ATP 250 Estoril: Musetti spreca un break e non sfrutta due set point, cedendo in due set Borges
Dopo i segnali incoraggianti di Miami, tornato sull’amato e natio “rosso” ci si aspettava ben altra sostanza e piglio da Lorenzo Musetti. L’azzurro esce di scena all’esordio all’ATP 250 di Estoril, battuto da Nuno Borges per 7-6(4) 6-3 dopo un’ora e mezza di partita, totalmente a due facce. Era partito discretamente infatti Musetti, molto solido al servizio e avanti di un break, con colpi davvero profondi e schemi ideali a governare la terra battuta, con costruzione e via il cambio di ritmo per l’affondo vincente. Avanti 3-1, Lorenzo è incappato in un brutto turno di servizio, e purtroppo è andato in scena per l’ennesima volta un film già visto e rivisto, e per nulla “simpatico”… Senza la prima palla in gioco, Musetti si è irrigidito: ha perso campo, ha subito l’aggressività dell’avversario, molto bravo a trovare ottimi impatti in risposta, e un immediato contro break che ha mandato in tilt quel buon tennis discretamente offensivo ed efficace dell’avvio. Ha comunque retto discretamente per tutto il primo set, anche se Borges ha preso progressivamente possesso del centro del campo e dei tempi di gioco. Lo spartiacque del match è stato il game #12. Musetti ha approfittato di un regalo di Nuno trovando profondità col diritto e volando 15-40, con due set point. Non li ha sfruttati, anche per i buoni servizi dell’avversario, e di fatto la sua partita è finita lì. Va sotto nel tiebreak, prova la risalita ma non è fortunato, cede per 7 punti a 4; all’avvio del secondo set “scompare dal campo”, soffrendo un parziale mortale di 12 punti consecutivi di Borges. Musetti a metà secondo set prova a rialzare la testa ma è troppo tardi.
Spiace dover commentare nuovamente un passo indietro di Lorenzo, nel gioco e ancor più nell’atteggiamento, tornato passivo e a tratti poco lucido. Su di un campo come quello lusitano, discretamente lento, e contro un avversario bravo a togliere il tempo di gioco ma non così potente o creativo, c’era ampio spazio per far meglio, governare lo scambio e far valere le sue maggiori qualità; ma per farlo, serve altro impeto e intensità, una presenza che invece è parsa impalpabile. Non a caso Barazzutti in tribuna ha cercato di spronarlo alla reazione, a lasciar andare il braccio e non perdere campo, senza ottenere purtroppo risultati apprezzabili. Troppo dietro in risposta, attendista nello scambio. Non te lo puoi permettere, ormai quasi tutti i top50 alla prima palla corta e centrale entrano a tutta e ti “ammazzano”.
Borges è giocatore “tignoso”, sviluppatosi tennisticamente nelle università USA, ha il punto forte nel ritmo con impatti in anticipo. Teoricamente non è difficile disarmarlo sulla terra battuta, serve giocare carico e profondo per allontanarlo dalla riga di fondo e quindi non permettergli di innescare le geometrie. Chiarissimo, e Musetti infatti c’è riuscito con ottima sicurezza nei primi game. Buone prime palle, nemmeno così potenti ma angolate, poi via con un diritto dal centro del campo sostanzioso. Purtroppo è bastato un alito di vento, un game negativo, per fargli perdere lucidità e certezze. Ha perso campo e il braccio solo a tratti è riuscito a ritrovare la scioltezza e sicurezza necessaria a generare profondità e aggressività. Il difetto originario resta solo uno, la mancanza di fiducia. Puoi costruire sulla carta il miglior match possibile, ma devi essere in grado di reggere ai momenti di difficoltà e trovare la forza per ripartire. Il Musetti attuale di fiducia ne ha pochissima e i suoi equilibri si reggono su basi fragilissime.
Eppure anche nella parte conclusiva del primo set ha dato la sensazione di poter riprendere in mano la partita. Appena ritrovava un colpo davvero profondo (e ne ha centrati diversi), Borges ha evidenziato il suo livello, discreto e niente più. Non è nemmeno stato fortunato Lorenzo in un paio di accelerazioni, uscite di poco, che potevano portargli situazioni di vantaggio interessanti. Ma si torna al punto focale: quei tre – quattro scambi girati male non hanno fatto altro che ingigantire la sua negatività, invece di dargli l’impeto per alzare il ritmo, il livello, l’intensità. Alla fine i numeri di Musetti non sono nemmeno così catastrofici, nonostante la prestazione modesta è stato assai vicino all’avversario. Ma non puoi giocare un tiebreak così passivo perché magari hai ancora in mente i due set point non sfruttati; non puoi subire un parziale così negativo all’avvio del secondo set dopo aver perso il primo, è scavarsi la fossa da solo. È una spirale non facile quella di Lorenzo, che va avanti da mesi. Per ritrovare la convinzione servirebbero vittorie, come quelle di Miami, ottenute con un attitudine molto più offensiva. Oggi era l’occasione per farlo, purtroppo malamente sprecata. Forza Musetti!
