Danielle Collins: una stagione di successo e l’annuncio del ritiro
Danielle Collins sta vivendo un momento d’oro nel circuito del tennis femminile. Dopo aver vinto il titolo a Miami, ha continuato la sua striscia positiva conquistando anche il trofeo di Charleston. Questo successo non solo la pone come la giocatrice con più vittorie nel 2024, ma segna anche un annuncio significativo: la sua decisione di ritirarsi alla fine della stagione.
Collins ha affrontato sfide notevoli nella sua carriera, in particolare a causa di problemi di salute come l’artrite reumatoide e l’endometriosi. Queste condizioni hanno ostacolato la sua costanza, ma con il tempo ha imparato a gestirle efficacemente. Nonostante queste difficoltà, ha deciso di godersi un’ultima stagione memorabile, testimoniata dai successi a Miami e Charleston.
Le sue recenti vittorie riflettono non solo la sua abilità tecnica ma anche la sua tenacia mentale. Collins ha descritto il suo approccio in campo come aggressivo e focalizzato, anche contro avversari difficili come Kasatkina nella finale di Charleston, un match che ha vinto con un risultato apparentemente agevole ma che in realtà nascondeva sfide tattiche complesse.
Attualmente in una serie vincente di 13-0, Collins ha espresso soddisfazione per il suo livello di gioco e per il supporto ricevuto dai fan, sottolineando l’importanza di questi tornei nel suo calendario e il loro contributo al suo rientro nella top 15 mondiale.
Nonostante i successi recenti, il pensiero del ritiro non è negoziabile per Collins. La decisione di lasciare il circuito professionistico è maturata dopo anni di riflessione e non è influenzata dai risultati correnti o dalla sua posizione nel ranking mondiale. La scelta è dettata dal desiderio di iniziare un nuovo capitolo della sua vita, avendo dimostrato tutto ciò che desiderava nel mondo del tennis.
Collins chiude quindi la sua carriera nel 2024 con la consapevolezza di aver giocato il suo miglior tennis e con la determinazione di lasciare un segno importante nel mondo dello sport.
Francesco Paolo Villarico
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Scusa, non volevo essere scortese e non voleva essere personale, ma sono giorni che leggo cose del tipo “Nadal la faccia finita con questi tentativi di rientro, dia ascolto al suo fisico e si ritiri”, ” il finale di carriera di Federer che agonia era meglio se la chiudeva un anno prima” (ricordo che fece comunque QF a Wimbledon), “Wawrinka si muove e suda come un ippopotamo, perchè non getta la spugna”, “Fognini non regge più di 2 partite di fila”, etc. ed altre amenità sul tema.
Ora non vedo quale sia il problema se questi campioni hanno ancora la voglia di mettersi in gioco combattendo contro il tempo e gli acciacchi: forse rubano le wild cards a qualche teenagers ancora con l’acne ed una vita davanti , oppure sfruttano il ranking protetto impedendo ad un terraiolo argentino di entrare in tabellone o magari complicano i pronostici agli scommettitori…
Sono d’accordo.
Hassan II essendo morto nel 1999 non guida più il Marocco da un quarto di secolo.
Avrà già altre passioni e progetti o vorrà diventare mamma senò non si spiega, faccio sempre fatica a capire chi molla qualcosa quando sta andando bene
Peccato si ritiri proprio ora che aveva trovato continuità 🙁
E’ ciò che suo marito si ostina a non fare, vedasi la batosta rimediata dall’ineffabile (??) Kotov l’altro giorno nel reame guidato da Hassan II…Tanto anche anche a livello di doppio Bollelli ha scelto altri compagni per avere speranze di partecipazione ai Masters
@ Mats (#3996633)
é sbagliato in italiano, Wilander?
“Questo successo … segna un annuncio significativo”
Boh
@ mah (#3996454)
Fare una riflessione non significa decretare per altri. Almeno in italiano per quanto lo capisco io
@ mecir11 (#3996420)
Della vita ho capito ciò che la vita mi ha insegnato e di certo non tutto. Non pontifico ma esprimo un opinione. Saluti.
Esatto,ci si libera dal pensiero di risultati negativi,in quanto comunque sta per smettere e cominciare un’altra vita,ed ecco che arrivano i risultati senza il cruccio di obbiettivi.
Autostima centrata!
Brava la Collins
Per Pennetta non è stata la stessa cosa. Forse aveva il dubbio di ritirarsi e, dopo la sorprendente vittoria allo US Open, ha deciso per il ritiro a fine anno. So che risulterò impopolare, ma a parer mio il caso Pennetta è più unico che raro. Le si è apparecchiata la vittoria più importante in carriera in un momento di declino, ed è stata brava a prendersela. E poi ha visto bene di lasciare per chiudere in bellezza. Brava ma anche fortuna per le circostanze in cui è maturata quella vittoria.
Però io ricordo che ai tempi Tomba era in sensibile declino non dominava più come ai bei tempi, le difficoltà si vedevano tutte. Si ritirò in bellezza, non avrebbe avuto senso per uno con la sua storia andare avanti altri anni e lottare per un piazzamento nei 10 o nei 15.
Ci sono tante considerazioni da fare da quelle economiche a quelle esistenziali (sono pronto a lasciare quella che per anni è stata l’attività della mia vita?) tuttavia capire quando la tua carriera non raggiungerà più certi livelli è relativamente facile, anche se magari il tuo orgoglio ti spinge a negarlo.
Fantastica!
@ Lologhon (#3996410)
A posteriori sono tutti bravi, ma è difficile capire quando è il momento giusto. Ho visto recentemente un documentario Netflix su Tomba, che si ritirò relativamente giovane, dopo una vittoria in Coppa del Mondo, e lui stesso ammise che dopo quella gara, ebbe diversi momenti di ripensamento.
E’ successo lo stesso alla nostra Pennetta, anche se lei non fece l’annuncio del ritiro all’inizio dell’anno.
Evidentemente ora sta giocando più leggera, senza pressioni e gioca molto meglio. L’aspetto psicologico nel tennis è determinante, e lei dimostra ancora di più questa tesi.
Il momento giusto é un concetto piuttosto arbitrario … Ad esempio, attenendosi solo agli ultimi risultati, il ritiro della collins potrebbe apparire assurdo. Cosi’ come é assurdo che tu lo voglia decretare per altri
Lei comunque aveva un caratterino non male. Si vede che sta giocando più libera, più tranquilla. Poi che giocasse bene a tennis lo si sapeva da prima
<to tutto e pontifica agli altri come comportarsi…
Beato chi della vita ha capito tutto e pontifica agli altri come comportarsi…
Per uno sportivo e sempre meglio (se economicamente sostenibile) ritirarsi al momento giusto. Nadal dovrebbe fare una riflessione. Invece va a giocare esibizioni a Las Vegas ..
Che classe e che donna!
Non è un caso che stia ottenendo questi risultati, perchè la pressione non c’è piuù. Non sente di dover dimostrare più nulla a se stessa o agli altri e è ritornata a vivere il tennis esattamente come quando ha cominciato da bambina, cioè per divertirsi. Con le qualità e le skills in ogni ambito aumentate al massimo e moltiplicate da questa condizione mentale di totale libertà. Ora il rischio è solo che qualcuno la voglia convincere a restare un anno o due in piiù, e allora tornerebbe a tormentarsi. La Collins è la dimostrazione di quanto la “testa” influisca