Berrettini doma Munar a Marrakech, sarà derby con Sonego nei quarti di finale (Sintesi video della partita)
Sembrava già fatta a metà del secondo set, ma nel tennis non è finita finché non stringi la mano all’avversario. Ha sudato più del dovuto Matteo Berrettini per battere un coriaceo Jaume Munar nel secondo turno dell’ATP 250 di Marrakech, sprecando un break di vantaggio nel secondo set con chance per il doppio allungo, finendo per vincere al terzo set al termine di 2 ore e 20 di lotta, conclusa per 6-4 4-6 6-3. Un bel successo, conquistato con pieno merito, che vale all’azzurro l’accesso ai quarti di finale e un bel derby con l’amico di sempre Lorenzo Sonego. Più della vittoria stessa, è la prestazione fisica e tecnica di Matteo ad essere la notizia migliore: infatti Berrettini è piaciuto assai per velocità generale in campo, sia negli spostamenti che con i colpi, un po’ più penetranti e meno arrotati rispetto al primo match nel torneo, ma sempre discretamente carichi di spin. Ha rincorso con fluidità di movimenti il pressing dell’iberico, ha spinto tanto e bene con la combinazione servizio e diritto ed è stato bravo a reggere anche col rovescio Matteo, alternando back ficcanti a diverse accelerazioni lungo linea che hanno sorpreso un Munar consistente e sempre pronto alla lotta.
Peccato per il passaggio a vuoto totale e inspiegabile nel secondo set, quando Matteo avanti 3-1 non ha sfruttato uno 0-40 per strappare un doppio break (bene Munar sulle prime due chance, di poco largo l’affondo dell’italiano sulla terza). Berrettini in quella fase era devastante, sembrava in controllo totale della partita, con il rivale in balia dei suoi attacchi e potenza. Sprecate le chance è arrivato un vero blackout, con un parziale terribile di 13 punti persi e poi il break subito nel decimo gioco, per colpa del servizio diventato improvvisamente poco efficace e anche della grande aggressività del rivale. Sembrava anche un po’ meno rapido negli spostamenti Matteo in quel maledetto decimo game, si temeva che la partita potesse scivolargli via, invece è stato molto bravo a lottare, resistere fisicamente e mentalmente, e ritrovare la miglior efficacia col servizio. Nel terzo set è andato via di “cattiveria”, ha spinto davvero con potenza senza concedere chance nei suoi game e andando a prendersi i due break. Di prepotenza.
Berrettini non è ancora in formato “The Hammer”, ma dopo una così lunga inattività è scontato che debba ancora sudare e ritrovare il miglior feeling e fiducia. Forse quel passaggio a vuoto è arrivato proprio per la carenza di competizione e di match nelle gambe, con una perdita di focus sprecate le chance. Con questo piglio e attitudine assolutamente positiva, potrà velocemente ritrovare tutto questo e migliorare la tenuta all’interno di una partita. Munar non è esattamente la definizione di talento, ha un tennis piuttosto monocorde e prevedibile, ma è il classico “cagnaccio” che ti si attacca alle caviglie, ringhia e non molla mai. Insomma, non regala quasi niente se non gli metti grande pressione e devi giocare a tennis meglio di lui per batterlo. Berrettini ne era consapevole e c’è riuscito, bravo a reggere in molti scambi condotti dallo spagnolo e pronto a cambiare ritmo con un diritto tornato a tratti velocissimo e difficile da contrastare.
Sembra che Matteo abbia leggermente cambiato il movimento, sia di battuta che col diritto, per slanciare un po’ di meno l’accelerazione della racchetta. Se questo è funzionale a stressare di meno i muscoli obliqui, che tanto l’hanno fatto penare in passato, senza perdere molto in velocità e controllo, la mossa è straordinaria. Oggi a differenza del primo match del torneo ha lavorato la palla col diritto in top spin ma con meno vigore, anche perché Munar con la palla molto carica va a nozze, quindi era più corretto tatticamente portare il rivale su velocità alle quali il suo controllo perde di sicurezza. Matteo ha servito complessivamente il 68% di prime in campo, vincendo 3 punti su 4, numeri molto buoni, con 8 Ace e nessun doppio fallo. In risposta i numeri non sono così eclatanti, ma alla fine è riuscito a trovare quella manciata di risposte profonde e quindi prendere il comando degli scambi che hanno fruttato i break decisivi. Soprattutto nel break sul 3 pari del terzo, Matteo ha dato una dimostrazione di forza notevole, con un diritto davvero da “martello” e pure un’accelerazione improvvisa di rovescio lungo linea che non è esattamente tra i momenti top del suo repertorio ma che è riuscito a gestire da campione nel momento decisivo.
