Musetti: erba come miglior superficie… Non solo una provocazione
Lorenzo Musetti ha chiuso la scorsa settimana con la semifinale a Stoccarda. Nella settimana in Germania sui prati ha mostrato momenti di ottimo tennis, soprattutto limando alcuni suoi problemi proprio grazie alle caratteristiche della superficie che impongono aggiustamenti. E se l’erba potesse davvero aiutarlo a fare un salto di qualità? Ne parla Marco Mazzoni nel video editoriale.
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Nole barcollava vistosamente gia’ in Semi-Finale (portata a cada di esperienza e con un avversario un po’ debole di testa) era vistosamente handycappato fin dal primo turno, non aveva potuto disputare tornei di avvicinamento perché era uscito a pezzi, sfasciato, Dal forno di Tokyo (unica possibilitá).
Eppure in effetti ci era andato comunque vicino, anche se la finale evidenziava il cadavere di Nole in campo.
Tutto dimostra che era 100% in tasca un irripetibile leggendario Gran Slam.
Nole “sopraffatto dall’ emizione” in campo non é Mai esistito, Nole opraffatzo/sfasciato dal troppo giocare Si, anche due settimane fa (a notte fonda, a 37 Anni, rotto… ma guarda un po’).
Beh, forse, per chi si “chiama” Ugetsu, Mpteshi non è un nome difficile; ma per chi usa fonemi combinati “più italiani” un po’ lo è 😉
@ zedarioz (#4093885)
“slice offensivo alla Berrettini/Vinci”
Io anni fa scrissi, a mano, una lettera a Tartarini ( che, giustamente mai mi ha risposto; meno giustamente mi presi qui gli strali di chi mi accusava di presunzione e di far perdere tempo prezioso all’allenatore di Musetti) dove suggerivo proprio di studiare il rovescio affettato di Roberta Vinci per ridurre, riadattandolo al tennis maschile (ricordo che anche Serena Williams batteva e tirava di dritto piuttosto forte…) alcuni problemi gravi di Musetti, in primis la risposta su battute avversarie che rimbalzino sopra la spalla.
Di tutto questo in questi quattro (tanti ne sono trascorsi) anni nulla si è visto e, difatti, insieme ai tempi di reazione, di spostamento, di movimento del braccio, quello della risposta è rimasto il problema più grave.
Dispero del fatto che venga seriamente affrontato, men che meno risolto, in futuro.
Quanto agli esempi da cui apprendere metodi di lavoro, anche Fognini ne aveva uno, pur meno di successo di quello che ha Musetti.
Curioso, ma non troppo, che ambedue questi esempi di dedizione al mestiere di tennista siano Sud Tirolesi.
Evidentemente a noi Italiani di origine latina manca qualcosa, dentro.
A mio modesto parere uno dei problemi per questo ragazzo è che tanti lo vogliano far passare per fenomeno a tutti i costi. E questo gli mette addosso ansie inutili. Musetti è un ottimo tennista che nella sua carriera avrà alti e bassi e in base a questo avanzerà e retrocedererà. Ma smettiamola di voler da lui quello che non sarà mai solo perché fin da ragazzino qualcuno ha deciso che deve essere numero 1 e vincere tanti slam. Ha già da migliorare vari aspetti di gioco evitiamo di mettergli addosso pressioni inutili.
@ Koko (#4093848)
Ah, ecco.
Facilmente immaginabile, però non è altrettanto facile confondere i loro due cognomi… 😉
@ Koko (#4093803)
Berrettini qualcosa meglio di quanto Lei scrive su erba ha combinato.
Ma che c’entra Berrettini?
@ l Occhio di Sauron (#4093732)
Murray vinse DUE Uuimbledon, più una “edizione olimpica”.
Ma che c’entra Murray?!?
Murray all’età di Musetti era 2 al mondo, aveva disputata una Finale Maggiore, vinto un Cincinnati, sconfitto più volte Federer (ed una volta Giocovic, eguagliando in questo Musetti, ma era proprio la finale di Cincinnati), dopo aver vinto il suo primo torneo a 19 anni ed avendo già avuta una carriera costellata di gravi infortuni, al ginocchio, al polso…
A Uuimbledon, a 21 anni, già vantava un QdF.
