Rublev si scusa per il comportamento: “Completamente deluso da me stesso” (Video)
Andrey Rublev è uscito sconfitto al terzo turno del Roland Garros 2024 per mano di Matteo Arnaldi, ma a fare notizia è stato soprattutto il comportamento del tennista russo. Durante il match, Rublev ha dato in escandescenze, urlando, colpendosi con la racchetta e discutendo con il giudice di sedia. Uno spettacolo poco edificante per il quale il moscovita si è scusato in conferenza stampa.
“Sono completamente deluso da me stesso per come mi sono comportato, per come ho agito. Non ricordo di essermi mai comportato peggio in un Grande Slam”, ha ammesso Rublev visibilmente provato. “Credo sia stata la prima volta che mi sia comportato così male. Non c’è molto altro da dire”.
Il tennista russo ha spiegato le ragioni della sua frustrazione: “Credo non si tratti di concentrazione. È il modo in cui mi comporto che mi fa crollare completamente, dando ali ad Arnaldi per volare. E lui ha disputato un terzo set incredibile. Era troppo tardi per fare qualcosa”.
Rublev ha riconosciuto di aver sprecato troppe occasioni: “Ho avuto molte opportunità e non le ho sfruttate. Quando ero in difficoltà, ho avuto la possibilità di recuperare o portarmi in vantaggio, ma non ci sono riuscito. Eppure sono rimasto in partita, ma quando ho perso il break per la seconda volta nel secondo set, ho completamente perso la testa”.
Il numero 7 del mondo ha individuato l’origine dei suoi problemi già nel primo set: “Quando ero avanti di un break sul 30-30, ho commesso alcuni errori davvero stupidi, permettendo ad Arnaldi di rientrare in partita. Ho avuto chance di breakkare prima del tie-break e anche nel tie-break stesso. Poi ho iniziato il secondo set già con le emozioni a fior di pelle”.
Rublev ha chiarito di non avere avuto problemi prima dell’inizio del match: “Andava tutto bene, avevo fatto un buon riscaldamento e mi sentivo bene. È solo che certe cose mi cambiano completamente e non sono riuscito a partire come volevo. È stato davvero un brutto comportamento da parte mia. Sento che a volte è difficile essere gentile con me stesso, ma se ci riuscissi sono sicuro che certi momenti non accadrebbero mai”.
Dei “demoni interni”, come lui stesso li ha definiti, che Rublev dovrà imparare a gestire se vorrà ambire a traguardi più importanti nella sua carriera.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Andrey Rublev, Roland Garros, Roland Garros 2024
…E poi c’è Jannik… 😉
RUBLEV è molto emotivo. Lo capisco . E chiedere scusa è prova di maturità e consapevolezza
Andy Rublev è affetto dalla sindrome di Burnout? Credo proprio di sì! enzo
@ Vasco92 (#4068435)
Ahahahaha Toccafondi VaM18a …. nonché cattivo intenditore di lirica …. Pavarotti meglio di Carreras …..
Hai provato a pensare se durante la distruzione di una racchetta(vale per lui ma anche per altri tipo il signor.Djokovic) uno o più pezzi di fibra di carbonio incidentalmente colpissero un occhio? (molto improbabile ma possibile), ieri a preso a pedate qualcosa a lato delle sedute in cui si riposano a cambio campo se non era fissato cosa succedeva?
Peraltro io non escluderei che durante l’infanzia sia successo qualcosa e di sicuro non diventa di dominio pubblico (giusto tutelare comunque un minore)
Evitiamo di banalizzare le cose, sono molto più serie di quello che pensi.
Sono coach certificato ma non esercito, salvo rari casi, perchè ho un’altra attività di consulenza di impresa. In realtà sono vicino a Genova. Ti do comunque
un consiglio, a Camogli c’è un bravo Councelor che si chiama Mauro Scardovelli. Lavora bene su questi aspetti. Trovi molti suoi video su youtube. In bocca al lupo e un abbraccio.
