato per ultimo. Se voleva poteva vincerlo prima, ma aveva altri traguardi più importanti. Dopo la finale di Wimbledon la programmazione della Paolini doveva cambiare. L’obbiettivo principale doveva essere US Open. Le Olimpiadi dovevano diventare un un torneo di basso profilo. Uno Slam è più importante. I primi tre turni a Parigi ha giocato due partite al giorno. Un torneo massacrante. Il Mix ravvicinato erba, terra, cemento poi è stato pesante, ha confuso fisico e mente a tutti quanti. La Paolini oltre che stanca è apparsa anche confusa e sembra aver perso il filo del suo gioco. Ci vuole un ripensamento sulla sua programmazione. Anche giocare sempre il doppio penalizza il singolare. Dovrebbe ispirarsi a Sinner anche in questo. La speranza è che riesca a recuperare, per US Open, ma rimarrà con poche partite giocate sul cemento prima di quel torneo. La Paolini ha raggiunto la top Ten e deve rimanere convinta delle sue potenzialità. Dovrebbe tuttavia sapersi gestire non è più la numero 50 del ranking, è entrata in n’altro ambito non so se questo è stato recepito a pieno.
La Paolini è stanca sia mentalmente che fisicamente. Tutti i giocatori che hanno fatto le Olimpiadi sono stanchi. Cito solo Alcaraz. Le Olimpiadi sono un traguardo da fine Carriera, vediamo Djokovic. L’ ha lasciato per ultimo. Se voleva poteva vincerlo prima, ma aveva altri traguardi più importanti. Dopo la finale di Wimbledon la programmazione della Paolini doveva cambiare. L’obbiettivo principale doveva essere US Open. Le Olimpiadi dovevano diventare un un torneo di basso profilo. Uno Slam è più importante. I primi tre turni a Parigi ha giocato due partite al giorno. Un torneo massacrante. Il Mix ravvicinato erba, terra, cemento poi è stato pesante, ha confuso fisico e mente a tutti quanti. La Paolini oltre che stanca è apparsa anche confusa e sembra aver perso il filo del suo gioco. Ci vuole un ripensamento sulla sua programmazione. Anche giocare sempre il doppio penalizza il singolare. Dovrebbe ispirarsi a Sinner anche in questo. La speranza è che riesca a recuperare, per US Open, ma rimarrà con poche partite giocate sul cemento prima di quel torneo. La Paolini ha raggiunto la top Ten e deve rimanere convinta delle sue potenzialità. Dovrebbe tuttavia sapersi gestire non è più la numero 50 del ranking, è entrata in n’altro ambito non so se questo è stato recepito a pieno.
La Mirra ha il “fisico bestiale” al femminile, tipico delle ragazzone dell’Est, le vere dominatrici del tennis odierno enzo
Mi pare che a parità di età, è già più avanti di coco gauff….nel ranking.
Dopo due pesanti sconfitte in match di grande importanza (SF al RG e Finale Olimpica di doppio) Mirra sceglie un terzo turno a Cincy (sicuramente di minore peso rispetto ai citati precedenti) per prendersi una rivincita sulla ns Jasmine Paolini; vittoria in rimonta al terzo dopo un inizio incerto; che dire, la sensazione percepita è stata quella di una giovanissima giocatrice in costante crescita che incontrava un’avversaria che invece ha ormai raggiunto i suoi vertici tecnico-atletici; insomma com’era prevedibile si è visto che il tempo lavora a favore della teenager siberiana e che il suo gap nei confronti delle top players si sta rapidamente assottigliando; vedremo in che misura, contro la più forte da incontrare ai QF …
Jasmine si sente in debito con Sara per averla invitata ad una esperienza meravigliosa come la medaglia d’oro ai giochi e vede la possibilità di fare una annata clamorosa da chiudere con
– Masters 1000
– 2 finali Slam
– 2 Wta Finals (spero)
– BJK cup (spero)
e dall’anno prossimo essere seguita da Sara come aiuto per Furlan …
Na che è successo? Ma come? Le campionesse delle campionesse!
@ Morotep (#4173352)
Jasmine sa che andranno al master con ogni probabilità. È giusto così. Il prossimo anno non credo che continueranno con questa continuità
Posto che non è certo su una superficie così rapida che mi aspetto una Paolini vincente contro un’ottima Andreeva.
Però due considerazioni:
Ha senso insistere ancora sul doppio che la costringe a giocare due partite al giorno? La medaglia d’oro ormai l’ha vinta, alla prossima olimpiade mancano 4 anni… Ok che giocare il doppio le fa bene, ma con questa continuità? Oggi appariva letteralmente bollita.
Per il resto, quando è in forma e convinta è un piacere vederla giocare… Ma ha un tennis che per poter stare ad alti livelli, deve funzionare al 100% e torno alla questione dei troppi impegni… Ne vale la pena?
Oh per carità decide lei eh… Del resto col doppio guadagna molto bene ed evidentemente si diverte, è solo che col potenziale che ha è un peccato sacrificare il singolare.
Abbiamo capito.
Quando la Paolini deve sostenere il doppio incontro nello stesso giorno gioca da ragioniere e spesso perde.
Quando la Paolini deve sostenere il doppio incontro nello stesso giorno gioca da ragioniere e spesso perde.
Quando la Paolini deve sostenere il doppio incontro nello stesso giorno gioca da ragioniere e spesso perde.
Quando la Paolini deve sostenere il doppio incontro nello stesso giorno gioca da ragioniere e spesso perde.