Stefanos ha accusato il padre per la cattiva gestione degli ultimi giorni ATP, Copertina

Tensione nel team Tsitsipas. Stefanos dopo la sconfitta a Montreal: “Merito un allenatore che mi ascolti”

09/08/2024 10:50 34 commenti
Stefanos Tsitsipas con papà Apostolos (foto Getty Images)
Stefanos Tsitsipas con papà Apostolos (foto Getty Images)

Acque agitate in casa Tsitsipas. Non è una novità in assoluto, visto che il team del greco nell’ultimo anno ha attraversato più di un cambio di rotta con alti e bassi importanti, ma stavolta la situazione vissuta a Montreal sembra piuttosto seria e potrebbe portare a drastiche decisioni, come l’allentamento definitivo di papà Apostolos come coach di Stefanos. Il tre volte campione a Monte Carlo ha perso una brutta partita d’esordio contro il ritrovato Kei Nishikori, mostrando un tennis a dir poco spuntato, poco veloce e passivo. Il linguaggio del corpo di Tsitsipas è stato estremamente negativo per tutto l’incontro, con qualche lamentela verso il suo angolo; ma la situazione è deflagrata nel post partita, dove Stefanos ha parlato a ruota libera attaccando senza mezzi termini il suo coach – papà Apostolos – accusandolo di aver gestito malissimo l’avvicinamento al torneo, imponendogli un cambio di corde che lui non voleva effettuare, e rimproverando così il padre di non essere un allenatore adeguato alle proprie necessità.

“Ho avuto sensazioni orribili per tutto il match” tuona Stefanos. “Sentivo come se la mia palla fosse… morta. La mia palla non era abbastanza pesante per fare la differenza, quando spingevo con il diritto non andava da nessuna parte. Quindi è una sconfitta deludente”. La cosa è legata al cambio di corde sperimentato da qualche giorno. “Sono quattro o cinque giorni che mi lamento di questo con il mio allenatore” continua Stefanos. “Per questo ho discusso con lui durante la partita, non sono abituato a cose del genere. Un Masters 1000 è per me un torneo molto importante: ho bisogno e merito un allenatore che mi ascolti e sia attento ai miei feedback da giocatore. Mio padre non è stato molto intelligente nel gestire queste situazioni, e non è la prima volta che gli è successo. Sono molto deluso da lui“.

“Al momento non so se dovrei prendere in considerazione l’idea di apportare qualche modifica, ma sono molto deluso. La cosa più importante per un giocatore è ricevere informazioni corrette e concise dal suo allenatore. L’allenatore non è quello che usa la racchetta, il giocatore è quello che cerca di eseguire un piano partita. È un lavoro collaborativo in cui entrambi devono contribuire, deve esserci uno scambio reciproco se voglio sviluppare il mio tennis. Non voglio restare fermo in questo senso” conclude Stefanos.

Parole al veleno, mai così dirette contro la gestione di papà, e l’ultima frase è quella probabilmente più significativa, ‘non voglio restare fermo in questo senso’. È dall’anno scorso che rileviamo come il tennis di Stefanos si sia come arenato, meno efficace, veloce e incisivo, e soprattutto tatticamente confuso. In passato Stef non ha mai affermato così chiaramente a problemi di gestione che invece erano lampanti. Il toubillon di cambiamenti e ripensamenti nel suo team (un breve periodo con Enqvist, poi Philippoussis con papà, poi via l’australiano, poi via papà e ritorno solo con Mark, quindi di nuovo via il due volte finalista Slam e ritorno del padre come unico allenatore, insieme alla presenza un po’ ingombrante della madre…, e poi pure l’addio del preparatore fisico che sparò a zero sulla mentalità di Stefanos dopo l’addio) indica chiaramente un caos non ha fatto altro che far crollare al ribasso il gioco e le azioni del greco. Qualche bella partita, l’importante vittoria a Monte Carlos quest’anno, ma in generale Stefanos è lontanissimo da quel tennista che teoricamente lottava per diventare n.1 del mondo, appena dietro a Djokovic e Alcaraz.