In 25 anni non ha mai coinvolto nessuno nei suoi scleri. Non capisco perché bisognerebbe fermarlo. A me spiace per lui e basta.
Non ho cambiato la posizione che espressi dopo i fatti di Dubai.
Secondo me fu un errore rimuovergli alcune sanzioni (economiche e non).
La dimostrazione è la reiterazioni di atti contrari alla immagine di sportività che dovrebbe essere alla base dello sport.
Detto questo è ovvio che si provi anche una sorta di “compassione” nei confronti del ragazzo che evidentemente soffre di grossi problemi di gestione della rabbia.
Ora fa l’ennesimo mea culpa dichiarativo ma lo sappiamo tutti che succederà di nuovo prima o poi, quando facendo qualche episodio autoflagellativo coinvolgerà qualche addetto (raccattapalle o altro) cosa diremo?
Concordo! Aggiungerei anche:
Chi quando perde si permette di cazziare l’avversario perché grida troppo…
Chi si ravana le parti basse in mondovisione dando un brutto esempio ai bambini…
ahhhh 🙂 🙂
@ Tennis83 (#4068261)
Meloniano? O caduto dalla culla in tenera età?
Bah secondo me la struttura delle insegne è di per se pericolosa su quel campo se troppo rigida. C’è un motivo per cui si usa di solito un legnetto leggero e spaccabile! Pericoloso per i giudici di linea se si spaccano con schegge di legno ma con un falco ormai quasi obbligatorio i giudici dovrebbero sparire da li!
E pure il padre… 🙂 🙂
Dove eserciti? Anch’io “gestisco” e vorrei “affrontare”, ma ormai mi sa che è troppo tardi.
Comunque Genova è troppo lontana (e tu sei probabilmente troppo caro 😆 ).
@ italo (#4068165)
anni fa , direi circa una trentina, nel campionato greco giocava tal Boban Jankovic…per il disappunto dopo un fallo a suo carico diede una testata mi pare alla struttura di supporto del canestro…morì paraplegico nel 2006
quando l’interruttore si spegne si fanno cose imprevedibili 😥
Rublev sbrocca in maniera eccessiva se incontra difficoltà impreviste da un rivale che crede molto inferiore a lui. Si colpevolizza troppo quando l’altro è stato solo molto superiore rispetto al suo tennis monodimensionale. È lui che con successi prestigiosi in 1000 disertati dai big si crede più grande di quello che è realmente! Per lunghi periodi di carriera fu il re dei 500 ATP e non l’imperatore degli slam in cui non ha mai giocato da reale n 6 al mondo.
@ Tennis83 (#4068261)
Cosa sei, la polizia etica?
Beh, intanto complimenti per la robustezza del ginocchio!!! Con i colpi violenti che gli ha assestato…è che rischia ogni volta di procurarsi lesioni/ferite che nel tennis possono causare stop che compromettono la continuità della carriera: questo è il motivo principale per cui dovrebbe trattenersi, per il resto, fare “psicologia” scontata non serve a nulla, ovvio che finché vive le racchettate come sfogo lecito (e senza averne conseguenze preoccupanti sul piano fisico) continuerà ad utilizzarle e non è così semplice modificare il proprio carattere..per esempio, credo che più facilmente frenera’ gli insulti alle persone dopo la squalifica, che ha inciso sicuramente sul suo amor proprio e sul suo desiderio di esprimere al meglio il proprio indubbio valore tennistico
A me viene un dubbio.Uno che sbrocca spesso quando le cose non procedono come lui vorrebbe,vuol dire che anche fuori dal campo non deve essere così bravo come tutti dicono.
