Parigi 2024: Musetti lotta un set, poi Djokovic sale in cattedra. L’azzurro a caccia del bronzo vs. Auger-Aliassime
Dura un set il sogno di Lorenzo Musetti di battere Novak Djokovic nella seconda semifinale dei giochi Olimpici di Parigi 2024. Il toscano riesce a fare match pari contro il super campione serbo fino al 5-4, quando servendo per allungare il parziale si ritrova 40-0. In quell’istante non si avvertiva una tempesta all’orizzonte, aveva tenuto il campo piuttosto bene, offensivo e lucido, con buona intensità e ottimo nell’annullare 4 palle break nel quarto gioco. Qua invece la partita si spacca, malamente. Lorenzo subisce l’impennata di qualità e rimonta di Novak, che alza muro, non sbaglia più niente ed attacca. Il 24 volte campione Slam tira l’uppercut che manda KO l’azzurro: chiude il set con cinque punti di fila, quindi strappa altri 4 break consecutivi a Lorenzo, per il 6-4 6-2 conclusivo. Un match strano, giocato con buona qualità complessiva nel primo set e discreto equilibrio, poi proseguito con altissima tensione e sul filo dei nervi, non sempre con buona qualità tecnica e con Nole furibondo dalla fase iniziale del secondo parziale, dove in in piena bagarre subisce due break più per suoi errori che per evidenti meriti di Musetti. Alla fine l’azzurro cede nettamente, per colpa di un servizio che non l’ha sostenuto a dovere e l’ha costretto per gran parte del match – e totalmente nel secondo parziale – a rincorrere sui colpi ritmati, anticipati e angolati di Djokovic.
Un Nole tutt’altro che perfetto, ma più incisivo, “cattivo”, pronto a far giocare male l’azzurro e prendersi lo spazio sul campo con il suo ritmo, quello difficilissimo da scardinare se non cambi continuamente o servi così bene (e rispondi altrettanto bene) da imporre i tuoi schemi. Lorenzo c’è riuscito troppo poco, incapace di comandare col rovescio e nemmeno girarsi con frequenza sul diritto da sinistra, per caricare un drive di spin, aprirsi l’angolo e poi cercare l’affondo. In pratica il Musetti aggressivo, presente, velocissimo e con colpi pesanti che tanto era piaciuto nel torneo è durato l’arco di un set, poi è scemato fino a scomparire. Ha perso campo Lorenzo, sotto l’anticipo costante ed asfissiante del rivale, e non è riuscito a riprenderlo, nemmeno nei due game vinti in risposta, più per “caos” e la contingenza del mondo che uno schema ben applicato e redditizio.
C’è stata tanta esperienza e voglia di vincere da parte di Djokovic, troppa nonostante una condizione fisica non ottimale e un nervosismo esploso a tratti con violenza contro il suo angolo, contro il pubblico, contro tutto il mondo… Rabbia che come al solito Novak è stato bravo a tramutare in benzina per i suoi colpi e le sue gambe, e quando lui entra in modalità “lotta” mette il pilota automatico, il suo gioco decolla e sono dolori per tutti. Musetti esce dal campo sconfitto e con l’amaro in bocca, perché nel primo set, quando ha gestito meglio i suoi game di servizio ed è stato in grado di tenere maggiormente l’iniziativa, ha dato la sensazione di potersela giocare. Nello scambio prolungato era spesso lui a prevalere, e quando alternava tagli di rovescio a sbracciate precise, e poi diritti ficcanti, spesso il serbo è stato in grossa difficoltà. Impossibile tuttavia tenere questo ritmo, aggressività e profondità dei colpi senza l’aiuto di servizio e risposta. Proprio i colpi d’inizio gioco sono i veri imputati di una sconfitta alla fine netta. Perso il primo set, Musetti si è eclissato, non ha mollato ma non è più riuscito ad uscire dalla morsa del rivale, costretto solo a rincorrere sui ritmi, angoli e anticipo del fortissimo rivale. E quando finisci lì, in quella palude, anneghi senza pietà.
