Un nuovo video “scagiona” Andrey Rublev (video)
L’incredibile squalifica di Andrey Rublev al 500 di Dubai ha scatenato un’ondata di critiche senza precedenti. Il russo, sul 6-5 del terzo set contro Bublik, si è scagliato con veemenza contro un giudice di linea, reo di aver mal giudicato – a suo dire – una palla del rivale. La grandissima tensione del momento (anzi, potremo dire da qualche mese) ha portato il russo ad esagerare nella protesta, urlando in faccia al giudice di linea. L’intervento del Supervisor ha portato alla squalifica di Rublev. La motivazione, comunicata in campo dal giudice arbitro del torneo, è stata che Andrey ha offeso pesantemente il giudice di linea in russo. Infatti il giudice di linea parla la stessa lingua madre del tennista, e ha riferito all’ufficiale di gara cosa avrebbe ricevuto come insulto. Rublev si è difeso in tutti i modi, affermando di non aver assolutamente pronunciato quelle offese in russo. La difesa accorata del n.5 del mondo non è servita a niente, squalifica, sconfitta, perdita di prize money e punti del torneo, che gli costeranno nella ranking ATP di domani anche la perdita della posizione n.5 a favore di Zverev.
Questa la cronaca di quel che è accaduto. Tuttavia da ieri sera gira su X un video, girato da un’appassionato sugli spalti appena dietro al giudice di linea, nel quale si capisce abbastanza bene le parole di Rublev: “It’s out like this, how, how!!!!”, ossia “È fuori di tanto così, come, come!!!”.
proof he didn’t say bad words.
“It’s out like this, how, how”
🎥 | TennisConference yt pic.twitter.com/YDTUiP8uBF
— Irina (@atpobsessed) March 1, 2024
Molti giocatori e commentatori hanno stigmatizzato il brutto comportamento di Rublev, che per la veemenza della protesta era passibile di squalifica secondo le norme del regolamento. Ma non sta in piedi la motivazione comunicata dal GA sulla squalifica. Addirittura si invoca un VAR nel tennis, similare a quello di altri sport.
Rublev da molto tempo ha seria difficoltà a controllare la sua emotività in campo. Che potesse incappare in un brutto episodio del genere era forse solo questione di tempo. Tuttavia sarebbe corretto che l’ATP prendesse in mano la situazione analizzandola bene. Forse la svolta della tecnologia in campo, con i giudici di linea ormai relegati a un ruolo marginale visto il controllo elettronico del rimbalzo della palla, ha svuotato il loro ruolo, e questo vale in buona parte anche per i giudici di sedia, relegati a poco più di un contabile che amministra il punteggio e hanno meno lucidità e abitudine nel prendere in mano la situazione quando diventa complicata. Ci sono ancora ottimi giudici di sedia sul tour, come per esempio la francese Aurelie Tourte, ma altri lasciano davvero a desiderare come personalità.
Una brutta faccenda che suscita molti interrogativi, sul comportamento dei giocatori – anche il francese Fils si è reso protagonista di una sceneggiata altrettanto pesante a Santiago – ma anche sul controllo delle regole da parte degli arbitri.
Marco Mazzoni
TAG: Andrey Rublev, ATP 500 Dubai 2024, Video
Ma insomma! E possibile sapere se questa benedetta palla era dentro o fuori? Non esiste un filmato che può chiarire la il lato. La mia è solo una curiosità.Non mi interessa dare un giudizio sulla che implichi giocatori giudici di linea arbitro di sedia. Vorrei semplicemente saper se la palla era dentro o furi. Buoa serata a tutti….
Quello che accadde all’olandese al mondiale fu un altro scandalo,che grida ancora vendetta!!!
@ Fabio (#3950758)
forse aveva finito i challenge?!?! che non sono infiniti, si dovrebbe sapere se si segue il tennis… eravamo sul 6-5, quindi a fine set….
durante tutto il torneo ci sono state chiamate anche facilissime da vedere a dir poco “a cazzo di cane”, ho visto varie partite; e lo stesso Rublev in un turno precedente che ho visto in tv live ne ha dovute correggere moltissime, così come il suo avversario, fumandosi tutti i challenge a inizio set. Questo genera frustrazione, perchè ogni sportivo investe moltissimi sforzi e si gioca i propri risultati su un torneo o su un match e giustamente esige di farlo in condizioni massimamente funzionanti e corrette, impeccabili.
