Arnaldi si arrende a Hijikata al Queen’s: l’australiano vince in due tie-break
Niente da fare per Matteo Arnaldi al torneo ATP 500 del Queen’s. Il tennista italiano, dopo la vittoria al primo turno contro il francese Humbert, è stato eliminato agli ottavi di finale dall’australiano Rinky Hijikata con il punteggio di 7-6(0), 7-6(7) dopo oltre due ore di battaglia.
Arnaldi, che cercava la ventesima vittoria in stagione, non è riuscito a trovare le contromisure al gioco vario ed efficace di Hijikata, capace di interpretare l’erba in modi diversi e di impedire all’azzurro di organizzare una reazione adeguata. Sarà quindi l’australiano classe 2001 a sfidare nei quarti di finale il vincente del match tra Sebastian Korda e Grigor Dimitrov.
Il rammarico più grande per Arnaldi arriva nel finale di secondo set, quando non è riuscito a sfruttare un set point che avrebbe potuto riaprire la partita. In generale, il giocatore ligure ha mostrato una certa discontinuità nel suo tennis, alternando buoni momenti a passaggi a vuoto che gli sono costati caro.
Il primo set era iniziato male per Arnaldi, molto falloso con il dritto e poco incisivo al servizio. Hijikata ne aveva approfittato per scappare sul 5-2, ma improvvisamente l’azzurro aveva trovato la forza per infilare quattro game consecutivi e trascinare il set al tie-break. Qui, però, Arnaldi ha accusato un nuovo blackout e l’australiano ne ha approfittato per dominare 7-0.
Nel secondo parziale, Arnaldi ha provato a trovare maggiore continuità, riuscendo a tenere il servizio con più autorità. Hijikata ha concesso tre palle break (una nel terzo game e due nel settimo), ma l’italiano non è riuscito a sfruttarle. Sul 5-4, Arnaldi ha dovuto annullare due match point, prolungando il set al tie-break. Ancora una volta, il dritto ha tradito l’azzurro nei momenti decisivi: avanti 6-3, Hijikata ha sprecato tre match point, concedendo anche un set point ad Arnaldi, ma alla fine si è imposto al sesto tentativo per 9 punti a 7.
Per Matteo Arnaldi, questa sconfitta rappresenta un momentaneo stop in una stagione comunque positiva. Il tennista sanremese cercherà ora di preparare al meglio l’appuntamento con Wimbledon, consapevole di dover lavorare sulla continuità del suo gioco e sulla tenuta mentale nei momenti chiave dei match.
Rinky Hijikata, invece, si conferma un avversario ostico per Arnaldi: l’australiano si era già imposto in tre set nei quarti di finale del torneo di Delray Beach quest’anno. Con questa vittoria, Hijikata si regala la possibilità di continuare il suo percorso al Queen’s e di misurarsi con avversari sempre più impegnativi
Marco Rossi
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invece per me fa benissimo così: fa il calendario di quelli forti a costo di perdere qualche punto in classifica nell’immediato. Intanto é l’unico che quest’anno è arrivato in un quarto di finale di un 500
Per me fa bene a continuare cosi, io vedo grandi margini di miglioramento e idee ben chiare su dove vuole arrivare. Qualche incidente di percorso va messo in preventivo
Per chi se lo ricorda a fine anno avevo postato i miei auspici per il 2024 dei nostri beniamini e per Arnaldi avevo detto che sarebbe stato un buon anno se avesse confermato le posizioni raggiunte (finora le ha migliorate) e avesse portato a casa minimo un 250.
Il problema è che i 250 non li fa proprio e queste pause tra i grandi tornei le sta pagando.
Oggi speravo in una vittoria convincente con l’australiano per vederlo all’opera con Dimitrov o Korda, sono certo che avrebbe avuto chanches e avrebbe giocato con altro piglio.
Ci sta perdere una volta con Hijikata, due cominciano ad essere un campanello d’allarme, soprattutto dopo che ha perso negli ultimi mesi con Purcell, Nagal, Jarry (ottimo giocatore, ma a Roma… Ad Adelaide sul duro lo devi battere, anche se sta diventando forte anche sul cemento).
Poi quando incontra dei Top lo vedi che da il meglio, non tanti col Ranking intorno al 40 possono dire di aver battuto Rublev o Ruud o portano TsiTsi al quarto su terra.
Ha perso nettamente solo con De Minaur in Australia, con altri Top ha vinto dei set e fatto ottime prestazioni ed è per questo che dovrebbe provare a giocare un po’ più spesso tornei che sono alla sua portata.
Dopo il Sudamerica ha fatto solo Mille e un 500 (Barcellona) e in preparazione per Parigi il challengerone di Torino dove Darderi lo ha battuto. Un po’ poco in effetti…
Non so il motivo di questa programmazione, come ho già scritto lui e il suo staff sono professionisti, io lavoro nella ristorazione e seguo da appassionato, però lo vorrei vedere alzare un trofeo, magari iniziando da un 250 “amico degli italiani” come Umago…
Noi (che poi, noi chi? Quelli che sono contenti per il momento attuale del tennis italiano? Quelli che sostengono i nostri ragazzi anche dopo una sconfitta e non si fanno prendere dalla sindrome da ultras che il centravanti è dio in terra, poi sbaglia il rigore e ha la mamma maiala?) non siamo né buonisti né ciechi, è vero che a volte cerchiamo una giustificazione a prestazioni sottotono, ma è la nostra natura di sostenitori di ragazzi che ci stanno dando tante soddisfazioni (morali, ovvio) dopo 40-50 anni di vacche magre e magrissime con qualche estemporanea prestazione occasionale.
