Indian Wells: al via tutti i primi 32 del ranking ATP, è solo la sesta volta che accade in un Masters 1000
Stanno per scattare gli incontri di primo turno al Masters 1000 di Indian Wells. Riportiamo una piccola curiosità statistica: se non ci saranno ritiri last minute, tutti i primi 32 tennisti nel ranking ATP (e quindi tutte le teste di serie) saranno al via del torneo californiano. Dalla creazione dell’ATP Tour nel 1990, è solo la sesta volta che in un torneo 1000 tutti i primi trentadue giocatori sono presenti in un torneo della categoria.
📊 Si pas de forfait dans les prochains jours, cela serait la 6ème fois que les 32 meilleurs joueurs mondiaux seraient présents dans le tableau d’un Masters 1000, une première depuis plus de 10 ans !
🇫🇷 Paris 1996
🇺🇸 Indian Wells 2001 🏜️
🇺🇸 Miami 2001
🇺🇸 Indian Wells 2008 🏜️
🇺🇸… https://t.co/NjSdqZ8JDd pic.twitter.com/7Wep2wgNJo— Jeu, Set et Maths (@JeuSetMaths) March 5, 2024
È proprio il torneo di Indian Wells quello a vantare più presenze contemporanee dei migliori: infatti è già accaduto tre volte, nel 2001, nel 2008 e nel 2013. Il primo 1000 a presentare al via tutti i migliori 32 è stato Paris Bercy nel lontano ’96, quindi un’edizione di Miami nel 2001. Non resta che attendere il completamento degli incontri di primo turno per certificare che l’edizione 2024 è diventata la sesta in assoluto in piccolo record statistico.
Mario Cecchi
TAG: Masters 1000 Indian Wells 2024, Record, Statistiche
@ Sparring partner (#3952808)
Come volevasi dimostrare. Il forfait di Etcheverry, 30 del mondo, manda a putt.ane questo articolo e relativa statistica.
@ Rovescio al tramonto (#3952958)
C’è chi narra che fino agli anni ’60/primi ’70 il prestigio degli Internazionali d’Italia (alias: Foro Italico) fosse pari a quello degli Internazionali di Francia (alias: Roland Garros).
Io non so: fino a quasi tutti gli anni ’60 non c’ero e nei primi ’70 non sapevo ancora capire i discorsi “adulti”.
Sarebbe gradito un bell’articolo di ricostruzione storico-sociologica su cosa fosse il tennis di quegli anni, cioè prima che divenisse veramente popolare (almeno in Italia).
Credo non lo sia mai stato, ma seguo il tennis fagli anni 90, prima non saprei.
Sinner vs Kokkinakis..
Si, ma aspettiamo che questi 32 scendano in campo prima di fare questa statistica, no?
Ma non era Roma il quinto slam?
Che peccato era proprio il papabile vincitore sisi…
Se vincerà il torneo metterà tutto l’ospedale su un jumbo jet e lo farà venire ad Indian Wells, fidati.
Succede non solo negli ATP 1000, pure nei tornei inferiori ai 1000. Poi succede che se un Mensik che è addirittura giovanissimo, va in finale in un torneo, scoppia quello dopo, passa un turno e lo portano via raccogliendolo dal campo con il cucchiaino ( come diceva il mio prof. di educazione fisica. Senza allenamento vi raccolgono con il cucchiaino … diceva ! ).
Bèh, ma che scoperta è dagli anni ’90 che è così, da quando è stata introdotta l’obbligatorietà con le categorie World Team Championship, International Series Gold e nomenclature varie prima della definizione in 250, 500, 1000. Per tutti i ” Super Nine ” è stato sempre così. Lo scoprite adesso ?
Non a caso un bel fico secco, vito che non esiste nessun quinto slam ( dove si gioca 7 partite al meglio dei 5 set ).
Storicamente il torneo che arrivava subito dopo i 4 tornei del Grande Slam era Roma ( ma va detto che sia Roma che gli Australian Open hanno subito dei periodi di declino totale, addirittura con gli Australian Open con tabelloni ridotti ed addirittura con qualche altro Slam periodi in cui si giocavano i primi turni due su tre come oggi nelle quali, ma nel tabellone principale. Poi sono tornati per fortuna a 3 su 5 ed anche gli Austrlaian Open, prima praticamente dei campionati assoluti australiani, hanno raggiunto gli altri 3 tornei dello Slam come tipologia di torneo ).
In pratica come spessore era Key Biskayne – Miami dato che era l’unico a 96 giocatori ed in due settimane, ma 10 giorni, perchè 2 o 3 di quali, poi praticamente 7 giorni di tabellone principale, o mi sembra che erano 13 giorni, 3 di quali, il primo turno e poi i 6 turni nella settimana clou.
Indian Wells era sempre stato dietro Miami e Key Biscayne.
Questa è storia del tenis, non a casaccio.
Le teste di serie sono poi state revisionate come era prevedibile, infatti Baez è salito a n.19 del seeding, ma in sostanza ed in pratica non cambia niente, solo numeretti per tre giocatori che cambiano.
E poi c’è un bel clima, ambiente rilassato, gente tranquilla, accesso ai campi che sembra abbastanza semplice, giocatori che si allenano all’aperto sul campetto in erba e si divertono.
Situazione quasi perfetta per organizzazione, giocatori e pubblico.
C’è una TDS che è…
“sotto parto”.
Se succede, forse lascia. 😉
infatti a Miami è successo 1 volta sola, eppure sono già tutti sul suolo americano. Però 2 1000 consecutivi, pur spalmati in 2 settimane, sono difficili da reggere, qualcuno che non finisce in buone condizioni il primo, si cancella dal secondo.
E’ spettacolare. Il semi deserto californiano e’ uno splendore, tramonti da urlo, aria asciutta e tersa. Uno dei posti migliori sulla Terra.
Ovvio… siccome JS ha vinto l’AO, tutte le TDS a dargli contro 😆
La collocazione nel calendario di Indian Wells ad inizio stagione con giocatori meno logorati/spremuti non è un vantaggio da poco.
Non a caso il quinto slam.
E di queste sei ben 4 nel torneo californiano. Ormai IW ha poco da invidiare ad uno SLAm, come livello di partecipazione.