Vavassori: “Tutto si riduce a un discorso di ‘o medaglia o fallito’, purtroppo è così”
Andrea Vavassori e Sara Errani hanno visto sfumare il sogno di una medaglia olimpica nel doppio misto ai Giochi di Parigi 2024, perdendo ai quarti di finale contro gli olandesi Koolhof e Shuurs in un combattuto super tie-break. Nonostante la delusione, la coppia italiana ha dimostrato maturità e sportività nelle dichiarazioni post-partita.
“Era una partita complicata contro due giocatori che sanno giocare il doppio,” ha commentato Vavassori, analizzando lucidamente l’incontro. “Siamo stati bravi a vincere il primo set, nel secondo c’è stato un game sfortunato e non siamo più riusciti a riprenderlo. Al super tie-break le partite girano così, per uno o due punti. Purtroppo quel match point è andato male.”
Sara Errani, alla sua quinta Olimpiade, ha fatto eco al compagno: “Brucia un bel po’ ma abbiamo dato tutto. I super tie-break sono una lotteria, è girato così, e se avessimo vinto quel punto staremmo parlando di tutt’altro.” La veterana azzurra avrà ancora un’opportunità di medaglia nel doppio femminile.
Vavassori ha poi sollevato un importante punto di riflessione sul valore dell’esperienza olimpica al di là del risultato finale: “Mi dispiace che ci si soffermi su quel punto trascurando il percorso fatto da una persona per arrivare a un certo livello. Se arrivi alle Olimpiadi hai fatto un percorso di sacrifici e di valori e poi tutto si riduce a un discorso di ‘o medaglia o fallito’, purtroppo è così.”
Il tennista piemontese ha concluso con un messaggio di prospettiva: “Certo, la medaglia è importante, ma se non arriva non bisogna crocifiggere nessuno perché può succedere.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Andrea Vavassori, Giochi Olimpici 2024, Giochi Olimpici Parigi 2024, Sara Errani
Sarebbe utile venisse introdotto un secondo medagliere che considera tutti i piazzamenti dall 1 al 10 . In questo medo si darebbe più dignità più valore ad un 5 o 8 posto , che comunque sono grandi risultati a livello assoluto. Un 5 o 8 sentirebbe di avere comunque contribuito alla classifica generale del proprio paese . Il quarto e un discorso a parte : il 4. la vivrà sempre come occasione mancata
Per inciso , anche gli altri partecipano per vincere . E quello non lo si considera quasi mai
Il doppio misto doveva farlo bolelli che è il vero doppista dei due..vavassori si è anche spremuto nel singolo
@ Sarra_cino85 (#4155519)
Non concordo neanche con una parola di ciò che dice, generata da una “etica del successo e della competitività a ogni costo” tipica di una distorta mentalità che ha già fatto danni al mondo intero e non solo nello sport.
Passo e chiudo
Guarda che Sara ha fatto la sua parte alla grande!!!!
Ma non hanno perso da due ultimi arrivati!!!
Chi parla e commenta e critica secondo me non ha mai preso in mano una racchetta non saniente del tennis sta seduto sul divano e pontifica .vavassori è un campione un grande tennista e un ragazzo eccezionale .arrivare a quei livelli è da fenomeni.voi vedete solo sinner alcaraz musetti .ma gli altri fino a mille atp sono fenomeni .gente che si sacrifica tutti i giorni per ore .onore a vavassori e tutti i giocatori come lui .
Mi è bastato vedere Wave a Montecarlo quest’anno per capire che è davvero un ragazzo pulito e sincero… la sua estrema disponibilità, il suo bellissimo sorriso, sono il suo marchio di fabbrica.
Quest’anno insieme a Simone sta facendo cose straordinarie, ormai non ci si deve curare dei troppi idioti che si divertono ad infangare tutto e tutti, sinceramente non capisco neppure quelle persone che vanno dietro a certi commenti..dobbiamo solo sentirci tutti orgogliosi di essere rappresentati da ragazzi e ragazze come Wave, Jannik, Jasmine e tanti altri, prima di essere dei grandi atleti sono persone educate e con una grande umanità.
