Caso Rublev a Dubai: l’appello di Andrey è parzialmente accolto dall’ATP! Restituiti i 200 punti e il prize money (decurtato da una multa)
Continua a far discutere il “Caso Rublev”. Il russo, squalificato nella semifinale dell’ATP 500 di Dubai, ha presentato appello all’ATP contro la decisione subita, ottenendo una vittoria parziale. Andrey venerdì scorso, sul 5 pari del terzo set del suo incontro contro Bublik, si è rivolto con veemenza ad un giudice di linea, a suo dire reo di una chiamata errata. È intervenuto il supervisor del torneo, per comunicare al moscovita che il suo comportamento e soprattuto le pesanti offese in lingua russa al giudice di linea erano inaccettabili, e quindi è scattata la squalifica con la conseguenza della perdita del prize money e dei punti guadagnati con la semifinale raggiunta (ma non terminata). Si è scatenato un vero putiferio di polemiche, in tutto il mondo della racchetta, che ha coinvolto molti colleghi e colleghe di Andrey, arrivati ad invocare anche una sorta di VAR nel tennis per poter controllare oltre al rimbalzo della palla anche parole ed eccessi, inclusi quelli dei giudici.
Ieri abbiamo riportato un nuovo video – girato da un appassionato a due passi dal “fattaccio” – che sembra quantomeno escludere le parole pesanti pronunciate in russo da Rublev. Non è un fatto marginale: il suo comportamento ha passato il limite, e potrebbe già essere stato sufficiente per punirlo con una squalifica, ma la motivazione ufficiale che ha portato alla sua cacciata dal campo, a detta del supervisor del torneo, è stata frase incriminata in russo, confermata dal giudice di linea prima al giudice di sedia, poi al supervisor insieme a Rublev. Il video sembra dimostrare che la frase non c’è stata.
Forse anche per questo, l’ATP ha accolto parzialmente il ricorso presentato da Rublev. Il russo ha riottenuto i punti conquistati con la semifinale (e quindi resta n.5 del ranking ATP uscito stamattina), e anche il prize money di 157.755 dollari, decurtato da una multa di 36.400 dollari.
“L’ATP ha esaminato il ricorso di Andrey Rublev, in seguito alla squalifica del giocatore dalle semifinali del torneo ATP 500 a Dubai”, ha detto un portavoce dell’ATP. “Il processo di appello ha preso in considerazione le testimonianze del giocatore, dei funzionari, nonché un esame di tutto il materiale video e audio disponibile. La commissione d’appello ha concluso che, oltre alla squalifica, le sanzioni accessorie associate alla squalifica – vale a dire la perdita di punti in classifica e del premio in denaro per l’intero torneo – sarebbero in questo caso sproporzionate. In quanto tale, Rublev conserva i punti della semifinale e il prize money per il torneo”.
Una parziale marcia indietro dell’ATP, che ha considerato esagerata la sanzione complessiva comminata a Rublev per il suo comportamento. Si chiude così una pagina tutt’altro che idilliaca, sperando che possa far riflettere sia Rublev che i suoi colleghi (Fils e Moutet nel torneo di Santiago), un po’ su di giri la scorsa settimana…
Marco Mazzoni
TAG: Andrey Rublev, ATP 500 Dubai 2024, caso rublev
@ Psyco Fogna (#3951153)
Sarei curiosa, dopo tutta questa bella prosopopea, conoscere come avete commentato le “sfuriate di Djokovic e Kyrgios e compagnia bella”…ma pensate che gli utenti del sito siano fessi? La vostra difesa ad oltranza è la difesa disperata del tennista che amate e sono certa che siete stati e sarete i più bacchettoni moralisti pronti a puntare il ditino contro i tennisti che non vi stanno altrettanto simpatici, tipo quelli che avete nominato con uno sdegno che vi sgama e vi qualifica
In babilonese!!!
Ma secondo te,se l’avesse veramente insultato in russo,l’Atp gli avrebbe restituito punti e montepremi?
ma alla fine si è capito se rublev ha offeso il giudice di linea in russo o no?
