Sinner vince il derby contro Berrettini a Wimbledon, 4 set di puro spettacolo
GRAZIE JANNIK, GRAZIE MATTEO! I due tennisti italiani più forti e vincenti degli ultimi anni hanno regalato agli appassionati dello sport una grandissima partita nel “tempio”, il campo più prestigioso del mondo. 3 ore e 42 minuti di bellezza e varietà di gioco, ricco di colpi vincenti e spettacolo per il netto contrasto di stile tra i due, anche a livello di personalità, con ben tre tiebreak ad alzare a dismisura la tensione agonistica, già bella alta per tutta la durata dell’incontro. Questi due meravigliosi ragazzi e atleti sono la foto dell’Italia più bella, quella che ci piace e amiamo, e che ci rende orgogliosi. Questa durissima e leale battaglia la vince Sinner per 7-6(3) 7-6(4) 2-6 7-6(4), più bravo di Berrettini nel trovare il massimo livello – clamorose alcune risposte per equilibrio e controllo – e selezionare alla perfezione colpi e scelte tattiche nei tiebreak, e bravissimo a trovare una reazione veemente nel quarto set, dopo esser scivolato in svantaggio di un break sul 2-1 sotto i colpi di un fortissimo e irriducibile Berrettini. Una partita che entra per la porta principale nella storia del torneo e del nostro tennis: mai due italiani avevano giocato così bene l’uno contro l’altro su di un campo così importante, mai due azzurri si erano sfidati essendo uno il n.1 del mondo e l’altro il primo e unico finalista a Wimbledon nella storia (2021). L’unica nota stonata di questa meravigliosa partita è vederne uscire uno di scena, Berrettini, protagonista di un tennis di altissimo livello che gli avrebbe consentito di battere praticamente ogni altro avversario. Sinner non trova il “solito” Griekspoor al terzo turno, battuto a sorpresa da Kecmanovic. Matteo torna a casa, masticherà amarissimo anche per la perdita di punti in classifica (fece ottavi l’anno scorso), ma sul campo ha avuto l’ennesima conferma di che razza di agonista e campione sia sui prati e quando è in salute. Berrettini deve tirare dritto con fiducia, con questo livello di gioco non deve temere assolutamente nessuno.
“Siamo grandi amici, ci alleniamo insieme è difficile affrontarsi in un torneo così importante” racconta Jannik a caldo in campo dopo la vittoria. “È stata una partita di altissimo livello… Ho avuto un po’ di fortuna nei tiebreak, grazie per esser rimasti sino alla fine, è tardi! Sapevo che dovevo alzare il mio livello, è uno specialista su erba e qua ha fatto finale. Sono felice di come ho gestito molte situazioni, sono soddisfatto. Per me è un onore giocare qua da n.1 del mondo, è un posto incredibile. È stato il mio primo match sul centrale, grazie al pubblico per il sostegno. Grazie e buona notte”.
Poche parole di Jannik, ma come sempre molto lucide. Ci si aspettava un Berrettini pimpante, pronto a qualsiasi sforzo pur di reggere e provare a vincere. Non c’è riuscito solo perché al di là dalla rete ha trovato un vero n.1, un tennista clamoroso per forza e consistenza, per la lucidità nel trovare la giocate (anzi, LE giocate) nei momenti decisivi, vederle e realizzarle in modo misterioso… Contro un servizio super come quello odierno di Matteo, il modo in cui Jannik è riuscito a domare molte prime palle nei tiebreak ha dell’incredibile, come la prepotenza con la quale ha sceltogli attacchi in tutti e tre i “decider”; si è preso rischi mai eccessivi, calcolati al centimetro. È la forza del campione, come la reazione davvero spettacolare nel quarto set, quando Berrettini sullo slancio del terzo set vinto era andato avanti di un break. In quel momento si è decisa la partita. I primi due set erano stati terribilmente equilibrati, solo un break e contro break immediato nel secondo, e nei tiebreak Jannik superiore per scelte di gioco e abilità nel trovare giocate vincenti, mettere pressione, rispondere e servire. Nel terzo il n.1 ha accusato un calo, quando si pensava che la partita fosse ben indirizzata. Invece Berrettini ha tirato fuori attributi e testa, ha spinto come un forsennato intuendo un primo calo di tensione del rivale, fin lì praticamente ineccepibile e fortissimo nei suoi turni di battuta. Ha dominato un set dove Jannik ha servito sotto il 50% di prime, e ancora di forza, approfittando di tre errori di rovescio di Sinner in corsa – fatto strano, segnale di poche gambe in quel momento – è scappato avanti. La faccenda in quella fase pareva serissima: Berrettini sprizzava energia da tutti i pori, Sinner si è addirittura lagnato verso il suo angolo, cosa stranissima per la furia esternata. Si ipotizzava un quinto set, con Berrettini in versione “Hammer” al servizio. Niente. Jannik ha rilanciato, ha ritrovato d’incanto pressione, intensità, acchiappando in qualche modo risposte spericolate e trasformando le chance in oro. Ha alzato il livello in modo brutale. Sinner non ha sfruttato un match point sul 6-5, ma ha giocato ancora un tiebreak fantastico, con un tocco di volo difficilissimo e bravo a mettere pressione al romano.
La partita è stata ricchissima di fasi spettacolari e temi tattici che sono cambiati game dopo game. Rimandiamo alla cronaca per i dettagli. L’aspetto decisivo resta la risposta: Sinner è andato a prendersi punti pesanti rispondendo tanto, contro un Berrettini che ha chiuso con 28 Ace, 72% di prime in campo vincendo il 71% dei punti. Con questi numeri NON puoi perdere, a meno che l’altro non sia un marziano in risposta e chirurgico nello sfruttare le chance. Questo extraterrestre si chiama giusto Jannik, bravo nel vincere i punti importanti. Altro dato pro-Sinner il 53% dei punti vinti sulla propria seconda palla, mentre Berrettini ha ottenuto solo il 28% dei punti in risposta. La risposta è stata la chiave, insieme alla lucidità tattica e all’abilità del mettere pressione. Matteo ha tirato più vincenti (ben 65 alla fine), ma non sono bastati, e questo è un altro metro della grandezza di Sinner.
