Eroica Paolini! Kalinskaya crolla servendo per il match, Paolini rimonta al foto finish e vince il WTA 1000 Dubai, diventa n.14 WTA
Cuore e testa sono tutto per un’atleta, le qualità indispensabili a crederci sempre, lottare su ogni palla e rimontare anche le partite più difficili e le situazioni più disperate. Aggrappandosi al suo cuore immenso e alla testa granitica che governa il suo gioco, Jasmine Paolini c’ha creduto anche quando la situazione era quasi disperata, con Anna Kalinskaya a servire per il titolo della finale del WTA 1000 di Dubai. La russa ha controllato il gioco, è stata avanti costantemente nel match, ma al momento di chiudere è crollata su se stessa, forzando ogni palla, commettendo anche un doppio fallo. Paolini era lì, si è fatta trovare pronta, non ha mai mollato e ha messo grande pressione all’avversaria, l’ha sfiancata anche fisicamente in un terzo set molto duro. Jas l’aggancia quando aveva le spalle al muro, sfrutta gli errori della rivale, rimonta e la sorpassa con un tennis solido, potente, di pressione, perfetto nel momento decisivo. Si regala un sogno pazzesco la toscana, batte la russa per 4-6 7-5 7-5 e alza il trofeo più importante in carriera, al termine di una settimana meravigliosa. Un titolo enorme che le vale un balzo clamoroso in classifica, lunedì sarà n.14 WTA. È il settimo miglior piazzamento di una tennista italiana nella storia (dietro a Schiavone, 4; Errani, 5; Pennetta, 6; Vinci, 7; Farina, 11; Reggi, 13).
“È incredibile, sono davvero felice. Lei ha giocato a livello incredibile, sono stata brava a lottare su ogni punto pensando di poter rimontare”, afferma una Jasmine raggiante nella intervista flash in campo.
Never say die 🏆
Jasmine Paolini claims her maiden WTA 1000 title against Kalinskaya 4-6, 7-5, 7-5 after coming from 3-5 down in the third!#DDFTennis pic.twitter.com/womQ9IprjG
— wta (@WTA) February 24, 2024
Paolini è la quinta italiana nella storia a giocare una finale WTA 1000 e terza vittoriosa. Pennetta ha vinto a Indian Wells 2014 e Giorgi a Montrael 2021, mentre Schiavone fu battuta in quella di Mosca 2005 da Pierce, ed Errani perse il match per il titolo a Roma 2014 da Serena Williams. Da stasera, Paolini entra nell’Olimpo delle migliori tenniste italiane, c’è riuscita con una crescita fenomenale sotto la sapiente guida di Renzo Furlan, coach che ha sempre creduto in lei e che l’ha fatta credere terribilmente in se stessa, spingendola a rivoltare il suo tennis, passato da tennista solida ad esplosiva, da difensore ad attaccante, sempre più completa e offensiva.
La dimostrazione della forza della lucchese è tutta racchiusa in questa finale, che non potrà mai dimenticare. Kalinskaya è entrata in campo forte di un torneo irreale, nel quale è passata dalle “quali” e si è sbarazzata strada facendo della n.9, della n.3 e della n.1 del mondo. Mai così in forma, mai così in fiducia. Devi averne di fiducia per randellare a destra e manca quelle accelerazioni millimetriche, sparando a tutta con grande anticipo e pizzicare le righe. Un tennis quasi senza senso tattico, un furia da colpitrice assoluta che avanza quasi in trance, senza curarsi di cosa accade al di là della rete, vedendo solo la palla in arrivo da spingere a tutta con enorme fluidità. Splendida nell’esecuzione, negli impatti, ma davvero poco flessibile e lucida Anna, tanto da subire alla fine il contraccolpo della tensione al momento di chiudere il match sul 5-4. Ma anche nel secondo set era in vantaggio, e Paolini è stata brava a reggere, a restare in scia e ribaltare la situazione. E come l’ha ribaltata, con tanti colpi vincenti, potenti, tatticamente perfetti. Brava davvero l’italiana a rischiare nel momento corretto, a cercare e trovare profondità col diritto “robusto”, veloce e carico di spin.
La forza e la vittoria di Jasmine si racchiude nel suo cuore, nella sua testa, nella parola Resilienza abbinata a qualità. L’azzurra è stata per quasi tutto il match “sotto” sul piano del gioco, costretta a rincorrere e tamponare, a cercare soluzioni difensive per passare al contrattacco. Non è affatto facile quando a tratti vieni travolta, quando l’avversaria, pure a costo di sbagliare, non ti lascia mai il pallino dello scambio. Devi resistere, devi trovare il modo per sporcare la palla, rallentare, spostare la rivale dal centro del campo e dalla riga di fondo; muoverla e metterla in condizioni precarie di equilibrio per forzarne gli errori. Serve tanta resistenza, capacità di cancellare rapidamente le tante bordate che vedi sfilare vincenti e ripartire come se nulla fosse, forte delle tue certezze aspettando che passi la tempesta. Tutto questo e molto di più stata Paolini, brava a trovare il modo di azionare il diritto, bello carico e profondo, per far lavorare Anna; brava anche a prendersi rischi sulla diagonale di rovescio, situazione tattica assai favorevole alla moscovita; bravissima a continuare a crederci e spingere, con un lavoro ai fianchi che alla fine ha pagato. Gambe, cuore, testa, ma anche colpi davvero incisivi.
