Musetti cede a Carballes Beana all’ATP 500 Barcellona al termine di una dura battaglia
Lottare su ogni palla non basta quando hai di fronte un avversario più dinamico e aggressivo, pronto ad attaccare su ogni traiettoria più corta o interlocutoria e non regalarti quasi nulla. Questa la triste sentenza per Lorenzo Musetti, uscito di scena all’esordio (per lui secondo turno) dell’ATP 500 di Barcellona per mano di un irriducibile Roberto Carballes Baena. 7-6(4) 6-4 lo score per il nativo di Tenerife al termine di 2 ore e 14 minuti di grande lotta, tennis intenso da “vera” terra battuta, fatto di lunghi scambi costruiti su spinta, rotazioni, cambi di ritmo, rincorse difensive e affondi vincenti. Musetti non ha disputato nemmeno una brutta prestazione, ha corso e lottato molto, trovando alcune delle sue perle tecniche che tutti adorano, ma la partita l’ha condotta Carballes, assai più offensivo dell’azzurro grazie a una posizione in campo più vicina alla riga di fondo e mediamente più incisivo in risposta. Lo dimostrano le 13 palle break ottenute da Roberto (due sfruttate, nel secondo set), contro le 5 di Musetti.
Alla fine la partita è girata su pochi punti, tra il finale del primo set e quello del secondo. Il rammarico per Lorenzo viene dal set point non sfruttato sul 6-5 (ottimo servizio del rivale) e un tiebreak nel quale ha avuto un momento no con 4 punti persi di fila che non è riuscito a recuperare. È stato bravo invece a reagire nel secondo set, quando è scivolato sotto 3-1 recuperando immediatamente lo svantaggio. Quel game, giocato con risposte non solo bloccate e un diritto in spinta meno carico di spin e assai più veloce e profondo, è stata la dimostrazione che da questa partita si poteva ricavare di più con un’attitudine meno difensiva. Vero che Carballes è stato un vero martello, con il suo pressing asfissiante col diritto, palle continue e cariche di spin nell’angolo del rovescio, ma Musetti da quel lato ha assolutamente le contro mosse per disinnescare il forcing dell’avversario. Per farlo tuttavia serve crollare meno all’indietro, dove devi affidarti alle gambe e/o giocate al limite.
Musetti ha affrontato un ottimo giocatore da terra battuta, in grande condizione fisica, sui campi a lui preferiti, ma era consapevole fin dal pre partita di che schemi avrebbe dovuto fronteggiare, e così infatti è andata. Carballes ha servito con buone percentuali, 75% di prime, non per fare il punto ma guadagnare spazio, in modo da attivare il suo diritto in spinta dal centro, muovere Musetti e quindi aprirsi il campo dopo alcuni scambi condotti a buona velocità, forte di piedi davvero rapidi nel cercare la palla. Ha tenuto questa condotta in modo quasi fanatico, senza alcuna variazione se non qualche palla corta. C’era spazio per trovare una contromossa: la risposta. Questo è stato il peccato originale della sconfitta dell’azzurro, la difficoltà nel tenere fermo l’avversario con la risposta, e spesso pure con una seconda di servizio troppo centrale e prevedibile. L’imprevedibilità è una delle chiavi del tennis di Lorenzo, ma oggi purtroppo non c’è stata, o solo a tratti. Si è affidato a schemi troppo lineari da terra, classici, con palle discretamente lavorate per riguadagnare campo e quindi poter entrare con un colpi più rapidi; ma l’avversario è stato mediamente più efficace e incisivo, tanto che Musetti è finito per gran parte del match a contenere e contrattaccare. E facendolo da troppo dietro, sempre per colpa dei colpi d’inizio gioco, tutto è diventato difficile.
Musetti quando è riuscito ad avanzare la posizione e scatenare la potenza col diritto si è spesso preso ottimi punti, ma c’è riuscito troppo poco, vittima di troppe fase di costruzione diventate attendismo e quindi alla lunga perdenti. Un film già visto, purtroppo, nel quale non è riuscito a cambiare la sceneggiatura. Chiaramente c’è stato il set point, e la buona reazione nel secondo set, le occasioni per girare l’incontro a suo favore c’erano, ma il vero rammarico è per una partita che andava affrontata con più veemenza e colpi più aggressivi. Il contrattacco è un’arte splendida ma complicata. Il miglior Musetti è quello che aggredisce e comanda, oggi sul rosso in Catalogna s’è visto solo a tratti, e non è bastato.