Molti altri sarebbero i temi da analizzare, come la bravura di Jannik nel neutralizzare il back di Matteo con il suo anticipo e la costanza nel lavorare la palla col diritto stretto per non aprire mai l’angolo alla bordata lungo linea del rivale. Ci fermiamo qua. Con la pancia piena dopo una serata di tennis che potremo mai dimenticare.
Marco Mazzoni
La cronaca
Lo storico derby azzurro sul Centre court inizia con un ottimo turno di servizio di Sinner, chiuso con un Ace e molta sicurezza. Ottima l’uscita dai blocchi anche di Berrettini, palla pesantissima, un Ace e una volée ben calibrata per chiudere anche lui a 15 il primo game, 1 pari. Chiaro che Matteo debba correre a rete prima possibile, ma il passante di Jannik è clamoroso, bellissimo quello che apre il terzo game, su di un attacco tutt’altro che malvagio… Sinner invece cerca velocità a tutto campo, pressione e in particolare il lato sinistro dell’amico-rivale. Il gioco è scarno, tanta potenza e velocità, si segue rapidamente i turni di battuta. Funziona bene lo schema di Sinner servizio esterno da sinistra e via botta di diritto lungo linea da sinistra, situazione che Berrettini non riesce a gestire. È indispensabile per Berrettini un servizio efficace, nel sesto game Sinner si prende due punti in risposta spingendo al minimo spiraglio. 3 pari. Impressiona la facilità di spinta di Jannik, con controllo micidiale, come il diritto da metà campo sul 15-0 che alza il gesso… poi arriva il primo doppio fallo. Rimedia con un Ace, il terzo del match. 4-3 e poi 4 pari, con entrambi che servono 3 prime in campo su 4 vincendo oltre il 90% dei punti. Nei rari scambi la palla sembra andare troppo forte per le rincorse di Berrettini, Sinner è talmente rapido nell’anticipare i back di rovescio del romano da neutralizzarli. Sul 5-4 clamorosa la rincorsa di Jannik su di una palla corta (ottima) di Matteo, e si prende il punto. 30 pari, è a due punti dal set il pusterese. IMPRESSIONANTE Sinner: risponde nei piedi a una bordata di servizio, si avvicina alla riga e scarica tanta di quella potenza da prendersi il punto, è Set Point sul 30-40! Non entra la 1a di Matteo… Se lo gioca bene Berrettini, attacca la rete e chiude di volo con un tocco non facilissimo visto che non era vicino al net. Strano errore di rovescio di Sinner nello scambio seguente, efficace per una volta il cambio di ritmo col back. 5 pari, salva un game importantissimo (e un set point) Berrettini. Tiebreak. Il primo punto lo vince Berrettini in risposta, largo il diritto di Sinner. Uff! Che errore Berrettini! Uno smash (il secondo) gli esce di poco, 1 pari, poi il settimo Ace, 2-1. Poche prime per Jannik, ma si porta 3-2. Jannik si prende un mini-break: risposta di diritto, inchioda Matteo a sinistra e impone un ritmo insostenibile dal centro. Si gira 4 punti a 2. Berrettini non riesce a cambiare col lungo linea e spostandosi a tutta perde la misura. Incredibile come Jannik riesca, nel momento decisivo, a rispondere, anche ad un servizio esterno molto insidioso… Si prende un altro punto in risposta JanTheFox, 5-2. Bravo Matteo a spingere un gran rovescio e poi entrare fortissimo col diritto cross, si riprende un mini-break, 5-3. Ace Sinner, 6 punti a 3. Ancora un’altra risposta in TUFFO di Jannik, e poi passante di rovescio. Nel momento decisivo, com’è come non è, Sinner trova qualità in risposta e si prende di forza il Tiebreak. Da N.1, contro un buonissimo Berrettini che ha servito l’83% di prime in campo…
Secondo set, Berrettini to serve, ma è Sinner in cattedra grazie alle risposte che in qualche modo trova anche sulle prime, e molto efficaci sulle seconde di battuta. Il game va ai vantaggi, Matteo ha urgenza di ritrovare l’Ace o il punto col servizio, invece la percentuale di prime palle sta calando. Vince il game Berrettini, poi cade pesantemente in risposta su di un contro piede, ma tutto ok. Filano via lisci e rapidissimi i turni di Jannik, è troppo sicuro in ogni fase di gioco e Matteo non trova la risposta. Rischia anche il serve and volley Jan sul 40-0, ideale per tarare uno schema ancora non sicurissimo. 1 pari. Bellissimo lo scambio di tocchi sul 15 pari, alla fine lo vince Jannik (clamoroso come sia arrivato con controllo del corpo rincorrendo!). Risponde “troppo” Sinner per Berrettini, non trova più il punto col servizio e sparacchia il diritto Matteo, 15-40, due palle break per lui pericolosissime… Ritrova l’Ace, il primo del set, 30-40; annulla anche la seconda il romano, bravo a buttarsi avanti e con il mento sulla rete chiude “la porta”. 