Nadal tra luci e ombre: L’esibizione remunerata e il forfait di Indian Wells
La recente decisione di Rafael Nadal di ritirarsi dal torneo Masters 1000 di Indian Wells dopo aver partecipato a un’esibizione ben remunerata, il Netflix Slam, contro Carlos Alcaraz solleva alcune questioni critiche riguardo le priorità e le scelte dei giocatori all’interno del circuito ATP.
A distanza di soli tre giorni dall’esibizione, la scelta di Nadal di non partecipare a un torneo di tale prestigio, citando la mancanza di condizione, pone in evidenza un conflitto di interessi che potrebbe avere ripercussioni non solo sulla immagine dei Big del tennis ma anche sull’intera integrità del tennis. Il fatto che la sua partecipazione all’esibizione Netflix Slam sia stata chiaramente su base economica solleva interrogativi sull’equilibrio tra compensi economici e impegno sportivo.
La decisione last-minute di ritirarsi, lasciando il suo posto a un lucky loser anziché a un alternate direttamente dall’entry list del torneo, ha alterato il tabellone già compilato, influenzando potenzialmente il percorso di altri giocatori nel torneo.
Infatti questa notte si giocherà sul Campo Centrale l’incontro tra Milos Raonic e Sumit Nagal (si vero, strano scherzo del destino), ripescato al posto del campione spagnolo. Questo incontro è sicuramente di appeal inferiore rispetto al match che si sarebbe dovuto svolgere tra l’iberico e il canadese. Questa situazione mette in luce una problematica riguardante le regole di sostituzione e la loro applicazione in circostanze di forfait di alto profilo.
Il ritiro di Nadal solleva questioni importanti su come i tornei dovrebbero gestire tali situazioni, assicurando equità e trasparenza. Inoltre, evidenzia la necessità di valutare l’impatto delle esibizioni remunerate sulla programmazione dei giocatori e sulla loro partecipazione a eventi ATP ufficiali. Questa dinamica tra esibizioni e tornei ufficiali merita un’attenzione critica, per garantire che l’integrità dello sport e gli interessi dei tifosi restino al centro delle decisioni prese dai giocatori e dagli organizzatori.
Gli atleti hanno certamente il diritto di gestire le loro carriere come meglio credono, episodi come questi però sollecitano una riflessione più ampia sulle priorità nel tennis professionistico e su come queste influenzano l’esperienza complessiva e l’equità competitiva tra i giocatori.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Rafael Nadal
Questo è un commento più equilibrato e sensato del primo.
Io non ho mai detto che nadal non abbia avuto infortuni in carriera, ne ha avuti tantissimi; ho detto che ad inizio carriera usava spesso il mto quando era sotto per togliere il ritmo all’avversario, come nel caso della finale di amburgo in cui ad un certo punto sembrava gli avessero sparato alle gambe e dopo l’mto correva come una gazzella. Fortunatamente poi questo vizio col tempo lo ha perso.
Tra l’altro non penso neanche che sia un giocatore estremamente scorretto, ma di certo non é un paladino della correttezza, cosa che invece reputo essere alcaraz, estremamente più corretto e sportivo di lui
Mi dice che Nadal ha vinto diverse partite con infortuni! Quella era un finale, e poi il torneo era finito. Ma nei quarti con Fritz a Wimbledon del 2022 vinse da infortunato ma poi non poté giocare la semi. Nella semi a Indian Wells 2022 chiese mto, batté Alcaraz, ma poi in finale non riusciva a giocare e perse con Fritz. Poi ci sono una serie di casi in cui chiese mto e poi perse perché palesemente debilitato o si ritirò, come in Australian 2014, Us Open 2007, Australia 2018, US Open 2018. Spiace per i tifosi sempre sospettosi, ma sono più i casi in cui si dimostrò realmente infortunato che quelli dubbi!
Ma che c’entra un’esibizione con un grande torneo come IW ? Si sarebbe ritirato anche se non avesse fatto l’esibizione con Alcaraz.Lui vuol competere ai suoi livelli e sente che ancora non ci siamo.
Ma che c’entra un’esibizione con un grande torneo come IW ? Si sarebbe ritirato anche se non avesse fatto l’esibizione con Alcaraz.Lui vuol competere ai suoi livelli e sente che ancora non ci siamo.
Giusto per citarne una piuttosto palese… finale amburgo 2008 ti dice niente?