Benedetta Pilato si è sentita felice dopo il 4° posto: con quale diritto la Di Francisca pretende di stabilire lei come si deve sentire un’altra persona?
Vavassori ha detto una cosa molto giusta e intelligente, ma è stato criticato fin da quando è sceso in campo per sostituire Sinner perché avrebbe sprecato energie da dedicare al doppio. Lui aveva già chiarito che era stato un vantaggio in realtà giocare anche il singolo: pensate che sia un bugiardo?
Ha onorato le olimpiadi, ha vinto un incontro nel singolare da sfavorito e ha portato al terzo set un finalista al Roland Garros come Ruud. Nei doppi non sono arrivate le medaglie, pazienza, non arrivano per il 95 per cento degli atleti presenti ai giochi olimpici: sono tutti falliti?
Si può anche perdere ma non si deve mai tirare fango addosso agli atleti e certi leoni da tastiera dovrebbero prima di tutto capire che sono loro ad avere seri problemi, non Vavassori.
E aggiungo che prima di baggio altri hanno sbagliato i rigori…
Il fallimento lo sperimentiamo tutti nella vita, chi più, chi meno. Se un’ atleta si presenta alle olimpiadi da favorito e non va a medaglia, si può dire che è un fallimento? O ti indigni? La Pilato ha fatto un discorso di buon senso, tipico di una giovane atleta che cerca consenso nell’ambito social (io vado per gli anta ma di comunicazione ne so qualcosa) ma per chiunque abbia fatto sport non può non risultare stonata quell’intervista. Chi pensa diversamente si attiene solo al modello politically correct e va bene anche così, si ha consenso un po’ da tutti.
Sul tennis sport olimpico va bene che lo sia, ma gli interessi dei tennisti sono ben diversi da chi ha l’olimpiade come obiettivo di una carriera il resto sono chiacchiere. Basta leggerlo tra le righe dell’intervista di Vavassori. Per lui la medaglia è un di più per molti atleti è una ragione di vita.
Hai ragione È una convenzione Però alle Olimpiadi sono le medaglie che fanno la differenza Poi da qui a dare del fallito a chi non le vince ce ne corre Ti faccio un esempio Se le ragazze del volley non vincessero una medaglia sai le polemiche
ahimè penso tu abbia ragione… ma per ora non si sono palesati, almeno qui..
Scanagatta ormai è il Bamba 3
@ Sarra_cino85 (#4155292)
Bravo!!!
Secondo me soprattutto nelle Olimpiadi occorre un perfetto controllo emozionale per vincere: basta poco per uscire dai gangheri e perdere per dettagli. Quindi trionfano in genere un certo tipo di atleti con atteggiamenti e capacità di controllo anche di testa di livello superiore. Ho visto la finale di Judo 81 kg e quel Giapponese controllava i match da inizio alla fine teleguindandosi la vittoria primariamente di testa e poi di tecnica. Sia Vavassori lanciando la racchetta che Errani molto vocale sono oggettivamente usciti dai gangheri!
Il fatto che le medaglie siano tre è semplicemente una tradizione. Avrebbero potuto benissimo essere 4 o 8 o 10 per ogni gara.
Non è che se uno arriva 6° o 7° al mondo è un fallito, voglio dire.
Chi lo pensa ci vada lui in piscina a nuotare o a saltare su una pedana o a tirare di scherma e vediamo se arriva tra i primi 10 al mondo.
Condivido ogni parola… aggiungo che la DiFrancisca appare in TV solo ed esclusivamente per questa sua “parlantina” senza filtri e critica a prescindere. E’ stata una grande atleta ed ha sicuramente competenza nel suo campo, ma senza questo suo modo di essere, nessuno la inviterebbe.
Esatto, ieri la Errani ha tenuto in piedi la coppia. Anzi al servizio ha retto abbastanza bene, mi aspettavo più difficoltà di quelle che ci sono state
Molto bello l’intervento di Vavassori, ho letto una versione lunga su Ubitennis.