Ora mi pare evidente che per ora Musetti abbia già conseguiti risultati sensibilmente inferiori a Murray pari età ma, pur non avendo la sfera di cristallo, propendo ad immaginare che ben difficilmente Musetti potrà ripercorre la carriera di Murray, proprio particolarmente sulle superfici rapide, erba inclusa.
Se poi Musetti saprà vincere due volte Uuimbledon, pur non in competizione con due tra i tre che l’hanno vinto più volte in assoluto, allora mi ricrederò.
Ma per ora non si propongano paragoni così irriverenti da sembrare blasfemi.
Un progetto ambiziosetto! Oltre al controbalzo, Federer sapeva soffrire in campo quando necessario.
Piu facile che impari il rovescio a due mani.
@ Ambrogio (#4094528)
Mentre aspetti, mettiti comodo, magari con un coppo di bruscolini, perchè ne avrai da aspettare. enzo
Musetto è un talento universale. Che l’erba battuta possa essere un trampolino di lancio é fuori di dubbio… ma vale anche per le altre superfici.
Quello che manca al Muso è il saper stare sulla riga di fondo e non indietreggiare
Il salto lo avremo quando deciderà di anticipare il colpo e studierà Federer. Indiscusso maestro del controbalzo.
ma perché lo chiamate con il secondo cognome che nemmeno usa ? Si chiama Mpetshi, é così difficile?
Nole non ha perso il Grande Slam per colpa di Tokyo, l’ha perso perchè è stato sopraffatto dall’emozione di averlo lì a distanza di una partita ed è entrato in campo completamente bloccato, poi certo dall’altra parte della rete non c’era un fesso, ma quel Djokovic era ancora sufficientemente superiore a Medvedev se fosse stato emotivamente in grado di giocare quella partita.
Non basterebbe.opterei per una terapia d’urto tipo un mese in Jamaica.
Concordo con te e con Mazzoni
L’unica cosa che si può dire è che sul finire degli anni ’70 ed i primi ’80 l’Australian Open era la cosiddetta “gamba zoppa dello Slam”.
Non vi partecipavano i migliori giocatori.
Dall’83 in poi i migliori ricominciarono a partecipare, ma tornò ad essere una prova alla pari delle altre solo con il passaggio al cemento.
Wilander vinceva, ma in effetti quella erba anticipava quella che avremo vista in seguito a Wimbledon.
Un erba che favoriva i giocatori in grado di giocare in anticipo. In questo aspetto del gioco.
Mi puoi elencare i grandi specialisti dell’erba secca odierna è quelli con cui si misurava Wilander per cortesia?
Wilander che, ricordo ,era un regolarista su terra e pure sul cemento. Su erba NON si poteva fare diversamente a meno che non si fosse un Muster o un Bruguera, tutti dovevano attaccare (forse l’unico diverso davvero era Mecir).
Ergo: Wilander non era completo, si adeguava perché le superfici allora NON erano simili come oggi e si migliorò al punto di fare il capolavoro assoluto nel 1988 ovvero giocare al 105%.
Sminuire i giocatori del passato ha un problema: si sminuiranno a breve quelli odierni.
Si ma il fatto di saper fare tutto lo rendeva comunque in grado di vincere ovunque ed anche su erba! Ma da subito era versatile: non è che è andato a fare manovalanza su erba da sfigato terraiolo ed è cresciuto grazie all’erba anche altrove. Non era Lendl che aveva proprio una avversione per la vittoria su verde soprattutto nello slam. Nel suo ambito se era in forma già era abbastanza versatile per vincere ovunque. Valeva otto ovunque e se gli specialisti non giocavano almeno da 8+ vinceva lui. Era la iena che sotterrava i grandi non abbastanza grandi o in forma! Un grande residuale… ed infatti Canè in Davis fece il miracolo con lui!
😆 Esatto avrei dovuto mettere Musetti contro Berrettini invece di Berrettini senza contro. Con Berrettini….
Dovrebbe provare sul dung, magari trova la superficie veramente adatta a lui.
