Daniil Medvedev riconosce la forza di Jannik Sinner: “Jannik ha sempre servito bene, ma ora serve in modo importante. Mi chiedo come abbia fatto, perché il servizio non è così facile da migliorare.” (Video)
Dopo la sconfitta nelle semifinali di Miami contro Jannik Sinner, con il punteggio di 6-1, 6-2, Daniil Medvedev ha riflettuto sulla partita durante la conferenza stampa. “I margini sono ristretti quando giochi contro qualcuno come Jannik che è in grande forma. Dovevo giocare al meglio, cosa che non ho fatto,” ha detto Medvedev, riconoscendo la forza e la condizione ottimale del suo avversario.
Analizzando la prestazione di Sinner, Medvedev ha espresso ammirazione per qualità del gioco dell’italiano: “Penso che Jannik giochi così già da qualche tempo. Non so cosa lui pensi della partita, ma non sono sicuro al 100% che abbia giocato molto meglio di quanto abbia fatto nell’ultimo anno. Ha già giocato in modo impeccabile.”
Il campione russo ha poi confrontato la rapida ascesa di Sinner con quella di altri giovani talenti: “Non ero lì quando i Big 3 sono arrivati nel tour, quindi sicuramente io non ho visto nessuno, diciamo… beh, Carlos [Alcaraz]. Carlos, forse in modo più veloce. Ma in un certo senso, entrambi sono saliti molto giovani direttamente al top.”
Medvedev, confrontando la sua esperienza con quella di altri giocatori di alto livello come Carlos Alcaraz, ha riconosciuto che Sinner ha mantenuto la stessa qualità di gioco che lo ha caratterizzato negli ultimi tempi, senza particolari picchi solo per questo match. Secondo il russo, la consistenza di Sinner nei colpi e la capacità di fare punti vincenti hanno fatto la differenza, insieme a un servizio molto efficace che ha complicato il ritorno in partita.
L’ex n.1 del mondo ha riflettuto anche sul rapido sviluppo di Sinner nel circuito ATP, paragonando la sua ascesa a quella di Alcaraz, ma notando che Sinner ha consolidato la sua posizione tra i top player con una progressione costante e impressionante.
Nonostante la propria delusione, Medvedev ha mostrato rispetto per il livello di gioco dimostrato da Sinner, sottolineando la difficoltà di confrontarsi con un giocatore così in forma. Ha anche discusso delle proprie scelte tattiche, ammettendo che la decisione di giocare più aggressivo di quanto consueto non ha pagato come sperato.
Daniil ha anche riflettuto sulla propria strategia di gioco, ammettendo la necessità di adattamenti futuri: “La prossima volta che giocherò, cercherò sicuramente di giocare meglio, forse un po’ diversamente, e vediamo se lui riesce a continuare a giocare così perché se ci riesce, sarà difficile per molti altri giocatori.”
La delusione per la partita non ha oscurato il riconoscimento di Medvedev per il talento di Sinner, enfatizzando come l’italiano abbia saputo sfruttare al meglio le sue capacità, in particolare nel servizio: “Jannik ha sempre servito bene, ma ora serve in modo importante. Mi chiedo come abbia fatto, perché il servizio non è così facile da migliorare.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Daniil Medvedev, Masters 1000 Miami, Masters 1000 Miami 2024
Enzo tu hai detto tante cose, ma ricordi bene cosa dicevi di Sinner?
Dicevi che era gracilino e che con quel fisico non sarebbe arrivato tra i top player. Ricordi che ti dicevamo che il suo fisico non poteva essere potenziato in quanto ancora in fase di crescita, come sosteneva Zimaglia?
E’ vero, dicevi che il servizio non era all’altezza e che era difficile da migliorare. Ma ricordi che ti dicevamo che uno con un talento come Jannik, pure stakanovista, perfezionista con i professionisti giusti avrebbe potuto migliorare non solo il servizio ma molti altri particolari?
Ricordi che ti dicevamo che serviva tempo?
Enzo, quello che noto è che su mille cose che hai detto ricordi solo quello che ti fa comodo.
