Masters 1000 Cincinnati: Berrettini parte a razzo, poi subisce la rimonta di Rune
Holger Rune era un primo turno difficilissimo come match d’esordio per Matteo Berrettini al Masters 1000 di Cincinnati, tornato sul cemento dopo molti mesi e arrivando dalla terra rossa europea (con due titoli di fila!), ma visto l’andamento e potenza dell’azzurro nel primo set c’avevamo creduto. Poi dal secondo parziale l’inerzia dell’incontro si è totalmente ribaltata: i tanti errori del danese sono scomparsi, mentre il romano – impeccabile nella prima mezz’ora – si è come imballato, ha perso ritmo e fiducia col diritto e il controllo dei tempi di gioco, crollando in tanti errori che gli sono costati il secondo set e un 3-0 “pesante” nel terzo (9 giochi a 1). Una striscia mortale, quasi inspiegabile visto l’eccellente livello della prima parte del match. Spalle al muro, Matteo ha ritrovato precisione e intensità ma è riuscito a recuperare un solo break per il 2-6 6-1 6-4 conclusivo a favore dell’ex n.4 del mondo, che continua la sua strada nel secondo 1000 estivo in Nord America.
Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca perché Berrettini a livello di tennis non è affatto dispiaciuto, anche considerando il valore del rivale (testa di serie n.15 del torneo), ma quel buco nero a metà partita gli è costato carissimo. Sarà interessante ascoltare le sue parole a freddo, per capire se è stato un calo fisico che gli ha fatto perdere velocità nell’approccio alla palla e quindi precisione e fiducia nei colpi, in particolare col diritto, oppure se è stata l’impennata di qualità di Rune a cambiare le carte in tavola e fargli perdere i migliori riferimenti. Infatti è corretto sottolineare come dall’avvio del secondo set Holger ha cambiato passo. Ha cancellato quasi totalmente le incertezze, fretta ed errori (ben 13) del primo parziale, iniziando a tenere la palla in campo con buon ritmo e ampio margine. Ne aveva bisogno, perché a tratti nella prima fase del match pareva totalmente fuori posizione, non sentiva la palla e non trovava il campo. Quel primo turno di servizio più “cattivo”, rapido e sicuro, l’ha acceso. Anche in risposta il danese ha iniziato a spingere con più aggressività e profondità, e Berrettini si è come irrigidito. La prima palla non l’ha aiutato e ha subito un break immediato, ma è stato il diritto a crollare completamente. Sembrava aver perso la corretta distanza dalla palla e il tempo d’impatto, spesso troppo in pancia o troppo lontana. Per questo è venuto il sospetto di un calo fisico con i piedi incapaci di portarlo al punto ideale d’impatto. Holger poi è grande agonista, ha fiutato il momento e da campione se l’è preso. Tutto è andato troppo rapido e male per Matteo, c’ha messo troppo a ritrovare ritmo e fiducia, quando ormai era crollato sotto di due break nel terzo set. Recuperare un break non è stato abbastanza, ha lottato in risposta e ha ricominciato a tagliare molto col rovescio in back, prendendosi qualche bel punto, ma è bastato.
Forse questa è stata la fase nella quale Matteo poteva provare a rallentare di più, tra back di rovescio ma anche smorzate, qualche palla molto carica e centrale col diritto, per spezzare il ritmo del rivale e spostarlo dal centro del campo, dove ha dominato. Non facile a farsi, quando servi pure peggio e l’altro ha due pistoni al posto delle gambe, rapidissimo a trovare il centro e da lì menare le danze. Di sicuro nella parte centrale dell’incontro Berrettini è stato scarico di braccio e di gambe, sfiduciato e poco intenso. Contro un lottatore micidiale come il danese non te lo puoi assolutamente permettere. Almeno è piaciuta la reazione a metà terzo set di Matteo: si come rimesso in moto, il diritto è tornato pesante e preciso, ha rincorso molte palle in scambio ma non è riuscito a rispondere abbastanza bene da aprirsi il campo e poter sfoderare il ritrovato feeling col diritto. Peccato, è una sconfitta tutto sommato meritata ma all’avvio e nella parte finale Berrettini c’era, ed era un buon Berrettini.