C’è un bronzo in palio domani contro Auger-Aliassime, partita sulla carta più che possibile, ma serve ritrovare il Musetti del resto del torneo, non quello andato in evidente difficoltà oggi, sia nell’intensità che nelle letture di gioco, oltre che al servizio. Il Musetti del primo set potrebbe essere sufficiente a giocarsela, ma è fondamentale stanotte fare un totale reset di questa partita, girata male e finita peggio. Il Musetti eccellente di quest’estate ha fatto un balzo notevole grazie a fiducia e autostima, che gli permettono di spingere, giocare lucido e offensivo. Queste devono essere gli assi nella manica anche contro Auger-Aliassime, uno che può gestire dal punto di vista tecnico se non cade in difesa. Djokovic si gioca l’Oro contro Alcaraz, ma vedendo lo strapotere di Carlos, sembra un’impresa quasi impossibile…
Marco Mazzoni
La cronaca
Djokovic alza la prima palla della seconda semifinale delle Olimpiadi 2024, con una vistosa protezione al ginocchio destro. Musetti prova ad aprire l’angolo dalla risposta, per far correre a destra il serbo. La tattica funziona sul 40-15, cammina forte il diritto di Lorenzo, anche sul punto seguente, con una traiettoria carica e veloce. Parità, e sguardo non sereno di Novak dopo l’errore. Si aggrappa alla battuta l’uomo dei record, 1-0. Musetti trova il primo big point dell’incontro, passante stretto di diritto eccellente. Bellissimo anche lo scambio che vale a Lorenzo il punto dell’1 pari, gran controllo degli angoli e del ritmo. Nello scambio l’italiano è più incisivo, il serbo trova punti col servizio. Sul 30 pari “Muso” risponde bene, ottimo anticipo e via, Djokovic non contiene. Palla break! Rischia un cross di rovescio carico Lorenzo, esce di poco. 2-1 Djokovic. Nel quarto game il serbo risponde molto profondo, e con piedi nei pressi della riga di fondo mena le danza al suo ritmo… e son dolori. 0-30. Non va la prima dell’azzurro, Djokovic non si fa pregare, attacca e forza l’errore di Lorenzo. 0-40, tre palle break per l’ex n.1. Salva la prima chance buttandosi a rete; poi la seconda con una smorzata ottima, e la terza con un bel forcing sulla diagonale di rovescio. Aria purissima. Salva con una rara prima palla la quarta chance di break, la lotta è molto dura. Ben 16 punti, per il 2 pari, con una riga di Musetti e stecca di Djokovic. Molto più liscio il terzo turno di Nole, impone i suoi ritmi e con quattro punti si porta 3-2. Dopo la bagarre il set segue i turni di battuta, ma lo spettacolo cresce perché entrambi giocano più offensivo e attaccano, Lorenzo con il diritto (un paio eccezionali), Novak cerca la rete. Sul 4 pari uno smash errato costa al serbo il 15-30. Si cava al pericolo col servizio. 5-4, ora la pressione è tutta su Musetti, la regge alla grande dando sfoggio del suo tocco super su di una smorzata del rivale. Ma da 40-0 il game si complica… Djokovic alza il muro e poi spinge, profondissimo alla sua velocità, non regala nulla e vince quattro punti di fila forzando gli errori del nostro e procurandosi il set point. Musetti non lo gioca bene: cerca la sorpresa, la smorzata dopo il servizio, ma la palla non è abbastanza veloce e non passa la rete. SET Djokovic, 6-4. Peccato aver sprecato il quaranta zero, ma bravo è stato Nole ad alzare il livello al momento cruciale. Da campione.