Da metà secondo set la maggior vivacità fisica e dei piedi dell’azzurra l’ha portata sempre più avanti, con quale errore visto che ha dovuto rischiare tanto per generare profondità e spesso anche accettare la velocità della rivale, ma alla lunga ha fiaccato le gambe della russa. Nel terzo set infatti Kalinskaya è scappata avanti, con merito, ma si notava che l’architettura del suo tennis era al limite, avanti ma traballava. Appena il servizio non la sosteneva, il braccio era più instabile. C’era andata vicina al contro break Jasmine, e finalmente ce l’ha fatta al momento decisivo, quando Anna s’è letteralmente incartata, crollando su se stessa. Chiaro, con tre prime palle in campo e qualche rovescio di quelli ammirati nel match, la russa avrebbe vinto e con merito. Ma…non è mai finita finché non stringe la mano all’avversaria. Brava Paolini a restare lì, a spingere, a giocare con sagacia e pazienza, ribaltando tutto sugli errori della rivale. Sconfitta amarissima per Anna, dolcissima vittoria per Jasmine. Raggiunge un nuovo status la toscana, con pieno merito. Furlan era stato chiaro nel 2023: l’asticella l’alzeremo molto. Jasmine oggi vola, altissimo.
Marco Mazzoni
La cronaca della finale
Paolini inizia l’incontro al servizio. Stecca il primo colpo di scambio, poi altro diritto in rete. Sembra un po’ tesa, mentre Kalinskaya questa settimana “cammina sulle acque”, tira tutto con una sicurezza straordinaria e tutto le sta in campo, come il rovescio lungo linea imprendibile che le vale una palla break sul 15-40. Male Jasmine, un altro errore in scambio la condanna a un BREAK immediato, 1-0 Kalinskaya, perfetta nell’aggredire la palla con i suoi colpi piatti e penetranti, non fa grande differenza diritto o rovescio. Se Anna può giocare con i piedi quasi sulla riga e anticipare i colpi, può diventare inarrestabile. Con il terzo diritto vincente dopo un servizio esterno preciso, Kalinskaya vola avanti 2-0, avvio perfetto. Paolini finalmente entra nel match, spinge col diritto più carico di spin e riesce a far correre la russa. Proprio con nel servizio al centro e via un diritto arrotato e preciso, la toscana strappa il punto del 1-2. La chiave tattica del match è tutta sul movimento e controllo del tempo di gioco: se Paolini regge con la risposta e con il primo colpo di scambio, riesce a spostare la rivale e di fatto disarmarla; se Anna serve bene e tira forte dritto per dritto, è dura per Jas. La toscana riesce ad incidere in risposta nel quarto game, si apre il campo e infila l’avversaria. Sul 15-40 con un’ottima risposta, davvero tra i piedi di Anna, strappa un fondamentale Contro BREAK, 2 pari (parziale di 8 punti a 2). L’inerzia cambia rotta più volte, in una fase centrale del set un po’ convulsa. Nel quinto game, Kalinskaya torna a spaccare la palla in risposta, si prende di forza un nuovo game in risposta, avanti 3-2 e servizio; immediato contro break di Paolini, che approfitta di due erroracci in spinta della moscovita, 3 pari. Sembra aver perso un po’ di pazienza Anna, con Jasmine che finalmente riesce a tenere in difesa le sfuriate a tutta della rivale, incappata in troppi gratuiti. L’azzurra è brava da sinistra a trovare una prima palla al centro non così rapida ma carica di spin, difficile da impattare a tutta in risposta, e quindi entrare col suo diritto cross bello carico, che sorprende la russa. Uno schema molto efficace che vale a Jasmine il 4-3, per la volta avanti. Rapidissimi i turni di battuta della russa, o fa un vincente clamoroso o sbaglia, 4 pari. Purtroppo il diritto tradisce Paolini nel nono game, cerca fin troppo di tirare piatto e rapido, finendo per fare il gioco della rivale… 0-30 e poi 0-40 con un rovescio che le scappa, sotto una bordata di Kalinskaya. Deve rallentare Jas, aver la pazienza di costruire e non farsi prendere dalla frenesia, come sull’ottimo punto del 15-40. Male invece al punto seguente, affretta i tempi di un attacco a rete che le esce corto, venendo facilmente trafitta dal passante di Anna, che strappa il terzo break del parziale, avanti 5-4 e servizio. Perfetta al servizio Kalinskaya, due set point sul 40-15 e chiude al primo con l’ennesima bordata col diritto con i piedi dentro al campo. 6-4 in 35 minuti, un set rapidissimo comandato dai tempi di gioco istantanei di Anna, brava ad imporre la sua potenza e precisione.