Marco Mazzoni
La cronaca
Musetti entra bene in partita: il servizio viaggia sicuro, col rovescio disegna il campo, inclusa un’accelerazione delle sue che lasciano senza fiato. Cerca di essere aggressivo anche in risposta, spingendo con decisione il primo colpo di scambio. Nel quarto game sul 30 pari cambia ritmo col diritto inside out dal centro, sorprendendo Borges, gli vale la prima palla break del match. Se la prende con grande qualità Lorenzo: comanda lo scambio con due verticalizzazioni davvero profonde in lungo linea e quindi accelera a tutta con il diritto, ancora lungo linea. BREAK Musetti, avanti 3-1. Borges cerca l’immediata reazione, vince i primi due punti della partita in risposta con aggressività totale, 0-30, poi rischia una smorzata che sarebbe stata molto difficile da rimettere, ma gli esce di poco. Affretta l’attacco col diritto Musetti, il passante è discretamente comodo, gli costa il 15-40. Molto bene al servizio l’azzurro, sicuro e deciso. Purtroppo Musetti subisce il contro break alla terza chance, di poco fuori un rovescio lungo linea. Il campo sembra piuttosto lento, c’è spazio in risposta per incidere. Musetti si riporta avanti 0-30 nel sesto game, ma gli esce di un niente l’accelerazione che l’avrebbe portato a nuova palla break. Borges è preciso e impatta 3 pari. Quando “Muso” cambia ritmo col diritto, il lusitano fa fatica, ma è svelto a sua volta nel guadagnare campo, mostrando l’attitudine al ritmo imparata negli anni di College negli USA. Bellissimo lo scambio nel settimo game che vale all’azzurro il 30-0, acrobazie sotto rete non banali. Borges sta sempre più trovando profondità con i colpi, come ai vantaggi con un paio di accelerazioni davvero notevoli dalla risposta. Ha una palla break Nuno. L’annulla Musetti con una smorzata allucinante per qualità, come sia passato dalla spinta a tutta a questo tocco lo sa solo lui, che mano! 4-3 Musetti. Molto efficace Borges con servizio e diritto, è necessario un salto di qualità di Lorenzo in risposta, adesso fin troppo dietro come posizione cercando di iniziare lo scambio. 4 pari. C’è un buon livello di gioco in questa fase, più i vincenti degli errori forzati, chi dei due prende per primo l’iniziativa tende a fare il punto. Sul 6-5 Musetti, Borges forza un diritto out, 15-30, piccola chance. Trova grande profondità col diritto Lorenzo, vince lo scambio che gli vale due Set Point sul 15-40. Esagera sul primo, sbracciata inside out di rovescio troppo ambiziosa; non tiene in risposta sulla seconda, le chance se ne vanno. Lorenzo trova poi un cambio sontuoso col rovescio ma sbaglia i tempi dell’attacco ed è punito. 6 pari, Tiebreak. Musetti cede il primo punto al servizio sul 2 pari, retrocedendo troppo sulla profondità del rivale, poi bravo a correre avanti e chiudere. Si gira 4 punti a 2 Borges. Lorenzo riprende un punto in risposta vincendo un duro testa a testa sulla diagonale di rovescio, ma spreca di nuovo il vantaggio sbagliando di nuovo il tempo dell’attacco, Borges è bravo a pizzicare col back di rovescio l’angolo scoperto. 5 punti a 4 Borges. Il portoghese chiude 7 punti a 4 con due ottimi servizi. Musetti poco aggressivo nel tiebreak, e pesano i due set point non sfruttati.
Inizia con un turno di battuta a zero Borges, molto più aggressivo di un Musetti troppo dietro la riga di fondo in risposta e passivo anche come attitudine, non solo nei colpi. Subisce anche nel suo primo game Lorenzo, appare in ritardo sulla palla, sfiduciato. La prima palla non va, crolla 0-40 (sette punti di fila per Borges) e cede un BREAK a zero con un’altra sbracciata out di rovescio dell’azzurro. 2-0 Borges e poi 3-0, con un parziale mortale di 12 punti a 0 nel set (e 14 di fila). Un crollo verticale, sembra sia rimasto ancorato ai due set point non sfruttati sul 6-5 del primo set. Finalmente Musetti torna a vincere un punto spingendo a tutta col diritto, più di rabbia che altro. Torna a vincere un game, 1-3. Barazzutti lo spinge dalla tribuna, “forza, provaci!”, ma Lorenzo si lagna con se stesso dopo aver sbagliato un rovescio e poi un diritto. Evidente la mancanza di fiducia che gli impedisce di giocare libero e scatenare la qualità del suo braccio. Purtroppo dalla racchetta del carrarino escono pallate tatticamente senza senso, i veri errori non forzati senza una idea di gioco dietro. Tutto troppo facile per Nuno, ha pure lo spazio per una smorzata ottima, 4-1. Nel settimo game finalmente Musetti ritrova efficacia col diritto nello scambio, approfitta di un errore del rivale e strappa una palla break sul 30-40. Spinge, ma un diritto non passa la rete. Nuno salva il momento delicato con un diritto inside out vincente, ma quanto era corto l’italiano nello scambio… 5-2. Musetti non riesce a girare il match, il portoghese chiude 6-3 al primo match point con una risposta larga. Non l’esordio sulla terra battuta che speravamo. Purtroppo, un nuovo passo indietro di Lorenzo.
Borges – Musetti
🇵🇹 Nuno Borges vs 🇮🇹 Lorenzo Musetti
**SERVICE STATS**
| Statistica | 🇵🇹 Borges | 🇮🇹 Musetti |
|——————————|—————–|—————–|
| Serve Rating | **297** | 276 |
| Aces | 1 | **2** |
| Double Faults | 1 | **0** |
| First Serve % | 68% (48/71) | **69% (41/59)** |
| 1st Serve Points Won % | 73% (35/48) | **76% (31/41)** |
| 2nd Serve Points Won % | **65% (15/23)** | 50% (9/18) |
| Break Points Saved % | **75% (3/4)** | 60% (3/5) |
| Service Games Played | **11** | 10 |
**RETURN STATS**
| Statistica | 🇵🇹 Borges | 🇮🇹 Musetti |
|——————————|—————–|—————–|
| Return Rating | **134** | 96 |
| 1st Serve Return Points Won %| 24% (10/41) | **27% (13/48)** |
| 2nd Serve Return Points Won %| **50% (9/18)** | 35% (8/23) |
| Break Points Converted % | **40% (2/5)** | 25% (1/4) |
| Return Games Played | 10 | **11** |
**TOTAL STATS**
| Statistica | 🇵🇹 Borges | 🇮🇹 Musetti |
|——————————|—————–|—————–|
| Service Points Won % | **70% (50/71)** | 68% (40/59) |
| Return Points Won % | **32% (19/59)** | 30% (21/71) |
| Total Points Won % | **53% (69/130)**| 47% (61/130) |
Le statistiche mostrano una partita equilibrata tra Borges e Musetti, con il portoghese che ha ottenuto una vittoria di misura. Borges ha avuto una prestazione leggermente migliore al servizio, con una percentuale più alta di punti vinti sulla seconda di servizio (65% vs 50%) e di palle break salvate (75% vs 60%), nonostante una percentuale di prime di servizio leggermente inferiore (68% vs 69%). In risposta, Borges è stato più efficace, vincendo il 32% dei punti rispetto al 30% di Musetti e convertendo una percentuale più alta di palle break (40% vs 25%). Nel complesso, Borges ha vinto il 53% dei punti totali contro il 47% di Musetti, dimostrando una maggiore solidità sia al servizio che in risposta.
