Djokovic rilancia: “Ho ancora il fuoco dentro, la stagione è lunga”
Novak Djokovic si dice fiducioso per il resto della sua stagione, ancora molto lunga, forte di un fuoco dentro tutt’altro che spento. Il n.1 del mondo sta vivendo il suo peggior inizio stagionale da molti anni a questa parte, senza la sua “classica” vittoria agli Australian Open e con qualche sconfitta sorprendente, come quella patita da Nardi a Indian Wells. Parlando alla CNN a latere dei Laureus Award – dove ha ricevuto il premio di sportivo del 2023 – il serbo afferma di credere assolutamente nelle sue possibilità di vincere qualcosa di importante nel 2024, magari partendo dalla difesa della coppa dei Moschettieri di Roland Garros.
“Roland Garros? Sono campione in carica, sto lavorando per questo”, afferma Nole parlando con la leggenda della NFL Tom Brady. “Quando si parla di Slam, non pretendi altro che la vittoria. Questa è la mentalità. Quest’anno è un po’ diverso, ma va bene. Sento ancora energia dentro, il fuoco non si è spento, voglio fare ancora molto in questo sport, mi godo il brivido della competizione e vedo quanto lontano posso arrivare. Siamo appena al quarto mese della stagione. L’anno del tennis è molto lungo, ci sono ancora tre Slam, le Olimpiadi e tanti altri tornei. Quindi mi preparo e cerco di vincere di più”.
Così sente la sfida con la nuova generazione, che con Alcaraz e Sinner ha dimostrato di aver un livello adeguato a batterlo: “Mi piace competere con generazioni diverse. Ci sono i giovani che stanno emergendo – Alcaraz, Sinner – sono tutti incredibilmente affamati, in forma e veloci, ma uso la mia adattabilità per adeguare la mia tattica e il mio gioco a loro e capire cosa serve per rimanere al top e competere con questi ragazzi e provare a vincere più titoli”.
Il 2024 non è partito bene: “Non è stato l’inizio che ho avuto per gran parte della mia carriera. Sono stato davvero benedetto ad iniziare la maggior parte delle stagioni negli ultimi 20 anni della mia carriera con una vittoria in Australia. Ovviamente quando inizi l’anno con una vittoria in un torneo del Grande Slam hai il vento in poppa e dà il tono per il resto della stagione.”
Djokovic ha confermato la propria presenza al Masters 1000 di Roma del mese prossimo per testare la sua condizione in vista di Roland Garros. Con il suo 37esimo compleanno ormai alle porte, il serbo resta fiducioso: “Sento l’importanza di ricordare sempre a me stesso di vivere nel presente, ricordare da dove vieni, il viaggio, il percorso, anche le persone che ti circondano. Ho molte persone intorno a me, oltre alla mia famiglia. C’è una grande squadra che mi aiuta a dare il meglio. Persone che mi aiutano a preparare la prossima sfida”.
Parole ferme, che sembrano confermare la sua voglia di giocare e vincere ancora. Lo ritroveremo al Foro Italico, sarà l’ultimo banco di prova prima di Parigi, dove dovrà difendere il titolo 2023. Contro Sinner, Alcaraz, Medvedev e altri forti competitor, servirà una versione di Novak migliore rispetto a quella vista finora nel 2024.