2-1 Berrettini. Sul 3-2, Sinner affronta le prime difficoltà al servizio. Matteo trova due eccellenti risposte col diritto, con coraggio attacca e si prende la prima palla break del match. Risponde ancora il romano, attacca col diritto ma gli esce. Jannik è teso, la sua palla è meno profonda e pure il servizio singhiozza… Si prende un’altra palla break Berrettini. Prova la smorzata Jannik, in comando dello scambio, ma la palla non passa la rete. BREAK Berrettini, il primissimo della partita, 4-2. Svolta inattesa, quando Sinner pareva in controllo della partita. Gioca un tennis fantastico in questa fase il finalista nel torneo 2021, il diritto corre e pure il tocco funziona, ma poi esagera col rischio e commette errori, pure un doppio fallo, 15-30. Il game va ai vantaggi, Sinner ritrova scioltezza col diritto, e si sente. Doppio fallo, il secondo, brutto lancio di palla… palla del contro break per Jannik. La prima di Berrettini non c’è, Sinner risponde con i piedi sulla riga di fondo, spinge forte sulla sinistra del rivale e provoca l’errore. Contro BREAK, 4-3 e poi 4 pari. La tensione sale, Jannik risponde molto e mette pressione. Non molte prime palle per Matteo, Sinner risponde profondo sul rovescio del rivale, che sbaglia. 30-40 palla break! Si salva con l’Ace Berrettini. Senza l’aiuto della battuta, nello scambio Matteo in questa fase non regge, va sotto, è Jannik a imporre i ritmi. Si prende un’altra palla Break con uno scambio di pressione micidiale. Jannik spara il suo diritto cross correndo a destra, ma la palla gli esce di poco. La qualità del match s’impenna di nuovo, spettacolo. Sul 5 pari Sinner tira nel primo punto una risposta di diritto cross devastante, poi impone un ritmo infernale, per lo 0-30. Si aggrappa alla battuta, Matteo, The Hammer is back, e pure un bel tocco sotto rete. 6-5. Anche il secondo parziale va al Tiebreak. Jannik si prende il primo punto in risposta con un rovescio lungo linea eccezionale, di una velocità e precisione chirurgica. Rapidissimo Sinner a coprire il campo col diritto sul rovescio di Berrettini, in modo da annullare il back del rivale col suo anticipo. Con un bel servizio, 3-0 Sinner. Matteo gioca un back d’attacco spettacolare, il passante di diritto di Jannik esce di mezzo dito, uff! Con un altro diritto cross nell’angolo Jannik si prende il punto del 4-1, Berrettini un po fermo stavolta, è rimasto a guardare e mal gliene incolse… Restituisce un punto Sinner con un errore in scambio di rovescio, rarità. 4-2. Attacca pure bene Berrettini, centrale, non c’era angolo, ma Sinner l’angolo se costruisce abbassandosi sulle gambe e tirando un diritto passate violentissimo. 5-2. Due punti per Matteo, 5-4. Un servizio sulla riga vale il 6-4, due Set Point Sinner! Con un diritto molto profondo, Jannik la chiude qua. 7 punti a 4, Due set a zero, come nel primo parziale nel momento decisivo l’altoatesino ha alzato il livello. Bravissimo.
Sinner ha il vantaggio di servire per primo nel terzo parziale, ma gioca col freno a mano tirato ed è Berrettini a far la voce grossa con due risposte ottime, la seconda sorprende Jannik e gli vale una palla break sul 30-40. Sbaglia Jannik col diritto, tirato nei pressi del net e su palla bassa. BREAK Berrettini, 1-0 e servizio. Grave errore di Sinner sul 30 pari, spara out un diritto a campo aperto, poteva esser palla break… Strappa ugualmente una palla del contro break ai vantaggi, bravo a rispondere e poi passante preciso. Ace! Berrettini va di martello. Con un bel diritto vincente, Matteo consolida il vantaggio, 2-0. Fase negativa per Sinner, muove lo score (1-2) ma serve male e servendo sotto 3-1 colpisce con meno intensità e sbaglia, mentre Berrettini si va trovare pronto. Scivola sotto 0-30 e poi 15-40 con una risposta ben impattata di rovescio. Sinner sul 30-40 gioca un chop di diritto strano, rallenta tutto ed è bravo Berrettini ad entrare forte nella palla e chiudere sul net. BREAK Berrettini, 4-1 pesante. 41% di prime palle in campo per Jannik nel parziale, dato molto basso. Ritrova un buon game Sinner, 5-2, Berrettini serve per il terzo set, e lo fa bene. Chiude col 19esimo Ace, in totale sicurezza. Bene il romano, sicuro al servizio, mentre l’altoatesino è calato notevolmente in ogni fase di gioco, con meno del 50% di prime in campo e soli 4 vincenti a fronte di 7 errori.