TAG: ATP 250 Estoril 2024, Lorenzo Musetti, Nuno Borges
Te la dico io la frase più gettonata da inizio 2023: ‘tennista sopravvalutato, presto finirà fuori dai 100′. E fa il paio con l’altra chicca:” cone e’ possibile che abbia ancora questa classifica?”
@ ENZO LA BARBERA (#3990188)
Puoi dirmi quali erano i risultati di Fognini a 21 anni e qual era il tenore dei commenti su questo sito? Te lo dico io: nessuno pensava sarebbe mai entrato un top ten, neanche i più ottimisti. E anche tecnicamente gliene dicevano di cotte e di crude
@ ENZO LA BARBERA (#3990188)
Ti snocciolo due numeri di Fognini:
Slam 68 v 58 p 54% vittorie tradotto mediamente eliminato al secondo turno, 1 quarto di finale;
Atp 1000 93 v 106 p 47% vittorie tradotto mediamente eliminato al secondo turno( perché sono di manica larga) 1 vittoria, 2 semi, 5 quarti
Top 10: 92 v 184 p
Senza giudizio, solo una valutazione numerica al 2023 su 17 anni di carriera
Veramente ha detto autostima di “base” riferendosi come te al fatto che è un filino alta…ma è da quando è bambino che è così, con tutti a dirgli ma come sei bravo, sei un fenomeno…poi diventi n.1 junior e vinci uno slam…quando arrivi al piano di sopra ti aspetti che le acque si aprano al passaggio del messia, che quello vero girava con pescatori come discepoli e baciava i piedi al Battista…è un po’come il sacro grall, tutti che pensano che sia tempestato di gemme preziose e invece è un povero bicchiere di legno…
Sì scusami hai ragione non ho idea di dove ho letto bassa. Resta però il secondo concetto e soprattutto per quanto sia bello vederlo giocare tutto il contorno lo azzera e anzi mi fa proprio passare la voglia, tanto vale guardare gli highlights dove sicuro ci saranno bei colpi e non si vede il resto.
@ Luca (#3990447)
Scrissi “autostima forse eccessiva”, che è proprio l’opposto di “autostima bassa”, ma che può far altrettanto danno.
Enzopedia ma che stai a dì?
Io adoro Fognini e l’ho difeso a costo di essere spernacchiato anche quando sul campo si comportava da tamarro.
Ma forse Panatta e Pietrangeli un pochino più forti di Fognini lo sono stati o no? E anche Berrettini nonostante gli manchi il 1000 e che peraltro ancora ha strada davanti a sé.
Dopodiché l’ossimoro “bravo ma modesto” cosa esattamente vorrebbe dire? Tipo un buon caffè ma piuttosto ciofeca?
E poi hai fatto due liste ad mentulam canis, sia quella degli italiani (Passaro e Arnaldi… Un pochino di differenza c’è), sia quella degli stranieri (Bagnis e Rune …. Proprio la stessa cosa, eh?)
Ma perché scrivi a casagghiu???
Quindi tutte le bestemmie e i vari “tutti fenomeni contro di me” è autostima bassa? Io direi che mi sembra il contrario, ma finchè l’umiltà e il rispetto non arrivano in maniera convinta da sè stessi, non c’è psicologo che tenga.
Non ce l’avevo direttamente con te, diciamo che il tuo commento mi ha dato spunto per muovere questa critica nei confronti di chi dice che dovrebbe tornare a fare il babbino, come se questa cosa fosse un vizio che distrae dalla vera ragione di vita che è il tennis.
Musetti è una persona molto vanitosa,tra i giovani era considerato lui come la grande promessa del tennis italiano,anche più di Sinner.Il fatto che poi il fenomeno si è rivelato essere in realtà proprio Sinner che in poco tempo ha raggiunto traguardi sensazionali prima di lui ha infastidito non poco Musetti.Musetti ci credeva nel poter far parte di quella cerchia di fenomeni come Sinner,Alcaraz e Rune,(in un intervista disse che non avrebbe mai cambiato il suo gioco perché con il suo stile di gioco aveva le possibilità di vincere uno slam e diventare numero 1 del mondo)nel giro di un mese ha avuto l’occasione di confrontarsi con tutti e 3 l’essere stato annichilito dai primi 2 sulla sua superficie preferita gli ha fatto molto male.2 sberle che gli ha fatto aprire gli occhi su quanto siano in realtà distanti ed irraggiungibili da lui oltre che per il tennis anche per mentalità,sono state una mazzata per il suo ego e da lì non si è più ripreso.Ogni sua partita che vince o perde non se la gode ma la gioca con ansia e frustrazione di chi ambisce a salire nell’olimpo del tennis ma è destinato ad essere un discreto giocatore e nulla più come tanti altri prima di lui
Brutta sconfitta ma l’errore di fondo è considerare musetti il nostro secondo miglior tennista.
lorenzo al top da un berrettini al 80 per cento ci perde 8 volte su 10.
matteo avrà meno talento ma ha più cuore più testa e più colpi che fanno male.
credo che questo sia un dato pacifico.
@ Federico (#3990060)
Non concordo. Anzi, credo proprio che Musetti in allenamento si faccia un mazzo tanto.
Ma, complice un’ autostima di base forse eccessiva, la frustrazione non appena i suoi delicatissimi e precari meccanismi di gioco cominciano ad incepparsi prende il sopravvento, fino a mostrarsi nel linguaggio del corpo e dare la sensazione che Lei prova guardandolo.
Auspicabilmente un valido aiuto psicologico gli verrà dalla paternità, ma l’emotività del Carrarino è comunque tanta, è troppa.
Semplicemente irritante
Se perde il primo set perde la partita, ormai da più di un anno, esce completamente dal gioco, impreca, bofonchia, disperde energie e concentrazione, non segue le indicazioni che riceve, tutto rema contro di lui.
Non so se riuscirà a crescere, sembra più un ragazzino di 13 anni, mi dispiace veramente perché è stato il mio preferito in assoluto
Semplicemente irritante
Se perde il primo set perde la partita, ormai da più di un anno, esce completamente dal gioco, impreca, bofonchia, disperde energie e concentrazione, non segue le indicazioni che riceve, tutto rema contro di lui.
