Tsitsipas: “La collaborazione con mio padre come coach giunge al termine, preferisco resti solo mio papà. Ho mostrato in campo il peggior lato di me stesso”
Tanto tuonò, che piovve… Dopo le durissime parole di ieri contro il padre, Stefanos Tsitsipas attraverso un lungo post social – scritto nella sua lingua – annuncia la decisione di interrompere immediatamente la collaborazione con papà Apostolos come suo coach, preferendo che il loro rapporto sia solo quella tra padre e figlio. Ha fatto anche un profondo mea culpa per il suo comportamento di ieri (e non solo) in campo. Riportiamo il messaggio integrale di Stefanos, che spiega la sua situazione attuale.
“È con grande rammarico che vi comunico che è terminata la mia collaborazione con mio padre come allenatore. Preferisco mantenere mio padre nel suo ruolo di padre e solo di padre. La filosofia ci insegna che la saggezza nasce dalla comprensione dei limiti e il riconoscimento dei nostri. Nel mio caso, mi sono reso conto che sbagliavo a parlare a mio padre in quel modo. Il tennis non è solo una partita, un tiro o una prestazione di pochi secondi, è un lungo viaggio pieno di emozioni, pressioni e aspettative. In quel momento di frustrazione ci sono stati molti errori e cattive interpretazioni da parte del mio allenatore e di mio padre. Essendo introverso, tendo a reprimere le mie emozioni e ad accumularle fino a raggiungere un punto di esplosione. Quindi il fatto di aver reagito in questo modo mi ha scioccato”.
Σας ενημερώνω με βαριά καρδιά ότι η συνεργασία μου με τον πατέρα μου ως προπονητής έχει φτάσει στο τέλος της. Προτιμώ να κρατήσω τον πατέρα μου στον ρόλο του ως πατέρας, και μόνο ως πατέρας.
Η φιλοσοφία μας διδάσκει ότι η σοφία έρχεται μέσα από την κατανόηση των ορίων μας και…
— Stefanos Tsitsipas (@steftsitsipas) August 9, 2024
“Il mio comportamento in campo è stato inaccettabile e sono deluso di essere arrivato a un punto in cui ho mostrato un lato oscuro di me stesso. Quando non mi sento rispettato e mi sento giudicato o attaccato emotivamente tendo a perdere il controllo di ciò che esce dalla mia bocca, il che va contro i miei valori come essere umano. Ho perso il controllo e non riuscivo a vedere chiaramente davanti a me. Mio padre ha cercato negli ultimi anni di allenarmi, crescermi nel modo giusto e fornirmi conoscenza e saggezza, sia dentro che fuori dal campo. Vi ringrazio per questo, vi ringrazio per i sacrifici, il dolore e la sofferenza che avete sopportato per rendere questo sforzo un successo. D’ora in poi il suo ruolo resterà entro i confini del ruolo di padre e solo quello”.
“Mio padre continuerà a viaggiare con me e sarà lì per sostenermi e fornirmi assistenza fuori dal campo come ho sempre desiderato. A lui ho affidato da molti anni l’incarico di allenatore e considero la nostra collaborazione un successo. Non so chi prenderà il suo posto e non sono ancora in grado di decidere. Quello che so è che è ora di lasciare che questo capitolo e questa fase si chiudano e provare a scriverne uno nuovo. Siamo entrambi d’accordo e speriamo di concentrarci prima sul nostro lato umano e poi sul resto. Accettare i miei errori e cercare di fare ammenda fa parte del mio percorso da atleta e vi assicuro che continuerò a lavorare duro per migliorarmi, sia dentro che fuori dal campo. Spero che questa esperienza sia una lezione per me e per tutti coloro che lottano per trovare il giusto equilibrio nella propria vita.” conclude Tsitsipas.
Un mea culpa che gli fa onore umanamente e che chiude un periodo davvero complicato, come descritto dall’articolo pubblicato stamattina sulla faccenda. A questo punti non resta che aspettare la prossima mossa del greco, la scelta di nuovo coach. Non sarà una decisione comoda, ne va del resto della sua carriera in un momento tutt’altro che facile. Forse, il tempo porterà consiglio…
Marco Mazzoni
TAG: Apostolos Tsitsipas, Cambio di Coach, Marco Mazzoni, Stefanos Tsitsipas
@ YouCannotBeSerious! (#4165932)
Ti faccio i miei complimenti per la tua sterile polemica fatta fin troppo palesemente per metterti puerilmente in mostra.