Quarto Set, Sinner alla battuta. Buon turno di battuta, ha alzato di nuovo l’intensità; bene pure Berrettini, inizia il suo primo game di servizio vincendo un duro scambio da fondo, molto rapido nel trovare la palla coi piedi nonostante non siano lontane le tre ore di gioco. 1 pari, potentissimo il servizio di Matteo. Infuocato lo sguardo di Berrettini dopo aver colpito un passante di diritto perfetto, gli vale il 15-30 nel terzo game. Uff, trova la riga Jannik con un diritto inside out, incredulo Matteo. Poi sbaglia un rovescio in corsa, scarico di gambe, 30-40, palla break Berrettini! L’annulla Sinner imponendo un forcing brutale a un Berrettini irriducibile anche in difesa, GRAN Livello! Duro il game, concede qualcosa Sinner, come uno diritto al volo che non sbaglia quasi mai. Sbaglia un altro rovescio lungo linea, non bene con gli appoggi a sinistra nel game, c’è un’altra palla break. Sbaglia malamente un diritto Jannik, scarico con le gambe. BREAK Berrettini! 2-1 e servizio, incredibile, il match è davvero riaperto. Sinner dopo aver perso il punto esterna la sua frustrazione verso il angolo, altro fatto non usuale. Jannik alza il livello in risposta, “cattivo” nell’aggredire la palla e imporre una velocità superiore. Si prende tre scambi di forza, e vola 15-40, due chance del contro break. Berrettini trova un Ace (23esimo), Sulla seconda si scambia, dritto per dritto, la pressione di Jannik ha la meglio. Contro BREAK, 2 pari. Clamoroso il primo punto del quinto game, Matteo con un super back fa passare la palla oltre il paletto ma è attento Jannik e si prende il punto. Che Tennis! Violenta la reazione di Sinner al break subito, alza attenzione, potenza dei colpi, intensità, a zero sorpassa sul 3-2. È tornato a far scoppiare la palla Jannik… torna quel diritto cross in corsa mortale, ma Matteo regge, 3 pari. Bellissima l’azione d’attacco di Sinner nel settimo game: dopo un diritto cross stretto e violento ha il tempo perfetto per venire avanti e chiudere di volo in sicurezza, pochi mesi fa non ci sarebbe riuscito con quella sicurezza. Altro game a zero, 4-3, poi 4 pari. Si entra nel rush finale, con un gran livello di gioco complessivo ed equilibrio. Terzo game a zero per Jannik, 5-4. Bellissimo il primo punto del decimo game, entrambi giocano bene e lo scambio lo vince Matteo, che poi chiude a zero col 25esimo Ace. 5 pari. Regala Sinner col diritto in avanzamento, 15-30, poi trova una solida prima palla al corpo, 30 pari. Altri due ottimi punti per Jan, 6-5. Inizia con un errore di diritto Matteo, poi Jannik in qualche modo si arrampica su di un servizio che salta altissimo e la tiene dentro! 0-30, attenzione… e la prima del romano non entra, ma la seconda è molto precisa. 15-30. Altro servizio ottimo, 30 pari. Ace! No, il falco corregge, e poi DOPPIO FALLO!!! MATCH POINT SINNER!!! Berrettini lo annulla con un servizio esterno. Diritto splendido di Berrettini, 6 pari, si va ancora al tiebreak. Inizia male Jannik, errore di rovescio, 1-0 Berrettini e servizio. Sinner si riprende il mini break rispondendo in qualche modo e. poi forzando a tutta sul rovescio del rivale, 1 pari. Ace Berrettini, 2-1. Buon servizio di Sinner, 2 pari e poi che volée, Jannik tocco magistrale, scappando di lato, difficilissima. 3-2. NO!?! Berrettini trova la riga col servizio, ma apre troppo l’angolo e il diritto atterra in corridoio. Si gira 4 punti a 2 Sinner. Ancora col servizio Matteo, 4-3. Non trova il campo in risposta Berrettini col rovescio, 5-3. Il let cancella un ace di Jannik… ma si prende lo stesso il punto col suo ottimo rovescio lungo linea. 6 punti a 3, Tre Match Point Consecutivi per Sinner. Ace! #28 per Matteo. Finisce alla terza palla match, con una grande risposta di Jannik sui piedi dell’amico rivale. GRANDISSIMA PARTITA. Il dispiacere è di veder uscire di scena un Berrettini IMMENSO, che forse non avrebbe perso da nessun altro o quasi. L’unico rammarico di una serata di tennis indimenticabile. Sinner prosegue il suo percorso, Berrettini torna a casa, forte di una prestazione fantastica.
J. Sinner 🇮🇹 vs M. Berrettini 🇮🇹
Statistiche | 🇮🇹 Jannik Sinner | 🇮🇹 Matteo Berrettini |
---|---|---|
Ace | 10 | 28 |
Doppi falli | 2 | 3 |
Percentuale prime di servizio | 65% (88/135) | 72% (116/162) |
Punti vinti con la prima | 82% (72/88) | 71% (82/116) |
Punti vinti con la seconda | 53% (25/47) | 46% (21/46) |
Punti vinti a rete | 55% (16/29) | 65% (33/51) |
Palle break convertite | 20% (2/10) | 57% (4/7) |
Punti vinti in risposta | 36% (59/162) | 28% (38/135) |
Vincenti | 32 | 65 |
Errori non forzati | 25 | 48 |
Punti totali vinti | 156 | 141 |
Distanza coperta | 4563.1 m | 4379.4 m |
Distanza coperta per punto | 15.4 m | 14.7 m |
TAG: Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Matteo Berrettini, Wimbledon 2024
Fossi in Berrettini, andrei a giocare (e magari vincere)a Newport (su erba)e poi sotto con il cemento americano…non ha senso per lui fare tornei su terra.
@ ospite (#4116176)
Attenzione:una vecchia regola suggeriva di non insistere sul colpo debole perché non solo si diventa prevedibili ma si finisce per mettere in palla l’avversario. Paradossalmente a quei livelli spesso scambiano sul colpo forte per poi affondare su quello debole rimasto scoperto e più “freddo”, situazione tipica il passante.
Tra l’altro va anche detto che su erba (non secca) non è abituale tenere le diagonali perché un Berrettini sulla palla giusta si abbassa, va di back lungolinea e ti costringe al passante in corsa. Se non ti fa il dropshot con inevitabile corsa in avanti, mai facile e pure insidiosa.
Rispondo a te ed anche agli altri che mi hanno chiesto, visto che siete stati educati e non come altri calciofili che invece non sono competenti e si sono limitati a mettere dislike ed ad insultare senza spiegare nè capire nulla.
Io però non so tu, ed anche altri che hanno fatto questo discorso sull”inchiodare sul rovescio”, che partita avete visto…
Nel senso che i problemi sono stati invece esattamente l’opposto di quel che dite.
Sinner non l’ha inchiodato. Inchiodare vuol dire giocare 7/8/9/10 colpi di fila sempre sul rovescio, anche quando l’altro ti risponde molto bene con quel colpo. Così l’errore di MB arriva quasi “matematico” se hai una palla pesante come quella dei top 10.
