Djokovic Titanico! Vince l’Oro a Parigi 2024 battendo Alcaraz. Finale straordinaria
Parigi, Bois de Boulogne. L’orologio ha da poco superato le 17, l’atmosfera è elettrica, si sta disputando la finale per l’Oro Olimpico del singolare maschile, una partita straordinaria per qualità di gioco e intensità. Il diritto di Novak Djokovic da sinistra è una pallata potente e precisa, vincente. Il Chatrier di Roland Garros esplode e l’arbitro urla “Game Set Match Djokovic!”. La finale di Parigi 2024 finisce così, con un punto esclamativo del più vincente dell’era moderna che si aggiudica con pieno merito l’unico grande alloro che mancava al suo sterminato palmares, la medaglia d’Oro Olimpica. La sua racchetta cade a terra, esulta verso il suo angolo scaricando la tensione, abbraccia il rivale e poi piange, a dirotto, come forse mai in carriera, in ginocchio sul rosso del Chatrier, letteralmente tremando di gioia. Forse nella sua mente è passato il film della sua intera vita… la racchetta imbracciata da piccolo sul campo in montagna, le bombe della guerra, le lezioni con la maestra Gencic, i primi allori, poi i record epocali e il chiodo fisso di questa medaglia, l’ultimo sogno di una carriera ineguagliabile. Djokovic ha superato il dolore, gli acciacchi dei suoi 37 anni, la tensione, un’operazione recentissima al ginocchio e soprattutto un rivale mai domo e fortissimo come Carlos Alcaraz in finale, vincendo due tiebreak giocati in modo stellare, perfetti, degni del titolo di tennista più vincente dell’era moderna della disciplina. È stata una finale straordinaria per tensione e qualità di gioco. Grazie anche a Carlos Alcaraz, uno spot bellissimo per il tennis e premio meritato alla carriera irreale e oggi PERFETTA nel serbo.
La finale è stata un braccio di ferro mostruoso tra i due campioni, mai domi e così pugnaci da annullare tutte le palle break concesse. Tutte. E di occasioni ne hanno avute molte entrambi, ma ognuno di loro non ha mai mollato di un centimetro, pronto a dar fondo a ogni energia fisica e mentale per non cedere campo, non retrocedere la posizione, aggrappandosi ai punti forti del proprio repertorio. Alcaraz velocissimo e con mille frecce diverse, Djokovic pugnace, lucido e tatticamente ineccepibile, una Treccani della disciplina applicata alla lettera, praticamente in ogni maldetto 15 di questa partita. Scontato che in uno scontro titanico, così duro, alla fine fossero una manciata di punti a fare la differenza; e, vista l’assenza di break, che fossero i tiebreak a risultare decisivi. Così è stato ed è giusto affermare che oggi la medaglia d’Oro l’ha vinta il migliore, il più forte. Novak ha giocato due tiebreak pazzeschi, non una scelta sbagliata o un momento di titubanza.
E stata una vittoria clamorosa perché nel match si è avuta la netta sensazione che Alcaraz ne avesse di più, di gambe, di soluzioni e di possibilità. Più vigore, più forza, più tutto, ma… non è mai riuscito a sfruttare le palle break (anche cinque in un unico game!) e questo l’ha pagato mentalmente, con una frustrazione l’ha portato a sbagliare quelle due palle nei “decider” e prendere quella manciata di decisioni errate che Novak è stato perfetto nel capitalizzare. Da Djokovic, da Djoker, dal più vincente del tennis moderno. Duro, durissimo, di testa e di fisico, ma che classe e che colpi. I due diritti vincenti in corsa sparati da Novak nel secondo tiebreak sono già entrati per la porta principale nella sua leggenda e in quella della disciplina, due mazzate di difficoltà irreali, che puoi riuscire a tirare e trasformare solo se hai una classe superiore e un cuore e una testa altrettanto superiori. Djokovic lo si può amare o odiare, ma è indubbio, palese e lampante che nessuno è come lui per combinazione di qualità tecniche, fisiche e mentali. E nessuno come lui riesce ad andare oltre alla fatica, ad un avversario formidabile e complessivamente forse oggi anche più bravo, ma incapace di sfruttare il momento e capitalizzare il vantaggio “ai punti” che nel tennis non serve a niente.