@ Joe (#3951402)
E chi sei tu per entrare nelle complessità di Nole? Certo che prima del campione c’è l’uomo, ma quest’uomo è arrivato ad essere un campione assoluto e su questo possiamo discutere..del resto, per quello che ne so, anche tu puoi avere un carattere complesso, ma non credo che permetteresti giudizi da alcuno sul tuo privato..quanto ai luoghi comuni, fai a colpo d’occhio un rapido calcolo su quanti attaccano Nole alla prima occasione e chi lo difende/sostiene..e guarda caso trattasi del n.1 da un numero ormai infinito di settimane..sorry, ma tutto porta a pensare che i commenti “originali” siano i miei e quelli banali siano i vostri
@ Peter (#3951435)
P.s. e ribadisco: la giudicessa si è alzata quasi subito e saltellava sorridente, accolta come un’eroina, il giudice di Rublev era avvilito e mortificato, vedi tu quali sono state le conseguenze più pesanti fra i due interessati
@ Peter (#3951435)
Quindi si punisce la sorte, la sfortuna di cui l’autore non è colpevole: ergo o non si esonera nessuno dei “tiratori involontari” o si vieta di agevolare la palla ai raccattapalle, cosa che escluderei..io ho rivisto il gesto di Nole, cosa che non hanno fatto i giudici: non c’è violenza stizzita, né la volontà diretta di punire alcuno: basta guardare la foto dell’articolo per capire che Rublev non ha certo detto paroline dolci al poverino, la differenza fra le due intenzioni non richiede uno scienziato per arrivare, volendolo seriamente ma volontà che ai tempi di Nole è completamente mancata,
ad un’equa valutazione
A volte è anche solo la conseguenza del gesto:se sei fortunato prendi il telone e finisce lì,se come Nole colpisci qualcuno che si fa male,le conseguenze sono poi tragiche tipo l’espulsione.
Annie, di luoghi comuni sei piena anche tu e sei l’ultima persona al mondo a poter sostenere di essere oggettiva. Non odio Novak, affatto, semplicemente non condivido certi suoi atteggiamenti. Novak è un personaggio complesso, occorre prendere atto che nel suo intimo ci sono anime opposte che a volte emergono.
Pensa al terribile e pericolosissimo gesto del tennista che finita la partita lancia una o due palle al pubblico.
Purtroppo per quanto contorcano i regolamenti queste decisioni devono essere prese da un giudice che le valuta nel contesto e l’errore succede per definizione.
@ Taigo (#3951112)
Ma veramente vorrei contare le racchette spaccate da Rublev, Murray, Zverev, Medvedev, Rune, Fognini, per fare una simpatica classifica degli spaccatori seriali, visto che, con quello che vedo da tempo, fra tutti questi mi sembra che quello che tiene di più alle sue racchette sia proprio Nole..e non mi stancherò mai di ripetere che ha fatto più male lo sfogo di rabbia al giudice di linea, comunque pubblicamente ferito nel suo amor proprio, da parte di Rublev che la palla di Nole per pura sfortunata casualità atterrata sulla giudice assurta invece ad eroina del torneo..perché se si deve sanzionare il gesto, tutti i tennisti che inviano le palle ai raccattapalle a gioco fermo devono essere espulsi, e il tennis si sarebbe già estinto
Ma va ? Ma chi l’avrebbe mai pensato ?
In barba ai puntatori di dito ” Dovete frustarlo : non si va così davanti ad un giudice di linea “.
L’ATP dovrebbe declassare Dubai a 250 e portare Buenos Aires ad ATP 1000. Pessima organizzazione che lede l’immagine dell’organizzazione ATP e quindi del tennis professionistico mondiale.
Poi al limite a Rublev per punizione e penitenza lo si può mettere a fare il giudice di linea in un torneo femminile, con il permesso alle tenniste di andare la a fargli le linguacce ! 😆
Chi avesse un apparato… potrebbe togliere le voci dei commentatori e del GA: “Bublik leaves by six games to five”.
Poi andrebbe amplificata la voce di R., per capirci qualcosa…
Ma così è impossibile, a meno che non si abbia l’udito di Nembo Kid… 🙂
🙂
In ogni caso è uno sfogo isolato di 4 secondi, non più.
Nemmeno poi reiterato al GA, che sarebbe il responsabile della “svista”.
Chiodi e martello, dai. 😉
Ma… non si ascolta nulla di chiaro e inconfutabile !
Le voci dei commentatori sopra e il brusio della gente… 🙁
Mi puoi mettere in dettaglio oarola per parola, letteralmente che ha detto ?
Dall’inizio alla fine.
In russo (?) e in inglese ?
(poi fatti assumere dall’ATP…, coadiuvato dalle consorte 😉 )
(P.S.: “debil” è vocabolo russo ?)
@ Pier no guest (#3951068)
Finalmente un po’ di luce e buon senso in questo commento, in un marasma di post in cui si fatica a comprendere la differenza di gravità tra una racchetta spaccata in terra ed un’aggressione, nei toni e nel linguaggio del corpo, ad un altro essere umano, perdipiu’ ufficiale di gara. Fatto deprecabile al di là della sanzione comminata e di come si sia sviluppata. Rublev ha sbagliato. Fine. In quale povertà di valori ci stiamo velocemente trascinando. ….
Guarda che se una persona non sbava bile e furia e non si infervora all’impazzata non vuol dire che sia una persona non vera.
