Agassi sul tennis di Alcaraz: “Quando è troppo statico gioca con meno convinzione”
Una delle qualità fondamentali di un tennista è saper leggere le situazioni e trovare una risposta immediata. La capacità di analisi in tempi minimi può essere la differenza tra un buon tennista e un campione. In questo Andre Agassi è stato una vera leggenda. Il Kid di Las Vegas ricorda anche a distanza di anni punti cruciali della sua carriera, le situazioni e come le ha gestite, nel bene o nel male. È sempre stato bollato come l’emblema dell’istinto, ma realtà la sua mente processava a velocità della luce migliaia di informazioni, tanto che nella seconda parte della sua carriera, quando ha “deciso” di fare davvero il professionista a 360°, è diventato superbo sul piano tattico e pure molto longevo. Per questo non stupisce che oggi sia uno dei più precisi ed interessanti osservatori del gioco.
Nella sua città natale Andre ha potuto osservare da vicino e con grande attenzione Carlos Alcaraz, protagonista della faraonica esibizione con Nadal. Agassi ai media locali così ha parlato delle qualità dello spagnolo, individuando nel suo tennis un punto di debolezza finora poco sottolineato dagli analisti del gioco.
“Adoro il gioco di Alcaraz in movimento, quando è in volo, la dinamica e la sua capacità di usare la geometria e il ritmo può distruggere ogni rivale“, afferma Agassi. “A volte mi preoccupa un po’ quando è statico. Quando i suoi piedi non devono muoversi tanto sembra più incerto, come se non sapesse dove dirigere tutta quell’energia e diventa così attendista, non colpisce con la stessa convinzione rispetto a quando è in movimento e può prendere il controllo del punto”.
L’americano crede anche che Alcaraz non abbia ancora capito quale sia la sua arma più grande, ma questo non è motivo di preoccupazione visto che siamo solo all’inizio della sua carriera. “Quando guardo la capacità di Alcaraz di gestire un tale vantaggio, farà fatica a tenere le redini e non necessariamente dovrà fare più del necessario, nella maggior parte delle sue partite. Tutti i grandi capiscono su cosa è costruito il loro gioco e fanno affidamento su quello nei momenti più importanti. Mi chiedo se Carlos abbia capito su cosa farà affidamento per creare quella pressione costante per il suo avversario, qualcosa che gli dia la più alta percentuale per crearsi un vantaggio. Potrebbe affidarsi al servizio, una volée o una palla corta. Può fare tutto. Troverà il punto di forza a cui affidarsi, ha solo 20 anni. Sarà bellissimo quando lo farà” conclude Andre.
Marco Mazzoni
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Ha ragione Agassi su Alcaraz: lo spagnolo fermo e attendista che non dà spinta se non si muove in campo per ora è il suo tallone d’ Achille. Ma, in generale, a differenza di Sinner, non sembra abbia in mente fino in fondo come progredire in questi suoi difetti. Vince e non sa perchè vince, ma anche quando perde non sa perchè perde. Anche nelle dichiarazioni post match non sembra avere le idee molto chiare su ciò di cui ha bisogno.
Mah, secondo me non ha margini perchè: 1) ha vinto solo 2 slam ed è stato solo n.1 al mondo, cosa vuoi che sia?; 2) ha già 20 anni.
L’età vecchia, soprattutto, non gli consente più granchè: in passato ho consigliato ad un allora ventenne, che alla sua età aveva vinto molto meno di lui, un certo Nole, di ritirarsi. Lui però non lo ha fatto e forse si è pentito…
Si, è più lento a differenza di quello di miami (su cui infatti sinner si trova certamente meglio).
Nel frattempo ho visto il match kokkinnakis Vs giro che ha decretato il greco prossimo sfidante del nostro campione.
kkkk ha sempre dato fastidio a Jannik e quando batte bene, è una rogna, però i favoriti siamo sempre noi
Dallo sguardo, Carlone non sembra molto convinto delle parole di Agassi
Capace come e’ stato, di vincere al 5′ Wimbledon contro un mostro di grandezza tennistica come Djokovic significa avere risorse Infinite a disposizione.