Non so se riuscirà a crescere, sembra più un ragazzino di 13 anni, mi dispiace veramente perché è stato il mio preferito in assoluto
“Borges […] ha il punto forte nel ritmo con impatti in anticipo”.
Io credo che tutto il tennis moderno, non solo per Borges, richieda questo.
A maggior ragione, col rovescio ad una mano non si può “aggiustare il tiro” quando si arriva un poco in ritardo: colpo dopo colpo la frazione di secondo di ritardo si somma a quella dopo, a quella dopo ancora, così via, costringendo all’arretramento, alla forzatura dei colpi, all’errore.
Federer, Wawrinka, l’ultimo, ottimo, Dimitrov (ancor più quello splendente di qualche anno fa), in misura minore (compensata dalla pesantezza di palla) la versione migliore di Thiem, tutti hanno in comune la facilità del colpo in controbalzo, quella frazione di secondo di anticipo che riesce (o riusciva) a neutralizzare quel vantaggio in partenza che il rovescio bimane, con le attuali racchette, ha.
Tsitsipas mai l’ha avuto, ma compensava con la potenza precisa di battuta e dritto e con una prestanza atletica degli arti inferiori superiore alla norma.
Musetti non ha tanto la battuta che il dritto di Tsitsipas ai tempi migliori, nemmeno lontanamente ne ha la rapidità di gambe e l’ampiezza dei suoi gesti gli impedisce il controbalzo fatto per bene.
I suoi migliori risultati furono, oltre che per una certa inattesa da parte di avversari, che poi gli hanno prese le misure, dovuti all’estro, all’inventiva, al tocco.
Ad un certo punto egli (con Tartarini, che sicuramente ha la sua parte di responsabilità) pensò di poter e dover sacrificare la sua creatività, sicuramente complicata da gestire nei brevi istanti che gli scambi contemporanei concedono, a vantaggio di una maggiore solidità ed ordinarietà strategica: nei primi mesi, mentre sapeva mantenere un certo equilibrio tra il suo gioco istintuale e questo sovrastrutturato, colse i migliori risultati, con la gemma della vittoria su AlcarazGarfia in un torneo a cui, checché ne pensi Mauro, il Murciano teneva tanto.
Poi la “ragione” ha preso il sopravvento sull’istinto ma, per i motivi sopra esposti, a mio parere Musetti non può praticare con successo il gioco ordinato che vorrebbe imporsi.
A questo si somma la sua emotività, che fa il paio con quella del suo allenatore, facilmente alimentata da eventi importanti e gravosi, per quanto belli, e la frittata è fatta.
Nulla di vergognoso c’è nella sconfitta di fronte ad un giocatore in forte crescita come Borges ma la maniera in cui ha rotto nella seconda partita è veramente, gravemente, preoccupante.
Ripeto quello che ho ultimamente scritto su Musetti: posto che la velocità (di riflessi, di gambe, di braccio in conseguenza all’ampiezza del gesto) non sono né saranno facilmente migliorabili e che la sua pesantezza di palla mai sarà quella di Wawrinka, lo si deve lasciare nel suo brodo a lavorare duro (come non dubito egli abbia sempre fatto, e comprendo perciò la sua frustrazione) per provare a riconciliare l’anima più istintuale del suo gioco con quella più costante ed ordinata che il tennis contemporaneo richiede.
È una operazione difficilissima, ad alto rischio di fallimento, ma è la sola via per cercare di tornare a colmare le sue inevitabili lacune ed a cogliere vittorie significative, in serie.
Forza Lorenzo!
Levateje er vino…
Ho già espresso altrove, non importa vince o perde, che non è + tollerabile il comportamento di un soggetto che, vergognosamente senza alcun rispetto per nessuno, continua OGNI VOLTA A BESTEMMIARE IN CAMPO. e nessuno interviene. Non merita il tifo di chi lo segue.
Ma veramente 50 anni fa non giocavano tutti gli stessi tornei: i tennisti si spostavano di meno e ad alcuni tornei manco partecipavano (Borg in Australia c’è stato una volta sola per dire).
La classifica ufficiale riconosciuta dall’ATP è una, e non è la Race (che serve solo per il torneo di fine anno): il motivo è che si vuole verificare e confrontare un tennista su un arco temporale adeguato, non influenzato da un periodo top o down e sulle diverse superfici e campi. 3 mesi di una stagione significano poco per molti tipi di giocatori (ad esempio Sinner o Medvedev vanno meglio indoor e su duro, Tsitsipas o Ruud o Musetti stesso meglio su terra, gente tipo Berrettini, Hurkacz su erba). Questo concetto mi sembra abbastanza elementare dai
In poche righe due “str….ate galattiche” come direbbe Abatantuono: 50 anni fa i tornei erano più di adesso, basta controllare sul sito ATP, la Race è la classifica da iniziò anno, quindi ancora più “falsata” del ranking ATP.
Non mi permetterei mai mai di dare giudizi su una partita, parlo semplicemente dell’atteggiamento che ha sempre avuto e dei motivi (secondo me) che l’hanno generato.
@ EDBORG (#3990352)
Non voglio difendere nessuno, ma non si possono dare giudizi così netti per una partita. I conti si tirano a fine anno. Che la continuità non sia il suo forte lo sappiamo, così come che potrebbe risorgere da un momento all’altro. Aspettiamo.
@ Tennisti Friulani (#3990165)
Enzo, come ti senti adesso che sei diventato padre, mi chiesero in occasione della nascita della mia prima figlia. Veramente non sento niente, cosa dovrei sentire? I canti delle sirene, vedere gli angeli del paradiso? Magari un certo prurito?Niente di tutto ció, sono grave? ho ribadito sconvolto enzo
Concordo con sander
Musetti l’ho sempre visto come il fighetto del tennis italiano. Non mi stupisce per niente che abbia quest’atteggiamento, è stato sempre stato coccolato da tutti come il super talentuoso che avrebbe fatto chissà che, pupillo della federazione, articoli a destra e a manca che lo mettevano sul piedistallo, Pietrangeli, Panatta, Bertolucci e Co che prima di saltare sul carro del vincitore non perdevano occasione di dire che va bene Sinner, ma Musetti! Insomma il prototipo del figlioletto viziato della famiglia medio borghese italiana.
Il risultato è esattamente quello che avete sotto gli occhi.