Avere comportamenti sereni non è un ideale utopico di antipatici personaggi moralizzatori ma un obbiettivo che ognuno di noi dovrebbe raggiungere. Chi non è sereno con se stesso e fa danni agli altri ha dei problemi e ha tutta il mio dispiacimento ma va aiutato perchè non sta bene. Non mettetela come un Guelfi e Ghibellini
non bisogna essere contro per forza. Abbiamo stigmatizzato in tanti il comportamento negativo di Rublev, nessuno lo vuole condannare e distruggere come persona ma deve essere aiutato e lui deve farsi aiutare anche se so che in tanti non lo vogliono ma si può fare in tanti step in modo da potersi arrivare in modo più soft.
@ pablito (#3951148)
ecco il link: https://twitter.com/tennismasterr/status/1763879757995753814?t=luxyUNFdhlo82aAilpaORg&s=19
@ pablito (#3951148)
Di cosa stiamo parlando esattamente? Si sente chiaramente, nessun labiale. Mia moglie, che è russa, conferma. Ma ero riuscito a sentirlo anche io. Questo a prescindere dal fatto che sono dalla parte di Rublev e credo che gli ufficiali si siano comportati male. Ma non ci sono discussioni sul fatto che abbia detto “Debil” per me.
Altri in passato per episodi simili (verbal abuse) sono stati squalificati. Stessi episodi decisioni diverse.
E’ una costanza in tutti i campi, sportivi e non.
@ Sparring partner (#3950941)
Quindi il tuo tribunale ha già condannato il giudice di linea delatore sulla base di quei 2 ridicoli secondi che non prendono la parte precedente dello sfogo? Visto che ha giurato su Dio deve aver detto la verità, vero?
Le pene dei giudici malvagi dove sono? Se hanno mentito su Rublev allora devono essere squalificati loro
Concordo, sono incommentabili, il tipo di persona che veramente fa paura nella “vita reale”.
Rublev sicuramente avrebbe bisogno di lavorare su sè stesso, ma preferisco qualcuno onesto nelle sue parole ed emozioni, per quanto leggermente fuori controllo, se non si parla di violenza (che non c’è), rispetto a chi è pronto a riservare odio e cattiveria senza limiti a chiunque non rispetti pedissequamente il suo ideale di qualcosa. Per ogni cosa son pronti lì ad aggregarsi nello spargere odio oppure a giudicare con un maglio severo e inflessibile -.-
Ragazzi, McEnroe e Connors facevano delle cose non corrette e questo non significa che se 40 anni fa chi doveva giudicare sbagliava adesso si debba continuare in questo senso.
Esiste l’evoluzione della specie, delle menti, della consapevolezza della maturità sociale. Sono consapevole che Rublev avrebbe bisogno di una terapia per canalizzare la sua rabbia, non ce l’ho con lui perchè è vittima di se stesso però nel mentre non può creare altre vittime nel suo percorso. Capisco che in questa società in molti si portano dietro una fonte di rabbia mica da ridere e vogliono arrogarsi il diritto di sfogarsi con moglie, figli, dipendenti ecc. ecc. ma udite udite in realtà tutto questo è terribilmente sbagliato e questa energia negativa che sentite in pochi secondi di dover sprigionare non è sana ed esprime la tossicità interiore di chi la esprime. In una società evoluta i Rublev e tutti quelli che hanno problemi di rabbia pesante doevoni essere aiutati per far si che possano stare meglio perchè tutti i Rublev di questo mondo sono vittime di se stessi ma non devono creare altre vittime come fosse un virus che moltipli il dolore.
Ma lasciali perdere, che stanno fuori.
La maggior parte di quelli che non riesce a contestualizzare poi scaglierebbe senza rimorsi la prima pietra contro altra gente senza sentirsi minimamente in colpa.
Non è difficile capire che, per quanto urlare come ha fatto Rublev sia sbagliato, la situazione qua sia stata gestita non male, ma malissimo, per precedenti, fatti e prove sotto gli occhi di chiunque voglia vedere.
Orsù. 🙂
“Si sente” cosa ?
La voce è coperta (o comunque distorta) dagli applausi.
Che si fa ?
Convochiamo un moviolista e un “lettore labiale” ? 😉
Facciamo allora pure un’indagine sul “personaggio delatore” ?
Chi è ?
Quali le sue origini ?
A che titolo stava in campo ?
A che distanza stava dall’evento ?
Cosa lo ha spinto alla immediata, subitanea (d)relazione (inizialmente al GA) ?
I GA devono comunque “sottostare” al Supervisor ?
La Tourte e forse anche Lahyani, Bernardes, la Asderaki o arbitri con personalità, non avrebbero accettato tout-court, ma avrebbero (credo) perlomeno approfondito…
Non si gioca mica a rubamazzetto ?
(e in diretta mondiale)
Il supervisor di Dubai, dall’incedere ciondolante e dal fare arrogante e intransigente, andrebbe sollevato dall’incarico “sine die”… 🙂
Comunque.