Marco Mazzoni
La cronaca
Il match inizia con Musetti al servizio e lunghissimi scambi, con Lorenzo che rallenta e taglia col back e Roberto a pressare dalla riga di fondo. L’italiano ha difficoltà a tenere fermo lo spagnolo, rapidissimo a girarsi sul diritto e spingere con una palla consistente. Ai vantaggi Musetti concede e annulla tre palle break, la terza con un Ace al centro. 14 punti, per l’1-0 Musetti, in una giornata disturbata da forti folate di vento. Più incisivo in risposta Lorenzo, con un’accelerazione straordinaria di rovescio lungo linea strappa il più bel punto di quest’avvio e il 15-40, due palle break. Le gioca bene Carballes, ottima una smorzata e poi chiusura sulla rete. Anche lo spagnolo, a fatica, vince il suo primo turno di battuta, 1 pari. È una vera partita da terra battuta, Carballes spinge con spin, Musetti contiene e poi cambia ritmo con accelerazioni piatte improvvise o smorzate. E si lotta, su ogni palla, in ogni game. Alcune perle tecniche di Lorenzo, come la volée fantastica nel sesto game, mentre Roberto è assai consistente e continuo nel suo martellamento di pressione. Complicato il settimo game per l’azzurro: Carballes spinge con il diritto trovando grande profondità. Strappa due palle break sul 15-40, ma le gioca bene l’azzurro, restando freddo e paziente, 4 punti di fila e via 4-3. Si avanza sui turni di servizio, fino al 6-5. Lorenzo trova una splendida accelerazione col diritto da sinistra, gli vale lo 0-30. Poi gli esce di pochissimo un passante di rovescio che sarebbe stato vincente (e tre set point!). Anche il passante seguente – di diritto – gli esce di un niente, poco fortunato in questi due punti l’azzurro. Il set point per “Muso” arriva ai vantaggi, con un cambio di ritmo maestoso col rovescio lungo linea. Lo annulla Carballes con una prima palla esterna non gestita da Lorenzo (terza palla break non sfruttata nel set). Il parziale si decide al tiebreak. Roberto trova una volée bassa incredibile sull’1 pari, colpo di una difficoltà inimmaginabile visto l’ottimo passante basso e lento dell’azzurro. Musetti esterna la frustrazione per la giocata del rivale, ad annullare il suo ottimo passante, e la rabbia genera una pallata di rovescio lunga, che costa all’azzurro il mini break, 1-3. Più dinamico lo spagnolo, spinge di più passando da difesa ad attacco, con un diritto vincente da tre quarti campo che gli vale il 4 punti a 1. Scappa anche un altro rovescio a Musetti, sotto 5-1. Ritrova efficacia nella spinta, si riprende un mini break e poi anche un Ace, torna sotto sul 4-5. Gestisce ottimamente Roberto gli ultimi due punti, attacco ben costruito e poi diritto pesante sul primo set point, per 7 punti a 4. Peccato per il set point, ma in generale Lorenzo poteva prendersi qualche rischio in più in risposta, dove è stato spesso troppo conservativo.
Carballes inizia con un buon turno di servizio il secondo set. Anche Musetti serve bene, a 15 impatta 1 pari. La partita svolta nel quarto game. Musetti smarrisce la prima di servizio, soffre l’aggressività e dinamismo del rivale che vola 0-40. Annulla tre le chance Lorenzo con un buon piglio e anche un pizzico di buona sorte con un nastro mortale di un tocco sotto rete. Purtroppo capitola alla quarta chance del game (e nona palla break complessiva per lo spagnolo), gioca un drive carico ma corto, è rapido Roberto nel girarsi col diritto inside out e trovare l’affondo vincente. È il primo BREAK del match, 3-1 e servizio avanti l’iberico, più offensivo e pronto a prendersi il rischio. Musetti cerca la reazione, finalmente avanza un po’ la sua posizione e spinge con maggior anticipo col diritto, colpo un po’ mancato nelle fasi chiave. Ha una palla del contro break ai vantaggi, ma gestisce male lo scambio, con una sua palla che pensava finisse lunga, finendo per fermarsi un attimo e quindi perdere lo scambio. Un raro errore col diritto di Roberto regala la seconda chance al toscano. Stavolta il BREAK arriva, con un passante di rovescio lungo linea, dopo una piccola deviazione del nastro. Si torna in equilibrio, 3-2. Una bella reazione, ma complessivamente resta sempre a rincorrere l’azzurro, con lo spagnolo più attivo e offensivo. Eppure appena Lorenzo attiva il diritto con i piedi nei pressi della riga trova colpi molto incisivi. Anche l’ottavo game va ai vantaggi, “si mangia” il campo Carballes palla dopo palla, molto aggressivo su ogni seconda palla di Musetti. Proprio un’altra seconda di servizio troppo docile costa cara all’azzurro, risponde forte lo spagnolo, apre il campo e chiude con il doppio smash. C’è una palla Break cruciale. Attacca con coraggio Musetti, chiude con la seconda volée. Con un altro gran punto, vinto in modo acrobatico, Musetti impatta 4 pari, ma quanta fatica, con il cronometro che ha superato le due ore di intensa battaglia. Sul 5-4, Musetti è di nuovo in difficoltà al servizio. Carballes trova un gran vincente col diritto dal centro, troppo lento il drive di Lorenzo (15-30), quindi Musetti sbaglia il diritto sulla risposta profonda del rivale. Lo score è 15-40, Due Match Point Carballes. Annulla primo di prepotenza, servizio e poi smash di “cattiveria”, 30-40. Sul secondo Roberto trova una risposta d’incontro in allungo che genera una traiettoria stretta e velocissima, imprendibile. Vince Carballes, con tanta sostanza e pressing. Più di un rammarico per Musetti, che ha avuto un set point e ha gestito la partita più sulla rimessa che sul piano offensivo.
