Jabeur sulle WTA Final in Arabia Saudita: “Ci rispettano perché ci hanno offerto un ottimo prize money, essere lì è un’opportunità per il cambiamento”
Nel corso del WTA 500 di Charleston, Ons Jabeur ha parlato della discussa assegnazione delle WTA Finals all’Arabia Saudita. La kermesse di fine stagione femminile si svolgerà a Riyadh per tre anni, dal 2024 al 2026, primo vero grande torneo ospitato dal paese dopo le NextGen ATP dello scorso anno. Ons è da sempre attiva per i diritti delle donne arabe e considera il torneo saudita come una grande opportunità, anche se sottolinea come la montagna di denaro offerta sia decisiva e importante.
“Sul tema delle Finals a Riyadh sono di parte, come sapete” afferma Jabuer. “Ma, onestamente, sono completamente favorevole a questa decisione. Ovviamente come donna araba, sono una persona che è cresciuta desiderando di avere sempre più tornei nei paesi arabi. So che alcune persone qui forse hanno un’opinione diversa sull’Arabia Saudita. Capisco, ma vorrei che fossero aperte nell’ascoltare ciò che ho da dire o ciò che le donne hanno da dire”.
Questa è una frase di Ons che farà certamente discutere, sull’aspetto economico della faccenda: “Penso che sia una grande opportunità. Vorrei che le persone fossero più favorevoli, ovviamente. Questo è l’unico torneo. In realtà ci rispettano perché ci hanno offerto un ottimo prize money. Forse non è tutta una questione di soldi, ma penso che nessuna offerta sia uguale a quella saudita. Sento, inoltre, che sia una grande opportunità per noi essere lì e continuare a portare avanti i cambiamenti che stanno apportando per le donne. So com’era prima e vedo com’è adesso. Ci sono stata un paio di volte. E, onestamente, vedo continuamente molti commenti sui diritti umani. Ma penso che sia un paese che sta arrivando e sta dando molti più diritti di qualsiasi altro paese, per essere onesti” conclude la tunisina.
Parole forti in difesa di questa scelta e anche dell’enorme prize money offerto alla giocatrici. Aspettiamo pareri di altre protagoniste. Intanto nel torneo statunitense la tunisina è stata estromessa dall’inarrestabile Danielle Collins di questo periodo, sfogando la sua ira in campo fino a rompere una racchetta.
Break of racquet from Jabeur pic.twitter.com/faEOeIUiwn
— Rio (@impetigorx) April 4, 2024
Mario Cecchi
TAG: Arabia Saudita, Ons Jabeur, WTA Finals 2024
Per la Jabeur il Rispetto si compra col Denaro e magari il vero Amore è quello a pagamento, o seguendo questo metro di Pensiero con i soldi si può comprare la Felicità. Poveretta.
Come Suzanne Lenglen… 100 anni fa però
Jabeur: che delusione! Dopo queste dichiarazioni (spero, almeno in parte, frutto della sua scarsa padronanza dell’Inglese, dato che la intervistarono negli S.U.A.) smetto di fare il tifo per lei.
(avevo già scritte queste considerazioni ma non trovo più il commento: chiedo venia se apparirà ripetitivo)
@ walden (#3991133)
Sul Qatar non so (ma ci credo: basti ricordare come trattarono gli operai immigrati che costruirono quanto necessitava ai mondiali di calcio nel deserto per capire quale livello di tutela dei Diritti umani vi sia).
Sull’Egitto sono d’accordo (anche se va fatta una grande distinzione tra l’Egitto rurale e delle città minori e la realtà del Cairo, città da me frequentata e vissuta per un mese, nel 2007, quando vi andai per studiare l’Arabo).
Sul Marocco assolutamente no: in vita mia, “approfittando” della mia mansione di volontariato presso l’associazione Naga di Milano (che è il più grande ed efficiente poli-ambulatorio e servizio di assistenza legale che si rivolga alla gente immigrata presenti in Italia), da me svolta per 15 anni, ebbi modo di conoscere (mi occupavo della registrazione di chi si presentava per la prima volta e quindi ponevo domande inerenti al titolo di studio conseguito, all’occupazione nel Paese di origine, alla situazione familiare, all’entità ed alla gestione della prole) centinaia di donne nordafricane (principalmente da Egitto e Marocco, ed alcune continuo a frequentarle) e posso testimoniare che le Marocchine stanno in una realtà sociale che, tra i Paesi a forte tendenza teocratico-islamica (ove il Marocco è tra quelli più “lievi”), è assolutamente la migliore, altro che peggio dell’Arabia Saudita!
@ Canguro (#3991753)
Illazioni al limite della diffamazione, classica sparata di chi vuole fare il grosso ed invece appare in plasmolisi.
@ Ale (#3991212)
A parte che questa interpretazione autentica delle parole di Jabeur non ha alcun fondamento (lo ha chiesto per caso alla diretta interessata?), anche se così fosse è falso.
