La veneta Maria Elena Camerin, da Serena Williams alla prima volta in un torneo di padel: “Bellissimo, chiederò a Roberta Vinci di giocare insieme…”
Perse, ma giocò un match spettacolare. Anno 2007, Maria Elena Camerin – 41enne veneta di Motta di Livenza, oggi tecnico federale ed ex numero 41 al mondo di tennis – sfida Serena Williams agli Us Open. Parte male, poi gioca un gran tennis ma perde 7-5, 6-2 contro la più forte di sempre. “Vero, quella notte me la sono goduta, feci dei punti bellissimi, ho un ricordo stupendo pur avendo perso”. Diciassette anni dopo – sembra impossibile – affronta una prima volta con una racchetta tra le mani. Succede al Venezia Padel Club, dov’è di scena il torneo Mediolanum Padel Cup 2024, un Open Fitp all’insegna della ‘padel democracy’: ci sono alcuni tra i migliori giocatori e giocatrici italiani, ma anche agonisti Fitp dei diversi livelli di classifica.
“Non è andata nel modo migliore, in coppia con la mia amica Maria Chiara Mascherin ho perso contro due avversarie molto forti, ma mi sono divertita da pazzi!”. Bene, a questo punto la domanda è d’obbligo: più difficile avere Serena Williams di fronte o le pareti di vetro alle spalle? “Beh come difficoltà non c’è male dai! (ride) Giocando molto poco a padel con i ‘vetri’ non è che abbia tutto questo feeling ed è per questo che accorcio al massimo e cerco subito la rete, però è davvero divertente, ho giocato con una mia carissima amica e questo è una cosa che ha reso tutto molto bello, d’altra parte era la mia prima volta in un torneo…”. Ai tempi in cui giocava a tennis il doppio le piaceva eccome e ripeteva spesso: “Il singolare ti lascia sola con te stessa mentre il doppio ti consente di condividere gioie, dolori, vittorie e sconfitte con una amica prima che una compagna”.
Sul tappeto da padel ecco di nuovo quelle emozioni: “Con chi è al tuo fianco devi essere in sintonia – spiega – fuori e dentro al campo, sennò non si accende la giusta scintilla. Ritrovarsi a giocare con chi è anche tua amica è una cosa preziosa, ed è proprio quello che è successo qui a Venezia perchè Maria Chiara è una mia amica, mi ha chiesto di giocare insieme il torneo Mediolanum Padel Cup e mi sono davvero divertita!”. Una vita da ‘pro’, tecnico federale di tennis e ci può ancora essere una prima volta. “Sì lo è stata – rivela Maria Elena Camerin – non avevo mai giocato un torneo di padel prima. E devo dire che l’organizzazione di questo evento mi ha fatto tornare indietro nel tempo. Sono arrivata qui da Jesolo, ho visto gli stand, le luci, l’atmosfera, gli sponsor e poi il badge con il mio nome, il pubblico, gli applausi e quell’elettricità prima di una partita, mi è sembrato di rivivere i momenti che ho vissuto da giocatrice professionista. Sono state piccole ma bellissime emozioni”. Emozioni che ha intenzione di vivere di nuovo: “E’ bella l’atmosfera di eventi come questo, perchè i tornei Open, tra le altre cose, offrono la possibilità agli amatori di provare il brivido di sentirsi ‘pro’ senza che si rinunci all’aspetto più ‘alto’, che in questo torneo è evidente nello spessore di molti giocatori e giocatrici di grande livello, alcuni anche nel giro delle nazionali. Mi hanno detto che Mediolanum Padel Cup si ripeterà in altre città in giro per l’Italia e voglio giocare ancora. Sapete che vi dico? Adesso telefono a Roberta Vinci e le chiedo di farlo insieme. Lei gioca a destra vero?”.
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Ma smettila di dire fesserie in continuazione, il padel è stato inventato in America LATINA più precisamente in Messico e ci gioca soprattutto tutto il mondo latino (Spagna e Argentina su tutte) altro che americani, biliardo idem se proprio vuoi fare paragoni perché non citi lo snooker inglese, tavolo immenso con bilie piccolissime..
Quello è un altro discorso!!!
Ahahahahaahah!!!
Credo che tu confonda il “padel” con il “paddle tennis”, quest’ultimo inventato molto prima del padel negli USA e poco popolare da noi.
Il padel è stato inventato da un messicano, poi importato in Spagna e da lì migrato in Sudamerica e nel resto d’Europa, negli anni ’80.
Confermo, e lo farò ancora, che è divertente quanto e più del tennis; si gioca solo in doppio, e a livello amatoriale (il mio) non c’è distinzione di sesso, questo per rispondere anche a Pier no guest (sì, si socializza molto più facilmente :-))
Quelli bravi a tennis sono avvantaggiati rispetto agli altri giocatori amatoriali, ma il gioco è profondamente diverso e molto più vario.
Serve comunque un fisico “a posto”, gli infortuni non sono rari…
Il Padel? Imitazione ridicola del tennis. Inventato dagli americani per far giocare cani e gatti. Così come hanno snaturato il biliardo con le palle colorate da spedire in buche grosse come tane di conigli. Vuoi mettere la bravura richiesta ai giocatori di carambola a tre sponde, dei 5 birilli ed altro. Ci vuole bravura e quindi è per pochi. Agli americani non sta bene. Da noi al piattello si spara passando in 5 posizioni co naltrettante buche. Ognuna ha tre macchine lanciapiattelli, per un totale di 15. Il tiratore non sà mai dove uscirà il piattello. Gli amnericani hanno una sola buca con una sola macchina. Colpire il piattello è più facile e così si attirano tiratori più scarsi. Hanno perfino snaturato il poker enzo
In un mondo di sedentari qualsiasi attività fisica di ex agonisti o ragazzini è ben accetta. A me il paddle non piace ma è come irridere chi usa la e-bike: ci si muove, si socializza, il mercato dell’attrezzatura è piuttosto vivo e giocare con due bravi non è una passeggiata e ti dirò che certi doppi fatti di lop piatti e non liftati o con volée fatte a due mani proprio entusiasmanti non sono ma ognuno ha il proprio livello.
P. S. A paddle inoltre pare si facciano conoscenze interessanti…
Sottoscrivo. Articolo inutile per uno sport inutile. In forum sul tennis poi… bah!
cosa c’è di triste in una persona che si diverte?
Innanzitutto mi scuso, poiché rileggendo il mio commento mi sono reso conto di essere stato un po’ irriverente. È solo che ormai tra i tennistI (spesso peraltro assai scarsi) é consuetudine irridere il padel e chi ci si appassiona e a un certo punto uno sbotta. Io, personalmente, continuo a praticarli entrambi con medesima soddisfazione. Buon tennis e magari pure buon padel, se ti appassionerai
E ne vado fiero,anche se non ho più ne la velocità e ne i riflessi di un tempo,preferisco continuare a calcare i campi da tennis più in cemento(avendo un amico che lo ha nel suo comprensorio),che quelli polverosi!!!
BUON PADEL!!!
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3950034)
Di triste c’è solo il tuo commento e di tutti quelli che ne parlano senza averlo mai provato
che pa..e sto padel!
Che tristezza vedere gli ex giocatori di tennis,passare sempre di più a giocare a padel e pickball(altra ciofeca)!!!
Potrebbe chiedere di giocare in coppia con la Pennetta……