Anche un’orologio rotto per due volte al giorno segna la giusta ora.
Sono molto d’accordo col tuo commento, anzi, voglio rammentare che nell’imminenza dello scorso G.S. di Melbourne feci chiaramente intendere, forse anche scrissi esplicitamente, nonostante non sia mia abitudine esprimere pronostici, che Jannik non era affatto meno favorito di Nole per l’aggiudicazione del titolo e io ci credevo fortemente in ciò che poi è stato.
Infatti, criticai fortemente, in più di un’occasione, i pronostici dei bookmakers eccessivamente favorevoli a Djokovic, pur essendo consapevole che Melbourne fosse un suo incontrastato territorio da anni e anni.
Ma, non è che ero totalmente uscito di senno per essere così fiducioso nel nostro ragazzo eh … le imprese e le vittorie appena conseguite mica erano bruscolini!
Nelle partite di Jannik ormai quasi sempre accade questo: l’avversario gradualmente (in molti casi abbastanza presto) va fuori giri, mostra sempre più difficoltà a tenere il ritmo, inizia a mostrare frustrazione, aumentano i suoi gratuiti, si demoralizza e comincia a fare servizi sballati o di facile lettura, finchè cede su tutta la linea. E così, salvo pochi casi (intendo le partite contro i top 5-6), le vittorie di Jannik appaiono facili e si tende ad attribuirle all’inferiorità dell’avversario o a sui problemi vari. Ad esempio, nella SF a Melbourne, secondo me Jannik ha dato un’autentica lezione a Djokovic, dominandolo praticamente in tutto. Eppure la stragrande maggioranza dei commentatori ha parlato più del “Djokovic che non era il miglior Djokovic”. Questa è la vita!
Io credo che adesso chiunque scenda in campo contro Jannik, ha da risolvere in primis un problema psicologico di non poco conto. Cioè quello di non pensare di avere di fronte un giocatore forte difficile da battere, una sorta di timore reverenziale che tutti hanno provato quando scendevano in campo contro i vari Nadal Djoker e Federer. Adesso sanno di avere di fronte uno che ha vinto uno slam, e che negli ultimi sette mesi si è innalzato a stato di giocatore favorito in ogni torneo cui partecipa. Mentalmente una cosa così genera sotto sotto un piccolo stato d’ansia, che poi si traduce in difficoltà tecnica e tattica durante il match. Tuttavia, Jannik dovrà stare particolarmente attento al Bulgaro, dato che l’ho visto in pieno controllo del suo tennis, fregandosene altamente del giocatore che aveva di fronte, vedi Alcaraz o Zverev, con il quale aveva perso 7 volte di fila. Sarà una partita molto difficile, e spero ovviamente che Jannik possa trovare soluzioni adeguate per affrontare un giocatore così rognoso ed in forma come Dimitrov in questo momento.
@ Pier no guest (#3982151)
Duran – Leonard, rivincita di Las Vegas, mondiale dei pesi welter.
Credo di averlo visto dal vivo prendere una legnata epica anche da Florian Mayer in finale al challenger di Portorose.. (aveva solo 18 anni però)
Non mi ricordo se fece 3 games o 4..
Medvedev ha di nuovo giocato la carta dell’offensivita’, che non è il suo gioco naturale ma è stato il fattore sorpresa che a Melbourne gli ha consentito di vincere i primi 2 set, ma questa volta Sinner era preparato e Daniil è stato mentalmente destrutturato dal nostro campionissimo. Utile intervento terapeutico ai fini di non pregiudicare il resto della stagione, propongo al russo un mese di clausura contemplativa in un monastero trappista.
Viene il dubbio che Jannik abbia annichilito il russo a partire dalla risposta e lettura del suo servizio? E che sia subentrata anche la frustrazione?
Sicuramente non è stato il miglior Medvedev ma non sono i 100m, ognuno con la propria corsia dritta, il tennis è sport “di situazione” e può essere che un giocatore sbagli colpi elementari ma se l’avversario è inesorabile come ieri Sinner che vuoi farci?
