Sinner vola ai quarti di Roland Garros, ma che spavento l’avvio shock contro Moutet (Video)
Non nascondiamoci dietro a un dito: abbiamo avuto paura. Brividi gelati sulla schiena, increduli davanti allo schermo assistendo all’avvio del match di ottavi di finale tra Jannik Sinner e Corentin Moutet. Jannik irriconoscibile, totalmente irretito e bloccato dalle continue variazioni, tagli, smorzate e accelerazioni senza senso del francese, padrone del campo e bravissimo nel non far sentire la palla all’azzurro. Totalmente in bambola, bloccato con le gambe e con il braccio, Sinner ha vissuto i peggiori 25 minuti della sua stagione, sotto 5-0 con tre break. Una situazione così brutta e pesante da far temere il peggio, non tanto una sconfitta (che Corentin reggesse così 3 su 5…) ma che qualcosa non andasse in lui, con il rivale in “erezione agonistica” e tutto lo stadio in piedi, a ogni punto. Per fortuna Sinner è campione dentro: forte delle sue certezze, ha aspettato che la tempesta passasse. È rimasto focalizzato e ha iniziato finalmente a colpire meglio la palla in risposta, trovando lo spazio giusto per sbracciare e iniziare a spingere. È bastato un game a fargli ritrovare un minimo di feeling con la palla, un briciolo di ritmo e fiducia. Finalmente è entrato in partita con un break, ha salvato una palla break (e set point) nel game successivo e si è messo in moto, Lento come un diesel degli anni ’80 in pieno inverno, ma si è attivato: ha iniziato a rispondere più profondo, a servire meglio, recuperando così un metro di campo e iniziando a spingere con quella progressione e anticipo che ha mandato all’aria il game plan perfetto studiato e messo in pratica da Moutet. Sinner rimonta un break di svantaggio all’avvio del secondo set e impone la sua maggior potenza, sgretolando l’avversario con un crescendo importante e vincendo per 2-6 6-3 6-2 6-1. Un successo sofferto ma importantissimo che lo porta per la seconda volta in carriera ai quarti di finale di Roland Garros, dove l’aspetta mercoledì una sfida intrigante contro Grigor Dimitrov. Una vittoria da campione, senza dubbio. Superare un avvio così complicato, “in trasferta” e contro un avversario mai così centrato in carriera, è l’ennesima dimostrazione di quanto Sinner sia forte e consapevole. La sua corsa nel torneo, e verso il n.1 ATP, continua.
Non era uno scherzo ribaltare la situazione che si era creata, in modo totalmente inatteso. Si ipotizzava alla vigilia che Moutet potesse tirar fuori sul tavolo rosso qualche asso nella manica, variare a tutta e sorprendere Jannik con soluzioni estreme, ma che fosse capace di irretirlo in questo modo, davvero no. Moutet ha giocato un set perfetto: aggressivo, velocissimo, ha dato zero punti di riferimento, ha sporcato ogni palla in modo da non consentire all’azzurro di sentirla e domarla. Jannik per una c’ha messo anche del suo: ok la mano e furia di Corentin, ma è partito assai lento con i piedi e per una volta poco lucido nelle letture. Ha anche gesticolato con i suo team sotto 4-0, come a dire “penso che vada di qua, e la tira di la”. Una difficoltà che ha contribuito ad esaltare le smorzate, tagli e attacchi di un Moutet infuocato.
Il difetto principale del gioco di Sinner era la lentezza di reazione – per scarsa lettura – e l’assenza di profondità nei suoi colpi. Jannik giocava così corto e centrale da mandare a nozze la manualità di Moutet, sempre in controllo del tempo di gioco. Appena Sinner ha iniziato ad entrare nella palla e trovare un minimo di lunghezza nello scambio, tutto è cambiato. Si è ripeso mezzo metro di campo, poi uno e quindi due, con palle progressivamente più rapide, intense e potenti. Si è sciolto, e tutto è partito dalla risposta. Inizialmente stava in una sorta di terra di nessuno che apriva il fianco; appena ha ritrovato la libertà per sbracciare, con la corretta distanza dalla palla, la musica è cambiata.
Superato l’ingresso shock nel match, il tennis di Jannik ha ripreso vigore e intensità. Con ordine e lucidità non si è più fatto sorprendere dai tagli, smorzate e stranezze del rivale, ha comandato e attaccato, spostando Moutet a rincorrere, di fatto “normalizzandolo” e disarmandolo. Con un crescendo importante anche al servizio, Jannik ha trovato sicurezza. Col diritto ha iniziato ad entrare nella palla dall’alto, con bordate vincenti; col rovescio in diagonale è entrato in ritmo, e le palle corte di Corentin, giocate da più lontano, sono diventate prede sicure. Attacchi a rete, volée secche, si è preso il tempo di gioco e non l’ha mollato più, con un’oretta di tennis nella parte di finale di ottima qualità. Ma nella vittoria odierna, gli aspetti davvero positivi non sono tanto nel gioco quanto in altri 3 fattori: 1) la reazione mentale, eccellente; 2) il non aver accusato problemi fisici (l’avvio terribile ha fatto temere il peggio; 3) l’accesso ai quarti di finale, contro un Dimitrov distrutto nella finale di Miami. Su terra Grigor è forse più pericoloso, ma sono gli altri a doversi guardare da Jannik, non viceversa. Con un bello spavento, ma anche stasera, missione compiuta.