“Muoviti!!!” urla Jasmine nel primo game del secondo set dopo aver subito una violentissima accelerazione di rovescio lungo linea, che porta la russa a 15-40. Il problema non sono in realtà le gambe in difesa, ma sulla costruzione del punto, dove subisce troppo. Con una risposta terrificante sulla seconda di servizio un po’ docile di Jas, Anna strappa un BREAK immediato, una vera macchina di un tennista in forma clamorosa nel torneo, vittoriosa sulla n.1, 3 e 9 al mondo questa settimana. Va tutto troppo rapido per l’azzurra, Kalinskaya vince il quinto game consecutivo (2-0) può fare corsa di testa e giocare decontratta, condizione ideale per una colpitrice come lei e forte di una battuta incisiva. Paolini entra nel set, buon turno di battuta e un paio di errori di Anna (1-3), quindi prova a rispondere a tutta in lungo linea, è necessario rischiare per riaprire il set. Strappa due punti, 0-30, cerca la sorpresa con la smorzata ma non le riesce, e quindi carica troppo di topspin col diritto, terminando larga. Chiede tanto al diritto, ma lo ha perso spesso in lunghezza oggi. 3-1 Kalinskaya. Sul 3-2 la russa si imballa all’improvviso: un doppio fallo, due rovesci sbagliati, Paolini si ritrova 15-40, grande chance. Brava Jasmine a cogliere il mondo, risposta solida e poi via, rischio con l’accelerazione di rovescio lungo linea che lascia ferma Anna. Contro Break, 3 pari! Kalinskaya è infastidita per qualche spettatore che parla durante i suoi impatti, si lagna con la giudice di sedia, si è distratta, ha perso ill pallino del gioco in questa fase. L’azzurra ne approfitta, dal 1-3 lo score ora segna 4-3 Paolini (parziale di 12 punti a 4) grazie ad un altro rovescio ottimo. Ha perso un metro di campo Kalinskaya in questa fase, ma continua a tirare perdendo il controllo dei colpi. 15-30, piccola chance per Jasmine, ma Anna ritrova precisione assoluta col rovescio, due pallate micidiali in grande anticipo. 4 pari. Si entra nel rush finale. L’azzurra ha un’altra piccola chance sul 5-4, quando la russa smarrisce la prima di servizio e avanti 0-30 in risposta non riesce ad incidere. 4 punti di fila per Anna, 5 pari. Ottima Jasmine nel game undici, super aggressiva dopo una prima in campo (ha alzato al 65% la percentuale, dopo il 44% del primo parziale), e di nuovo fuori tutta in risposta sul 6-5. Aggredisce la palla e l’avversaria dalla risposta, chiudendo in avanzamento, 0-30. Trova un Ace Anna, 15-30, poi sbaglia un diritto sulla difesa estrema della lucchese. 15-40, due Set Point Paolini! Brava a rispondere, passo avanti e via col rovescio cross, potente e preciso. SET PAOLINI! Bravissima ad invertire l’inerzia di un parziale che pareva compromesso sul 3-1, e incidere al momento della verità.
Il terzo set riparte con Paolini alla battuta, dopo un copioso toilette break della russa. Più vivace fisicamente l’azzurra da metà del secondo parziale, e in campo si vede. Ora è Jas più pronta ad entrare e spingere, mettendo in difesa la rivale, che risponde appoggiandosi bene sulla palla. C’è lotta, con un bel diritto cross Anna strappa una palla break. Purtroppo Paolini commette un doppio fallo dolorosissimo, Kalinskaya è avanti 1-0 e servizio. Non si abbatte l’italiana, continua a martellare in risposta, è molto salita nel colpo durante il match, e vola 15-40. CONTRO BREAK PAOLINI! Brava chiudere l’angolo a sinistra e via lungo linea, arriva pesante Anna e non passa la rete. 1 pari. La bagarre continua: Jasmine gioca un po’ al limite come velocità, qualche ottimo colpo, ma anche errori. Affronta un’altra palla break, si butta a rete ma affossa una volée al corpo non facile. Di nuovo Kalinskaya avanti, 2-1 (terzo break di fila). Ritrova efficacia col servizio la 25enne di Mosca, da destra è infallibile, e anche il rovescio brilla come nel primo set. Un vincente lungo linea micidiale le vale il punto del 3-1, break stavolta consolidato (stesso score del secondo set!). Il set scorre sui game di battuta, non molla l’azzurra ma è indispensabile trovare un jolly in risposta. L’occasione arriva sul 4-3. Kalinskaya commette il terzo doppio fallo del match, e poi sbaglia un diritto sotto la massima pressione di Jasmine, 30-40. Lungo scambio sulla palla break, Paolini regge la massima velocità al centro ma è la prima a sbagliare nel braccio di ferro imposto dalla rivale. Torna in cattedra il rovescio di Anna, 5-3, col sorriso (rarissimo!) della russa dopo aver vinto l’ennesimo duro scambio che la porta a un passo dal titolo. Fretta Kalinskaya al momento di chiudere, due accelerazioni out e 15-30. Esagera col suo ottimo rovescio stretto, è in corridoio e 15-40! Folle tentativo di palla corta della russa, un colpo che non aveva mai provato… BREAK PAOLINI! Resta in vita grazie ad un game sciagurato di Kalinskaya, 5 pari. Confusa Anna, continua a colpire a tutta ma non trova più il campo. Lucidissima invece Jasmine, gioca solido e chiude con lo smash il punto che vale il sorpasso, 6-5! Totalmente andata la moscovita, sparacchia via senza una idea, divorata dalla tensione nel momento più bello. 0-40 con un doppio fallo, TRE MATCH POINT PAOLINI !!! Basta il primo, out il diritto. Sorride Jasmine, è CAMPIONESSA A DUBAI!!! Incredibile rimonta, è il successo più grande in carriera, le vale un best ranking clamoroso al n.14 del mondo. Ha vinto resistendo, credendoci sino in fondo. BRAVA!
Anna Kalinskaya vs Jasmine Paolini
Kalinskaya (🇷🇺) vs Paolini (🇮🇹)
SERVICE STATS:
– Aces: 2 vs 0
– Double Faults: 4 vs 1
– First Serve: 65.9% (60/91) vs 68.5% (63/92)
– 1st Serve Points Won: 53.3% (32/60) vs 60.3% (38/63)
– 2nd Serve Points Won: 54.8% (17/31) vs 55.2% (16/29)
– Break Points Saved: 22.2% (2/9) vs 25.0% (2/8)
– Service Games Played: 17 vs 17
RETURN STATS:
– 1st Serve Return Points Won: 39.7% (25/63) vs 46.7% (28/60)
– 2nd Serve Return Points Won: 44.8% (13/29) vs 45.2% (14/31)
– Break Points Converted: 75.0% (6/8) vs 77.8% (7/9)
– Return Games Played: 17 vs 17
TOTAL POINTS:
– Total Service Points Won: 53.8% (49/91) vs 58.7% (54/92)
– Total Return Points Won: 41.3% (38/92) vs 46.2% (42/91)
– Total Points Won: 47.5% (87/183) vs 52.5% (96/183)
TAG: Anna Kalinskaya, Jasmine Paolini, WTA 1000 Dubai 2024
@ GI2 (#3943874)
Ma per piacere, andate addirittura a far le pulci alla Wta..Il Canada Open è un torneo 1000 e Camila ha battuto nell’ordine Mertens, Polikova, Kvitova, Gauff, Pegula e Pliskova, e scusate se è poco, poteva essere un percorso Slam..grande Camila!!
