Darren Cahill rivela: Dietro il successo di Sinner, un team vincente “Umberto Ferrara, il preparatore atletico. È stato un genio”
Dopo l’incredibile vittoria di Jannik Sinner al torneo di Miami, Darren Cahill, uno dei suoi allenatori, ha condiviso le sue riflessioni e impressioni in una conferenza stampa che ha toccato vari aspetti del giovane fenomeno italiano. Cahill, con un misto di orgoglio e ammirazione, ha delineato il carattere umile e professionale di Sinner, enfatizzando la sua capacità di apprezzare i successi senza perdere di vista la realtà.
Cahill ha sottolineato l’equilibrio che Sinner mantiene tra la gratitudine per il proprio percorso e la consapevolezza che, nonostante gli straordinari risultati, rimane “solo uno sport, solo una partita di tennis”. Questa maturità, secondo Cahill, è emblematica di una nuova generazione di tennisti, come Sinner e Carlos Alcaraz, che mostrano non solo eccezionali doti tecniche ma anche un’impressionante saggezza.
Darren Cahill ha parlato molto positivamente di Jannik Sinner, evidenziando varie qualità e aspetti del suo sviluppo e carattere. Ecco alcuni punti chiave che ha sottolineato su Sinner nella conferenza stampa di ieri:
“Jannik è un bravo ragazzo ed è un piacere lavorare con lui, in questo momento sta giocando con grande sicurezza, il livello espresso in questi giorni è stato fantastico ma io sono certo che possa fare ancor meglio. La sua evoluzione è ancora in corso, con il tempo diventerà ancora più forte, più veloce, più saggio e furbo. Migliorerà ancora, ne sono certo, ma godiamoci il momento, sta giocando ad un livello stellare e sta meritando tutto quello che gli sta accadendo.
Jannik sa bene di essere un privilegiato. Fa uno sport che ama e lo fa ad altissimo livello, apprezza ogni aspetto di questa sua vita. Ma la cosa che apprezzo moltissimo di lui è che tiene saldamente i piedi per terra, sa che questo è solo uno sport; anche se siamo di fronte ad un professionista serio, è anche un normalissimo ragazzo di 22 anni che ama la sua vita. Ci sono molte cose belle in lui, e molte altrettanto belle in Carlos…. per certi versi sono simili, è per questo motivo che il tennis adesso è in ottime mani”.
Il percorso di Sinner non è frutto solo del suo talento innato ma anche di un lavoro di squadra ben orchestrato. Cahill ha lodato il ruolo centrale di Simone Vagnozzi, capo allenatore, e l’importante contributo di Umberto Ferrara, il preparatore fisico, e di tutto il team che circonda il giovane atleta. Questo supporto ha creato un ambiente ideale per lo sviluppo di Sinner, con Cahill che si definisce un po’ “papà” del team, supervisionando e contribuendo strategicamente.
Darren Cahill parla molto positivamente di Umberto Ferrara, descrivendolo come un elemento cruciale nel team di Jannik Sinner. Cahill lo definisce un “genio” per il lavoro svolto nel migliorare la condizione fisica di Sinner. Sottolinea l’importanza di avere una pianificazione chiara e metodica dell’allenamento fisico, qualità che Ferrara ha dimostrato di possedere. Attraverso un regime di allenamento consistente e ben strutturato, avviato quasi due anni fa, Ferrara ha contribuito significativamente ai successi di Sinner, aiutandolo a comprendere meglio il proprio corpo e a migliorare la sua resistenza fisica.
“Due parole: Umberto Ferrara, il preparatore fisico. È stato un genio in quello che è stato capace di fare.”.
Interrogato sulla comparazione tra Sinner e le leggende del tennis come Federer, Nadal e Djokovic, Cahill ha esortato alla cautela, sottolineando l’unicità delle gesta di queste icone e la necessità di dare tempo alla nuova generazione per stabilire la propria eredità.
Dal punto di vista tecnico e fisico, Cahill ha riconosciuto i significativi miglioramenti di Sinner, menzionando il lavoro mirato su vari aspetti del gioco, come il servizio e il gioco di transizione. L’evoluzione continua di Sinner è vista come un processo naturale di crescita e apprendimento, con un potenziale ancora da esplorare.
“Credo sia impossibile paragonarlo a giocatori del passato , men che meno a Novak, che peraltro è ancora in attività. Non credo rivedremo mai un dominio come quello di Novak, Federer e Nadal; quello che hanno fatto loro tre è impressionante, hanno spostato il limite e portato questo sport ad un livello più alto di professionalità. Quello che fanno i giocatori di oggi è una diretta conseguenza di quello che hanno seminato loro tre. Dalla cura dei dettagli, l’attenzione nella ricerca dei team, la cura della parte mentale, della parte atletica… tutto fatto con una attenzione maniacale, nei minimi dettagli. La nuova generazione sta facendo bene ma trovo ingiusto paragonare Jannik o Carlos o Holger con la vecchia generazione. Hanno bisogno di tempo e, anche se il livello è alto, devono vincere ancora moltissimo per poter meritare un tale paragone”.