Marco Mazzoni
La cronaca
Sinner inizia il match al servizio e Moutet mette subito in mostra il pezzo forte del suo repertorio: le variazioni estreme, dai ritmo ai tagli. Del resto, fare a “pallate” con Jannik equivale a morte sportiva certa. Jannik sbaglia due colpi da fondo, concede una palla break sul 30-40, evidente come debba prendere la misura alla palla “strana” del rivale. Con un rovescio difensivo ottimo, Corentin destabilizza Sinner e lo infila sotto rete. BREAK Moutet, nella bolgia del Chatrier. Non riesce a centrarsi Jannik, non incide in risposta e si ritrova sotto 0-30 nel terzo game, troppi gli errori. Pure un doppio fallo, e 0-40. Altro doppio fallo!?! Pessimo inizio di partita, 3-0 con doppio break a favore di un Moutet rapido e abilissimo ad “incasinare” le sicurezze dell’italiano. Vince 9 punti di fila il francese, poi commette un paio di errori (un doppio fallo), ma chiude il quarto game di fila con un diritto inside out che sorprende Sinner. Incredibile: 4-0 Moutet. Ha difficoltà da trovare profondità perché impatta male Jannik, non trova il corretto tempo sulla palla del rivale. Sul 30 pari Moutet aggredisce bene col diritto e strappa un’altra palla break… Con un altro erroraccio col rovescio, il 15esimo totale, lo score è 5-0 Moutet. Tre break subiti. Un film dell’orrore per un Jannik mai così male da mesi e mesi, totalmente fuori ritmo e insicuro. Pure il servizio da sotto sul 15-0, e vince il punto con una smorzata successiva. Finalmente Sinner si accende nel sesto game, sbaglia di meno, corre bene in avanti sulle smorzate e trova ai vantaggi una chance del contro break. Trova un gran passante di rovescio, tutto gli riesce, ma un po’ corto l’attacco di Sinner. FINALMENTE Sinner entra in partita, alla seconda chance strappa un game, 1-5, dopo aver annullato due set point a Moutet. Jannik inizia a sciogliersi, il servizio entra in modo e pure il diritto morde la palla. Però sbaglia malamente uno smash, guardando il rivale non la palla… altro set point per Corentin. Lo salva col servizio e poi con altri due ottime prime si avvicina sul 2-5. Moutet chiude il set 6-2 al quarto set point. Malissimo Jannik, totalmente fuori centro con i colpi, Moutet ha variato benissimo e si è preso un set forte degli errori dell’azzurro. 26 punti a 14, distanza enorme. Impensabile.
Sinner inizia al servizio il secondo set. Sul 15-30 gioca il miglior punto del match: spinge, controlla e sposta il rivale, infilandolo con la palla corta. Deve riprendere il ritmo e il controllo del gioco, ma gli riesce male. Sinner subisce di nuovo un break, con il tentativo di smorzata errato sulla palla break. Gioca troppo corto e Moutet ha il tempo per fare cose che lo mettono in difficoltà. 1-0 Moutet, quarto break subito da Sinner nel match. Finalmente Sinner gioca appena più profondo, risponde meglio e strappa l’immediato contro break per l’1 pari. Non bene, ma un piccolo segnale di riscossa in una serata per ora difficilissima. Ecco il Sinner che spinge, incide e si prende il punto, c’ha messo 55 minuti per ritrovare barlumi del suo gioco. 2-1 Sinner, sorpasso. Appena l’azzurro trova velocità e profondità, Moutet va subito in difficoltà, non regge la potenza, il problema per Jan è farlo con continuità. Sul 3-2, Jannik fa il pugno dopo aver rimesso vincente una smorzata del rivale, gli vale il 15-30. Altra smorzata, altro allungo vincente di Sinner. 15-40, inizia a scricchiolare l’architettura del rivale… DI FORZA Sinner avanza e spacca la palla con lo smash che gli vale il BREAK per 4-2. Molto più attivo Sinner, gioca più profondo e Moutet non riesce più a controllare i tempi di gioco e incasinare i ritmi. Servizio e diritto, Jannik ora comanda e si porta 5-2 con un buon game. Solido. Moutet sotto i colpi di Jannik inizia a sbagliare, affretta i tempi e non riesce più a fare quelle giocate estemporanee che hanno mandato fuori quadra l’azzurro. Scivola sotto 0-40, tre per point per Sinner. Li annulla il francese, con coraggio spinge e si salva. Sinner chiude il set 6-3 con un turno di battuta perfetto, forte di un diritto tornato dominante sulla palla alta del rivale, ora Jan trova coi piedi la giusta distanza e incide.
Moutet inizia alla battuta il terzo set, ma ora il pallino del gioco ce l’ha Sinner. Pazzesche le rincorse del francese sul 15 pari, ma il punto se lo prende Jannik, è un pessimo segnale per lui… È meno sciolto, sparacchia con fretta e commette errori. 15-40, subito due palle break per l’azzurro. Sinner se lo prende col suo diritto, pallata vincente lungo linea da sinistra. Ora salta bene sulla palla, la anticipa e doma, non la subisce più. BREAK Sinner 1-0 e servizio. Un paio di imprecisioni nel secondo game, ma Jannik con tocco sopraffino sotto rete (applaudito anche da Corentin) si porta 2-0 avanti, può fare corsa di testa. Soprattutto l’inerzia del gioco ora è dalla parte di Sinner, si scambia più sui canoni di ritmo condotti dall’italiano. Jannik ora comanda, ha i piedi quasi dentro al campo e Moutet può solo difendersi e non variare. Sotto 1-3, Moutet rischia di nuovo il servizio da sotto e non gli va bene, riceve pure dei fischi. Poi rischia la smorza immediata, ma ormai Jannik le legge, arriva e chiude. 0-30. Niente, le variazioni del transalpino ora non sono più sorprese, 0-40. Un errore di rovescio condanna Corentin a un break a zero, per il 4-1 e poi 5-1 Sinner. Moutet cerca di aizzare il pubblico con qualche gran colpo, si aggrappa a tutto per provare ad invertire l’inerzia di un match che gli scappato di mano, ma Jannik è totalmente focalizzato e non cade nei tranelli, chiude il set 6-2 al primo set point. Un set finalmente giocato “da Sinner”, con potenza e intensità.