Berrettini è fra i più erbivori che ci sono. batte specialisti e non specialisti. anche ieri con draper e’ stato vicinissimo a vincerla.
dire che matteo vince su erba solo su chi non è erbivoro significa capire poco o nulla di tennis.
ma forse ti sei espresso male,
e’ pacifico che matteo sui prati e’ nei primi 7-8 al mondo.
poi le partite le vinci e le perdi ma ha un gioco proprio adatto all’erba.
Ha vinto uno slam l’anno prima su terra per cui non è quel giocare su erba che lo ha fatto forte e completo ma il fatto di essere forte e completo a farlo vincere su un erba meno presidiata da campioni erbivori con alcuni che non andavano e meno prestigiosa negli anni successivi ai grandi campioni Aussie. Wilander se al top del suo gioco era forte a prescindere ma sulla vera erba Londinese solo alcuni quarti e quindi è già meglio Sinner semifinalista.
Quale? Amsterdam?
😆 Dare per tennista stabilmente pericoloso a Bublik è un attimo esagerato. Se è on ok ma a volte si batte da solo o come nel nostro caso si ritira proprio! Perricard è nuovo a certi livelli ed il Tedesco ha meno qualità di Musetti. Io parlo di erbivori accertati e che giochino decentemente bene in un match completo.
Wilander ha vinto due edizioni dell’ Australian Open su erba, prima che si passasse al cemento
L’importante è che non impari ad accorciare le aperture e appena torna sulla terra non torni 3 metri oltre la riga di fondo come ha fatto quest’anno. L’erba può aiutarlo tanto ma lui deve farne tesoro! (oltre a migliorare il servizio che è cosa buona e giusta per qualsiasi superficie)
Berrettini ha perso contro un bomber più bomber di lui. Il giorno prima ha stracciato il povero Musetti, bravo quanto vuoi ma gli manca la “castagna” In gergo pugilistico, è il colpo da KO. Purtroppo oggi pomeriggio la storia si ripeterà, cambieranno solo i protagonisti. Harcarz, avversario di Cobolli, ha il fisico bestiale e la bomba. Al romanox mancano entrambi. In teoria Flavio è spacciato, ma nel tennis mai dire mai
Secondo me Mazzoni havragione da vendere !
Si prenda il Musetti (talento pressoché infinito…) e Lo Si rinchiuda per almeno due mesi in un centro su erba …
Per esempio, se puo’ restare un mesetto a Wimbledon dopo… Wimbledon, resti li’ !!!
Che cavolo serva la paglicciata olimpica per il Tennis (calcio, ciclismo, rugby, pallacanestro, boxe, ecc.) resterá un mistero.
Djokovic “docet” e Djokovic NON ha il leggendario Gran Slam tra i suoi trofei, mentre ha la figura barbina (per non dire IDIOTA) della pagliacciata di Tokyo, che gli ha letteralmente sputtanato l’ avvicinamento agli US Open 2021, e un leggendario, immenso, irripetibile Gran Slam (lo aveva giá in tasca).
cosa si è scolato Mazzoni stamattina?
Con tutto il rispetto Mats ha 6 titoli di doppio che non si giocava stando in fondo e quanto a Wimbledon… Non era l’erba battuta di oggi.
Tra l’altro, ad esempio nel 1984 c’erano tutti a memoria.
In realtà Perricard, Koepfer e Bublik sono tutti degli ottimi erbivori con un gran servizio. Il kazako addirittura è campione uscente ad Halle…
Qualcuno dice che anacronistica sia la terra, ma si tratta di pensieri condizionati dai giocatori preferiti, o mal sopportati… In generale non c’è una superficie anacronistica, ma quella dell’erba è certamente la stagione più breve. Uno come Musetti deve prima risolvere problemi che ha su qualsiasi superficie.
Esatto, specialmente quando la partita sembra persa o molto complicata, quando gli subentra la sindrome “6-0 e doccia presto”.
A Wimbledon di erba classica ha già fatto meglio di lui Sinner. Magari era solo più sveglio degli altri a trovarsi in Australia pronto mentre altri campioni nemmeno andavano all’ epoca.
