Draper: “I campi di Cincinnati sono i più rapidi su cui abbia mai giocato”
Jack Draper è stato uno dei protagonisti nella giornata di giovedì a Cincinnati, con la rimonta e vittoria 7-5 al terzo contro Stefanos Tsitsipas. Avevamo parlato alla vigilia di impegno severo per il greco, alle prese con le difficoltà del cambio di rotta tecnico dopo la separazione con papà Apostolos come coach, ma è stato soprattutto la potenza, grinta e aggressività del britannico a costargli la sconfitta.
Draper, 22 anni di Sutton, dopo stagioni travagliate per tanti infortuni che non gli permettevano di giocare con continuità, sta finalmente trovando la sua dimensione e i suoi risultati parlano per lui: vittoria a Stoccarda (vs. Berrettini in finale) del primo titolo in carriera e un gioco sempre più insidioso, anche se ancora non così continuo. A Cincinnati ha parlato a Tennis Channel dopo la vittoria su Tsitsipas, affermando che i campi in Ohio sono i più rapidi sui quali abbia mai giocato.
“I campi di Cincinnati sono i più veloci su cui abbia mai giocato. Ho vinto la partita oggi per il modo in cui ho gareggiato, per la mia determinazione e voglia vincere” afferma Draper. “Sono riuscito a dimostrarlo nei momenti importanti. Tutti i giocatori sono abituati a giocare su campi abbastanza lenti, in tutto l’arco dell’anno ti rispondono arrivano palle che saltano più alte di te. Qua tutto è diverso e infatti si vedono errori inusuali rispetto agli altri tornei dell’annata. Non piace a tutti, per altri invece queste condizioni sono ideali. Non sarà il miglior tennis del mondo, ma alla fine riuscire a sfruttare le opportunità fa la differenza”.
Una considerazione significativa, che conferma come mediamente nel corso dell’annata i giocatori siano abituati a condizioni molto più lente, che accrescono il numero degli scambi, della fisicità e della lotta. E forse, anche per questo, la fatica e gli infortuni vista l’usura continua.
Jack storms back 😤@jackdraper0 rallies for a 3-6 6-4 7-5 victory over Tsitsipas at #CincyTennis pic.twitter.com/5AgNjY9emN
— Tennis TV (@TennisTV) August 15, 2024
Jack è particolarmente felice della vittoria su Tsitsipas poiché nelle ultime settimane, dal torneo Olimpico, non era affatto felice del suo livello di gioco. Sul rapido di Cincinnati, si sta ritrovando. “Dalla parentesi dei Giochi Olimpici non ho giocato il mio miglior tennis, ma ho cercato di trovare un modo per svoltare e oggi ho mostrato tutta la mia grinta e determinazione per andare avanti e risalire. Le cose vanno meglio, ogni giorno gioco e mi sento meglio. Mi sento molto bene fisicamente e non vedo l’ora di continuare in questo modo” conclude Draper.
Agli ottavi il britannico attende il vincente del match tra Ruud e Auger-Aliassime, con la prospettiva in caso di vittoria di sfidare uno tra Rune e, molto probabilmente, Alcaraz. Sono queste le partite che servono a Draper per testare il suo livello e crescere ancora.
Marco Mazzoni
TAG: Jack Draper, Marco Mazzoni, Masters 1000 Cincinnati 2024
bella ladrata ieri…
ad alcuni giocatori lo shot clock si ferma anche se a uno spettatore cade una nocciolina, non faccio nomi
te>Scritto da Stefan Navratil
Oserei dire bei tempi…più varietà, più sorprese, meno dominatori assoluti che a quei tempi, pur campionissimi, non lo sarebbero stati!
Bellissimi si. Guardavi il tabellone a Wimbledon e cercavi quale australiano mediocre poteva dare seri problemi, tipo Doohan o Masur) o dove fossero finiti i vari Mayotte o Curren,a Parigi temevi un Mancini in giornata o un Kent Carlsson col ginocchio più sano del solito, e poi sai te come si svegliava Zivoijnovic. Andavi sul rosso e Muster già ti faceva sudare, sull’erba neppure lo cercavi sul tabellone perché non c’era.
Sampras ed Becker che non hanno mai nemmeno fatto finale a Parigi è testimonianza di un’altra epoca, magari con match anche noiosi ma certo di difficoltà nell’essere un dominatore.
Oserei dire bei tempi…più varietà, più sorprese, meno dominatori assoluti che a quei tempi, pur campionissimi, non lo sarebbero stati!
