Zverev: iniziato a Berlino il processo per la presunta aggressione all’ex compagna
Mentre Alexander Zverev sta affrontando importanti sfide a Roland Garros, il suo team legale ne ha iniziata un’altra di una certa rilevanza in tribunale. Ieri, 31 maggio, si è aperto presso il tribunale penale di Berlino il processo contro il n.4 del mondo per la presunta aggressione all’ex fidanzata e madre di sua figlia (Mayla, nata nel marzo del 2021). Il team legale che difende il tedesco respinge le accuse definendole “infondate” e dipingendo la presunta vittima, come una persona instabile, motivata dalla fama e dal denaro, e interessata al rapporto con Zverev solo per accrescere il numero dei suoi follower. sui social media e quindi i propri introiti” (è una influencer). Come riporta il media tedesco DW, di cui riportiamo la ricostruzione dei fatti, Zverev è accusato di “aver abusato fisicamente della ex compagna e di averne danneggiato la salute durante un litigio”.
All’inizio del processo, il pubblico ministero Philipp Zündorf ha letto integralmente l’accusa. Si riporta che il presunto incidente è avvenuto in un appartamento affittato sulla piattaforma Airbnb nel quartiere Charlottenburg di Berlino, tra mezzanotte e le 2:30 del 20 e 21 maggio 2020. Dopo una “accesa discussione”, Zverev avrebbe spinto la sua ex ragazza contro un muro e l’avrebbe strangolata con entrambe le mani, dopodiché lei avrebbe lasciato l’edificio. L’ex fidanzata, che DW non nomina secondo la politica di non identificare le presunte vittime di abusi, avrebbe sofferto per diversi giorni dopo l’incidente di dolori alla gola e difficoltà di deglutizione.
Il caso è finito in tribunale perché Zverev sta contestando un ordine penale e una multa di 450.000 euro emessi nell’ottobre dello scorso anno in relazione al presunto incidente. Alexander mantiene la presunzione di innocenza fino alla conclusione del processo, appena iniziato.
Zverev per ora non è tenuto a presenziare di persona al processo, e ha detto chiaramente da settimane che non risponderà ad alcuna domanda in merito nelle conferenza stampa dei tornei, come in questi giorni a Parigi. È rappresentato da un team di avvocati guidati da Alfred Dierlamm, un noto penalista tedesco. Dierlamm, leggendo un documento di 12 pagine, ha esposto le argomentazioni che la difesa intende presentare al processo. Ha definito le accuse “infondate” e ha affermato che le affermazioni della presunta vittima sono “contraddittorie rispetto ad altre prove” che non sono state ancora ascoltate. “Queste prove sono rilevanti per il processo”, afferma Dierlamm, e arriveranno sotto forma di testimoni che non hanno fatto parte del primo procedimento che ha portato alla multa insieme a nuovi messaggi di chat e registrazioni. “Ciò fornirà un quadro oggettivo degli eventi”, ha affermato.
Dierlamm ha dipinto l’ex fidanzata come una persona a caccia di fama e denaro, che ha utilizzato la carta di credito di Zverev per effettuare acquisti di lusso. “Soprattutto, il suo comportamento ha avuto come fine aumentare i suoi follower su Instagram e TikTok e vivere uno stile di vita da jetset”, ha detto. L’avvocato difensore ha inoltre affermato che l’ex fidanzata aveva mentito sulla sua carriera e sul suo reddito, citando le sue affermazioni secondo cui aveva lavorato come consulente finanziario e presso Amazon, “Questo dimostra il suo rapporto con la verità”. Continuando a leggere il documento, Dierlamm ha affermato che l’incidente non può essere avvenuto come lo ha descritto l’ex fidanzata. Facendo un esempio, la donna ha detto alla polizia di essere fuggita dall’appartamento scavalcando un cancello. “Questa era una bugia, era fittizia”, ha affermato il difensore di Zverev.
Secondo i legali di Zverev, due giorni dopo l’incidente i due hanno viaggiato insieme ad Amburgo, la città natale di Zverev. Hanno litigato ancora in macchina, ha raccontato Dierlamm, riferendo la versione dei fatti dell’ex fidanzata, ma nonostante lei volesse fare dietro front e tornare a Berlino, hanno proseguito per Amburgo. Mentre erano lì, la coppia ha trascorso una “serata perfetta” con amici e familiari. Il video registrato in quel momento mostrava “un’atmosfera divertente, buon umore. Non c’erano ferite visibili sul collo della donna, non c’era segno di disarmonia”.