La tua prima frase l’ha detta al professore un ex studente Universitario all’esame di Sociologia. Ti lascio immaginare com’è finita….
a me pare proprio consumato emotivamente, aveva 2 occhiaie che neanche i minatori a fine turno, chissà quante ore dorme a notte, ad occhio meno del necessario
Il tuo non cambiare mai a Rublev significa condannarlo ad anni e anni di frustrazione. Il tuo è un urlo per dire ” Mantieniti nella tua zona confort che siamo in tanti che facciamo così!!!”
Anche Fognini ha sempre detto che lui era così, è fatto così. In realtà se l’è voluta raccontare per tutta la carriera per il semplice fatto che
lavorare sui tuoi demoni interni costa fatica, è un po’ come mettersi a torso nudo al gelo. Fognini, si, ha vinto quel 1000 ma se fosse stato a posto con la sua interiorità avrebbe vinto 5 volte tanto e avrebbe fatto una carriera fissa in top ten e non una solo comparsata.
Scusa ma non ci sarà alcuna prova del nove. Ogni partita è una storia a sé.
Non lo dico a te ovviamente ma ad altri che non è che perdendo col greco significherebbe svalutazione della vittoria col russo. E una vittoria col greco sarà solo la vittoria col greco.
Hai ragione. Ieri ha vinto perché è stato più bravo. Punto. Quest’esercizio di sminuire le vittorie dei nostri contro i più forti ha stufato proprio.
Sì Vola alto stamane
Chapeau
PS I Demoni l’ho letto a 13 anni. Delitto e Castigo a 12. Dostoevskij mi ha accompagnato oramai da mezzo secolo insieme a Gogol e poi Bulgakov. La panchina del Maestro è l’ultima cosa che ho visto a Mosca prima che fosse impossibile tornarci. Scusate la divagazione. Non c’entra granché ma mi è partita la fantasia.
Io non farei molta sociologia.
Nel tennis semplicemente sei solo, la sconfitta certifica che quel giorno non sei stato all’altezza e non tutti lo accettano, o meglio, non tutti lo accettano mentre questo si sta consumando.
Si tenta di reagire,si studiano dei modi produttivi ma alcuni non ne sono capaci, vinti dall’istinto. Federer migliorò moltissimo , Rublev evidentemente no e non c’entra nulla l’andazzo della sua carriera, la frustrazione è quella provata di fronte ad un errore proprio che non dal vincente dell’avversario.
Alcuni traggono linfa da questo, lui no, perde proprio il controllo e quando si rivede prova vergogna perché sa di essere una persona di gran lunga migliore.
A me dispiace perché c’è sofferenza nel suo vivere lo sport che gli dà successo e spero trovi un equilibrio quanto prima.
D’accordissimo!!! Matteo lo ha messo alle corde e lui ha sbroccato del tutto!
O per dirla con Rilke che nei suoi dialoghi con Freud sulla psicoanalisi gli diceva “se mi togli i miei demoni mi togli anche i miei angeli”…
@ TopoGigio (#4068145)
più che lui mi auguro lo facciano il padre e la madre (se presente) 😆 cosa decisimente più probabile
Ethos antropoi daimon (Eraclito)…
Anche qui c’è un motivo che probabilmente ha origine dall’infanzia.
Ci sono persone che hanno avuto nella loro vita problemi di riconoscimento, di sentirsi importante, amato, quindi fanno di tutto per sentirsi riconosciuti, amati, per sentirsi che valgono e per sentirsi “migliori” visto che forse nella vita qualcuno li ha fatti sentire peggiori di qual cun altro. proprio questi tipi di persone hanno difficoltà ad ammette che l’altro è stato migliore proprio perchè ammettere questo è come riaprire ancor di più una ferita molto dolorosa. le dinamiche mentali sono pazzesche, l’uomo sta facendo grandi cose per conoscere quello che è il mondoe sterno a se ma c’è ancora tanto da fare per conoscere l’inetriorità dell’uomo che la massa della gente fa difficoltà a voler capire ed accettare perchè fa fatica a mettere a nudo se stessa.