@ ospite (#3990258)
Al momento è cosí, domani Rune potrebbe anche strabiliare enzo
Senza dubbio c’è bisogno di maggiore autoconvinzione, o perlomeno autoconvinzione più costante… Non mi farei trascinare dalla moda di cambiare coach, forse cambierei il mental coach 🙂
Se non sbaglio Barazza a Miami non c’era… Oggi rientra e il pupillo offre una prestazione mediocre. Boh, per me questa è sempre stata una scelta incomprensibile.
Però d’altro canto è vero che non dev’essere facile per un allenatore subentrante trovare l’alchimia con Musetti, che oltre a essere inscindibile dal “padre” Tartarini è anche un ragazzo particolare, al contempo molto pieno di sé ma anche molto sensibile ed emotivo.
Non entro nel merito delle indubbie capacità tecniche di Lorenzo ma oggi guardavo le facce, le espressioni, il linguaggio del corpo dei due: Borges tranquillo, viso sereno, spesso sorridente, movimenti controllati..Lorenzo cupo, teso come una corda di violino, brontolone, più infastidito che impegnato..ma perché? È giovane, capace, neo babbo, tutto dovrebbe contribuire a farlo rendere al meglio, invece anche oggi è finito in un disastro di errori da palle di cui sembrava volesse disfarsi il più presto possibile: e il povero Barazzutti dopo Fognini sembra essersi votato al martirio, con due caratterini così irrequieti cui continua con buona volontà ma inutilmente a ripetere: “rimani lì, non
andartene”
Non ne farei un dramma per questa sconfitta di Musetti con un ottimo Borges..
A volte basta poco, un episodio favorevole, per cambiare una stagione, che effettivamente al momento è stata negativa per Lorenzo..
Io vedo dei miglioramenti interessanti con la cura Barazzutti, che prima o dopo si rifletteranno in campo..nel tennis la fiducia può fare miracoli, e da un po di tempo, Musetti ne è totalmente privo..
L’atteggiamento di Fognini e Musetti è profondamente diverso.
Fognini spesso era scazzato e non aveva voglia di giocare.
Musetti invece è arrendevole, è passivo, non è aggressivo, entra in campo mentalmente già sconfitto.
Quando guardo le sue partite mi chiedo come facciano i suoi allenatori a non alzarsi in piedi e a uscire dal campo mandandolo a quel paese e urlando in mondovisione che si sono rotti le palle (in realtà qualcos’altro) del suo insopportabile atteggiamento.
Forse ormai potrebbe essere l’unico modo per scuoterlo e dargli una svegliata.
Senza nulla togliere a Fognini, che effettivamente va considerato tra i migliori tennisti italiani della storia, però Sander ha ragione!
Mi sa che è l’unico che non sente l’effetto traino di Sinner. Anzi, lo subisce. Però adesso bisogna dargli tempo di metabolizzare tutto quello che gli è successo. Anche se non sono un tifoso sfegatato di Musetti per motivi caratteriali, bisogna sempre ricordare cha 22 anni. A me sembra ancora molto umorale ed immaturo.
Perché qualcuno regala punti… è raccomandato. A lui vengono sempre assegnati più punti di quanti ne spettano
Scusate se mi intrometto visto che non sono mai salito sul carro di Musetti.. i problemi di Musetti non sono situazionali ma di tratto..la fragilità emotiva è una sua caratteristica e a mio avviso nasce dallo squilibrio nella relazione tra aspettative e il livello di realtà…se parti credendo, a torto o a ragione, di poter competere ai massimi livelli è ovvio che vai in crisi quando ti accorgi che c’è un importante dislivello..forse sarebbe il caso di scalare delle marce e giocare con più serenità..Borges sa benissimo quale è il suo livello e gioca con la giusta pressione..Musetti è un professionista e si deve divertire e godersi un po’ la vita senza pretendere da sé stesso di dover diventare il numero uno…a qul punto magari può vincere di più perché non è una questione di vita o di morte..
Partiamo da un presupposto: Borges ha battuto per pochissimo un Berrettini al rientro nel challengerone in USA. Alla fine esultava come se avesse vinto la Davis. Ora regola in due set seppur in casa il non infortunato Musetti su terra. Quindi allo stato attuale, sarà per paternità, sarà per nervosismo, sarà per tipo di gioco passivo ma Musetti è peggio di un convalescente!
Invece io credo che un cambio dello staff tecnico non servirà. Per me almeno il 70% dello status del tennista dipende dalle proprie qualità (fisiche, tecniche e soprattutto mentali). Proprio sul lato mentale è ben difficile trarre importanti vantaggi da un cambio di guida tecnica. Prendiamo per esempio Sinner: lui ha avuto le p…lle ad un certo punto di cambiare staff, ma alla base c’era un profondo autoconvincimento su cosa fare, era strenuamente orientato su cosa e come procedere (impegno massimo costante, voglia feroce di migliorare), e tuttora la situazione è così,lui non subisce passivamente il programma di allenamenti e di gare. Il nuovo staff certamente ha contribuito ad arricchirlo sul piano tecnico ed atletico, ma alla base c’è la solidità mentale, che è sua e se l’è costruita lui. Musetti è anni luce lontano in tal senso, continua ad essere uno di quei tennisti che magari in un breve periodo ti fanno partite con colpi strappa-applausi e da ovazione, ma senza alcuna continuità, anche nell’ambito della singola partita.
Si, hai ragione, perdurando questa situazione sarà inevitabile per lui fare delle scelte e anche senza stare a temporeggiare più di tanto !
Il punto di domanda che ci si dovrebbe porre e se sarebbe o meno il caso, nell’interesse di Lorenzo, di effettuare queste scelte sin da subito in modo più o meno radicale o attendere gli esiti degli imminenti tornei sulla terra battuta.
E’ appena il caso di aggiungere che noi qui ci limitiamo alla discussione, ma poi ogni decisione spetta a Lorenzo.
