Buon Compleanno, Jannik!
16 agosto. Una data dolcissima per il tennis italiano: è semplicemente il compleanno di Jannik Sinner! 23 candeline per il pusterese, le spegnerà in quel di Cincinnati, forse dopo aver affrontato Jordan Thompson nel suo match di terzo turno, magari spunterà una bella torta in campo (meteo permettendo). Jannik festeggerà il compleanno negli States da n.1, decima settimana per lui sul trono del tennis maschile, appena sopra a Marat Safin (9) e poco dietro a Becker (12), certo di scavalcare il leggendario tedesco nel corso del prossimo US Open. Uno Slam vinto ad inizio anno, 4 tornei in stagione e 14 in carriera, stracciando uno dopo l’altro quasi tutti i record del tennis italiano. E siamo solo all’inizio… Sinner è seguito e amato in tutto mondo, come dimostra l’ATP award di tennista più votato dagli appassionati a fine 2023, succedendo a Nadal e al regno di Federer in quella speciale categoria. Elettrizza il suo tennis ricco di velocità e adrenalina, piace il suo essere semplice e pulito, come le sue parole pacate e cordiali. Jannik Sinner è diventato il miglior tennista italiano dell’era moderna coltivando con lavoro e pazienza un talento motorio innato, una capacità di leggere lo spazio senza pari, forte di un grande spirito competitivo.
Per festeggiare il ventitreesimo compleanno del nostro Sinner, riportiamo l’inizio di un capitolo del libro “Jannik Sinner, Una Straordinaria Normalità” pubblicato lo scorso luglio dal nostro Marco Mazzoni. Si parla di etica del lavoro, della splendida ossessione dell’altoatesino per il miglioramento, cardine della sua vita e carriera. Il vero segreto del suo successo.
Secondo l’enciclopedia Treccani, il lessico comune di una persona con un’istruzione medio alta è costituito da circa 47.000 parole, poco meno del 20% rispetto alle 260 mila che compongono un dizionario di italiano. Tuttavia, nella vita di tutti i giorni una persona media ne usa davvero molte di meno: infatti il vocabolario “di base” della nostra lingua è formato da circa 6.500 parole, con le quali copriamo il 98% dei nostri discorsi. Ognuno di noi ha ben scolpiti in testa alcuni vocaboli fondamentali, pronunciati o scritti con frequenza perché utili per esprimere i concetti base del proprio pensiero e modo di essere. La parola più ricorrente nel lessico di Jannik Sinner è migliorare. Anzi, «devo migliorare», con il concetto rafforzato dal verbo dovere, che esprime l’obbligo di fare, un tono di comando oppure di volontà e/o desiderio. Obbligo e volontà di migliorare muovono non solo i discorsi di Jannik intorno al tennis ma la sua stessa vita, sono lo spartito sul quale scrive le sue note, che producono complesse sinfonie fatte di colpi e tattica, sudore e adrenalina. «Ogni giorno quando vai in campo puoi migliorare, anzi devi migliorare» afferma Sinner. «L’attenzione che metti in allenamento deve essere alta, perché è così in ogni lavoro: è necessario essere concentrato per dare il proprio meglio. Alla fine si dipende da sé stessi, da quanto vuoi migliorare, dall’energia che ci metti per arrivare ai tuoi obiettivi e alla fine della giornata sentendo di aver fatto il tuo dovere. La prima cosa che chiedo al mio team, anche quando vinco, è cosa avrei potuto fare meglio in campo. Ci sono poche partite nelle quali ho giocato proprio come volevo e tutto è andato alla grande. Magari hai dolore da qualche parte, hai dormito male la notte, fa più caldo rispetto al giorno prima, non senti la palla… Ci sono tante cose che il tennista deve affrontare ogni giorno, mille variabili. La vittoria, la goduria del successo, è il frutto del duro lavoro che metti in campo quotidianamente. Vincere è una sensazione molto bella, e quando vinci il torneo è ancora più straordinario. La vittoria in generale è quello per cui lavori quando ti alzi alla mattina: vincere le partite, sentirsi soddisfatto del proprio impegno e del proprio lavoro, raggiungere l’obiettivo».
Migliorare, avanzare, crescere, maturare, progredire. Sinonimi con sfumature diverse dello stesso concetto: impegnarsi costantemente con dedizione assoluta per diventare una persona e sportivo più abile, capace e vincente. Il miglioramento è il mantra di Sinner, è il concetto base della sua filosofia, che possiamo definire in tutto e per tutto un’etica aristotelica. Per il filosofo greco, infatti, ciò che si giudica in etica non è l’azione singolarmente considerata, ma la disposizione ad agire in un certo senso. La saggezza è imperativa, perché il suo fine è quello di determinare ciò che si deve e che non si deve fare. L’etica di Jannik è chiara: l’agire è mosso dal fine supremo del miglioramento, che indirizza verso ciò che è giusto e allontana da ciò che ritiene sbagliato. Il suo tempo ruota intorno a questo concetto, al rigore che lo spinge any given day a impegnarsi al massimo per terminare la giornata sentendosi migliore rispetto alla versione di se stesso che si è alzata dal letto, consapevole di aver speso ogni energia fisica e mentale investendo sulla crescita, sullo sviluppo delle proprie abilità e sull’acquisizione di nuova conoscenza. Etica, rigore, dedizione per migliorare come persona e tennista: Sinner è forgiato da questi principi, tutto ruota intorno a loro.