Anche basta, no ? 😉
no,doveva battere Rublev per andare sul 6 pari.Se fosse accaduto, tie break e, se non sclerava di nuovo, forse la finale e così via,quindi comunque è stato falsato parzialmente un torneo per il dilettantismo della gestione arbitrale
In ogni caso il verdetto non dice che le parole in russo di Rublev (quelle dette prima di inveire in inglese a breve distanza dal giudice di linea) sono state fraintese ma solo che la pena è sproporzionata.
Di nuovo, quel video di 2 secondi non dice niente, perchè si vede Rublev iniziare a prendersela già da prima (appena finito il punto) ma poi la visuale si sposta per qualche secondo su Bublik e non è chiaro ciò che viene detto perchè coperto dal rumore del pubblico. Probabilmente hanno considerato che gridare fottuto idiota a distanza in una lingua poco diffusa e poi urlare in faccia a un giudice di linea non sia un comportamento da sanzionare gravemente (lo suppongo perchè non vedo provvedimenti contro i giudici della partita). Chissà cosa ne pensa la Kato di questa situazione. Ah, faccio presente che quando scompariranno i giudici di linea poi rimarranno comunque il giudice di sedia, i raccattapalle e infine pure il pubblico con cui prendersela.
Quelle vanno bene?
@ pablito (#3951091)
Sono sicuro che in tutta questa storia le uniche offese vere saranno quelle che Lahyani avrà rivolto, nella loro chat interna, al Supervisor Roland Herfel per la sua pessima performance di Dubai.
Una decisione quantomeno infelice che non solo ha esposto l’ATP a questa penosa marcia indietro, ma che ha pure creato un pericoloso precedente che potrebbe ingenerare aspettative o polemiche in prossimi tornei.
Cosa succederà quando Djokovic spaccherà con veemenza la prossima racchetta contro il sacro palo ligneo della ancora più sacra rete di Wimbledon???
@ tinapica (#3951058)
La retromarcia è parziale solo perché non si può rigiocare la partita. Bastava un warning. Infine chi non ama le intemperanze di alcuni tennisti si dial a padel. Il tennis non è per educando!
Praticamente l’opposto della prima versione ufficiale uscita praticamente su tutti i media Detto questo Rublev una calmata potrebbe anche darsela Anche se a essere onesti non è l’unico
In un video si sente chiaramente che Rublev dice “Debil”, qualcosa paragonabile a idiota, in russo.
– Ha parlato inglese.
– Non offese dirette.
– Lo sfogo è durato qualche secondo.
Ç’è dell’altro materiale a confutare ?
🙂
È sperabile segua (per vie interne) una nota di demerito al Supervisor e alla giudice arbitro per la superficialità con cui hanno “comminato” la sanzione e sentenziato con prove sommarie, senza approfondire e senza tenere in debito conto le difese espresse al momento da Andrei, creando un caso e uno “scandalo” di cui l’ATP avrebbe fatto volentieri a meno. 😉
Sperabile… 🙁
@ Joe (#3950959)
quindi il terzo giudice di linea ha deciso il tutto?????? come diceva una canzone di goldrake: ma chi è? ma chi èèèèèèèèèèèèèèèèèèèè? la prossima volta sarà l’accompagnatore in campo che notoriamente deve parlare più lingue o il fisioterapista ufficiale che andando a put…ne in ogni dove conosce tutti i gerghi mah …. o facciamo votare al pubblico cosa ha sentito …
nel tennis esistono regole, la sanzione doveva essere quella prevista da regolamento nel caso di quel comportamento e basta (un lettone difficilmente trova uno che parla lettone tra i giudici di terzo livello), ma d’altronde i woke hanno reintrodotto il giallo di squadra per i gobbi e quindi è normale che questi si aspettino la cacciata del russo (o dei russi) da tutti i tornei mah di nuovo …..
pero’ secondo me ti stai scaldando troppo pure….anche quelli che tu nomini hanno espresso la loro opinione.e comunque l’atp ha ammesso con il suo passo indietro il proprio errore condizionato da un giudice che ha ammesso cose inessate.l’attuale sanzione è giusta proporzionata all’accaduto reale.
Taigo, ti sottoscrivo in pieno su tutto, inoltre sono stupefatto da questo ergersi a censori senza costrutto. Qualcuno continua a parlare scandalizzato di bullismo in un contesto dove il bullismo è citato non a sproposito, di più!!! (mi verrebbe da scriverlo in maiuscolo). Se dovete argomentare almeno cerchiamo di definire cioò che è coerente con i fatti e ciò che non lo è. Il comportamento di Rublev è censurabile, punto! la modalità in cui è maturata la sanzione (e la tipologia) è completamente sballata. Sembra che in questo sport ci siamo dimenticati di McEnroe (per cominciare dal passato), Connors e per finire ai tempi nostri con Kyrgios e compagnia. Rublev, per detta di tutti, è una delle persone più carine, sportive, empatiche e rispettose in campo e fuori dal campo. Ha sempre avuto qualche momento di “follia” che ultimamente si è accentuato, proprio per questa ragione occorreva riportarlo sulla retta via con una modalità sanzionataria adeguata e non a “cazzum”.