Hai ragione. Per la classifica, ovvio che non ci può essere una classifica coerente che esprime il vero valore di un giocatore se ognuno gioca i tornei che vuole. Oggi uno può scegliere se giocare a Estoril, a Marrakech o Huston o non giocare affatto. Come può una classifica essere coerente se non giocano tutti gli stessi tornei? Andava bene 50 anni fa quando tutti giocavano gli stessi tornei, settimana dopo settimana. Ora è completamente sfasata da quando hanno aumentato il numero di tornei a dismisura e ognuno gioca dove vuole. Tanto è vero che oramai contano solo GS e Mille. Meglio affidarsi alla Race, dunque: che infatti dice Sinner numero 1 – anche i sassi lo dicono da mesi tranne il computer di ATP – e Musetti 58. È questo il loro vero valore per i risultati degli ultimi ultimi sei sette mesi. Una classifica ATP basata sui risultati dell’anno prima a scalare non ha più alcun sense.
Verissimo.
E anche negli slam dove quei quattro erano presenti, non è che ha perso solo da loro, anzi.
In tutta la carriera Fabio ha raggiunto solo UNA volta i quarti di finale negli slam. E’ stato un ottimo giocatore di grande talento ma anche con evidenti limiti tecnici spesso mascherati da quelli caratteriali.
Musetti mi sembra molto simile sia come talento e facilità di gioco, ma purtroppo anche come limiti. Anzi forse Fognini pur con tutti i suoi mugugni e comportamenti discutibili, era complessivamente più cazzuto e meno presuntuoso.
Però Lorenzo è ancora giovanissimo e ha tempo per trovare una quadra se davvero lo vuole, anche se il carattere è la cosa più difficile da cambiare.
Oggi come oggi, sarei (felicemente) sorpreso se facesse una carriera migliore di Fogna.
Si Walden però è anche vero che non siamo nella sua testa né nella sua sensibilità. I cambiamenti profondi nella sua vita, soprattutto vista l’età, potrebbero aver frenato anche una scelta sulla guida tecnica ad esempio. Ipotizzo ovviamente ma non sarebbe impossibile la scelta di evitare ulteriori scombussolamenti visto il rapporto con Tartarini che va oltre il piano strettamente professionale.
Però… Si, quanto prima occorre una sterzata e per un salto di qualità forse un coach meno “familiare”.
Purtroppo non ci sarà modo ma ripensando ad Agassi un Gilbert in forma mi piacerebbe molto al suo fianco, soprattutto per l’ordine tattico e l’aspetto mentale, i suoi crucci.
A parte che i confronti tra le carriere di FF e LM andranno fatti a fine carriera (e te lo dice uno che FF lo ha tifato), ma…
… Rune un “giocatore di mezza classifica”????
lore numero 23 ranking …ha la metà dei punti del 23 race… più di 300 punti…700 punti dal 10 race 1/3 ..miglior risultato sono gli ottavi 1000…
fino a che avrà l avversario bye… può giocare il secondo turno…quando dovrà giocare le quali…. rischierà di sprofondare in classifica…rischia già a Roma…ricordiamo che a Barcellona ..fu Giannino a regalargli i quarti…
@ Carlo (#3990213)
Anche sport e squadra del cuore
Non si tratta di darlo per perso, è che sono oltre 6 mesi di spirale negativa che sembra scendere sempre più verso il basso, e non si vedono miglioramenti che durino più di una settimana da un sacco di tempo, non saprei nemmeno da dove cominciare per uscirne
Caro Antoniov, va bene sostenere, ma ormai ha 22 anni, un figlio, non è più il tempo del sostegno, ma delle scelte: scegliere se vuole veramnete diventare un top o avere un’ottima carriera. Persino Sonego l’ha ormai capito che il coach “dalla culla alla tomba” non esite. Ho molto ripsetto per Tartarini, e l’ho anche difeso, anni fa quando veniva trattato come lo scemo del villaggio, e resto convinto che se Lorenzo è arrivato ad essere n° 15 un agran parte del merito sia sua. Ma è evidente che da mesi non riesce ad avere continuità, perde partite (ho fatto l’elenco, negli ultimi tre mesi Bublik, Van Assche, Grieskpoor, oggi Borges) che avrebbe dovuto vincere. Potranno esserci situazioni personali, ma è evidente che si è fatto sfuggire di mano la partita almeno tre volte, da parte di un giocatore si in forma, ma un giocatore che gioca prevalentemente Challenger. Non basta sostenerlo, bisogna che si svegli!
I tanti tornei 250 e 500 a cui Fognini ha partecipato sono stati spesso non presenziati dai fab Four quindi la litania che dice che Fognini avrebbe vinto di più se non ci fossero stati i fab four è una bufala bella grossa. Ci si può limitare ai tornei dove ha effettivamente affrontato i fab four e non sono tanti.
Vero, litania che leggo spesso su Musetti e aspetta, non ho ancora letto l’altra frase “ever green” “ eh ma, anche Sinner ha avuto un periodo negativo”..
Musetti?…un eterno incompiuto che vivacchierà tra la 20 e 50 con qualche ottima prestazione…ama troppo la zona comfort…per fare la scelta di Giannino…quindi rimarrà nel limbo….prima di un team…a lui serve una testa nuova….quella non cambia…o se sei tondo muori tondo…guardare martellini e Giannino..quelli hanno testa…nardi può farcela…ma anche lui dovrà fare scelte importanti in futuro…
Musetti fin che sei in tempo cambia….testa e allenatore
Purtroppo l’impressione oggi era, almeno dopo i primi 4 giochi, che si sentisse più a suo agio a giocare di rimessa, tanto siamo sulla terra, con molti dritti accompagnati e piazzati in top anche bene ma ovviamnete senza la pesantezza di un Berrettini quindi relativamente innocui, mentre ad Amburgo aveva vinto spingendo sempre, entrando in campo, variando ma verticalizzando appena possibile il gioco. Oggi forse pensava o sperava bastasse portare un po’ in giro per il campo Borges per ottenere punti ma se la tua palla non pensa ormai anche sulla terra ti prendono il tempo, il campo e ti spazzano via.
L atteggiamento di Fognini era simile però il ligure si accendeva improvvisamente con lampi di classe cristallina, le sue pause non celavano un malessere di fondo
c’è un complotto…
vuoi che ti dica dov’è il posto giusto per te?
Mah… chi di speranza vive disperato muore… Tranne qualche eccezione, un tennista mostra le sue qualità prima dei 24 anni. E comunque l’aspetto che più colpisce continua (e credo continuerà) ad essere la disarmante labilità psicologica, quel lasciarsi andare dopo le prime avversità, quella mancanza di restare nel match. E poi, a mio parere, la carente visione tattica e la garra.