Può sembrare normale trovare questa attitudine in uno sportivo di altissimo livello, impegnato in uno sport nel quale il concetto di professionismo è spinto all’estremo a causa della difficoltà insita nel livello al quale si gareggia. In realtà, Jannik aveva ben chiara questa attitudine anche da giovanissimo. Così infatti rispondeva un diciassettenne Sinner nell’agosto del 2018 nel corso di una breve intervista: «Sto imparando molto, ma molto devo ancora imparare. La finale persa a Santa Cristina mi ha insegnato che devo avere la capacità di entrare subito in partita, di gestire le emozioni, quindi il servizio e la risposta e commettere meno errori». Da allora è passato più di un lustro. Quel ragazzo magro e con tanti capelli rossi in testa ha coltivato con metodo e attenzione maniacale al dettaglio abilità atletiche innate, traghettando la coordinazione sviluppata dalla pratica dello sci al tennis, dove la fluidità del gesto è la chiave per generare colpi potenti e precisi. Un insieme di qualità fantastiche che partono dalla sua testa, dove la visione del contesto in cui si trova è processata nel minimo dettaglio e con istantanea nitidezza; questo gli permette di scatenare l’intuizione che porta alla creazione. Vedere la palla prima è una sorta di magia che hai dentro, puoi tirarla fuori e allenarla con metodo e qualità, in modo che il corpo reagisca in anticipo e riesca a eseguire colpi naturali senza tensioni eccessive, con la racchetta sicura a piegare la palla in traiettorie che mettono l’avversario in difficoltà. Per colpire come Sinner devi essere un grande atleta, dotato di qualità notevoli che sono state affinate ed esaltate con pazienza e lavoro. Il metodo, l’applicazione e la ripetizione sono gli indispensabili compagni di viaggio di quel che molti chiamano “talento”.
Ma il talento, in fondo, cos’è? È uno dei temi più discussi nel mondo del tennis, e sempre lo sarà. Il talento è codificato nei dizionari come “ingegno, capacità e doti intellettuali rilevanti e naturali applicate a particolari attività”. Molti ritengono che il talento tennistico consista nella facilità nel colpire la palla e mandarla dove vuoi, in condizioni mutevoli e contro ogni tipo di avversario, in pratica nel far apparire facili cose assai difficili attraverso gesti fluidi e armoniosi. È sicuramente una descrizione valida, ma non completa. Sentite cosa ne pensa Rafael Nadal, non proprio l’ultimo arrivato nel mondo della racchetta: «Credo che sul talento la gente sia un po’ confusa. Per me non è giocare in maniera bella o colpire la palla molto bene o molto forte. Io credo che nel tennis, come in tutti gli sport, l’obiettivo finale sia la vittoria. Per questo, secondo me, la questione è chiara: l’atleta che vince è l’atleta con più talento». Una definizione secca, pratica e del tutto opposta a ciò che molti ritengono sia questa merce rara che regala successi e magia.
Ma allora la verità dove sta? Cos’è davvero è il talento, e Sinner ha talento? Una risposta certa, in fondo, non c’è. Non può essere un assioma: la questione necessita di essere spiegata, interpretata con varie sfumature e applicata al contesto. “Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi di trovare”, affermava Eraclito. Come dargli torto. Sinner forse (sottolineo il forse) non ha la magia nel braccio del suo idolo Roger Federer, non pennella giocate in totale leggerezza e stile senza tempo dando l’impressione di non fare nessuna fatica, ma ha un talento altrettanto eccezionale quanto diverso da quello del leggendario campione svizzero. Il talento è l’abilità nel fare cose straordinarie, indipendentemente da come le si raggiungono. Nel tennis si esprime tramite bellezza e armonia, ma anche attraverso l’applicazione e l’efficienza, facendo fruttare le proprie doti con applicazione e mentalità. Talento è riuscire a esprimere in campo la miglior versione di sé stessi, e in partita con colpi straordinari per intensità e precisione, forti del giusto atteggiamento. Per tutto questo Jannik è animato da un talento smisurato, coltivato attraverso un percorso sano, vissuto in una straordinaria normalità e con i tempi giusti in relazione alle proprie qualità, perseguendo senza isterie obiettivi di lungo periodo assai chiari basati sul miglioramento.