Mi spieghi perché alla Paolini hanno attribuito 1000 punti e alla Giorgi 900 punti. La tesi dell’utente Tafanus non è del tutto errata. Il pastrocchio l’ha fatto la WTA, era meglio lasciare la vecchia denonimazione con la quale si dava una certa importanza ai tornei.
Ad oggi vincere Indian Wells o Maiami è la stessa cosa che vincere a Dubai o Montreal, il che non è vero.
@ Molto pollo (#3943481)
Beh, anche qui c’è una dimenticanza..di ex conosco Schiavo, Vinci, Pennetta, fra le attuali c’è anche Giorgi che non mi risulta si sia ancora ritirata. Che poi si continui a parlare di lei, soprattutto da parte degli odiatori recidivi sessisti e malevoli, perché tennisticamente non c’è niente per cui odiare questa ragazza corretta, silenziosa, sempre gradevole in campo col suo stile comunque elegante e tecnicamente corretto, vuol dire che Camila ha carisma e ha lasciato comunque l’impronta indelebile di momenti che non si cancellano e una sua immagine solare e di richiamo, visto che il tennis è anche spettacolo e lo vediamo quotidianamente pure al maschile, con la forza attrattiva e mediatica che i campioni esercitano quando diventano anche personaggi iconici, e Camila questo spazio se l’è comunque ritagliato, anche giocando meno ma con una immagine solare che spero vivacizzi ancora un panorama al femminile ormai appiattito, omologato, tendente al triste, dove una Jasmine sorridente (e, diciamolo senza ipocrisie, a sua volta spesso presa di mira dai simpaticoni del sito per le sue origini e un fisico definito
“inadeguato”) brilla per originalità, comunicativa, umanità..e aggiungo, non a caso amica di Camila, maltrattate dai benpensanti, entrambe vincenti con la bella coppa di un torneo 1000 che nessuno può loro sottrarre
@ tinapica (#3943487)
Le sue spiegazioni sono molto esaustive e posso darle ragione, m non sui nomi e cognomi, anglofoni o meno sono loro e non vedo perché penalizzarli, si elevi dalla massa e almeno li scriva giusti … cordialmente
Un mille conquistato con caparbietà…un’impresa che rimarrà per sempre nei suoi e nei nostri ricordi !!!
Bravissima Jasmine !!!
@ Tafanus (#3943383)
Sbagliato. Anche Giorgi ne ha vinto uno. Documentarsi prima di correggere.
@ Tafanus (#3943451)
Che figuraccia, Tafanus!!! Questa “ignoranza tennistica” non è accettabile da chi sentenzia come addottorato in materia mentre poi si viene a sapere che non conosce neanche l’a,b,c della materia
@ Donkey Kong (#3943393)
Ma che ve ne importa dello spreco di talento della Giorgi!!! Lei ha incominciato così e finirà così, vuol dire che ha fatto quello che era nelle sue ragionevoli aspettative e per come si presenta ogni volta, comunque, pimpante vuol dire che è, anche giustamente, soddisfatta del suo percorso che l’ha portata comunque alla fama, a trionfare in scontri memorabili con le big e alla permanenza tra le prime, con centinaia di ragazze seppur volenterose che rimangono a vita nelle retrovie
@ Tafanus (#3943396)
L’Open del Canada 2021 risulta essere un WTA 1000 dal momento che proprio dal 2021 i premier mandatory e i premier super 5 furono raggruppati in un’unica categoria, i WTA 1000 appunto.
Giorgi: agosto 2021 1000 Montreal
…se mia zia avesse le ruote… Sarebbe una carretta?
@ Forzaschiavo (#3943380)
La perdono, La perdono.
Solo che a parte certi casi specifici (Fognazzo, Sciupovalov…) la mia non è una storpiatura (comunque nel caso di Fognini solo benevola mentre con il Canadese un po’ ce l’ho per tutto lo spreco di talento che mi “costringe” a vedere e sopportare) ma una manifesta reazione (forse eccessiva, dipende di punti di vista,) all’imperante colonialismo linguistico anglosassone che, ad esempio, porta la massa a leggere “junior” pronunciandola “giunior”, a scrivere “seeeeee” per poi dover leggere e pronunciare “sììììì”, etc. etc..
Io voglio continuamente portare in evidenza questo fatto.
Quindi, questa volta tocca a Lei perdonarmi, penso che la mia stucchevolezza non avrà presto fine. Non almeno fin quando non avrò compiuti 12 anni (magari!!!!) ed allora, conquistando il diritto di star in ascensore senza chi mi accompagni e tuteli, ci penserò!
Saluti.
Basta, basta, basta parlare di ex giocatrici. Parliamo di Jasmine, Martina, Elisabetta, Lucia, Sara, le nostre top 100. Il resto é, nel bene o nel male, passato.
Ci documenti quale 1000 avrebbe vinto la Giorgi? E la Schiavone? Grazie
TUTTI????? Non c’era la Pegula, non c’era la Jabeur, e la Rybakina si è ritirata in corsa.
sulla Rai hanno dato la notizia che la PAOLETTI ha vinto tal torneo di tennis
Cosa comune tra i bambini di 8 anni, qualche volta si prolunga fino si 14/15.
Se va oltre è preoccupante.