Secondo set, Djokovic to serve. Musetti riparte con decisione, spinge con ottimo controllo ed è il rivale a cercare la variazione, perdente. 0-30. Si becca pure un warning per violazione del tempo per servire. Non tocca bene la palla il serbo sul 15-30, la palla corta non va. 15-40 e due palle break immediate. Sparacchia malamente col diritto inside out Djokovic e scaraventa la racchetta. BREAK Musetti, 1-0 e servizio. Il down del campione dura un attimo, ritrova sicurezza, avanza nel campo e va a prendersi la palla del contro break con uno scatto felino in avanti, spettacolare il controllo del corpo in scivolata. Il BREAK purtroppo arriva: risposta sicura, avanza e col diritto in anticipo forza l’errore difensivo di Lorenzo. 1 pari. Ha perso un po’ di campo in questo game Musetti, non te lo puoi permettere vs. il “Djoker”. Si gioca meglio in risposta in questa fase, ora è Musetti a sorprendere col tocco l’avversario, 0-30, con Novak inferocito col suo angolo… Gioca molto teso Djokovic, anche contro il suo angolo, crea e distrugge (come lo smash orribile sul 40-30). A furia di taglie e cambi, Musetti si prende una nuova chance per l’allungo. Novak polemizza, butta il momento sulla rissa, dove sguazza via come pochi… Djokovic subisce il BREAK alla seconda chance con un rovescio in rete. Furibondo il serbo al cambio di campo, si lamenta col suo angolo per tutto, arbitro, luci, pubblico, tutto. Come quasi sempre accade, questa furia si trasforma in benzina per il suo agonismo, la palla esce dalle corde di Novak potente e “cattiva”, mentre la prima di servizio di Lorenzo resta troppo altalenante. Un pessimo doppio fallo sul 15-30 costa al carrarino due palle break. Ancora la smorzata per Musetti, ma è troppo prevedibile. BREAK, in quarto di fila, e due pari. È una fase molto convulsa della partita, tatticamente non c’è un filo logico, si va di tensione cercare di aggredire, ma non sempre le scelte sono corrette. Novak ritrova il servizio, e Musetti esagera nel cercare velocità. 3-2 Djokovic. Complicato anche il terzo turno di battuta di Musetti, commette un doppio fallo, poi il diritto di Nole è pesante in lungo linea. Cerca per l’ennesima volta la smorzata, ma ormai non vanno più, e legge ed arriva Djokovic. 15-40, momento topico… Lorenzo annulla la prima palla break con un rovescione dei suoi; energia e attacco sulla seconda, con i recuperi spettacolari del serbo cancellati dalla rapidità dell’azzurro, uno dei suoi migliori punti dell’incontro, visto anche il suo peso. Niente, Musetti si è incaponito nel chiamare avanti il rivale, ma il suo tocco ora proprio non va, c’è un’altra palla break da difendere. Rischia a tutta con la sbracciata di diritto dopo il servizio, ma la palla di Lorenzo esce di un niente. BREAK Djokovic, il quarto di fila (e terzo nel set), 4-2. Tutto troppo rapido ora per Nole, anticipa, gestisce il tempo di gioco e soprattutto gli angoli, Musetti non riesce più nel set a girarsi sul diritto e riprendere il controllo nello scambio. 5-2. Sfiduciato, senza la prima di servizio, è tutto ormai troppo difficile per Lorenzo, in balia dell’avversario, bravissimo ad anticipare leggendo le traiettorie dell’italiano. 0-30 e poi 0-40 e tre match point per Novak con risposta, palla corta e attacco. Annulla le prime due con il servizio, 30-40. Finisce al terzo, con un bel diritto carico Djokovic prende campo e il contro piede è ottimo. Chiude male Musetti, con 5 break di fila. Un match che dopo un bel primo set è girato male, nonostante la rabbia del rivale. Troppo bravo ad anticipare Novak e prendersi il campo.
Novak Djokovic vs Lorenzo Musetti (TBA – ore 19:00)
TAG: Lorenzo Musetti, Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Olimpiadi Parigi 2024
@ Armonica (#4158267)
Ti avevo risposto ma la redazione si è presa il brutto vizio di cancellarmi i commenti. A proposito redazione, gradirei non essere censurato, grazie.
Certo che non si può avere tutto.
In primis ho scritto che la sua era una scelta cmq legittima.
Poi:
Mai detto che NON doveva fare tornei sulla terra prima delle Olimpiadi. Ovvio che doveva riabituarsi alla superficie (non facendo nessun torneo su terra post erba probabilmente le Olimpiadi sarebbero andate peggio), ma che fare proprio quello della settimana arrivando in finale (che per di più è stata una partita durissima) tolga tante energie per il torneo sucessivo, mi pare una cosa talmente ovvia da rilevare… (pure Berrettini ha detto che alla fine del secondo torneo vinto, di livello bassissimo paragonato alle Olimpiadi,si sentiva stremato).