Infine, Cahill ha riflettuto sulla propria esperienza e soddisfazione nel contribuire alla crescita di un talento come Sinner, sottolineando il valore di un approccio globale che abbraccia tecnica, fisicità e benessere psicologico.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Darren Cahill, Jannik Sinner, Simone Vagnozzi, Umberto Ferrara
ho letto che sia Sinner che Nardi finito la Coppa Davis per due mesi sono andati ad allenarsi in Spagna.Strano perchè hanno sempre detto che si ha la residenza Montecarlo perchè ci sono giocatori, campi e etc etc.,poi nel periodo di riposo e/o allenamento si va in Spagna , si torna e non si perde più speriamo bene
Come hanno potuto, queste persone, prendere un giocatore che era numero 10 al mondo e portarlo al numero 2?
Come mi domando!
Disgraziati!
@ Jollymax (#3986478)
Concordo su quel che hai detto, però penso che ad esempio uno come Djokovic, che gli slam li ha già vinti tutti e più volte, possa metter davanti le olimpiadi, solo per completare la collezione di trofei e riconoscimenti internazionali. E’ l’unica cosa che gli manca credo, quindi per lui ha più valore.
Esaustivo.
In bacheca.
E’ vero…,tutte immancabilmente di colore arancione carota….
In bacheca.
intanto dovresti sapere che i 1000 sono obbligatori, quindi sinner è obbligato ad andare a madrid, a meno che non abbia un’esenzione medica. detto questo, non si capisce perché 2 tornei di terra prima del RG e non 3 o 4 come tutti i pro facevano e fanno costantemente da anni. tanto per dire, nadal ha vinto o fatto finale in tutti e 3 i 1000 su terra e poi vinto il RG. a 22 anni sinner deve giocare, non risparmiarsi come un 35enne
Agassi, Hewitt, Halep, Ivanovic tutti Numeri Uno grazie a Cahill dice il popolino. Ma Verdasco, seguito dal Fenomeno, perché è rimasto un giocatore nella media? La verità è che Cahill ti porta al Numero Uno ma se sei un Fuoriclasse ci arrivi anche senza il Cahill di turno. Siamo seri
Le olimpiadi si disputano solamente una volta ogni 4 anni per cui è giusto che siano un obiettivo di ogni atleta e che jannik cerchi di portare a casa una medaglia. Per gli slam c’è tutta la carriera. Quest’anno non va a Barcellona, per cui non vedo perché non possa puntare a fare bene anche a Madrid, alla fine dei conti Madrid e Roma sono due mille di due settimane quindi perché non dovrebbe andare anche a Madrid?
Daccordissimo, non siamo in Russia per cui penso che in un forum, di sport tra l’altro, si possano tranquillamente esprimere le proprie opinioni. Quanto alle Olimpiadi anch’io preferirei chiaramente un Wimbledon ad un oro olimpico, ma non dimentichiamo il risalto che hanno le vittorie con la maglia azzurra sulle spalle, vedi la Davis che per me vale nulla confronto a uno slam, per cui ci sta che possa essere un obiettivo primario.
Ottimo il suo intervento, adesso ho capito che nessuno può dare la propria opinione se prima non è approvata da tal Goffry. Potrei interpellarla prima la prossima volta? Sarebbe a pagamento?
La tecnica, la tattica e la sua duttile dipanazione attraverso il lungo tratto che fa vincere un torneo affrontando i vari tipi di approccio dei contendenti che si avvicendano è fondamentale. Ma ancora più fondamentale è la rigorosissima e sacrosantissima separazione dei ruoli che sia Cahill che sinner sanno di dover tenere sempre e comunque se non si vuol incorrere in pericolose sovrapposizioni in cui i ruoli si confondono e spesso s’invertono creando cortocircuiti a catena. Cahill è un maestro in ciò e jannik è uno che, a questo riguardo, non solo ha mangiato al volo la foglia ma si è pappato tutto l’albero. I risultati, pur sempre parziali,si notano.
Se se.. Diamo a Cesare quel che è di Cesare…
Da Cahill arriva una vera e propria, meritata, investitura per Ferrara.
Dal mio punto di vista, da semplice appassionato e profano, col suo arrivo mi rendo conto di quanto in meglio sia cambiato.
Le vesciche per esempio, ormai scomparse, alcuni piccoli infortuni, comunque limitanti finanche la tenuta alla distanza, impensabile fino allo scorso anno.
Tutto questo senza stravolgere il fisico di Jannik, come spesso vediamo nel tennis ed in altri sport.