Marco Mazzoni
TAG: Marco Mazzoni, Novak Djokovic
@ Markux (#4016900)
Addirittura le ceneri!! Io vedo solo un campione di grande classe, elegantissimo con tanto di papillon, che ha appena ritirato il premio quale miglior sportivo 2023 per aver vinto a 36 anni compiuti quasi tutti i titoli che contano..e il 2023 è appena dietro l’angolo..e comunque c’è stata una svolta, in una fase inedita della carriera del Goat, anche per lui che si ritrova a gestire senza le solite certezze il periodo maturo, complicato da giovani “affamati”, come giustamente li ha definiti lo stesso Nole: in fondo, le novità a lui non dispiacciono, rimettersi in discussione appartiene a quel fondo di umiltà che caratterizza i campioni, soprattutto a quelli longevi..certo, allungare la fase vittoriosa non è come superare i record storici, quello l’ha già fatto quando era nei “migliori anni”, adesso ci sono altre consapevolezze e aspirazioni nel quotidiano che l’intensa vita agonistica forse non ti fa godere pienamente, che vanno a rendere il fuoco meno bruciante ma meno dolorose le probabili scottature
@ Alessandro Cecchi Pavone (#4017060
Ecco il rosicone….che brutta bestia l invidia….mettetela via ,le opinioni contano zero …i numeri non mentono mai e la matematica non è un opinione
Soprattutto perché mettendo caso che Djokovic esca clamorosamente nei primi turni e ciò darebbe aritmeticamente il sorpasso di Sinner su di lui,se avviene subito questa cosa potrebbe far un pó destabilizzare il torneo di Sinner in maniera negativa(meglio uno che diventa numero 1 uscendo in semifinale piuttosto che uscire al secondo turno),non ci dimentichiamo che Alcaraz non sarebbe tagliato fuori dovesse riconfermarsi a Madrid e fare bene Roma,in questa lotta per il numero 1 per lo spagnolo è più complicato ma Sinner dovrà guardarsi anche da lui
In che senso scusa? Mi sembra abbia passato tre quarti di carriera ad aspettare che altri due facessero un passo falso…
Nole un po’ di sicurezza l’ha persa e si vede quando è in campo…
Detto questo, siccome è (strameritatamente) fra i tre più forti (la classifica che lo vede in testa è solo numerica, i due giovincelli ormai lo hanno affiancato), vincerà ancora altri big titles fra quest’anno e magari il prossimo…
Poi il ? è grande quanto l’universo…
Ci mancherà da morire quando lascerà il circuito…
Occhio che Diokovic è come la Fenice! E adesso ha anche nuove motivazioni che nascono da quei 2 giovani fortissimi ragazzi. Unica incognita, l’età.
@ Markux (#4016900)
Chissà se Nole non dorme la notte pensando ancora a Luca nardi ….eh già….è proprio nardi che ha dato il colpo di grazia a djoko
@ beta (#4016582)
Che illuminato….quale proprietà di linguaggio e che competenza…chapeau
Il Fuoco dentro di Novak è stato spento ultimamente da Luca Nardi, ora sono rimaste le ceneri.
Giustissimo il ragionamento del 3 su 5. Su Roma e Parigi ho invece qualche dubbio perché nonostante i tanti trofei vinti la terra è sempre stata la superficie meno amata da Novak e se non sei al 100% ci sono più avversari che possono sgambettarlo. Discorso diverso su erba e cemento dove al top della forma resta per me ancora il più forte al mondo
Già per il RG non vedo perché non sia un favorito. Fisicamente sta bene e 3 su 5 è ancora un maestro per tutti gli altri (salvo uno che però ha altri problemi).
Sono d’accordo! Anche sul fatto che, anche se può non piacere, vada riconosciuta la sua bravura. E poi denigrare i giocatori è fondamentalmente stupidità.
@ Mauriz70 (#4016813)
Concordo. Per me già a Roma sarà un altra versione.
Djokovic è fisicamente integro, può ancora vincere slam quest’anno. Ed ha sufficiente esperienza per gestirsi con qualunque allenatore.
@ il capitano (#4016586)
Caro Capitano non darei per morto Djoko sulla terra, tutto dipenderà da come starà fisicamente. Se sarà in forma al Rolando è pericolosissimo, le sassate di Alcaraz ma soprattutto di Jannik sono depotenziate. Certo il primo approccio del Peccatore su terra a mio avviso è stato ottimo. Diciamo così, se Jannik dovesse battere in finale Djoko al RG allora il serbo accuserebbe senz’altro il colpo
Dare per finito e bollito uno che 5 mesi fa trionfava a Torino sugli altri 7 migliori giocatori al mondo e nello stesso anno aveva portato a casa 3 Slam su 4 (nel quarto Slam aveva perso in finale) può giusto considerarsi una speranza per chi lo detesta. Inizio di stagione sottotono, e fin qui siamo daccordo, impossibile replicare una stagione precedente irripetibile, ma da Wimbledon a fine stagione lo vedremo ancora alzare trofei importanti.