[10] Lorenzo Musetti vs Roberto Carballes Baena
🇮🇹 Lorenzo Musetti vs 🇪🇸 Roberto Carballes Baena
**SERVICE STATS**
| Statistica | 🇮🇹 Musetti | 🇪🇸 Carballes Baena |
|——————————|—————–|———————|
| Serve Rating | 269 | **290** |
| Aces | **5** | 2 |
| Double Faults | 2 | **0** |
| First Serve % | 66% (57/87) | **75% (60/80)** |
| 1st Serve Points Won % | 67% (38/57) | **73% (44/60)** |
| 2nd Serve Points Won % | **53% (16/30)** | 50% (10/20) |
| Break Points Saved % | **85% (11/13)** | 80% (4/5) |
| Service Games Played | 11 | 11 |
**RETURN STATS**
| Statistica | 🇮🇹 Musetti | 🇪🇸 Carballes Baena |
|——————————|—————–|———————|
| Return Rating | 106 | **114** |
| 1st Serve Return Points Won %| 27% (16/60) | **33% (19/57)** |
| 2nd Serve Return Points Won %| **50% (10/20)** | 47% (14/30) |
| Break Points Converted % | 20% (1/5) | **15% (2/13)** |
| Return Games Played | 11 | 11 |
**TOTAL STATS**
| Statistica | 🇮🇹 Musetti | 🇪🇸 Carballes Baena |
|——————————|—————–|———————|
| Service Points Won % | 62% (54/87) | **68% (54/80)** |
| Return Points Won % | 33% (26/80) | **38% (33/87)** |
| Total Points Won % | 48% (80/167) | **52% (87/167)** |
TAG: ATP 500 Barcellona 2024, Lorenzo Musetti, Marco Mazzoni, Roberto Carballes Baena
A, i bei vecchi tempi di Cbet, IPF e simili.
@ Giampi (#4010208)
Sono d’accordo che per gli standards italici sono storie piuttosto inconsuete (intendo quella di Sinner), però osservo che il tennis ATP attuale è talmente continuo, massacrante ed esigente sotto ogni profilo, che richiede scelte drastiche fin dalla giovane età, e ho paura che i nostri bravissimi allenatori non siano all’altezza di queste esigenze, non qualitativamente ma come mentalità e impostazione globale. Un analogo discorso vale per Arnaldo, che se non trova un allenatore capace di correggere i difetti rimarrà indiscreto giocatore con molte doti.
No Walden non è così. In realtà sono tutti stretti familiari di Lorenzo sai? Sanno quando e quanto si allena,ogni giorno sono sul campo ed assistono a quanto cazzeggi, a quando sposta la recinzione per andare a rispondere dal parcheggio perché figurarsi se prova ad avvicinarsi.
Gli vogliono tanto, tantissimo bene e le loro non sono critiche ma consigli paterni.
Appunto…
Tipico pensiero musettiano di quando è fuori di melone: “Da BB chiamo il raise dello small, che è il giocatore più tight di tutti i tempi. Il flop è rainbow con A-A-K. Lui fa check, io betto, lui va all in. Lo chiamo: chi poteva immaginare che i miei due nove erano già drawning dead?”.
Jannik in Australia 2025 sarà UTG perché difende il titolo e i punti e ( si spera ) la chip leadership ATP, ma se sara al top sarà button con un range QQ+.
Poi i check raise in the dark puoi farli se sei Durrr dei bei tempi in quella maniera, hai una image di un certo tipo e rischi che l’avversario overthinki, in case contrario meh.
