Rublev si scusa per i fatti di Dubai, ma invoca modifiche al regolamento
Andrey Rublev afferma di aver capito la lezione dopo i fattacci di Dubai, promettendo impegnarsi a migliorare il suo atteggiamento in campo, ma dopo aver ringraziato il comitato che ha parzialmente accettato il suo ricorso, chiede all’ATP modifiche affinché un tennista non venga più squalificato senza la certezza di come siano andati i fatti. Questo il sunto di un messaggio social pubblicato dal russo, che riportiamo integralmente.
— Andrey Rublev (@AndreyRublev97) March 4, 2024
“Voglio ringraziare il comitato di appello per aver approvato la mia richiesta e cambiato la decisione iniziale dell’ATP di squalifica nei miei confronti dalla semifinale di Dubai e di cancellazione dei punti e prize money da me guadagnati la scorsa settimana” si legge nel messaggio di Rublev. “Spero che in futuro l’ATP prenda in considerazione questa regola e apporti cambiamenti, così che un giudice del torneo non possa forzare una squalifica senza avere una chiara evidenza e non lasciando al giocatore la possibilità di una video review. Sebbene sia dispiaciuto di non esser stato in grado di terminare la mia semifinale a Dubai, sono davvero grato per tutto il supporto che ho ricevuto nel corso degli ultimi giorni da tutti voi, ho ricevuto moltissimi messaggi. Grazie, prometto di imparare da tutto quel che è accaduto e cercherò di essere un miglior giocatore e una migliore persona”.
Impegno a migliorare e ringraziamento per il sostegno, ma ancora la convinzione di esser stato squalificato ingiustamente. Forse la tanto discussa pesante frase offensiva in russo – che ha portato alla squalifica per quanto è stato riportato dall’ATP – non c’è stata, ma il comportamento del moscovita è totalmente da stigmatizzare, e non è nemmeno la prima volta che in campo è protagonista di scatti d’ira così pesanti (anche se la maggior parte delle volte, contro se stesso).
Forse questo messaggio sarebbe stato davvero “perfetto” se Andrey, dopo aver ringraziato il comitato dell’appello e i fan, avesse ammesso di essersi scagliato con così tanta veemenza verso il giudice di linea da meritare in ogni caso una sanzione esemplare. La speranza è che lui, e nessun altro collega, si rende protagonista di un’azione simile in futuro.
Marco Mazzoni
TAG: Andrey Rublev, ATP 500 Dubai 2024, squalifica rublev
tanto per chiarire, lo riscrivo qua:
non si sta dicendo che Rublev non andava punito, ma che andava punito per quello che AVEVA EFFETTIVAMENTE FATTO. se lo squalifichi PER QUELLO CHE HA DETTO, allora devi ACCERTARTI DI COSA HA DETTO, il sentito dire non è accettabile. se invece lo vuoi sanzionare per comportamento scorretto o aggressivo, allora ci sono i warning o il punto dato all’avversario, come fatto con Fils che ha fatto anche peggio, avendo avuto una lunga discussione con il giudice faccia a faccia con anche un atteggiamento intimidatorio. in ogni caso, squalifica e punteggio tolto, e anche i soldi, era troppo, potevano decidere solo la squalifica
@ Luca Martin (#3951687)
rimanga dell’idea che vuole, ma i video che sono girati in seguito hanno smentito le parole del giudice di linea, anche perchè altrimenti non l’avrebbero graziato in seguito
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3951723)
esatto, quello che ho detto anch’io: adesso arriva il primo che passa per la strada, che magari tifa per Pippo e dice che Pluto che sta vincendo ha detto così e cosà, e viene squalificato. a questo punto è fattibile corrompere qualcuno per influenzare anche le scommesse
@ sander (#3951795)
quello che le contestavo, che evidentemente non ha capito, era il paragone tra uno sport che è intriso di violenza (per quanto riguarda i tifosi) come il calcio, e uno dove i fans convivono tranquillamente tra loro.