Un Berrettini in crescita, sotto tutti i punti di vista. Con più partite nelle gambe e nella testa riuscirà a tenere alto il livello e l’attenzione. Contro avversari qualitativamente migliori, quei passaggi a vuoti non te li puoi permettere. Ma intanto, godiamoci questo gran bel Matteo che, diciamolo, c’è mancato terribilmente…
Marco Mazzoni
La cronaca
Munar inizia il match al servizio. È sicuro nella spinta col diritto, cerca con insistenza il lato sinistro di Berrettini, copione “scontato” di come intende condurre l’incontro. Discreto primo turno di battuta per Matteo, la prima palla funziona e il diritto pesante anche; la situazione si fa difficile invece nel secondo turno di servizio. Scivola 15-40 sotto la pressione del rivale (brutto un errore col diritto), ma si aggrappa alle sue certezze, prima di servizio potente e via col diritto. Matteo trova un’ottima smorzata, ma il game è complicato perché lo spagnolo resiste al forcing dell’azzurro. Ancora con servizio + diritto Berrettini salva la terza palla break del game. Al dodicesimo punto il romano impatta 2 pari. Troppo comodi i turni di battuta di Jaume, Matteo deve crescere in risposta, non solo rimettere e poi rincorrere. Sul 3 pari Matteo regge bene col rovescio e sul 15-30 fa “scoppiare” la palla in uno scambio vinto di grinta e potenza. Si porta 15-40, ha le prime due palle break del match. Sfrutta la seconda: taglia col back di rovescio, poi alza la parabola e riesce a spostarsi sul diritto da sinistra, per un drive carico e spin e potenza che sbaraglia il rivale. BREAK Berrettini, 4-3 e servizio. L’azzurro consolida il vantaggio con un buon turno di battuta (e un Ace), 5-3, e continua a provarci in risposta. Arriva due punti dal set sul 15-30, ma Munar è bravo a comandare col diritto, resta in scia 4-5. Berrettini con un altro solido turno di battuta chiude il set 6-4. Solido, con due prime su tre in campo, vincendo il 77% dei punti. Ha retto bene col rovescio e piuttosto comodo negli spostamenti, pronto a prendersi il break nell’unico turno così così del rivale.
Berrettini si complica il primo turno di servizio del secondo set con due errori col diritto. Rimonta lo 0-30 anche con un pizzico di buona sorte, un nastro mortale. Poi torna in versione “The Hammer” col servizio, 1 pari. Scampato il pericolo, Matteo mette in moto la potenza brutale del diritto, e anche col rovescio entra bene sotto la palla col bimane dando rotazione e profondità, Munar sbaglia. 15-40, due palle break per Berrettini. Annulla la prima Jaume con un rovescio lungo linea un po’ disperato ma vincente; il forcing del romano col diritto provoca l’errore di Munar, BREAK! 2-1 e servizio, può fare corsa di testa l’azzurro. E con la facilità del servizio in questa giornata, è un bell’andare. Rimedia con due mazzate terrificanti a un 15-30 e vola 3-1. Sciolto col diritto Matteo, aggredisce la prima palla più corta dello spagnolo e si butta a rete, ottimo momento figlio del vantaggio e della fiducia. Funziona pure il rovescio lungo linea, e allora è un SUPER Berrettini. Tutto nasce da piedi che corrono liberi e sicuri sulla terra marocchina, 0-30 con due punti uno più bello dell’altro. Con l’ennesima mazzata col diritto lo score segna 0-40, tre PB che profumano di palle match… Si gioca bene le prime due lo spagnolo, sulla terza è poco fortunato Matteo, la bordata col diritto gli esce di un dito. Buona reazione di Munar, resta aggrappato 2-3. All’improvviso Berrettini va in tilt, non trova più punti col servizio, sbaglia prima un diritto poi una volée un po’ in pancia. 0-40… Purtroppo il passaggio a vuoto è completato da un diritto affrettato che vola via di metri. Dal possibile 4-1 pesante, ora siamo 3 pari. Un errore di rovescio in scambio costa a Matteo il decimo punto perso di fila. Diventano 13, per il 4-3 Munar. Finalmente un Ace interrompe la striscia negativa di Matteo, e il servizio lo porta dritto al 4 pari. Servendo sul 5-4, Matteo perde uno scambio rocambolesco, ben gestito ma è mancato l’ultimo tocco. quindi sul 30 pari è ricacciato indietro dalla difesa di Munar e sbaglia, c’è un Set Point per Jaume sul 30-40! Il diritto potente di Matteo sorprende lo spagnolo, che sbaglia. Più attento Berrettini sull’attacco successivo, stavolta il lob è ben gestito. La lotta continua, Munar martella alla sua massima velocità col diritto e Berrettini è più lento nella difesa. Si procura un secondo Set Point Munar, e stavolta lo sfrutta trovando una riga con un rovescio di scambio. 6-4 Munar, si va al terzo set. Peccato per il blackout di Matteo sul 3-2, e un calo col rendimento con la seconda di servizio.