Il quarto set inizia con Corentin alla battuta, ma il “Dj” è Jannik. Ritmo alto, non rischia nemmeno tanto ma stronca palla dopo palla la resistenza del rivale. Con un forcing micidiale strappa subito una palla break sul 30-40. Con una splendida risposta cross si prende il BREAK immediato. 1-0 Jannik. Ormai le gambe di Corentin non hanno più la dinamite di inizio partita, è solo disordinato e non più intenso. Le sue corde non riescono più a toccare la palla con quelle continue variazioni che hanno mandato in bambola Jannik all’avvio, è solo costretto a sudare e rincorre la pressione dell’azzurro, ormai ben centrato e tornato potentissimo. 2-0 e due chance per il 3-0 per Sinner, troppo sciolto e sicuro nella spinta col diritto dal centro campo. Moutet tira fuori tutto quel che, spara un paio di pallate che gli restano in campo e scuotono anche il Chatrier. Si salva e resta in scia (1-2). Sinner granitico, tira dritto senza timori, mentre Moutet inizia il quinto game con fallo di piede (su servizio da sotto) che lo manda su tutte le furie. Il teatro non distrae Jannik, totalmente padrone del campo. Vince pure una rincorsa all’indietro con un controllo del corpo spaziale, che fuga ogni dubbio di un eventualmente problema fisico temuto all’avvio. La risposta di Sinner è potente, preciso e aggressivo, gli vale il 30-40. Jannik sbianca la riga con un rovescio cross fantastico, DOPPIO BREAk, 4-1 “pesante”. Moutet non crolla di schianto, in qualche modo arriva in risposta sul 30-40, ma l’ordine di Sinner non si scompone, spinge dritto per dritto e recupera, portandosi 5-1 con uno smash e poi servizio potente. Fantastico il rovescio lungo e poi attacco e volée gli vale due match point sul 5-1 15-40. Finisce subito: in Rite il diritto di Moutet. Cordiale il saluto dei due, e bello l’applauso del pubblico, nonostante il francese appena battuto. Splendida partita per Moutet, un vero incantatore di serpenti; pericolo scampato per Sinner e approdo ai quarti. La corsa di Jannik a Parigi per il n.1 ATP, continua.
Corentin Moutet vs Jannik Sinner
Statistiche | 🇫🇷 Corentin Moutet | 🇮🇹 Jannik Sinner |
---|---|---|
Ace | 1 | 5 |
Doppi falli | 2 | 5 |
Percentuale prime di servizio | 72% (71/99) | 65% (62/95) |
Punti vinti con la prima | 55% (39/71) | 73% (45/62) |
Punti vinti con la seconda | 29% (8/28) | 42% (14/33) |
Velocità massima servizio | 194 km/h | 214 km/h |
Velocità media prima di servizio | 170 km/h | 190 km/h |
Velocità media seconda di servizio | 139 km/h | 155 km/h |
Punti vinti in risposta | 38% (36/95) | 53% (52/99) |
Punti vinti in risposta sulla prima | 27% (17/62) | 45% (32/71) |
Punti vinti in risposta sulla seconda | 58% (19/33) | 71% (20/28) |
Palle break giocate | 6% (6/95) | 14% (14/99) |
Palle break convertite | 67% (4/6) | 57% (8/14) |
Giochi con palle break | 38% (6/16) | 63% (10/16) |
Punti totali vinti | 83 | 111 |
Vincenti | 30 | 40 |
Errori forzati | 27 | 22 |
Errori non forzati | 44 | 31 |
Punti vinti a rete | 45% (9/20) | 74% (31/42) |
Giochi vinti a zero | 1 | 4 |
Colpi da fondo | 363 | 375 |
Smash | 8 | 9 |
Passanti | 13 | 5 |
Volée | 9 | 14 |
Approcci a rete | 0 | 4 |
Palle corte | 21 | 9 |
Lob | 11 | 1 |
TAG: Corentin Moutet, Jannik Sinner, Roland Garros 2024
GRande Jan
Jannik in buona parte del primo set, oltre a non muovere mai il francese giocava molto corto esponendosi al gioco di Moutet.
Un top 100 se lo “agevoli” può mettere sotto anche i top 10!
Poi spesso insisteva a volerlo prendere in contropiede anziché tirare nel lato liberissimo… Ma questo è un “vizio” molto frequente di Jannik
Ora più che lo spirito del rovescio a una mano, mi preoccupano gli incontri successivi…
Giusto per curiosità:
Durante il primo set ho guardato le quote di entrambi… quella di Sinner, pur avendo perso malamente il primo set, non è mai salita oltre 1,30; quella di Moutet da 10 è arrivata a poco più di 3 per poi precipitare di nuovo… neanche gli scommettitori hanno avuto il minimo dubbio 😉
Purtroppo Jannik anche nei set seguenti ha fatto degli errori banali…
Veramente una bruttissima figura…cosa sarà successo nella testa del nostro campioncino??