La esperienza e la tenuta di Djokovic a livelli extraterrestri sono unico nella storia, eppure lo ha battuto, e al 5′ (!) a Wimbledon
L’ unico problema che si puo’ immaginare per un fenomeno del genere e’ la continuita al massimo rendimento e un certo sovraccarico di tensioni e responsabilita’… a 21 anni resteri piu’ che ottimista su una lunga fila di Slam che sapra’ vincere.
Federer Nadal Djokovic ?
Come loro NESSUNO: inutile cercare paragoni, il paragone con i big three non lo regge NESSUNO.
Vai di dolce Euchessina…. ahhh ahhh 🙂 🙂
Dire che Alcaraz sia già finito è ridicolo Il problema è che negli ultimi tempi quando prova ad essere aggressivo spesso sbaglia Nel match perso con Zverev a Melbourne fece più di 40 errori non forzati Me lo ricordo A fronte di meno vincenti Non basta essere aggressivo Non devi fare troppi errori Altrimenti perdi Perlomeno con i più forti Bisognerebbe capire perché negli ultimi tempi fa tutti questi errori
A Sinner no.
Sa fare meno cose ma ha talmente tanto margine di potenza che calibra quando accelerare e con chi
condivido quel che dice Agassi, Alcaraz ha bisogno di essere dinamico ed esplosivo per liberare il suo tennis. Tuttavia, anche se la mia ipotesi ha molte probabilità di essere infondata, il lavoro che stanno facendo su di lui va esattamente in direzione opposta. Mi spiego meglio: per come la vedo io è conclamato il fatto che Carlos non può giocare ogni partita per tutta la stagione con la stessa intensità, rischierebbe continuamente di rompersi (mi viene in mente Ronaldo, dissero di lui che le sue articolazioni erano sottodimensionate rispetto alla sua potenza muscolare, non è la stessa cosa ovviamente, solo una associazione di idee). Quindi stanno cercando di impostargli un tennis ragionato, cosa che probabilmente lo destabilizza perchè pensare – fra le mille opzioni che ha – lo blocca e gli fa perdere di vista la partita nel suo insieme. Chissà se troveranno la quadra.
Saranno pure simili ma l’anticipo di Agassi Alcaraz se lo sogna. Però è molto più completo.
Pelata che parla di Alcaraz…l’importante é che giá da IW il nostro Peccatore altoatesino lo superi, penso che in SF Alcaraz potrebbe non arrivarci perché mi pare abbia Zverev, ma anche Sinner ha qualche insidia sul percorso. Ma secondo voi il campo di IW é veloce? Qualche commentatore ha parlato di cemento lento…io non me ne intendo
Agassi era molto simile a Carlos e per questo coglie quest’aspetto dell’attendismo quando non si sente troppo sollecitato. Di fatto Agassi (e non Rafa) è la similitudine più appropriata per Carlos, con la differenza, certo non irrilevante, che Carlos sembra avere la testa al suo posto già ora, e non a cominciare da un’età più matura come André…
Giustamente deve giocare al suo massimo per creare un solco con l’avversario. Se rallenta mentalmente perchè ha margine, si normalizza e perde, come succede a tutti credo.
Verissimo, è il giocatore con miglior tecnica tra i top10 ed è giovanissimo. Mi fanno ridere quelli che un anno fa gli attribuivano 30 + Slam e ora lo vedeono come finito manco fosse sulla soglia dei 40 anni (l’equilibrio questo sconosciuto) Vero anche che spesso chi ha minor varietà, ma stessa solidità, nel medio periodo vince più del giocatore estroso, che ha nel suo gioco un coefficiente di rischio più alto (vedi Nole/Rafa vs Federer, i primi due, per quanto evolutisi nel tempo, molto più “limitati” dello svizzero, eppure…).
E quando è troppo stitico?
Questo per chi dice che Alcaraz ormai è spremuto oppure che non ha margini di miglioramento. Ne ha ancora tantissimi nella gestione dei singoli punti, dei momenti delle partite, della gestione delle energie.