JS invece si “spaventava” quando, dopo che gli giocava solo una o due volte sul rovescio, MB rispondeva bene con quel colpo.
Ma ripeto che inchiodare significa giocare sistematicamente lì (= dopo 5/6 colpi belli pesanti l’errore arrivava e anche se faceva un vincente di rovescio, la percenuale è che su 10 punti, MB col rovescio fa magari 2 vincenti ma 8 errori) anche perchè il rovescio migliore che MB riesce a giocare è cmq cento volte meno pericoloso anche solo di un suo dritto “medio”.
Invece JS, dopo che MB si defendeva bene col rovescio una o due volte,
provava a farlo muovere, ma ogni volta che gli metteva la palla sul dritto, MB rischiava a tutta e faceva il punto.
Sinner non aveva grosse contromisure contro questo gioco, anche per gli appoggi non ottimali.
Guarda invece cosa ha fatto (lasciando da parte le risposte vincenti, io dico di quando ci sono scambi che durano almeno 3/4 colpi…) nel tie break finale (ma anche negli altri tie-break) ha cercato con molta più costanza il rovescio (spero che sia stato voluto) e… voilà…
Poi lo so che Js è talmente forte che pure con la tattica di farlo muovere ogni tanto riesce a fare punto pure contro il suo dritto (oppure MB arriva male col dritto per aver troppo corso prima e sbaglia) ma è una tattica sfiancante e poco producente qua sull’erba dove MB è a casa sua…
Poi, quando MB serve, magari non sempre puoi farlo, ma quando ti tira una seconda, oppure quando servi tu, puoi farlo eccome…
Per un giocatore “normale”, ovviamente è difficile/quasi impossibile farlo, per un top 5, o cmq un campione di quei livelli, è invece fattibile…
Scusa per la lunghezza e le ripetizioni…
Forse Matteo non era più abituato a gestire tie-breaks di quelli che non vuole assolutamente perdere, e Jannik risponde meglio di lui, e in un tiebreak bastano un paio di risposte messe davvero bene per prendere quel paio di minibreaks che fanno la differenza, anche psicologicamente per un grande servitore in buona giornata al servizio, come Matteo.
Comunque sia, secondo me con il gioco esibito ieri Matteo avrebbe probabilmente vinto contro qualsiasi top10, tranne un paio o al massimo 4.. in effetti credo che avrebbe potuto vincere anche contro di loro se li avesse trovati in una giornata di scarsa ispirazione
Infatti la stagione ci dirà quanto l’avversario (Sinner) abbia inciso sulla prestazione eccellente di Matteo perché i fuoriclasse non necessitano di particolari emozioni e sanno vincere praticamente sempre con chi è dietro, altri possono avere cali anche clamorosi con giocatori ampiamente alla portata.
Berrettini pienamente recuperato dev’essere in grado di condurre il gioco con avversari diciamo da 10imo posto in giù senza risentire la stanchezza dei turni giocati.
Ciao, Ospite.
Premetto, e sia chiaro, che non sono un “calciofilo”, anzi, vedere quell’accozzaglia di “palloncini gonfiati” tornare anticipatamente a casa mi ha fatto sinceramente gioire.
Sono un grande appassionato di tennis, tuttavia, non avendo nemmeno mai ha preso una racchetta in mano, sono incompetente, questo si.
Ti chiedo, allora, la bontà di delucidare anche me, e quelli come me, riguardo il “solito errore tattico” di Jannik di cui sono letteralmente innamorato. Sportivamente parlando, si intende.
E questa è una DURISSIMA verità
@ Pier no guest (#4115746)
Concordo sulle tue osservazioni. Credo che Jannik avrebbe probabilmente avuto meno problemi se fosse riuscito a far muovere di più Matteo, e penso che ad un certo punto l’avesse capito e che però non sia riuscito a mettere in atto con adeguata continuità questa tattica per carenza di appoggi sulla superficie (su cemento non ci sarebbe stata partita). Comunque sono rimasto impressionato dal livello tecnico/atletico espresso da Matteo: veramente non me lo sarei mai aspettato (chapeau!). Non ho visto mai (dico mai) giocare Matteo così bene, nemmeno a Wimbledon 2021. Per me ieri ha fatto la partita della vita, come del resto ha fatto Hanfman. Son convinto che ieri Matteo ci tenesse fortissimamente ed in modo particolare a battere Jannik, per dimostrare anche a se stesso di essere il più forte sull’erba di Londra e di non essere comunque inferiore a Jannik. Ha dato fondo a tutto se stesso (e, credo, qualora avesse vinto, nella successiva partita avrebbe magari pagato amaramente lo sforzo sopra le righe profuso). Credo che comunque questo match abbia costituito un ottimo rodaggio per Jannik e che da qui in avanti avrà anche più solide convinzioni.
Da super fanatico sfegatato fan di Jannik la penso come te e cataflic. Ma guai su questo sito ad esprimere una minima critica quando ti viene il nervoso perché sai che il nostro supercampione può dare molto di più, che subito si viene investiti dagli hater competentoni cafoni e maleducati
A inizio anno dava il meglio perchè giocava sul’amato cemento (anche indoor). Lì, al momento, non ha praticamente eguali. Sul cemento trova appoggi sempre saldi e può spingere sia di dritto che di rovescio, alzando il ritmo ad un livello insostenibile per quasi chiunque. Sull’erba di Halle, veloce, anche se infida, ha giocato più o meno agli stessi livelli. A Wimbledon, erba più lenta e spesso fedifraga per via dell’umidità sul campo, gli capita più spesso (anche se non così spesso) di perdere gli appoggi e di non riuscire a impostare il ritmo come vuole lui. Da lì ecco anche il numero di gratuiti in aumento. Avrebbe bisogno di variare di più il gioco (palle corte, discese a rete, …) ma non è il suo gioco e quando lo fa si vede che si forza a farlo. La differenza rispetto all’anno scorso è la sicurezza mentale: vincere i tie break così lo fa(ceva ?) solo il joker …
Secondo me non è vero che con Berrettini la tattica per Jannik era chiara e facile da individuare.