Poltronesofà… ahhhhhh ahhhh 🙂 🙂
la mia impressione è che sia entrato in campo a marce basse, come ai turni precedenti, con l’obiettivo di spendere il giusto.
per fortuna quasimodo lo ha costretto a un pò di garra aggiuntiva ..
un utile impegno fisico e agonistico alla vigilia dei turni decisivi
@ von Hayek (#4072466)
Totalmente d’accordo!
Va bene tutto, va bene che Moutet ha giocato benissimo, va bene che devi capire l’avversario, va bene il pubblico, ma per prendere 3 break contro in un set (4 con il primo game del secondo) devi anche servire malissimo. E quello Sinner ha fatto. Poi si è sbloccato, ma quell’oretta è stata terribile.
@ Dr Ivo (#4072443)
Grazie. Allora ricordavo bene ed era proprio l’ipotesi b)…
Basta con queste accuse senza senso, queste continue citazioni improprie, questo stalking infinito, questo bullismo esasperato su chi non può difendersi.
Invito la redazione a prendere severi provvedimenti.
Vorrei proprio vedere chi di voi si vede le partite in piedi, ad eccezione di chi è presente ai campi.
Il DIVANO è il posto migliore dove gustarsi le partite in TV eppure viene continuamente aggredito. Il divano viene usato per offendere altri utenti facendo intendere che chi vede le partite seduto altrove, magari anche sul wc, sia in grado di giudicare meglio.
Prego la redazione di istituire una campagna per la “riabilitazione del divano” magari in collaborazione con “Poltronesofà”.
E tu quanto ci metterai a capire che il suo nome di battesimo è Jannik e non Yannik? Una vita?
@ von Hayek (#4072466)
La paura, penso che Mazzoni intendesse (e come lui tutti gli altri), non era l’esito finale della gara ma il sospetto che Sinner fosse menomato da chissà quale altro guaio fisico, dopo quelli che ha già passato
Anche se avesse perso il primo set 6-0 non ho mai pensato ad una sconfitta di Sinner,la velocità di palla era troppo differente,so com’è fatto Sinner,con gente nuova che affronta tende a partire sempre a rilento e circospettoso per studiare l’avversario,visto cahe è un 3 su 5 e c’è tutto il tempo per rimediare se l’è presa comoda sacrificando un set per adeguarsi all’avversario e se non è già in palla a mettersi a posto.Anche con Gasquet nel primo set nonostante lo avesse vinto ci ha messo un pó a registrare alcuni colpi com’è il rovescio lungolinea e la smorzata.Lasciare quel set alla fine non gli ha fatto pagare neanche troppo dazio visto che alla fine ha chiuso sotto le 3 ore,negli slam infatti è fondamentale la gestione delle energie,chi vuole puntare ad arrivare in fondo deve arrivare ai quarti con non più di 12 ore di partita sul groppone perché poi con i big quando si va in lotta punto su punto la si paga,vedi Zverev con Medvedev agli Australian Open o lo stesso Medvedev in finale con Sinner
NO, NO, NO, non ho/abbiamo avuto paura.
Ed anche tu, Marco Mazzoni, non ne avrai avuta.
Siamo in uno Slam, 3 su 5, un altro sport.
Una partita dello Slam viene giocata diversamente.
E’ la stessa differenza tra una maratona ed un 5000 – 10000.
La maratona la devi calibrare su te stesso. La inizi al tuo ritmo e per i primi 10000 ascolti le tue gambe, il tuo respiro, la tua postura, la tua cadenza, l’umidità dell’aria.
Il tuo avversario fa lo stesso. Poi trovi l’amatore, il Moutet della corsa, quello che vuole stare nel gruppo di testa per le telecamere, per la mamma che lo guarda, per i nipotini a cui raccontare che nel 2024 ha corso al fianco di Kelvin Kiptum.
Non capisci cosa stia facendo, non puoi viaggiare a meno di 3 minuti al chilometro; ti chiedi a che gioco stia giocando; chi guarda sa che non può durare.
Ieri Moutet non ha permesso a Jannik di fare il suo abituale riscaldamento. 4 game per leggere il servizio dell’avversario, prendere le misure del campo sulla base del peso della palla, dell’umidità del campo, delle rotazioni avversarie.
Vabbeh, c’è tempo, 3 ore? 4 ore? Siamo qua per questo, inventiamoci una nuova ricetta.
Ho guardato la partita con un francese. Nonostante il 5-0 ed il suo esultare ai punti del connazionale, lo ammetteva anche lui: “Alla fine vincerà Sinner”.
Vagnozzi un piccolo Moutet? Forse non era alto ma non penso proprio che giocasse come Corentin.
Ma poi scusa, come fai a prepararti per una partita del genere, chiami Santoro la sera prima a farti da sparring?
Ovvio che ne abbiano parlato, e inoltre ti assicuro (perché l’ho visto dal vivo) che nel programma di allenamento di Sinner è compreso tutto, anche i colpi che usa meno, il back, la smorzata, la controsmorzata…
Con uno come Moutet si trattava di scendere in campo e imporre il proprio gioco, cosa che Sinner ha fatto sia pure in lieve ritardo. La prossima partita, vedrai, comincerà nel modo come questa è finita
Moutet è un giocatore leggero e limitato in potenza, ma entro i suoi limiti è abbastanza completo e omogeneo, nel senso che non ha punti deboli specifici. Ha molta velocità di piedi e riesce quindi a spostarsi facilmente sul dritto, ma non perché non si fidi del suo rovescio. Come molti mancini, vedi Nadal, col rovescio si difende e poi contrattacca spostandosi sul dritto spesso anomalo cercando di chiudere o di aprirsi il campo. Con un po’ più di potenza, sarebbe un giocatore pericoloso perché le idee certo non gli mancano… Così com’è invece è costretto e rischiare, a cercare le linee, e quindi ad andare fuori giri facilmente con chi colpisce più duro di lui. Ma nel primo set con Jannik, e suppongo anche nelle partite con Jarry e Shevchenko, sembra esserci riuscito.