Nè ho mai detto: “lo ha fatto rischiando e senza che considerassero se fosse o no a rischio di infortuni” (certo che pensavano che potesse farlo tranquillamente senza poi SPACCARSI al torneo dopo, come direbbe Luce nella notte. Infatti avevano ragione, ma questo io lo avevo detto sin da subito “prendendo in giro” Luce qualche giorno fa su questo…).
Se poi tu dici più o meno: “la mia prova è che Zverev e Fils e tanti altri non sono andati così tanto bene alle Olimpiadi pur non avendo fatto il torneo della settimana precedente, io allora potrei scrivere che, siccome i finalisti Alcaraz e Nole hanno fatto come dico io, allora ho ragione”.
Ma ritorno al solito punto:
Se mi dici che se Musetti non facendo Umago ma allenandosi soltanto avrebbe ottenuto più o meno lo stesso identico risultato alle Olimpiadi, è un’opinione che probabilmente non mi trova tanto d’accordo, però NON è quella che io ho contestato e “ci sta” (e, in una “realtà parallela” in cui si fosse verificato proprio questo, non ne sarei stato così tanto stupito. Ci sono così tante variabili… Poi certo che allenarsi soltanto la settimana prima di un torneo ti porta il “rischio” di non arrivarci così tanto in palla nelle prime partite = è il tuo “NON SI PUO’ AVERE TUTTO” e lo so, però mi sembra un rischio accettabile, se ci tieni così tanto, visto che così facendo avrai un “surplus di energia” nelle partite decisive. Le Olimpiadi ci sono solo ogni 4 anni…). Io ho detto di essere sicuro che senza fare Umago vinceva l’oro nel singolo? Per niente!
Contesto solo chi dice – SENZA MOTIVARMELO – che per lui era indispensabile, o cmq MEGLIO, fare proprio il torneo della settimana precedente e arrivando in finale facendo partite tiratissime, per poi poter avere la situazione migliore nelle partite decisive delle Olimpiadi (e peraltro mi pare proprio che NON fossi tu a dirlo subito prima delle Olimpiadi, poi magari ricordo male…).
Io ho portato i fatti inoppugnabili che tutti (o il 99%) dei big si preparano ad un torneo importante SALTANDO il torneo della settimana precedente (o al massimo, partecipando ma non arrivando in fondo), perciò mi pare la mia opinione non abbia basi così poco solide.
Oppure tutti sbagliano?
Poi può essere di certo errata, ma per contrastarla, per logica, si dovrebbe dire: “il fisico (o la mente) di Musetti sono tali per cui per lui è indispensabile, per essere al top di un torneo importante, anche come energie rimaste, andare sino in fondo proprio al torneo della settimana precedente lottando tantissimo”.
Se qualcuno riesce a dimostrarmi questo, allora sì che la mia opinione inizia a non avere basi ed ad essere esposta solo per fare il suo hater (cosa che NON sono)…
Soprattutto l’ho vista riportata qua da altri utenti, seppure in modo più conciso, che non mi paiono così “sprovveduti”, nè tantomeno essere tutti “hater di Musetti alla sporadico” (che infatti si limita ad ironizzare sulla sua presunta scarsezza…).
Sorry per la lunghezza…
Noi al fiume aspettiamo il cadavere di un 71 che disse MAI oltre il B.R. a 15… Ci siamo quasi, incompetente e frustrato!
Eccolo, è uscuto dal tombino il campione europeo-mondiale-olimpico di triplo odio carpiato con incompetenza annessa!!!
Ciao 71
@ walden (#4158423)
se tu mi dici discreto numero di vittorie anche con Top 5 sembra che anche con questi abbia vinto in discreta quantità, sbaglierò io, sicuramente.. si, giusto quella con Zverev ricordo, perchè appena fatta, ma non è questo il punto, poi percula pure, ma i numeri quelli sono
E aggiungo che anche Cerundolo ha fatto la stessa scelta e non è andato tanto male.
Ma si sa. C’è chi sa tutto mentre gli altri sono tutti ignoranti se non concordano. Egocentrici e dove trovarli.
Vedi per c’è un concetto che vale sempre ed è “non si può avere tutto”.