La Giorgi non ha MAI vinto un 1000
Avrà un best ranking superiore a Camila Giorgi. Questo la dice lunga sullo spreco di talento della Giorgi e anche sulla qualità della attuale wta
Per la cronaca: oggi abbiamo in top-100 Paolini 14, Bronzetti 51, Cocciaretto 55, Trevisan 60, la 36enne, fantastica Errani 90… E Sua Maestà la Virtuale n° 5 al Mondo arranca come n° 6… Non al mondo, ma in Italia
Grazie Jasmine! Se quella di Sinner è stata un’ impresa storica, ciò che ha fatto ka Paolini è un vero miracolo sportivo. Vincere un mille forte del suo 1,63(dichiarato), contro le energumene del tennis moderno è qualcosa di eccezionale.
@ Koko (#3943351)
3 come gli incontri disputati in più nel torneo da kainskaya rispetto a paolini
Sbagliato. E’ la seconda italiana a vincere un 1000, preceduta solo da Pennetta.
@ tinapica (#3943306)
Mi perdoni, è diventato stucchevole leggere la storpiatura dei cognomi, perché di questo si tratta…in mezzo a commenti interessanti sta diventando noioso e nemmeno più simpatico, mi spiacerebbe passare oltre…
Il tennis femminile interessa così poco che ieri c’era il tutto esaurito, pur non essendo una finale fra to-players
Salvo poi scoprire che la Sharapova – coi suoi grunt in formato “orgasmo” – si è dopata per otto anni di seguito. Solo tu e Binaghi non ve ne siete accorti?
Cerchiamo di documentarci PRIMA di pestare sulla tastiera:
-1) la Sakkari era testa di serie n° 8, ma non ranking n° 8 (è n° 11);
La n° 4 Rybakina non è stata battuta dalla Paolini, ma si è ritirata dal torneo PRIMA, per infortunio.
@ piper (#3942781)
Come non amare CarlitA?!?
Era eleganza, nel gioco e nel modo di porsi.
Per strategia di gioco preferivo l’imprevedibilità di Robertina o della mAga. Infatti tra chi apprezza il gioco bello e divertente (che solo in parte possono essere sinonimi) la loro sfida diretta in quel di Doha resterà agli annali tra gli incontri più divertenti in assoluto.
Per quanto riguarda il solo rovescio ad una mano quello di CarlitA era certamente più bello di quello di Vinci (che lo sapeva solo affettare, come lei stessa, prendendosi in giro con gran simpatia, ammette quando fa la telecronista) o di quello di Schiavone.
Un po’ come quando si dice che tra i due rovesci monomani maschili e svizzeri il più bello non stesse a Basilea: probabilmente è vero, ma il gioco di Federer a me piace (al di là del fatto che sia risultato più vincente) di più.
E, già che ci sono, resto in Svizzera per aggiungere che il più bel rovescio monomane femminile al presente ce l’ha Victoria Golubic. Quello di Diane Parry mi piace meno, Rouvroy è troppo presto per valutarla (l’ho vista giocare solo una volta), Margarita Gasparian (anche col cognome da sposata) è sparita dai nostri orizzonti e…poi (che sappia io) non ce n’è più !-(
Il sito ITF, che rappresenta l’ufficialità del tennis, ne riconosce solo 11, ed a questo mi attengo.
https://www.itftennis.com/en/players/sandra-cecchini/800177668/ita/wt/s/titles/#pprofile-info-tabs
Wikipedia riporta 12 tornei, ma i link che sono presenti a supporto della affermazione o non sono funzionanti o, come quello ITF, danno 11 tornei, quindi lo smentiscono;
per non parlare del link al sito WTA che ne riporta solo 9, ma si sa che non è affidabile.
Il contendere è sul livello del torneo di Taranto del 1984, trofeo Ilva, che qualcuno considera parte del World Tour Virgina Slims, però secondo la stessa Wikipedia esso ha avuto questo status solo dal 1990 al 1995, e non nel 1984.
https://en.wikipedia.org/wiki/Ilva_Trophy
Ad alcuni non è piaciuto il trofeo particolare vinto dalla Paolini ma non hanno capito che è proprio quello del Genio che realizza tre desideri!
Veramente a me risulta che alla Paolini siano stati giustamente dedicati articoli da tutti i giornaloni, e sia finita su TUTTI i tg nazionali. Ma lei cosa legge, e cosa guarda in TV?
È una vita che maurantoine rosica maschi femmine slam ATP ITF juniores bocciofila
È senza più gengive porello
Oramai anche nelle favole di Esopo (o era Fedro) hanno sostituito “al lupo al lupo” con “al maurantonio al meno Antonio”!
La informo che i “lugubri vestiti neri” sono firmati EA7, cioè dalla nostra gloria nazionale Armani. Non trovo assolutamente niente di strano nel fatto che ognuno sia stato lasciato libero dirispettare le proprie tradizioni.
Arriverà mai il giorno in cui scriverà qualcosa di intelligente?
Io invece, e sempre oggettivamente, le faccio notare che fra la Paolini e la russa ci sono tre anni di differenza d’età; che a parità di età (25 anni), la russa è top-25, Jasmine era intorno alla 50° posizione; che in questo torneo la Kalnskaya è arrivata alla finale con tre partite in più rispetto alla Kalinskaya (le due di qualificazione, e il bonus Rybakina avuto dalla Paolini); che la Paolini non ha avuto sulla sua strada nessuna top-ten (anche se ha incontrato tre top-20), mentre la russa ha trovato sulla sua strada ben TRE top-players: Ostapenko, Gauff 3, Swiatek 1° al mondo.
Cerchiamo, se possibile, di restare un po’ aggrappati ai fatti anche quando “tifiamo”
…continua…
lo ritengo ancora noioso.