Ferrara é anche lui una tessera del mosaico, opera d’arte, che c’è dietro il successo di un ragazzo allo stesso tempo umile ed ambizioso.
È la sindrome del provocatore di professione, che non entra mai nel merito delle questioni, ma si limiti a lanciare messaggi accidiosi. Credo che non ci sia problema a criticare Darren Cahil, come qualsiasi allenatore, ma va solo se si dice “ha sbagliato qui, ha sbagliato li”, così si contribuisce alla dialettica. Continuo a pensare che, solo consentendo agli iscritti di poter commentare, avremo finalmente un forum ricco di idee diverse e generative.
Bah a mio avviso la differenza con i tre big è nella vittoria di tornei slam e master 1000 ma perchè loro sono a fine carriera mentre Sinner è all’inizio: qualcuno dovrà vincere i titoli in palio nei prossimi anni e alcuni come Alcaraz e Sinner sembrano già oggi cominciare a spartirseli anche a volte prima dei mitici tre con questa continuità. In sostanza in un epoca precedente anche Sampras o Agassi sembravano insuperabili ma poi non lo sono stati.
nella foto in cima all’articolo, una bella istantanea al completo dei “disgraziati” (cit.)
Vorrei ribadire un concetto che già una volta ho accennato.
Nella vita noi apprendiamo, comprendiamo e siamo efficienti nel capire le cose in proporzione all’energia che ci mettiamo. Se la nostra vita dipendesse dal capire una cosa, riusciremmo a capirla benissimo perché tutta la nostra energia sarebbe protesta a quell’unico scopo.
I tennisti, i coach, sono persone che non solo vivono il tennis ogni giorno da dentro e hanno innumerevoli informazioni che noi non conosciamo, ma la loro vita dipende anche da come sono in grado di comprendere il gioco del tennis in tutte le sue sfaccettature. Questo significa che non solo hanno tantissime informazioni che noi ignoriamo, ma hanno un’energia diretta al tennis che noi manco ci sogniamo. Per quanto possa piacerci seguire tennis, dal seguire tennis non dipende infatti la nostra vita né il nostro futuro.
Questo cosa significa? Significa che per quanto noi crediamo di essere acuti, intelligenti e freddi perché vediamo le cose dall’esterno, non ci sarà mai nulla di quello che possiamo scrivere su un forum che per i tennisti e i coach non siano banalità a cui sono in grado di pensare in dormiveglia e ubriachi.
Per carità è giusto che nei forum diciamo ciò che pensiamo, confrontandoci tra di noi, possiamo anche ritenere di capire le cose meglio di tennisti e coach, ma mai al punto da prenderci così sul serio da farci venire la bile. Anche se ci può sembrare lapalissiano che qualche coach o qualche tennista sta commettendo un errore, meglio controbilanciare il senso di frustrazione di avere a che fare con coach e tennisti cerebrolesi con l’idea che c’è sicuramente dietro qualche informazione che non sappiamo e di cui invece loro hanno dovuto tenere conto.
Gliel’hai poggiata piano al Troll di turno☝️..
Ora ha abbandonato il gruppo e spero anche il Tennis (dal divano)
I risultati parlano per Cahill.
Hewitt è stato il più giovane n 1 di sempre, Agassi il più anziano. Poi tutti con lui arrivano alla N 1 Ana Ivanovic Simona Halep ed altri ancora fino a Sinner che ora è 2 ma tutti sappiamo quale sarà il suo prossimo traguardo a medio/breve termine. È un vincente contagioso
Però a me sembra di vedere una differenza tra questo post ed una “enzata/gialappata/markuxasata” (a meno che non mi si dica che io non conosco gli utenti = lui era uno che scriveva queste cose), perchè indicare una certa programmazione a me NON sembra indice di superbia, ma solo di dare una propria opinione per discuterne qua (a meno di voler credere che i coach di JS seguano livetennis per cercare consigli sulla programmazione), nè mi sembra che abbia detto che i suoi coach faranno di certo una pessima programmazione.
Piuttosto, secondo me, forse non è troppo informato, perchè mi pare di aver già letto che JS non fa Barcellona (se invece sbaglio io, chiedo scusa).
Nè quoto tutto il suo post perchè, per quel conta la mia umile opione, per me uno slam è più importante di una Olimpiade e questa opinione la confermo anche se JS in persona, o Nole, mi dicono che la pensano all’opposto (= non dico che JS non farà le Olimpiadi, ripeto solo che per me, nella storia del tennis, contano meno di uno slam, ovvio che se per lui invece contano di più, si impegnerà di più lì…).
Ma infatti lo ha anche confermato Cahill nell’intervista.
