Affronta Jarry nei quarti ATP, Copertina

Tsitsipas: “Su terra battuta la tattica è decisiva”

15/05/2024 15:45 15 commenti
Stefanos Tsitsipas
Stefanos Tsitsipas

Stefanos Tsitsipas brilla al Masters 1000 di Roma. Con una prestazione di grandissima qualità il greco ha dominato Alex De Minaur e si presenta nei quarti (vs. Jarry) come uno dei grandi favoriti del torneo del Foro Italico. Dopo un 2023 molto complicato, “salvato” dalla finale agli Australian Open ma proseguito con moltissime sconfitte, il 2024 vede Stefanos molto più aggressivo e continuo, come dimostra il successo a Monte Carlo e la finale a Barcellona.

Parlando alla stampa a Roma dopo l’ottimo successo di ieri, Tsitsipas ha parlato del suo tennis e di quello su terra battuta, affermando che la parte tattica del gioco sia decisiva.

“Sto cercando di offrire la mia versione migliore, non solo a livello di colpi, ma a livello tattico. Sono consapevole che sulla terra battuta è molto importante la parte difensiva del gioco, riuscire a passare velocemente da difensore ad essere l’attaccante. Partite come quelle di oggi mi danno molta fiducia in me stesso perché sento che l’avversario soffre con la profondità e la forza della mia palla”.

“Cercavo da tempo di costruire meglio punti, di non avere troppa fretta e di trovare quel ritmo che mi permettesse di dominare e conquistare il punto in più colpi, senza correre tanti rischi. Ritengo che il tennis sia uno sport con enormi potenzialità tattiche. Su terra battuta in particolare è come una partita a scacchi, ed è così che sto affrontando le partite” conclude il greco.

Mario Cecchi


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15 commenti. Lasciane uno!

Pier no guest 16-05-2024 08:40

Scritto da Sudtyrol

Scritto da Pier no guest
@ ospite (#4045615)
Non solo:rispetto ad un tempo i match su terra sono diventati, opinione personale, più divertenti ed interessanti perché c’è tutto e il greco con quel gioco a tutto campo per me è davvero bello da vedere, come un Edberg o Becker in alcuni frangenti .
Ovviamente non cito Mac ed il suo trionfo nel 1984.

Fai bene a non citarlo perché Mac, in quella occasione, si fece rimontare da Lendl un vantaggio di 2 set a zero e fini’ per perdere la partita. Solo per la cronaca, la rivalità Mac-Lendl fini’ 21-15 per l’allora Cecoslovacco.

Non risulta.

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Sudtyrol (Guest) 16-05-2024 07:11

Scritto da Pier no guest
@ ospite (#4045615)
Non solo:rispetto ad un tempo i match su terra sono diventati, opinione personale, più divertenti ed interessanti perché c’è tutto e il greco con quel gioco a tutto campo per me è davvero bello da vedere, come un Edberg o Becker in alcuni frangenti .
Ovviamente non cito Mac ed il suo trionfo nel 1984.

Fai bene a non citarlo perché Mac, in quella occasione, si fece rimontare da Lendl un vantaggio di 2 set a zero e fini’ per perdere la partita. Solo per la cronaca, la rivalità Mac-Lendl fini’ 21-15 per l’allora Cecoslovacco.

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walden 15-05-2024 16:15

Scritto da ospite
@ Pier no guest (#4045683)
Beh, pure a me le partite su terra piacciono. Non so quale sia la mia superficie preferita… Forse solo il “troppo veloce indoor” degli anni ’90 mi è indigesto. Però nell’84 a Parigi mi risulta che John abbia fatto non un trionfo, ma un… tonfo… (tu probabilmente volevi ricordare la sua grande stagione con poche sconfitte, ma a Parigi le ha beccate).
Io confesso di aver sempre gufato contro ogni volleatore, quel gioco proprio lo odio*, con sole 2 eccezioni: Edberg e… Vavassori!
Chissa perchè Edberg… Odiavo cmq le volèè, ma mi stava così “simpatico” che lo tifavo…
*I volleatori da moltissimi anni sono considerati dei “raffinati ancorati alle tradizioni”, ma sai che, quando apparvero per le prime volte (negli anni ’20 ??) inzialmente veninvano considerati dei “bruti e selvaggi che violentavano le tradizioni del tennis” perchè era considerato “raffinato” giocare solo da fondo? (mi pare di avere letto questo excursus storico scritto da Clerici, ma magari ricordo male)…
Però era Tommasi o Clerici che, contro chi era poco abile nelle voleè, diceva “chiamato a rete a giocar di fino rivelava le sue umili origini”???