E le implied odds ne hanno seccati tanti, una sorta di chi visse sperando…
Mah, in futuro spero di no. Oggi, invece, in effetti a volte sembra uno che, anche se ha uno stack assolutamente pari a quello di tutti gli altri e perfino essendo BB, mentre il dealer sta appena per distribuire la prima carta, annunci formalmente: “I’m all in in the dark”…
In carriera? Esempi?
Ovviamente, in Australia JS sarà UTG, ma, se sarà messo come è oggi, qualsiasi giocata farà, avrà delle alte pot odds.
Musetti è invece uno che probabilmente vivrà di “call spettacolari” sperando sempre (anche quando magari la situazione gli sconsiglerebbe di farlo) nelle implied odds.
Il problema sta proprio lì. Tutti ad osannarlo, tutti a metterlo sul piedistallo, tutti intorno a lui a fare paragoni con lo svizzero, il suo coach che gli dice che vale i primi 7-8 del mondo. In pratica, lo hanno aiutato sì, ma a montargli a testa. Vi fosse stata una volta sola che abbia fatto autocritica, una volta sola che abbia mai pensato che le righe fanno parte del campo, anzichè dire che i suoi avversari di turno improvvisamente sono diventati fenomeni, e guarda caso solo contro di lui. Non capisce che anziché recriminare su ciò che fanno gli altri, deve rimanere concentrato su ciò che fa o deve fare lui. Ho detto e scritto più volte che se continua a stare a 6 metri, forse 7, dalla riga di fondo anche sulle seconde di servizio dei suoi avversari, e lo fa pensando di far partire lo scambio, agevola chi gli sta di fronte per 2 motivi: non mette pressione e permette al suo antagonista di avere più angoli e più tempo di spingere sulla risposta. Ho tentato timidamente di far osservare le differenze fra lui e Sinner, che spesso sulle seconde mette i iedi dentro al campo, e per far cosa sceondo te? Per giocare d’anticipo, per mettere pressione e non dare il tempo al suo avversario di organizzarsi. Quindi ripeto, se vuole diventare GIOCATORE, deve scrollarsi di dosso la prosopopea che ha di se stesso, essere più umile, accettare che gli altri prendano le righe così le prende anche lui, farsi un bagno di umiltà e sudare su ogni punto, che nessuno ti regala niente. E’ ancora un ragazzo immaturo.
Si, ma i suoi sembrano spesso check raise in the dark, no?
Che dici… Qua a Barca ha usato al massimo al 3% del suo Bankroll? Per il futuro, a Madrid per il suo gioco non vedo una grande equity, anzi contro taluni è a rischio di drawing dead… Ma a Roma e Parigi in futuro, gestendosi, potrebbe andare anche di check raise…
Sono convinto che Musetti, giocando contro di me, si stacca subito dai teloni di fondo per prendere la rete. Enzo,che intendi dire? Sono gli avversari ad inchiodarlo in fondo al campo, i suoi colpi sono deboli, al piumino, non preoccupano più di tanto, e per questo non gli è consentito di avvicinarsi. Gli resta, come la Errani, la speranza che l’altro sbagli. Non cè niente di difficile da capire. enzo
… si lamentava “che l’altro prendeva le linee e giocava in maniera incredibile”… Ecco il punto, con quel suo perenne modo di essere molle e senza nerbo, sempre tendenzialmente difensivo e senza garra, con quell’indole da posapiano per cui sembra bearsi di un bel colpo che riesce a fare in assenza però di un disegno tattico finalizzato, resterà sempre nella condizione di mettere l’avversario quasi a suo agio, invogliandolo a fare un gioco aggressivo e a prendere il comando del gioco, con il risultato che molto spesso l’avversario riesce a dare il meglio di sè e a risultare molto più forte di quanto è.
In che senso “i giocatori come Musetti?”
Puoi spiegare?
Del resto uno che, ogni santissima volta, fa “eeeh, con me prendono tutti le righeee…” è chiaro che non è perfettamente a posto con la testa…a lui basterebbe alzarsi dal letto una mattina e smettere di comportarsi da sciocco…facile a dirsi…
Quando scrivo che gli haters di Musetti sono soprattutto degli invidiosi…
Guardati la finale con Alcaraz e la partita di ieri e trova le differenze…non dovresti faticare molto a trovarle.
Guardati la finale con Alcaraz e la partita di ieri e trova le differenze…non dovresti faticare molto a trovarle.
Sono d’accordo. Da quando in quel di Acapulco all’età di 19 anni i media gli affibbiarono il nomignolo “Musetti magic”, non è più riuscito a staccarsi dallo specchio delle sue brame. E anche nella convinzione, instillata colposamente da Tartarini, che aveva già tutto per essere un top, doveva solo irrobustirsi un po’ fisicamente. Delirio.