Peccato perché questo 1000 di “Cincy” sarebbe stato utilissimo anche in ottica US Open. Un dato statistico curioso: Berrettini col primo set vinto oggi vs. Rune ha portato a 21 la sua striscia di set vinti di fila, un filotto record storico per il tennis azzurro (Sinner ne aveva infilati 20), peccato si sia interrotta e poi sia arrivata anche la sconfitta.
Marco Mazzoni
La cronaca
Rune inizia l’incontro al servizio, ma non è un buon avvio. Forza malamente un diritto, poi è sorpreso da un back di Berrettini lungo linea sul quale arriva male. 15-40, due palle break immediate per Matteo, che si prende il BREAK grazie a un brutto errore di rovescio di Holger, fermo coi piedi in spinta. Molto falloso Rune, sembra non sentire bene la palla tanto scappa dalle sue corde. Molto più preciso invece il diritto di Berrettini, eccellente il cross sul 30-15 dopo una solida prima palla in campo. Una risposta strappata in rete vale il 2-0 all’azzurro, calmo e pronto a sfruttare le indecisioni del rivale. Col primo Ace dell’incontro Holger vince il terzo game (1-2). Il romano gioca un tennis pratico, mette potenza ma non rischia traiettorie nei pressi delle righe, ci pensa il danese a sbagliare per primo. 3-1 Berrettini, 14 minuti di ottimo controllo e sostanza. Nel quinto game si inizia a vedere un buon Rune, più centrato nei suoi affondi e senza errori, per il 2-3. Matteo continua a martellare con cadenza musicale, mentre Rune sul 2-4 torna a sbagliare, con un doppio fallo che gli costa lo 0-30. Aggressivo l’azzurro con la risposta di rovescio, pigro nel cercare la palla Rune e sbaglia ancora, 0-40! Regge bene l’azzurro in difesa, e con un altro approccio alla palla pachidermico Holger stecca malamente un diritto che gli costa il DOPPIO BREAK! 5-2 e servizio Berrettini, che con un Ace vola 30-0 (e parziale di 10 punti a 1). Segue un altro “asso”, 40-0 e tre Set Point. Vola via il diritto di Rune, a chiudere un parziale per lui molto negativo. 6-2 per un Berrettini perfetto, 27 minuti senza una sbavatura, solido con servizio e diritto. 4 errori per il romano, 13 per il danese, davvero troppi.
Secondo set, Rune to serve. Sbaglia malamente il primo colpo il danese, poi cambia ritmo con colpi più aggressivi e una posizione più avanzata nel campo. Si procura una prima palla break sul 30-40, Matteo serve bene e la cancella. Purtroppo il BREAK a favore di Holger è solo rimandato: il danese si prende una seconda chance (errore di diritto di Berrettini, un po’ di fretta qua) e la sfrutta con un altro diritto lungo di Matteo, un po’ sorpreso della risposta centrale e molto carica del rivale. Salito il livello di Rune, ma qualche errore di troppo per Berrettini. Holger vola avanti 3-0, finalmente più centrato col diritto e con molti meno errori. Cresce anche la percentuale di prime palle del danese, fa più fatica l’italiano a trovare impatti profondi e aggressivi in risposta. 4-1 Rune. Purtroppo il romano incappa in un turno di battuta difficilissimo, con Rune super aggressivo. 0-30 (ottima la risposta di Holger) e poi 0-40 dopo una breve sosta per un malore di uno spettatore, con un diritto mal centrato da Matteo. Si aggrappa al pezzo forte del suo repertorio, il servizio, e le cancella tutte. Poi ai vantaggi sbaglia un diritto d’attacco dal centro, la quarta PB gli è fatale, giocata con la seconda di battuta e forzata out ancora col diritto. Dopo un primo set col diritto chirurgico, nel secondo parziale Matteo ha perso precisione, giocato anche un po’ troppo frontale sulle traiettorie più profonde e continue del rivale. Rune chiude il set comodamente per 6-1. Totalmente ribaltata l’inerzia rispetto all’avvio del match, falloso Matteo, più incisivo e continuo Rune.