C’è poco da aggiungere. Condivido pienamente. La sua riflessione va oltre l’ambito ristretto del tennis e anche dello sport in generale (la “cultura della sconfitta”). Bravo!
Colgo l’occasione per esprimere il plauso, oltre che al tuo, anche agli interventi del Com, di Marco e di altri nello stesso stile. Devo dire che sono sorpreso del fatto che, almeno sino ad ora, non ci sono stati i soliti commenti fuori luogo e fuori contesto, segno che, forse, l’intelligenza di un post crea altra intellingenza intorno. Rinvio all’articolo di Repubblica dal quale è stato ricavato questo estratto, purtroppo visibile solo a chi è abbonato.
Vavassori come sempre parla in modo molto sensato. Chiunque partecipi ad una Olimpiade, a parte qualche singola eccezione in qualche piccolo stato, significa che è un atleta di alto livello, la punta di un iceberg sportivo. Come tale può fare bene o fare male nel singolo appuntamento, ma non si dovrebbe mai dimenticare quanta fatica hanno fatto per arrivare lì dove sono. Rimangono grandissimi atleti anche se sbagliano la gara più importante.
Tra l’altro la domanda che ha scaturito la considerazione sulla mancanza di cultura di sconfitta fatta da Vavassori, è stata posta provocatoriamente (eh, ma hai sbagliato un rigore sul match point…) da Scannagatta, giornalista super esperto e di grande conoscenza del tennis, ma che spesso in conferenza stampa fa domande poco pertinenti o provocatorie, tipo sul tipo di trucco usato dalle tenniste, ecc.
da incorniciare
Il discorso di Vavassori in sé e per sé non fa una piega: essere all’Olimpiade è un enorme traguardo. E lui comunque ha giocato col massimo dell’impegno ben tre diverse competizioni. Questo gli va riconosciuto e va applaudito. Quello che gli obietto, se così si può dire, è che la partita di ieri (ma un po’ anche quella con Bolelli contro gli Spagnoli) non l’ha persa oggi né quest’anno, bensì le scorse stagioni, quando ha voluto ostinarsi a dare priorità al singolare, non capendo che aveva (e ha) un potenziale enorme nel doppio. Con un minimo più di assiduità e di confidenza coi massimi livelli di specialità sono certo che ieri non avrebbe sbagliato né sul match point a favore né su quello contro. Quest’anno l’ha finalmente capito (e nel giro di poco si è infatti portato nei primissimi posti della classifica e della race, giocando ben due finali Slam), ma ancora manca quella mentalità da campione che si sviluppa solo giocando più e più volte i massimi appuntamenti. Se prosegue su questa strada, stiamo certi che giocherà anche la prossima Olimpiade e farà molto molto meglio.
Io empatizzo con Vavassori, e mi stresso già dalla scrivania quando so che al super tie break devo affrontare i turni di servizio della Errani…….
Se poi pensiamo al percorso di Vavassori, diciamo non proprio baciato dal talento tennistico, non può che essere super orgoglioso di quello che sta raccogliendo alla soglia dei 30 anni. 4/5 anni fa nessuno al mondo lo avrebbe immaginato finalista slam in doppio.
Vavassori è impazzito a dire queste cose: per imparare a stare al mondo deve venire su questo sito, dove i veri falliti gli spiegheranno che Sinner doveva giocare con tonsillite ed antibiotici per poi prendersi del fallito come lui. Invece così lui è il fallito e Sinner l’egoista tedesco.
Andrea non ti curare di chi parla a vanvera, cultura sportiva a zero, vedi con la Pilato…forza Vave!!
Eh no, non si fa così. Dovevi perdere 6-2, 6-3 con Martinez o meglio ancora rifiutarti di prendere il posto di Sinner, che il singolare lo dovrebbe fare solo chi ha possibilità di medaglia.
Tu dovevi concentrarti solo sui doppi. C’é gente che ha scommesso su di te, e quindi avendo messo dei soldi hanno poi il diritto di insultarti e minacciarti se perdi. E tu invece non solo pretendi di fare di testa tua, ma poi magari fai gli screenshot di chi si augura che ti spezzi una gamba e li pubblichi su Instagram.