l’altra cosa che non ha capito, lei e altri a cui ora risponderò, è che io ma non solo, non sto dicendo che Rublev non andava punito, ma che andava punito per quello che AVEVA EFFETTIVAMENTE FATTO. mi spiego meglio così magari comprende: se lo squalifichi PER QUELLO CHE HA DETTO, allora devi ACCERTARTI DI COSA HA DETTO, il sentito dire non è accettabile. se invece lo vuoi sanzionare per comportamento scorretto o aggressivo, allora ci sono i warning o il punto dato all’avversario, come fatto con Fils che ha fatto anche peggio, avendo una lunga discussione con il giudice faccia a faccia con anche un atteggiamento intimidatorio. in ogni caso, squalifica e punteggio tolto, e anche i soldi, era troppo, potevano decidere solo la squalifica. adesso è chiaro o lo vuole scritto in qualche altra lingua???
@ Markux (#3951818)
e purtroppo non solo lui la pensa così
È veramente inquietante la rozzezza della società moderna. L’educazione e la sportività, la non aggressione verbale, fatte passare come moralismo e falso perbenismo… Inquietante. Se Rublev non avesse preso ad urla (a prescindere dalle parole dette, il suo atteggiamento è stato aggressivo) un giudice di gara, e sottolineo UN GIUDICE DI GARA, già di per sé fatto grave, non si sarebbe nemmeno creata l’occasione per essere potenzialmente frainteso nella terminologia. Semplice nesso tra causa ed effetto, oltre all’abberrante idea che un atteggiamento aggressivo come quello sarebbe pacificamente tollerabile da parte di un tennista, e quindi da chiunque. Il mondo come una giungla, ed a me pare che ci stiamo proprio arrivando. Oltre al cervello, abbiamo spento le coscienze.
Tecnicamente quello che sta succedendo in alcuni utenti in questa storia di Rublev è che sta facendo uscire le loro parti spaventate. La paura della punizione, della ferita dell’umiliazione. Si identificano con il Rublev. In questa società, per evolverla c’è bisogno di consapevolezza e compassione anche da parte di noi che siamo definiti moralisti, perbenisti ecc. Certe persone hanno bisogno di sentirsi capiti e non puniti o visti con l’effetto Calimero. Sono passaggi che la società dovrà fare per gradi, un andare incontro e far capire che nessuno vuole male a Rublev ma il ragazzo ha bisogno di capire certi passaggi e che la squalifica non è stata fatta a lui perchè brutto e cattivo ma per la sua rabbia mostrata. Bisogna lavorare sulla rabbia di Rublev e di tutti per canalizzarla e per stare tutti meglio.
Pep, ritengo che l’educazione e soprattutto il non far male al tuo prossimo è fondamentale, come hai visto nei miei messaggi. Però all’interno del tuo messaggio c’è in un punto altrettanta aggressività.
Qualche anno fa feci un tour guidato a Wimbledon e fu proprio per caso che ad accompagnarci fosse il responsabile delle comunicazioni del club, un banale ritardo della guida e lui si diverti molto a farci girare per il club. Sottovoce ci raccontò di quanto fosse difficile lavorare con le Williams ad esempio, per un loro atteggiamento… Ecco si può essere vincenti e non lasciare umanamente un segno, forse conta più di qualche Wimbledon in più questo, sbaglio?
Al prossimo che maschera l’ educazione con questa stramaledetta parola: perbenismo, metto mano alla pistola. Oggi chiedere rispetto ed educazione è scambiato per perbenismo da gente che non conosce nemmeno il senso di sta parola.Si può avere passione ed essere educati eppure sembra che oggi stia passando il contrario
Per Mazzoni, se Rublev non si mette in ginocchio sui ceci e non ripete per almeno mille volte, difronte ai moralisti, che non alzerà più la voce neanche se gli mettono un chiodo nella scarpa da Tennis, va squalificato a vita.
L’esempio di Eurosport non ha senso, in un team anche lavorativo se uno va dal titolare e lo aggredisce come ha fatto Rublev probabilmente è licenziato, se un lavoratore autonomo va dal suo cliente e lo aggredisce verbalmente probabilmente il cliente lo manda alla porta.
Di che cosa stiamo parlando? E’ la vita che funziona così ed è giusto prendersi le proprie responsabilità….non vedo consapevolezza, qui vedo gente che si dispiace per i punti o il soldi che aveva perso Rublev, invece dell’apatia della società e della mancanza di sensibilità agli episodi di violenza sembra interessare pochi. Questo è un grosso indice di crisi della società. Inconsapevoli o struzzi?