Matteo inizia alla battuta il set decisivo. Sul 30-15 scaraventa a rete un diritto comodo da metà campo, errore grave che paga nello scambio successivo, dove esagera con la spinta ancora col diritto – troppa rotazione del busto – con la palla che atterra dopo il corridoio. Palla break Rune sul 30-40, e la prima di servizio non va… Doppio fallo, al centro, di almeno 30 cm. Solo errori per Berrettini a regalare un BREAK doloroso al rivale, che forte del vantaggio ora gioca sciolto, serve con precisione e vola avanti 2-0 in sicurezza. Tutto troppo rapido per Holger, 8 punti di fila per lui e Matteo ora costretto a una difficile rimonta. Sembra aver perso fiducia nel diritto Berrettini, cerca varie traiettorie, di coprirlo e poi spingere, ma non ritrova la sicurezza in spinta. Finalmente ne tira uno potente inside out dal centro sul 30 pari nel terzo game, non ne tirava uno vincente da un po’. Ai vantaggi è ancora un diritto aggressivo a tradire l’azzurro, gli costa una palla del doppio break. Niente, altro diritto scaraventato da rete, stavolta anche piantato con le gambe. Urla Rune sul BREAK che lo porta avanti 3-0 “pesante”, ormai in totale controllo della partita visto il crollo del romano, incappato in troppi errori gratuiti, quasi totalmente col diritto. Rune forse si distrae, doppio fallo e poi un rovescio di scambio in rete. Non una fase del match “esaltante”, dominano gli errori e incertezze. Con pazienza Matteo torna a costruire il punto rallentando la palla col back di rovescio e poi accelerando con buon controllo, 0-40! Ha tre possibilità di respirare. Bravo a correre avanti con controllo del corpo sulla smorzata non perfetta del danese e toccare vincente. BREAK Berrettini, 1-3. All’improvviso Matteo sembra sentire di nuovo la palla, controlla meglio lo scambio e cambia ritmo con una pallata vincente del livello di quelle ammirate nel primo set. Con una solida prima al centro, torna a vincere un turno di battuta Berrettini, 2-3. Si lotta nel sesto game: con coraggio Holger si butta a rete a sfidare il passante (o lob) del nostro, con buoni risultati, mentre Matteo taglia la palla col back per spezzare il ritmo del rivale. Una risposta centrata con poche corde dall’azzurro vale al danese il punto del 4-2. È tornato a buon livello Berrettini, con un game solido a zero resta in scia 3-4, il problema è trovare un turno di risposta super per riaprire l’incontro. Rune ha altri programmi, mette la prima palla e spinge dritto per dritto cercando velocità a basso rischio. 5-3 Rune. Matteo vince un altro turno di battuta a zero, 4-5, fa la “faccia cattiva” al suo angolo. Rune serve per chiudere. Non trema, servizio e diritto potente, entra in campo e chiude. Game Set Match Rune, si interrompe la splendida striscia di set vinti da Matteo. Peccato perché ha giocato una sola partita prima di US Open, era importante mettere un po’ di game e match nelle game sul “duro” prima del quarto Slam. Comunque ottima la reazione di Rune.