@ Pier no guest (#4093863)
Bah io ricordo solo un vittoria di Wilander sul neo introdotto rebound ace in Australia!
Non capisco, ma sarà colpa mia… Caro Mazzoni, il titolo e il video contrastano e non di poco…
Nel mio piccolo… Musetti potrebbe essere un giocatore universale, ma il suo approccio ai match, è assolutamente da rivedere.
Bisogna solo vedere se ha l’umiltà per accettare di prendere anche esempio da un altro tennista in primis, ancor più se connazionale
Il titolo è quindi sbagliato, perchè è proprio una provocazione. Un conto è che l’erba sia una palestra per cambiare atteggiamento, un conto è che diventi la superficie preferita che sarà sempre e solo la terra battuta. Giusto focalizzarsi sulla necessità che tutti auspichiamo di un musetti più offensivo e aggressivo in campo, però letta così sembra che Musetti abbia solo un problema di atteggiamento, invece ha questi problemi tecnici e mentali che deve migliorare in contemporanea alla posizione più avanzata:
– seconda palla di servizio: deficitaria in generale, totalmente negativa su erba
– anticipo col dritto, movimento personale e macchinoso che ha bisogno di tempo e lavoro per essere velocizzato
– slice di rovescio, come dice bene Mazzoni, Musetti ha uno slice difensivo solo teso a rallentare lo scambio, mentre sull’erba serve uno slice offensivo alla Berrettini/Vinci, che serva per prendere la rete.
– Carenze mentali: come abbiamo visto con Berrettini e come sappiamo bene, Musetti tende a piangersi addosso, ad alternare momenti di grande tennis a momenti di depressione se le cose non vanno come vorrebbe: sull’erba al minimo calo, perdi un servizio e di conseguenza set e magari match. Questa debolezza mentale sulla terra, dove è possibile ribrekkare più facilmente, viene attenuata, sulle superfici veloci non te la puoi proprio permettere.
Quindi Musetti pur essendo meritatamente n. 30, se vuole ambire a qualcosa di meglio deve migliorare in tutto, atteggiamento, tecnica nei colpi, forza mentale. Stiamo a vedere se ne sarà capace. Ha tutto il tempo per lavorare su qualsiasi aspetto. A patto che lo faccia davvero. Io temo sempre che sia un po’ alla Fognini “io sono fatto così, non mi rompete i cabasisi, prendere o lasciare” anche se ho speranze che migliori davvero. A differenza di Fognini, Musetti ha davanti un esempio, con cui può lavorare assieme in davis/olimpiadi, che non può non ispirarlo.
Sono d’accordo con te.
Se è vero che l’erba lo costringe ad avere un atteggiamento più offensivo non è affatto scontato che poi riesca a portarsi dietro questo atteggiamento su altre superfici, ma non è nemmeno scontato che non sia così, dipende da lui e dal lavoro che fa.
Sicuramente il fatto che la stagione su erba sia una parentesi di un mese non aiuta e infatti Mazzoni dice che se la stagione su erba durasse di più sarebbe meglio per il Muso.
Sull’involuzione di Musetti, io ricordo che da giovanissimo emergente era molto più spavaldo e offensivo.
Secondo me sono stati fatti errori sia dal punto di vista della mentalità – atteggiamento – convinzione, sia dal punto di vista della costruzione tecnica e tattica del giocatore… Alla fine sono due facce della stessa medaglia.
Musetti è ancora molto giovane e il tempo per raddrizzare la rotta ci sarebbe.
Il tennis su erba può essere utile perché può indicare la rotta giusta però, come dici anche tu, nulla è scontato e il timone dritto lo deve tenere lui e chi lo segue.
Mi permetto ma… Perché no? Wilander quando batté Lendl giocando a tutto campo a Flushing nel 1988 non fu un caso: la tattica, ben studiata, aveva origine non solo dai risultati in doppio ma da due vittorie agli Australian Open su erba 1983/84 dove o battevi e scendevi o nisba.
Certo, l’intelligenza di Mats non era quella di Musetti ma il braccio di Lorenzo Wilander se lo scordava.