E sulle corride di maggio,non hai nulla da dire?
Quelle ti piacciono tanto,giusto?
Sconfortante.
Rublev è corretto verso i colleghi? Si.
Può urlare in faccia ad un giudice? No, nessuno può.
Può scagliare una palla come fece al Roland Garros 2022 colpendo il berrettino di un inserviente(guardare il video prima di rispondere, guardarlo bene)? No.
Ha senso che si picchi dopo un errore per frustrazione? No, può ma non ha senso.
È opportuno che inveisca pure durante un’esibizione? Non direi lo sia.
Ma soprattutto:quanti giocatori sono soliti manifestare in quel modo la contrarietà verso il giudizio di un giudice?
Pochi e solitamente prendono la via degli spogliatoi.
Nessuno ha dato dello scorretto a Rublev ma perdonarlo per il singolo gesto anche no.
E chi non è su questa linea educativa spero non si comporti così in campo o che non giustifichi magari il figliolo.
Altrimenti il perché di una certa deriva educativa è ancor più confermata anche dall’atteggiamento di chi si fregia d’essere pure un garantista.
Fair play? Io ricordo che il premio Edberg dovrebbe essere dato a chi ha, atteggiamenti diversi da Rublev che, sia chiaro, è un ragazzo con problemi di autocontrollo piuttosto evidenti (e mi dispiace).
@ Joe (#3950961)
Il tuo “danno d’immagine” è il solito luogo comune utilizzato da chi odia Nole..io che lo amo lo ricordo aiutare a Roma gli addetti ad asciugare il campo, applaudire ripetutamente Jannik che lo stava battendo, riparare dalla pioggia il raccattapalle, spendere parole di sostegno per i colleghi meno titolati, sfogare magari col “suo” team le frustrazioni per fortuna rare visti i suoi preponderanti momenti di gloria
che si dia comunque una calmata..
@ Abc (#3950942)
Ma non si deve, nè si può, in questo caso, esulare dalle parole effettivamente pronunciate perché esse, non l’urlo in faccia, sono state addotte qual ratio dell’immediata espulsione.
Si scriva nero su bianco nel regolamento che chiunque si rivolga alterando il tono di voce a chi giudica debba subire automatica immediata espulsione, piuttosto. Ma non mi pare che il regolamento attuale preveda ciò.
Ma le regole cosa dicono sia in caso di insulti sia in caso di veemenza verbale nei confronti di un giudice di linea? Esisterà pure una regola a riguardo
@ sander (#3950937)
D’accordo, ed il problema c’è già, drammaticamente evidente nelle nostre strade.
Ma questa parziale retromarcia punitiva è un altro paio di maniche: significa che ammettono di aver sbagliato a valutare quanto accaduto e la sua gravità: a questo punto Rublev ha tutto il diritto di riperdere la pazienza, ma molto di più.
O si adotta un atteggiamento univoco ed indiscutibile per cui chi urli in faccia a chi giudica debba subire inevitabile automatica espulsione o si stabilische che se non è chi giudica dal seggiolone a comprendere pienamente i presunti insulti in Lingua straniera non si può dar luogo ad una espulsione. Ambiguità come quella mostrata in questo caso non fanno altro che minare la rispettabilità del giudizio.
Sono perfettamente d’accordo con te, che ti hanno pure messo un meno. É la cultura imperante di giustificare chi non ha giustificazione, di credere che si possa fare ciò che si vuole, vale purtroppo anche in altri campi.
Chi sarebbero i bulli?
In tutta onestà mi sembrava di avere espresso una semplice opinione alla luce di questa marcia indietro dell’ATP, dopo che, peraltro, sin da subito avevo espresso l’avviso che, regolamento alla mano e alla luce di un’analisi spassionata ed obiettiva dell’accaduto, la squalifica di Rublev appariva del tutto sproporzionata rispetto agli eventi oltre che discutibile nella procedura assai sommaria seguita.
Si trattava di un’opinione e non già di un’apologia di reato! Peraltro, si trattava di un’opinione espressa pubblicamente anche da alcuni colleghi di Rublev.
Purtroppo, come spesso accade, questo semplice commento è bastato a fare uscire fuori dalle loro tane i veri bulli o, se vogliamo, i bulletti da testiera.