Munar ha il vantaggio di servire per primo, resta solido e a 15 muove lo score. Buon turno di battuta anche per Matteo, 1 pari. Berrettini cerca di alzare il volume in risposta e guadagnare campo spingendo sul diritto di Munar. Con un altro diritto molto profondo il romano provoca l’errore del 15-30. Jaume incappa in un errore banale col diritto, si lagna ma la palla è out di una spanna. 15-40, due palle break per Matteo! Munar attacca e salva la prima; uff… rischia il doppio fallo col nastro ma la palla gli resta in campo. Berrettini governa benissimo lo scambio ma l’accelerazione col diritto inside out esce di un niente. 2-1 Munar. Matteo risolve con servizio esterno e diritto potente lungo linea un pericoloso 15-30, impattando lo score 3 pari. Entra benissimo nel fatidico settimo game il romano, gran rovescio lungo linea e via a chiudere col diritto, poi spinge a tutta dal centro e sfonda! 0-40, tre palle break strappate di pura potenza. È solido Munar sulle prime due, ma esagera con la spinta sulla terra, spedisce in corridoio un diritto lungo linea dopo il servizio. La fretta è pessima consigliera, e BREAK Berrettini, avanti 4-3 e servizio. A differenza del vantaggio sprecato nel secondo set, Matteo serve come un treno nell’ottavo game, e il diritto è sicuro. 5-3 Berrettini, che continua a rincorrere e spingere anche in risposta vuole chiuderla qua. Arriva ai vantaggi e si procura il primo Match Point spingendo “duro” sul rovescio di Jaume, che muore in rete. Lo spagnolo non trova più la prima di servizio e sparacchia col diritto. Game Set Match Berrettini! Bravo a ritrovare i suoi due migliori colpi dopo il passaggio a vuoto nel secondo parziale. Sarà derby con l’amico di sempre Sonego, ma quanto è bello ritrovare un Matteo così tosto dopo oltre due ore di gioco duro. È una notizia buona, anzi migliore, del successo stesso.
[PR] Matteo Berrettini vs Jaume Munar
🇮🇹 Matteo Berrettini vs 🇪🇸 Jaume Munar
**SERVICE STATS**
| Statistica | 🇮🇹 Berrettini | 🇪🇸 Munar |
|——————————|—————–|—————–|
| Serve Rating | **275** | 256 |
| Aces | **8** | 5 |
| Double Faults | **0** | 1 |
| First Serve % | **68% (58/85)** | 53% (46/86) |
| 1st Serve Points Won % | **74% (43/58)** | 63% (29/46) |
| 2nd Serve Points Won % | 44% (12/27) | **65% (26/40)** |
| Break Points Saved % | 67% (4/6) | **69% (9/13)** |
| Service Games Played | 14 | **15** |
**RETURN STATS**
| Statistica | 🇮🇹 Berrettini | 🇪🇸 Munar |
|——————————|—————–|—————–|
| Return Rating | 129 | 129 |
| 1st Serve Return Points Won %| **37% (17/46)** | 26% (15/58) |
| 2nd Serve Return Points Won %| 35% (14/40) | **56% (15/27)** |
| Break Points Converted % | 31% (4/13) | **33% (2/6)** |
| Return Games Played | **15** | 14 |
**TOTAL STATS**
| Statistica | 🇮🇹 Berrettini | 🇪🇸 Munar |
|——————————|—————–|—————–|
| Service Points Won % | **65% (55/85)** | 64% (55/86) |
| Return Points Won % | **36% (31/86)** | 35% (30/85) |
| Total Points Won % | 50% (86/171) | 50% (85/171) |
Le statistiche mostrano una partita molto equilibrata tra Berrettini e Munar, con entrambi i giocatori che hanno vinto esattamente il 50% dei punti totali. Berrettini ha avuto una prestazione leggermente migliore al servizio, con una percentuale più alta di prime di servizio (68% vs 53%) e di punti vinti sulla prima (74% vs 63%). Tuttavia, Munar è stato più efficace sulla seconda di servizio, vincendo il 65% dei punti rispetto al 44% di Berrettini. Entrambi i giocatori hanno salvato una percentuale simile di palle break (67% Berrettini, 69% Munar). In risposta, Berrettini ha vinto una percentuale leggermente superiore di punti sulla prima di servizio di Munar (37% vs 26%), mentre Munar è stato più efficace sulla seconda (56% vs 35%). Nel complesso, nonostante le lievi differenze nelle statistiche, il match è stato molto equilibrato, con entrambi i giocatori che hanno dimostrato solidità al servizio e in risposta.