Non è possibile che il giudice, in quanto “giudice” (che poi parliamone di sta gente…), sia letteralmente intoccabile, se i giudici di linea chiamano male, la direzione del torneo ne deve rispondere.
Ovviamente poi aggredirli non è mai la soluzione o la cosa giusta da fare, che li abbia insultati o no, ma se la stessa frase l’avesse gridata da stare in campo, a distanza dal giudice, non l’avrei squalificato mai…
Ma il problema è che purtroppo succede quando si subisce (o si percepisce di aver subito) ingiustamente e spudoratamente un’ingiustizia “legalizzata”… penso anche al ciclista Van Der Poel, che la notte prima della gara più importante dell’anno, il mondiale, su cui lui, il suo team, tutta l’olanda e i suoi sponsor avevano investito ingenti somme e sforzi è stato simpaticamente torturato da due tredicenni che hanno passato la notte a bussargli alla camera dell’hotel… facendogli perdere sonno, gara e tutto e quasi facendolo arrestare, visto che gli ha quasi messo le mani addosso 🙂
Dici che il mio commento era sull’articolo di PIF? Ho riletto l’articolo e non lo trovo.Finora non mi hanno cancellato nulla, sei sicuro che fosse lì? Spero di no, ma in fondo rispondevo solo a quel tuo post un po’ “delirante” degli Australian open, quindi se quel mio commento si è poi perso, amen…
Al massimo, se mai lo ritrovassi (non penso però di averlo salvato) potei mandartelo via mail…
A me in tutt’onesta’ è parso di leggere nello sguardo di Rublev di sapere già cosa sarebbe accaduto da lì a poco,e lui ha giurato di non aver offeso in russo il giudice di linea.Per quanto riguarda la causa ad Atp e giudice di linea(l’altro quello che è andato dal giudice di sedia),non vorrei che per evitare ulteriori ritorsioni,abbia chinato il capo,anche perché non era di certo esente da colpe,a mio avviso andava punito con un warning e si è creato un precedente davvero moooolto pericoloso.
P.S.: Spero di aver ancora modo di dialogare con te.A presto.
@ pablito (#3949969)
Se ti sembrano atteggiamenti simili quello di Rublev e quello di Fils in questo video, alzo le mani.
@ giorgio (#3950330)
Per l’ennesima volta. Se Rublev è sicuro, si ferma, alza il dito e ottiene il punto. Senza nemmeno bisogno di dire una parola, altro che urlare come un matto. Se non si è fermato, è perché non era sicuro neppure lui.
Calmo calmo che qui si fa confusione e si scrive a sproposito.
Fair Play si, verso l’avversario, incapacità di gestire la tensione è altro e sfogarlo come fa lui a volte sconfina nella “violenza”, anche verso sé stesso.
Se vuoi fare qualcosa di utile guarda le carrellata di reazioni del ragazzo e dimmi se, visto che tu Citi il fair Play, gli daresti il premio Edberg.
Sicuro di non essere tu il Leone da tastiera? Qui nessuno ha parlato male della persona Rublev ma ne ha criticato i comportamenti lesivi non solo per sé stesso (riguarda l’episodio del RG ).
Rublev è uno dei giocatori con il maggior fair play del circuito, o no? Quindi tu e quei quattro leoncini da tastiera solidale de stoca abbiate rispetto per gli uomini con gli attributi che non avete voi
Quando lo faceva mc enroe faceva spettacolo, se lo fa rublev che non tira particolarmente pubblico invece non va bene. È questa ipocrisia nell’applicazione delle regole che è veramente brutta da vedere
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3950524)
Si Massimo, la tua posizione è chiara, ma se noti il titolo di questo post mette la parola scagiona virgolettata. A me è comunque venuto il dubbio che sia quella la frazione di video dove ha insultato il giudice. Per questo sono andato a rivedermelo tutto quanto su YouTube, e nel momento in cui si inchina, in prossimità del giudice per misurare la distanza della presunta palla fuori lui continua a dire qualcosa. E in quell’istante cosa ha detto?
Quindi questo video scagiona Rublev solo per una parte del suo attacco al giudice.
Ergo, non abbiamo la certezza che lui abbia insultato o no.
Dovresti guardarlo e sono sicuro che anche a te verrebbe il dubbio.
E poi, quando il supervisor parlava, a me Rublev è sembrato un bambino colto sul fatto mentre ruba caramelle.
Ma questa è solo una mia impressione.
Poi naturalmente ha cercato di difendersi.