@ Tennisti Friulani (#3990165)
E’ un bel pò che sbanda! enzo
@ Gualtiero (#3990148)
Fognini è considerato in assoluto uno dei migliori tennisti italiani di sempre, (Wikipedia), superato solo da Sinner. In carriera ha vinto 9 tornei, e ne avrebbe vinti molti di più, se non si fosse trovato la strada sbarrata da “quei tre” al massimo della loro forma. Non si può minimamente paragonare Musetti, un bravo ma modesto giocatore, con un campione come Fabio Fognini. Musetti, Cobolli, Arnaldi, Zeppieri Darderi, Passaro, sono giocatori da tabellone come i vari Borges, Djere, Fucsovich, Nishioka, Baez, Cerundolo, Bagnis, Daniels, Draper, Rune ed altri di mezza classifica. Più di lì non vanno. Fra gl’italiani, solo Berrettini, se regge la distanza, può ancora vincere qualche torneo. Oltre Sinner s’intende enzo
Scandaloso
Nessun problema: c’è Jannik che vince per tutti
E’ un po’ come se il figlio per un anno e mezzo a scuola prende brutti voti. I genitori vanno dalle insegnanti che gli dicono tutti la stessa cosa e il padre interviene dicendo ” Tutti gli studenti attraversano periodi di scarsa vena persino i più secchioni…. Non cominciamo a cantare il de profundis per mio figlio e speriamo in un pronto riscatto già alla prova di Francese”. Capisci anche tu che dopo 1 anno e tre mesi di scarsi risultati continuare ancora con la litania del va bene così madama la marchesa non è sensato?
C’è del marcio in Danimarca!
Io non ho figli, ma non è che la nascita del figlio lo ha distratto dalla sua professione? Sia ben chiaro, nulla di male! Ci sta uno sbandamento temporaneo. Aspettiamo un attimo a giudicare. Comunque la legge di borg-es contro gli italiani si conferma!
Commento non positivo. Immagina un’azienda dove dal 2023 una dipendente entra in azienda (ipotizziamo che sia pubblica) per metà giorni con la luna per traverso, sbaglia più cose al lavoro. Mette in difficoltà l’azienda e i suoi colleghi. Poi va a casa, c’è un marito che gli dice ogni volta ” Nessun dramma, è solo un’azienda pubblica, lo stipendio a casa ti arriva lo stesso”. Non è questo il modo di parlare corretto.
Va bene per quelli che vivono un po’ così, una forma di lassismo che non aiuta la società intesa come collettività.
Dico da sempre che musetti farà carriera tra 20 e 40 atp….eppure c era chi si accapigliava dicendo che era meglio di sinner…nn capisco xo son 2 anni che tranne 4 volte al terzo turno esce sempre al primo o al secondo come fa ad essere ancora 23 del mondo..??? Mah
Ci risiamo
Anche Orantes andrebbe bene… vabbè prendiamola a ridere è meglio
Nessun dramma. Gira la pagina e c è il prossimo torneo. E solo tennis
@ Giumart (#3990138)
concordo in toto – anche se ancora c’è speranza anche e soprattutto per l’età
Fognini all’età di Musetti non aveva risultati neppure paragonabili. A livello di talento puro Musetti è top. Non sappiamo che carriera farà, ma c’è ancora
tempo per mettere a posto tante piccole cose, sia tecniche, che tattiche che mentali.
Ahimè (suo tifoso da SEMPRE e per SEMPRE). L’attuale Musetti quando non è in giornata perde, con un giocatore entro i 150, e perde non riuscendo a raddrizzare l’incontro
Si deve mettere nella capoccia che IL GIOCO LO DEVE COMANDARE LUI, non deve essere attendista e fare scambi interlocutori
Lui possiede mezzi che, dal n.10 a scendere, altri non hanno
Concordo, è dura, ma il ragazzo bisogna continuare a sostenerlo e il sostegno dovrebbe essere di ordine generale, a cominciare da di chi gli è più vicino, soprattutto adesso che si inizia coi tornei più importanti sulla terra.
“quando gioca come sa…”. Ma proprio questo è il suo grosso limite, cioè l’assoluta mancanza di solidità mentale, di profondo senso di professionalità (ossia impegno costante e massimo negli allenamenti, cazzimma, volontà di migliorarsi in ogni aspetto, ecc.). Veramente io mi sorprendo nel vedere molti che ancora credono in un suo profondo cambiamento in positivo. Non voglio apparire cattivo, ma da almeno un anno mi chiedo come mai stia ancora entro i primi 30 del ranking.
Buon Torneo comunque per Musetti. Tutto sommato gli ottavi di finale non sono male: stando al live-ranking dovrebbe guadagnare un posto ATP questa settimana. A furia di vittorie su Bye (contro cui Musetti ha un ottimo record) e il raggiungimento degli ottavi di finale, potrebbero ritrovare la top 20 entro tre tornei: Montecarlo 22, Barcellona 21, Roma 20. Poi purtroppo a Parigi Bye non è iscritto, pertanto c’è il rischio che fuoriesca nuovamente dai 20.
Troppo buono Marco Mazzoni. Ma perché non dire che per dare una svolta tecnica e di fiducia a Musetti non bisognava riferirsi a Barazzutti, terraiolo doc e con una distanza dalla linea di gioco come quella odierna di Musetti. Altro tecnico che sappia indirizzare diversamente la strategia di gioco di Musetti e che sia lontano da legami affettivi o di federazione dal giocatore.
Attenti che si rischia l’intervento della mamma di Musetti.
Tutti i tennisti attraversano periodi di scarsa vena persino i più forti…. Non cominciamo a cantare il de profundis per musetti e speriamo in un pronto riscatto già a Montecarlo
Annata di cambiamenti per Lorenzo concediamogli il tempo per metabolizzare
Purtroppo di Musetti sorprendono le vittorie.
Le sconfitte sono la normalità.