A proposito del miglioramento sotto il profilo atletico:
“Due parole: Enzo Labarbera. È stato eccezionale per quello che ha detto. Abbiamo preso spunto dalle sue parole per fare esattamente l’opposto. Il regime di allenamento è stato costante dal momento in cui abbiamo iniziato senza cercare l’ipertrofia tanto amata da Enzo, quasi due anni fa, fino a quello che vedete ora con Jannik. Il percorso perfetto per la crescita fisica di Jannik è frutto della ricerca dell’opposto delle frasi di Enzo. Ma Barbera è un vino italiano? Ah si? Ora capisco tutto“.
Bellissima questa ☝️
Nel bresciano c’è anche la boazza che è merda di vacca… 🙂
Fa .. gratis… ahhh ahhh 🙂
Speriamo che seguano i suoi consigli. Non capisco perché non la interpellano prima della programmazione
Umberto Ferrara era in diretto contatto con Enzo la Barbera….
Non sarebbe una brutta idea !
Ma che dici
@ Markux (#3985903)
Lo so che sei un troll di prima categoria, ma se vuoi risultare piu’ credibile cerca altre cavolate su cui trollare.Ci sono video sul web di meno di 48 ore fa, con Cahill che per 25 minuti di fila fa piegare Jannik sulle ginocchia con i suoi back di rovescio lungolinea, per prepararlo a cosa lo avrebbe aspettato ieri. Direi che ha funzionato. Siamo seri
Vagnozzi invece era fuori dallo stadio con la bancherella a vendere spillette, portapenne e tovagliette asciugapiatti per le signore!!
Per me sbagli ad essere ironico, perchè Enzo ha postato: “enzo non sbaglia mai” e quando gli ho scritto “ma anche quando diceva che JS è troppo gracilino per il tennis?”, mi ha risposto che non è un errore perchè non era possibile prevedere che sarebbe migliorato.
Direi quindi di ripetere in coro: “Enzo non sbaglia mai”, o anche: “chi critica Enzo cerca solo il pelo nell’uovo!”.
(PS: Si capisce che anche io sono ironico?).
Di certo .. che rilasci tu non te le paga nessuno
Esatto, è un tecnico/ supervisore eccellente ed un professionista umile, come mi pare siano tutti nello staff di Jannik.. davvero, la loro armonia, coesione si vede molto anche in campo dove Jannik non ha mai un gesto di stizza, una parola di troppo, un lamento nei loro confronti.. che differenza con tanti altri tennisti, anche top 5.. anche qui il “giovane” è una spanna avanti in questo momento
Boia..zza chi molla…
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Cahill mi ricorda quello che si inbuca ai matrimoni o entra nella foto di qualche avvenimento importante, solo perché passava di lì. Bravo ad esserci e io mi fermerei qui con i complimenti.
Cahill è la persona che ha dato mentalità internazionale a Jannik.
Gli sta spiegando quotidianamente cosa bisogna fare per diventare un top e gli spiegherà cosa bisogna fare per mantenersi al top, tutto questo condito da tanta umiltà. Come vedete ogni appartenente del team di Jannik non lesina elogi agli altri. La caratteristica fondamentale del team di Jannik è l’umiltà. L’ego non presenzia nel quotidiano del suo team e questo è una forza importante oltre alla grande competenza di ognuno.
Musetti purtroppo non è riuscito ad attorniarsi di persone non egostrutturate per il semplice fatto che lui stesso ne è vittima.
Ora con l’entrata inaspettata di Ludovico, gran coach a sua insaputa, tutto si può ribaltare anche per il Muso. E’ la bellezza della vita che ti da delle opportunità per cambiare. Credo che sia Jannik che il Muso sulla terra battuta quest’anno ci stupiranno.
Ed ora con Cahill una programmazione seria e mirata agli slam. Naturalmente tutti lo vogliono, ma io mi limiterei a Montecarlo e Roma prima di Parigi e poi o Halle o Queen per preparare Wimbledon.Faranno di tutto per averlo a Barcellona e soprattutto a Madrid e poi a Stoccarda ma devono resistere, la stagione è lunga e lui vuole Wimbledon e Olimpiadi!
Cahill è una grande persona, oltre che un grande coach. Non ha mai lesinato i complimenti agli altri componenti del team, in particolare Vagnozzi. Ora esalta le qualità e la competenza di Ferrara e lui si mette quasi un po’ in disparte. Grande acquisto per Jannik
Il divertimento è fondamentale…
Siete invidiosi!!
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Cahill pagato per rilasciare interviste post-trofei, ottimo lavoro!
Ma chi si crede di essere questo Cahill per dare contro ai post del sig. Enzo sulla struttura e preparazione atletica di Sinner?
Cahill un po’ di rispetto per il nostro luminare!!
In un mondo che eccelle nella specializzazione Cahill è il Supervisore del Team. In pratica non tocca palla. Siamo seri.