Sinner e Paolini parlano dopo le vittorie ad Indian Wells. Sinner: “Quando affronto avversari come Struff cerco di farli spostare il più possibile. Lui si muove anche bene, ma sono riuscito ad anticipare le sue mosse” (Video delle partite)
Jannik Sinner: “Abbiamo preparato bene il match. Penso di aver servito molto bene sotto pressione e di avere anche risposto bene.
Affrontare un avversario come Struff non è facile, soprattutto quando la palla salta tanto come qui. Sapevo che è un giocatore dal servizio potente, che avrebbe cercato di mettere a segno tanti vincenti perciò ho cercato di essere altrettanto aggressivo. Preparare partite di questo genere è difficile, perché è difficile trovare qualcuno con queste caratteristiche con cui allenarsi. Quando affronto avversari come Struff cerco sempre di farli spostare il più possibile. Lui peraltro si muove anche bene, comunque sono riuscito ad anticipare le sue mosse. Shelton è uno dei migliori servizi, mancino. Gioca molto bene sia di dritto che di rovescio, ha un’ottima mano, la devo preparare un po’. L’ultima volta ha perso, la prima volta io ho perso, ma comunque è sempre stato lì lì nella partita”.
“Penso che sia davvero importante ascoltare e capire cosa dice il tuo allenatore. Io cerco di fare quello che sento in campo, perché a volte lo prepari, ma non sempre senti il colpo, quindi è molto importante anche la sensazione viscerale in campo. In generale sento che sto giocando con fiducia in questo momento, ma dall’altra parte sto molto attento perché la partita può cambiare molto velocemente. Se mi strappa il servizio nel secondo set sul 4-3, andiamo 4-4 e allora si ricomincia da zero, quindi devo stare attento.
Ho grande rispetto per tutti i giocatori, ma non ho paura di affrontarli. Penso sia una qualità importante, perché specialmente quando giochi punti sotto pressione e quelli importanti, mi piace andare in avanti. La maggior parte del tempo non aspetto di vedere cosa fa il mio avversario. Se dovessi scegliere una qualità, è questa.
Anch’io ho la sensazione che con il gioco di adesso, che è molto veloce, sia più facile giocare il rovescio a due mani, perché puoi bloccarlo un po’ più facilmente, specialmente quando il il servizio arriva veloce, per quanto con il rovescio a una mano sia più elegante. Più che altro, da fuori è sempre bello vedere un rovescio con una mano sola. Hai la maggior parte del tempo per avere anche una migliore sensazione con la mano, perché cambiano con lo slice“.
Jasmine Paolini: “Sono molto contenta della partita di oggi. Sono sempre stata a lottare e alla fine sono riuscita a spuntarla. Mi è piaciuto il fatto che comunque sono stata lì, che ho cercato di rimanere lì solida, concentrata. E quando arrivi 4-4 al terzo veramente la partita può sfuggirti di mano in un secondo e la chiave è stata rimanere concentrata, avere chiare le idee sul da farsi e giocare ogni punto con la massima energia. Era quello che mi chiedevo, perché la stanchezza cominciava a farsi sentire. Poi qua gli scambi possono diventare lunghissimi, a volte non è neanche facile, c’è una palla più corta e devi avvicinarti bene altrimenti è difficile tirarla su e metter peso. Sono contenta per come ho gestito la parte finale”.
TAG: Jannik Sinner, Jasmine Paolini, Masters 1000 Indian Wells, Masters 1000 Indian Wells 2024, WTA 1000 Indian Wells, WTA 1000 Indian Wells 2024
Giocare negli angoli è uno di quei “principi” più fraintesi nel tennis, tipico dei giocatori mediocri.
Giocare così significa “aprire angoli”, un classico è la risposta al servizio che si tramuta in un boomerang (rispondi lungolinea e trovi il tuo campo sguarnito, gioca molto incrociato e rischi pure lo ” Strettino”).
Si angola per chiudere na la palla buona ce l’hai spesso tirando forte al centro e questo, vedi sul veloce, si usa pure per attaccare perché si danno non solo meno angoli al passante ma si dà meno “spazio)
Dote dei più bravi giocare in controtempo.
D’accordissimo .
Si apra petizione !
per esempio? con chi non funziona?
Madonna che tedio!
CORRECTION: con “quasi” tutti. Se lo fosse CON TUTTI sarebbe il n° UNO al mondo, la qual cosa per il momento non mi risulta
Rinnovo i miei complimenti alla redazione, che ancora una volta cade nella magliarata di definire “VIDEO della partita”un “coso” da 2’08”
Grande Jannik anche nella scelta di alternare i due coach. Quando entrambi sono presenti nel suo angolo durante i match (esclusi gli slam ovvio), c’ è il rischio che si sentano un pò bloccati reciprocamente nell’intervenire su qualsiasi situazione tattica o tecnica di Sinner.
JJ Doppio misto per le Olimpiadi
Troppo ma troppo felice per jas!!!!!
L’ha detto, far spostare l’avversario anticipando le sue mosse, questa è la chiave che rende il gioco di Jannik vincente (con tutti, non solo con Struff)
“Non ho paura di giocare i punti sotto pressione o importanti”.. questa frase andrebbe fatta “stampare” mentalmente a tanti altri tennisti, nostrani e non e spiega tanto, oltre all’ovvio resto detto e stradetto, sull’evoluzione di questo ragazzo.. mentalmente parte già in vantaggio spesso e volentieri, se poi ci aggiungiamo anche le qualità tecniche, “campa cavallo” per gli avversari… ora Shelton, avversario scomodissimo e con il quale Jan ha sofferto anche quando ha vinto a Vienna..’forza sempre e comunque Jannik!!
I miei preferiti da sempre. Prima di tutto come persone e poi come giocatori
Regal performance, showcasing all his skills.
Ha detto tutto il telecronista