Fonseca diventa Pro, niente università negli USA

@ biglebo (#3948593)

Best ranking junior 3, miglior statunitense del 2022.

Dopo aver appreso che in Svizzera vanno all’Università a 70 anni e mettono a frutto gli studi verso i 75, vi racconto la bella storia di Nishesh Basaraveddy, i cui genitori sono emigrati negli States una ventina di anni fa dall’India in condizioni disagiate.
Ragazzo del 2005, vincitore del Bonfiglio 2022 e del doppio junior agli USOpen dello stesso anno, ha ottenuto una borsa di studio a Stanford dove sta frequentando il secondo anno con eccellenti risultati accademici rinunciando ad importanti contratti.
Giocando soltanto una decina di tornei nell’ultimo anno, staziona intorno alla 400 del ranking ATP (decimo tra gli under 19) ed é già stato finalista in un Challenger.
Un modo diverso di approcciare il tennis, qualche commentatore perspicace lo considererà un cretino.
Seguite la sua carriera se vi fa piacere

Scritto da cecchinato
Pessimo esempio per i giovani. Lo studio è molto più importante.

confondi lo studio con lo studio universitario, e lo studio universitario in presenza con lo studio di livello universitario in generale.
a 18 anni un ragazzo può tranquillamente andare a lavorare, se poi è un atleta d’elite mondiale questa scelta è di fatto obbligatoria per il tipo di percorso che viene richiesto.
il college è un’ottima strada per chi è un buon giocatore che può provarci, oppure un buon giocatore ma che non ha i margini per arrivare. ed è sicuramente preferibile all’itf resort tour, buona solo ad ingrassare inutili academy e i resort durante la bassa stagione.

Scritto da biglebo

Scritto da Losvizzero
Non avevo molti dubbi a riguardo ma ci sta tutta. Già solo il fatto che lui e la sua famiglia si sono fermati un attimo a pensare cosa sia meglio per lui significa che sono persone serie.
Se capisce di avere stoffa per diventare un professionista è difficile rinunciare a una carriera da sportivo internazionale. Anche perchè giovane età 17anni mica tanto, c’è gente che inizia a 7 anni …
Poi se andrà male ci sarà sempre tempo per studiare, per essere sportivi professionisti invece no

È esattamente il contrario: il tempo per diventare tennisti professionisti c’è sempre, prendere l’altra strada più avanti è assai più complicato.
Ovviamente non c’è una scelta giusta ed una sbagliata, ma solo quella che viene dentro di sé.
Un caso di un certo interesse è che merita stima è quello di Emma Navarro, che tra l’altro riguarda sempre la Virginia U. (una delle scuole con il miglior programma tennistico), la quale con un percorso che ha privilegiato lo studio successivamente alla laurea sta scalando la classifica e si trova intorno alla ventesima posizione a soli 22 anni, quindi con una decina di anni di tennis davanti e con una importante esperienza alle spalle che probabilmente le sarà utile anche nel tennis.

Vero, ma di Emma Navarro ce n’è una, mentre tantissime altre finiscono a fare altri lavori.
E’ chiaro che se una aveva i numeri a 18 anni e per un dubbio, finisce per rimandare studiando l’ingresso nei pro, ci riuscirà anche dopo, ma tantissimi invece evitano di perdere 4/5/6 anni nei futures a sperare l’impossibile spendendo un sacco di soldi e limitano questa fase a poco tempo.
Oppure proprio capiscono che non ne hanno abbastanza testando il proprio livello nel campionato universitario e quando escono vanno a fare altro.
In soldoni, per me la Navarro ha sbagliato, mentre gli altri hanno fatto giusto.