E’ sempre più convinto di essere un grande e con questo suo atteggiamento saranno sempre botte e gol perché ai suoi avversari basterà tirare fuori gli attributi per mandarlo a casa!!!
Avviato verso fasce di classifica che più gli competono, con Darderi e Cobolli
@ Giampi (#4010202)
Comunque Vagnozzi è giovane, è stato un discreto giocatore, specie in doppio, pur se a livello prevalentemente challenger, e da coach aveva già accumulato esperienza con Cecchinato, portandolo in top-20 e semifinale al Roland Garros, e con Travaglia, portandolo in top-100 e unica finale raggiunta a livello atp (persa casualmente proprio contro Sinner), in più è affiancato da Cahill, che di esperienza da vendere ne ha tanta… non dico subito un Ivanisevic, ma qualcuno che abbia davvero giocato a tennis, conosca bene il tennis moderno e abbia un minimo di esperienza… Tartarini ha quasi 60 anni, è stato un dilettante da seconda o terza categoria e tutta la sua esperienza comincia e finisce con Musetti… se in due anni un giovane, col suo talento, non è riuscito a migliorare in un solo fondamentale, forse è il caso di tagliare il cordone ombelicale. Sinner lo ha fatto con Piatti, che è un’autorità riconosciuta a livello internazionale
@ supermagnus (#4010286)
Cavoli, mica è facile tenere gli scambi entro i quattro colpi (e vincere il punto) senza avere una battuta assassina (la quale gli riesce di rado) o senza poter rispondere adeguatamente (il che quasi mai gli riesce).
Bisogna anche considerare che dall’altra parte arrivano missili, per la quasi totalità bimani se di rovescio, e così per imporre il proprio gioco ci vorrebbero arti (braccia e gambe) a velocità fotonica. Che Musetti, decisamente, non ha.
Ma poi, a parte qualche momento fiammeggiante di determinati giocatori (specialmente i battitori seriali) io non ho proprio in mente chi al presente riesca con alta percentuale a vincere punti entro i 4 scambi.
Federer in qualche momento della sua carriera era uno di quelli che più si avvicinava a questo risultato.
Ma vi riusciva a strappi, non con regolarità.
Ed era Federer…
I giocatori come Musetti hanno bisogno di più tempo Per crescere e non devono sottostare alla bulimia di risultati che oggi va di moda. Tantomeno devono sottostare alla vostra bulimia di cazzate a ruota libera. Purtroppo la democrazia fa molti danni, compreso quello di dare la parola alle centinaia di scienziati che affollano questo forum.
Scusa, ma perché dovrei inventare numeri a caso?
Le statistiche che ho riportato le trovi su tennislive.it
La differenza credo dipenda dai challenger.
Sicuramente mi capita di dire sciocchezze, ma non generiche… in genere quando sbaglio lo faccio in modo piuttosto specifico 😉
sono d accordo,vivere a montecarlo con la famiglia,frequentare i migliori locali ,avere in tasca i contratti degli sponsor…e i 22 anni,ci vogliono palle non gialle x tirare fuori da se gli stimoli x sudare 5 ore tutti i giorni ad allenarsi,un po lo capisco,ed egoisticamente vorrei che si godesse meno la vita lui x farci godere di piu a noi le sue gesta.
L’impressione, e credo che molti qui siano d’accordo con me, è che si tratti di un giocatore con un potenziale elevato gestito male. E questo, al di là di considerazioni tattiche, si vede dall’atteggiamento negativo che spesso ha in campo. Poi non dimentichiamo i picchi di rendimento che l’hanno portato al nr. 15 del mondo. Per me se la smette di bestemmiare e fa due passi in avanti inizia a vincere tanto, perchè i colpi indubbiamente li ha…ma probabilmente non lo farà…
è migliorato fisicamente rimanendo un po indolente negli spostamenti,ma..ha una palla troppo morbida,sta giocando il rovescio in top,anzi mezzo top,che non da fastidio agli avversari,a questo punto ho fortifica la rotazione del rovescio o è meglio che torni a giocare di piatto almeno qualche winner lo realizza,infatti se si mette a palleggiare sulla terra con i primi 200 al mondo rischia di prenderci sotto ogni volta,il suo gioco deve essere a brevi scambi cercando di utilizzare i suoi colpi piuttosto che mettersi a palleggiare dal fondo con scambi interminabili in cui in lui la costanza non vince quasi mai,e perde la sua verve adattandosi all avversario,a mio parere i suoi scambi non devono superare i 4 colpi,riuscendo in questa maniera a non dare ritmo all avversario.