Il Marocco, il (giustamente) tanto criticato Iran, il Libano, la Tunisia stessa, sono tutti Paesi dove da decenni le donne possono accedere alle alte sfere della Società, negli atenei, nei ministeri, negli apparati statali in genere. L’Arabia Saudita sta (forse) cominciando a concedere qualcosa giusto negli ultimi 5 anni, ed in quanto a repressione violenta e sanguinaria non è da meno dell’Iran. È solo alleata, ben pagante e all’opposto dell’Iran, dello Stato imperiale che ci controlla, che controlla anche i nostri mezzi di informazione: gli Stati Uniti d’America.
Invece, riguardo ai Diritti di chi vi immigra per trovare un lavoro (sperando che non siano pacificamente considerati esseri umani inferiori da parte nostra), l’Arabia Saudita (al pari degli altri Emirati del Golfo) è molto più irrispettosa e violenta dell’Iran.
No, semplicemente Ons ragiona seguendo un principio: che i fatti contano più delle parole.
In quanti Paesi le donne non hanno l’obbligo di leva rispetto agli uomini? Tutto il mondo è sessista
Parla delle tenniste, non delle donne in generale.
Giocheranno col velo e gambe coperte…
Pecunia non olet…
Almeno è sincera, le interessano di più i soldi che dei discutibili diritti.
Sarebbe bello comunque che le tenniste facessero qualche azione a sorpresa che mettesse in grande imbarazzo gli organizzatori.
Finirà invece coi ringraziamenti per la splendida organizzazione e l’apertura verso il tennis e la wta….
Probabilmente gli arabi l’hanno pure pagata per fare tale dichiarazione…..
pensi a giocare, la signorina. e meglio di quanto non stia facendo da un bel po’….
poi, magari, può pure pretendere di guadagnare bene….. considerato il fatto che, rispetto ai suoi connazionali, è già una privilegiata.
Imbarazzante, Ipocrita
@ Alberto (#3991516)
Scusi non volevo scrivere in grassetto
@ Alberto (#3
Ha fatto una statistica sui milioni di persone, mi sono sbagliata io a capire che vuole sminuire il problema?…
Parli chiaro che non si capisce quello che dice…
Ci rispettano perché ci pagano.
Fantastico.
E’ la versione 2.0 del “mi picchia perché mi ama”.
Tutto molto bello peccato che lei non ci sarà se continua a giocare da cani e di donne arabe e musulmane in campo non ce ne sarà nessuna, ma solo quelle sugli spalti col velo e accompagnate dal marito.
@ Alberto (#3991343)
Ha ragione, vi vorrebbero due o tre zeri dietro per essere nella media
Beh, le traduzioni lasciano sempre un certo margine interpretativo, mi pare improbabile quindi tendo ad escludere una versione nella quale l’ Arabia Saudita è leader dei diritti umani al femminile nel mondo.
Detto questo non mi meraviglio di nulla, ho sentito con le mie orecchie donne pluripicchiate a sangue affermare che il proprio adorato lo faceva per amore: la mente umana può costruire di tutto, nel bene e nel male.
Brava Jabeur, il Rispetto si misura col Denaro non certamente con i Diritti Civili verso le persone. Se taceva faceva più bella figura, che tristezza.
Ne sei certo? Nel suo discorso non è che sia così chiaro…
nei paesi europei e usa canada…i diritti delle donne…non hanno eguali nel resto del mondo…il resto sono tutte sciocchezze dei negazionisti…in Arabia la donna è di proprietà dell’ uomo….poi può anche non ammazzarla..ma che vita è???
l Arabia usa i petrol dollari per ripulirsi l immagine…
Vivere su una nuvola.
@ Bibi (#3991163)
Vedremo la loro intransigenza a fine anno. Vuoi scommetterci sopra?
In un paese di sessanta milioni di abitanti? Siamo tra i paesi con meno omicidi al mondo…
https://femminicidioitalia.info/lista/2023 non tutti gli omicidi di donne sono femminicidi…
Prezzolata
Prezzolata
Non poteva mancare il riferimento al “femminicidio”, potente icona ultra modernista, nel tentativo maldestro di rappresentare come “patriarcale” questo o quell’ ambito in accezione negativa; ovviamente senza porsi minimamente interrogativi sulle cause, perché pensare è già mettere in dubbio e non si mettono in dubbio i dogmi.
non capisco perché la Jabeur commenti questa novità non avendo speranze di giocare le Finals
Dietro un grande sportivo non sempre c’è un grande uomo ( o donna ) , la signorina in questione pensasse a guadagnare soldi ,lasciando la discussione sui diritti delle donne a persone con più cervello .
Ma se magnassero du belle fette de salame, scusate il dialetto.
Capisco il punto di vista e lo condivido con minore enfasi sul disvalore della vendita, più che altro perché il contesto non consente particolari margini di movimento effettivi.
L’Arabia Saudita, con le sue enormi riserve, potrebbe sostanzialmente comprarcisi in blocco, le operazioni di maquillage fanno parte di una strategia soft, piuttosto grezza, ma di grande efficacia.