Così come ritengo sempre noioso Giocovic ma non ho certo mancato di lodare a più riprese le sue “variazioni sul tema” introdotte da quando si è reso conto che il suo pur eccezionale fisico, con l’andare degli anni non gli garantiva più la stessa strabiliante percentuale di vittorie col solo gioco “di base”. Ed ho più volte anche scritto come il gioco di Sinner sia la fotocopia di quello Giocovic: da giovanissimo di quello di Giocovic da giovane atleta, da più che ventenne di quello di Giocovic atleta maturo. Però col merito ulteriore di aver introdotte certe variazioni per scelta, probabilmente basata sugli esempi contemporanei di Giocovic e NadalParera, e non per necessità.
Io solitamente non oriento il mio tifo in base al carattere ed alla storia di vita e di professione tennistica di chi giochi, se non in negativo (ad esempio con Ostapenco).
Ma non posso fare a meno di sottolineare come i caratteri, le storie personali, i modi di stare in campo e fuori dal campo di Sinner e di Giocovic siano tra loro distanti anni luce. Vero è che nulla impedisce di apprezzare entrambi gli opposti.
Se proprio devo orientare il mio tifo su parametri che trascendano il gioco in sé allora le mie prime scelte sarebbero personaggi come Bublich e Tiafoe…perfino, con la sua (almeno nel suo anno d’oro, che poi l’ho un po’ persa di vista) giovanile positività, Raducanu!
Invece tifo Sciupovalov, Golubic, Bublich (lui sta in tutt’e due le classifiche mie personali) e Hsieh.
Il mondo è bello perché è vario.
@ pablox (#3943236)
evidentemente le analisi dei fatti non sono ammesse, bisogna solo esaltare le vittorie
Bisogna dire che le nostre migliori tenniste il meglio lo hanno dato passati i 30 Mi riferisco ovviamente alla Schiavone e alla Pennetta La Paolini non è un fenomeno però sta diventando una giocatrice competitiva Tenuto conto che la concorrenza è quella che è non mi sorprenderei se ci desse ulteriori soddisfazioni Vediamo
@ Annie (#3943154)
Bella disamina, come al solito.
Solo che io mi tiro fuori dal gruppo: mai lodato il gioco di Sinner per quanto mi riguarda.
Anzi: prima della decisione di Sinner medesimo (quella sì, lodata: gli ho sempre riconosciuti i meriti del suo forte carattere che è condotto con lucidità di intenti) di variare le sue ragnatele missilistiche con improvvisi sberleffi tennistici (in cui non eccelle ma è comunque bravo), avendo anche il coraggio per poterlo fare di risolvere il complesso di Edipo “uccidendo” il proprio padre-allenatore, scrissi sempre chiaramente che ritenevo il suo gioco noioso e, se devo pensare solo al suo gioco “di base”, che comunque costituisce l’80% di quel che fa
quanto sia forte non e importante, io ho pianto. PUNTO
Ma per carità io non volevo assolutamente togliere meriti alla Paolini, ho semplicemente raccontato i fatti.
La Kalinskaya non ha vinto nulla fino a 25 anni perchè esprimeva un gioco molto inferiore a quello attuale.
LA Paolini ha fatto un percorso di crescita, e perciò io non considero casuale la sua vittoria,o per meglio dire i risultati raggiunti ho soltanto detto che “oggettivamente” ha avuto una serie di situazioni favorevoli.
NAturalmente nessuno ha la sfera di cristallo quindi vedremo cosa succederà, ma qui ci sono persone che considerano finita la Raducanu a 21 anni di età come se si potessero vincere 10 partite di seguito in uno slam senza perdere un set per caso, e non ci fossero percorsi di crescita a quella età.
Questi conoscono il tennis però e sono indovini …
Ammazza quanto rosichi, sembri un castoro :)))
@ Ste289 (#3942948)
io ho fatto riferimento ai soli WTA 1000
@ Simona (#3942824)
la mia è una considerazione basata sui fatti, non sulle simpatie
Se pensi che la Paolini in finale è stata dominata non conosci il tennis.
La Paolini durante il match ha concesso dei servizi che poteva evitare di perdere con un po’ più di tranquillità.
Andare a cercare i demeriti delle altre non ha senso. Sappiamo tutti che da tempo il torneo femminile è molto equilibrato. La Paolini in tutto questo sta crescendo sempre di più. Faccio notare che ha dei fondamentali molto validi, dritto e rovescio di prim’ordine che lasciano spesso interdette le avversaria quindi a questa vittoria potranno fare seguito altre belle cose.
@ pablox (#3943071)
Saper reagire alle difficoltà e lottare sempre e mantenere il proprio livello quando la tensione sale è una qualità molto importante: secondo me quando si definisce il “talento” bisogna tenere conto anche di queste caratteristiche, la kalinskaya non le ha e se con quel braccio non ha vinto tornei a 25 anni i conti tornano. Per quanto riguarda le avversarie è tutto da dimostrare che la Paolini non avrebbe battuto quelle dell’ altra parte del tabellone, ad esempio la Gauff vista contro Cocciaretto secondo me la batteva. Comunque sono opinioni il tempo darà il responso
@ becu rules (Not Bec_Style) è come confondere Nadal con Nagal (#3942916)
Ma poi chissà perché fanno riferimento solo altri ultimi 3 turni e non ai primi. Haddad Maia (13 del mondo attualmente), Fernandez (32 del mondo attualmente ma che sui campi in cemento veloci si esalta) e Sakkari (9 del mondo attualmente). Questa è proprio malafede!