Musetti ed il team avevano due possibilità:
1)arrivo riposato e con soli allenamenti
2)sfrutto un torneo su terra per consolidare dei progressi e verificare se sul rosso posso avere le stesse sensazioni positive che si avevano su erba.
Zverev e soprattutto Fils che ha vinto ad Amburgo non hanno avuto gli stessi risultati di Lorenzo ma, soprattutto, neppure tanti altri che si sono “riposati” in senso lato (le 6/7 ore dall’allenamento quotidiano le hanno fatte comunque).
AAggiungiamo che i parametri dello stato fisico sono costantemente monitorati.
Diciamo che è un’opinione senza sapere mentre la scelta aveva basi molto piu solide.
È stata identica a quella di Djokovic al Roland Garros, ha vinto da infortunato e poi non ha giocato il turno successivo. O sono entrambe pagliacciate o entrambi si sono infortunati veramente. Non puoi scegliere in base a chi ti sta sulle palle come i bambini dell’asilo.
Non ricordo,a memoria, un Novak sdraiato a terra al termine di un match vinto. Forse, alla fine il raggiungere una medaglia certa alle Olimpiadi non fa poi così schifo ai campionissimi che Hanno vinto tutto. Spiace per Lorenzo ma spero che domani il serbo riesca a raccogliere le ultime energie e mandi al tappeto Carlito. A 37 anni merita di coronare una carriera fantastica con l’unico titolo che gli manca.
Condivido al 100%.
Muso ha fatto partita alla pari nel primo set con Nole…dopo è andato in riserva fisicamente ed anche mentalmente,i tanti rovesci soprattutto lungolinea sbagliati hanno bisogno di un timing perfetto sulla palla.
Muso comunque ha dimostrato una crescita mentale e di approccio alle partite nuovo,se continua cosi a breve ritoccherà il suo best ranking.
Oggi ultimo sforzo per prendersi il meritato bronzo,a coronamento di circa 2 mesi importanti che hanno fatto la differenza nella crescita come uomo e come giocatore.
Forza Muso,aspettando che esca dai 100…
Di pure quello che vuoi, sicuramente dei tre è il meno amato, questo non toglie nulla alla sua grandezza come campione ma non verrà mai ricordato come uno sportivo molto simpatico, gli altri due lo surclassano in questo…
Quoto. Non c’è paragone fra Federer e Nadal e il serbo, nei cuori dei tifosi vincono a man bassa i primi due…
Eh, sì! Anche questa volta l’infortunio era vero…Come a Parigi… Infatti a Parigi ha dato forfait e ieri…
Lorenzo ha giocato benissimo fino al 5-4 del primo set e poi, complice anche la condizione crescente di Djokovic, si è innervosito e ha sbagliato di più. Ora bisogna resettare e conquistare il bronzo, forza!
Con gli strappi muscolari non ti preoccupare che non ti muovi, con stiramenti pure, con una leggerissima contrattura stringi i denti e continui se ne vale la pena perché si rischia davvero poi lo strappo e ti fermi per mesi. Ginocchio stesso discorso, se è stata solo pulizia del menisco ok ti riprendi a breve con lo staff che ti segue visto che non sei un comune mortale ed in teoria non ti si ripresenta come dolore (se fanno bene il lavoro i medici), beh se è altro , per questo mi permetto di scrivere certe cose, qualcosina ne so.
Rimane il fatto che sarà il più vincente e forte di tutti i tempi meritando tutto al 100%, ma ripeto cje nel cuore rimarranno poi impressi gli altri due.
PS forza muso
Guarda Marco, che anche quest’anno, pur con tutti i problemi che aveva, ad IW è stato sconfitto da Rune (stava per nascergli il figlio) ed a Miami ha perso con Alcaraz dopo aver sconfitto Shelton. Io penso che, salendo di classifica, e non beccando più dei top 10 dopo un paio di turni (lo scorso anno sia a Toronto che a Cincinnati Medvdev e Dimitrov al primo a Vienna e Parigi, francamente una discreta sfiga), e come dicevi tu considerando lo stato d’animo, che gli ha fatto perdere contro Droguet o Hsu, che sembra sia stato superato, penso che questa stagione sul cemento outdoor possa portare molta cfiducia e molti risultati. Io vedo come altamente probabile l’entrata in top10, resto comunque dell’idea che ci siano da parte sue delle mancanze, soprattutto tecniche, riguardanti i colpi d’inizio scambio, su cui dovrà lavorare. Possibilmente con qualcuno bravo.