L’80% dei commenti è questione di due pesi e due misure. Se lo fa Tizio, aveva i suoi buoni motivi o addirittura è da ammirare, se lo fa Caio, è un disonesto impenitente!
Quell’episodio e quello con l’arbitro Bernardes sono gli unici veramente condannabili. Il resto sono più o meno balle da bar, in particolare quella degli mto.
Onestamente, stavolta, non mi è piaciuto il comportamento. Sono i tempi della decisione di ritirarsi da IW che non comprendo… Immagino che avesse già capito che il suo livello non fosse quello sperato. Il fatto invece di giocare l’esibizione e non il torneo, non è una cosa nuova in generale. Si tratta di una questione aperta da anni. Ora stiamo parlando di un giocatore a fine carriera che tenta un rientro che appare quanto mai difficile. Ma sono anni che i giocatori, anche in ottima forma, si lamentano dei calendari fitti, ma per le esibizioni trovano tempo ed energie per andare dall’altra parte del mondo. Le esibizioni pagano bene e non richiedono grande dispendio fisico. Nadal non ha bisogno di quei soldi, ma fa questo di mestiere, e non è uno scandalo che vada fino in California solo per una comparsata ben pagata. Dopodiché, che i criticatori seriali prendano l’occasione per confermare (secondo loro) che Nadal è un malfattore… niente di nuovo! Se donasse 10 milioni in beneficenza lo accuserebbero di riciclaggio.
Esatto, scena patetica. Poi proprio lui, coi suoi tic e i suoi grugniti…
O il famoso ditino alzato verso Sonego dopo essere stato brekkato…
Credo valga la pena ripetere anche qui quando già espresso dall’altra parte:
– – – – – – – – – – – –
Faccio un parallelo che non mi pare neppure azzardato:
c’è uno dei tenori più acclamati degli ultimi 50 (cinquanta !) anni che dopo anni di Trionfi, Glorie Eccelse e estrema… “droga da palcoscenico”, passati già da mo’ gli 80, si ostina ancora a non voler mollare.
Per problemi di acuti ha perfino cambiato registro vocale e canta ora da baritono.
Inutile dire con risultati… beh, si imnagini.
Ma a quanto pare “fa ancora cassetta” e la gente, forse memore delle glorie passate, ancora riempie i teatri anche se il risultato musicale è quasi assente e certi ruoli cantati da un ottuagenario, con a fianco magari colleghi “ragazzini”, fanno…
Vabbeh.
Brutta cosa la “droga della gloria” che ottunde la mente e il senso critico, travisando la (dura) realtà del naturale ciclo vitale.
Chi era quello là di O. Wilde ?
Dorian Gray ?
Perché il fatto che Nagal abbia preso il posto di Nadal sarebbe uno strano scherzo del destino ? 😀
Non si può scaricare sugli atleti quelle che sono storture del sistema e falle dei regolamenti.
Non ha senso star a criticare quello, piuttosto che quell’altro, accusandoli di essere meno o più sportivi, leali o etici, quando non lo sono in primis le norme stesse.
Eppure, sarebbe semplice.
Chi vuol fare il clown (cioè partecipare a tornei esibizione durante la stagione professionistica), liberissimo di farlo, ma che sia squalificato dagli slam e dai master per almeno 1 anno.
Ridurre la stagione di qualche settimana.
Consentire, durante la pausa del calendario ufficiale, la partecipazione a qualsiasi evento uno voglia partecipare senza penalità.
Mah, ho l’impressione che chi è esterno all’ambiente usi parametri di giudizio e riflessione che non appartengono neanche lontanamente a chi ha un ruolo attivo in questo sport, soprattutto ai tennisti famosi e ai big che hanno conquistato, per carità, con massimo e lodevole impegno ed ambizione, una fama e un successo, un’abitudine a uno stile di vita e ad una notorietà, ad un trend economico che non può non diventare condizionante ed improntare le loro scelte anche quando si avvicina la fine della resa in campo: quello che a noi “normali” sembra eticamente criticabile per loro è legittimo, quasi dovuto, appartiene a quel senso di onnipotenza, a quel considerarsi vicino ai superuomini che deriva anche dal tributo di onori che proprio il pubblico, i tifosi, gli appassionati gli hanno tributato, quello stesso pubblico che, al calare dei successi, incominciano a vedere il loro attaccamento ai lauti guadagni, certi comportamenti non del tutto esemplari cui loro si sentono comunque legittimati da una “forma di potere” che si sono conquistati e che per lungo tempo gli è stata riconosciuta in cambio delle loro esaltanti prestazioni
Giuro che ancora non mi capacito di come Nadal possa essere stato considerato un paladino della lealtá e della correttezza sportiva visto tutti gli atteggiamenti palesemente antisportivi e “prepotenti” che ha avuto in carriera fin dai suoi esordi (ricordiamo ad esempio gli evidenti abusi del medical time out e del time violation che hanno costretto l’atp a rivedere le regole, ma non solo questo)
Ha deciso di ritirarsi dopo la pubblicazione del main draw, strano, molto strano, soprattutto alla luce di quello che ha detto lo zio Tony che Rafael è costretto a giocare partite ufficiali per poter salire di forma in vista del Roland Garros.