Djokovic has won it all #Tennis pic.twitter.com/q6P6i9tdgd
— Roland-Garros (@rolandgarros) August 4, 2024
Il tennis è un meraviglioso sport di situazione, devi cogliere il momento con visione, gambe e braccio. Djokovic oggi è stato più forte, si merita questa bellissima medaglia d’Oro Olimpica e forse la “pace dei sensi”, avendo vinto davvero tutto quel che si può vincere nello sport che l’ha portato a diventare icona mondiale. Esempio di lavoro e perseveranza. Alcaraz ha pianto a dirotto… scontato dopo tanta tensione. Forse ha sbagliato a non forzare gli scambi sulla lunghezza, stancando maggiormente il rivale; forse ha rischiato troppo spesso la smorzata, dove ha ricavato poco; non ha fatto punti importanti col servizio, e contro Nole sono indispensabili. Difetti all’interno di un’ottima prestazione, ma Djokovic è stato più presente e continuo, ha assolutamente meritato. Forse al terzo set la maggior forza dello spagnolo poteva prevalere, ma Novak è stato perfetto nel chiudere prima.
Questa finale resterà nella storia, è stata una partita molto bella che aiuterà non poco il tennis diventare sempre più sport “anche” Olimpico. È vero che noi abbiamo Wimbledon, gli altri Slam e la Davis; ma è esattamente grazie a partite leggendarie come questa che lo sport della racchetta sta facendo passi da gigante nella considerazione generale all’interno della 15ina a cinque cerchi. Grazie a Carlos e Novak per le emozioni.
Marco Mazzoni
La cronaca
Djokovic parte meglio di Alcaraz, gioca tatticamente alla perfezione cercando profondità e rubando tempo di gioco allo spagnolo, che incappa in qualche errore di troppo e concede una palla break nel suo primo turno di battuta. L’annulla con classe Carlos, finta uno dei suoi diritti fulminanti e quindi tocca una smorzata perfetta. 1 pari. Nel terzo gioco il serbo recupera un pericoloso 0-30, anche grazie ad errori di un Carlos un po’ impaziente nel cercare la bordata a chiudere. La situazione si ribalta sul 2-1: Novak anticipa e comanda, e con una risposta vincente clamorosa strappa altre tre palle break sullo 0-40. Impressionante come Alcaraz alza il livello, servizio e primo colpo di scambio in totale anticipo, di fatto ingiocabile. 2 pari. Durissimo il quinto game: Novak si incaponisce nella smorzata, sbagliando; concede tre palle break ma in qualche modo – soprattutto col servizio – le annulla, ma sembra molto vicino al suo limite. Dopo tanta lotta il set si blocca sui binari dei turni di servizio, fino al 4. Djokovic commette un doppio fallo, poi sul 30 pari dopo uno smash tremebondo un diritto s’impenna sul nastro e scappa via out. Palla break delicatissima per Carlos. Attacca con coraggio il serbo e copre la rete, salvandosi con classe sulle difese estreme del giovane rivale. La lotta è feroce, intensa come qualità dei colpi dei due. Numeri in accelerazione dell’iberico, prodezze sul net di Novak, costretto a buttarsi avanti a ripetizione. Grande spettacolo. Annulla ben 5 palle break Djokovic, per il 5-4. Sul 6-5 Alcaraz serve, ma è Djokovic a trovare due grandi punti. Sul 30 pari lo spagnolo sbaglia un tocco di volo un po’ goffo, è palla break e soprattutto set point Djokovic. Servizio e diritto cross vincente immediato, ottimo Alcaraz. Dopo oltre 84 minuti il set si decide al tiebreak. Livello di gioco altissimo, solo vincenti tra l’anticipo dello spagnolo e la sagacia del serbo. Sul 3 punti pari Novak trova un angolo impossibile con la risposta di diritto, forte anche un filo fortunata. Chirurgico il serbo, due ottimi servizi e 6-3. Chiude la porta di volo Novak sul primo, chiamato a rete da Carlos. 7 punti 3 Djokovic, grandissimo spettacolo, 95 tra i migliori in stagione.