Esatto,brava(almeno te) hai capito il reale problema e che precedente ha creato questo signore.
Le parole ‘colorite’ in russo, le ha dette, dopo, quando si è girato per andarsene.
Quindi il giudice di linea ha DOVUTO riportare quello che aveva sentito.
La squalifica ci stava (secondo me anche a chi non ha visto la palla di Bublik fuori di 12-15 cm…anche se c’è voce che gli addetti all’ occhio di falco abbiano visto buona la palla… è una voce ufficiosa, io rimango della mia idea, se non viene confermata quella che ho riportato).
E quindi chi parla di rispetto ed educazione verso un arbitro cos’è? Moralista? Censore?
Io giro per tornei, ho figlie che giocano in America, qualunque sia lo sport quel comportamento non è accettabile.
Se si digita sui tasti la tolleranza verso simili comportamenti si è fuori strada in merito alle regole base.
Ripeto: se accade in un torneo amatoriale il giudice arbitro ti caccia fuori.
E non è la mia opinione ma quella di chi attualmente gestisce il movimento dei giudici di gara della mia regione.
Domani Rublev terrà una conferenza stampa con le sue scuse pubbliche alle quali seguirànno come contrizione,l’inginocchiamento sui ceci,la camminata sui chiodi e trenta racchettate su ciascun ginocchio.
Ovviamente la prima parte del mio post è vera ,il resto è per sdrammatizzare una situazione in cui si è drammatizzata oltre misura. E poco si è parlato del giudice spione che ha falsato la partita
qualche giornalista si lamenta, come qui, che passi il messaggio che si possa fare quello che si vuole senza subirne le conseguenze.
in realtà Rublev le ha subite: anche se ha riavuto i suoi punti, ha perso a tavolino una partita, e forse anche un torneo, che avrebbe potuto vincere
@ sander (#3951502)
come hanno detto in un podcast di eurosport: se nel calcio un giocatore viene espulso, la partita continua con gli altri giocatori, se viene squalificato un tennista no. quindi: la squadra di calcio può lo stesso vincere la partita, il tennista no. nessuno dice che non doveva essere punito, ma se volevano togliergli i punti lo potevano fare anche in seguito. inoltre, lui non era stato squalificato per l’atteggiamento, ma per aver insultato il giudice di linea, cosa che poi le prove hanno smentito.
per finire, è assurdo paragonare il calcio al tennis, quando il calcio è da sempre uno sport portato all’estremo, carico di violenza, unico sport al mondo dove i tifosi si uccidono tra di loro
sono solo un modesto spettatore di tennis, non mi arrogo nessun diritto….men che meno di fare il censore digitando tasti….
Secondo te il giudice di linea che non poteva proferire verbo non è stato offeso umiliato pubblicamente?
Apprezzo la dichiarazione di Rublev, ragazzo onesto e troppo emotivo, che- insisto- per me è stato umiliato pubblicamente senza la prova delle sue asserite ingiurie in russo.
Infatti, e poi si dice che il tennis è uno sport elegante e di buoni comportamenti…
Anche presunti appassionati che pare imiterebbero Rublev pure in un TPRA.
Sei tra questi?
A parte gli interisti, mai visto un giocatore di calcio che, andato a urlare in faccia a uno qualsiasi della terna arbitrale, non fosse stato espulso.
Ho la sensazione che per voi quelli che considerati “moralisti” devono essere per forza di facciata. Quindi per voi esistono due categorie gli aggressivi evidenti e i moralisti di facciata. Secondo voi tutti ad aggredirsi a vicenda tutti i giorni come non ci fosse un domani?
E’ una forma di difesa la vostra…… vorreste raggruppare tutto in un ipotetico mal comune mezzo Gaudio…e non parlo del tennista…
moralisti di facciata…..e ho la sensazione che qui ce ne sia più d’uno.
Quando, finalmente, l’ATP renderà obbligatoria la tecnologia per decidere se una palla è fuori oppure no, il 99% dei problemi del genere che accadono in campo sarà definitivamente scongiurato. Non se ne può più di contestazioni, crisi di nervi, giocatori che ritengono di essere stati defraudati del passaggio del turno e relativo prize money per una chiamata errata. La tecnologia esiste? Bene, usiamola!!