Se poi lo hai fatto perché pure spinto da ragioni di tipo personale, peggio per te! Un saluto!
Fa parte del percorso di maturazione e crescita di ogni persona sapersi distaccare dai genitori. Spesso capita che per non compiere tale passo, si finisca per mescolare l’aspetto familiare e genitoriale con quello professionale. Benché non capiti solo in Italia, la mia sensazione (che non è solo mia) è che soprattutto in Italia si cada in tale trappola.
Kenny Roberts Jr. continuò a essere solo un pilota mediocre finché continuò a correre nel team gestito dal padre. Solo quando si distaccò dal team del padre riuscì a diventare un grande pilota e a diventare persino campione del mondo. Tra l’altro quell’anno correndo con la Suzuki sconfisse Valentino Rossi che correva con la Honda, anche se va considerato che Valentino era solo all’esordio nella massima cilindrata del motomondiale. Io sono convinto che se non si fosse trovato di fronte il fenomeno italiano, avrebbe potuto vincere anche altri mondiali.
Murray però è stato un caso particolare, nel senso che il merito di Lendl c’è stato, ma, più che per aver “sostituito” un genitore, più che altro perchè l’ha “costretto” ad allenarsi specificamente quasi solo sul dritto con un programma ad hoc che ha portato frutti, pertanto c’è una grossa componente tecnica e meno “psicologica”… (poi c’è stato anche un periodo di “calo” per infortuni dei big3 nel periodo in cui A.M. è diventato n.1, diversamente, anche con questi miglioramenti per me non ci sarebbe arrivato…).
@ Vae victis (#4166241)
Non gli resta che sperare in una levata di scudi, nel senso portargli via soldi, degli sponsor. Amaro ma vero
Dite bene, finché non andrà come andò a Edipo, gli auguro solo il parricidio, fosse pure simbolico, non si andrà da nessuna parte. Il tennis espresso è lo specchio rovesciato del sinnet mentale inespresso, fin ora. Finché il padre sarà vivo e vegeto all’angolo ma non più di tanto, con o senza madre, il coach sarà solo un pallido subalterno. Povero Stefanello. Siamo in un cul se sac. Quale coach, con un po’ di ratio, si accollerebbe tale torbido compito sisifeo, destinato vieppiù allo smacco?
@ Peter (#4166185)
Ha deciso lo sponsor
Darti torto è difficile
@ OrlandoSirola (#4166052)
Le scene le fanno tutti con i loro allenatori vedi Jokovic, fallo con un padre e’ deplorevole da parte di un figlio.
Gioca male e da colpa ad un padre che la portato ad essere uno dei piu’ forti giocatori al mondo. Se adesso le cose non vanno bene come prima insieme dovrebbero trovare delle soluzioni tecnico tattiche. Cambiare non e’ sempre la soluzione piu’ saggia, qualc’uno ha detto, Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova.
Il fatto che i commenti sono favorevoli a Stefanos dimostra come questo mondo e’ messo davvero male.
Sempre a criticare anche Sergio Giorgi, Camilla senza di lui avrebbe avuto un altra carriera? Questo e’ sicuro, ma siete certi che in meglio e magari il padre ha saputo tirare fuori tutto, e forse e’ stata lei che e’ mancata dal punto di vista caratteriale o altro?
Questi padri hanno preso due bambini e li hanno portato sulle vette del tennis mondiale, magari qualc’uno storce il naso su Camilla, chi lo fa vinca un master mille e poi ne riparliamo.
Stare seduti davanti ad una tastiera o guardare le partite da un divano e’ facile fare pronostici o improvvisarsi dei manager o addirittura medium.
Non prendete ad esempio Jannik, lui e’ un fenomeno e con una volonta’ di ferro, con Piatti o bicchieri o pentole cambia poco. Si e’ costruito un team com’e’ piaciuto a lui e’ un caso a parte.
Ma posso scommettere che lui mai avrebbe cacciato suo padre davanti al mondo intero, signori si nasce, cafoni, ingrati e rozzi si ci diventa vero Stefanos?
Con Apostolos ha rompere i maroni lì accanto.. ci sarà da ridere .. povero Tsitsi..
A casa alla tele, allora si che si potrà parlare si sentirsi finalmente libero di esprimersi
Per non parlare di Murray, che una volta ingaggiato un sergente di ferro ingombrante cime Lendl si è finalmente sbloccato rendendo per quello che poteva.
era l’ora.
da giovanissimi può essere utile avere il padre /madre allenatore.
ma arrivati a 20 anni si deve saper volare da soli e organizzare la propria squadra in modo autonomo.