Se giocavi contro Sampras quand’era in giornata guardavi e basta: servizio /ace a profusione, attacchi continui.
Ti mettevi li ed aspettavi che la grandinata cessasse.
Ieri non solo non è cessata ma pure l’ombrello non era granché e non si poteva chiedere a Jannik di reggertelo.
È stata una lezione di tennis.
5 sconfitte consecutive in 6 mesi sono una cosa abbastanza fastidiosa..
Purtroppo ormai quando uno perde, anche quando non è una semplice sconfitta ma una disfatta, è sempre l’ora delle giustificazioni.
Non stavo bene, ho mangiato pesante, ero preoccupato per la situazione climatica, mi angosciava il falchetto che girava sul campo…
Tranne Jannik è raro trovare uno che dopo essere stato piallato riconosca il valore dell’avversario.
Se Medvedev pensa di aver perso solo per i miglioramenti di Jannik al servizio continuerà a perderci…
Medvedev in effetti ha provato a cambiare, avvicinarsi alla riga, attaccare.. esperimento fallito direi.
È chiaro che se non lo bàtti più dentro la tua comfort zone devi provare ad uscirne ma devi anche esserne capace.
Adesso secondo me per Medvedev si profila una crisi psicologica niente male.
Sotto con Alcaraz ora che ha tirato su la testa.
Poi bisogna mandare in pensione Nadal e Djokovic e tenere sempre sotto i giovani rampanti.
Duro lavoro fare il nr.1 ma qualcuno lo dovrà pur fare.
Sono completamente d’accordo con te, questa infatti era l’ipotesi che anch’io ho scritto in un post subito dopo la vittoria di Jannik contro Machac…più di te io ho azzardato anche che fosse tutto studiato appositamente per confondere le idee agli avversari per poi scatenare la sua furia devastante nelle fasi finali (ed importanti) del torneo…proprio com’è successo col ‘povero’ Medvedev, letteralmente annichilito e, a quel punto, incapace di qualsiasi reazione…
Grazie Dani.. Troppo buono!
Secondo me questa cosa degli adattamenti tattici è un bel cavallo di Troia servito, bello infiocchettato, da Sinner ai suoi colleghi achei.
Io grandi stravolgimenti tattici da parte di Jannik non li vedo… Lui cerca di fare il suo gioco e di trovare il ritmo e, al limite, fa qualche adattamento nel corso del match per mischiare qualche carta se le cose non stanno andando come immaginava.
Vedo invece che gli altri tennisti, anche top players come il russo, iniziano a pensare che per battere Jannik devono trovare chissà quale genialata tattica, andando così a stravolgere il loro impianto di gioco.
Mister si mette a fare il Rafter e Rafter il Mister, alla disperata ricerca di una chiave tattica che invece magari non c’è perché il problema non è la strategia ma il gap tecnico e mentale che Jannik ha costruito.
Mentre gli avversari si affannano nella ricerca del miracolo di strategia, Jannik sta bello sereno a fare il suo gioco e a raccogliere i frutti della sua superiorità.
Quando si dice che le partite si iniziano a vincere già nello spogliatoio…
Povero Daniil. Per un attimo durante la partita mi sembrava di rivivere Rocky IV, dove qui è Daniil che diceva all’angolo “sta vincendo…ne vedo tre di Sinner…!!”
DM ha gioco male, come ammesso da lui stesso.
Ciò detto anche giocando bene con jannick poteva perdere, vedi AO.
Il miglioramento impressionate del servizio del nostro mi ricorda quello che ha avuto Nole, solo che jannick è migliorato più velocemente.
Hai sentito da Medvedev, come fanno tanti altri giocatori lamentarsi perchè avrebbe giocato male? O piuttosto dei gran bei complimenti prima e dopo la partita con Semola…
Quarta, Nadal a Montreal nel 2019, Gasquet Montpellier 2018, Dolgopolov Shanghai 2017
E’ dall’inzio del torneo che dico di guardare il livello raggiunto dal servizio di JS, in TUTTE le partite, anche in quelle dove molti lo criticavano. E’ questo che conta nel tennis moderno!!!!!(oltre, chiaramente, alla solidità da fondocampo in entrambi i fondamentali).