[15] Holger Rune vs [WC] Matteo Berrettini
Statistiche | 🇩🇰 Rune | 🇮🇹 Berrettini |
---|---|---|
Punteggio servizio | 263 | 245 |
Ace | 4 | 7 |
Doppi falli | 2 | 3 |
Percentuale prime di servizio | 62% (42/68) | 61% (44/72) |
Punti vinti con la prima | 62% (26/42) | 73% (32/44) |
Punti vinti con la seconda | 62% (16/26) | 43% (12/28) |
Palle break salvate | 0% (0/3) | 50% (4/8) |
Giochi di servizio giocati | 13 | 12 |
Punteggio risposta | 168 | 200 |
Punti vinti in risposta sulla prima | 27% (12/44) | 38% (16/42) |
Punti vinti in risposta sulla seconda | 57% (16/28) | 38% (10/26) |
Palle break convertite | 50% (4/8) | 100% (3/3) |
Giochi di risposta giocati | 12 | 13 |
Punti vinti a rete | 92% (11/12) | 70% (7/10) |
Vincenti | 20 | 19 |
Errori non forzati | 10 | 18 |
Punti vinti al servizio | 62% (42/68) | 61% (44/72) |
Punti vinti in risposta | 39% (28/72) | 38% (26/68) |
Punti totali vinti | 50% (70/140) | 50% (70/140) |
Velocità massima servizio | 218 km/h | 227 km/h |
Velocità media prima di servizio | 192 km/h | 208 km/h |
Velocità media seconda di servizio | 158 km/h | 173 km/h |
TAG: Holger Rune, Marco Mazzoni, Masters 1000 Cincinnati 2024, Matteo Berrettini
Rune sarebbe stato battibile: “campione” non è esattamente il termine con cui lo definirei, basta mettergli un po’ di pressione e crolla. per questo non mi spiego ancora la differenza tra 1° set e gli altri. per carità, un calo fisico ci può stare, ma Berrettini dal 2° set sembrava totalmente un’altra persona
@ Spider 99 (#4171166)
io però non capisco una cosa: sento sempre dire che il cemento è favorevole a Berrettini però, slam a parte, Napoli e un paio di Indian Wells, non vince mai più di una partita: come si spiega? Non vuole essere una polemica, perchè io sono una sua fan, ma è solo una curiosità mia, che non sono espertissima di queste cose
Come al solito leggo sempre commenti da incompetenti, il tennis probabilmente non lo hanno mai giocato seriamente!!!!! ma visto solo da tv
Chi parte a razzo finisce a c..zo……
Sul veloce difficile fare quello che fai su terra
occhio con queste affermazioni perché a differenza di FF che è sempre stato un disastro negli slam matteo vanta una finale due semifinali e svariati quarti. la differenza non la fanno i 10 titoli a 9 ma il rendimento slam che è da
giocatore vero.
Il rovescio in back di Berrettini e nella stessa frase quello di Federer usato come metro di paragone? Io non so se è vero quello che ho letto, forse è Scherzi a Parte
Purtroppo per lui i tornei non si giocano sempre a mille metri di altitudine
Se non ci combina mai nulla… forse non è poi tanto a suo favore?
Premetto che non ho visto un quindici (di nessun incontro purtroppo), ma al di là dell’exploit newyorkese, il Berretto sul cemento USA non ci ha mai capito un granché.
Ha perso completamente il dritto. Ma uno col suo fisico non può e non deve stare così a lungo lontano dai campi. Arruginito
prova a giocarci tu nei toeneini,
e con Tstsipas e Auger Aliassime… dai torna a vedere l’Inter…
è vero Auger Aliassime e Tsitsipas sono degli scarsoni…
visto che l’hai scritto due volte, ti rispondo: che imbecille Federer che ha vinto 11 slam sul cemento giocando il back, pensa quanti ne avrebbe vinti….
Come ammiro voi che sapete già tutto. Mi dai anche la sestina del superenalotto, please?
Come ammiro voi che sapete già tutto. Mi dai anche la sestina del superenalotto, please?
Vedendo lo svolgimento della partita non mi sembra si possano trarre grandi conclusioni.
Vediamo se gioca settimana prossima e capiremo meglio il livello. Comunque se serve con le medie odierne è normale avere problemi con Rune.
@ marco65 (#4170838)
Perchè Rune sarebbe un giocatore top ahahahaah. Ma posa il fiasco vai
In realtà guardando i dati statistici si deduce che sono stati pari in tutto quasi, il vero punto dolente sono i punti fatti con la seconda di servizio, dove Berrettini è stato sensibilmente inferiore a Rune
Berrettini diventerà uno specialista dei 250, quando si trova di fronte i più forti perde sempre, ha troppe lacune che maschera bene con i Carballes Baena, i Navone, i Fognini ecc…ma con i giocatori top non vinceva nemmeno quando stava bene.
Non c’è nulla che mi da più fastidio di chi assegna classifiche ai giocatori dopo una singola partita o anche dopo un singolo torneo. Io non sarei in grado di farlo dopo un anno di tornei. Ma è un problema mio. Nel caso specifico, ossia Berrettini, dopo due tornei vinti di fila se perde 6-4 al terzo Vs Rune al primo torneo sulla nuova superficie non mi sembra affatto male ma non ho visto la partita e mi affido al livescore.