Fa piacere sentirgli dire che ha ancora il fuoco dentro.Dava l’ impressione di aver un po’ mollato.
Meglio così.
Sarebbe bello un match Djokovic -Nadal.
Mi sembra un messaggio diretto ai due ragazzacci che pensano (anche con un po’ di ragione, a parer mio) di dividersi le vesti del Campione. Bene. Vuol dire che ne vedremo delle belle.
Ciao, sono d accordo anche perché il (possibile) sorpasso da molto più gusto se conquistato sul campo. Diversamente ci accontenteremo 😉
@ Pier no guest (#4016662)
Perfetto. E’ così.
Dall’esiguo numero di tornei giocati e dagli ultimi risultati conseguiti, al momento tutta questa magnificenza pare un po’ offuscata per l’inevitabile peso degli anni che passano (anche per lui)…
Alla fine il suo inzio di stagione non è stato disastroso,non penso proprio che Djokovic sia finito,ok non è al 100% ma ha talmente tanto margine che per battere gente fino ai top 15 si può permettere di essere anche al 70%.Se escludiamo Indian Wells con Nardi dove non c’è arrivato preparato ha pur sempre fatto semifinale agli Australian Open perdendo da Sinner e a Montecarlo sempre in semifinale da Ruud che sono attualmente i più forti su quelle superfici perciò ci sta,non è che ha subito sconfitte al primo turno contro uno qualsiasi.Sorprende che abbia giocato solo 3 tornei,l’anno scorso a questo punto della stagione aveva fatto anche Adelaide,Dubai e Banja Luka,la condizione migliore la si trova giocando molte partite,anche un Berrettini che ha giocato poco fa fatica a ritrovare il suo miglior tennis
Dici?
Io penso che punti forte sulle Olimpiadi.
Per questo obiettivo potrebbe sacrificare Wimbledon.
Lo US Open viene dopo, quindi anche lì sarà al meglio.
Ma sono previsioni di quando lui proverà ad essere al top. Non le possiamo fare noi.
Inoltre bisogna anche vedere se riuscirà lui stesso ad essere in linea con le sue aspettative.
In generale, per lo meno un paio di tornei fra Olimpiadi e Slam li vincerà.
Ok per Nole …,il canto del cigno…,viale del tramonto e titoli di coda, ma ad oggi piaccia o meno risulta essere il N° 1 ATP con record di settimane annesse…
Tra l’altro nel 2023…,non 10 anni fa, per poco non riusciva nell’impresa clamorosa del grande slam solare…a 36 anni,quindi darlo per quasi in pensione mi sembra eccessivo,anche se i margini ormai con i 2 kids sono sempre più risicati,anzi forse sono pure avanti….
Vedremo, ma a mio modesto parere almeno per quest’anno dovremo fare i conti ancora con l’ultimo dei Mohicani big3… in circolazione.
Dichiarazioni di Nole a microfoni spenti: “Non sono andato a Madrid, ho preferito dare un’occhiata a Roma ad Alcatraz. Non mi ha fatto affatto una buona impressione. Per me si prospettano giorni allegri e, purtroppo per lui, anche per lui”.
Il film è finito!
Ci sono i titoli di coda!
Mi sono sempre piaciuti i fenomeni sportivi come Michel Platini, George Saint-Pierre, Khabib Nurmagomedov.
Quando hanno capito che il loro ‘prime’ era finito, si sono ritirati.
Ammetto che per Novak, qualche prova, forse è ancora il caso di farla.
Viene però da tre batoste notevoli: Davis, Australian Open, Indian Wells.
Non facile uscirne.
Vediamo!
Da bacheca esatto
Sono ormai anni che Nole fa dentro fuori dal circuito centellinando le partecipazioni ed usando i tornei come allenamento agonistico dosando le sue energie con una precisione millimetrica.