125 commenti sul nulla cosmico, questo è il valore mentale di Lorenzo Musetti…voi siete ancora lì a discutere di una partita giocata bene o male, su questo o quel gesto tecnico…io mi limito ad osservare che in due anni non ho visto nessun cambio di passo di atteggiamento mentale, di consapevolezza e maturazione…cade sempre nei suoi errori e nei suoi loop narcisistici, il che mi fa pensare che abbia dei limiti caratteriali difficilmente superabili…il tennis è il problema successivo…
@ Rovescio al tramonto (#4010184)
si un momento però. La davis non l’ha vinta certo per merito suo, poi ha battuto djokovic, ma che djokovic?
A fine 2022 Sinner era con Vagnozzi da quasi un anno e con Cahill da 6 mesi. Quelli che pronosticavano il sorpasso erano dei dementi, lo scrivevo allora e lo scrivo adesso. Che però Musetti valga di più di quello che è ora continuo ad esserne convinto.
Molti continuano a confrontare Musetti con Fognini, perchè probabilmente conoscono da troppo poco il tennis e fatto un paragone che è semplicemente privo di ogni riferimento con la realtà, perché Fabio si è avvicinato ad i livelli di Lorenzo quando aveva 5 anni di più, ma soprattutto perché il tennis che ha Lorenzo Fabio non lo ha mai avuto, anche se è stato il più forte tennista italiano dell’epoca post Panatta, e prima di quella attuale. Se devo, invece paragonare Musetti ad un tennista italiano del passato, dal punto di vista emotivo-caratteriale (perchè tecnicamente le epoche sono troppo diverse) questo è proprio Adriano Panatta. Un tennista forte fisicamente, forte tecnicamente, ma che per varie ragioni non è riuscito a dare continuità al suo livello. Un po’ per la sua mancanza di dedizione, ma all’epoca erano molti i playboys, pensate a Nastase o Vilas, un po’ perchè nella sua carriera è sempre stato il cocco di Belardinelli. E qui si vedono certe analogie.
Che Sinner avrebbe giocato un “campionato diverso” era abbastanza chiaro già 4 anni fa.
@ Julian Mc enroe (#4010251)
Come fate a fare certe affermazioni? Se vuole diventare top ten deve deciderlo lui! Nessuno sembra tener conto che ognuno ha I suoi limiti INVALICABILI! Musetti più di lí non va, ormai ha 22 anni, al massimo qualche sporadico exploit, ma niente di più punto enzo
Non c’è bisogno del supercoach, che come hai detto tu, ti prende per il c., ma di un vero coach, cosa che attualmente non ha. Simone Tartarini è un maestro di tennis, molto bravo, ma non è Vagnozzi, ma neppure Petrone. Due che fino a poco tempo fa non li conosceva nessuno, ma che ora avranno loro la fila sotto casa…
Musetti sconta le ambizioni ingiustificate di tempo fa (“voglio ambire alla prima posizione*…).
Passato il periodo d’oro vissuto anche per la mancata conoscenza di un giocatore di classe e fantasioso da parte degli avversari, sta mostrando limiti non solo caratteriali (questi, ben noti…) ma nel gioco: soffre la pressione di un giocatore aggressivo perché ha un gioco sostanzialmente di rimessa (non può essere diversamente stando lontano dalla riga di fondo).
Insomma un buon rovescio (ma molti giocatori ora hanno un “buon” rovescio…) e qualche tocco di gran classe non sono più sufficienti per alzare l’efficacia del suo gioco.
Carballes, che non è certamente un gran giocatore, è bastato per manifestare un tennista che non sa o non può evolvere un gioco di rimessa troppo poco votato alla fase offensiva.
E se questa difetta non si diventa Campioni.
Carballes Baena è in forma. non vai in finale in un torneo a qualsiasi livello se non lo 6 per il tuo livello ! che facciano tutti delle gran partite contro musetti è anche vero, ma certo, per capirci subito, non le fanno contro sinner.sarebbe inutile, ci perderebbero lo stesso. secondo me lifta troppo i colpi che così vanno lenti e ormai penso si vada di più verso i colpi piatti come tecnica emergente. cambiare questa impostazione non è roba da poco. potrebbe essere anche impossibile. ecco perchè gioca 2 o 3 metri dietro la linea di fondo campo, per guadagnare quel decimo di secondo per impostare il colpo liftato, che è nel suo dna naturale. giocare più avanti scentrerebbe un mucchio di palle con risultati peggiori. forse si potrà col tempo ottenere qualche risultato migliore al riguardo, ma, appunto, ci vuole tempo. ed è anche una questione di reazione mentale, devo stare attento, concentrato, ad abbreviare il più possibile la mia risposta tennistica al problema tennistico presentatomi dalla controparte. lasciare da parte l’aspetto estetico, qualitativo, del tennis per focalizzarsi molto di più sull’aspetto quantitativo, i risultati.