Probabilmente è un lavoro difficile se non impossibile per qualsiasi coach dare una svolta netta al punto debole di Tsitsipas, rovescio in scambio e continuità della risposta; ma con lavoro mirato e una tattica di gioco più lineare ed efficace il suo tennis potrebbe tornare a decollare. In questo l’intervista rilasciata da Philippoussis appena iniziò la loro collaborazione era molto interessante. Per l’australiano Stefanos doveva semplicemente attuare una tattica “Edberg”: coprire una debolezza – nel suo caso il lato sinistro – attaccando prima possibile, in modo che l’avversario non avesse tempo di pungerlo sul quel lato; rafforzare la battuta in modo da poter giocare più rilassato e libero da tensioni i game in risposta, anche questi affrontati con tattica arrembante per non cadere troppo in scambi di ritmo. Nei primi mesi del loro lavoro assieme qualcosa di interessante s’era visto: Stefanos è un grande atleta, ha una buona mano e sotto rete riesce a toccare bene la palla. La strada sembrava interessante, non per trasformarlo in vero serve and volley, ma per crollare il meno possibile sotto gli attacchi dei tanti colpitori di potenza che lo bloccavano a sinistra. Papà Apostolos si è messo di traverso, vede il tennis del figlio in modo diverso e dopo poco sono nate discussioni che hanno arenato il gioco di Tsitsipas in un limbo grigio e perdente, trasformandolo in un tennista caotico, spuntato, indeciso. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: fuori dalla top10, poche vittorie di prestigio e solo sulla terra battuta, dove ha più tempo per gestire le difficoltà sul lato del rovescio.

La cocente delusione patita a Montreal ed esternata con inusuale virulenza verbale e schiettezza potrebbe scatenare un’altra rivoluzione, magari l’allontanamento definitivo del padre e l’arrivo di un nuovo coach. È presto per valutare quel che accadrà, ma un piccolo consiglio al buon Stefanos proviamo a darlo: c’è Ivan Ljubicic in bilico come collaboratore della FFT dopo il pessimo risultato dei blue alle Olimpiadi. In passato al termine di un’intervista video in Svizzera, hanno chiesto a Federer quanto la visione del croato l’abbia aiutato a rilanciarsi nel 2016. Roger non rispose nemmeno, un sorriso luminoso valse più di mille parole…

Marco Mazzoni


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34 commenti. Lasciane uno!

tinapica 09-08-2024 23:33

Se libero, Liubicic vada da Musetti!
Mazzoni: Lei con chi sta?
Con l’Italia o con la Grecia?

34
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Stephan (Guest) 09-08-2024 18:59

Scritto da Otis

Scritto da zedarioz

Scritto da Otis

Scritto da italo
lo dico senza mezzi termini.
In questo momento storico di campioni veri ce ne sono solo 3, e a breve rimarranno 2.
Credo che la terza posizione mondiale sia alla portata di tanti, compreso il nostro Musetti

Non voglio nemmeno che quello che scrivo sia letto come una provocazione, ma devo ugualmente chiederlo: chi sarebbe il terzo con Nole e Alcaraz? Perché se è chi penso io, ne ha ancora da dimostrare per potersi considerare sopra tutti gli altri (Medvedev, Zverev ecc), uno slam ne ha fatto il nostro miglior giocatore di aempre ma da qui a issarlo già a campione mi sembra prematuro…

E’ una pippa, n. 1 a 22 anni. Ha perso 6 partite nell’ultimo anno ed è assolutamente in fase di crescita, ancora ben lontano dal suo apice.
Ha 3000 punti in più di Zverev e Medvedev, trovati nella raccolta punti del supermercato. Inconcepibile considerarlo un campione che starà al vertice nei prossimi anni (poi può anche non succedere, tutto è possibile, ma qua parliamo dei fatti ). E’ vero non hai provocato, semplicemente non conosci questo sport, non lo capisci, altrimenti ti renderesti conto che a 22 anni, cioè ancora non all’apice, questi risultati li hanno ottenuti forse 5/6 giocatori negli ultimi 40 anni

Rispondo a te perché rispetto agli altri mi sembri quello che abbaia di meno, o almeno più civilmente.
Il primo commento lo metteva allo stesso livello di Alcaraz e Djokovic. Davvero lo vedete a questo livello? Non è prematuro?
Comunque mi rendo conto che toccare questo argomento qui su live tennis scopre parecchi nervi…

Come risultati no, Nole non è un obiettivo realistico e Alcaraz ha qualcosina in più fino ad oggi, vero.
Ma secondo me è sopra i vari Medvedev e Zverev, con Carlos fa sempre partita pari, talvolta vince talvolta perde, e l’ultimo Nole gli è inferiore. È in crescita e in miglioramento costante, se il fisico non fa scherzi vincerà parecchio.
Dai, ci sta dire che il domani è suo e di Alcaraz.