Se si tratta di Jannik, così come di Djokovic ma anche di Tsitsi o di Ruus, ci si aspetta che alla lunga le loro qualità di attitudine e resilienza, maggiore “testa” abbiano la meglio, specialmente nei 3 su 5. Però poi si tessono lodi sperticate per le (tecnicamente ottime per carità) mezze partite giocate da Musetti e pure Arnaldi. Questo è poco coerente nei giudizi finali.
Ecco la “mini-analisi” promessa:
Moutet, come Arnaldi (NB non voglio paragonare lo stile di gioco o il carattere dei due giocatori, ma solo il tipo di partita che si è vista) si vedeva che stava giocando sovra-ritmo (in realtà non solo il primo set, ma tutta la partita del francese è stata “spariamo & speriamo”…), quindi un calo era altamente probabile. Del resto doveva rischiarsela così, una volta in tutta la carriera probabilmente pure nei 3 su 5 ti riesce…
Sinner cmq nel 1° set è stato “tradito” dal servizio ed anche dall’impazienza, altrimenti probabilmente portava a casa pure quello…
Domanda @chi vede spesso le partite di Moutet (io ho visto solo il suo esordio parigino vari anni fa e poi poche altre): ma perché cerca di proteggere così tanto il rovescio? Lo fa sistematicamente in tutte le partite? Non me lo ricordavo un colpo così scarso da giustificare ciò… oppure in questa particolare partita cercava, appunto, il dritto sovra-ritmo per chiudere il punto a tutti i costi?
Il francese gioca un tennis totalmente diverso dal resto del seeding. Ieri giocava in casa la partita più importante della carriera, era carico a pallettoni e nei primi 20 minuti era in stato di grazia e tranche agonistica. Sinner ci stava capendo poco e si è ritrovato sotto 0-5. Come ha iniziato a carburare, ha infilato un parziale di 20-6 chiudendo il quarto set in crescendo. Per me ottima vittoria ed ottimo viatico per la prossima partita. Non so se il nostro riuscirà a vincere il Roland Garros ma di certo non è andato in Parigi in vacanza e per batterlo sarà comunque necessaria una prestazione speciale.
Forse non hai visto i passanti che ha fatto di rovescio e gli slice che Sinner faceva fatica a leggere, inoltre Moutet tende a giocare parecchio di sventaglio col dritto quindi o sei super preciso o ti tira di dritto anche da lì. Semplicemente il primo set Moutet ha giocato perfetto e Sinner molto male anche col servizio, poi inevitabilmente Moutet è calato perché giocare così tu tutta la partita è quasi impossibile.
Beh, è quando certe cose le fai a livello agonistico, tipo Rocco Siffredi
Hubert non stava bene
Ho notato subito la difficolta’ di Yannik: sulla diagonale rovescio andava a scontrarsi contro il dritto di Moutet perche’ mancino. La svolta e’ stata quando ha incominciato a giocare sulla diagonale opposta. Mi meraviglia che ci hanno messo molto per capirlo…un set
Ho notato subito la difficolta’ di Yannik: sulla diagonale rovescio andava a scontrarsi contro il dritto di Moutet perche’ mancino. La svolta e’ stata quando ha incominciato a giocare sulla diagonale oppostta. Mi meraviglia che ci hanno messo molto per capirlo…un set
Bellissima! Ahahaha
@ Cogi53 (#4072311)
Anch’io ho temuto Moutet (anagramma).
Bah! Difficile immaginare che Grigor possa scattare 5-0……
Sulle palle corte importanti ci andava, sulle altre conservava le energie, alla fine conta vincere il game
Sinner ha abituato talmente bene che, tra poco, qualcuno si lamentera’ perché avrà perso qualche game
@ Fabri (#4072178)
Appunto…impara a non commentare sal divano.
Non ci vuole un genio a capire che il problema non era il set perso , ma che era sotto 5 a 0 con 3 break subiti.
Ti sembra una cosa normale?
Ma quale paura? Non scherziamo…..Il mio è stato proprio TERRORE! 😳
La partita è girata quando jannik non è scattato sul servizio da sotto di moutet ha rinunciato a correre ma li’ è scattato qualcosa nella sua testa, ha preso consapevolezza che l’avrebbe asfaltato.
Con questa, superati anche i 9000 punti.
Mah,tutti quanti danno il merito a Moutet per l’inizio molto difficile di Sinner,io non credo sia per questo il motivo,indubbiamente il francese con il suo tennis imprevedibile non lo ha messo in ritmo ma il problema per me è da ricollegare al fatto che le precedenti partite Sinner le ha giocate tutte indoor e alla prima partita outdoor ha trovato sensazioni diverse,l’ho capito dal servizio,il secondo break lo ha regalato con i doppi falli e quello è un colpo dove non c’entra l’avversario,poi non trovava la giusta distanza dalla palla e colpiva corto.Ci ha messo 1 ora non ad adattarsi all’avversario ma alle nuove condizioni tant’è che il servizio è tornato a viaggiare e la palla la colpiva forte,profonda e piena e per Moutet non c’è più stato niente da fare perché si è giocata la partita di Sinner
Ma quale paura…ma come si poteva anche lontanamente pensare che Moutet potesse battere Sinner..anzi, da un certo punto di vista, il tennis del francese è proprio confezionato per essere aggredito da quello di Jannik, giusto il tempo di capirlo ed ecco il 63 62 61 finale, che ho tranquillamente aspettato come scontato durante l'”ingannevole” primo set; e sinceramente non paragonerei neanche Moutet a Musetti, ben diversa la sostanza del tennis di Lorenzo e ben diverso anche l’impatto stilistico/estetico
È la prima volta che vedo l’angolo di un giocatore saltare e urlare assieme al pubblico!