Sono sempre curioso di sapere come i mental coach affrontano i problemi dei loro atleti. Visto i risultati di alcuni credo che ci saerbbe da mettersi le mani nei capelli…
Non cambiare mai Andrej! È ancora grazie per il trionfo nel 1000 di Montecarlo di Fognini!
Si, effettivamente Rublev sembra la versione Halloween di Sinner.
Rublev è l’emblema delle persone che non riescono a “vedere” la sua fortuna ma girado la questione al contrario noi non riusciamo a “vedere”, percepire la sua sfortuna, i suoi dolori, i suoi problemi che ha avuto nell’infanzia e che lo hanno portato a tutto questo. Abbiamo un altro esempio in Kirgios, il tennista Australiano ha dichiarato tempo fa di avere avuto momenti in cui pensava anche al suicidio. Tutto questo significa malessere. Il tennis è uno sport che se non sei stai bene, può manifestare molto di te, del tuo modo di essere. E’ uno sport che può essere una terapia per molti atleti.
ERgo, puoi avere tutti i soldi che vuoi, fama ecc.ecc ma se non stai bene dentro quello è un problema. Purtroppo questa è una società che ha associato il termine della ricchezza al denaro e ai possedimenti. La vera ricchezza è quella interiore, è la serenità, l’equilibrio, tutto il resto è un di più, un riconoscimento ma non è la cosa fondamentale. ieri Rublev ne ha dato prova ancora una volta.
C’è un ragazzo che come Andrej ha i capelli rossi ed è alto più o meno uguale. Vagamente gli somiglia nella fisionomia ma ha qualche anno in meno, dovrebbe perciò essere più instabile e intemperante di lui.
È invece questo ragazzo accetta la cattiva sorte quando ne è vittima e rende merito alla fortuna quando ce l’ha. Accetta l’errore e la sconfitta come parti di un processo, riconosce le qualità di chi l’ha battuto senza annacquarle, non recrimina sul campo e tantomeno dopo, elogia la famiglia e gli amici anche per cose ormai lontane ma che lui considera sempre presenti, pensa a rimettersi subito al lavoro e si considera un privilegiato (anche la pressione, dice, è un privilegio)…
Ecco una parola chiave che per quel ragazzo è fondamentale e nel vocabolario di Andrej è sconosciuta… considerarsi un privilegiato! Eppure, proprio Andrej viene da un paese dove centinaia di migliaia di giovani sono costretti alla leva in una guerra assurda scatenata da un regime delirante. Quella avrebbe potuto essere la sua sorte, se non fosse stato un privilegiato, e non fare il maestro di sci o l’albergatore in una località alpina.
Andrej, dunque, ha scansato tutto questo, ma non si rende conto affatto del suo privilegio. Ha vinto 16 titoli e guadagnato milioni, ma sembra non sapere che migliaia di ragazzi come lui fanno la stessa vita di sacrifici senza nemmeno coprire le spese.
Ha vinto due Masters Mille, Montecarlo e Madrid, nei quali curiosamente alla sua fortuna corrispondeva la sfortuna dell’altro ragazzo coi capelli rossi… Ma Andrej si sente in credito con la dea bendata, perché è un bravo ragazzo. Sicché non solo in campo, ma anche in conferenza stampa continua con le sue palinodie e recriminazioni, si rimette a pensare al punto perso, si scusa del suo comportamento con il candore di chi è convinto che sia la prima volta che gli succede. Dimentica di citare i meriti di un avversario che lo ha battuto onestamente, dicendo anzi di avergli messo lui le ali ai piedi (al contrario, uno dei meriti dell’avversario era stato di non lasciarsi destabilizzare dalle sue scenate).
Sembrerebbe una contrapposizione tra angeli e demoni, ma purtroppo è così che viene da pensare. E certamente, i mea culpa Dostoevskiani e autoreferenziali di Andrej non la contraddicono.