Saltuariamente seguo il wrestling e da qualche anno la wwe organizza eventi nella penisola arabica. Ogni wrestler prende vagonate di soldi.
Le donne hanno partecipato, se non ricordo male fino allo scorso anno o il 2021 e sul ring indossavano costumi interi. Lo scorso anno non vollero partecipare (almeno così ricordo)
La Ons attuale per i masters sarà ampiamente lontana dalle migliori 8 più riserve, lo dicono pure dei miei amici tunisini
@ Alberto (#3991203)
A oggi 14, non ce ne dovrebbe essere nemmeno uno
Comprendo. Ma è un paragone che ho sempre fatto per chiunque, non solo per le donne. Per me, chiunque, maschio o femmina e in qualsiasi ambito, si vende, a scapito della dignità, per denaro ha fatto un atto di meretricio. Poi, pecunia non olet, anche se per me rimane sterco del diavolo.
Che i femminicidi siano in aumento è una falsità colossale, dovresti leggerti i dati ISTAT. Inoltre c’è questa strana usanza ultimamente di confondere i femminicidi con gli omicidi di donne. Facile fare sensazionalismo con numeri presi a caso.
La questione è semplice: potranno le donne giocare in pantaloncini e a braccia scoperte? Se la risposta è no, il torneo va boicottato.
Ons versione Julia Roberts in Pretty Woman ma senza 10kg di bellezza
La frase in sé in effetti può apparire discutibile, il paragone che provocatoriamente fai è però incommentabile.
Ne sei certo? Dati Istat: Femminicidi in Italia 2022: 113, 2023:120.
@ LunaDiamante (#3991137)
Intendeva di qualsiasi altro paese Arabo.
In Arabia Saudita ,ultimamente,hanno concesso alle donne di guidare ma non possono possedere un auto che deve essere intestata al marito. Le donne possono diventare imprenditrici ma non possono aprire un conto corrente che deve essere intestato al marito.Le donne non possono viaggiare, lavorare, accedere all’istruzione superiore o sposarsi senza il consenso di un uomo.Le tenniste che prendono un mucchio di soldi non li prendono come compensazione dei diritti negati,ma solo per farsi comprare e,come ben sanno i sauditi,i nostri valori così tanto ostentati hanno un prezzo.
I femminicidi sono in continuo calo, come gli omicidi nel loro complesso…
Quindi il rispetto si compra?
Siamo messi così male?
Vacci piano con questa storia del rispetto e soprattutto fallo dire alle donne. I femminicidi in aumento, non propendono per la tua tesi. Che poi le donne abbiano più diritti che in Arabia, questo è fuor di dubbio …
Queste parole, dette proprio da Ons poi, spezzano davvero il cuore.
Iga e Coco hanno sempre tenuto una posizione molto intransigente sul tema, una delle due ha anche detto che non ci sarebbe andata a giocare, spero davvero che abbiano la saggezza di rendersi conto che sul piatto c’è molto più dei soldi con cui le ricoprirebbero, anche dal punto di vista reputazionale.
Spero sia una traduzione sbagliata perché altrimenti ha espresso dei concetti tremendi…
Poi che la realtà sia “pagare moneta vedere tenniste” è vero ma non la si può mettere così…
Gli danno più soldi= più rispetto….
Annamo bene
Fa veramente impressione leggere quelle parole (“Penso che sia un paese che sta dando molti più diritti [alle donne] di qualsiasi altro paese”), detto poi da una donna araba…perdita assoluta di credibilità… 😳
Più soldi = più diritti = + rispetto ? Per fortuna che Jabeur è araba … Sinceramente la consideravo meno ipocrita. Le sue dichiarazioni degli ultimi tempi sono di una che è stata catechizzata a dovere. Non immaginavo, dato che da anni gira liberamente per il mondo.
Torno a ribadire che secondo il rapporto 2023 del Global Gender Gap l’Arabia Saudita è, nel ranking, appena dietro alla Tunisia, davanti a Marocco Egitto e Qatar, paesi rispetti ai quali nessuno obietterebbe all’organizzazione di un torneo di tennis femmnile.
Leggo “…sta dando molti più diritti di qualsiasi altro paese” = ?????
Ci vuole coraggio ad asserire che le rispettino perché le pagano profumatamente. Per non parlare del capitolo diritti LGBTQ+. Prego intensamente che lei non si qualifichi.
No Ons, non vi hanno rispettato, vi hanno comprato.
Ci rispettano perché ci hanno offerto un ottimo prize money”
No, sul serio, ma si è resa conto di quello che ha detto?
Meretrici di alto bordo? Non so se ridere o piangere.
Cara Ons, senza entrare nel merito delle dichiarazioni (troppo lungo il discorso), mi permetto di ricordarti un’ovvietà: tu quest’anno alle Finals non ci vai nemmeno per sbaglio (forse forse al Masterino di Zhuhai, ma anche lì la vedo dura).
In occidente abbiamo un’altra idea del rispetto delle donne…ma va beh…quella dei soldi è proprio il contrario…
Ah ecco…