Stavolta non posso che darti ragione.Solo che con la fama che ti sei fatto,potresti risolvere anche la fame nel mondo che ti prenderesti improperi lo stesso
completamente in disaccordo.
a parte che chiunque vinca qualsiasi cosa ha sempre una certa dose di fortuna, più o meno a seconda delle situazioni e di mille situazioni diverse.
ma chi vince ha sempre ragione e chi perde spiega, come si dice.
cosa centra la fortuna con il fatto che UN’ALTRA GIOCATRICE vince ed elimina delle teste di serie? non può essere che sia stata fortunata l’altra giocatrice? oppure è stata molto brava in quelle occasioni, oppure le teste dis erie eliminate non sono state brave, e quindi hanno meritato di perdere.
paolini ha semplicemente giocato con chi si trovava davanti in quel momento, e ha vinto perchè è stata più brava.
ha ovviamente beneficiato del ritiro della rybakina, ma non sapremo mai se avrebbe vinto anche quella partita sul campo, perchè comunque
paolini ha passato quel turno, quindi ha vinto quel turno del torneo.rybakina problemi intesitnali? e non può essere un suo demerito non essere stata attenta a quello che ha mangiato.
poi leggo che paolini sarebbe stata addirittura DOMINATA dall’avversaria. il punteggio dice il contrario. e se una giocatrice domina l’avversaria ma perde è soltanto demerito suo.
Paolini in prima pagina sia sul Corriere che su La Repubblica.
Quanti passi in avanti devono fare ancora i dietrologi.
Se la Giorgi avesse avuto Furlan…
@ pablox (#3943071)
La solita storia sei sorteggi favorevoli.
Se Paolini ha vinto e le superstar si sono perse per strada, non è colpa sua ma loro.
Semplicemente in questo torneo è stata la più forte, senza ipotecare il fatto che lo sarà ancora.
@ tinapica (#3942768)
Credo che difficilmente Schiavo e Robertina abbiano avuto un tifo più acceso e convinto del mio!!! Voi parlate di “gusti”, io parlo di empatia con i tennisti, non mi interessa come impugnano la racchetta (adoro Lajovic, splendido rovescio a una mano), parlo di quello che comunicano a livello di impegno agonistico e di personalità in campo, per questo un eroico Nole avrà il mio sostegno finché resisterà, la bistrattata ma per me leggiadra, fluida e coerente Camila e la frizzante, convinta, coraggiosa Jasmine mi appassionano, il giovane Mensik mi riporta al mio adorato Berdych che, con la sua quasi timida riservatezza, mi ha entusiasmato dal primo 15 che gli ho visto giocare e l’ho seguito con apprensione fino all’ultimo 15, insomma, vincenti o no, perfetti o imperfetti, devono essere presenze che mi tengono viva l’attenzione, che mi raccontano una storia umana oltre che agonistica..escludo nazionalità anagrafica..del resto mi si deve spiegare perché ho passato mesi a leggere che Nole è “noioso” mentre Jannik che pratica lo stesso tennis adesso è esaltato da tutti, e per me è stata una forma di rivalsa, di conferma che Nole è un campione completo malvisto per il suo “eccesso di successi” mentre Jannik è italiano e ha ridato all’Italia la soddisfazione della vittoria, e se per questo serve il rovescio a due mani, che ritengo, bello o brutto, razionalmente indispensabile per essere adesso competitivi, va benissimo lo stesso, i “gusti” passano in secondo piano
Quella che batteva le top 10, ed era pure italiana, non è mai entrata in top10, ma neanche in top 20…battere le top10 non serve a ninete, bisogna vincere i tornei.
Edbäri si pronuncia
Vabbè,io continuo a chiamarlo Edberg,tu continua a chiamarlo Cane
Ciao grande Bisteccone
E grande Jasmine!
@ pablox (#3943071)
Questo tuo commento è miope e probabilmente hai visto poche partite di Jasmine. In questo momento tenere uno scambio con la nostra ti fa spendere molte energie e alla fine ti scarichi come è accaduto alla russa e alle alte che ha battuto a Dubai. Alla costanza, la tenacia, la solidità si è aggiunta una propensione all’attacco da fondo impressionante, esplosivo e vincente. A i pochi punti deboli della Jasmine di Dubai ci fanno ben sperare per il futuro. Di testa, con i relativi distinguo, sembra una sinnerina. Alè Jasmine, con il tuo Renzo sei la nostra Lucia del 2024!!
Ottimo e obiettivo commento, Bravo
vorrei commentare la partita e non l’uso del dialetto romanesco.
Bravissima Jasmine, innanzitutto, però vanno dette le cose come stanno.
JAsmine ha avuto obiettivamente una buona dose di fortuna, non tanto per la rinuncia della Rybakina, che si era salvata a stento contro la Frech, ma perché l’avversaria della finale le ha eliminato tutte le tds più forte: Ostapenko, Gauff e Swiatek, tutte vincitrici slam. La Paolini è stata molto brava, ma Haddad Maja , Fernandez e Cirstea sono buone giocatrici, niente di più.
In Finale è stata obiettivamente dominata, come era successo in Australia, solo che la sua avversaria, come si era avvertito anche nel match contro la Swiatek, non è riuscita a chiudere il match. Come vedeva lo striscione del traguardo, andava in confusione.
Ora a caval donato non si guarda in bocca, e nello sport in generale si può vincere, alle volte, grazie anche ai demeriti altrui, però fatti i complimenti alla nostra Paolini, che nessuno avrebbe immaginato solo due anni fa (ma forse nemmeno 2 settimane fa) poter raggiungere questo traguardo, se devo fare un pronostico allora il mio è il seguente
Forse Paolini raggiungerà la Top Ten, non è lontanissima, ma credo che in prospettiva la Kalynskaya abbia più chance anche di raggiungere obiettivi più ambiziosi. Se batti tre top ten una volta lo puoi fare anche magari a Wimbledon o agli Us Open.