Nel processo verranno ascoltati anche altri esperti, come un medico legale, presentati dalla difesa. In tribunale è stato affermato che le accuse dell’ex fidanzata erano una copia di quelle mosse da Olya Sharypova, un’altra ex fidanzata di Zverev. Nel 2020 e nel 2021, Sharypova ha affermato che Zverev è stato violento nei suoi confronti più volte, a Monte Carlo, New York, Ginevra e Shanghai, accuse sulle quali anche l’ATP ha indagato, chiudendo poi il caso affermando la mancanza di evidenza a suffragare le accuse. Sharypova aveva denunciato l’accaduto a mezzo stampa, senza mai presentare una formale denuncia contro Zverev. L’avvocato Dierlamm ha affermato che un esperto del suo team ha scoperto che l’ex fidanzata “ha copiato le parole e la strategia mediatica della Sharypova”, aggiungendo che l’esperto “raramente ha visto un caso come questo così chiaro. I risultati sono assolutamente chiari”.
Parlando ai giornalisti fuori dall’aula, Michael Nitschke, rappresentante dell’ex fidanzata e accusatrice di Zverev, ha detto di non avere “nulla contro” la richiesta di tenere il resto del processo strettamente privato. Lunedì dovrebbe pronunciarsi il giudice unico, Barbara Lüders. La strategia del team legale di Zverev era “prevedibile”, ha detto Nitschke. “Non sono sorpreso, sono bravi avvocati. Il loro obiettivo è minare la credibilità dell’ex compagna.” Alla domanda sulle motivazioni della suo cliente, ha dichiarato: “Non è sicuramente una questione di soldi. Si tratta di giustizia. Questo è ciò che spera”.
Marco Mazzoni
TAG: accusa di violenza, Alexander Zverev, Zverev accuse
Perché bisognerebbe comunque arrivare a un accordo e i due evidentemente non riescono a parlarsi
Appena un pochetto
Concordo
Le notizie vanno sempre date, e un processo a un tennista è una notizia, al limite si possono chiudere i commenti.
Ovviamente i commenti beceri, squallidi e sessisti non mancano. Che degrado.
C’è una figlia di mezzo, perché inventarsi un’aggressione quando i soldi arriverebbero in maniera copiosa, dopo la separazione, in ogni caso?!
qualcosa non mi convince nella difesa di zverev!
Forse non vuole pagare proprio perché è innocente.
Per lui pagare 450.000 euro non è niente e si vede che vuole un’assoluzione piena per togliere ogni dubbio.
Certo che tutta questa gente che sta su internet e si fa chiamare influenzer… ma sicuro che influenzano qualcuno/a?
L’unica cosa certa è che stanno lì solo per mostrare il loro corpo, evito di aggiungere altro.
Ritornando al processo, io sto sempre dalla parte delle donne violentate o maltrattate ma questo caso mi puzza un po’.
Forse queste notizie dovrebbero rimanere fuori da questi forum, che si prestano ad indurre commenti inutili, o banali, o puramente denigratori.
Pensa che nell’ NBA ogni anno alle matricole (rookie) fanno un corso che dura una settimana.
Lo sai qual è il primo argomento?
Te lo dico io. Come difendersi dalle arrampicatrici sociali!
Pensa che quando vanno in giro devono avere almeno due guardie del corpo, perché una fa le riprese video.
Perché? Perché se una guardia del corpo le respinge, loro possono anche denunciarlo, per cui c’è sempre bisogno di uno che testimoni con i ‘fatti’ (riprese video) che non è avvenuta alcuna violenza.
Con ciò non voglio dire che Zverev non abbia usato violenza.
Dico solo che bisogna esaminare il caso molto bene.
450000 euro Zverev li guadagna in una settimana. Di cosa stiamo parlando? Sono noccioline.
Impossibile dare giudizi prima della conclusione dei gradi di giudizio della giustizia tedesca. Presunzione di innocenza, poi si vedrà…
Oggi infatti Zverev è strano in campo,tanti errori,sguardo dimesso,65% di prime palle Zverev indoor… non è possibile,può essere che è condizionato da questo,vediamo se si riprende
Povero zverev nelle mani di una manipolatrice
@ Kenobi (#4068442)
Sarebbe giusta la galera semmai
Non è una questione di soldi,pagare quella sanzione vorrebbe dire ammettere la sua colpevolezza e sarebbe una macchia indelebile per lui è per la sua carriera,sia sul campo che con gli sponsor,ne perderebbe diversi per questa faccenda
Per il tedesco 450k sono una nocciolina (salata). Tra sponsors, inviti a esibizioni e turni ai tornei li alza in poche ore.
Paga e amen
Cosi a naso potrei essere dalla parte di Zverev
la solita aggressione russa.
450 Mila euro ?
Per carità, se c’è stato maltrattamento è giusto che paghi Zverev, ma tutti quei soldi fanno l’uomo ladro, anzi la donna.