TAG: ATP 250 Marrakech 2024, Jaume Munar, Matteo Berrettini
@carlos: un dubbio, Mensik arrivando in semifinale a Doha ha avuto la possibilità di saltare le quali di Dubai e accedere direttamente in tabellone principale; forse potranno farlo anche Berrettini o Sonego
@ walden (#3989253)
Fai la classica di titoli per nazioni. ITALIA è già a 5 o 6 ?
Meglio “Voglio un altro slam”…
A me sembra che stia cambiando qualcosa,accettando molto di più di scambiare col rovescio, evitandosi i km per spostarsi a tutti i costi col dritto e coprendo molto meglio il campo. Il dritto ogni partita migliora. A Phoenix era in difficoltà, ora lo gioca molto più sciolto. Per l’erba sarà al top. È comunque molto preparato perché finisce spesso in crescendo nel set decisivo.
Vincitori 250 quest’anno
Brisbane Dimitrov d Rune
Hong Kong Rublev d Ruusuvuori
Adelaide Lehecka d Draper
Aukland Tabilo d Daniel
Montpellier Bublik d Coric
Dallas Paul d Giron
Marsiglia Humbert d Dimitrov
Cordova Darderi d Bagnis
Delray Beach Fritz d Paul
Buenos Aires Diaz Acosta d Jarry
Doha Khachanov d Mensik
Los Cabos Thompson d Ruud
Santiago Baez d Tabilo
In pratica, se escludiamo Aukland e Cordova, almeno uno dei due finalisti era un top 20 o dintorni. Andando alle vittorie per paesi, USA, Russia ed Argentina hanno due vittorie, Bulgaria, Cechia, Cile, Francia, Australia ed Italia 1.
@ Voglio uno slam (#3988947)
Si ma ti tocca cambiare il nickname in “volevo uno slam”!
Si ma ti tocca cambiare il nickname in “volevo uno slam”!
Dai, va capito. Con tutti questi italiani che vincono non sa più a cosa attaccarsi.
Fabio Fognini, il ruggito del vecchio leone. I suoi colpi hanno perso di potenza, non sono più “secchi” come qualche anno fa, ma la classe è sempre quella, di uno dei tennisti italiani piú forti di sempre. Forse esagero, sono tifoso di Fognini, e i tifosi non sempre sono razionali enzo
@ roby.mortilla@gmail.com (#3989074)
Che partita oggi, fantastico
Evvai vecchio Fogna!! Commovente!
Speriamo non passi Sinner sennò in Italia ci saranno svenimenti di massa..
A differenza sua non è monotematico.
Dajeeeeeee Matteo 🙂
Daje Teo!
@ Voglio uno slam (#3988947)
Ma allora ne vuoi due di Slam!
Per chi ama sognare: ma quanto sarebbe bella una finale a Wimbledon tra Matteo e Jannik?
Liquidiamo nei quarti il redivivo Nick e Daniil, in semifinale Nole e Carlitos e godiamoci rilassati il match perfetto per i colori italiani.
Il dritto più falloso, ma anche perché mi sembra che ha provato a spingerlo di più. Forse per via dell’avversario che, essendo un regolarista, ti costringe a prenderti il punto. O forse perché il processo di rientro comporta una graduale assunzione di rischi via via maggiori con il suo colpo forte. Attendiamo le prossime puntate
@ Carlos (#3988847)
Berrettini dovrebbe avere wc per il main draw quindi meglio che vinca lui e così sonego la sera è a Montecarlo per giocare sabato magari ultimo match le quali.potrebbe quasi non giocare sonego così parte domani oppure giocare e perdere velocemente….questo se preferisce fare un 1000.