Sono situazioni che fino ad oggi noi avevamo provato solo con i big 3/4 che, quando prendevano una stessa inizialmente da giocatori meno quotati, poi (quasi) regolarmente li asfaltassero con sicurezza.
Che goduria sapere che ora può succedere anche con un italiano
Personalmente al 5 a zero del primo set ero meravigliato dalla qualità di gioco di Moutet e francamente mi preparavo ad una partita molto più lunga.
Qualche dubbio mi stava venendo ma i due game successimi mi hanno tranquillizzato e la perdita del primo set a quel punto non mi ha preoccupato,
Onestamente a quel punto si era capito che Jannik aveva ormai decrittato la tattica del francese, in uno dei servizi dal basso Jannik non si è neppure mosso ed ha lasciato il 15 a lui, raga li lo smonti di brutto.
Vi domando comunque ma se anche avesse perso cosa cambiava visti tutti i problemi ed i dubbi che accompagnavano la partecipazione a questo torneo?
Ricordo anche che era la prima volta che giocavano e che Jannik e uno che legge l’avversario, i 5 incontri vinti con Medvedev a fronte delle prime sei sconfitte con lui lo dimostrano.
Credete che in futuro quando reincontrerà Moutet (povero lui) prenderà ancora qualche break?
io ne dubito fortemente.
Secondo me ha giocato un buon incontro.
18 games a 6 nei tre set post erezione tennistica sono la giusta differenza di livello tra Sinner ed il bretone. Quarti al Roland post infortunio è già un buon risultato ora con Dimitrov si vedrà un gran bello spettacolo. Il bulgaro sta facendo una stagione super ma il nostro è un campione non dobbiamo dubitarlo per qualche palla corta o da sotto che va a buon fine e qualche numero da circo e perdi un set.
Altro QF in uno slam. Il resto sono chiacchiere che fanno anche sorridere. Forza Jannik!!!
Mah, ditemi quello che volete, al di là delle analisi tecnico-tattiche proposte da Mazzoni e da molti qui, io sono convinto che stasera ci fosse qualcosa che non andava in Jannik. Era evidente che non sentiva assolutamente la palla, al di là dei giochi di prestigio di Moutet. Poi era fermo sulle gambe: in più di un caso, su alcune palle corte, non è neppure partito, come se non ne avesse. Non avevo il dubbio che alla fine la perdesse, ero preoccupato di cosa potesse esserci dietro. Forse una giornata di fisiologica ‘pausa’ nel percorso di riconquista della condizione fisica ottimale, dopo l’ottima prova contro Kotov? Una cosa è certa: con Grigor potrebbe costare più cara una falsa partenza come quella di stasera. Daje Jannik!
@ Giulio_ (#4072158)
Torino?
@ Giulio_ (#4072158)
Torino?
Sinner ha preso la partita come un allenamento e ha voluto rendere meno noioso un ottavo così scontato.
Fa specie che Moutet, pur cresciuto come atteggiamento e da sempre esponente di un bel tennis, si sia illuso. E con lui il pubblico.
Io non capisco!! ieri il numero uno del mondo ha sofferto con il 30, 2 giorni fa cobolli e zeppieri hanno messo in difficolta teste di serie , oggi Arnaldi sa solo lui come ha perso il secondo set…e poi se sinner perde un set in 4 partite, tutti a ritenere che sia incredibile!!
ma non è che se non vince tutte le partite 3 a 0 non è forte! imparate a non commentare dal divano
Tipico trovare al circolo giocatori anche scarsi che non ti danno mai una palla uguale, perché la buttano la’ in qualche modo, quasi sempre senza peso e in zone casuali del campo. Poi ovviamente alla lunga, il giocatore migliore prende agevolmente il sopravventò
Esatto, non mi ricordo a chi si riferisse, sicuramente ad un calciatore….
Non c’è stato neanche un secondo in cui ho temuto che sinner potesse perdere. Semplicemente perché il ritmo che ha tenuto il francese nel primo set non è sostenibile neanche 2/3, figuriamoci in uno slam.
Bene così, meglio avere delle difficoltà ogni tanto, per mantenere la giusta tensione. Rodaggio in vista dei quarti, adesso inizia il torneo. Moutet non ha mai fatto paura, neanche sul 5-0 nel primo set. Qualcuno qui davvero ha pensato che potesse vincere tre set?…come on…
Uguale per me. Ne avrei di storie da raccontare. Io in media ci vinco ma se non sto attento ci perdo anche e li cerco per giocare. C’è una dalle mie parti che fa morire tennisti di medio livello
Più che di erezione parlerei di polluzione.
Purtroppo Jannik è di altro calibro
E alla fine gli ha reso “pen per baguette”
Non posso darti un doppio like, ma te lo meriti!
@ Gian Paolo Pasquali (#4072108)
non esageriamo.. per me Musetti lo batte sempre il francese
Ma nn e’ che può vincere ogni volta 2-0 o 3-0 alla fine di la dalla rete c’è un professionista e nemmeno di basso livello xke moutet e un discreto tennista…poi ovvio tra lui e sinner ci sono 10 categorie di differenza ed alla lunga la cosa viene fuori….se si sfidassero 100 volte 97 volte (ee non di pou) vincerebbe sinner
Tutto giusto però partita preparata malissimo..mi sorprende Vagnozzi che era un piccolo Muotet..detto questo, forse bisogna allenarsi di più con questi giocatori perchè ti costringono a giocare in zone del campo anomale e anche colpi diversi..io quando li incontro li odio ma sono buoni tutti a giocare con quelli che ti mettono in palla e ora li cerco perchè ti costringono a migliorare…
che ragazzo stupendo Jannik!!