A meno che ha ritenuto che non sarebbe riuscito a superare il duo Raonic, Rune.
@ Lukaa (#3953564)
Ma per favore, lo avesse fatto Nole gli avreste dato come minimo del buffone, due pesi e due misure.
Come già scritto da altri, anche a me sembra una polemica sterile e faziosa:
-l’esibizione è molto meno impegnativa del torneo vero e proprio
– è umano provare a scendere in campo fino all’ultimo minuto, ma se ci si accorge di non essere pronti (o peggio se c’è il timore di un nuovo infortunio) è accettabile un ritiro
– non essendo testa di serie non vedo tutti questi danni arrecati all’equilibrio del tabellone (anche perchè tra un lucy loser ed un alternate spesso non corre molta differenza)
– molto giocatori al rientro lo hanno posticipato “last minute” (mi pare lo abbia fatto anche Berrettini in Australia)
– credo che con il patrimonio di Nadal, il cachet di un’esibizione non sia poi così significatvo.
Ammetto di essere tra i pochi che non sapevano che non segui più il tennis maschile da 25 anni, ma noto che hai pure smesso di seguire le regole della grammatica :—/)
Comunque avete ragione, Villarico è decisamente uscito fuori strada con questo articolo confusionario.
A mio avviso il più grande errore di entrambi i giocatori e degli organizzatori è stato organizzare con mesi e mesi di anticipo l’evento, per vendere tutti i biglietti e i diritti televisivi, quando sapevano benissimo che non c’era nessuna certezza sulla salute dell’Alieno.
Poi ci si è messo pure il pischello che si è fatto male in Sud America (almeno così dicono) ed il match è diventato un circo in cui i due attori hanno dovuto recitare una pessima parte per salvare la faccia e ripagare i ricconi che si erano sistemati con maxi bibitoni e patatine in tribuna.
Si vuole trasformare uno sport nobile come il tennis in un circo globale come la F1, dove ormai i piloti sono rock star, con adolescenti ululanti al seguito e piste in luoghi improbabili ma che tirano spettatori per la spettacolarità della location
Questa volta concordo con la redazione per aver scritto un approfondimento che giustamente mette in evidenza la contraddizione dello smutandato folle.
Nadal ha tutto il diritto di giocare o non giocare, ma qui si contesta la sua “resa” a tabellone completato, si contesta che non sembrerebbe uno con la impellente necessità di guadagnare la vil moneta… Non sembra uno con l’esigenza di pagare il mutuo del bilocale in cui vive, di pagare il prestito della Seat Ibiza, di pagare l’asilo per il figlio…
Oltretutto come già detto il figlio glielo tiene Jannik… 🙂 🙂
Speriamo dai
Sarei persino disposto a pagarti un bel caffè…
C H E. U O M O
Allora se ti do 1/2 milioni di dollari sei integro ed in grande spolvero invece se entri nel circuito oltre a bucare l’appuntamento ti devo riconoscere anche il ranking protetto. L’ATP deve meditare
molto su queste problematiche !!!!!!
Mi pare un articolo che vuole sollevare una polemica inutile, se Nadal ha pensato di fare del suo buon allenamento con Alcaraz una esibizione remunerata non vedo cosa ci sia di scandaloso. Se poi parliamo del ritiro poco prima del torneo e conseguenti LL che dovrebbero alterare il percorso, questo mi pare ancora più surreale perché comunque Nadal non è neanche testa di serie, e perché ad ogni torneo c’è chi si ritira l’ultimo giorno, perché prova fino all’ultimo a vedere se ce la fa (infatti quasi ad ogni torneo ci sono LL.). Articolo bocciato questa volta!!!
Pessima figura di un campione sul viale del tramonto.
Il denaro prima di tutto.
E ormai non vincendo più tornei fa di necessità virtù.