Scritto da biglebo

Scritto da Losvizzero
Non avevo molti dubbi a riguardo ma ci sta tutta. Già solo il fatto che lui e la sua famiglia si sono fermati un attimo a pensare cosa sia meglio per lui significa che sono persone serie.
Se capisce di avere stoffa per diventare un professionista è difficile rinunciare a una carriera da sportivo internazionale. Anche perchè giovane età 17anni mica tanto, c’è gente che inizia a 7 anni …
Poi se andrà male ci sarà sempre tempo per studiare, per essere sportivi professionisti invece no

È esattamente il contrario: il tempo per diventare tennisti professionisti c’è sempre, prendere l’altra strada più avanti è assai più complicato.
Ovviamente non c’è una scelta giusta ed una sbagliata, ma solo quella che viene dentro di sé.
Un caso di un certo interesse è che merita stima è quello di Emma Navarro, che tra l’altro riguarda sempre la Virginia U. (una delle scuole con il miglior programma tennistico), la quale con un percorso che ha privilegiato lo studio successivamente alla laurea sta scalando la classifica e si trova intorno alla ventesima posizione a soli 22 anni, quindi con una decina di anni di tennis davanti e con una importante esperienza alle spalle che probabilmente le sarà utile anche nel tennis.

Sportivo professionitsta lo puoi solo essere da giovane, a 35 anni qualcuno va in pensione, mentre studiare lo puoi fare anche a 70 anni
Da come dicono anche in tanti, viene da una famiglia ricca e non ha bisogno di soldi quindi fa quel che più gli aggrada. Se anche floppasse nel tennis non perderà tempo per il futuro

Scritto da cataflic

Scritto da Proteus
Si sta parlando di uno dei giovani più forti al mondo e di un potenziale fenomeno. Chi critica la sua scelta o sostiene che abbia sbagliato, in che mondo vive?

Ma più che altro, non si è mai capito che dubbi potesse avere…questo finirà l’anno nei 50 atp con 6/700.000$ in tasca solo quest’anno e nei prossimi 3 ne incasserà milioni, più di quello che andrebbe a prendere con una qualsiasi carriera post universitaria di una vita intera….e sarà solo l’inizio.
L’università va benissimo per quelli che sono bravi ma incerti, per utilizzare il tempo per maturare fisicamente e come uomini apprendendo una professionalità extratennis ed avere una alternativa se una volta entrati sul circuito capissero di non evere abbastanza capacità per fare una carriera da pro.

Si,chiaramente…
Anche perchè pare che in Brasile sià già ora una super-star e che abbia offerte per contratti pubblicitari molto ricchi….

La Verità è che l’università non è per i Fenomeni o Fuoriclasse ma per gente normale. I Fenomeni o i Fuoriclasse all’età universitaria sono già Professionisti nel loro mestiere.

Scritto da Proteus
Si sta parlando di uno dei giovani più forti al mondo e di un potenziale fenomeno. Chi critica la sua scelta o sostiene che abbia sbagliato, in che mondo vive?

Ma più che altro, non si è mai capito che dubbi potesse avere…questo finirà l’anno nei 50 atp con 6/700.000$ in tasca solo quest’anno e nei prossimi 3 ne incasserà milioni, più di quello che andrebbe a prendere con una qualsiasi carriera post universitaria di una vita intera….e sarà solo l’inizio.
L’università va benissimo per quelli che sono bravi ma incerti, per utilizzare il tempo per maturare fisicamente e come uomini apprendendo una professionalità extratennis ed avere una alternativa se una volta entrati sul circuito capissero di non evere abbastanza capacità per fare una carriera da pro.

Scritto da Proteus
Si sta parlando di uno dei giovani più forti al mondo e di un potenziale fenomeno. Chi critica la sua scelta o sostiene che abbia sbagliato, in che mondo vive?