L’idea di Sinner era di inchiodarlo sulla diagonale di rovescio.
Però così facendo lo tieni fermo in un metro quadro di campo e lui sa dove andrai a mettere la palla e ti aspetta lì.
Giocando quasi da fermo Matteo sull’erba riesce a difendersi bene anche con il rovescio, perché gioca un back velenoso che rimbalza basso e per Jannik era poi difficile sfondare.
Probabilmente Sinner doveva muovere di più il gioco, cercare di spostare Matteo e dargli meno punti di riferimento.
Poi è chiaro che non è facile perché magari ti prendi un rischio e fai un bel cambio in lungolinea e Matteo ti tira un gran dritto in corsa… Allora gli batti le mani e vai avanti su quella strada, che secondo me era più corretta e alla lunga ti portava più punti.
Comunque una partita tutt’altro che banale dal punto di vista tattico per Jannik.
Mi aspetto, come in tutti i tornei, che Sinner alzi il livello che, per ora, non è da vittoria finale. Ieri tatticamente avrebbe dovuto sapere cosa fare contro i difetti di berrettini ma spesso non lo ha fatto, ci ha ragionato poco concentrandosi di più sulla sua sempre eccellente risposta. Sinner ha un gioco che sta facendo giocare bene un po tutti: in tutti gli ultimi toneri i suoi avversari per almeno un set, un set e mezzo sembrano fenomeni, compreso ieri Berrettini ma in realtà è Sinner che dà troppo ritmo agli avversari. Speriamo meglio, sembra stanco dopo quasi 1 anno spaziale.
Non è un caso che, chi ne capisce di tennis come te, la vede più o meno come me e che invece i “calciofili poco compententi” non sanno cosa dire tecnicamente e rispondono solo dicendo che i ns post fanno “schifo”…
Non concordo solo su una cosa, quando dici “il pallino sulla tattica lo ha sempre avuto in mano Jannik, ma se trova uno che gli produce qualcosa di inaspettato…boh?”, nel senso che, sì, è un discorso che in questa partita può starci, ma il punto è che, secondo me, in primis Sinner ha fatto un suo solito “errore tattico” che gli ha fatto perdere molte energie (se guardi l’ultimo tie-break, e invece il resto della partita, capirai a cosa mi riferisco. Non lo scrivo perchè tanto i calciofili non lo capiscono e rosicano, mentre chi ne capisce ci arriva facilmente da solo… E, nell’ultimo tie-break, ha fatto esattamente come era ovvio, tattica banale e per niente utopica e non realizzabile per meriti di Berrettini, anzi…).
La speranza è che Sinner alzi il livello nel resto del torneo: un campione così può farlo e cmq non dimentichiamoci che viene da una prima parte della stagione dove ha giocato e vinto molto, poi l’infortunio, quindi è anche normale che ci siano questi “alti e bassi”…
@ artadian (#4115592)
Intedevo che non tornavo più sui commenti tecnici della partita, cosa che in effetti farò.
Ma che colpa ne ho se c’è gente che viene dal calcio e di tecnica tennistica ne capisce poco o nulla?
Perchè, se qualcuno vuole muovere obiezioni al mio post, ovviamente è liberissimo, ma mi aspetto critiche tecniche che controbattano il mio pensiero e, al momento, ne ho viste zero…
Al mio post si possono ovviamente anche fare critiche di essere “noioso” oppure le solite critiche da parte dei “super-patrioti” o dai “calciofili”, ma di quelle me ne importa meno di zero e, anzi, mi spigono a fare ancora più post per fare rosicare chi non ne capisce…
Guarda che contro “un campione vero” come scrivi tu le penne puo perderle anche il campione vero se si trova di fronte Sinner, l’ha dimostrato più volte e non per nulla è il nr.1 al mondo.
Ma cosa si pretende che vinca sempre 6-0 periodico?
Il gioco del tennis è questo, se anche perde le prossime 10 partite da Alcaraz o Djokovic diventa un perdente seriale?
Ieri Berrettini ha giocato il suo migliore tennis e Sinner ha giocato la partita che è riuscito a giocare con quel giocatore di fronte.
Smettiamola di fare regole transitive che non valgono nel tennis, come si possano fare previsioni attendibili dopo le partite Di Alcaraz e Djokovic fino ad ora viste è per me un mistero, avete visto con chi hanno giocato vero?
Ieri abbiamo assistito ad un match tra un campione ed un fuoriclasse.
Matteo, sulla sua superficie preferita, ha dato tutto, giocando con estrema attenzione soprattutto tatticamente, costruendo col back incrociato (ma non solo) aspettando la palla alta per spingere ed inchiodare magari in contropiede Sinner. Jannik temeva a mio parere gli spostamenti laterali, benché più veloce era meno sicuro negli appoggi mentre Matteo, certamente pesante, un po’ aspettava di fare tre passi e tirare il drittone (e Jannik in open stance non poteva certo fare ciò che fa di solito perché su erba mezzo contropiede è spesso vincente).
Bravissimo Berrettini a fare il suo ma di là c’è un fenomeno che sa alzare il livello oltre la soglia “normale”, prendendosi rischi premiati anche da un pizzico di buona sorte (righe nei momenti cruciali).
Arrivati al momento clou Matteo forse ha visto che oltre sarebbe andato fuori giri, l’altro avevo ancora margine.