Partita giocata alla grande da Musetti fino al game sul 5 a 4 40/30 del primo set, dove si è suicidato. Palla per andare 5 pari, comanda lo scambio, manda Djokovic fuori dal campo dalla parte del rovescio, palla che torna morbidissima e comodissima a pochi metri dalla rete e col campo completamente libero dal lato del dritto, spara invece su un Djokovic, rimasto in pratica fermo sul lato del rovescio che non avrebbe mai preso una palla di qualunque tipo messa dall’altra parte. Errore pesante che a certi livelli è vietato fare, mi ha ricordato l’errore clamoroso sul match pointi di Vavassori nel doppio misto. Per me quell’episodio ha girato mentalmente l’inerzia del match.
Bravo! Come al solito centri il punto!
Secondo alcuni era ottimo per Musetti partecipare FINO ALLA FINALE ad Umago (ci starebbe anche partecipare se sei uno super-ansioso che a tutti i costi vuole un test “agonostico vero” e non solo di allenamento a ridosso del torneo, MA allora fai due partite e poi via con il ritiro o con la sconfitta “diplomatica”).
Ancora volta si capisce chi ne capisce di tennis (So già che mi diranno: loro domanda n.1) = “secondo te saltando Umago, o anche non arrivando fino in fondo, poi batteva Nole?” Risposta: “boh? ma di sicuro conservando più energie aveva di certo più possilità, basta capirne un po’ di tennis per saperlo”. Loro domanda n.2: “Allora perchè ha scelto di farlo?” Risposta: “‘Avoli suoi, non è un caso se i big che puntano a vincere un torneo importante, siano slam o 1000, o saltano il torneo della settimana prima oppure, ma perfino questo è più raro, nel torneo prima fanno pochi turni e poi stop”) e so già che metteranno i dislike…
Secondo voi tutti i top team, visto che seguono questa regola, sono composti da preparatori tattico-atletici incompetenti?
Se l’ha scelto, gli facevano gola anche i punti di Umago e non solo le Olimpiadi, il che è più che LEGITTIMO, il punto è solo che è da incompetenti dire che va benissimo, per puntare alla vittoria di un secondo torneo, arrivare fino alla finale di un primo torneo (facendo per di più una partita durissima) che si tiene subito prima del secondo.
Adesso mi citerete il caso del famoso Stakanov, che vinse 1800 slam ma solo se la settimana prima di ogni slam faceva tornei con partite tutte di durata di almeno venti set ognuna, ma la STORIA del tennis (specie quella recente) dice ben altro…
Ripeto, se uno dice: “ma tanto Musetti anche se saltava Umago poi faceva in torneo più o meno così” non è che io lo critico più di tanto (però non so quanto sia suo tifoso, visto che pensa che al 100% delle energie sulla terra battuta non può cmq battere un Nole più vicino ai 40 che ai 30. Io invece penso possa farcela, sarò strano io…), critico SOLO quelli del pensiero: “Ottima scelta! Fare un torneo fino alla finale subito prima di un altro non ti toglie energie per quello dopo e cmq lui ha un fisico particolare che gli fa subito recuperare tutte le energie!”. Certo, certo…
Sinner e i vari big, che torneo avevano in programma per prepararsi alle Olimpiadi? (perchè dopo l’erba è normale che uno voglia prepararsi sulla terra). Quelli di Umago & co oppure quelli della settimana precedente???
Chiosa finale: NON critico Lorenzo, ripeto che critico chi ha fatto quei commenti!.
E con la pioggia …… escono …..
Ovviamente che sia volato a Parigi dopo una sfibrante finale maratona serale a Umago per battere Monfils a casa sua, giocato ogni dannato giorno non concedendo un solo set e che poi abbia battuto Zverev conta zero.
Niente. Alla prima sconfitta (con Djokovic, non con qualche sporadico giocatore da divano sfondato), due gocce di pioggia ….. ed escono … Senza dignità, senza vergogna. Rabbiosa incompetenza e basta.