Questa partita sotto certi aspetti mi ricorda la finale degli Australian Open,anche a set compromesso è stato riuscire comunque a strappare almeno una volta il servizio all’avversario,da lì ha iniziato piano piano a riprendere fiducia,fondamentale poi nel secondo servire per primo e controbrekkare immediatamente,se avesse preso il break Moutet si sarebbe esaltato ancora di più mentre Sinner quando è avanti nel punteggio gioca sciolto e tutto gli funziona ma se è sotto gioca teso,trattenuto,perde lucidità e un pó subisce la situazione,l’ultima volta così in balia dell’avversario era a Indian Wells con Alcaraz e lì infatti perse e con Griekspoor da metà primo set a fine secondo set e per reagire c’è bisogno che l’avversario lo aiuti,sotto questo aspetto deve migliorare mentalmente
ahhhh ahhh anche io stavo per buttare la TV… 🙂 🙂
Piuttosto credo che cos’è del genere non si possano recuperare con altri tennisti… Tipo alcaraz, rune, Nole, Zverev…
La calma olímpica servirá alle Olimpiadi…. Adesso serve la calma Slam.
Bella questa ahhhh ahhhh 🙂 🙂
Grande prestazione di Jannik che annichilisce il suo avversario con un perentorio 6-3 6-2 6-1,lasciandogli appena 6 game. Ah, dalla regia mi dicono che avrei dimenticato un set…. Ma quale set??? Non ricordo nessun set….
Si infatti ma io mi sono cacato in mano 🙁 🙁 anche se poi dopo la pazziata del primo set di è capito subito come sarebbe finita…
Jannik controlla le sue emozioni mentre il Francese non ha controllato le sue erezioni.
La corsa prosegue. Dopo l’incidente di percorso del primo set, dovuto al fattore sorpresa rappresentato dall’atipicità del tennis di Moutet, il Campionissimo ristabilisce i giusti valori in campo e si sbarazza del folletto transalpino in 2 ore e 45 minuti circa.
Superiore.
Moutet ha sicuramente giocato un gran primo set ma non ricordo aver visto giocare così male Jannik come i primi 20 minuti di stasera.
Doppi falli, smash sbagliati, palle out di più di un metro.
Non era facile, con tutto lo stadio che tifava per l’impresa dell’avversario, mantenere la calma per ritrovare pian piano il bandolo della matassa.
Invece Jannik ha poi giocato un ottimo match in progressione, ritrovando i colpi con la pazienza del campione che sa di avere margine.
Esame partenza shock ampiamente superato e sarà anche questa un’esperienza che aiuterà Jannik a crescere.
‘Abbiamo avuto paura’…….. ma via!!! Lo dico sempre a mia moglie, che segue con apprensione le partite di sinner anche dei primi turni. Ormai non ha nessun senso , ha raggiunto un tale livello che fino almeno alle semifinali e impossibile che perda da qualcuno.
Dopo il quasi bagel subito nel primo set, nei successivi 3 set gli ha preso le misure, mantenuto la calma e perso solo 6 game (a differenza dell anno scorso con Altmaier, quando da ‘giovane’ si fece prendere dall ansia). Partita molto importante per Jannik cmq, inizialmente Moutet ha variato e giocato a meraviglia, ma ormai Jannik è più che consapevole della sua forza, controlla le emozioni, sa che, anche se non gioca al meglio, queste partite (al netto di infortuni) le vince. Quarti di finale raggiunti, ora quello che viene è tutti di guadagnato. Immenso Jannik 😉
Durante il primo set, mi sono ricordato del 6 0 subito da parte di Simon a Colonia( partita poi vinta) e quindi ero tranquillo.
Ci sarà un motivo perché il Francese si trova 70 e rotti in classifica.
Pazzesco,un quasi bagel nel primo set,un break in avvio del secondo,lo sconforto e la voglia di spegnere tutto,i giornalisti già pronti a scendere dal carro,poi Sinner decide di reagire ,strapazza il Moutet e tutto torna “normale”.
😆 😳 😆 😳 😆 😳
Intanto faccio una premessa doverosa.
I commenti che si leggono in live sembrano usciti da ultras del calcio, non c’è rispetto per l’avversario che viene insultato in ogni modo possibile.
Purtroppo stanno cambiando tante cose, da amatori a tifo, da ultrà ad odiatori il passo è breve.
Con Jannik Moutet è stato corretto, anzi, non ha aizzato il pubblico come fanno altri o ha cercato punti inesistenti, anzi più volte ha ammesso e applaudito i colpi di Jannik.
Ha fatto una polemica inutile su un fallo di piede come fanno tanti e avuto un attacco di nervosismo come se ne vedono tanti in Rublev.
Per un set ha messo in gravi difficoltà Jannik giocando un suo tennis che a me non piace , ma che è stato efficace.
Poi Jannik mentre prendeva le misure e cresceva , Moutet calava vistosamente fisicamente, perché ha pagato ciò che ha prodotto nel primo set, su e giù e gioco oltre la linea lo paghi.
Un po’ come Lorenzo contro Djokovic.
Secondo me sono più utili queste partite dove Jannik viene messo all’angolo che tante dove è in vantaggio dal primo 15, è l’unico modo indolore per crescere.