@ Gianlu (#4010185)
Giustissima osservazione. Non è il solo problema ma di sicuro il più importante. Speravo avesse abbandonato quell’atteggiamento, anche alla luce dello scorso torneo ma evidentemente la mia era solo una speranza
Primo:se musetti vuol diventare top ten deve deciderlo lui.secondo: cambiare allenatore e mettersi a lavorare seriamente….tutto qui sennò è inutile
Non ho visto la partita, ma prendendo i (pochi, non più del 10%) giudizi delle persone che ritengo degne di considerazione, sono sempre più convinto che Lorenzo, che ha il tennis per stare nei primi 10, deve pero, se vuole raggiungere quest’obbiettivo, cambiare alcune cose, non molte, ma fondamentali: chi lo segue. O perché non ne ha la capacità, o perché gli manca l’autorevolezza, o per entrambe le ragioni, Simone Tartarini in più di un anno non è riuscito a dare stabilità al gioco del carrarino. C’è sempre una terza possibilità, che non ce la faccia, ma l’unico modo per saperlo (e la ritengo, peraltro, una remota possibilità) è provare diversamente. Io spero che Lorenzo lo capisca prima di uscire dai primi 40.
È stato n. 8,a maggio 1989 era 25 frutto anche del trionfo a Montecarlo su Becker.
Non un pallettaro, un rematore pesante da fondo che si rovinò a causa probabilmente della Head Graphite Pro cui era affezionato.
Ma perché ti interessa, scusa? 😆
Mauro, scusa, mi sono perso la “Legnata’s Time” per l’altro incontro a Barcellona, mi riferisco a quello dello spagnolo di 37 anni.
Puoi rifarla cortesemente?
Tu invece ti confermi il numero uno dello sparac…..ate
Infatti ha detto una fesseria, come direi l’80 % delle cose che si scrivono qui sopra, Alberto Mancini è stato numero 8 al mondo…
No, non battè Agassi ma batté Agassi.
Ti avevo detto di non scrivere più ma a quanto pare insisti. Sei diseducativo. Smettila.
Per rispondere seriamente dovrebbe essere una persona seria…
nel tennis se manca la testa manca tutto …Musetti ha una grande mano ed un po’ lo aiuta a non sprofondare ….ci dovremo abituare a questo…questo è Musetti ..non sarà mai un Giannino… starà su questi livelli…con picchi …e cadute…ma è la testa che comanda tutto…non vi illudete
Tutti sempre a dire che sia peggiorato, che non è il Musetti di 2 anni fa.
Io invece sono convinto che il Musetti di oggi batterebbe su terra e soprattutto sul veloce il Musetti di oggi.
Perché oggi vale il n.50/60 del mondo e 2 anni fa vinceva molto di più?? Perché appena arrivi nel tour e non ti conoscono, è più facile vincere, soprattutto se porti un gioco particolare come il suo,pieno di variazioni, tagli e pallettoni.
quanti ne ho visti irrompere nel tour e sembrare ingiocabili (Shelton l’ultimo esempio, o innumerevoli ragazze nel wta) Ma poi ti studiano e ti imparano e comincia ad essere dura..
Tutti sempre a dire che sia peggiorato, che non è il Musetti di 2 anni fa.
Io invece sono convinto che il Musetti di oggi batterebbe su terra e soprattutto sul veloce il Musetti di oggi.
Perché oggi vale il n.50/60 del mondo e 2 anni fa vinceva molto di più?? Perché appena arrivi nel tour e non ti conoscono, è più facile vincere, soprattutto se porti un gioco particolare come il suo,pieno di variazioni, tagli e pallettoni.
quanti ne ho visti irrompere nel tour e sembrare ingiocabili (Shelton l’ultimo esempio, o innumerevoli ragazze nel wta) Ma poi ti studiano e ti imparano e comincia ad essere dura..
E come fa a vincere Roma e restare numero 79 del mondo?
Mi pare strano
MAURO posso farti una domanda seria? Che ne pensi di Sinner, seriamente?
Mi interessa la riposta, se vorrai darla.
Era una battuta su Musetti e di riflesso per le tue simpatie…che poi sarei davvero curioso di conoscere le ragioni delle tue simpatie..
