Wimbledon: Parlano Novak Djokovic e Carlos Alcaraz (sintesi video delle semifinali ed il gran colpo di Musetti)
Novak Djokovic: “Wimbledon è il mio sogno da bambino. L’ho raccontato tante volte ma è giusto ripeterlo. A sette anni in Serbia con le bombe sopra la mia testa sognavo di essere su questo campo. Costruivo un trofeo di wimbledon con ogni cosa che trovavo nella stanza e poi mi guardavo allo specchio in camera alzare quel trofeo. Ho avuto un grande sostegno da parte di tutta la mia famiglia, da mia moglie e anche dai miei bambini. Non do nulla per scontato su questo campo, cerco di sfruttare tutto, sono molto soddisfatto di aver raggiunto la finale ma non voglio fermarmi e voglio quel trofeo ancora una volta tra le mie mani.
Sono arrivato a Londra otto giorni prima del torneo e non sapevo se ne avrei fatto parte. Ho giocato un paio di set con i più forti e mi ha fatto capire che ero in una condizione sufficiente per arrivare in fondo al torneo. Se non l’avessi avuta non avrei giocato il torneo ed è questa la motivazione che mi ha spinto. Ringrazio il mio team per tutto il lavoro fatto”
Tutti vorrebbero avere la pozione e la formula che definisce un campione e che ti consente di esserlo a lungo. Abbiamo sentito tanti atleti nella storia che parlano di lavoro intelligente ed è quello che è servito a me. Ho conosciuto tanti campioni in questi ultimi quindici anni. Le cose non ti arrivano facile, la tua vita deve essere impostata verso il tennis, che è uno sport difficilissimo. Dentro al campo ci sono io che devo trovare le soluzioni giuste e poi ci sono tante cose anche fuori dal campo. E’ una storia lunga, ma alla fine è anche facile.
Lui è un grande esempio di un giovane che ha una vita bilanciata sul campo e fuori. Ha grandi valori nella sua famiglia. Ha sempre il sorriso e la gente lo ama. Merita di essere il ventunenne più forte nella storia dello sport e vincerà sicuramente tanti Slam, speriamo non quello di domenica. Mi ha già battuto in finale lo scorso anno. Non mi aspetto niente di meno di quello che è già successo. E’ stata una grande battaglia e cercherò di fare il meglio possibile per vincere domenica”.
Carlos Alcaraz: “È stato il mio primo match all’aperto e ne sono contento, ma le condizioni non erano le stesse. Lui ha iniziato alla grande e ha meritato di vincere il primo set. Io ho cercato di rimanere calmo e dal secondo ho alzato il mio livello, riuscendo a conquistare subito il break e a cambiare un po’ di cose.
Ho cercato di giocare scambi, alternando back e palle corte per rompergli il ritmo. Non volevo scambi così lunghi per rompere il muro difensivo di Medvedev.
Non sarà la prima volta, cercherò di fare le stesse cose dell’anno scorso, magari un po’ meglio. Penso che sia un bel momento per lo sport spagnolo, se consideriamo anche quanto stia accadendo nel calcio. Non ho detto che vinceremo, ma è un bel momento (sorride ndr). Vedremo con chi giocherò domenica“, ha concluso il funambolo di Murcia.
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Sarà soprattutto uno scontro tra due volontà: l’una, quella di Alcaraz, di vincere per il secondo anno di seguito il torneo più prestigioso e in più fare doppietta nello stesso anno con il Roland Garros, cosa riuscita a pochi altri tennisti, l’altra, quella di Djokovich, di raggiungere finalmente Federer a quota 8 titoli e aggiungere così un altro record al suo straordinario palmares. Ciò che davvero stupisce di Nole è la sua fame di vittorie e di record e il suo stato di forma a 37 anni, incredibile!
Lo scontro tra Djoker e Alcaraz è l’esito più giusto per ciò che si è visto in campo quest’anno a Wimbledon. È vero che Nole non è al massimo, però sull’erba conta moltissimo il servizio, perciò se Nole servirà molto bene, considerando anche che in genere è il migliore ribattitore del circuito, potrebbe anche ottenere la rivincita rispetto allo scorso anno. Difficile fare previsioni, tutto può succedere, la cosa certa è che sarà una gran finale tutta da vedere!
Se si gioca all’aperto, vedo poche chances per questo Nole, tennisticamente al 85% (fisicamente sarà pure al 90-95%, ma siamo ancora lontani dalla “forma tennistica ideale”)…Ha perso in 5 lo scorso anno, forse regalando il titolo ad Alcaraz, quindi non vedo come possa far meglio quest’ anno, a meno che lo spagnolo non voglia “ricambiare il regalo” (sarà difficile) 😥 …Il discorso di ieri testimonia la consapevolezza di Djokovic a riguardo (ha detto le cose che sa di non poter dichiarare Domenica, dopo una sconfitta)… 😥 Qualche chance in più se si chiudesse il tetto…Ma purtroppo non credo sia prevista pioggia… 😥
@ Peter (#4130920)
Condivido tutto….alzo solo un po le % x alcaraz….purtroppo….80%
Sarà una magnifica finale.
Difficile vederla a casa tutta,perché c’è la famiglia che rompe un po’.
Tornando alla finale:
Carlitos dovrebbe vincerla di nuovo ma Nole è ritornato in un buon momento di forma e ci sarà grande lotta comunque.
Dispiace dirlo,ma bisogna accettare che Carlitos è superiore a Jannik anche se Jannik,per il momento rimane nr.1.
Carlitos ha potuto dimostrare più sicurezza e padronanza delle partite e questo rappresenta un fattore molto importante.
Inoltre,come ha sottolineato il suo allenatore, Carlitos ha predilezione per gli slam e lo ha dimostrato poiché a soli 21 anni ne ha già vinti 3 contro 1 di Jannik.
E forse domani diventeranno 4.
La percentuale per la vittoria,mio modesto parere, sarà 60% per lo spagnolo e 40% per il goat.
Sarà una battaglia tra l’ estro e il talento tennistico contro l’ intelligenza e la personalità tennistica: chi vincerà? Ai posteri l’ ardua sentenza.
ma qui non si diceva che era finito e che doveva ritirarsi?