Poverino non saprà come campare…
Nadal? Eroe degli ipocriti.
Il fatto che abbia giocato una esibizione (durata volutamente tre set verrebbe da pensare) con ferma che le esibizioni sono poco più di un allenamento, neanche tanto intenso.
Eh già. Memento Olimpiades Sinnerii?
Il ritiro di Nadal certifica (semmai ce ne fosse stato ulteriore bisogno) che le esibizioni stanno al tennis come il wrestling sta al pugilato.
I Six Kings hanno sollevato critiche anche presso l’ATP, anche perchè i partecipanti rischiano una squalifica, come ben evidenziato anche su queste pagine. Dopodichè è il classico dilemma del prigioniero, vorresti essere l’unico a rinunciare quando vanno x,y e z? Gli stessi sponsor faranno pressioni. Poi per quanto riguarda il boicottaggio verso un paese che attua politiche discriminatorie (ma non solo verso le donne) sarei anche d’accordo, ma allora va fatto verso tutti, e li ci sarebbe da ridere, se pensiamo le centinaia di tornei, sia pure minori, che vengono svolti in paesi come Tunisia, Egitto e Turchia, Israele, etc.
in realtà è esattamnete il contrario, la WC è comunque un istituto previsto e quindi chi la riceve non toglie il pisto a nessuno, il PR è conferito solo su richiesta dell’interessato.
Sarà paradossale ma forse oggi il Nagal su cemento visto trionfare in India offrirebbe una sfida più intensa di Nadal! Se poi uno vuole pagare per vedere un Big 3 è una storia diversa.
“Una vita onesta non è più possibile, perché viviamo in una società inumana”.
Minima moralia.
Riassumerei così l’accaduto, senza per questo condividerlo.
Mamma mia che argomentazioni forzate.
Paragoniamo un’esibizione con un torneo 1000 e arriviamo a dire che fare entrare un lucky loser anziché un alternate falsa il torneo?
Are you serious villarico?
Questo articolo solleva dei temi molto interessanti arrivando a mettere in discussione la stessa integrità del tennis, l’equità competitiva tra i giocatori, l’impatto di esibizioni remunerate sulla programmazione ATP e via dicendo.
Ora mi domando una cosa: questo dilemma etico ce lo si pone perché si parla di Nadal e quindi la cosa fa tendenza o perché ci si crede veramente?
Mi spiego.
Esempi anche recenti di comportamenti poco etici e comunque irrispettosi del pubblico pagante in tornei ufficiali dell’ATP ce ne sono stati diversi e in alcuni casi se ne è pure parlato.
Penso al vergognoso ritiro-lampo di Tsistipas alle Finals nell’incontro contro Rune, che da un lato ha assicurato al greco un lauto cachet e dell’altro ha privato il pubblico pagante di uno spettacolo profumatamente pagato, oltre a falsare la competizione (tralasciamo il povero Hurkacz). Di questo se ne è parlato parecchio.
Penso ancora al ritiro di Rune nella semifinale di Montpellier per un fantomatico problema all’avambraccio, salvo poi partecipare cinque giorni dopo alla ricca esibizione UTS di Oslo. Di questo se ne è parlato meno.
Penso, infine, alla discutibile esibizione Six Kings Slam che ad ottobre, in piena stagione agonistica, dovrebbe vedere sfidarsi in Arabia Saudita (di certo non a titolo gratuito) nientemeno che Novak Djokovic, SE l’Ambasciatore Rafael Nadal, Carlos Alcaraz, (ahinoi) Jannik Sinner, Daniil Medvedev e Holger Rune. Orbene, delle colossali problematiche etiche sollevate da questa macroscopica operazione di sportwashing non se ne è parlato affatto, almeno da queste parti e su queste frequenze (in altri Paesi invece non è stato lo stesso).
Però, forse, non è mai troppo tardi per affrontare temi così scottanti! Per cui ben venga Nadal e la sua scelta chiaramente opportunistica di incassare l’assegno a Las Vegas, salvo poi salutare tutti a IW.
Tanta storia per una consonante :-)
Una cosa che mi lascia molto perplesso é che a suo tempo Nadal disse qualcosa come: chiederó il protect ranking anziché la wild card, perché non voglio rubare il posto a nessuno.
Mah.
Nadal nello stesso tempo prende soldi e valuta quale sia la sua condizione in qs modo.. Mi sembra normale
Come molti sanno non seguo più il maschile da 25 anni,ma ho iniziato con il maschile ha seguire il tennis.