Facile fare il paladino Decoubertiniano coi soldi degli altri!
Io ovviamente sto scherzando e provocando, ma secondo me in molti queste cose le pensano davvero. Seriamente: forza Vavassori, idolo dentro e fuori dal campo!
Io credo invece che molti vorrebbero fare il misto con Sara, una delle più grandi doppiste del secolo, una che ancora adesso è la n.1 nel giocare di volo da metà campo fino a rete grazie a una reattività e sensibilità uniche. Si sa che ha l’handicap del servizio, ma non è che lo perda spesso, perchè comunque cerca di mettere sempre una prima lunga e arrotata e poi comunque è in grado di reggere risposte potenti anche degli uomini. Io speravo vincesse oro sia con Jasmine che con Vavassori.
Ma cosa dici???? La difrancisca è un ex schermitrice e di nuoto ne capisce quanto te e me.
Inoltre non parlava di nuoto o di scherma, ma parlava DA “GIORNALISTA” di fallimento se non prendi una medaglia che NON C’ENTRA ASSOLUTAMENTE UN PISPOLO con la competenza in uno sport.
Infine il tennis è una disciplina olimpica. Punto.
Quante idiozie mi tocca leggere!
Il problema siamo noi tutti con una cattiveria ed insoddisfazione che oggi prevale nel mondo social. Normale tifare ma non infierire.
Importante è dare quello che uno è capace di fornire in quel momento.
Invece non è accettabile giocare senza interesse come qualcuno ogni tanto faceva solo perché ad esempio l’ arbitro ha dato un punto all’ avversario che lui pensava fosse proprio.
Vavassori ha fatto il massimo che poteva, ha espresso il livello di gioco che aveva al momento.
@ ernests (#4155243)
La storia invece dice che giocare in doppio con la Errani deve essere abbastanza “facile” visto che si vince spesso.
Poi le partite si possono vincere o perdere. Non tutte le giornate le cose girano bene. Ieri a Vavassori le cose hanno girato male e ha fatto tanti errori di colpi e di tattica. Pazienza
La Di Francisca, la Vezzali, sono atlete vincenti ed anche se non si condivide il loro pensiero hanno più titoli per parlare di chiunque qui sul forum e in qualsiasi social network. Detto questo, meglio che Sinner sia stato a casa per non dover stare al giudizio di nessuno per una manifestazione che con il tennis non ha nulla a che vedere.
Bravo
E Baggio ha scritto un messaggio toccante e meraviglioso a 40 anni da quel rigore sbagliato.
CHE U O M O
Roberto Baggio
Brava la Granbassi e bravissimo l’immenso Velasco (che ha anche puntualizzato che essere sinceri NON E’ automaticamente un valore: dire quello che pensi sul chi e sul cosa senza filtrarlo con il come, il dove, il quando è da pesrone con QI basso, almeno il QI emotivo).
La difrancisca invece è recidiva (anche a Tokyo aveva lanciato badilate di fango su una schermitrice). Pertanto pessima lei e pessima la RAI e i fantocci che paghiamo noi.
Ora arriverà il solito psicologo da cabaret e dirà: “ma quali insulti, lo spaete cos’è un insulto?” Vuoi scommettre? In 3, 2, 1, …….. Poveretti i suoi pazienti!
Concordo su Baggio. Soprattutto non tutti ricordano che prima di lui avevano sbagliato anche Baresi e Massaro ( quindi quello di Baggio è stato il terzo sbagliato ). Soprattutto non tutti sanno che il successivo rigore dei brasiliani , se messo a segno , avrebbe comunque chiuso i giochi a favore del Brasile . Però per tutti Baggio ha sbagliato il rigore decisivo ,senza appunto considerare che senza di lui eravamo già a casa agli ottavi con la Nigeria
Purtroppo nello sport ma anche nelle competizioni della vita , nelle professioni,avvocato medico ecc, se vinci sei un campione se perdi o fallisci se un co…..ne nell’arco di pochi secondi. Dobbiamo cercare invece di creare nel tennis, sport nobile, un’oasi felice dove se un atleta serio come Vavassori viene eliminato ,oltretutto per un niente, riceva solo applausi per avere dato tutto. L’autocritica se la sarà fatta già da sé, inutile infierire girando il coltello nella ferita.