Sbagliamo a fare i complimenti (tipo a Darderi) per una partita lottata punto a punto con uno col quadruplo di esperienza?
Sbagliamo (sbagliavamo) quando diciamo di aspettare che Berrettini tornerà come prima? Quante sbertucciate da “guest” oggi spariti.
Sbagliamo a fare critiche ponderate e sempre costruttive contro le quali vengono scagliate frasi del tipo: “dove vuoi che vada con quel servizio-braccino-rovescio-ecc-ecc…”?
C’è una cosa sola che continuiamo a sbagliare: rispondere a provocatoi e trolls, purtroppo a turno ci caschiamo com e me in questo istante, ma piano piano impareremo.
Impareremo a fregarcene di chi non è un vero appassionato, men che meno sportivo ed è solo uno che per ragione di vita ha la sconfitta altrui…
Una sconfitta meritata come lo era stata contro Nagal a Montecarlo, Arnaldi ancora una volta presuntuoso e poco umile quando affrobta avversari più deboli.Atteggiamento che se non cambia lo porterà indietro in classifica.
Voi invece non siete monotoni col vostro buonismo e sempre alla ricerca di alibi !
Si infatti, sarà il prossimo top ten Australiano !
Non sarebbe meglio provare ad arrivare in fondo a qualche 250?
@ Marco M. (#4097062)
Pensa che voglio cambiare il mio nickname in bravolostesso.
Non sono io che son monotono. Sono le sconfitte degli italiani che lo sono
A me dispiacciono invece voi tutti contenti perché non meritavano
Arnaldi secondo me ha messo nel mirino una velocità di crociera molto ambiziosa.
A mio parere ha fatto bene perché è giovane, è a ridosso dei 30 ed è giusto alzare la posta e puntare in alto.
Di conseguenza a tale scelta/impostazione in questa fase della carriera paga dazio soprattutto in termini di continuità.
Il tennis che ha messo nel mirino, ad oggi, se non è perfettamente centrato, lo porta ad essere eccessivamente falloso.
Nei momenti importanti poi tende chiaramente ad abbassare la velocità di crociera per ridurre gli errori, ma a volte esagera e sembra addirittura andare sotto ritmo.
Sembra quindi un tennista scostante e che ha problemi a fare le scelta giuste al momento giusto, ma tutto nasce dall’obiettivo che ha messo nel mirino nel medio-lungo termine.
Oggi ha perso una partita che era alla sua portata, ma paga un dazio per un obiettivo che è (almeno spero) correttamente ambizioso.
Vedremo nel corso del tempo se quello che penso abbia fatto sia un investimento che darà i suoi dividendi.
Io ci credo e penso che debba andare avanti sulla strada che ha intrapreso.
Oggi arnaldi con le ruote sgonfie, ci puo’ stare nel corso di una stagione. E’ mancata la scintilla che facesse girare il match, non ha mai dato realmente l’impressione di riuscirci
@ walden (#4097029)
Concordo giova troppo poco perché pensa di fare già bene nei tornei importanti ma servono match e fiducia! Forse ha troppa autostima, e lo,dico da suo grande fan.
Matteo credo che soffra proprio l’australiano visto che quest’anno ci ha già perso, ma sono sicuro che ben presto si rifarà. Forza!
Tu sei più monotono e ripetitivo di un utente bannato di recente…
Non hai altro nella vita?
@ Tempia fugit (#4096921)
Più che l’erba mi sa che non digerisce Hijikata
Francamnete dopo l’impresa di ieri mi sarei aspettato qualcosa di più, non ho visto tutta la partita, ma l’impressione è che Hijikata sia un bel giocatorino (mi ricorda McDonald, come stile di gioco) ma tutt’altro che un fenomeno. Arnaldi con giocatori così deve sapere modificare la tattica, e soprattutto su questa superficie deve evare una battuta costante. Ha pagato il continuo inseguimento con due TB, soprattutto il primo, decisamente anonimi. Sul secondo, grazie anche ad un paio di regali, ha avuto la palla per andare al 3°, ma anche li solo una seconda e scambio lungo e poco incisivo, sul quale, come quasi sempre è successo ha avuto la meglio l’Australiano. Certo, non aveva davanti grandi opportunità, il vincitore fra Dimitrov e Korda, ma si trattava di fare esperienza. Incomprensibili le scelte degli ultimi 3/4 mesi, di giocare così poco. Non è Sinner.
Sui tie break comunque gli italiani devono vedere di esercitarsi perchè veramente sono assurdi negati proprio
Bravo Matteo, l’australiano in gran spolvero, tutto sommato bene così.
Giusto, e poi il ragazzo impara e migliora in fretta
E’ un cagnaccio soprattutto quando gioca con Arnaldi…due vittorie su due nel 2024. Per il resto sei mesi di perfetto anonimato.
Peccato davvero, ma Arnaldi si è ben comportato.
Peccato poca consapevolezza e convinzione oggi. Il Jap era in giornata..
Non c’è fretta…
Non era facile perchè l’australiano è un “cagnaccio”….
Bravo lo stesso. E uno
Ci vogliono gli enzimi giusti per digerire l’erba. Con il tempo si farà.