Tsitsi, è uno dei tanti rovinati da genitori troppo invadenti.
Avete ricordato la Giorgi, ma pure Rune ha subito dei bei danni da una madre davvero troppo invadente….
che il padre, rinunci, di sua spontanea volontà a seguirlo nei vari tornei.
lo lasci libero di scegliere e anche di sbagliare.
@ YouCannotBeSerious! (#4165932)
Direi che in generale i Giorgi sono cittadini del mondo ed anche in in Italia non sono rimasti certo inchiodati nelle Marche. Detto questo avendo portato il tricolore in ogni torneo e giocato spesso in Federation Cup sarebbe ingeneroso sostenere che non abbiano per lo più e innanzitutto sposato la causa dell’Italtennis!
Ci sono state troppe scenate pubbliche, durante i match, tra Stefanos e la famiglia.Per un ragazzo più che maggiorenne si tratta di un’umiliazione pubblica che non deve avvenire.Ha fatto bene a cambiare allenatore…vedremo se questa novità gli fare scattare qualcosa di positivo nella testa…
Il padre deve fare il padre, il coach deve fare il coach…. Finalmente lo ha capito
L’unica cosa certa è che è ricercata più o meno in mezzo mondo…
Marco Mazzoni
@ Brufen (#4165931)
Si, ma come padre, ci sarà un altro coach.
Murray.
Strappsipas
Sono d’accordo che dovrebbe tagliare del tutto il cordone ombelicale e andare in giro senza i genitori, tutti e due. Una volta che giocava contro Medvedev la madre gli diede dei consigli e lui si arrabbiò perché aveva parlato in russo ricordandole che in quel modo avrebbe capito anche l’avversario. Lei piccata si alzò e abbandonò gli spalti. Oppure una volta che lui era troppo nervoso lei gli fece una bella ripassata durante la partita. Le litigate col padre erano all’ordine del giorno, o vinceva 62 62 oppure per qualche motivo i due litigavano sempre. Però se se lo porta dietro anche con un nuovo allenatore mi sa che i litigi continueranno.
Insomma rischia di diventare una telenovela o un reality show: “Casa Tsitsipas” con protagonisti Stefanos Tsitsipas, Apostolos Tsitsipas e Julya Salnikova; comparse: Petros Tsitsipas e il nuovo allenatore; guest star: Paula Badosa. 😎
@ Shuzo (#4165871)
“Il caso-Giorgi dimostra che patologici come noi italiani, riguardo all’attaccamento con i genitori, non c’è altro popolo al mondo, però certo non siamo gli unici!”, Shuzo
Si da il caso che Sergio Giorgi e Camila Giorgi parlano fra di loro solo in spagnolo, si da anche il caso che Sergio Giorgi prima di chiedere che sua figlia Camila giocasse per l’Italia, aveva chiesto che giocasse per i seguenti tre paesi. Argentina, Israele e Francia, solo all’ultimo chiese di farla giocare per l’Italia, la FIT a differenza degli altri tre paesi gli avevva steso subito i tappeti rossi pensando di avere una futura grande star del circuito WTA, scommessa persa!
Si da anche il caso che i primissimi match giocati dalla Giorgi in ambito professionistico non li giocava per l’Italia ma per l’Argentina, paese natale del padre , si da anche il caso che ancora prima di annunciare il suo ritiro, padre e figlia erano già fuori dall’Italia!
Insomma, i due Giorgi, padre e figlia, sulla base dei fatti appena esposti, di italiano hanno ben poco, ergo, la tua affermazione nel caso specifico non ci azzecca niente di niente , fa parte solo della solita propaganda anti italiana di TV e giornaloni , chissà come mai…..!!
Apostolos regolarmente nel box per l’Australian Open a quanto è dato? Io direi non più di 1,18…
@ livio (#4165781)
Ivanisevic
Ma che c’entra ? Il discorso è se la collaborazione ti porta a vincere, padre, zio o amante che sia…
Non vedo l’ora di vedere i prossimi litigi tra la famiglia ed il nuovo allenatore… A meno che non prenda il famoso Y. M. (Yes Man)…
Se l’avesse fatto anche una giocatrice italiana ,senza fare nomi, che ha smesso da poco, senza fare nomi, che è ricercata più o meno in mezzo mondo, senza fare nomi che inizia per Camila e finisce per Giorgi,senza fare nomi, probabilmente staremmo parlando di un altra carriera con altri risultati,molto probabilmente
Saggissima decisione da parte di Tsitsipas, anche se fino a un certo punto!