Il livello di giustizialismo che raggiunge il tennis lo si vede raramente, cosa doveva fare Rublev secondo Mazzoni, cospargersi il capo di cenere ed evirarsi? ( Sono ironico). È stato già scagionato dalla falsa motivazione che ha portato alla sua squalifica, inoltre si è scusato con umiltà affermando di aver capito l’ errore, solo i fatti ci dimostreranno se è stato sincero e ha capito la lezione. Nebis in idem! Troppo moralismo in quella parte di articolo, peccato.
@ Annie (#3951315)
È una differenza sostanziale che non riescono a cogliere, accomunano lo scagliare le racchette col gridare in faccia con veemenza ad un giudice di linea solo per fare polemica, a volte penso che senza certi tifosi facilmente scandalizzabili il tennis ne guadagnerebbe.
@ Taigo (#3951247)
Era un commento perfetto fino a quando non sei andato a ripescare un episodio di Wimbledon riguardante Nole che palesemente ha turbato solo te, nessuno lo aveva mai citato. Si sono viste racchette spaccate in modo assai peggiore.
“ il comportamento del moscovita è totalmente da stigmatizzare, e non è nemmeno la prima volta che in campo è protagonista di scatti d’ira così pesanti”
parole dette che fanno ridere se si considera che non è mai stato scritto del genere su fognini o altri italiani che hanno fatto molto peggio del russo
Guarda tu se mi tocca solidarizzare con il giocatore più antipatico e tecnicamente meno gradevole della top10
@ Taigo (#3951247)
Ma lei considera il giudice di linea alla stregua del paletto che sostiene la rete? Nole ha avuto un eccesso d’ira e ha punito se stesso attraverso la sua racchetta distrutta, sbagliando ma senza coinvolgere indebitamente terzi incolpevoli..è la dignità della persona che in questo modo è stata platealmente toccata nel vivo, la volontarietà lesiva del diritto di terzi, e infatti Rublev non è mai stato sanzionato quando si castigava con la racchetta o se la prendeva con l'”angolo” ospitante il “suo” staff, legittimamente tenuto a condividere con lui tensioni e tripudi
Il problema grosso è che non si giudica con oggettività, ma solo in base al proprio sentire personale e/o a un politically correct a cui sembra che ci si debba attenere a tutti i costi.
Se è vero quello che hanno scritto taluni, cioè che questo tipo di situazione è in soldoni uno sfogo verbalmente aggressivo nei confronti di qualcuno che non ha nemmeno la possibilità di reagire (nemmeno di rispondere a parole), e concordo che questo sia grave, è altrettanto vero che, a meno di situazioni veramente strane, questo tipo di esternazioni sono fatte comunque nei confronti di qualcuno che, col suo operato, sta decidendo del destino del destino del caso, e si parla di tanti soldi e non solo.
Detto questo, ogni comportamento di questo tipo deve essere combattuto, iniziando con i warning per arrivare anche a default o squalifiche per casi più gravi (che non significa certo per forza se si arriva alle mani eh, ci mancherebbe), ma bisogna anche capire che c’è e ci deve essere un regolamento e sulla base di esso si deve agire.
Vedo tantissimi commenti di gente a cui non piace che Rublev a volte sbatta racchette, o inveisca contro sè stesso o perda la bussola e, nonostante agisca nei limiti del regolamento, per loro “merita questo, quello e quell’altro”. Sulla base della loro personalissima opinione.
Se non vi piace un tennista per un comportamento di un certo tipo non tifatelo, siete liberi, ma arrivare a sperare che subisca punizioni anche oltre a quello che è il rispetto delle regole non ha senso, facendo così non siete certo meglio di lui che si autoflagella quando sul campo inizia ad andar male… Tutto qui.
Se ci fosse stata l’offesa verbale non sarebbe stato accolto, seppur parzialmente, il ricorso di Rublev, perchè una grave offesa verbale è motivo di default immediato.