Cari autori di questi giudizi così carini e vari utenti MarcoP, Alan74, e chik67, che vi riconoscete in essi, a mio modesto avviso vi comportate come dei talebani de noantri, come dei perbenisti della domenica, pronti a scagliarvi con il ditino moralizzatore contro il primo che passa, salvo poi rubare dalla cassetta dell’elemosina in chiesa. Non siete molto diversi da quell’esagitato che ieri era arrivato ad accostare il povero Rublev a quelli che per motivi d’onore sbudellavano la moglie negli anni cinquanta, salvo poi ammettere candidamente che se qualcuno gli avesse urlato addosso come Rublev lo avrebbe sistemato “a modo suo” (ossia alzando le mani) nel giro di 30 secondi!
Voi poveretti non sapete distinguere una mela da un pera e di conseguenza non siete in grado di riconoscere chi, pur prendendo le distanze da interperanze come quella di Rublev vista ieri (come andrebbero censurate le sfuriate dei vari Djokovick, Kyrgios e compagnia bella), ha semplicemente osservato che – come accaduto in altri casi – lo sfogo di Rublev (che non aveva pronunciato nessuna offesa) andava semplicemente sanzionato con il warning.
Una cosa è innegabile, il furioso Rublev prende tremendamente sul serio le sue partite.
Va bene accettiamo la decisione dell’Atp. Ciò non toglie il comportamento inqualificabile di Rublev, e non è la prima volta, che a dieci centimetri dalla faccia urla cose irripetibili ad un povero giudice di linea. Esistono goccine miracolose in commercio, le diamo anche alla mia mamma anziana, chi può giri la notizia a Rublev
la giustizia alla fine fa sempre il suo corso il resto è fuffa. giusto così
Mah… dici peggio la toppa… in realtà è una toppa contro i bulli perchè riduce la pena di R.
Ricordo, che, per la nuova politica straniera del “politically correct” (ma in realtà questa volta gli stranieri l’hanno “copiata” dall’Italia, perchè la Costuzione italiana è stata sempre contro i bulli) in caso di dubbio sugli insulti, l’ATP è moralmente obbligata ad intervenire.
Poi sono d’accordo con chi dice all’ATP di esaminare i video con dei traduttori e di squalificare dopo (un traduttore potrebbe sbagliare, cioè pensare di aver sentito “live” una certa frase, ma poi la registrazione mostrare che non era stata detta). Non è una cosa che farebbe allungare SEMPRE le partite di ore, visto che, per fortuna, di insulti&minacce bulle non se sentono tantissime a livello professionistico.
Il caso Rublev potrebbe far capire all’ATP di dichiarare che d’ora in poi farà come sopra (anche per punire DOPO la partita chi non venisse subito “beccato”)… diciamo che se invece l’ATP dirà: “eh, non ci importa, decideremo così: se lo fa uno protetto tipo Z. fingeremo di non sentire gli insulti, mente se lo fa uno non “protetto”, nel dubbio lo squalificheremo sempre anche senza “Var”, allora perderà di credibilità…
per il bene di Rublev concordo totalmente..
Match Ruud/Rune, fasi finali del 3 set, Ruud aveva rimontato un passivo di 2-4, Rune tira un violento diritto inside-out che viene valutato out; Rune, visibilmente irritato, guarda da lontano il giudice di linea e sarcasticamente alza il pollice destro verso di lui; gesto estremamente antipatico che conferma il carattere spocchioso del danese, però nessuna violenza verbale e nessun comportamento minaccioso e/o intimidatorio e, giustamente, nessuna sanzione.
100%
Se preferisci ti mando un piccione viaggiatore con un foglietto, con i contenuti scritti a mano, in bella calligrafia. Occhio però perchè ti potrebbe ..
Non mi sembra che il giudice di linea cercava di fargli sgambetto mentre passava dalla sua parte o sbagliava apposta le chiamate contro di lui o gli faceva le pernacchie prima di servire.
Ragazzi bisogna contestualizzare le situazioni. E’ evidente che la società, espressione degli enormi difetti dell’uomo esprime una giustizia spesso “ingiusta” perchè più l’uomo è pregno di paure, rabbia, subpersonalità e più la società ha problemi e gli stessi giudici non sono perfetti. Bisogna scindere le cose e avere la serenità mentale per vivere bene e non farsi irretire dalle esperienze e emozioni negative del passato, altrimenti si diventa vittime del passato o delle subpersonalità o malvagità altrui. E’ un percorso che bisogna fare. Lo stesso Rublev deve fare un percorso che lo porti a gestire la sua rabbia che probabilmente ha origini fin da bambino.
Ecco quest’altro! Ma chi se ne frega se ti dà fastidio l’atteggiamento di Rublev, che tra l’altro è uno dei tennisti top più corretto del circuito assieme a Sinner e de Minaur. Ma scusa, che metro di giudizio hai?
Mi sono perso cosa è successo a Fils….
se a te piace la reazione del russo a prescindere dall’insulto….beh…hai dei problemi!
Ottimo commento, serio ed equilibrato; concordo totalmente.
bene l’atp a ritornare sui suoi passi e lasciare sanzioni consone alla rezione di rublev.sarebbe stato ancora meglio sanzionare sia fils che moutet per delle reazioni pari a quelle di russo .