Comunque concordo che gli altri potrebbero dare risposte più civili…

33
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Otis (Guest) 09-08-2024 18:41

Scritto da zedarioz

Scritto da Otis

Scritto da italo
lo dico senza mezzi termini.
In questo momento storico di campioni veri ce ne sono solo 3, e a breve rimarranno 2.
Credo che la terza posizione mondiale sia alla portata di tanti, compreso il nostro Musetti

Non voglio nemmeno che quello che scrivo sia letto come una provocazione, ma devo ugualmente chiederlo: chi sarebbe il terzo con Nole e Alcaraz? Perché se è chi penso io, ne ha ancora da dimostrare per potersi considerare sopra tutti gli altri (Medvedev, Zverev ecc), uno slam ne ha fatto il nostro miglior giocatore di aempre ma da qui a issarlo già a campione mi sembra prematuro…

E’ una pippa, n. 1 a 22 anni. Ha perso 6 partite nell’ultimo anno ed è assolutamente in fase di crescita, ancora ben lontano dal suo apice.
Ha 3000 punti in più di Zverev e Medvedev, trovati nella raccolta punti del supermercato. Inconcepibile considerarlo un campione che starà al vertice nei prossimi anni (poi può anche non succedere, tutto è possibile, ma qua parliamo dei fatti ). E’ vero non hai provocato, semplicemente non conosci questo sport, non lo capisci, altrimenti ti renderesti conto che a 22 anni, cioè ancora non all’apice, questi risultati li hanno ottenuti forse 5/6 giocatori negli ultimi 40 anni

Rispondo a te perché rispetto agli altri mi sembri quello che abbaia di meno, o almeno più civilmente.
Il primo commento lo metteva allo stesso livello di Alcaraz e Djokovic. Davvero lo vedete a questo livello? Non è prematuro?

Comunque mi rendo conto che toccare questo argomento qui su live tennis scopre parecchi nervi…

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cataflic (Guest) 09-08-2024 17:16

Scritto da zedarioz
Cmq la mancanza di umiltà, è un freno enorme alle carriere di questo livello. Tsitsipas e Rune sono accomunati dal talento, ma anche dalla presunzione e dalla tendenza a dare sempre la colpa all’allenatore. Hanno cambiato e ricambiato e non riescono a progredire. Forse non è tutta colpa di chi li allena?

No, guarda, onestamente staccarsi da queste figure familiari da mezzi campioni è difficilissimo, ma necessario.

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Pier no guest 09-08-2024 16:59

Scritto da Amleto
Notizia di poco fa, Stefanos ha annunciato la separazione dal padre come coach. Mah speriamo sia la volta buona

Dichiarazione ufficiale di Tsitsipas:
“Mi separo dal babbo, è ora di crescere. Torno da mamma”.
Risposta del babbo ” Cavoli tuoi, mi dedico a tuo fratello”.
Il fratello “vendo attrezzatura tennis perché mi dedicherò al paddle”.

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etberit (Guest) 09-08-2024 16:57

Scritto da Otis

Scritto da italo
lo dico senza mezzi termini.
In questo momento storico di campioni veri ce ne sono solo 3, e a breve rimarranno 2.
Credo che la terza posizione mondiale sia alla portata di tanti, compreso il nostro Musetti

Non voglio nemmeno che quello che scrivo sia letto come una provocazione, ma devo ugualmente chiederlo: chi sarebbe il terzo con Nole e Alcaraz? Perché se è chi penso io, ne ha ancora da dimostrare per potersi considerare sopra tutti gli altri (Medvedev, Zverev ecc), uno slam ne ha fatto il nostro miglior giocatore di aempre ma da qui a issarlo già a campione mi sembra prematuro…

You can’t be serious!
YOU CAN NOT BE SERIOUS!!!

Ah, otis, questa è una citazione… e la “o” minuscola è voluta.