«La mia priorità è ed è sempre stata giocare a tennis» racconta Sinner. «Nella mia testa l’ultima cosa che penso prima di dormire e la prima appena mi alzo è sempre cosa posso fare per giocare meglio in campo. Faccio tanto lavoro in palestra, sul campo, sulla testa, mangio meglio, dormo tanto e vado a dormire presto. Uso poco il cellulare, cosa che sembra piccola ma invece è importantissima, sto attento a tanti particolari. L’insieme di tutto ciò mi porta ad avere più energia in campo, e credo che questo andando avanti qualcosa mi frutterà. Anche se fosse solo uno 0,1%, è pur sempre qualcosa e alla fine conta. Sono andato via da casa quando avevo più o meno 13 anni e mezzo, ho investito davvero tanto… tutto nel tennis. Ma cosa bella è che più vado avanti e più mi piace. Magari è stato il destino, ma sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. C’è pressione, tanta, ma non c’è la pressione che ha un dottore, che ha in mano la vita di una persona. La cosa peggiore che mi può accadere è perdere una partita, ma ok, la settimana seguente ce n’è un’altra e si può fare meglio. C’è sempre tempo per fare meglio, per migliorare».
Buon compleanno, grande grandissimo Jannik!
TAG: compleanno, Jannik Sinner, Libro Sinner, Marco Mazzoni, sinner una straordinaria normalità, una straordinaria normalità
Che regalone gli ha fatto Thompson, col fiocco proprio
Auguri Grande Campione e non ti curar di quella fogna che sono i social e certe testate.
Tanti auguri Jannik
Auguri Jannik.
Quindi Alcaraz è a sua volta in difficoltà, come prevedibile, dopo il tour de force tour de France e de Wimbledon, ed infatti è al terzo contro la giovane speranza francese Monfils.
Dovesse uscire dal torneo Alcaraz in questo ottavo di finale, Sinner vincendo Cincinnati si assicurerebbe il n.1 del mondo anche dopo gli US OPEN. Matematicamente.
Mi ero preso uno spavento. Vedo decisa a tavolino sui risultati di google.
Meno male, stavolta si ritira l’avversario.
Dispiace per Thompson, ma a Sinner capita a fagiolo, Rublev ha appena finito il suo match, così arriva fresco Sinner.
Il regalo di Thomson per il compleanno… 🙂 🙂
Forfait di Thompson, Sinner oggi si riposa e va direttamente al prossimo turno.
Auguri Campione
che qualcuno ti regali il capolavoro di Collodi, un libro dal quale c’è tanto da imparare!
Al momento il più grande di tutti è Alessandro Pecci.
Al posto delle scarpe gli hanno messo due vasche da bagno !
Non c’era in giro il suo numero di scarpe.
Il più grande di tutti ( comunque gran bel tennis detratto dalle palle sparate in giro per il mondo o affossate in rete ).
Vabbè non arriva nememno ai 2 metri di altezza, è piccolo e basso. 🙄
Ma il ragazzo si farà 😎 😆
Piccolo?
Tanti Auguri al più grande tennista Italiano di tutti i tempi.
Anni fa : il mio compleanno.
In doppio. Siamo avanti 6-4 5-3 e il mio compagno mette a segno un ace. 40-15.
No : la chiamano fuori. Io ero li davanti a rete, palla dentro almeno 10 cm, nemmeno dubbia. Ma la chiamano fuori.
OK, protesto, niente, mi dicono ” allora facciamone due “.
Cosa facciamone due ? Andiamo a match point con un ace ” facciamone due ? “. Se non siete sicuri io si : è ace.
Niente, volevo dargli la mano e regalargli la partita, il mio compagnon invece va a servire, ovviamente perdiamo il punto e contro break e perdiamo la partita al terzo.
Era il mio compleanno ? No : perchè la partita era finita alla 1:30 di notte, quindi il giorno dopo del mio compleanno l’ho persa.
Ovviamente appena hanno tirato una palla vicino alla riga, io non sono sicuro che sia uscita o entrata, nel dubbio l’ho chiamata fuori come hanno fatto loro.
Era uno smash diretto a fondocampo.
Ma gli avversari ? Hanno protestato e sempre il mio compagno na dire : no … facciamo due palle. Loro invece volevanon il punto.
Cioè hanno visto una palla sulla riga di fondo dall’altra parte meglio di me, mentre io a rete ne ho vista una peggio di loro …
… il mio compagno più sportivo di me, ma hanno vinto loro il match poi.
Mizzega ma come si fa ad imbrogliare su partite dei tornei sociali tra amici ? Pazzesco.
In singolare contro uno di loro io invece mi sono ritirato 62 57 25 ritiro.
Avevo pure il ghiaccio nella borsa per la spalla, ma non avevo niente.