Ci sono troppe incertezze.
È mi sembrato pure strano che un giudice di linea si svegli e si prenda la responsabilità di dire in modo preciso e determinato che conosce il russo, che ha capito cos’ha detto Rublev, che traduce in modo preciso, che fa prendere una decisione pesante e decisa dell’organizzazione ecc ecc…
Poi, perché Rublev non si è difeso “legalmente” contro l’espulsione se aveva ragione?
Finisco, da qualche parte ho letto che è stato espulso per comportamento antisportivo.
A cosa ci si riferisce per “antisportivo”.
Non abbiamo, secondo me, tutti gli elementi certi e precisi in mano per attaccare i giudici e “scagionare” Rublev.
Rimangono certe le urla e una reazione esagerate che andavano punite.
P. S. D’accordissimo sullo scambio di opinioni.
Sì ma cmq non deve reagire così, bevi camomille non Gatorade Rublo!
l’ho visto parecchie volte il video, sullo schermo piccolo sembra fuori, su quello grande non tanto. non è poi così importante stante il continuo nervosismo di R in campo da mesi ! resta il fatto anche del condizionamento del giudice di linea, per cui squalifica magari non corretta, ma giusta !
Le/ti(diamoci pure del tu),Rublev è stato squalificato perchè un altro giudice di linea(non quello che ha subito le urla del russo ndr),ha chiamato il giudice di sedia sostenendo che Rublev avesse insultato il collega in russo w lui conosceva la lingua(ecco il perché della gravita’ del precedente),chiunque potrebbe dire che un giocatore ha rivolto insulti nelle lingue più disparate del mondo,e far squalificare un giocatore magari solo per propria antipatia o peggio.
Ecco il perchè se fossi nel russo (anche a difesa di tutto gli altri giocatori),farei una bella causa ad Atp,e giudice di linea.Spero di essere riuscito a chiarirti la mia posizione e della gravità di questo episodio.
P.S.: È sempre piacevole e costruttivo scambiare i propri pareri.A presto.
Rublev, ripeto, è un bravo ragazzo ma oggi trovo un video del RG dove, al termine di un set perso, inveisce, sbatte la racchetta e colpisce con violenta una palla che, rimbalzando,colpisce il berrettino che portava un addetto a tirare il campo. 5 cm più giù e lo prende in faccia, magari in un occhio. Non contento si siede e scaglia a terra una bottiglietta d’acqua che si rompe.
Forse ora ci rifletterà un attimo.
@ ospite (#3950186)
Era sul fondo pif,entrambi abbiamo subito lo stesso trattamento!!!
A Dubai non si scherza!!
Non siamo in un campo da calcio
E un Nadal o un Federer non avrebbero fatto mai una cosa simile. Parolacce o no è un comportamento da fermare.
Quindi fatto bene… si dia una bella calmata il bel dentone rosso!!
L’utente Taigo è per “urlare in faccia all’arbitro si può”.
Ne prendiamo atto ma se anche in una semplice D4 lo si facesse dubito che sarebbe tollerata.
O un professionista gode a prescindere di immunità?
Si. Esatto, si vede che per te offendere, attaccare, minacciare e difendersi è la stessa cosa. Per me no. Se uno mi aggredisce, gli dico di calmarsi, se non lo fa mi difendo come posso. Non sono un buon cristiano che porge l’altra guancia e si fa martirizzare per andare in paradiso.
Rublev ha problemi di tenuta nervosa, ma è un tennista corretto e una persona molto stimata e benvoluta daii colleghi.
E’ stato umiliato per sentito dire, senza alcun riscontro: un warning sarebbe stato più appropriato
Ci sono giocatori che tra una palla e l’altra urlano bestemmie, ma siccome il buon Dio non è giudice di linea nessun giudice arbitro è mai intervenuto per squalificarli
Anche ora
i giudici di linea vanno aboliti, al giorno d’oggi è una cosa che fa ridere per non dire che fanno piangere: ci sono solo svantaggi e nessun vantaggio.
detto questo, non si può urlare in mondovisione ad un ufficiale di gara avvicinandosi a pochi centimetri dalla faccia. non si può e chi lo fa esce dal campo.
Il price Money e i punti gli verranno restituiti ed è giusto così,ma la prossima volta starà più attento e controllato nelle sue reazioni a causa di questa pesante esclusione da una partita che poteva vincere benissimo.A volte non tutto il male viene per nuocere.