Evidentemente, chi ha deciso sul ricorso del tennista russo ha però ritenuto, sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, che ci sia stato un atteggiamento deplorevole senza che siano state proferite parole offensive, mentre la squalifica era stata decisa sul campo di gioco per l’atteggiamento inappropriato accompagnato da offesa verbale.
@ Taigo (#3951247)
Concordo assolutamente su: “chiarezza nelle regole e trasparenza nella loro applicazione”, anche per ragioni di deformazione professionale !
Naturalmente, questo deve essere l’intento per quanto possibile, perchè nulla è perfetto, ma tutto è perfettibile.
Il comunicato dell’ATP non dice se ha detto o meno quell’insulto in russo ma parla solo di sproporzione della pena. Sarebbe molto interessante se si riuscisse a intervistare chi ha visto tutti i filmati a disposizione dell’ATP per capire se Rublev ha mentito oppure no (anche se dubito lo permetteranno visto che in caso affermativo rovinerebbe senza appello il nome di Rublev). In ogni caso basterebbe informarsi su eventuali sanzioni nei confronti del giudice delatore o del supervisor; se queste non sono state comminate allora forse la verità era quella dei giudici e si è solo voluto graziare il russo.
Che gli serva di lezione,un sacco di volte ha commesso comportamenti non consoni,nella finale a Shanghai un altro pó andava a menare i fotografi perché scattava le foto con il flash,anche se ha ragione ci sono modi e modi per esprimersi,lì meritava la squalifica
Hai ragione.Infatti è da un po’ che non faccio un torneo e magari le regole sono cambiate quindi faccio così : palla contestata, chiamo il giudice arbitro e se non concorda con me gli urlo in faccia.
Voglio sentirmi un uomo con gli attributi e non un moralista.
Certo… Ci fosse qualche ragazzino che conosco.. Però che dici, gli sarei d’esempio vero?
Sono d’accordo su tutto tranne che sulla chiosa finale. Ma perché mai avrebbe dovuto ammettere di meritare una “sanzione esemplare”? In base a quale codice etico avrebbe dovuto fare un tale atto di sottomissione? Io francamente non lo capisco.
Si è “scagliato con veemenza” verso il giudice di linea e l’ha redarguito in modo inappropriato, ok, d’accordo. Va censurato pubblicamente. Ma la sanzione prevista dal regolamento di gioco per tale comportamento è un’altra cosa. Il codice di condotta contenuto nel regolamento ATP prevede le sanzioni per tali comportamenti inappropriati. Le conosciamo tutti, spero. A Shangai un episodio a mio avviso peggiore che vide il russo protagonista nei confronti dei fotografi, aggrediti con fare ancora più minaccioso e intimidatorio (le sarà forse sfuggito, Mazzoni), venne sanzionato dal giudice di sedia, credo fosse Renaud Lichtenstein, con il warning. Non lo cacciò dal torneo, né chiamò il Supervisor, forse perché dotato di maggior personalità o esperienza rispetto alla giudice di sedia di Dubai.
E Djokovic? Lei ha visto la finale di Wimbledon tra lui e Alcaraz? Domanda retorica, certo che l’ha vista. Ebbene, a lei non sembra che quel bruttissimo gesto di disintegrare la racchetta sul palo della rete del Centre Court, col rischio di danneggiarlo (mi chiedo come possa non averlo quantomeno scalfito) non fosse da censurare allo stesso modo? Cosa penseranno i moralisti d’accatto che si sono tanto agitati su questo forum per il pessimo esempio dato da Rublev ai poveri ragazzi costretti a vedere una scena tanto turpe?
La mia, ovviamente, è una provocazione, perché il punto è proprio quello evidenziato da Rublev. Ci vuole chiarezza nelle regole e trasparenza nella loro applicazione. Quella che i giuristi amano chiamare la certezza del diritto. Altrimenti chi stabilirà quali parole determineranno la squalifica e quali no? Chi stabilirà il grado di veemenza che i distruttori seriali di racchette non potranno superare per non incorrere nel pericolo di squalifica? E via dicendo. Ma magari lei ha la risposta anche per questo.