Certo, come si dice o si aggiusta o si rompe ma se poi si rompe che si fa’? Guarda Nardi va con Galimberti, non certo un supercoach e poi ritorna a casuccia…Quelli che arrivano al top sono giocatori con altra personalità…ma soprattutto chi è l’allenatore di De Minaur? Oppure ma prima di incontrare Medvedev o Rublev chi ca@@o erano i loto allenatori…spesso è il giocatore che fa grandi gli allenatori…
Mancini
Wiki mi dice che il suo miglior ranking fosse #79
Battè Agassi…
Chiamarlo pallettaro era riduttivo
Sono due anni che è nei 30, a meno che per te due anni sono una capatina. Ma perché vi ostinate a commentare il tennis che non sapete manco leggere semplici numeri?
E’ vero lo penso anchio
Credo che dopo Jannik solo da Matteo Arnaldi possiamo aspettarci delle buone prestazioni, forse anche da Luca Nardi. Tutti gli altri in top 100, compreso Musetti e Berettini, a mio avviso, non hanno le palle per farsi il mazzo per allenarsi e faticare. Flavio Cobolli ha dimostrato di voler migliorare, ma ha una struttura tropo gracile per emergere, ma almeno si impegna. Continuerò a tifarli tutti, ma ripeto, dopo Jannik, solo due potrebbero emergere MA e LN. Pessimista? Direi obiettivo. E domani tutti a tifare M. Arnaldi. Buona notte
Credo che dopo Jannik solo da Matteo Arnaldi possiamo aspettarci delle buone prestazioni, forse anche da Luca Nardi. Tutti gli altri in top 100, compreso Musetti e Berettini, a mio avviso, non hanno le palle per farsi il mazzo per allenarsi e faticare. Flavio Cobolli ha dimostrato di voler migliorare, ma ha una struttura tropo gracile per emergere, ma almeno si impegna. Continuerò a tifarli tutti, ma ripeto, dopo Jannik, solo due potrebbero emergere MA e LN. Pessimista? Direi obiettivo. E domani tutti a tifare M. Arnaldi. Buona notte
Vero, però DeMi ha migliorato un bel po il dritto e, secondo me anche la convinzione nei propri mezzi, è stato sfortunato a trovate in finale di Davis e di un mille un Sinner pienamente in palla.
O magari fuori sal suo piccolo mondo antico si perde…Sinner ha lasciato un gigante come Piatti ma lui già aveva lasciato i genitori a 13 anni..sono proprio storie diverse e per gli standard italici anche un po’ uniche…
??????
Bisogna vedere se un VERO coach voglia investire su Musetti..Aliassime ci ha provato con Toni Nadal che un po’ lo ha perculato perchè aveva tante altre cose da fare e alla fine lo ha scaricato..tanto per capire non è che tu prendi Ivanisevic o Liubicic ma sono loro, che sono più importanti di te che ti accettano…alla fine Sinner ha preso Vagnozzi mica Becker….e attenzione c’era la fila sotto casa di Sinner…
Subito fuori.
Battuto da un giocatore modesto che ha recentemente perso da Berrettini non certo all’apice della forma dopo i malanni e le soste prolungate.
Che dire?..
@ Giampi (#4010165)
Non sopravviverebbe una settimana me sarebbe l’unica situazione per tirarlo fuori dal suo piccolo mondo antico in cui continuerà a rigirarsi in eterno con qualche rara brillante eccezione che farà sobbalzare sulla poltrona qualche attempato commendatore, per poi ritornare dentro al suo bozzolo assieme al suo attuale coach.
Io e Walden non ci si muove dalla sponda del fiume.
Siamo pazienti. Aspettiamo.
Prima o poi passerai.
😉
Per non parlare del Rolando.
Quanti giocatori sui 40/50 conosci che abbiano vinto Roma? Dai su non esageriamo.
È da psicanalisi
Io ho visto Musetti dal vivo oggi (solo il secondo set, prima stavo vedendo Nadal) e continuava a lamentarsi che l’altro prendeva le linee e giocava in maniera incredibile.
Per me il problema da risolvere sta tutto qui..
Poi potrà giocare più o meno vicino alla linea ed essere più o meno aggressivo ma se prima non risolve questo grave problema di atteggiamento non farà mai il salto che tutti vorremmo facesse
Secondo me, mi espongo al pubblico ludibrio magari, Lorenzo può vincere Roma e/o Montecarlo in carriera e, sia chiaro, sarebbe una bellissima carriera avendo già vinto un 500, ci aggiungi un Mater 1000, una Davis e sei stato top 15 del mondo, hai battuto Alcaraz e Djokovic, il disfattismo non è giustificato, a meno che non si credeva di aver trovato la risposta italiana ad Alcaraz, nel caso si è sbagliato giocatore, secondo me.