Si è sempre detto che prima o poi qualcosa sarebbe mancato e non sarebbe riuscito a far girare a suo favore tutte le situazioni nella sua maniera quasi “inevitabile” quando è “on”
Non è che uno che fa quasi il Grande Slam l’anno prima, possa essere finito l’anno dopo, ma semplicemente che uno di quei match lottati che prima vinceva al 100%, oggi lo vince al 70% e quindi non può pensare di partecipare e vincere automaticamente come faceva prima.
È proprio così e anche i numeri lo confermano. Per fare un esempio nell’immediato, è la prima volta che Nole potrebbe perdere il n. 1 pur dopo aver vinto il Roland Garros (cosa già di per sé poco probabile!). Infatti, per mantenere quella posizione sarebbe ancora necessario che l’altro finalista non fosse Sinner.
Io faccio il tifo per Nole, perché vorrei godermi ancora qualche bel Sinner-Djokovic
@ beta (#4016582)
Invidia brutta cosa eh… 🙄
Per me il cambio della guardia è avvenuto in quell’incredibile match di Davis con Sinner. Ho rivisto quel match su RAI Play, un match di una qualità incredibile nel quale entrambi hanno giocato un tennis fenomenale. Sono convinto che tra qualche anno i libri di storia del tennis parleranno di quei tre match point come il momento in cui Sinner ha preso il testimmone dal maestro. Con questo non intendo dire che Nole non batterà più Sinner, anzi. Ma quel momento è stato un vero turning point.
Negli anni di maggiore splendore di nole , Thiem in particolare lo soffriva tanto..h2h non a caso 7-5..
Concordo sostanzialmente, ma con Djokovic mai dire mai …
Ovviamente, se gioca contro qualsiasi tennista italiano e vieppiù contro Jannik … io gli tifo contro 🙂
Giocatore straordinario, va ribadito sempre al di là che piaccia o meno.
Ne parlavo con un mental coach due giorni fa e ribadiva che Nole ha una capacità unica di “vedere il campo”, sotto pressione, in difficoltà fisica, in una giornata dove è sotto riesce sempre a togliere il contorno (inutile) ed a focalizzarsi sul campo, su dove arriverà e dove dovrà essere rimandata la palla, con un controllo assoluto della situazione.
È lavoro sì ma anche talento.
era anche più giovane e dopo un pò gli anni contano il doppio
@ zedarioz (#4016632)
Col cavolo che con Zverev, Thiem e Medvedev “andava sul velluto”; vai a controllare e scoprirai che ci ha perso varie partite, alcune delle quali anche molto importanti, mentre altre le ha vinte .
Cercare di rimanere al top giocando un torneo ogni due mesi è difficile, anche perché rispetto al passato recente, con quei due ragazzi non ha margine. Mentre con gli Zverev, Thiem, tsitsipas, Medvedev, che incontrava negli ultimi anni poteva andare sul velluto ( con Medvedev perse solo per motivi legati alla pressione dello slam)
Come nelle dimostrazioni per assurdo, è difficile immaginare che possa dichiarare il contrario in una conferenza stampa, tipo che ha più voglia di andare a prendere i figli a scuola che di allenarsi, che sente che si devono allineare ben bene i pianeti per vincere qualcosa di importante. L’affermazione più vera è che ha sicuramente voglia di vincere, perché nessuno, mai, ha voglia di perdere
L’affamato sembra ancora essere lui, Sinner e Alcaraz (e altri giovani) sono sicuramente motivati a vincere data l’età e in alcuni casi sono ormai anche più forti di lui…l’età è un’improrogabile realtà alla quale anche lui dovrà piegarsi, prima o poi…
Sulla terra non credo che vincerà qualcosa, ma a Wimbledon e nei master 1000 sul cemento può ancora spuntarla.
Buuuuuuhhhhhh!!!!
A sensazione questo è un po’ il primo anno in cui non dipende tutto da lui, ma ha bisogno che qualcuno (Sinner, Alcaraz) faccia un passo falso.