Rublo! sono con te!!!!
ti hanno fatto una gran merdata!!!
e mi meraviglio del giudice di sedia, che niente ha detto …. (ed era lì ehhhh)
Rublo! sono con te!!!!
ti hanno fatto una gran merdata!!!
e mi meraviglio del giudice di sedia, che niente ha detto …. (ed era lì ehhhh)
Su questo hai perfettamente ragione.Il primo a rimetterci è lui.
A parte il fatto che Rublev si è scusato personalmente con il giudice di linea a detta di chi ,tra i giornalisti, era presente durante la querelle,ma “le parole ” non pronunciate gli sono costate una partita e un torneo sabotati e la gogna di essere il russo bugiardo che il prode delatore kazako-ucraino ha provveduto a smascherare. E questa cosa non può passare in cavalleria, se si permettono di truccare partite e rovinare sportivi, nella migliore delle ipotesi per incompetenza o nella peggiore per politica.Se un episodio del genere di delazione fosse accaduto a un tennista di indole zen e senza scazzi, staremmo a parlare del torto subito,senza porci il problema dei modi adoperati dal tennista,che su Rublev per colpa sua hanno influito sul giudizio negativo nei suoi confronti di tutta questa faccenda.
Ovvio che adesso quando Rublev promette di essere una persona migliore vorremmo (e vorrebbe anche chi è attorno a lui) che alle promesse seguissero i fatti .
Te la canti e te la suoni.
Puoi spiegarmi qual è il motivo che ti porta a difendere lo scatto d’ira di Rublev? Per te è una cosa abituale? E’ una cosa normale? E’ un ambiente ideale a te consono? Spiegatemi perchè altrimenti sembra che dovete trovare una scusa non solo per lui ma anche per qualcun altro…non sapendo che pesci pigliare ve la prendete con persone che vi ricordano che certi atteggiamenti non vanno per niente bene e questo vi da terribilmente fastidio….cosa c’è sotto?
Bene, adoro i moralisti… Poi si trovano per strada, uno suona il clacson, e loro vanno fuori di testa… Poi, ogni tanto, trovano qualcuno che……
viva rublev e abbasso i perbenisti…ossia viva il fatto oggettivo e abbasso le narrazioni…
Per l’ennesima volta, la parte forte la scampa alla grande… Complimenti, tanto raccattapalle e giudici sono solo fantocci su cui sfogare la propria frustrazione. Complimenti a tutti
Nel titolo si parla di scuse che però non ci sono state. Rublev è stato probabilmente punito eccessivamente, ma anche lui dovrebbe farsi una domanda o due. Come dice zedarioz, le scuse verso il giudice di linea sarebbero state più che dovite!
Dovrebbe imparare a gestire meglio la rabbia e ci guadagnerebbe lui per primo, soprattutto sui risultati.
Personalmente,ritengo che Rublev oltre ad essersi scusato (spero che quando è accaduto venerdi,sia da monito anche tutti i suoi colleghi a darsi una calmata),ma soprattutto la sua richiesta di modifica fatta all’Atp oltre ad essere più che legittima sia necessaria perché si è creato un precedente pericolosissimo sul default!!!
P.S.: Spero che almeno questa volta chi deve provvedere al cambio della regola provveda immediatamente!!!
Tanto ne combinerà un’altra, per squalificare un giocatore almeno per un mese e fargli fare un corso di gestione della rabbia cosa deve fare, dare una racchetta in testa?
Esatto Mazzoni: il messaggio di Rublev doveva iniziare con le scuse al giudice di linea. La foto che fa il giro del mondo è di lui che urla violentemente in faccia ad una persona con lo sguardo basso che non può a sua volta urlargli, ma deve stare zitto e subire. Non importa cosa gli abbia detto, è come si è posto verso una persona che non poteva difendersi che non andava bene. Poi se le regole ATP consentono un atteggiamento del genere verso un giudice di linea, c’è un grosso problema. Immaginiamo che la partita fosse andata avanti, quello nel dubbio avrebbe avuto la serenità di chiamare fuori una palla dubbia a Rublev? Si sarebbe trovato in enormi difficoltà, e se avesse sbagliato?
Ha ragione Rublev (ma non come intende lui), se l’unica discriminante sono le parole ma non l’atteggiamento, le regole vanno riviste.
ma quale veemenza ..bastava un warnig o un penalty point e stop!
sono d’accordo con la chiosa di mazzoni