Accettare che il padre continui a viaggiare con lui, sia pure non nel ruolo di coach, significa tagliare il cordone ombelicale solo fino a un certo punto!
Stefanos ha 26 anni, non vedo positivo che il padre continui a stargli fisicamente ancora così vicino. A mio parere sarebbe meglio se si limitassero al massimo a farsi una video-chiamata al giorno, anzi meglio una a settimana.
Il caso-Giorgi dimostra che patologici come noi italiani, riguardo all’attaccamento con i genitori, non c’è altro popolo al mondo, però certo non siamo gli unici!
Si infatti. La rottura dovrebbe essere assoluta, almeno a breve termine. Dovrebbe prima trovare un nuovo equilibrio con un nuovo coach, e poi semmai reinserire il padre nel gruppo.
Sig. Mazzoni: “tanto tuonò che piovve” come incipit da parte mia – che conto zero – solo applausi:-D
Piove sul bagnato: il rovescio a una mano è ufficialmente mancato all’affetto dei suoi tifosi. Ne danno il triste annuncio Dimitrov Wawrinka e lo stesso Tsitsipas
https://www.atptour.com/en/news/two-hands-2024-feature
Segno di rispetto e maturità! Bravo
A questo punto temo che la wild card all’outdoor di casal Monferrato sia andata in cavalleria, come si dice in toscana. È un peccato, stef se la sarebbe giocata, almeno per entrare in finale.
Eh anche io ho paura che si ripresenti la stessa situazione con Philippousis, ovvero allenatore litiga con prezzemolino Apostolos.
Adesso vince uno slam
Cambiare tutto per restare come prima..è già successo varie volte che sono volate parole grosse tra Tsisipas e i genitori poi anche palline…se i genitori non rimangano a casa può prendere qualsiasi allenatore ma troveremo nel box papà e mamma che si azzuffano ecc. ecc…
Il padre continuerà a viaggiare con lui nel Circuito e da allenatore ufficiale sarà l’ allenatore occulto del figlio. Se non è Zuppa è Pan bagnato.
Se è arrivato ad insultarlo, giustamente se ne frega del fatto che è alla vigilia di uno slam. Il rapporto lavorativo era logoro e prima di rovinare anche il rapporto umano, ha preso una decisione saggia. Deve trovare uno di cui si fida. Ma ha talmente esperienza che potrebbe, come tutti, giocare tranquillamente senza allenatore per un periodo. Hanno più bisogno di un fisioterapista di fiducia che sappia come rimetterli in sesto dopo partite molto dure fisicamente, che di un allenatore per fare un torneo o più di uno. Sceglierà con calma.
Pare che il nuovo coach sarà… la madre!
La Badosa sarebbe una ottima allenatrice.
Dice però che il padre continuerà a viaggiare con lui e il team. Praticamente farà il vice-coach, figurati se con quella personalità accetterà facilmente le retrovie. Stefanos dovrà essere molto deciso e risoluto, ha fatto benissimo a licenziarlo, è sempre stato troppo dipendente dalla famiglia – che è un nucleo ottimo, ma deve rimanere nel privato – e tra il padre e la madre non so chi fosse più pressante.
Spero non torni indietro come ha fatto la Kenin e possa trovare la sua strada.
deve essere stata une decizione molto difficile, già in passato era riuscito a liberarsi dalla madre (ex-tennista) che interveniva a voce alta durante gli incontri. E’ un peccato perché tsitsiha un tennis bello da vedere
Parte il totonomi! Chi si prende il greco parecchio malconcio? e soprattutto…cambiare così poco prima di uno slam non è una scelta un pò azzardata?
Detto questo: chi è libero sul mercato? Il buon vecchio Riccardo Piatti? Santopadre che abbandona il francese?Ljubičić che manda a quel paese i francesi?
Insomma…che si fa da qui a brevissimo?
Parte il totonomi! Chi si prende il greco parecchio malconcio? e soprattutto…cambiare così poco prima di uno slam non è una scelta un pò azzardata?
Detto questo: chi è libero sul mercato? Il buon vecchio Riccardo Piatti? Santopadre che abbandona il francese?Ljubičić che manda a quel paese i francesi?
Insomma…che si fa da qui a brevissimo?