Da Miami: Parlano Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi (Con i Video con Sinner che soccorre una tifosa dopo un malore e poi colpisce anche il suo fisioterapista)
Jannik Sinner: “Oggi non è stato facile era un po’ ventoso e abbiamo avuto bisogno di un po’ di tempo per adattarci. Lui oggi ha utilizzato molti slice, io ho spinto molto sul rovescio provando a chiudere con il dritto. E’ stata difficile, anche mentalmente, ma bisogna accettare questo tipo di difficoltà e adeguarsi alle condizioni.
Per me all’epoca erano le prime esperienze sul tour quando persi contro di lui. Ora sono un giocatore totalmente differente, ho fatto molte esperienze e fisicamente sono cresciuto. Sono cambiato, sia come persona sia come giocatore, ma bisogna sempre fare attenzione in questi match, mai non dare nulla per scontato.
Non ci siamo mai affrontati ma guardo tanto tennis e so cosa aspettarmi da Machac. Sta giocando un ottimo tennis, gioca con il braccio libero e non a caso in questo torneo ha già battuto Rublev e oggi Arnaldi. Gioca benissimo, solido, inoltre sa gestire bene le partite anche con il vento”.
Lo chiamo quando mi sveglio a Simone (Vagnozzi( e parliamo della partita. Lui poi la guarda da casa e mi manda un messaggio con le sue impressioni, cosa è andato bene e cosa male. Nulla di più perché a volte fa bene staccare un po’ e stare solo con Darren, a volte sento il bisogno di cambiare, lo trovo utile. Con lui riprenderemo da Montecarlo”.
I veri fenomeni sono loro, fanno sembrare facile una cosa che facile proprio non lo è. Mi sono sentito fortunato nel fare questa esperienza con Alfie Hewitt, spero che sul circuito vengano organizzati questi tornei sempre più spesso. Mi è capitato di vedere le loro partite in Australia… a volte sono molto più divertenti delle nostre”.
Lorenzo Musetti: Ludovico mi ha fatto una bella sorpresa, e io ho ricevuto una bella sorpresa qui a livello di tennis.
E’ stata una settimana positiva e inaspettata ero arrivato qui con poche aspettative, speravo solo di poterlo giocare e poi si è trasformato nel miglior risultato dell’anno, sia in termini di risultato sia in termini di tennis espresso. Sono contento, questo sport mi ha insegnato che le cose possono cambiare da un momento all’altro, ora la speranza è di riuscire a portare questo Lorenzo nei prossimi mesi e nel resto della stagione.
C’è rammarico per il risultato , l’obiettivo è sempre quello di vincere, ma giocare contro il numero 1 del seeding, un giocatore in piena fiducia reduce dalla vittoria di Indian Wells, ovviamente non era facile. E’ stata una partita lottata, Carlos ha dovuto sudare e lo score inganna. In alcune situazioni mi sono messo un po’ di fretta e ho fatto delle scelte sbagliate, merito anche del suo gioco e della sua fisicità. E’ stato un buon match anche se si può far meglio.
E’ lo swing che aspetto di più , è un po’ come tornare a casa. Il mio primo torneo sulla terra battuta sarà Estoril, poi a Montecarlo avrò una bella cambiale da difendere ma lì mi sento a casa e in passato ho sempre fatto bene. Poi farò Barcellona, Madrid, Roma e lo Slam. Sarà una bella tournée sulla terra battuta ma prima voglio tornare a casa per poi ripartire con motivazione e stimoli nuovi”.
Matteo Arnaldi : Non sono riuscito a esprimermi, non mi sentivo al 100%. E’ stata una trasferta in crescendo, a Delray Beach e Los Cabos non stavo benissimo ma piano piano le cose sono migliorate… ad Acapulco e Indian Wells ho giocato molto bene, e qui ho ottenuto il mio miglior risultato in un mille. Da quando sono piccolo ho la fortuna di assimilare abbastanza in fretta, riesco a imparare dai match che gioco. Questo mi da fiducia e mi fa stare tranquillo per il futuro. Non sono contento della prestazione di oggi, ma imparerò anche da questo match.