Solo perché tira forte su ogni palla?Allora Karastev a quest’ora doveva aver vinto minimo 15 slam ed essere diventato numero 1 al mondo,Fonseca è la brutta copia di Sinner,si ispira a lui ma non potrà mai essere come lui sia per testa che per gioco,Sinner ha un tempo sulla palla eccezionale,sviluppa velocità in maniera continua e costante e la palla ritorna rapidamente,ti porta ad un ritmo estremo che il 90% dei tennisti non regge e può andare a questo ritmo per ore senza accusare fisicamente adesso che si è costruito fisicamente,Fonseca spara tutto alla c. di cane,tanto gli può rimanere dentro tanto la palla può volare in tribuna,non ha un senso logico,il suo gioco è super dispendioso tant’è che con Navone e Tirante dopo appena 1 ora era stracotto,sulla terra poi è più facile giocare in quel modo perché la palla rallenta e gli dà il tempo per colpire ma sul cemento è ben altra storia,lì la palla schizza veloce ed è facile andare fuori tempo

Scritto da Ozzastru
Beh, non è che ci abbiano pensato tanto….
Vuoi mettere i contratti milionari subito..
“Del futuro non v’è certezza…”
Diceva un nostro “famoso connazionale”

Bellissimo spot sull’importanza dello studio.
Magari un passaggio sui libri aiuterebbe a riportare la citazione corretta.

Si sta parlando di uno dei giovani più forti al mondo e di un potenziale fenomeno. Chi critica la sua scelta o sostiene che abbia sbagliato, in che mondo vive?

Notizia shock! Chi l’avrebbe mai detto!

Scritto da Ozzastru
Beh, non è che ci abbiano pensato tanto….
Vuoi mettere i contratti milionari subito..
“Del futuro non v’è certezza…”
Diceva un nostro “famoso connazionale”

Per Fonseca non è una questione di soldi. Ha una famiglia molto, molto ricca. Un paio d’anni fa, ha rifiutato 500mila dollari dalla Nike di sponsorizzazione annua per dire.
È insomma un po’ come per Gulbis.

Sono scelte difficili e personali ma mi ricorda la scelta di McEnroe nel 1977. L‘USTA lo mandò 18enne in Europa quell‘estate e lui dalle quali raggiunse le semifinali a Wimbledon (lo fermò Jimbo) e vinse il mixed al Rolando. Ma non si sentì pronto per il circuito e andò a Stanford per un anno vincendo il campionato FCAA. (Non è dato sapere, se ha mai preso un libro in mano).
Altri tempi, altre scelte.
Buona fortuna, Joao!

Nooo, davvero? Non me lo sarei mai, mai aspettato!! Incredibbbile!

Ma nei college USA non si può studiare e anche contemporaneamente dedicarsi allo sport?????

Scritto da Gianluca
Scelta sbagliata secondo me,il tennis non dura tutta la vita,citando una frase saggia di Panatta alla domenica sportiva la vita da sportivo soprattutto se regala tante gioie è una bellissima favola che purtroppo prima o poi finisce e si torna nel mondo reale come tutte le persone normali,una buona istruzione serve sempre poi se la sua carriera inizia a 17 anni o a 20 come Shelton se uno è predestinato a fare grandi i risultati arrivano lo stesso,avere però già tutta questa pressione mediatica e aspettative a questa giovane età può bruciarlo rapidamente com’è successo già ad altri tennisti che promettevano e poi non hanno mantenuto le attese

Ma che stai a dì? Tempo 48 ore e Fonseca (che peraltro penso non ne abbia nemmeno bisogno) avrà già fatturato una decina di milioni – se non di più. A UVA lo sanno da sempre che Fonseca non avrebbe mai messo piede on campus, per il loro programma già la letter of intent era una straordinaria pubblicità.

Scritto da Luke
@ cecchinato (#3947662)
Si’ma non negli stati uniti.

Ne sai abbastanza?

Ha fatto una scommessa che io non condivido ma rispetto.
In bocca al lupo.

Scritto da Losvizzero
Non avevo molti dubbi a riguardo ma ci sta tutta. Già solo il fatto che lui e la sua famiglia si sono fermati un attimo a pensare cosa sia meglio per lui significa che sono persone serie.
Se capisce di avere stoffa per diventare un professionista è difficile rinunciare a una carriera da sportivo internazionale. Anche perchè giovane età 17anni mica tanto, c’è gente che inizia a 7 anni …
Poi se andrà male ci sarà sempre tempo per studiare, per essere sportivi professionisti invece no

È esattamente il contrario: il tempo per diventare tennisti professionisti c’è sempre, prendere l’altra strada più avanti è assai più complicato.
Ovviamente non c’è una scelta giusta ed una sbagliata, ma solo quella che viene dentro di sé.