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Amleto (Guest) 09-08-2024 16:50

Notizia di poco fa, Stefanos ha annunciato la separazione dal padre come coach. Mah speriamo sia la volta buona

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Six73 (Guest) 09-08-2024 16:48

@ italo (#4165497)

Concordo .. un paio di anni ancora Nole dai.
Muso può essere già fa ora un top ten , peccato la superficie non migliore ora

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Six73 (Guest) 09-08-2024 16:48

@ italo (#4165497)

Concordo .. un paio di anni ancora Nole dai.
Muso può essere già fa ora un top ten , peccato la superficie non migliore ora

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zedarioz 09-08-2024 15:58

Cmq la mancanza di umiltà, è un freno enorme alle carriere di questo livello. Tsitsipas e Rune sono accomunati dal talento, ma anche dalla presunzione e dalla tendenza a dare sempre la colpa all’allenatore. Hanno cambiato e ricambiato e non riescono a progredire. Forse non è tutta colpa di chi li allena?

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+1: j
marcusmin 09-08-2024 15:08

Scritto da Pier no guest
L’errore è sentirsi deluso dal proprio genitore/coach.
Tsitsi sei grandicello, tuo padre ha svolto un ruolo importante senza un curriculum che ne certificasse la capacità;ha fatto, ha commesso errori, ti ha comunque portato in alto pur con delle carenze tecniche. Facile attaccarlo quando va male.
La famiglia ti va stretta? Hai perso fiducia? Chiudi baracca e burattini.
Cerca un coach esperto, allontana tutti dalle prime file, tappa loro la bocca, nel primo periodo rifiuta anche un in bocca al lupo.
Stacca e riparti DA SOLO, credendo in ciò che fai per accettarne gli incidenti di percorso.
Hai un bel tennis, puoi fare bene ma basta, prendi coraggio di uscire di casa che è già un po’ tardi.

Scinni in strada tuocca i’fimmine va rubba’…

24
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marcusmin 09-08-2024 15:08

Scritto da Pier no guest
L’errore è sentirsi deluso dal proprio genitore/coach.
Tsitsi sei grandicello, tuo padre ha svolto un ruolo importante senza un curriculum che ne certificasse la capacità;ha fatto, ha commesso errori, ti ha comunque portato in alto pur con delle carenze tecniche. Facile attaccarlo quando va male.
La famiglia ti va stretta? Hai perso fiducia? Chiudi baracca e burattini.
Cerca un coach esperto, allontana tutti dalle prime file, tappa loro la bocca, nel primo periodo rifiuta anche un in bocca al lupo.
Stacca e riparti DA SOLO, credendo in ciò che fai per accettarne gli incidenti di percorso.
Hai un bel tennis, puoi fare bene ma basta, prendi coraggio di uscire di casa che è già un po’ tardi.

Scinni in strada tuocca i’fimmine va rubba’…

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marcusmin 09-08-2024 15:08

Scritto da Pier no guest
L’errore è sentirsi deluso dal proprio genitore/coach.
Tsitsi sei grandicello, tuo padre ha svolto un ruolo importante senza un curriculum che ne certificasse la capacità;ha fatto, ha commesso errori, ti ha comunque portato in alto pur con delle carenze tecniche. Facile attaccarlo quando va male.
La famiglia ti va stretta? Hai perso fiducia? Chiudi baracca e burattini.
Cerca un coach esperto, allontana tutti dalle prime file, tappa loro la bocca, nel primo periodo rifiuta anche un in bocca al lupo.
Stacca e riparti DA SOLO, credendo in ciò che fai per accettarne gli incidenti di percorso.
Hai un bel tennis, puoi fare bene ma basta, prendi coraggio di uscire di casa che è già un po’ tardi.

Scinni in strada tuocca i’fimmine va rubba’…

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giallu 09-08-2024 14:51

Avrà i suoi motivi, rispettabilissimi, per carità. Detto questo: spero qualcuno non si offenda se ancora mi piscio sotto dal ridere!

21
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giallu 09-08-2024 14:50

Avrà i suoi motivi, rispettabilissimi, per carità. Detto questo: spero qualcuno non si offenda se ancora mi piscio sotto dal ridere!

20
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Supporter dei poeti estinti (Guest) 09-08-2024 14:49

Scritto da Otis

Scritto da italo
lo dico senza mezzi termini.
In questo momento storico di campioni veri ce ne sono solo 3, e a breve rimarranno 2.
Credo che la terza posizione mondiale sia alla portata di tanti, compreso il nostro Musetti

Non voglio nemmeno che quello che scrivo sia letto come una provocazione, ma devo ugualmente chiederlo: chi sarebbe il terzo con Nole e Alcaraz? Perché se è chi penso io, ne ha ancora da dimostrare per potersi considerare sopra tutti gli altri (Medvedev, Zverev ecc), uno slam ne ha fatto il nostro miglior giocatore di aempre ma da qui a issarlo già a campione mi sembra prematuro…

Quindi un ragazzo che a 22 anni ha vinto uno slam un pio di 1000 vari 500 una coppa Davis ed è n.1 Atp da svariate settimane non si può chiamarlo un campione magari lo puoi definire un mestierante che è arrivato fin lassù con i punti del supermercato..