@ MARMAS (#4093789)
Quindi se uno si adatta un attimo all’ erba riporterebbe questo adattamento contingente anche su terra e cemento? È tutto da dimostrare perché magari torna a vecchie abitudini foriere comunque di buone soddisfazioni! Musetti è in generale meno competitivo di prima non per un fatto meramente tattico ma perché ci crede meno! La sua epoca d’oro lo vedeva sciorinare un numero da punto della settimana dopo l’ altro da molto giovane e meno bloccato e questo faceva la differenza.
@ Viri (#4093831)
Era riferito a Musetti!
Draper è uno specialista e Berretto ha avuto due match point dai
Draper è uno specialista e Berretto ha avuto due match point dai
ma il progetto tecnico di questo forum lo ha fatto topogigio?…
post che si spostano di numero, post che appaiono dopo minuti e si inseriscono a caso…
Se leggi il mio primo commento (che io vedo al n.3) è il concetto che ho espresso. Però occorre anche rispondere al titolo (a meno che prima o poi non venga modificato), sennò che senso ha metterlo?
Allora io scrivo un articolo: “Fokina è il favorito n.1 al Roland” e poi leggendolo c’è scritto che il favorito è Alcaraz e su Fokina che è un outsider che forse-forse può arrivare massimo ai quarti….
A meno che quell’articolo non lo scriva Tsitsipas …
Non so, io non do mai tanta importanza ai titoli.
Però se ascolti bene l’editoriale il concetto è che l’erba è la miglior superficie per migliorare un certo atteggiamento – attitudine e cercare di portarsi dietro questo miglioramento anche su altre superfici.
Non dice che l’erba è la superficie tecnicamente più adatta al tennis di Musetti, perché effettivamente non lo è.
Beh Berrettini sembra aver dimostrato la sua adattabilità solo contro altrettanti poco erbivori. Se incontra uno da erba è probabile che esca subito. Per cui se deve sperare nella sorte per avanzare e non può vincere semi e finale con presumibili specialisti giunti fino a li significa che si adatta solo per pochi punti se non baciato dal sorteggio. Certo a volte meglio che uscire al secondo turno ma mi pare poco se aspira alla top 15.
Allora perchè il titolo dell’articolo è: “Musetti erba come migliore superficie, non solo una provocazione” ???
E’ a questo che si sta rispondendo…
Io sono perfettamente d’accordo con Mazzoni e ho scritto qualcosa di simile qualche giorno fa.
Se si ascolta bene l’editoriale, Mazzoni non dice che l’erba può essere la migliore superficie per Lorenzo, ma può essere invece un’ottima “medicina” per il suo tennis.
Per essere veramente competitivo su erba Musetti, ad oggi (in futuro chissà), è troppo poco incisivo nei colpi di inizio gioco e questo è un deficit troppo penalizzante quando ti vai a confrontare con i migliori interpreti della superficie.
Però l’erba lo aiuta (direi che quasi lo costringe) ad avere un’attitudine perfetta per esprimere al meglio il suo talento e per superare i problemi di passività nello scambio che sono la sua vera zavorra.
Sull’erba non puoi metterti a fare il tergicristalli tre metri dietro la riga di fondo… Direi che non hai proprio la possibilità di cadere in questo tipo di trappola.
Sull’erba non puoi non essere offensivo, sei costretto a stare più vicino alla riga di fondo, ad accorciare i tempi di gioco e a cercare colpi definitivi o che ti consentono di ribaltare lo scambio.
Non c’è tanto tempo per pensare, si va d’istinto e si deve per forza puntare su manualità e talento e di manualità e talento Musetti ne ha da vendere, ma sono doti che spesso si perdono in un atteggiamento troppo difensivo e remissivo che i prati non ti consentono di avere.
Nn ho mai amato musetti ho sempre sostenuto sia un tennista da 20/40 atp e per ora i numeri mi danno ragione,ma penso che l erba possa davvero essere x lui la miglior superficie…..solo che il tennis su erba dura 2/3tornei l anno
Musetti può giocare meglio di altri su erba.
Ma i problemi sono gli stessi che ha sulle altre superfici.