Io sono rimasto stupito da entrambi, dall’intensità del match, dal livello fisico di Berrettini che non era prevedibile (credo che oggi i dolori li sentirà) e dalla capacità di Jannik di recuperare i break con l’autorità che solo i fuoriclasse hanno.
Uno doveva perdere, giustamente ha vinto il più forte ma Matteo dev’essere assolutamente conscio di avere tanto da dare ancora.
Alla faccia di chi lo definiva un ex giocatore.
Senza nulla togliere a Berrettini, secondo me Jannik non è in gran forma. Certo, vince perchè comunque è Sinner… Ma ieri era nervoso perchè ha sbagliato tante risposte, come con Hanfmann e ad Halle
Rispetto agli ace subiti jannik secondo me lascia troppo spazio al centro
A mio modesto avviso:
1. Berrettini “torna a casa” felice di aver ritrovato un livello molto alto e la certezza che è tornato ad altissimi livelli. Ho visto un miglioramento eccezionale nel suo rovescio e un dritto più carico, meno “strappato”, che ne potrebbe allungare di molto la carriera.
2. Sinner continua il percorso avendo già introitato un tennis di alto livello che potrebbe permettergli di faticare meno nei prossimi turni, che restano comunque un cammino tutt’altro che agevole (ma questo lo sapeva già).
3. Complimenti a entrambi, continueranno a stimolarsi a vicenda, tirandosi dietro anche il resto del movimento, compresi quei due gran talenti di Musetti e Fogninik
Poi è chiaro che se non sei un grande campione non vinci uno slam, ma io parlo di sfumature.
è vero, un gran peccato questo secondo turno, saranno stati contenti gli spettatori che si spellavano le mani sia per jannik che per matteo, ma noi ci mangiamo il fegato per questa che poteva tranquillamente essere una finale, che poi non è che jannik sia proprio un mostro di resistenza e di recupero, speriamo non paghi lo sforzo
Kecmanovic ha giocato 5 set ma un conto è giocare la partita successiva a mente libera e braccio sciolto con l’aspettativa di non disputarne altre, tutt’altro conto è giocare con la ragionevole possibilità di arrivare in fondo.
Che si muovesse.
Credo fermamente che tutti gli altri giocatori siano stati ben contenti di questo secondo turno. Nessuno avrebbe voluto incontrare così presto un giocatore come Matteo che sull’erba ha ottenuto i suoi migliori risultati. Oltretutto ho avuto l’impressione che si muoveva molto bene, ha rincorso alla grande diverse palle, e paradossalmente l’ho visto meno sudato di Jannik. A mio avviso e a malincuore è stata una perdita anche per il torneo stesso, poiché avrebbe regalato spettacolo contro chiunque, e una semi gli era sicuramente alla portata. Sono felice a metà.
Condivido, e questo spiega anche l’importanza che hanno i sorteggi nel condizionare l’esito dei tornei (senza vederci nessun complotto), per non parlare della discrezionalità delle decisioni degli organizzatori, e qui un filo di malafede secondo me c’è (esempio clamoroso la finale a Madrid tra Alcaraz e uno Zverev che aveva finito di giocare alle 3-4 della mattina dello stesso giorno).
@ tonino (#4115637)
Scusa tonino ma siamo al secondo turno, anche Djoko lasciava qualche set nei primi turni. Il prossimo avversario di Jannik ha giocato 5 set. Se Jannik arriva in semi dando 3 a 0 a tutti dici che ci arriva stanco ?
E perché vuoi agurare sta disgrazia a un altro sport? 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
Che male t’ha fatto la ruzzola umbro-marchigiana?
@ Mauro (#4115445)
Ahahahahahahah riesci ad essere antipatico anche quando esprimi un giudizio personale.
Mi spiace un po’.
Ho visto quasi tutte le partite di Berrettini e quella di ieri è tra le prime tre per qualità e mi tengo stretto..a parte i punti di forza servizio e dritto, risposta, rovescio, mobilità sono state per lui, di altissimo livello..in più, dove abbia trovato ĺe energie mentali e fisiche dopo i primi due set..
Ma io direi piuttosto il contrario di quanto dici… e comunque è esagerato parlare di partita della vita per uno che è ripartito più volte da zero facendo tremare i polsi a chi gli stava davanti…
Berrettini non sarà depresso per ieri, anzi si sentirà giustamente orgoglioso di una prestazione con la quale avrebbe battuto qualsiasi altro top ten. Certo, adesso si ferma al secondo turno e fa un passo indietro nel ranking, ma è ovvio che per rifarsi una classifica non poteva contare su Wimbledon né sugli altri grandi tornei in cui non fosse testa di serie. Ciò che deve fare Matteo è ripartire dai tornei minori (di fatto ha dimostrato anche quest’anno che non c’è 250 che non possa candidarsi a vincere) e poi di lì ottenere buoni piazzamenti per andare fino in fondo in quelli più importanti. Può farcela, è sulla buona strada e con Roig sembra essere tornato in fiducia, oltre ad aver fatto dei miglioramenti tecnici.
Quanto a Sinner, non credo proprio che risentirà di problemi fisici per la partita di ieri, che per quanto in bilico nel punteggio di ogni set è stata veloce, con punti spesso decisi dal servizio.
In ogni caso, una partita così dà più adrenalina e Jannik nei prossimi incontri potrà entrare subito nella giusta tensione. Il rischio di addormentarsi semmai ce l’avrà Carlos, che sta praticamente giocando partite di allenamento.
