Jannik Sinner al Roland Garros: obiettivo e speranza di una vittoria per il nostro giovane campione
Il 2024 di Jannik Sinner è iniziato in maniera esplosiva con l’importantissima vittoria dell’Australian Open ottenuta battendo in finale il numero 3 al mondo Daniil Medvedev dopo una cavalcata trionfale in cui aveva eliminato Andrej Rublëv ai quarti di finale per poi annientare il numero uno e campione in carica Novak Djokovic in semifinale. Per Sinner si è trattato del primo slam vinto in carriera, nonché del primo trionfo di un tennista italiano nel major australiano.
È stato inoltre il primo titolo Slam per il tennis maschile italiano su una superficie diversa dalla terra rossa, (quarto in totale, dopo le due vittorie al Roland Garros di Nicola Pietrangeli nel 1959 e 1960 e di Adriano Panatta nel 1976). Grazie al trionfo di Melbourne, Sinner ha raggiunto quota 11 titoli ATP in carriera e ha superato Adriano Panatta diventando il tennista italiano più vittorioso nell’era Open. Con la vittoria dell’ATP di Rotterdam e del Masters 1000 di Miami, Sinner, che aveva finito alla grande il 2023, il 18 febbraio ha poi conquistato il torneo di Rotterdam battendo in finale Alex de Minaur (12 vittorie su altrettanti incontri disputati in stagione), diventando così il primo tennista italiano a spingersi fino al terzo posto del ranking.
A Indian Wells il tennista azzurro è arrivato in semifinale senza perdere un set, ma dopo 19 incontri ATP vinti consecutivamente (record per il tennis italiano), è stato battuto da Carlos Alcaraz. Il riscatto è arrivato all’Open di Miami, dove Sinner si è spinto in finale sconfiggendo Grigor Dimitrov (6-3, 6-1). Conquistato il secondo Masters 1000 in carriera, a inizio aprile,
Jannik è salito al secondo posto della classifica mondiale, la più alta posizione mai raggiunta da un tennista italiano di entrambi i sessi.
Al ritorno sulla terra rossa nel Masters 1000 di Monte Carlo, dove ha partecipato in qualità di testa di serie numero 2, Sinner è arrivato in semifinale per il secondo anno consecutivo, dopo aver eliminato Sebastian Korda, Jan-Lennard Struff e Holger Rune, ma è poi stato costretto ad arrendersi in tre set contro Stefanos Tsitsipas, poi vincitore del torneo. All’Open di Madrid, dov’era per la prima volta testa di serie n. 1 in un torneo di categoria Masters 1000, Sinner si è spinto fino ai quarti di finale salvo poi essere costretto al ritiro a causa di un problema all’anca destra. Un infortunio che si sperava fosse di entità lieve, e che invece lo ha costretto a rinunciare anche agli Internazionali d’Italia, appuntamento a cui teneva molto.
Il problema all’anca di Jannik Sinner è stato più serio del previsto, tanto che ad un certo punto si è iniziato a dubitare anche della sua partecipazione al Roland Garros, secondo torneo slam della stagione. Invece, a quanto pare, l’infortunio sembra essere alle spalle. Il tennista azzurro, infatti, sabato 22 maggio è atterrato a Parigi insieme al suo staff. Dopo una lunga attesa, Betsson e gli altri bookies, così come del resto tutti i tifosi del tennista italiano che erano sulle spine nel sapere se avrebbe partecipato o meno ad uno dei tornei più prestigiosi della storia del tennis, ora sono certi della sua presenza. La speranza che l’altoatesino possa essere protagonista a Parigi deriva dalle sue ultime dichiarazioni in cui aveva affermato che avrebbe giocato a Parigi solamente qualora fosse stato “al 100%”. In tal senso segnali positivi si potevano già cogliere da una foto postata sui social in cui Sinner era ritratto in allenamento a Monaco.
Il percorso di Sinner a questo Roland Garros
Una volta giunto nella Ville Lumière, Jannik Sinner si è allenato sul campo centrale “Philippe-Chatrier” insieme al giapponese Kei Nishikori in qualità di sparring-partner. Circa un’ora e mezza di scambi con il giapponese, a cui hanno assistito incuriositi molti tifosi, e che sono stati interrotti dalla pioggia, sono serviti a fornire rassicurazioni sulla tenuta fisica: l’infortunio sembra essere alle spalle, l’unica incognita risiede nel capire come potrebbe rispondere il fisico dell’altoatesino nel caso di incontri che si protraggano a lungo.
Per il numero 2 del mondo è la quinta partecipazione in carriera al Roland Garros, dove il suo miglior risultato è il quarto di finale al debutto nel 2020. In questa edizione + partito come testa di serie numero 2 dietro a Novak Djokovic, il che gli garantirà di incrociare il serbo, che ancora occupa la posizione numero 1 del ranking ATP, soltanto in un’eventuale finale. Il sorteggio del tabellone principale lo ha visto scendere in campo Sinner al primo turno contro l’americano Christopher Eubanks, numero 43 al mondo, battuto in 3 set (6-3, 6-3, 6-4) e successivamente ha affrontato e sconfitto la wild card Richard Gasquet (6-4, 6-2, 6-4).