Lo spettacolo si mantiene molto alto anche nelle prime fasi del secondo set. Alcaraz si distrae servendo sull’1 pari, concede una palla break ma l’annulla con un diritto fulminante. Urla dopo aver chiuso il game con un bel servizio, 2-1. Impressionante la durezza mentale di Novak, sul 2 pari approfitta di ogni pertugio e si porta 15-30, ma altrettanto veemente e bellissima la reazione di Carlos. (3-2). Un po’ di nervosismo da parte di Alcaraz, che non riesce a scrollarsi di dosso la resistenza del campionissimo, che a sua volta colpisce molto pulito e offensivo. C’è sempre la sensazione che l’iberico abbia ancora un po di margine per crescere, mentre il serbo sia al massimo delle sue possibilità fisiche. Il livello di gioco tocca picchi epici sul 4 pari. Alcaraz spara pallate furibonde, Djokovic regge e ribatte con angoli e anticipo da campione. Carlos vince un game durissimo, sia sul piano mentale che fisico, per il 5-4. L’equilibrio non si spezza, nonostante i tentativi di entrambi i campioni di incidere in risposta (nessuna palla break convertita!). 6 pari, tiebreak. Fantastico il diritto vincente di Djokovic nel primo punto, intuisce la traiettoria, arriva prima e tira una pallata perfetta. Mini break immediato, con Carlos furibondo per aver lasciato spazio sulla sua destra. Segue una difesa incredibile del serbo, con un lob tanto disperato quanto profonda, e Alcaraz ci casca. Poco lucido lo spagnolo in molti punti decisivi dell’incontro, quelli che stanno facendo la differenza. Con un forcing muscolare terrificante Alcaraz si riprende il mini-break, 2-1. ANCORA! Altro diritto cross vincente di Novak a chiudere uno scambio durissimo, che cuore e durezza il serbo. 3-2 avanti Nole. Carlos sbaglia malamente un diritto sul 4-2, ora la rimonta è difficilissima, 5 punti a 2 avanti il serbo. Alcaraz ha perso focus, sbaglia anche col rovescio, 6 punti a 2 e 4 punti per Djokovic per vincere le Olimpiadi. Basta il primo, diritto vincente. BRAVO NOVAK! Ha vinto il più duro e tenace, al termine di una partita spettacolare.
Djokovic N. (SRB ) – Alcaraz C. (ESP )
TAG: Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Olimpiadi Parigi 2024
@ Giuseppe (#4160664)
Scusa mi spieghi perché Alcaraz sarebbe uno sbruffone? In campo e sempre molto sportivo.. non ho mai visto ad oggi un atteggiamento arrogante verso il pubblico o l,avversario.. bah capisco se non ti piace e sei contento x Novak che ha vinto l,unico trofeo che gli mancava..immenso campione… Ma Alcaraz è un bravo ragazzo e se ti dà fastidio dovrai sopportare x almenoclass=”replyTo”>@ Otis</stron@ Giuseppe (#4160664)
@ Giuseppe (#4160664)
Scusa mi spieghi perché Alcaraz sarebbe uno sbruffone? In campo e sempre molto sportivo.. non ho mai visto ad oggi un atteggiamento arrogante verso il pubblico o l,avversario.. bah capisco se non ti piace e sei contento x Novak che ha vinto l,unico trofeo che gli mancava..immenso campione… Ma Alcaraz è un bravo ragazzo e se ti dà fastidio dovrai sopportare x almeno 10-12 altre vittorie di Slam e mille … E probabilmente. Un olimpiade la vincerà pure lui..