@ TopoGigio (#4068145)
Se gioca come con Rublev ci riesce senz’altro!!
su questo non ci piove.
Con tsitsipas ne avremo la prova del 9
@ Roberto (#4068249)
Mi correggo sui vincenti 47 per Arnaldi…sono tantissimi comunque contro 37 per Rublev, quindi la spinta verso la vittoria è tutta merito del nostro Arnaldi e se andate a vedere anche le altre statistiche sono tutte o quasi a suo favore. E grazie ancora alla redazione di Livetennis che ce le fornisce puntualmente appena possibile!!
@ Losvizzero (#4068232)
“Scheccare così”? ma c’è un moderatore?
Ho visto la conferenza stampa e mi ha fatto impressione. Rublev parlava in uno stato allucinato, mi ha ricordato McAvoy che descriveva una delle sue tante personalità in Split. Completamente autoreferenziale, si capisce che in partita, quando gli gira male, più che cercare soluzioni, inizia una dolorosa battaglia con sé stesso.
@ Neldico (#4068226)
Hai detto tutto benissimo, come ho scritto pure io! È sbroccato perché pensava di surclassare il nostro Arnaldi e invece è stato l’esatto contrario! Arnaldi ha risposto colpo su colpo e lui è ammattito! Punto
Concordo in pieno con te e con Luna, il primo passo è riconoscere che ha incontrato uno più forte di lui (non se lo aspettava e l’idea di perdere da uno sulla carta più debole lo ha fatto uscire di testa).
Anche su questo blog molti diminuivano l’impresa di Arnaldi dicendo che Rublev aveva qualcosa fin dall’inizio, cosa da lui smentita.
Arnaldi ieri ha giocato da campione assoluto.
Forse anche se Rublev non avesse sbroccato, Arnaldi avrebbe vinto lo stesso, era nettamente più forte.
Concordo in pieno con te e con Luna, il primo passo è riconoscere che ha incontrato uno più forte di lui (non se lo aspettava e l’idea di perdere da uno sulla carta più debole lo ha fatto uscire di testa).
Anche su questo blog molti diminuivano l’impresa di Arnaldi dicendo che Rublev aveva qualcosa fin dall’inizio, cosa da lui smentita.
Arnaldi ieri ha giocato da campione assoluto.
Forse anche se Rublev non avesse sbroccato, Arnaldi avrebbe vinto lo stesso, era nettamente più forte.
E ammettere che Arnaldi lo ha battuto con pieno merito no? 13 ace e 58 vincenti non bastano?
L’ho detto ieri in diretta e lo ripeto oggi: c’è troppa comprensione per le pazzie di Rublev. Ieri dovevano dargli il warning almeno mezz’ora prima. E tra l’altro il warning a fine secondo set lo ha calmato, quindi è in grado di controllarsi, se lo vuole. Le scuse servono a ben poco, la prossima volta farà la stessa cosa. Devono essere gli arbitri a fermarlo.
Si è trovato davanti uno che lo surclassava nel gioco, ed è uscito dai coppi. Sia più umile e non farà più ste figuracce in mondovisione.
@ sander (#4068150)
Esatto.
Che si vada a curare.
Arnaldi è stato devastante
Sì ok Rublo ma un pò di autocontrollo no? Almeno il Colonnello si spaccava la testa ma senza scheccare così
L’aspetto da sottolineare è che Arnaldi si dimostrato più forte di lui durante tutta la partita.
Rublev non l’ha voluto accettare ed è impazzito.
Ripeto: ieri Rublev è stato surclassato in ogni aspetto, nella gestione del campo, nel tocco, nella potente precisione, sul dritto, sul rovescio e, conseguentemente, ha subito il tracollo psicologico che è effetto e non causa.
Andrey, mi sei simpatico, lo saresti di più se dicessi: scusatemi ma non ho accettato di essere meno bravo di lui.