Sulla partita c’è poco da dire, non mi capita spesso di perdere in due set. Qualche occasione l’ho anche avuta per ritrovare il mio tennis ma non ci sono riuscito. Fa parte del tennis, giornate del genere possono esserci. Negli ultimi due giorni non sono stato benissimo, un po’ di stanchezza, dolori muscolari, i sintomi classici dell’influenza. Anche con Shapovalov non stavo bene ma sono comunque riuscito a portarla a casa, oggi invece non sono riuscito a trovare il mio tennis e lui è stato bravo a non farmelo trovare”.
Ora tornerò a casa e mi prenderò un paio di giorni per rimettermi al 100%. Farò tutta la stagione sulla terra rossa, MonteCarlo, Barcellona, Madrid, Roma e Parigi. Finalmente tornerò a giocare in tornei che conosco già; mi fa piacere, conosco le condizioni e questo mi aiuterà”.
TAG: Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Masters 1000 Miami, Masters 1000 Miami 2024, Matteo Arnaldi, WTA 1000 Miami, WTA 1000 Miami 2024
Il telegrafico commento di Jannik sul forte vento di ieri che ha disturbato sia lui che Matteo Arnaldi dovrebbe servire a far comprendere che non tutti i tennisti riescono ad adattarsi in egual modo di fronte a tale fattore atmosferico, il quale peraltro può svantaggiare maggiormente l’uno o l’altro tennista che si stanno fronteggiando a seconda della direzione e dell’intensità del vento, spesso variabili.
Mi preme evidenziare quanto precede perché ieri più di un utente commentando durante i match sia di Arnaldi che di Sinner ha sottolineato che il vento non condizionava affatto il gioco dei contendenti e che comunque l’eventuale disagio valesse per entrambi in egual misura.
Evidentemente non è affatto così e questo lo comprendono molto bene anche coloro i quali hanno praticato un pochino il gioco del tennis.
Sempre Jannik ha detto che l’avversario odierno Machac “sa gestire bene le partite anche con il vento” e io aggiungo, probabilmente molto meglio di Matteo che poi ci ha messo anche del suo ieri per perdere la partita col ceco.
Tranquillizzati, Givaldo tifa solo per sé stesso
considerando che uno gia è stato vinto da darderi…tutti i nostri top 100 sono in grado di vincere un 250….poi che non sia semplice e quindi non è detto che avvenga è un altro discorso…..i top 100 sono 100 (wow!)
Sono d’accordo
Ma lui è fatto così… Nessuno gli chiede nulla… 🙂 🙂
@ fugitive (#3978301)
Io sono d’accordo con Givaldo! enzo
@ Giampi (#3978421)
Fognini è stato pesantemente handicappato dalla bassa statura e dal servizio. E poi ha trovato sulla sua strada quei “3” Al massimo del loro splendore. Comunque 9 trofei a casa li ha portati, oggi, all’infuori di Sinner, non vedo nessun altro italiano in grado di vincere un 250, a meno che non sia disertato dai migliori enzo
Conordo con il commento di Barbosa, relativamente alle lamentele di Musetti sui 2 centimetri che gli facevano perdere i punti. Basterebbe pensare che le righe del campo fanno parte, appunto, del campo, se uno è fortunato o bravo nel prenderle nulla si può eccepire e bisogn solo accettare. Anche perché quando viceversa le prende lui, non mi pare che gli avversari si lamentino. Purtroppo a Lorenzo in certe situazioni manca il coraggio e la cattiveria necessari per superare le negatività che in ogni partita inevitabilmente si creano, è in quei frangenti che dovrebbe tirare fuori le pelotas e combattere, anziché trovare gli alibi sui centimetri, e poi si mette subito sulla difensiva. E’ un problema mentale, non tecnico. Faccio un esempio: se tu hai di fronte un giocatore che consideri meno bravo di te nel palleggio, e vuoi quindi far partire lo scambio, allora ci sta che sulla seconda di servizio del tuo avversario ti allontani dalla riga di fondo, ma se tu pensi che potresti ottenere lo stesso risultato con un giocatore come Alcaraz, allora vuol dire che tatticamente non sei centrato. Come mai sulla prima di Alcaraz era più vicino, mentre sulla seconda si allontanava? Mi pare ovvio che non ha capito che si sarebbe dovuto avvicinare ancora di più per giocare d’anticipo, visto che Carlos è rapidissimo. Questo atteggiamento denota la mentalità difensiva che Lorenzo purtoppo ha, e con alcuni giocatori lo puoi anche fare, ma con i migliori no, poiché ti impallinano o ti fanno un drop shot e tu corri e corri. Anche Alcaraz ieri si metteva a rispondere dai teloni, ma non sulla seconda di Musetti, ma sempre, dato che sapeva che per lui far partire lo scambio era comunque cosa buona per portare a casa il punto. Guardate dove si mette a rispondere Sinner sulle seconde degli avversari e confrontate poi con Musetti.