@ Onurb (#4161760)
Ps: sto aspettando che ribadisci che l’oro Olimpico non vale una cicca! Già ieri hai alzato, da non valere una cicca è diventato di valore minore ad uno slam! Siete uno spasso!
Io sono divertito, non rancoroso! Leggere le sentenze dei faziosi travestiti da espertoni come te, che poi si contraddicono, è la vera goduria!
@ Gianniko Pec (#4161736)
Concordo al 100% …..un Nole immenso che ha sconfitto i due vamosssss (nadal e alcaraz) a ogni 15 con sto pugnetto alzato a ogni punto,che godimento totalmente….djoko è il più grande di tutti I tempi ….di gran lunga anche….a 37 anni non finisce mai di stupire …un mostro, un alieno
Ribadisco a furor di popolo e con voce alta :
CHE PIALLATA che ha buscato Carletto.
Dopo Wimbledon e la sonora stesa presa da un Nole impacciato e mai,veramente,sceso in campo…Carletto,Nadal,il CIO e tutti…ieri speraVANO in una stesa colossale ai danni del vecchio lupo serbo/SILAno.Ormai tutti e lo ripeto TUTTI,Carletto in primis,erano convinti di un’umiliazione feroce ai danni dell’asso serbo.
Ed invece…ecco lo scherzetto del destino.
Ieri nei cieli parigini e verso le 17,ad un tratto si è visto scoccare un lampo,un fulmine,una freccia incrociata di dritto ed ammantata da un’aura d’ro e di invincibilità.La freccia del Prometheus serbo era una freccia di VITTORIA e GLORIA eterna.
E…CHE SPIANATA che ha subito Carletto. 37 anni a 21…Che SCOPPOLA.
E nel medesimo TORNEO una rarità incommensurabile : i 2 più FORTI TORERI e MATADOR spagnoli sono stati semplicemente schiantati,spianati ed annientati oltre che smantellati dal Prometheus SERBO.
Chiamiamo le cose con il loro nome.
Se ieri ci fosse stato il tipo che è attualmente il n.1,sarebbe stato triturato a fettine. Altro che 7-6,7-6.Altro che semifinale a mezzo servizio a Melbourne.
Grandissimo Nole, c’è poco da discutere…
Per lui, collezionista di ogni tipo di record, c’è un’unica delusione, che per noi è invece una gioia… Per soli 24 giorni, non è il tennista più anziano di tutti i tempi ad avere vinto un oro olimpico (eheheh)
@ mah (#4160728)
in compenso traspare dalle tue parole la tua classe, la tua grandezza di uomo e la tua umiltà…ci dovevi essere tu là sul primo gradino del podio…mannaggia … ma tranquillo che una medaglia prima o poi la daranno anche a te…
@ Armonica (#4161294)
Continua a suonare la musica del rancore, l unica che sai suonare con.la tua Armonica….musica dolce x le mie orecchie
tie break equilibrati anche no. Alcaraz ha fatto 5 punti in due tie break
si può essere
Chi per un 76 76 parla di piallata ha la conoscenza del tennis di Enrico Varriale.
Dopo aver vinto la semifinale io l’avevo scritto che Alcaraz avrebbe perso la finale mentre in questo forum tutti davano già per scontata la medaglia d’oro per Carlos.
Chi mi paga la cena?
Dopo, però, a parte oggi le ha perse tutte. Oggi probabilmente ha tirato fuori qualcosa che in altre occasione non era riuscito a produrre. Oggi forse avrebbe vinto contro chiunque.
Come ho già scritto l’unico rammarico è che Sinner non abbia potuto partecipare. Sarebbe stata veramente un’Olimpiade al top del tennis.