Uno che è top 10 da anni, che (da apprezzare) giustamente si fa scrivere “play for the kids” sulla maglietta e poi si lascia andare a quegli atteggiamenti in diretta mondiale è super ridicolo
Fatti curare fijo mio
Ti capisco anch’io, che mi sono letteralmente fratturato un polso a racchettate per la frustrazione.
Oltre alla Medusa citerei l’Urlo, che, a differenza di quanto le persone superficiali pensino, non esprime affatto paura, ma appunto anch’esso un delirio di rabbia, dolore e disperazione.
Rublev vede passare gli anni, è giunto a 26 e teme giustamente che il suo momento d’oro sia passato. Vincere uno Slam, è un miraggio. Si sta accorgendo che le sue prestazioni sono calate di molto, rispetto a qualche anno, fa quando era una furia tennistica. Oggi un giocatore di alto livello da il meglio di se fino a 25-26 anni, poi inizia lentamente a declinare. Lo stesso avverrà, o sta gia avvenendo, per il connazionale Medvedev. Logicamente, come in tutte le cose, ci sono le eccezioni, rare però! enzo
Purtroppo questi comportamenti poco edificanti del russo si ripetono quasi ad ogni partita in cui alla fine perde. Anziché scusarsi dovrebbe imparare a controllarsi di più. Ne gioverebbe il suo rendimento in campo.
@ LunaDiamante (#4068196)
Giusto
Questo è stato scorretto
Non la tafazzata ma la mancanza di complimenti all’avversario
Concordo con entrambi e aggiungo
La valvola di sfogo serve a chiunque per sfiatare la pentola a pressione.
Chi fa Tafazzi come Rublev
Chi tira bestemmioni
Chi fa il direttore di orchestra o si becca col pubblico come Nole o si mette a fare il clown come Tiafoe
Chi spacca racchette o lancia palline
Chi fa il bimbominkia come Rune
Chi fa la rissa come Moutet
Chi insulta il team come Kyrgios
Ecco diciamo che c’è una sottile linea di discrimine fra un comportamento di frustrazione che resta però corretto e uno che sfocia nella scorrettezza o nella nefandezza.
Rublev non è stato scorretto. Non ha fatto del male che a se stesso e non ha danneggiato l’avversario e non ha provato a distrarlo né con dolo né colposamente.
A me Rublev sta simpatico e da ciò che si dice di lui fuori dal campo mi pare che sia un ragazzo semplice, bravo e educato…però in questa conferenza stampa -a meno che qui non sia stata riportata solo una parte- non ha fatto il minimo cenno alla straripante prova di Arnaldi e del fatto che l’azzurro gli sia stato superiore praticamente in tutti e tre i set, evidenziando solo che lui non stava bene o che non riusciva a fare la sua partita, come se tutto dipendesse solo dal lui e non dalla straordinaria prova dell’avversario…e questo a mio parere non è molto bello né signorile…
Effetivamente… giovedi ho perso contro un quarta categoria che mi ha fatto ammattire di smorzate.. alla mia età non è legale….. Ad un certo punto volevo spaccarmi la racchetta sulla testa per la fristrazione di non riuscire a metterlo in difficoltà. Grazie Rublio, e Giberba, di capirmi…
Rublev sarà anche un bravo ragazzo e corretto con gli avversari, ma non è un bel vedere, questi non sono esempi da seguire per i bambini.
Inoltre l’autolesionismo quando non è un evento ma diventa un’abitudine, un modo per sfogarsi dovrebbe essere indagato da specialisti.
Se già è seguito o a lui va bene così pazienza , ma ITF nel caso Slam o ATP dovrebbe comunque aiutare gli atleti e a predisporre regolamenti per evitare che questi comportamenti diventino la norma.
Un partita di tennis non deve diventare un circo o un caso clinico, deve essere espressione solo di sport e divertimento.
Lui si diverte?