Ogni servizio che chiamavo fuori ” sei sicuro ? “.
Se non sono sicuro non la chiamo no ?
Avranno vinto 4 milioni di euro ? No, il turno dopo sono usciti regolarmente. Nel doppio e nel singolare.
Buon compleanno campione
@ Vasco92 (#4172695)
Sempre a polermizzare, mai sazi! enzo
Tanti auguri Jannik! Grazie per i tuoi splendidi successi e per le gioie che ci dai. Continua così piccolo grande Jannik.
Ho la fortuna di frequentare il tuo “borgo natio” da ancora prima che tu nascessi. Gotfried me lo diceva : “qui abbiamo un ragazzino veramente forte… con il carattere giusto..” e ne sono passati di anni da allora. Pertanto, anche se molto probabilmente, non ti incontrerò mai lasciami illudere di considerarmi quasi come un tuo vecchio amico. Ti auguro con affetto Buon compleanno ragazzo fantastico e grazie per le emozioni che ci regali.
In effetti identici stili di vita ..
Auguri tanti quanti, quanti basta!
@ Givaldo Barbosa (#4172682)
Che poi, volendo essere un po’ cattivelli, a dar credito a chi viene a menarla con le questioni territoriali, potremmo dire che Sinner e Bukowski, nati lo stesso giorno, sono pure nati tutti e due in crucconia, essendo Buk nato ad Andernach, figlio del soldato americano.
@ Sancio Sorcio (#4172709)
In effetti, i due sono agli antipodi (o alle antilopi).
@ Givaldo Barbosa (#4172682)
Ahahahah ,stesso lifestyle !
Grazie di esistere e dei momenti che mi e ci regali mitico Jannik
Alcuni passano il tempo a gonfiarci con la bellezza del rovescio a una mano…
Cos’è il talento? Secondo Albert Einstein, è per il 2% ispirazione, per il 98% traspirazione. Auguri Jannik. Sappi che in questo momento godi della migliore età dell’uomo. Non sei più un ragazzino, sei adulto, sufficientemente esperto per affrontare le insidie della vita. Insieme a Cahill e Vagnozzi, ti circondano d’affetto, tutti noi amanti del tennis, il più bel gioco del mondo enzo
Auguroni a Sinner . Grandissimo grazie che rendi noi italiani felici d’averti.Sportivo eccezzionale e correttissimo .
Tanti auguri Jannik e col calice tutti insieme facciamo Cin cin (nati).
Auguri a lui e a Charles Bukowski, nati lo stesso giorno.
Auguri Jannik, di tutto cuore. Festeggia da par tuo oggi: con una vittoria!
Auguri Jannik! Fra quarant’anni potrà dire: “Ho festeggiato il mio ventitreesimo compleanno a Cincinnati: eravamo io, Vagnozzi, Cahill, Fidel, Sotomayor…”
ANCA mi,caro Sinner,te auguro tante vitorie,orco can!!!
Sul talento ha ragione Nadal, tutto il resto lo puoi chiamare classe, braccio, sensibilità..e comunque Jannik è molto più vicino a Federer che a Nadal per la pulizia, la fluidità e l’anticipo con cui colpisce la palla giocando sempre in attacco sia con il diritto che con il rovescio…era quello che mi aveva colpito a Bergamo quando l’ho visto per la prima volta e subito dopo scrissi sulle chat degli amici tennisti che minimamente sapevano chi fosse, “forse abbiamo trovato il campione che ci farà dimenticare Pietrangeli e Panatta”…mi pare che siamo sulla buona strada, auguri Semola…
Auguri Jannik!
Auguri jannik continua a divertiti e a vincere.
Forza sotto con gli allenamenti che ultimamente mi pare ci sia stata una bella flessione. Auguri
Spero veramente che oggi vinca,non per la classifica,il torneo o altro ma perché non è mai bello festeggiare il compleanno con una sconfitta come ad esempio l’anno scorso,poi può essere che gli organizzatori gli portino una torta in campo a fine partita,stonerebbe se lo si facesse dopo una sconfitta
E tu cos’hai combinato, fenomeno!!!!
Oltre a sfondare divani, intendo
Tantissimi auguri dalla Corea!
Auguri ragazzo
Auguroni Campione!!!
Auguri campione!!!
Il Tempo passa inesorabile per tutti.
era ora, meglio tardi che mai
Auguri Rosso!! Una bella boccia di champagna e fragoline, la russa meravigliosa a fianco, Chincinnati e sei il Re del Mondo
Grazie per tutti i tuoi momenti emozionanti in tanti tornei prestigiosi!
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23 anni
Alla sua età cosa avevano vinto Becker, Borg, Nadal, Agassi ?
Buon compleanno.
Ancora 16 anni come gli ultimi 4 e poi andrà in pensione anche il Santo Peccatore.