Al terzo turno nelle tempeste che stavano martoriando Parigi, c’è un solo “capitano” che veleggia sicuro, capisce i venti e li cavalca domandoli al suo volere. È Jannik Sinner, ammiraglio senza macchia anche nel suo terzo match a Roland Garros. Il n.2 del mondo gioca un’altra partita di grande sostanza e intelligenza tattica, battendo senza patemi il russo Pavel Kotov, 6-4 6-4 6-4 dopo due ore e 27 minuti di gioco condotte senza sbavature né veri rischi.
Agli ottavi di finale poi abbiamo avuto paura. Brividi gelati sulla schiena, increduli davanti allo schermo assistendo all’avvio del match di ottavi di finale tra Jannik Sinner e Corentin Moutet. Jannik irriconoscibile, totalmente irretito e bloccato dalle continue variazioni, tagli, smorzate e accelerazioni senza senso del francese, padrone del campo e bravissimo nel non far sentire la palla all’azzurro. Totalmente in bambola, bloccato con le gambe e con il braccio, Sinner ha vissuto i peggiori 25 minuti della sua stagione, sotto 5-0 con tre break. Una situazione così brutta e pesante da far temere il peggio, non tanto una sconfitta (che Corentin reggesse così 3 su 5… ma che qualcosa non andasse in lui.
Sinner però rimonta un break di svantaggio all’avvio del secondo set e impone la sua maggior potenza, sgretolando l’avversario con un crescendo importante e vincendo per 2-6 6-3 6-2 6-1. Un successo sofferto ma importantissimo che lo porta per la seconda volta in carriera ai quarti di finale di Roland Garros, dove l’aspetta questo pomeriggio una sfida intrigante contro Grigor Dimitrov
Il percorso di Sinner che lo ha portato a recuperare per l’Open di Francia
Nelle scorse settimane Jannik Sinner si è sottoposto a un ciclo di terapie a Torino, presso il J-Medical, il polo sanitario della Juventus, dove è stato aiutato nel suo percorso di recupero e le cure sembrano aver dato i loro frutti. “Sono pronto, l’anca non mi preoccupa – ha dichiarato il tennista azzurro durante il media day, in vista dell’esordio al Roland Garros -. Ho deciso di giocare perché è un torneo molto importante, è uno Slam e voglio farne parte se il mio corpo me lo consente.
La condizione non è al 100% ma non possiamo fare magie. Ho giocato alcuni punti negli ultimi tre giorni, sono fiducioso: starò sempre meglio. Ma anche al livello di condizione che ho adesso so che posso giocare un buon tennis”. Partecipare al Roland Garros per Sinner è un’occasione da non perdere, non solo per il prestigio del torneo, ma anche perché sulla terra rossa di Parigi può diventare il numero uno al mondo. Questo potrebbe accadere al verificarsi dei suddetti scenari: se Djokovic non arriverà in semifinale, Sinner diventerà numero uno al mondo a prescindere dal suo risultato. Se Djokovic si fermerà in semifinale, Sinner dovrà arrivare almeno al 2° turno.
In caso di ko in finale di Djokovic, Sinner deve raggiungere almeno le semifinali, mentre se Djokovic vincerà il Roland Garros, Sinner dovrà arrivare in finale.
TAG: Jannik Sinner, Roland Garros, Roland Garros 2024
8 commenti
Sinner da oggi non può scherzare, come ha fatto nei turni precedenti
È per uno come me che voleva risentire tutte queste cose per farsi coraggio. Ne abbiamo bisogno?
Il senso, caro MarcoP, è che no esisti solo tu. Non ti interessa, non leggerlo. Ma non puoi criticarlo perché non ti interessa. Ad altri, me compreso, interessa.
Il senso, caro MarcoP, è che no esisti solo tu. Non ti interessa, non leggerlo. Ma non puoi criticarlo perché non ti interessa. Ad altri, me compreso, interessa.
Ma ti da cosi fastidio? Di cosa dovevano parlare?
Infatti … e gli Sciò Sciò ormai non si contano più 🙂
Beh, io personalmente mi accontenterei del raggiungimento della semifinale, anche poi dovesse perderla. È evidente che la terra rossa non sia per lui “comfort zone”, come per Alcaraz, Djokovic, Zverev. Lo diventerà, ne sono sicuro, ma ho come l’impressione che non abbia ancora il “grip” giusto per assestare la potenza e la precisione devastanti che gli vediamo imprimere sulle altre superfici. Forza Jannik! Smentiscimi!
Qual è il senso di questo articolo?
Un riassunto delle puntate precedenti?
Tutte cose già note.