Manca coraggio(per colpire la palla avanzando invece che indietreggiando) e fiducia(per avere un rendimento più costante soprattutto col servizio).
Finchè non sblocca questi punti (e difficilmente lo farà mai), rimarrà un giocatore da mezza classifica.
Troppa importanza sul tennis da erba. Condizionati dalla storia e dalla tradizione di Wimbledon e dove le recenti ottime prestazioni di Sinner e Berrettini possono avercela fatta godere di più ma obiettivamente è una superficie anacronistica con le racchette degli ultimi 15 20 anni. Spero passi in fretta questa “stagione” sull erba. Partite inguardabili
Complicato Mazzoni, complicato.
Scambi brevi, poco tempo per pensare:Lorenzo non ha colpi secchi ma se non pensa non si incasina… Pareggio.
Su erba accorcia le aperture, a volte blocca ma il servizio non regala troppi punti… Pareggio.
Lorenzo può giocare bene ovunque ma sembra al momento non eccellere : su terra soffre la distanza, sul duro subisce le accelerazioni che gli tolgono il tempo, su erba non chiude rapidamente i propri turni di battuta.
Ma se facesse dei miglioramenti prendendo spunto da come si adegua su queste diverse superfici potrebbe fare un grande salto: entrare col dritto prima, nel rovescio portare il peso del corpo per incontrare la palla anziché sbracciare indietreggiando, il servizio che è in sostanza una prima in kick usarlo per l’approccio a rete ogni tanto (visto che ha mano) e sfruttare pure la battuta in slice.
Io la vedo così: ci sono giocatori con un gioco definito che devono aggiungere alcuni elementi su superfici meno consone al loro gioco ed altri, come Lorenzo, che sa fare un po’di tutto e che se aggiunge alcuni schemi può diventare quello da quarti di finale ovunque e poi tentare il colpo.
considerando da dove viene, dovrebbe giocare meglio sul duro
le valutazione che vanno fatte
concordo su tutto
per me rimane inadeguata la guida tecnica di Musetti
Per me siamo di fronte a questo paradosso: non é la superficie dove Musetti gioca meglio, ma siccome lo stesso discorso vale per il 90% degli avversari che puó incontrare, allora puó far meglio che sul duro
Caro Mazzoni a me non sembra tanto una provocazione, già l’anno scorso su erba Lorenzo non era sembrato a disagio cedendo a Tiafoe, Rune e Hurkacz nei 3 tornei disputati e in tutte e tre le occasioni abbastanza di misura, con Tiafoe anche con qualche rimpianto.
Due quarti di finale a Stoccarda e Queen’s e un terzo turno a Wimbledon in tempi neanche troppo remoti ci avrebbero fatto esaltare non poco, ora sono la normalità.
Sono anche io curioso di vederlo domani contro De Minaur, partita molto difficile e con alto rischio di sconfitta, ma più che altro vorrei vedere se i miglioramenti sono costanti.
Secondo me in un paio di anni può giocarsela con i migliori interpreti della superficie, peccato solo che la stagione si riduca a 3 tornei all’anno, l’erba un tempo era regina nel tennis al pari della terra rossa, peccato…
Penso possa essere tutt’altro che una provocazione visto che Murray un Wimbledon l’ha vinto.
Dovrebbe però riuscire a trovare il modo di attaccare di chop e slice d buttarsi avanti, roba di un’altra epoca ma lui la mano c’è l’avrebbe
Sull’erba se la cava bene, direi meglio che sul veloce sintetico, però resta una “provocazione” = ha vinto il suo 500 sulla terra battuta e pure quest’anno si è dimostrata questa la superficie per lui migliore… Poi magari il tipo di gioco sull’erba può aiutarlo a “limare” alcuni suoi difetti anche per altre superfici, ma, rebus sic stantibus, la situazione questa è…
L’articolo è una provocazione in effetti.
Musetti ha vinto due partite, la terza per ritiro ed è stato asfaltato da Berrettini.
Ha aperture troppo ampie e sta troppo indietro, l’unica sarebbe un serve &volley costante ma nn ce lo vedo
Non penso sia la miglior superfice per il Muso.Manca di servizio.