Non credo che testate sportive lo abbiano crocifisso. Si riferisce quindi ai messaggi su telegram. I tennisti dovrebbero disattivare la funzione messaggi perché a ogni sconfitta è sempre la stessa storia e l’ultima foto postata su IG diventa uno sfogatoio ( di solito da parte di scommettitori che hanno perso soldi )
Le difrancische sono figlie di quella cultura per cui non sai nulla del percorso di una persona e giudichi per i due minuti che l’hai vista in azione.
Le risposte perfette le hanno date Margherita Granbassi e la Divina Federica Pellegrini che ha sperimentato sulla pelle cosa sia il giudizio sommario di persone livorose…
Vavassori ha sbagliato un colpo, lo avesse sbagliato nel primo 15 nessuno se ne sarebbe accorto, purtroppo era quello decisivo, ma questo non toglie nulla a quello che è Andrea, una gran bella persona e un ottimo tennista.
Baggio ha sbagliato un rigore decisivo, ma ci fosse uno che ricorda che a quella partita ci siamo arrivati soprattutto per merito suo…
Assolutamente d’accordo. Per chi dice poi che è deluso perché ha perso al primo turno con Bolelli…ok, c’erano grosse aspettative ma poi? Se la son giocata male? Hanno fatto bagordi la sera prima e son scesi in campo sfatti? No, han semplicemente giocato e perso. Nulla toglie al loro valore. È lo sport
@ Detuqueridapresencia (#4155244)
❤️
Coraggio Andrea. In questo paese ci sono tante difrancische che ragionano così: medaglia o fallimento. La vita e lo sport sono anche altro. Le difrancische fanno solo tanto rumore. Sghignazzano e sono maculate. Tu fregatene. Il cuore dei tifosi è con te. Sappiamo chi sei. Gli altri avranno sempre qualcosa per cui sghignazzare. Al mondo ci sono anche i maculati e bisogna saperci anche convivere.
Giocare un doppio misto con la Errani non deve essere facile ma nel super tie-break ha fatto un paio di errori molto gravi
Sottoscrivo.
Dispiace ma il fallimento è il doppio che era favorito ed è uscito al primo turno…
Sicuramente già aver fatto un turno in singolare è già tanto!
Vavassori legge LT!!!
Nella vita si vince e si perde, l’ importante è cercare di dare il meglio di noi. Voi l’ avete fatto, bravi!!!
Quello di Vavassori è un po’ il ragionamento della nuotatrice arrivata quarta.
Si parla di un gran percorso, da non credere giusto un anno fa.
Ha fatto tanto, non ci sono solo le Olimpiadi.
Merita solo applausi.
Non è come dice Vavassori, dipende dalle aspettative: se passi un turno e fai partita con Ruud in singolo è un successo, se esci al primo turno in doppio da tds #1 e vieni eliminato al secondo turno nel doppio misto si può dire che è una delusione?
Grande atleta grande persona
Andrea, oltre che un ottimo tennista, che se si fose dedicato con maggiore assiduità al singolo sarebbe entrato nei 100, lo dimostra il fatto che qui a Parigi ha sconfitto Martinez, 45° al mondo, ed ha datto del filo da torcere ad un top10 come Casper Ruud, è anche una persona intelligente. Quello che ha dichiarato è esattamente quello che anche io scrissi ieri, giudicare un’olimpiade per un errore è tipico di chi non capisce niente di tennis, di chi ha una mentalità calcistica, dove un singolo episodio può condizionare una partita. Nel tennis non è così, la vittoria si costruisce punto per punto, ed il punto decisivo (consiglio, a chi ha abbastanza cervello per capirlo, il bellissimo “Match Point” di Woody Allen) può dipendere da mille circostanze che nulla hanno a che fare con l’abilità del singolo tennista.