Moutet come tanti giocatori non eccelsi riesce a mettere in difficoltà un top player in un match ATP, ma dove devi vincere 3 set è molto molto più complicato, quindi meglio per Jannik che lo abbia incontrato qui.
@ espertodipallacorda (#4072098)
Sinner l’ha detto: contro i mancini c’è sempre qualche difficoltà in piú. enzo
Mah… spavento,si certo per finire l’allenamento giusto in tempo per salutare Anna…,e poi a nanna che c’è Grigor che sta aspettando,tra l’altro il bulgaro…ha fatto veder i sorci…allo spilungone Hubert…
Sinner, mentalmente, è 10 volte più forte della media dei primi 100 giocatori del circuito. Con riferimento a Musetti… 20 volte. Se stasera ci fosse stato il buon Musetti avremmo assistito ad una crisi isterica dopo il primo set e al record mondiale di bestemmie. Con sconfitta incorporata. Diciamo che mentalmente Sinner è quasi perfetto. Musetti no. Però nella prossima vita può migliorare.
Giocava alla Cazaux!
Nemmeno sul 5-0 per il Francese ho mai pensato che Sinner potesse perdere la partita. Sempre forza Jannik. Con Dimitrov l’asticella si alza ma questo, in uno Slam, è normale quando arrivi ai quarti.
Riassunto di questi due giorni. Piccola delusione Cobolli, media Musetti, grande per Arnaldi. Non è la prima volta che ha questi crolli. Bene Sinner. Nota. Perchè delusione media Musetti? In fondo ha perso il quinto 6 a 0. Vero, ma la resurrezione di Djokovic non mi convince. Quando Lorenzo nel quarto set, se l’è ritrovato davanti fresco come una rosa, si è smarrito. enzo
😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
Crerdo sia una citazione raffinatissima da una delle celebri frasi del grande Gianni Brera
Solo per dire, dopo gli US Open ha vinto 56 partite su 60. E io mi dovrei spaventare di Moutet? Ma fatemi il piacere.
Sinner doma il francese con “la carota e il bastone”. Si va ai quarti, ma è meglio acquistare i litri, di quello buono.
Niente di troppo strano, a mio parere. Può capitare che un giocatore più debole, specie uno col gioco anomalo del Francese, ne sorprenda uno più forte con un canovaccio tattico vario e disordinato. Ben più di rado capita che il giocatore più forte si lasci imbambolare per tutta la partita: imprevedibile quanto vuoi, ma dopo un po’ tutto diventa comprensibile. Qui, poi, parliamo di un giocatore che solo con disordine e caciare (e un dritto decisamente più potente del solito) poteva sorprendere Sinner, che per il resto gli è nettamente superiore in tutto, come i sei game dei restanti tre set confermano.
La prima mezz’ora era troppo brutta per essere vera…ora quarti con Grigor (molto meglio di Hubi, che Jannik un po’ soffre) che si prospettano di qualità, ma credo che la palla molto pulita del bulgaro sia perfetta per mettere in palla il nostro
Lo scenario un po’ prevedibile, l’outsider estroso infiamma il pubblico di casa e poi viene riportato sulla terra.
Comunque a Parigi fa freddo e questi match serali sono difficili e anche iniqui perché il meteo estremo non fa parte del tennis.
Anche ieri la partita di Musetti non mi sembra si possa considerare regolare. In pratica vuol dire cambiare fuso orario e anche se le condizioni sono uguali per tutti è qualcosa che esula dal tennis. A questo punto possono giocare alle 7 di mattina sarebbe meno brutale.
ma redazione….cosa è “l’erezione agonistica” di Moutet nel primo set……mi sono perso qualche cosa? 😀
quale spavento? dal decimo game in poi, al francese hanno attaccato una bombola d’ossigeno 😆
Beh, che dire, una vittoria che conferma la straordinaria capacità di gestione, per un 22enne, delle problematiche che si possono presentare in una partita.. avversario scatenato, anomalo, in piena fiducia, con scacchi che da tempo non si affrontava, errori madornali per una situazione tattica nuova e Jannik tutto questo l’ha affrontato e gestito con calma olimpica, venendo fuori a poco a poco e trovando le soluzioni ( da solo).. ripeto, al di lá della prova da un punto di vista tecnico, grande prestazione di maturità e solidità mentale e tattica, chapeau Jannik!!
-3
Ma spavento di che? Io oh ..
L’ho già detto dopo gli AO, Sinner è l’unico che può fare il grande slam quest’anno………
Troppo superiore Sinner. Ha un pò sottovalutato il francese attaccabrighe. Moutet ha giocato ottimi colpi, però è basso, appena 1 metro e 80, non ha il servizio potente, piú di lì non va. Ho notato anch’io in qualche occasione, che Sinner si è toccato la zona lombare. Ne so qualcosa. Il dolore all’anca si può irradiare nella parte bassa del bacino e sul fianco. Non dovrebbe essere cosa grave. enzo
Giorni fa sembrava quasi non dovesse partecipare. Invece siamo ai quarti di finale… Grande Jannik! Grande!
Jannik è come un giunco. Si piega ma non si spezza. Passata la tempesta Moutet del primo set, prende le misure, alza l’intensità del suo tennis e spazza via dal campo l’avversario francese. Jannik sembra di ghiaccio, nulla lo turba dalla suo missione: vincere.
Domani scriverò una piccola “analisi”. Oggi, prima di chiudere ed andare a nanna dico solo…
…i francesi all’inizio gridavano: “Moutet! Moutet”. Gli italiani, alla fine: “muti! muti!”