Il più grande di tutti i tempi, oggi l’ha dimostrato ancora di più.. ha battuto il giocatore a detta di tutti più forte del momento, in fiducia dopo 2 slam vinti e una finale di Wimbledon in cui ha dominato djoko..lo ha battuto nella finale per l’unico titolo che gli mancava, giocando a livello pazzesco a 37 anni ed in condizioni fisiche precarie.. atleta e mentalità unica, bisogna prendere esempio da lui, abbiamo 2 campioni come sinner e musetti che devono migliorare in questo..
Partita epica, tra le più emozionanti che abbia mai visto in 40 anni. É nella leggenda, memorabile al pari delle piú famose finali Slam.
Ora ci si chiede cosa altro può spingere Nole a continuare. Nadal non sembra in grado di poter vincere un altro Slam, figuriamoci due. Ma finché Nole sentirá di poter vincere altri Slam, penso continuerá.
Le lacrime di Nole, numero uno indiscusso degli ultimi anni e quelle di Alcaraz, numero uno dei giorni nostri.
Una bella lezione per chi vero numeri uno non lo sarà mai.
Anche le tue stecche per me. Le rosicate. Le mani avanti, e quelle indietro. Oggi hai già cambiato il valore delle Olimpiadi, me lo aspettavo. E hai scoperto oggi che esiste il Career Golden Slam.
C’è gente che non ama lo sport pur tifando Djokovic.
Aldilà delle solite fregnacce pronunciate dagli “adoratori del serbo”, non si può fare a meno di togliersi il cappello davanti a Nole… Ciliegina sulla torta di una carriera fantastica nella storia del tennis, per me seconda solo a quella di Rod Laver…Ha dell’ incredibile aver vinto l’oro Olimpico quando non era più il favorito e sulla superficie per lui più complicata, la terra…Che farà adesso? Giocherà a New York? Chiude la carriera a fine stagione? Giocherà ancora il prossimo anno?…Quanto ad Alcaraz, non la sua migliore performance del periodo… Tatticamente scentrato… Quello che mi sfugge è come mai Ferrero, di solito molto attento,non lo abbia invitato a rispondere più vicino alla riga di fondo…Ora sono curioso di vedere l’ esito finale dello Us Open…
per me l’oro olimpico nel tennis conta poco però se lui ci teneva sono contento per lui.
però sono un pó preoccupato per i fedalini. adesso che non possono più attaccarsi al fatto che gli mancava l’oro olimpico prevedo che da domani i tram verranno presi d’assalto senza biglietto costretta ad attaccarsi per fuori alla fantozzi
Non si permetta di parlare in nome e per conto dei tifosi di Federer.
IO NON ho tifato Alacarz. Ho tifato per il bel gioco di entrambi e dovendo proprio scegliere ho preferito Djokovic perché meritava di portarsi un oro olimpico a casa prima di appendere la racchetta.
Per cui parli per sé e non per gli altri di cui sa un bel nulla!
Spiegalo un po’ a maurantonio meno antonio che ha definito “vergognoso” Alcaraz. Mi vergogno io per lui 👿
@ KitCarson (#4161185)
Certamente che ha dato il massimo anche il serbo e che abbia preso i suoi rischi, però non ha il diritto devastante di Alcaraz, il gioco di Nole è più geometrico e, pertanto, intrinsecamente meno incline a fare errori.
chi ama lo sport oggi ha tifato Nole. I fedalini hanno tifato alcaraz perché loro lo sport non lo amano visto tutte le batoste che hanno preso
Speriamo che tu imparassi l’Italiano.
@ Giuseppe (#4161180)
Ma insomma, a me pare abbia forzato abbastanza, ci sono state anche diverse risposte in spinta finite fuori o in rete perché voleva aggredire subito (ma non ho guardato le percentuali, può anche darsi mi rimangano più impresse perché ogni volta poi Nole urlava all’angolo)
Djokovich ha giocato con la stessa sovrumana concentrazione con cui ha vinto Cincinnati 2023 contro Alcaraz, US Open contro Medvedev, la finale atp Finals contro Sinner. Il suo segreto? Colpi di diritto e di rovescio non devastanti ma estremamente precisi, vicino alle righe, oppure fortemente angolati, resa della prima di servizio alta, risposta come sempre eccellente, solidità mentale nei punti importanti.