@ No Way (#4170732)
Sono d’accordo e nonostante possa fare benissimo anche su cemento (fece Semifinale agli US Open), il rovescio in back gli permette di avere più incisivita’ su erba e su terra, le superfici dove non a caso a vinto. Però un buon Matteo lo stesso.
Mi dispiace cavolo ci contavo,vedremo New York,forza Matteo
Che delusione…il cemento dovrebbe essere a favore di Berrettini .invece non combina mai nulla..Non vorrei che Berrettini si specializzi come Fognini nei torneini 250 su terra di lugljo
@ Eugenio (#4170737)
Tu si che capisci di tennis…
Ah, eccone un altro di espertone (che non ha neanche visto la partita), secondo me ti sei dimenticato un 0 volevi dire 300esimo posto non 30esimo vero? Sei stato generoso.
Come è facile passare da campione a co…ne. Un po’ di moderazione diamine , ci sta perdere in tre set con Rune. Un incidente di percorso vedrete che riprenderà la salita nel ranking.
Adesso come adesso Rune è meglio di Berrettini. Vittoria meritata
Sinceramente non vedo drammi. Rune è di ben altro calibro rispetto ai giocatori incontrati e sconfitti nei 250 vinti il mese scorso. Ok, magari il danese non sarà al suo meglio, ma credo neppure Berrettini lo sia. E nessuno può garantire che ci ritorni.
Che pollo che e’ Berrettini.
Se Rune è in giornata per Berrettini e tanti altri non cè scampo….per me Matteo se gli va bene può ambire a una posizione intorno al 30esimo posto, il picco della carriera lo aveva raggiunto e smarrito troppo presto, tre anni fa a Londra 😕
Molto deluso da Berrettini, lo si può dire? Non certo perchè ha perso visto che nel tennis si perde quasi sempre ma perchè ha buttato via la partita lui! Non puoi farti dare 9 giochi a 1 con un servizio come quello di Matteo (come non aveva senso il 0/6-0/1 di Acapulco 2023) Appena Rune ha cominciato a giocare un po’ meglio Matteo si è sciolto come neve al sole forse memore dell’umiliazione patita l’anno prima (perchè di umiliazione si tratta visto che sono convinto che Matteo non avesse niente in quel match, semplicemente non era pronto adeguatamente ad affrontare un match di quel livello). Poi oggi ci ha provato a recuperare anche perchè non era impossibile la partita, ma ormai i buoi erano scappati dalla stalla e quel simpaticone di Rune (giustamente) non ha fatto sconti. Un grosso passo indietro non nel tennis ma nella gestione della partita, delle emozioni che francamente non mi aspettavo da un giocatore ormai nel pieno della sua maturità sportiva e che fa della consapevolezza e dell’agonismo un suo punto di forza! Detto questo: forza sempre Matteo!!!!
Peccato, un primo turno difficile, sarebbe stato meglio fare qualche turno e punti in più. Senza togliere niente a nessuno lo avrebbe facilitato nel recupero.
Non cambio la mia opinione, tornerà in alto, non dovrà scoraggiarsi neppure questa volta. Forza Matteo.
Proprio così, alla fine quel primo gioco del terzo set, così importante per restare avanti, l’ha buttato via in modo così sciagurato che è risultato giustamente decisivo.
Direi che la partita l’ha veramente persa Matteo con quel lunghissimo intervallo di quasi solo errori dopo il gioco vinto nel secondo set. Dopo il 3-0 per Rune ha ricominciato a giocare bene, ma era evidentemente troppo tardi. Peccato, ma conoscendolo come grande agonista do per scontato che si rifarà presto.
Purtroppo il rovescio in back di Berrettini sul cemento perde di efficacia, checché ne dicano i pasionari… E poi è costretto a forzare col dritto e lo sbaglia.
La colpa della sconfitta ha un solo nome: IL DOGE
La transizione verso il cemento non è andata bene.
Il primo set l’ha buttato Rune, regalando troppo, berretto lento, complessivamente,non molto fresco.
Nel secondo set Rune ha giocato meglio, facendo palleggiare troppo berrettini che non ha retto.
Nel terzo set, il nostro si è condannato subito perdendo il servizio al primo gioco.
Peccato
Un vecchio proverbio diceva: “se parti a razzo, finisci a c….”.