Caro Walden, in questo caso non posso essere d’accordo con te, perché è lo stesso maratoneta per eccellenza Medvedev, che in questo W. ha già corso dietro alle palline più di tutti (8 chilometri, contro i 7,7 di Jannik e i 5 di Alcaraz) ad avere fatto questa affermazione agli USOpen che ebbe il merito di vincere, impedendo a Nole di fare il grande Slam. In quella occasione arrivò in finale perdendo un solo set (ai quarti, credo, contro la sorpresa VDZ) e vinse in carrozza. Agli ultimi AO, invece, arrivò in finale stremato e questo sicuramente incise sulla sua prestazione in finale, per nostra fortuna.
La prima settimana ideale degli slam deve essere quella di un percorso netto, tre partite di tre set, possibilmente di esibizione, per poi incominciare più freschi e in palla la seconda settimana (vedi Jannik agli ultimi AO… arrivò in semifinale senza perdere un set). Questo purtroppo non è sempre possibile, né il fatto di vincere più di un incontro al quinto ti impedisce di arrivare in finale (vedi Zverev al RG), ma indubbiamente chi ha giocato di meno arriva avvantaggiato e chissà, se Zverev non avesse giocato tanto prima se Alcaraz avrebbe poi vinto il RG (Zverev ha avuto le sue chances per chiuderla ma mancò di lucidità in punti importanti).
28 ace Berrettini non li ha mai fatti a memoria….
La voglia di rivalsa verso un altro italiano l ha spinto forse ad una prestazione che nemmeno lui sa o ripeterà….
Vediamo i prossimi tornei x controprova…di certo questa versione in un altro spicchio di tabellone avrebbe asfaltato tutti…peccato….detto da uno che non lo sopporta proprio…
Per quanto il tennis sia uno sport in cui nulla è scontato a me pare che entrambi non siano un problema eccessivo per lo Jannik dell’ultimo anno.
Al di la del dolore per l’uscita di Matteo, che con più fortuna poteva andare in fondo e risalire in posizioni più consone in classifica (cosa che se il fisico tiene non mancherà di accadere a breve), il fatto che questo match sia successo così presto nel torneo è una buona cosa: da fiducia a Jannik e avrà un paio di turni “agevoli” per ammortizzare la battaglia.
Secondo me Sinner aveva molta più tensione. Ma bravo a vincere ugualmente. Ha vinto 3 tiebreak e, se guardiamo le statistiche di Berrettini, ancora più bravo. Quasi 30 ace e circa 60 vincenti per Berrettini. Sinner ha vinto i punti più decisivi. Per me la nota negativa è aver preso due break nel terzo. Da capire se ha mollato volutamente o trattasi di black out di 15-20 minuti. Ripeterlo in un quinto set sarebbe un dramma. Comunque è l’unico dei big che ha incontrato tra Halle e Londra parecchi erbivori. Questo è un aspetto positivo per il proseguo. Speriamo che nel terzo turno riesca a vincere non sprecando troppo. Ha bisogno di rifiatare
Quoto in toto
Solo io sono contento di affrontare kecmanovic e non griekspoor?
@ Walden (#4115608)
Visto che tu sei un maestro di tennis e sai di cosa parli, puoi dispensare un pò del tuo sapere anche a me e dirmi in che cosa la mia disamina è sbagliata? Grazie
Ospite questo è un forum di ultras dove è severamente vietato criticare gli italiani.
Io concordo con la tua disamina, questo Berrettini vale massimo il 60-70% di quello che era e io non sono affatto convinto che tornerà a quei livelli, spero di sbagliarmi.
Sinner gioca adeguandosi all’ avversario, nei tie-break ha cambiato marcia.
Non gli interessava stravincere ieri, solo di fare una partita allenante senza sprecare energie esagerate.
Chiaro e forte.
Niente altro da aggiungere.
Grande partita, matteo ci ha messo anche l’orgoglio del gran campione che non vuole soccombere con il numero uno su erba il Matteo di ieri sera lo battono in pochi,per quanto riguarda jannik, credo che questa partita gli darà un ulteriore convinzione,e per Nole e Carlos, saranno cavoli amari.
…non sopporto le sue telecronache…
Partita bellissima.
Ho però la mia chiave di lettura.
Berrettini voleva riscattarsi perché non ha mai accettato che Sinner gli ha tolto il palcoscenico. L’ascesa di Sinner diventato poi nr.1 e’ andata di pari passo con il declino di Berrettini. La partita di ieri per Berretini era la partita della vita. Ha dato tutto tentando il riscatto ma non c’è riuscito. Meglio così altrimenti al prossimo turno avrebbe perso con chiunque.
Una cosa che mi ha infastidito è stato il tifo sfrenato che traspariva dalla commentatrice di Sky. Se non vado errato è la stessa che decanta Alcaraz oltre l’accettabile. Per me è davvero inopportuna tant’è che sopporto le sue telecronache.
Grande Sinner continua così.
Io ho un fortissimo ricordo della finale dei campionati italiani assoluti del 1970 (27 settembre 1970: Adriano Panatta b. Nicola Pietrangeli 6-1 3-6 3-6 10-8 6-4), vista in TV in bianco e nero, che segnò il passaggio di testimone dal più grande campione sino ad allora a quello del futuro. Ma ora siamo in un’altra era tennistica, e l’incontro tra JS e MB era a Wimbledon, e Sinner è il n. 1 del mondo… è stata quella di ieri la più bella partita della storia tra due tennisti italiani (sino a oggi…).
Partita molto meno equilibrata di come viene raccontata.
Sinner in controllo totale, ha lasciato il terzo set, i tie-break li ha vinti col sandalo tirolese
Il mio pronostico è stato perfettamente rispettato.
Sinner verso il titolo doveva temere soprattutto questa partita.
Se sta bene non vedo chi possa impensierirlo, sia qui che a New York.
Per questo in ottica grande slam capisco il suo disappunto per Parigi dove è stato vicinissimo ad Alcaraz.
Un passo d’oculista lo facciamo?
Evidentemente non sai di cosa parli….