Sportività zero verso Arnaldi , è merito di Matteo se ha perso.
ma è proprio questa doppia personalità che rende la cosa più pericolosa..
io ho analizzato tutte le sue sfuriate in campo e ho avuto la netta sensazione che perda totalmente il controllo. é un attimo farsi male davvero, altro che Rinderknech.
Vero anche che se dovesse farsi male seriamente poi sono quasi sicuro che non lo farebbe più
Meravigliosa espressione facciale di Rublio. Solo il Caravaggio, con la Medusa, è andato così vicino a esprimere un misto di rabbia, dolore e disperazione. Milioni di persone s’incazzano ogni giorno su un campo da tennis, ma solo Rublio è in grado di sublimare in espressione artistica tanto trasporto emotivo. E non è la prima volta. Dunque, Ode a te, o Rublio, che porti alto il vessillo di tutti noi frustrati del tennis. Ti vogliamo bene.
Non mi sembra che si sia scusato. È bene che sia deluso e dispiaciuto, particolarmente con se stesso. Ma non si è scusato. D’altra parte in questo caso l’oggetto delle esternazioni era se’ stesso. Forse se imparasse a scusarsi con se stesso si sentirebbe meglio
D’altra parte siamo in un mondo in cui tutto è amplificato. McEnroe faceva cose anche peggiori ed è entrato nella leggenda – però effettivamente lui vinceva
Non mi sembra che si sia scusato. È bene che sia deluso e dispiaciuto, particolarmente con se stesso. Ma non si è scusato. D’altra parte in questo caso l’oggetto delle esternazioni era se’ stesso. Forse se imparasse a scusarsi con se stesso si sentirebbe meglio
D’altra parte siamo in un mondo in cui tutto è amplificato. McEnroe faceva cose anche peggiori ed è entrato nella leggenda – però effettivamente lui vinceva
Probabilmente è un’ottima persona però ormai le sue scuse sono quasi dopo ogni partita.
Gli auguro di risolvere i problemi di nervosismo. Già il fatto che riconosca il problema è un buon inizio. Non è un fuoriclasse ma se riuscisse a vincere uno slam in carriera non sarebbe una sorpresa per me.
Fuori dal campo, a detta di molti, è un bravissimo ragazzo… il problema sul campo è principalmente di carattere autolesionistico, perché, a parte qualche sfuriata completamente fuori luogo nei confronti dei giudici di linea o di sedia, per le quali è stato già punito in passato, l’oggetto principale delle sue azioni nocive è lui stesso. Peccato veramente… prendesse esempio da molti dei nostri portacolori che sul campo sono uno spettacolo anche sul piano comportamentale (Sinner, Arnaldi e Cobolli in primis).
Io l’ho già detto più volte.
prima o poi si farà male davvero, fa davvero paura quando perde il controllo
Vero, e probabilmente fuori dal campo è anche un bravo ragazzo, ma in campo non riesce a reggere le pressioni
Ma pussa via. Ridicolo
Povero…tennisticamente ne godo ma umanamente me ne dispiaccio
I “demoni interni” vanno affrontati se si vuole svoltare. Gestirli significa fare un lavoro a metà che migliora le cose solo in parte.
Affrontarli vuol dire fare un lavoro serio su se stesso.
Rublev ha un’evidente problema che origina probabilmente dall’infanzia e si porta dietro un’ansia e una rabbia repressa, una frustrazione su cui probabilmente chi lo gestisce da questo punto di vista non sta lavorando sulle corde giuste. Lavori “conservativi” non bastano. Bisogna andare piano piano alla radice del problema e poi estirparla con delicatezza ma
solo così si può svoltare.
Fognini ad esempio questo lavoro non lo ha mai voluto fare e si è visto.
Speriamo che Arnaldi faccia sbroccare anche Tsitsi 😀
Bravo rublev … continua così …. a perdere al terzo turno con gli italiani …