Un caso di un certo interesse è che merita stima è quello di Emma Navarro, che tra l’altro riguarda sempre la Virginia U. (una delle scuole con il miglior programma tennistico), la quale con un percorso che ha privilegiato lo studio successivamente alla laurea sta scalando la classifica e si trova intorno alla ventesima posizione a soli 22 anni, quindi con una decina di anni di tennis davanti e con una importante esperienza alle spalle che probabilmente le sarà utile anche nel tennis.

@ cecchinato (#3947662)

Si’ma non negli stati uniti.

@ cecchinato (#3947662)

Dai su non facciamo i ridicoli…voglio vedere se fosse tuo figlio

Scelta sbagliata secondo me,il tennis non dura tutta la vita,citando una frase saggia di Panatta alla domenica sportiva la vita da sportivo soprattutto se regala tante gioie è una bellissima favola che purtroppo prima o poi finisce e si torna nel mondo reale come tutte le persone normali,una buona istruzione serve sempre poi se la sua carriera inizia a 17 anni o a 20 come Shelton se uno è predestinato a fare grandi i risultati arrivano lo stesso,avere però già tutta questa pressione mediatica e aspettative a questa giovane età può bruciarlo rapidamente com’è successo già ad altri tennisti che promettevano e poi non hanno mantenuto le attese

Ha fatto la scelta più consona, poi se non arriveranno i risultati sul campo può frequentare l’università (college) fino all’arrivo della pensione.

Scritto da cecchinato
Pessimo esempio per i giovani. Lo studio è molto più importante.

Se lo dici tu, c’è da crederci

Beh, non è che ci abbiano pensato tanto….
Vuoi mettere i contratti milionari subito..
“Del futuro non v’è certezza…”
Diceva un nostro “famoso connazionale”

Ma dai, rinuncia? L’università la farà, quella della terza età fra trent’anni.

@ Losvizzero (#3947624)

Diciamo anche che avrebbe dovuto rinunciare da subito ai 47.000 € guadagnati nel atp 500 di Rio, che sarebbe stato un assurdo, visto che se li è meritati sul campo!

Pessimo esempio per i giovani. Lo studio è molto più importante.

Scritto da Losvizzero
Non avevo molti dubbi a riguardo ma ci sta tutta. Già solo il fatto che lui e la sua famiglia si sono fermati un attimo a pensare cosa sia meglio per lui significa che sono persone serie.
Se capisce di avere stoffa per diventare un professionista è difficile rinunciare a una carriera da sportivo internazionale. Anche perchè giovane età 17anni mica tanto, c’è gente che inizia a 7 anni …
Poi se andrà male ci sarà sempre tempo per studiare, per essere sportivi professionisti invece no

Tempo per studiare… in realtà alcune voci dicono che Fonseca venga da una delle famiglie più ricche del Brasile, e, che anche se non sfondasse nel tennis, e neppure nello… studio, farebbe cmq una vita da miliardario. Non so se sia vero, io riporto solo…

I genitori lo avrebbero avuto “sulla coscienza” per tutta la vita negandogli questa opportunita’

Non avevo molti dubbi a riguardo ma ci sta tutta. Già solo il fatto che lui e la sua famiglia si sono fermati un attimo a pensare cosa sia meglio per lui significa che sono persone serie.
Se capisce di avere stoffa per diventare un professionista è difficile rinunciare a una carriera da sportivo internazionale. Anche perchè giovane età 17anni mica tanto, c’è gente che inizia a 7 anni …
Poi se andrà male ci sarà sempre tempo per studiare, per essere sportivi professionisti invece no

Scelta inevitabile e corretta.
Altri sono i ragazzi che potrebbero seguire questa strada sempre che il sole di Monastir non sia più confortevole.