Analisi lucida ed obiettiva di Marco Mazzoni
per me rimane sempre un forte 245 -467 Atp pero mai di piu neanche una posizione in piu
Pensavo che la paternità lo avesse rigenerato, purtroppo dopo questa prestazione sembra che sia ritornano nelle tenebre che lo hanno avvolto da inizio 23 a questa parte. Bisogna lavorare duramente sul suo stato mentale e sulle sue subpersonalità egoiche. Non penso che Barazzutti da questo punto di vista possa aiutare perchè lui stesso a mio modo di vedere ha le sue, non parliamo poi di Tartarini che più volte mi ha fatto capire che non ha la capacità di aiutare Musetti dal punto di vista mentale, anzi creso lui stesso abbia bisogno di un mental coach. Solito percorso, alza la cresta in un torneo, si ricrede un superuomo, l’ambiente non ha la capacità di dargli umiltà e si scioglie alle prime difficoltà. E’ da anni che dico che deve avere un mental coach con le palle quadrate ma non vedo niente di nuovo sotto il sole, anzi sono le solite ombre se non tenebre.
Si profila un nuovo cambio tecnico….dopo Barazzutti arriva Vilas….cosi giocherà direttamente dalle ultime fila delle tribune!
@ dateccitrungelliti (#3990073)
Il mio è solo un pensiero legittimo senza alcuna malizia o cattiveria. Sono tifoso di Lorenzo e lo sarò sempre. Diciamo che mentalmente potrebbe essere scattato qualcosa nella testa che possa averlo demotivato o sfiduciato visto l’andamento. A quel punto meglio tornare a casa un paio di giorni e poi dritti con il torneo di Montecarlo ben più importante.
Si, è dura, anche perché ci abbiamo sempre creduto in questo ragazzo. Lo abbiamo difeso, sempre però facendo rilevare gli eccessi di certi atteggiamenti sbagliati, anche perché autolesionisti (il mugugno, le bestemmie…)
Tuttavia ci deve essere qualcosa di ‘profondo’ che non quadra, al di là del tennis. Forse una mancanza di serenità, un’inquietidine latente. Solo Lorenzo può saperlo.
Nessuno ha una soluzione pronta, questo è chiaro, ma credo che urga un gesto forte prima che sia troppo tardi, anche sul piano simbolico.
Serve un grande coraggio, mi auguro che Lorenzo lo trovi
Fognini però aveva un talento assai superiore a Musetti. Fognini ha vinto un Mille all’epoca dei Fabs Two and a Half. Musetti un 1000 se lo può scordare, non è giocatore per quei livelli. È già un vero miracolo che abbia vinto un 500. Difficilmente ripetibile a meno di allineamenti astrali. Accontentiamoci di vedere sue belle partite e ogni tanto qualche scalpo eccellente se lo scalpo è fuori forma o reduce da infortunio.
Comunque, a parziale scusante di Musetti, c’è da dire che Borges era un avversario difficile da leggere.
Il portoghese è tosto (l abbiamo visto anche a Phoenix vs Berretto), poi a casa sua era tutto fuorché scontata la vittoria per Musetti. Certo, fosse stato il Musetti di Amburgo 2022 o almeno quello di Miami settimana scorsa, probabilmente avrebbe vinto. Ma era solo la prima partita sul rosso, nel torneo meno importante. Aspetterei almeno Montecarlo prima di darlo per perso , che dite?! Forza ragazzo, credi in te stesso:)
Dura perché lo difendiamo, crediamo in una sua riscossa, non giustifichiamo ma cerchiamo di comprenderne il momento ma se poi vedi che sembra impantanato, se quella spensieratezza di una, settimana fa è di nuovo schiacciata da chissà quali fantasmi che possiamo dire?
Noi siamo pacifici, nessuna stupida rabbia, ma la delusione è tanta perché quando gioca come sa è un piacere per gli occhi.
Quando invece fa così sono mazzate negli zebedei.
ma non ci credo dai,ma cosa aspetta a darsi una mossa?lo avevo visto presente e attivo a maiemi…ma quanto dobbiamo aspettare ancora x vederlo al top?o iol suo top è gia’ passato?
queste allusioni dell’essere un babbo e tirare sempre in ballo il figlio, la famiglia, sono vergognose.
ha due mesi dove deve difendere tanti punti ed invece ha l’ atteggiamento indolente di chi non lotta. un altro Fogni, buon giocatore dall’ atteggiamento insopportabile…
La vittoria su Shelton aveva nuovamente illuso molti… In realtà è sempre lo stesso Musetti, ahimè. Quasi schifato dallo stare in campo, l’atteggiamento di Fognini, né più né meno. Meno male che ci sono Sinner, Arnaldi, Darderi. Serietà e spirito di sacrificio a go-go…
Speriamo si ritrovi px è la terra dove ha ottenuto vittorie importanti
Ma non faceva prima a restare a casa?
Ma è dura …….. Vabbè ……..
Barazzutti ha capito dal 5-4 in suo favore che oggi non c’era intensità in campo. Troppo falloso, nervoso e a volte distratto. Poco incisivo. Un decisivo passo indietro rispetto agli Stati Uniti. Una sconfitta evitabile contro un avversario che ha scartato il regalo pasquale.
Speriamo a Montecarlo giochi diversamente. Ci sono punti importanti in palio che gli servono come il pane, per non scendere oltre la 50esima posizione in classifica, visti i tanti punti che deve scartare nelle prossime settimane, a partire da lunedì, quando scenderà intorno alla 30esima posizione.
Barazzutti ha capito dal 5-4 in suo favore che oggi non c’era intensità in campo. Troppo falloso, nervoso e a volte distratto. Poco incisivo. Un decisivo passo indietro rispetto agli Stati Uniti. Una sconfitta evitabile contro un avversario che ha scartato il regalo pasquale.
Speriamo a Montecarlo giochi diversamente. Ci sono punti importanti in palio che gli servono come il pane, per non scendere oltre la 50esima posizione in classifica, visti i tanti punti che deve scartare nelle prossime settimane, a partire da lunedì, quando scenderà intorno alla 30esima posizione.
Il posto giusto di Musetti è tra la 60 e la 80esima posizione dietro Sonego,Cobolli,Darderi,Fognini.Quando non riuscirà a difendere i punti su terra battuta andrà nel posto che gli compete.
Sconfitta prevedibile dopo la fine del primo set. Arrendevole. Si vedeva che aveva solo voglia di rientrare prima in Italia a rivedere il figlioletto e poi subito a Montecarlo. Meglio così che invece farsi in 4 e vincere contro l’idolo di casa Borges e poi essere costretto a restare in Portogallo sino a domenica! No?
Proviamo a deglutire…