Si ritirasse se non è più in grado di primeggiare.
Sai come gli girano a quello che ha già comprato il biglietto per vedere Nadal …
Se l’avesse fatto un italiano quello che ha fatto Nadal (esibizione, ritiro last-minute, entrata LL), ci sarebbero stati millemila haters, trolloni e deficienti vari a pontificare e staremmo a 400 post e rotti
e si intascherebbe pure i soldi per aver giocato l’incontro…sagace lo spagnolito…
Alcaraz esce subito con Arnaldaz. Cosa ha fatto nei tornei in Sud America ? Ecco …
In realtà Nagal é sempre Nadal travestito, che in caso di sconfitta non farebbe clamore…Rafael ne sa una più del diavolo…
Non è il mio caso. Anche se gaudagnassi come Nadal, non potrei mai avere tanti soldi, visto che li avrei spesi ancora prima di guadagnarli ! 😆
sono quasi sempre d’accordo con te….ma qui lo spettacolo circense lo sta facendo nadal da qualche mese ormai….
Aprile 2003 : fatta la foto con Nadal alla Club House di Barcellona appena arrivato al circolo nella settimana in cui entrò – insiema a Filippo Volandri – nella top 100. Mi firmò la bandiera dell’Europa e con la sua firma c’era pure quella di Juan Carlos Ferrero che nel 2003 era all’apice della sua carriera. Bandiera che purtroppo ho lasciato a Napoli, me ne sono reso conto quando ormai ero già di ritorno sull’intercity.
Però la foto ce l’ho ancora. Nadal aveva 17 anni, anzi : 16.
“Nun se fa accussi” caro Rafa, per il rispetto dei tuoi tifosi e colleghi. Ricordo quando Federer dopo aver disputato la partita contro Hurkacz a Wimbledon 2021, dichiarò di giocare a Basilea, invece pubblicò la lettera del suo ritiro con incazzatura dei suoi fans che avevano acquistato i biglietti per vederlo giocare l’ultima volta. Il gatto e la volpe, oppure due Pinocchietti?
il nostro Arnaldaz sta ridendo sotto i baffi
L’avversario tosto si chiama Matteo Arnaldi, che potrebbe anche mandarlo a casa.
poi dite che non ve lo avevo detto
chissà cosa succederà nell’esibizione araba dei 6 king’s slam
Carina! Non ascolto molto Bud Bunny ma grammaticamente varia solo una consonante tra i due cognomi..
Ma insomma: io ormai sono adulto, e ne ho piene le tasche di questi giochini. Il tennis mi piace, ma questi personaggi francamente non hanno niente da dire. Se sono avidi, affari loro, che me ne importa. Ma se poi adoperano il denaro e la notorietà acquisita per agire contro lo sport e contro i diritti umani (diciamo pure le cose come stanno, inutile fa finta di niente), allora sì che mi danno fastidio.
Infatti aspetto di vedere Alcaraz con un avversario tosto per capire se davvero ha chances. Ipotizzo che sia molto lontano dal 100% e la sua fortuna è che non si giochi tutti i giorni, perchè non essendo in condizione ottimale avere un giorno di riposo è molto importante.
Ma avete scoperto adesso che chi ha tanti soldi ne vuole sempre di più??
Caro Villarico, mi permetto di segnalare che Nadal non può essere definito un'”assenza di alto profilo”, dal momento che si tratta del n° 678 del ranking e presente grazie ad un PR, ossia grazie ad un beneficio. Ho già espresso in passato dubbi sul senso di questo dispositivo, e fatti come quest’ultimo non fanno altro che confermarlo. Il Nadal che mi interessa è quello che due anni fa vinceva uno slam e ritornava ad essere numero 1. Partecipare ad una cerimonia d’addio può essere altrettanto interessante, ma allora facciamola secondo le regole di una cerimonia d’addio, quindi non uno spettacolo circense.
Mio figlio l’ha vista (è un Nadaliano duro e puro ed anche abbastanza filo Alcaraz) e mi ha detto che era una presa per il c….
https://i.imgur.com/W6PS8fa.png
Io sono curioso anche di vedere le condizioni di Alcaraz. Secondo me anche dal punto di vista fisico l’esibizione di Las Vegas non è stato un test attendibile.
E basta con ‘sto ex giocatore…
davvero stiamo paragonando un’esibizione dove i giocatori si passano la palla a beneficio di colpi spettacolari per intrattenere il pubblico, ad una partita di un master 1000?