Se invece se la vuole giocare perché preferisce provare a vincere un torneo darà tutto.son scelte….se invece a matteo non danno wc per il main draw o se la giocano o si mettono d’accordo.per me inutile scannarsi tra amici.
Fognini invece penso sia sicura wc nel main draw
Ottima legnata a Mauro.
Tira su quel back di rovescio è cerca di evitargli il dritto, visto che copre il lato sinistro… Sembra facile ma non lo è.
Bravo Matteo
Grande Matte!
Vincere un 250, per un italiano che non si chiama Jannik, é comunque tanta roba.
Pensa durante la partita avevo pensato proprio questo…di lotta e di governo..oggi paradossalmente meglio con il rovescio che con un diritto piuttosto falloso…ma disposto alla lotta come raramente..si vede la mano di Roig da buon spagnolo…
È tornato ma lo si era capito dopo che a Phoenix era arrivato in finale giocando 4 partite in 48 ore e nella partita contro un ritrovato Murray persa per corto muso pur non stando letteralmente in piedi. Abbiamo una freccia in più nel già grande Italtennis.
@ MAURO (#3988868)
Io gli dirò basta quando tu smetterai con la legna 🙂
E Martellini c’è… onestamente oltre le aspettative… perché a parte giannino è l unico che riesce a raggiungere le fasi finali di un atp in ciabatte
Ottimo Matteo.
Avanti tutta !
Il cammino è lungo e periglioso,ma il buongiorno si vede dal mattino.
@ Givaldo Barbosa (#3988850)
Meno male che c’è Givaldo .
Esilarante.
Applausi.
Direi un Berrettini di lotta e di governo.
L’avversario lo conosciamo… Non è un fenomeno, ma è uno specialista della terra ed un giocatore che non si batte da solo e che non regala nulla.
Matteo, ancorché evidentemente ancora in fase di rodaggio, dimostra di essere tennista di categoria superiore, controlla il gioco e mostra progressi, anche nell’efficacia di servizio e dritto.
Tutto questo fino al passaggio a vuoto nel secondo set che, a un certo punto, sembrava assumere i connotati di un black out irreversibile.
Invece Matteo si rimbocca le maniche e, con la grinta e la voglia, riprende piano piano il controllo del gioco per poi chiudere il match senza esitazioni
munar non è certo roba da poco, ben tornato matte’
Ebbasta dai.
Matteo tornerai dove ti compete.. Tra i primissimi al mondo
Matteo sta rientrando alla grande, presto lo rivedremo in top 100 . Al Queen’s sarà al massimo della forma, già me lo immagino che alza il trofeo per la terza volta.
È davvero bello vedere Berrettini tornato a vincere con una buona continuità. Munar sulla terra non è certo un avversario comodo e anche se è stata una dura battaglia sono tutte partite che sia fisicamente che come tennis gli permettono una confidenza sempre maggiore. Intanto è tornato ai quarti in un torneo ATP e se dovesse vincere la prossima sarebbe già vicino alla posizione 100.
Bene così, un passo alla volta. E ora un bel derby contro Sonego.
redazione, avete scritto Manur nel titolo
Bravo Matteo, non si può pretendere la perfezione però, al di là di questo, vittoria mai in discussione
Sinner nn avrà problemi a disinnescare il servizio del romano
Bella vittoria tignosa di Matteo. Intanto, tra una vittoria e l’altra dei tennisti italiani in giro per il mondo, prosegue senza sosta l’asfissiante riunione dei vertici della Federation Francaise de Tennis per l’assegnazione delle Wild Card a Montecarlo. Dopo una nottata piuttosto movimentata, il Generale Jack de la Fayette e la sua consorte Madame Vaudemont Baguette, stremati e delusi per l’accordo non trovato, hanno lasciato l’assemblea per far posto ai vice. Ora è tutto nelle mani di Monsieur Jean Luc Codard, Presidente del Circolo Ippico Monegasco con delega al volano, e di Sebastien Lumacon, noto travestito attivo nell’area nizzarda e autore di un best seller dal titolo “Il fallo di piede come alternativa alla presa bimane”. A completare l’assemblea, Marcel le Pinot Noir, fondatore di Alcooliques Anonymes Provence e sponsor della serata.
Vista la competenza dei partecipanti, facile immaginare che entro la mezzanotte avremo, se non proprio bianca, fumata rosé.
Derby davvero nefasto.
Entrambi potevano arrivare in fondo ed inoltre il vincitore nn potrà giocare le quali di Montecarlo
forza campione .. passo dopo passo .. chi vorrà vincere a londra dovrà bussare ai tuoi campanelli..