Ok Sinner grande persona ma è soprattutto un tennista: non chiediamogli di salvare l’ umanità che è un lavoro impegnativo e a sé stante!
Musetti crede che un’entità superiore infierisca contro di lui e infatti, giustamente, lo ricopre di insulti perchè si sente vittima di un destino cinico e baro quando le palle dell’avversario finiscono sulla linea e le sue escono di poco…gli dovrebbero dire che questa entità non esiste o se esiste ha cose più importanti da fare..
Molto contento perché ho finalmente rivisto un Musetti ai suoi livelli dopo oltre 12 mesi di buio totale. Parlo delle prestazioni. Se riesce a dare continuità a questo livello di gioco può ancora dare soddisfazioni.
sinner ha imposto le mani sulla tifosa guarendola
Dai è ancora un ragazzino.
Non immagino gestire il tennis di questi livelli e un bambino a questa età…
Forza Lorenzo 🙂 🙂
@ Dr Ivo (#3978333)
concordo al 100%. Ieri Lorenzo non ci è andato troppo lontano. Qualche prima in più, qualche colpo dentro di 2cm, qualche discesa a rete meglio disegnata e almeno un set poteva portarlo a casa. Continuare a pensare “marò come sò sfigato” non gli migliora le cose
Le critiche di Givaldo non sono incompatibili col suo status di tifoso. Forse calca un po’ la mano, con certe metafore azzardate (è nel suo stile), ma è tipico del tifoso dolersi di un difetto del beniamino. In questo caso, del resto, se andiamo nel fondo della questione ha ragione. Continuare a pensare al punto perso invece di resettare e di pensare a quello successivo non è l’atteggiamento migliore per vincere un match. Chi ha giocato a tennis sa che si tratta purtroppo di una reazione che viene spontanea, ma una ferrea disciplina psicologica aiuterebbe a superarla. Musetti dovrebbe impegnarsi su questo aspetto, perché tanti grandi talenti (mi viene in mente Fognini, ma non solo lui) non hanno reso tanto come avrebbero potuto proprio per questa loro caratteristica, il non riuscire a distaccarsi da singoli episodi di cui è fatto un match, a resettare tutto e a pensare al seguito del match
Ma stai zitto! Aveva di fronte il giocatore più forte al mondo in questo momento, mica un 2.1
@ fugitive (#3978301)
Appunto. Rispecchia la confusione dell’atleta in oggetto.
Sinner non sta esternando quella sicurezza che veniva già dalla seconda parte del 2023 fino alla finale di IW. A questo punto sembra esserci proprio un calo di forma fisica. E dallo sguardo non sembra mentalmente tranquillo.