Quando JS perdeva con M., semplicemente aveva un servizio “modesto” e non era così solido. Ma M. lo diceva già sin dalle sconfitte dello scorso anno: “Prima ero tranquillo perchè sapevo che JS, per quanto potesse giocare bene, ad un certo punto inziava a sbagliare*, da una certa partita in poi ha semplicemente iniziato a non sbagliare più. Non so come ci riesca…” ( io invece, lo so, come sanno anche migliaia di altre persone: semplicemente allenamenti specifici al servizio ed anche migliore resistenza fisica).
Inoltre, per M., è “poco realistico” usare una tattica “aggressiva” vs JS. Quello che può fare è: essere in piena forma + usare una tattica “difensiva” + sperare che JS non sia in forma su servizio & dritto….
*nota (qua in realtà avrebbe anche voluto aggiungere “…e io iniziavo a sBaDIgliare…”, ma come cambiano le cose, eh Meddy?).
È il classico vecchio bamba….
Certo che è veramente incredibile che uno con un fisico così gracilino e non adatto a un tennis di alto livello riesca a dominare questi match… ahhhh aaahh 🙂 🙂
Enzo posa il barbera…. ahhaaaahhh
Io sono felice per Sinner … Gran partita ma …e’ stato detto che il russo ha giocato sotto standard? Irriconoscibile ….soprattutto al servizio …dove il gioco dipende da lui.
No perché ci sono altri giocatori che quando vincono …si dice spesso che l’avversario ha regalato … Non aveva voglia ..ecc
Chi ha visto giocare Medvedev in passato non può dire che abbia nemmeno lontanamente giocato il suo miglior tennis. Ovvio che Sinner negli scambi lo abbia sovrastato ma…il servizio? Dov’era il servizio di Medvedev?
Io sono felice per Sinner … Gran partita ma …e’ stato detto che il russo ha giocato sotto standard? Irriconoscibile ….soprattutto al servizio …dove il gioco dipende da lui.
No perché ci sono altri giocatori che quando vincono …si dice spesso che l’avversario ha regalato … Non aveva voglia ..ecc
Chi ha visto giocare Medvedev in passato non può dire che abbia nemmeno lontanamente giocato il suo miglior tennis. Ovvio che Sinner negli scambi lo abbia sovrastato ma…il servizio? Dov’era il servizio di Medvedev?
Dopo Machac, ho scritto in un commento che Jannik fino a quel punto del torneo, stava giocando con le infradito. Ecco,ieri ha dimostrato quanto pensavo,fino a quando non gli occorre,Jannik riesce a conservare energie fisiche e mentali, per scatenarsi negli ultimi turni dei tornei. Questo non vuol dire che vincerà sempre e comunque, ma ci andrà molto vicino sempre.
Caro Daniil,magari non succede, ma da adesso in poi ogni volta che scenderai in campo contro Jannik…sarà dura…,un incubo….
Lendl vs Connors docet…
@ MarcoP (#3982410)
Jannik
Su Yannik simil Nole concordo.
Carlos misto Roger Rata, mah…
Mi chiedo come abbia fatto, perché il servizio non è così facile da ok e capisco ma quando ti brekkava con te al sevizio?
Ho ascoltato l’intervista e Daniil è stato molto lucido e distaccato nell’analisi del match, quasi fosse un commentatore esterno. La verità è che Jannik è un campione e dominerà il tennis nei prossimi anni. Certamente Alcaraz, nonostante la recente sconfitta, sarà il suo principale antagonista. Mi aspetto quest’anno almeno una finale Slam tra i due, magari già a Parigi, perché no?
Jannik sarà il futuro n. 1 del mondo. Quando? Presto se non prestissimo. Jannik è praticamente un Djokovic versione 2.0, mentre Carlos è più un misto tra Roger e Rafa. La solidità del nostro giocatore è al momento impressionante. Merita tutti gli elogi del mondo.