Ovviamente non potevano tornare indietro: a me sembra una decisione saggia (ma, ricordo male, o erano 6-5 non 5 pari e forse pure Bublik alla battuta?)
L’ATP ha considerato materiale video. Spero che abbiano considerato dei video più significativi, perché quello che abbiamo visto noi mi sembra assolutamente non rilevante… pochi secondi che non dimostrano affatto cosa abbia detto Rublev durante la sua protesta. Nel video c’è a mala pena una frase, ma per il resto?
P.S. Sono un estimatore di Rublev.
Ai miei occhi, i danni all’immagine rublev se li procura ad ogni partita.
Sinceramente mi hanno sempre dato fastidio le sue esternazioni che, ripeto, sono presenti in quasi ogni suo incontro.
danno d’immagine….lo dici perchè sei esperta vero?
scendi da questo albero, era una partita di tennis fra adulti…
esatto…il terzo giudice di linea che parte tutto bello tronfio ad accusare Rublev fin da subito mi aveva lasciato perplesso…..io mi sarei chiesto…chi sei? hai manie di protagonismo?…siamo sicuri che hai sentito bene?
@ Joe (#3950947)
crociate contro il bullismo e chi lo minimizza non sono mai senza senso.
su questo sono d’accordo
si bravo, dai lezioni di comportamento dall’altezza di una tastiera…ma per favore
Tutto sommato gli è andata bene. Mi auguro di non vederlo più urlare o darsi le racchettate nei marroni.
ma smettitela con queste crociate senza senso.
@ Taigo (#3950926)
Ma per piacere, il danno d’immagine Rublev se lo crea da solo, costantemente, se non mette a freno i suoi autolesionismi, le sue continue irritate lamentele, il suo criticare puntualmente i punti dell’avversario, insomma il suo latente nervosismo e congenita presunzione che lo esporranno sempre a sgradevoli sfoghi come questo, che avranno diversi incolpevoli “capri espiatori”..e va benissimo ridurre la sanzione, non è la punizione Atp che conta, la “spada di Damocle” è il limite caratteriale che questo giocatore
si porta dietro
concordo, per come è maturata non ci stava affatto la squalifica. Quel terzo giudice di linea che ha sostenuto l’esistenza di ingiurie in russo andrebbe quantomeno “indagato” per evitare il ripetersi di situazioni simili. Grande errore di arbitro e supervisor a credere al “primo che passa”. Rublev doveva essere sanzionato pesantemente in campo con la perdita del game e successivamente con grossa multa in denaro, è stato fatto un grande errore senza se e senza ma. A Rublev bastava una diffida per i match successivi come è stato fatto anche con altri (Kyrgios mi pare).
@ Taigo (#3950935)
stai dicendo che condoni il bullismo? perchè di quello si trattava, esulando dalle parole effettivamente pronunciate.
Un uomo vive da separato in casa con la moglie. Lei gli fa dei piccoli scherzi quotidiani per irretirlo, gli cambia di posto alle cose, gli nasconde il cellulare, etc. Un giorno lui ha un meeting in start working ma un minuto prima scopre che gli é stato tagliato il cavetto del mouse.
Si alza col PC in mano, corre a brutto muso dalla moglie e le urla: “la devi smettere di fare queste cose infantili!”.
Successivamente la suocera di lui afferma che il genero ha dato di put*ana a sua figlia. L’uomo giura su Dio che non é vero, ma il giudice della separazione si dice costretto a dar ragione alla signora e lo butta fuori di casa sua.
La storia finisce sui social, dove diverse persone indignate affermano che la sentenza sia giusta, a prescindere dalle parole che ha detto il signore, perché se un uomo alza la voce con una donna allora é patriarcato signora mia, e poi poverini i bambini.
Piú o meno fino a ieri la storia di Rublev era simile a questa che mi sono inventato. Perché una storia come quella che ho scritto sopra non puó succedere nella realtá, giusto?
Continuate a mandare messaggi fuorvianti e tossici per la società e per i ragazzini che ci leggono. Ragazzi, il comportamento di Rublev è stato aggressivo e ha espresso violenza nei confronti del giudice di linea. Ergo è stato giusto squalificarlo. Per usare violenza non serve parlare, bastano i gesti. Bisogna abituarsi a gestire le emozioni altrimenti è un grosso problema per la società
La squalifica non ci stava affatto e il caso della Williams era diverso. In qual caso, se non ricordo male, la giudice di linea sostenne di essere stata minacciata dalla Williams. Rublev non mi sembra abbia minacciato nessuno, né qualcuno lo ha sostenuto. Semmai lo hanno accusato di avere insultato, ma non sembra sia andata così.