19
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+1: il capitano, Massi
zedarioz 09-08-2024 14:27

Scritto da Otis

Scritto da italo
lo dico senza mezzi termini.
In questo momento storico di campioni veri ce ne sono solo 3, e a breve rimarranno 2.
Credo che la terza posizione mondiale sia alla portata di tanti, compreso il nostro Musetti

Non voglio nemmeno che quello che scrivo sia letto come una provocazione, ma devo ugualmente chiederlo: chi sarebbe il terzo con Nole e Alcaraz? Perché se è chi penso io, ne ha ancora da dimostrare per potersi considerare sopra tutti gli altri (Medvedev, Zverev ecc), uno slam ne ha fatto il nostro miglior giocatore di aempre ma da qui a issarlo già a campione mi sembra prematuro…

E’ una pippa, n. 1 a 22 anni. Ha perso 6 partite nell’ultimo anno ed è assolutamente in fase di crescita, ancora ben lontano dal suo apice.
Ha 3000 punti in più di Zverev e Medvedev, trovati nella raccolta punti del supermercato. Inconcepibile considerarlo un campione che starà al vertice nei prossimi anni (poi può anche non succedere, tutto è possibile, ma qua parliamo dei fatti ). E’ vero non hai provocato, semplicemente non conosci questo sport, non lo capisci, altrimenti ti renderesti conto che a 22 anni, cioè ancora non all’apice, questi risultati li hanno ottenuti forse 5/6 giocatori negli ultimi 40 anni

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+1: Massi
Vasco92 09-08-2024 14:18

Scritto da Aldo
@ Otis (#4165611)
è ANCHE PRIMO NELLA RACE E SIAMO GIà A METà ANNO, FOSSI IN TE STAREI ZITTO PER NON FARE FIGURACCE.

Bravooo!

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Vasco92 09-08-2024 14:18

Scritto da Otis

Scritto da italo
lo dico senza mezzi termini.
In questo momento storico di campioni veri ce ne sono solo 3, e a breve rimarranno 2.
Credo che la terza posizione mondiale sia alla portata di tanti, compreso il nostro Musetti

Non voglio nemmeno che quello che scrivo sia letto come una provocazione, ma devo ugualmente chiederlo: chi sarebbe il terzo con Nole e Alcaraz? Perché se è chi penso io, ne ha ancora da dimostrare per potersi considerare sopra tutti gli altri (Medvedev, Zverev ecc), uno slam ne ha fatto il nostro miglior giocatore di aempre ma da qui a issarlo già a campione mi sembra prematuro…

Otis quello degli ascensori?
Ma che ne capisci se manco sai leggere le classifiche??

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Vasco92 09-08-2024 14:16

Scritto da ENZO LA BARBERA
I rapporti di lavoro fra padre e figlio sono sempre stati piuttosto burrascosi in qualsiasi campo. Io stò dalla parte del padre! Forse dentro Stefanos non c’è più quella fama di successo, la garra, la voglia di fare sacrifici. La stessa cosa sta succedendo a Medvedev. Non mi meraviglierei se anche lui decide di cambiare l’allenatore. enzo

Eccolo il tuttologo di stacippa…

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Aldo (Guest) 09-08-2024 14:06

@ Otis (#4165611)

è ANCHE PRIMO NELLA RACE E SIAMO GIà A METà ANNO, FOSSI IN TE STAREI ZITTO PER NON FARE FIGURACCE.

14
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+1: Vasco92, Michibe71
Otis (Guest) 09-08-2024 13:44

Scritto da italo
lo dico senza mezzi termini.
In questo momento storico di campioni veri ce ne sono solo 3, e a breve rimarranno 2.
Credo che la terza posizione mondiale sia alla portata di tanti, compreso il nostro Musetti

Non voglio nemmeno che quello che scrivo sia letto come una provocazione, ma devo ugualmente chiederlo: chi sarebbe il terzo con Nole e Alcaraz? Perché se è chi penso io, ne ha ancora da dimostrare per potersi considerare sopra tutti gli altri (Medvedev, Zverev ecc), uno slam ne ha fatto il nostro miglior giocatore di aempre ma da qui a issarlo già a campione mi sembra prematuro…

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-1: Vasco92, il capitano, brunodalla
sander (Guest) 09-08-2024 13:33

Ma in Grecia non esiste il detto che i panni sporchi si lavano in famiglia? Avrebbe dovuto parlarne direttamente con il padre. Quello che ha fatto è un segno di debolezza e di mancanza di rispetto verso il padre. Ci sarebbe materiale per lo psicoterapeuta.