E’ strano, tuttavia, che uno come Medveved che si lamenta spesso dei campi lenti, sia uscito subito dal torneo….
cmq bravo Draper!
mi è sempre stato molto simpatico. spero che gli infortuni lo lascino un pò in pace….
daje!!!
gioca ancora il doppio con Sinner!!! <3
Ogni scemo ha il suo villaggio si dice.
Ma perché insultare due utenti che parlano della loro vita senza pensarti?
Diciamo che senza di loro saresti un signor nessuno…
Ti sei fatto un nome con queste battaglie ai mulini a vento
Hai ragione, avevo letto male io…
In effetti, pur non essendo suo tifoso (anzi ritenendolo piuttosto antipatico, lo vidi a Genova al Gran Prix comportarsi da vero borioso e maleducato) ritengo che averbbe potuto essere l’unico della sua epoca a fare lo slam, gli mancò proprio W. Era forse l’unico che fosse in grado di giocare ad alto livello su tutte le superfici, sia id che od, insieme a Borg.
Bravo, ottimo piglio d’impatto gara. Serio e poco loquace. Sicuramente dirà la sua. Il greco è tutto da rifare. È diventato un onesto giocatore, un cerundolo qualunque da battere e ribattere senza se e senza ma, ovviamente per chi ha capacità stabili e conclamate da top player. Oramai non può più fare alcuna differenza. Siamo alla deriva.
@ Pier no guest (#4172417)
non è vero che Sinner ha detto il contrario.
@ walden (#4172392)
ha detto che il campo è più veloce e le palline rimbalzano più basse rispetto all’anno scorso…..
Vah che bella coppia: macco e polenta, Sassella e Nero d’Avola e poi tutti in falegnameria a smaltire
Portatevi anche Frufrù: un terzetto da tutto esaurito in qualsiasi avenspettacolo
AHAHAHAHAHAHHAHAHAHHA in effetti vagonate di Brunello dovremmo mandare
le sueprfici erano molto diverse tra loro, favorendo gli specialisti percui avevi il vincitore di wimbledon che poi per tutto l’anno faceva fatica a superare due turni.
ora che c’è più omogeneità, è possibile essere competitivi sulle varie superfici con un piccolo periodo di adattamento.
O, forse, risentono molto dell’umidità. Sarebbe bello saperne di più.
Andate in Spagna e rimaneteci…
Poi ti raccontano che anni fa giocavano piano. Sicuramente spingevano meno (muovi tu certe racchette con sweetspot grande come una noce) ma quelle palline su certi sintetici schizzavano impazzite con minimi tempi di reazione. Non un caso che ci fosse maggior distribuzione di vittorie, i campioni erano vulnerabili su superfici più ostiche,mentre ora tutti i forti o quasi arrivano in fondo perché i rimbalzi, quindi i movimenti, sono molto più uniformi. Un pensiero mi viene al mio “odiato” Lendl:non vinse Wimbledon ma ci andò vicino, trionfò al Queens, diventando da macchinoso e potente fondocampista (il primo attaccante da fondo) in un ottimo giocatore serve&volley anche sulla seconda. Altri tempi.
Ieri Sinner ha detto esattamente il contrario, e tutto sommato mi sembra che non ci sia questa netta supremazia dei big server… probabilmente Draper sta facendo il confronto con altri tornei nordamericani decisamente più lenti come IW, Miami o Montreal….
Nonno Enzo, se vuoi venire dalle parti di Como ti ospiterei volentieri.
Vagonate di acqua… Sei diventato astemio? Dai tuoi post chi lo avrebbe detto!
Ha ragione.
Ieri sera ho visto il match della Paolini e la palla viaggiava a velocità assurde tanto che Jasmine non riusciva a comandare il gioco contro un’avversaria che menava ogni palla. Sembrava essere sempre un minimo in ritardo che non è assolutamente da lei.
Draper ?
Piace. 🙂
Concreto.
E lui e Jannik si sono “divertiti” in Canada… 😉
Destino cinico e baro! In tutti gli ultimi tornei disputati, c’è stata la sospensione per pioggia. Solo da noi in Sicania, non opiove da mesi, al massimo una burrascata, ma niente di più. La siccità avanza! Amici, se continua così, mi sa che dovrete mettere mano in saccoccia per acquistare vagonate di acqua minerale da mandare a nonno enzo e Company. Vi ringrazio in anticipo.