Clerici, sentito di persona.

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Pier no guest 15-05-2024 14:25

Scritto da Onurb
@ Pier no guest (#4045683)
Quale trionfo ? Quello di lendl

È un falso storico.
È confermato da accurate indagini che sul punteggio di 2 set a zero, e 30-15 con un break di vantaggio, John abbia vinto per manifesta superiorità.
Assolutamente inutile infierire oltre sull’annichilito Ivan.

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ospite (Guest) 15-05-2024 13:55

@ Pier no guest (#4045683)

Beh, pure a me le partite su terra piacciono. Non so quale sia la mia superficie preferita… Forse solo il “troppo veloce indoor” degli anni ’90 mi è indigesto. Però nell’84 a Parigi mi risulta che John abbia fatto non un trionfo, ma un… tonfo… (tu probabilmente volevi ricordare la sua grande stagione con poche sconfitte, ma a Parigi le ha beccate).
Io confesso di aver sempre gufato contro ogni volleatore, quel gioco proprio lo odio*, con sole 2 eccezioni: Edberg e… Vavassori!
Chissa perchè Edberg… Odiavo cmq le volèè, ma mi stava così “simpatico” che lo tifavo…
*I volleatori da moltissimi anni sono considerati dei “raffinati ancorati alle tradizioni”, ma sai che, quando apparvero per le prime volte (negli anni ’20 ??) inzialmente veninvano considerati dei “bruti e selvaggi che violentavano le tradizioni del tennis” perchè era considerato “raffinato” giocare solo da fondo? (mi pare di avere letto questo excursus storico scritto da Clerici, ma magari ricordo male)…
Però era Tommasi o Clerici che, contro chi era poco abile nelle voleè, diceva “chiamato a rete a giocar di fino rivelava le sue umili origini”???

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Onurb (Guest) 15-05-2024 13:28

@ Pier no guest (#4045683)

Quale trionfo ? Quello di lendl

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Pier no guest 15-05-2024 13:19

@ ospite (#4045615)

Non solo:rispetto ad un tempo i match su terra sono diventati, opinione personale, più divertenti ed interessanti perché c’è tutto e il greco con quel gioco a tutto campo per me è davvero bello da vedere, come un Edberg o Becker in alcuni frangenti .
Ovviamente non cito Mac ed il suo trionfo nel 1984.

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spalazzi (Guest) 15-05-2024 12:57

Anche gli arbitri !

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ospite (Guest) 15-05-2024 12:17

@ Pier no guest (#4045605)

Wimbledon è cambiatissimo (da qualche tempo mi pare che pure i giardinieri, che avevano sempre negato, hanno ammesso gli “ordini” ricevuti ed eseguiti già molti anni fa per farlo cambiare). Pure certi indoor veloci, ti ricordi i “fischi” per i troppi ace in alcune partite? (a me pare di ricordarne nel 1000 di Parigi in una che coinvolgeva Rusedski e un altro big server. Poi forse ricordo male sia il luogo, sia i tennisti coinvolti, ma il concetto resta).
Su terra stanno sparendo gli specialisi ed una vittoria a Parigi di un “non specialista” penso che presto non apparirà come “cosa abbastanza strana che si rivedrà rarissimamente”, però secondo me la terra è la superficie che cmq ha più conservato, rispetto alle altre, le sue caratteristiche più “peculiari”, da qui la mia “fissa” sulle tattiche lì…

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Pier no guest 15-05-2024 12:04

Scritto da ospite

Scritto da Pier no guest

Scritto da MarcoP
Su ogni superficie la tattica è importante.

In misura diversa Marco.Un tempo era ancora più accentuato lo sbilanciamento, su terra assistevi a scambi infiniti mentre su erba e veloce indoor il serve&Volley su ogni servizio (e su erba pure in risposta) rendeva meno importante la tattica e fondamentale la ripetizione dello schema.
Le superfici ora, e dissento da, Armonica, si sono uniformate rallentando le rapide e velocizzando le più lente per far arrivare i forti generalmente in fondo con buona pace degli specialisti (gli erbivori sono ormai spariti).
Essendo comunque più lenta la terra consente più colpi e la tattica giustamente è fondamentale per costruire il punto, anche perché il colpo di potenza che ribalta in offensiva la fase difensiva è meno efficace e pure quello va costruito (vedi colpo alto liftato in fase di recupero, soprattutto lungolinea,per riprendere il (quasi) centro del campo.