Redazione avete le solite statistiche ??
Provate la cammomilla ! Per dormire e’ una bomba anzi una cammonata !
Non ho ancora letto i commenti e non so se è stato già scritto ma secondo me a Musetti alla fine del primo set è mancata prima di tutto la benzina.
Si percepiva un calo atletico sia nella corsa, sia nell’energia nel colpire la palla.
A un certo punto Lorenzo ha “perso” il rovescio lungolinea, che era il colpo chiave per scardinare il match ed è sempre io termometro della condizione psicofisica di un tennista.
Il colpo spesso si fermava sul nastro e sembrava non avere la spinta necessaria… Altre volte lo perdeva in lunghezza, dando l’impressione di dover compensare con il braccio una carenza di energia.
È chiaro che ad oggi (domani chissà) per vincere questi match Musetti ha bisogno di una condizione atletica eccellente e di giocare il suo miglior tennis in modo continuativo e senza pause.
Ieri probabilmente ha pagato, oltre alla tensione e al blasone dell’avversario, un calo atletico che ci sta dopo le fatiche del torneo e di quelli precedenti.
Adesso è importante raccogliere quello che ha per portare a casa il bronzo e poi ricaricare le pile e ripartire con la consapevolezza acquisita negli ultimi 2 mesi di grande tennis.
Tanti, lo possono battere in tanti e altrettanti può batterli lui.
Se parliamo di Terra Rossa diventano pochini quelli in grado di battere l’attuale Musetti, comunque più di due.
Se parliamo di Erba diventano già di più, non tantissimi, ma abbastanza per non fargli ancora vincere Wimbledon, un altr’anno forse Stoccarda o Queen’s (o gli equivalenti tornei) può portarli a casa.
Se parliamo di Hard, beh…
Magari ci stupirà già da Cincinnati, ma il Musetti cementifero visto nella parte finale del 2023 e iniziale del 2024 è ancora indietro non soltanto alla Top5, ma anche alla Top20.
Però sappiamo bene che aveva un pensiero extra tennis molto ingombrante, tolto quello può tornare il Musetti che su cemento si fece rispettare in parecchie occasioni, ma per me ancora lontano dai migliori.
Se facesse bene sul duro nella Top Ten entrerà entro la fine degli AO, forse anche prima e sarebbe il giusto coronamento ad un periodo dove su tutte le superfici ha giocato ad ottimi livelli, ma DEVE confermarsi già a partire da Cincinnati e fare un buon US-Open che per lui vorrebbe dire minimo ottavi (primi 16, mica poco).
La cosa sicura è che, con buona pace del suo maggior hater, abbatterà il B.R. e che, con buona pace dello psicologo da tastiera, ieri sera ha tenuto mentalmente fino al quinto-sesto game del secondo set. Facile strappare due volte il servizio a Nole, vero? Poi Nole si è dimostrato inossidabile e ancora troppo fuori dalla portata del Muso che si è disunito solo dal quinto-sesto game del secondo set, dopo non aver avuto la capacità di confermare i break.
Per me le partite sbagliate da Lorenzo dopo il RG sono state quella con Paul al Queen’s dove ha fatto un primo set da incubo e un TB del secondo da mani nei capelli e quella con Cerundolo che quando è ispirato su Terra resta comunque un brutto cliente per tutti.
Le altre sconfitte sono venute da Berrettini su erba a Stoccarda (non precisamente un carneade) e due volte da Djokovic.
Mi ha fatto ridere di gusto il commento denigratorio che parla di carriera alla TsiTsi: 25 anni (quasi 26) già Top3, Mille vinti, finale Slam. Proprio una carriera mediocre…
Vedremo a 25 anni cosa avrà fatto Lorenzo, per me la Top 3 non penso, ma qualcosa porta a casa molto prima.
lo ha già battuto…
Leggi bene, ANCHE con top 5, come 2 giorni fa con Zverev…fenomeno…
Una vergogna unica!!! Nole sarà anche un campione ma è un piccolo uomo
@ LunaDiamante (#4158077)
La grandezza di una leggenda non si valuta sul pubblico ma sui risultati in campo. Basta scuse, il parametro del poco tifo ve lo siete inventato voi.