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+1: Vasco92, merlino
-1: fedder
Amleto (Guest) 09-08-2024 13:31

L’involuzione di Stefanos è impressionante. Deve cambiare coach ma anche mentalità.
In generale è una famiglia spesso fastidiosa. La mia opinione è che siccome non riuscivano a contenerli hanno aperto al coaching a tutti, il che per uno sport solitario come il tennis, è aberrante
Resteranno sempre sul mio libro nero ahah

11
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+1: MarcoP, Vasco92
-1: fedder
Markux (Guest) 09-08-2024 12:47

La Famiglia sul lavoro va bene per una rosticceria o una osteria a conduzione familiare ma se parliamo di Sport professionale è una jattura.

10
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+1: Vasco92
-1: fedder
Giorgione (Guest) 09-08-2024 12:36

mah, io francamente l’ho visto piuttosto legnoso nei movimenti, soprattutto laterali. poi io sono convinto che la famiglia sia meglio lasciarla fuori in ogni caso, meglio un allenatore professionista con esperienza e, soprattutto, che lo sappia gestire umanamente.

9
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+1: il capitano, MarcoP, Vasco92
-1: fedder
Gigio (Guest) 09-08-2024 12:36

Deve cambiare, ancora è giovane

8
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ENZO LA BARBERA (Guest) 09-08-2024 12:06

I rapporti di lavoro fra padre e figlio sono sempre stati piuttosto burrascosi in qualsiasi campo. Io stò dalla parte del padre! Forse dentro Stefanos non c’è più quella fama di successo, la garra, la voglia di fare sacrifici. La stessa cosa sta succedendo a Medvedev. Non mi meraviglierei se anche lui decide di cambiare l’allenatore. enzo

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Taxi Driver 09-08-2024 11:46

Perdere da un ex giocatore (da almeno 5 anni) significa essere al fondo della propria carriera…altro che padre, questo tra spagnola e bugatti ha smarrito la bussola

6
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+1: Vasco92
Pier no guest 09-08-2024 11:44

L’errore è sentirsi deluso dal proprio genitore/coach.
Tsitsi sei grandicello, tuo padre ha svolto un ruolo importante senza un curriculum che ne certificasse la capacità;ha fatto, ha commesso errori, ti ha comunque portato in alto pur con delle carenze tecniche. Facile attaccarlo quando va male.
La famiglia ti va stretta? Hai perso fiducia? Chiudi baracca e burattini.
Cerca un coach esperto, allontana tutti dalle prime file, tappa loro la bocca, nel primo periodo rifiuta anche un in bocca al lupo.
Stacca e riparti DA SOLO, credendo in ciò che fai per accettarne gli incidenti di percorso.
Hai un bel tennis, puoi fare bene ma basta, prendi coraggio di uscire di casa che è già un po’ tardi.

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+1: Detuqueridapresencia, Paky 71, Emma_Woodhouse, Vasco92, merlino, pmiroddi, Pepusch, Sonj
DuDu 09-08-2024 11:43

C’è un “che mi ascolti” di troppo.

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italo (Guest) 09-08-2024 11:41

lo dico senza mezzi termini.
In questo momento storico di campioni veri ce ne sono solo 3, e a breve rimarranno 2.
Credo che la terza posizione mondiale sia alla portata di tanti, compreso il nostro Musetti

3
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-1: MarcoP
Alex77 (Guest) 09-08-2024 11:26

Troppia superbia, del resto, da uno convinto, dopo l’ennesima scoppola da Alcaraz, che il “problema” sia stato l’approccio mentale al match, non è che si possa pretendere troppo.. “non so se dovrei modificare qualcosa” in sostanza dice anche adesso.. boh, di quali altri indizi ha bisogno? Mah

2
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brizz 09-08-2024 11:06

Meglio tardi che mai

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+1: MarcoP, pmiroddi, Sonj