Prestazione al servizio abbastanza notevole, soprattutto nel secondo set. Poi m’è parso che Nole giocasse sentendosi sfavorito, con qualche colpo più lasciato andare, à la “o la va o la spacca”, rispetto al solito (dove è più in controllo e rischia meno). L’approccio direi che ha pagato, gran partita. PS: Cané al commento mi piace molto.
Non capisco il livore, non lo capisco in casi come questa finale per l’oro nel tennis maschile. Ci sono stati due contendenti, due grandi atleti di due generazioni diverse, nessuno dei due è un usurpatore. La correttezza reciproca durante la gara è stata esemplare, Nole non ha nemmeno fatto le solite moine, ha onorato la sacralità centenaria della manifestazione olimpica, ha giocato dando tutto, mostrando qualità inimmaginabile. Lo stesso ha fatto Carlos. Alla fine si sono emozionati tutti e due. Non capisco cosa si voglia di più da una finale olimpica.
Non capisco nemmeno l’ansia di voler stabilire primati tra un oro olimpico e uno slam, ma che senso ha? Ha scritto bene l’articolo la redazione, per chi non capisce cosa sia un oro olimpico e lo vuole capire. Prendi un qualsiasi passante che non sa niente di tennis e gli dici che Djokovich ha vinto tanti Slam, poi però devi spiegargli cosa è uno Slam. Prendi un qualsiasi essere umano sopra i 6 anni e gli dici che Djokovich ha vinto un oro olimpico, lui capirà senza spiegazioni. Non dico questo per sminuire gli slam, ma per spiegare perché qualche tennista oggi era orgoglioso/a del suo oro, ma anche del suo bronzo. Se poi il tifo, le simpatie o antpatie personali ci impediscono di capire e di godere dello sport, tanto peggio per chi non ci riesce. Non saprei, forse una rilettura di Ettore e Achille dall’Iliade, per capire cosa è un eroe, cos’è la forza, cos’è il valore.
Denigrare tutto questo, la bellezza intrinseca in tutto questo, è sacrilegio.
Poco da dire, Nole rimane il più odiato fra i tre moschettieri. Forse è il meno simpatico, non il più antipatico, troppo schietto, troppo superbo. Lo dico da tifoso di Federer e ammiratore di Nadal, Nole ha ampiamente dimostrato di essere il più grande. Poco da dire
Di “tifo” calcistico nel tennis non ne abbiamo proprio bisogno. Da amante del tennis non si può non ammirare l’impresa titanica del serbo: a 37 anni suonati ha battuto il miglior tennista del momento (il che non significa che sia il vero numero 1, perché il numero 1 è Sinner, punto e basta, almeno finché la classifica atp non dirà altrimenti) con una prestazione incredibile, tenendo conto che Alcaraz non si è affatto risparmiato. Non mi importa affatto se il serbo sia antipatico per qualcuno, tennisticamente è un fenomeno, i numeri che ha realizzato, stratosferici anche perché fatti in epoca di Federer e di Nadal, parlano da soli.
C H E U O M O
Ha vinto il più forte e lo ha dimostrato ancora oggi,sono contento per lui, poi il personaggio può piacere o meno, fuori si comporta dicono da signore, in campo un pò meno.
Il servizio ha fatto la differenza.
Inizio secondo set game rapidi portati a casa da Nole lo hanno fatto respirare e traghettato fino al tie .
Li poi è stato bravo e freddo nel concludere la partita.
Grande campione , ha meritato.
Complimenti pure a Carlitos , la giovane età è dalla sua è sicuramente avrà le sue chance per rifarsi.