Ma che racchetta e corde… sarà meglio che cominci a cambiare scarpe…sono assolutamente inguardabili
@ Armonica (#3982302)
Il segreto sta nel ventilatore … tiene lontani i pollini … probabilmente avrà instaurato una profilassi desensibilizzante.
Qui può anche trovare le dritte giuste per cambio racchetta e corde. Oltre che per trovare l’allenatore giusto.
Ma per favore dai, Musetti lo fa praticamente in ogni match che perde, Medvedev l’ha tirato fuori oggi( se l’ha fatto perché nel pezzo non mi sembra ci siano riferimenti alle righe e, comunque, farebbe ugualmente un po’ ridere che uno che ha perso 6/1 6/2 si attacchi anche a queste cose).. non cerchiamo similitudini forzate
Ricordate quando sostenevo che il servizio è difficile da migliorare? Oggi l’ha confermato Medvedev. Sinner però c’è riuscito. Il russo ha anche confermato che Jannik e Carlos sono arrivati in alto molto giovani. Non voglio vantarmi, ma queste parole le ho dette da tempo. Il campione si vede a 16 anni poi, come in tutte le cose, ci sono le eccezioni. Di queste al momento in Italia non c’è traccia enzo
Solo per sottolineare come anche un grande campione come Medvedev abbia sottolineato quanto, nei pochi momenti in cui il match avrebbe potuto girare, sia stato sfortunato con righe.
Se lo dice Musetti è un immaturo che piange. La realtà è ben diversa e un centimetro in più o in meno, a volta, possono cambiare un intero match.
Alleluja! Finalmente ha capito che deve cambiare qualcosa, con un bel pò in ritardo però.
Rimango stupito da come possa aver vinto 6 volte di fila e ora non riesce a capirci più nulla. Pare che ogni volta ci giochi contro lo fa in modo isterico e frustrato, sembra anche che non ci sia molto dialogo con l’allenatore e l’alchimia di una volta.
Con gli altri vince “facile” perchè è forte, ma appena si presenta uno con le sue capacità o meglio cade facilmente a picco.
Voglio vedere come si comporterà su terra a questo punto, dove gli avversari di livello crescono e non saranno solo quei 3 o 4.
Noto che adesso Medvedev non sbadiglia più quando gioca con Sinner !!
😆
Caro Daniil, se entri un attimo su questo forum, puoi girare la domanda a Luce nella notte, ti dirà tante di quelle cose sul servizio di Sinner che non ti immagini nemmeno.
@ Pier no guest (#3982151)
Non somiglia molto a mano de piedra Duran però è probabile l’abbia esclamato
“Mi chiedo come abbia fatto perché il servizio non è cosi facile da migliorare”.. eh caro Medvedev, mistero enorme come due coach disgraziati siano riusciti a rendere Jannik una “macchina” capace di batterti 5 volte consecutive e di migliorare così tanto la battuta..
Onore a Mevdedev che già prima della semifinale mentre qui ci si facevano le pippe su come era fuori forma Sinner diceva che lo vedeva molto bene e come era stato bravo a gestire i momenti, pochi per la verità, in cui era stato in difficoltà.. ma del resto che ci capisce di tennis Mevdedev, noi abbiamo dei superesperti, vero Bertolucci? Vero Ferrero? Vero Mazzoni? Vero quello che ammazza i gatti? Vero Guido Monaco? Perchè li ho sentiti tutti in telecronaca, nel loro siti, nelle loro trasmissioni…adesso diranno che con Medvedev ha alzato il livello…bravi e furbi ma non è vero il livello è stato altissimo in tutto il torneo e del resto lo è da Wimbledon…
Medvedev è la seconda volta in carriera che non fa più di tre game…
La foto dell’articolo è emblematica!!! Urge consulto psicologico per il filosofo Medvedev dopo sta piallata epocale.
Io lo dico e lo confermo, il Rouge st’anno rischia di fare il Golden Slam
Pare che Medvedev al suo angolo
abbia detto “No mas”.
(Per chi sa un po’ di pugilato).