Per quanto le superfici si siano un po’ più uniformate, le differenze tra il gioco su terra e quello su tutte le altre superfici, compreso il c.d. cemento “lento”, sono ancora ben presenti (anche se Madrid può essere un “luogo intermedio”). Da qui l’importanza di certe tattiche sulla terra battuta…

Molto più che un po’ uniformate. Basta vedere i campi di Wimbledon e le zone di usura o gli scambi infiniti sul duro.
Io ricordo sempre che un match indoor tra Korda e Becker di 4 set ebbe una durata effettiva di gioco di 19 minuti esatti(Basilea 1992 mi pare) ed oggi non sarebbe possibile e, difatti, si parla di difficoltà nell’eseguire i vincenti pure su superfici dure.
La terra mantiene caratteristiche differenti ma non così accentuate, temere l’exploit di un terraiolo a Parigi in in 3 su 5 tra l’altro non è più una probabilità come un tempo. Chi gioca bene lo fa ovunque, poi il più adatto vince.

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Filippo (Guest) 15-05-2024 12:02

grande favorito per la vittoria del torneo e forse anche del RG, vedendo le condizioni dei 3 big. Deve fare di tutto per approfittarne

5
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ospite (Guest) 15-05-2024 11:50

Scritto da Pier no guest

Scritto da MarcoP
Su ogni superficie la tattica è importante.

In misura diversa Marco.Un tempo era ancora più accentuato lo sbilanciamento, su terra assistevi a scambi infiniti mentre su erba e veloce indoor il serve&Volley su ogni servizio (e su erba pure in risposta) rendeva meno importante la tattica e fondamentale la ripetizione dello schema.
Le superfici ora, e dissento da, Armonica, si sono uniformate rallentando le rapide e velocizzando le più lente per far arrivare i forti generalmente in fondo con buona pace degli specialisti (gli erbivori sono ormai spariti).
Essendo comunque più lenta la terra consente più colpi e la tattica giustamente è fondamentale per costruire il punto, anche perché il colpo di potenza che ribalta in offensiva la fase difensiva è meno efficace e pure quello va costruito (vedi colpo alto liftato in fase di recupero, soprattutto lungolinea,per riprendere il (quasi) centro del campo.

Per quanto le superfici si siano un po’ più uniformate, le differenze tra il gioco su terra e quello su tutte le altre superfici, compreso il c.d. cemento “lento”, sono ancora ben presenti (anche se Madrid può essere un “luogo intermedio”). Da qui l’importanza di certe tattiche sulla terra battuta…

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Pier no guest 15-05-2024 11:39

Scritto da MarcoP
Su ogni superficie la tattica è importante.

In misura diversa Marco.Un tempo era ancora più accentuato lo sbilanciamento, su terra assistevi a scambi infiniti mentre su erba e veloce indoor il serve&Volley su ogni servizio (e su erba pure in risposta) rendeva meno importante la tattica e fondamentale la ripetizione dello schema.
Le superfici ora, e dissento da, Armonica, si sono uniformate rallentando le rapide e velocizzando le più lente per far arrivare i forti generalmente in fondo con buona pace degli specialisti (gli erbivori sono ormai spariti).
Essendo comunque più lenta la terra consente più colpi e la tattica giustamente è fondamentale per costruire il punto, anche perché il colpo di potenza che ribalta in offensiva la fase difensiva è meno efficace e pure quello va costruito (vedi colpo alto liftato in fase di recupero, soprattutto lungolinea,per riprendere il (quasi) centro del campo.

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+1: MarcoP, il capitano
Leonardo (Guest) 15-05-2024 11:36

ieri dal vivo mi ha impressionato (e già l’ho visto 3 volte, pure se compro il biglietto a roma a dicembre che non c’è nulla, pesco Tsitsipas). finale e vittoria finale non sono minimamente in discussione. Giusta finale con zverev. spazio a chi è motivato. E loro 2 lo sono, dopo più di 1 anno di magra

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MarcoP 15-05-2024 11:20

Su ogni superficie la tattica è importante.

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+1: il capitano
-1: akgul num.1