Bella finale , gran gioco e grande pathos , degna conclusione per questa olimpiade.
2 su 3 e un altro sport probabilmente avrebbe perso al terzo però l olimpiade sulla terra rossa non so più dove la potrebbero fare….Diciamo che Alcaraz doveva spingete un po di più anche se la partita è stata a tratti bellissima…Su Djokovic volevo capire quali antidolorifici prende perché hanno del miracoloso..
@ marcauro (#4161007)
Io spero che si tolgano dalla circolazione dei corvi come voi, ma avete visto il match oggi o guardavate la lavatrice
Adesso è ricomparso il mio commento
Quoto
Un gesto prorompente in un ‘Europa che si incammina verso brutti tempi.
Infatti sia dal pianto di gioia di Nole che dal pianto di delusione di Alcaraz si deduce che l’olimpiadi conta meno…
CAREER GOLDEN SLAM al roland garros….GRAZIE
Se partecipava Sinner il podio non cambiava per L’ITALIA
ORO > DJOKOVIC
ARGENTO > ALCARAZ
BRONZO > SINNER al posto di MUSETTI
@ Lopez (#4161019)
E come lo sei tu ….cambia sport…il padel fa x te
Djokovic quello che 3 giorni fa sentiva fortissimo dolore? E oggi a 38 anni ha zompettato come un grillo? A confronto Alcaraz sembrava quello vecchio….Il tennis e’ falso, come e’ falso gran parte dello sport, in particolare quelli dove girano milioni di euro
Piallata, si piallata… un 37 contro un 21enne… piallato, piallato ai tie-break
Ti quoto in pieno
Il “suo” termine era titanico falsone.
Giusto per non dimenticare la verità.
Qui abbiamo buona memoria.
Vergognoso dove? Ha giocato un’ottima partite senza cedere mai il servizio, è stato inferiore sul lato mentale e tattico (ma di poco). Se poi portava a casa il secondo tie break, non penso che Nole avrebbe avuto tanta freschezza per vincere il terzo.
L’hai visto il match? Ha giocato alla grande e perso da un grande campione, é stata una grande partita tra due grandi campioni
A mala erba non muore mai….speriamo che si toglie adesso dalla circolazione
Ma quale piallata? Uno che in tutta la partita non cede mai il servizio e poi perde due tie break equilibrati è come se perdesse la volata della Milano Sanremo di mezzo metro
Per l’ennesima volta, anzi la 99 esima,ha scritto la storia della storia moderna
Qualcosa mi dice che dopo il Canada salta anche Cincinnati..penso dovrebbe farlo anche Alcaraz..complimenti ad entrambi anche e soprattutto per le emozioni mostrate post partita..penso che stanotte il tennis dorma bene dopo Nole che chiude il cerchio e le nostre ragazze che conquistano l’oro! viva il tennis
In bacheca
Eh Alcaraz, quest’anno ha ottenuto tanto e l’anno non è ancora finito…
ma… non so quante altre Olimpiadi avrà per prendersi l’oro.
Il ragazzino Nole, invece, altre due o tre probabilmente le farà…
@ Insalatiera76 (#4160737)
Io ho la tua età, hai detto bene ….è impossibile fare raffronti su generazioni, materiali diversi ….però alla fine quello che contano sono i risultati, questi dono inconfutabili e stabiliscono chi ha vinto di più…e chi vince di più è il più forte di tutti….su questo non ci sono dubbi….questi sono dati oggettivi e non opinioni,altrimenti uno può dire quello che vuole….eh no,le vittorie sono la discriminante..djoko è il GOAT e cosa ancora più incredibile è che lo è nell era dei big3 cioè degli altri 2 più vincenti dì tutti i tempi, dopo di lui
Io, quando un giocatore gioca male, al di sotto delle sue possibilità, lo critico senza problemi. Alcaraz oggi e’ criticabile.Non ha mai e dico mai provato,a rispondere sulla linea di fondo.
E si,hai proprio ragione