Nella giornata di ieri, dove avevamo per la prima volta sul cemento di Miami addirittura tre italiani agli ottavi di finale, abbiamo visto un Arnaldi da ‘no comment’ -credo sia stata la sua più brutta partita da mesi- e un Musetti buono ma minore di quello visto con Shelton -che è stata, invece, la sua miglior partita da mesi-…sicuramente colpa della diversa caratura dell’avversario (se uno è n.2 del mondo un motivo ci sarà), ma con Alcaraz è sembrato a tratti timoroso e in altri momenti invece è apparso frizzante ed esplosivo… comunque stavolta esce dal torneo a testa alta e speriamo che sia la svolta che tutti aspettavamo. Infine, solita ciliegina sulla torta azzurra, Jannik che, al 60% del suo potenziale (quello mostrato in questo torneo), comunque la porta a casa. In conclusione, il n. 2 e il n. 3 d’Italia tornano a casa chi più chi meno con un risultato complessivamente positivo, mentre Jannik, al solito, continua l’avventura…
Mi sembra che tu abbia fatto un discorso molto confuso, sinceramente
A Naldi gli è andata anche bene che la velocità del servizio di O’Connel è relativamente bassa,si sarebbe fatto molto più male se la palla scheggiata da Sinner fosse stata tirata da gente che serve molto forte come Griekspoor o peggio Shelton
Vero…e grande merito di questo splendido carattere è certamente da attribuire ai suoi genitori e all’educazione che loro gli hanno trasmesso…
@ safin68 (#3978279)
Tifare per un tennista non significa perdere il senso critico. O no?
@ Givaldo Barbosa (#3978247)
Ma te che pesce sei ….. sembri tifare Musetti poi ad un tratto non si puo vedere ? Oh Givaldo che barba !!!
È un ragazzo di un’empatia naturale verso gli altri incredibile! Si capisce che le sue sono reazioni spontanee e non costruite, da persona abituata a sentirsi partecipe di una comunità, prima che protagonista
dipende cosa intendi per 5 settimane di fila: Musetti da Settembre scorso non ha mai fatto più di 2 partite nello stesso torneo (in pratica Miami è stato il primo torneo in cui ha passato 2 turni). Se i risultati arrivano e va avanti puo’ pensare di saltare qualche torneo e concentrarsi su quelli più importanti o che preferisce. Se i risultati invece sono modesti temo non possa permetterselo.
Per dire: Sinner nel 2024 ha giocato 4 tornei ufficiali (AO, Rotterdam, IW, Miami) accumulando fino ad ora 21 partire, inclusa quella di oggi.
Lorenzo più del doppio, 9 tornei (HK, Adelaide, AO, Marsiglia, Rotterdam, Doha, Dubai, IW, Miami) ma facendo in tutto “solo” 16 partite
Mi ricordo che anche a Roma 2022 nel quarto contro Tsitsipas uno spettatore si sentì male e Jannik gli andò a portare l’acqua,quando una persona è tanto buona queste cose avvengono normalmente
Musetti a mio parere non può giocare per 5 settimane di fila.
A maggior ragione ora che è diventato padre
La capacità di Jannik di gestire le avversità, avversari, condizioni di gioco, stato di forma, è veramente ormai da top 5 e anche meno.. legge la situazione e le difficoltà e poi “agisce in corso d’opera”, bravo lui e i coach!
Musetti che mima in continuazione i due centimetri che gli hanno “fatto perdere il punto” non si può onestamente vedere.
Poi. Il ragazzo in campo ha paura, è evidente. O le cose vanno subito bene oppure ecco che non lascia andare il braccio, ecco che si blocca e diventa conservativo. Il ragazzo in alcuni momenti sembra ribelle, scardinatore, visionario. In altri, ahimè troppi, pare un pulcino all’angolo, timoroso e conservativo, per capirci, “democristiano”, nonostante le bestemmie. Polemico e bisognoso, cerca aiuto in continuazione dall’angolo, ma perché? Un padre che cerca padri non si era mai visto, non deve esistere.
“San” Jannik taumaturgo… 😉
Domanda: ufficiale o fatta in casa, esiste in giro una classifica per nazioni?
Jannik oltre a giocare la partita assiste le persone del pubblico che stanno male…
Grande tennista ma immenso uomo
🙂 🙂