Ma ancora insisti? Ma falla finita che fai più bella figura
Felice per Rublev che non meritava di perdere anche i punti ed il V posto. Il premio invece doveva finire in un fondo per far della beneficenza !!
Classica decisione salomonica che sconfessa totalmente il Supervisor del torneo di Dubai, ma non risarcisce (né potrebbe farlo) il russo del pesante danno d’immagine subito in quanto accusato di qualcosa che non aveva commesso, per non parlare del danno professionale per essere stato ingiustamente privato della possibilità di accedere alla finale di un 500.
non si può urlare in faccia ad un ufficiale di gara. in nessuno sport. e in tutti gli sport se lo fai vieni espulso dalla competizione.
poi nel tennis ce ne dovrebbe essere uno solo, su un bel seggiolone, mentre la valutazione del in e dell’out dovrebbe essere gestito dalla tecnologia.
Quando dico che si è creato un precedente intendo dire,che qualunque giudice di linea potrà sostenere che una giocatore ha usato epiteti in una lingua poco conosciuta e di conoscerne il significato,e fare squalificare in giocatore.Fatto per me gravissimo!!!
Mi pare ci sia la regola che i giocatori non debbano parlare con i giudici di linea. Rublev ha sbagliato, punto. Se il giudice di linea capisce fischi per fiaschi amen, non è mica obbligato a tutte le lingue parlate nel tour.
lo dice la stessa ATP che hanno preso in considerazione anche i video.
Mio suocero triestino e buon tennista avrebbe detto: peggio il tacon del buso.
Mi dispiace ma non sono d’accordo con il pensiero di Marco Mazzoni,condivido che deve far riflettere Rublev e gli altri suoi colleghi,ma si è creato un precedente a mio avviso gravissimo con la squalifica del russo accusato da un altro giudice di linea e non dalla vittima (ndr),di insulto in lingua russa.Oltre al danno d’immagine che ha subito Rublev,ha subito anche la possibilità si potersi contendere la finale ed ovviamente il titolo,quindi 300 punti e tanti dollaroni in piú,e se questi punti a fine anno saranno decisivi per amdare alle Finals o altro,chi lo risarcira’ Rublev?
Con la restituzione dei punti e prize money,di fatto l’Atp ha ammesso l’errore,ma ha creato un precedente che dovrebbe far riflettere sulla gestione sempre più confusionaria e un presidente sempre più inadeguato e raffazzonato!!!
P.S.: solo in quest’ultima settimana prima i campi dell’Atp di Santiago e poi il caso Rublev…
Peggio la toppa, si.
E’ da evidenziare che, nè il giudice di sedia nè quello di linea contro cui si era rivolto Rublev, avevano inizialmente detto alcunchè. E’ stato un altro giudice di linea (il famoso buon samaritano), che è andato dal giudice di sedia e gli ha detto che lui, essendo di lingua russa, aveva capito tutto, compresi i gravissimi insulti rivolti all’altro. Senza l’intervento del giudice traduttore (figura nuova, che mancava) l’episodio si sarebbe risolto sul campo, forse anche senza il warning (che sarebbe stato meritato).
Credo che sia stata una soluzione equilibrata, tutto sommato con la squalifica ci ha già rimesso parecchio, andare oltre sarebbe stato un eccessivo accanimento.Inoltre credo che venga colpita la recidiva, per cui ripetesse questo comportamento, sulla cui inaccettabilità mi sono già espresso prima che uscissero prove che ne alleggerissero la posizione, la sanzione sarebbe più grave.
Inoltre vanno sempre considerate le provocazioni: Fils e Moutet si sono comportati male, ma provate voi a giocare nella corrida di Santiago, ieri Baez è stato un campione anche nella capacità di resistere al comportamento ignobile del pubblico di quel torneo, comportamneto che is ripete di anno in anno.
@ tinapica (#3950897)
Io fossi Rublev farei causa al giudice di linea perché si è inventato il fatto delle offese. Ad ogni modo è cosa buona non scroccare e spendere un po’ di soldini per il falco.
Il video di ieri (pochi secondi) non dimostra nulla.
Non è per quello che gli hanno restituito punti e prize money.
El tacòn xe peso del buso!
(fossi in Rublev adesso mi incazzerei il doppio)
Grazie redazione. Avevo posto la domanda sui punti proprio stamattina.
Giusto così, li aveva guadagnati sul campo. Speriamo che impari la lezione e riesca a controllarsi in futuro. Perchè è un bel personaggio, fumantino, e cmq apprezzato da tutti per la sportività. Aveva già dato segni di instabilità a fine anno in un’esibizione in cui sbroccò pesantemente col giudice di sedia. Magari stavolta impara davvero.
Mi sembra una buona decisione. La squalifica nel match ci stava. Il caso è molto simile a quello di serena qualche anno fa. Le proteste comunque secondo me andrebbero esternate (con dovuti toni e modi) solo nei confronti dell’arbitro