Certo devi imparare a chiudere i match.
Buona domenica
Tutto attaccato
E sticazzi?
La verità è che un torneo si giudica per la lista partenti e qui c’erano più o meno tutte le migliori.
Jasmine ha avuto fortuna ai quarti, ma mica si vince un mille per un bye.
Poi è evidente che questo è un exploit e non il suo livello “normale”, ma lei è stata immensa nello sfruttare l’occasione e si è presa una immensa soddisfazione.
Nessuno si sognerebbe di cambiare accezione ad espressioni analoghe di altri dialetti. Non c’entra assolutamente nulla una presunta superiorità romana
Niente di peggio di chi continua a difendere l’indifendibile con esempi che nulla c’entrano. Non si sta parlando della derivazione di una lingua ma di una specifica frase idiomatica e se non lo capisci sei un “pirla”… Che per me da oggi significa “fan di tennis, che si ostina, simpaticamente, a difendere l’uso improprio delle espressioni locali”
Mauresmo e Henin le erano superiori.
La Cecchini ha vinto 12 tornei.
Almeno uno all’anno tra l’84 ed il 92
Ha vinto grazie a Serena. Che quel giorno con Vinci si batte’ da sola. Putacaso, dall’altra parte della rete c’era Roberta (che fu brava ad approfittarne, s’intende). Va ricordato che Flavia, prima della finale batte’ nell’ordine, Kvitova, Stosur e Halep (all’epoca n. 2). Tutte campionesse Slam. Se vi sembra poco…..
@ Molto pollo (#3942692)
Camila è stato l’ultima italiana a vincere un 1000 prima di Jasmine. Punto. Vi rode ma è la sacrosanta verità. Quindi non nominarla fra le vincitrici di un 1000 è un grave errore cui doverosamente ho dovuto porre rimedio. Cosa c’entra piuttosto Trevisan in questo contesto, non mi risulta abbia mai vinto un 1000 né abbia mai fatto risultati degni di nota sul veloce..non dire eresie, per favore, guarda su chi si è imposta Camila in carriera e cosa ha quantificato Trevisan, anche ultimamente, pur ancora negli anni migliori..un disastro. Per non parlare dello stile, della classe in campo e dell’eleganza del gesto delle due, una superiorità di Camila totale. E non sono stata io
a nominare Camila ma tranquilli che mi trovate pronta a rispondere alle provocazioni, e in questa giornata di bellissima vittoria 1000 di Jasmine, Camila è lì con la sua altrettanto bellissima coppa 1000 di Montreal, questi sono i fatti che contano, far finta di dimenticarli proprio oggi che si esulta per Jasmine è solo patetico.
Ho forse sostenuto il contrario?
Tra l’altro io quella sera tifavo Roberta Vinci, se non fosse chiaro.
Ma, adesso che mi ci fa pensare, la controprova di quel che lei afferma non l’abbiamo.
E mai l’avremo
@ paciolli (#3942821)
Bartoli ci ha vinto un Wimbledon con un tabellone ben più “semplice”
@ paciolli (#3942821)
Bartoli ci ha vinto un Wimbledon con un tabellone ben più “semplice”
@ Vittorio carlito (#3942546)
non la inquadrava sky ma la regia internazione. E’ Patricia Tarabini, simpatica ex tennista argentina, allenatrice della russa.
Guarda che se entri in un negozio di abbigliamento inglese e chiedi per uno smoking non capiscono cosa tu stia cercando, però da noi in Italia è un capo di abbigliamento. Nessuno s’inalbera, semplicemente si deve accettare che ci possano essere differenti significati per parole od espressioni a seconda di dove tu viva. Se al Nord “sticazzi” ha un significato differente da Roma è così e basta. Non è di certo un errore come potrebbe essere “un pò, che centra? Qual’è…ecc ecc”. Si tratta di espressioni “gergali” che possono cambiare da regione a regione, così come cicca/ciclets/chewing gum/cingomma(non sono sicuro di come si scriva). Nessuno cerca di appropriarsi di un’espressione per modificarne il significato, semplicemente la parola “sticazzi” pronunciata con la cadenza degli accenti del nord Italia è riconducibile a un’espressione di stupore/meraviglia…pronunciata con la cadenza dialettale romanesca (preceduta da una “e” assume tutto un altro significato. È un’espressione creata dal dialetto romanesco? Certamente! Ma questo non significa che non possa assumere significati differenti in altre regioni, così come per le lingue di origine latina (italiano, spagnolo, portoghese, rumeno…) esistono i falsi amici, ovvero parole uguali ma con significati differenti (un esempio potrebbe essere il nostro “salire” con il “salir” spagnolo, che vuol dire uscire, mentre in Spagna si dice “subir”, che per noi significherebbe altro…si può forse dire che è più giusto in Italia siccome il latino è nato nel Lazio quasi 3000 anni fa? Allora come si spiegherebbe che in italiano diciamo “io bevo, tu bevi” e in Spagna dicono “bebo, bebes” e in latino era “bibo, bibes”?
Con questo chiudo e personalmente continuerò a considerare “sticazzi” come espressione di stupore o meraviglia, avendolo sentito usare con quell’accezione per almeno 30 anni, anche se la mia educazione mi porta ad usare termini più soft quali “caspita, accipicchia, a però! Perdindirindina…”.
Forza Jasmine! Il sogno top10 non è così impossibile, e se mai.non ci riuscissi…e sticaz…chissenefrega! Sei già nella storia.
Proprio no:
Arango-Garcia-Dolehide
Siniakova-Wang Qiang-Sevastova
Poi non si capisce perché si dovrebbe valutare il percorso solo dagli ultimi 3 turni visto che nei primi 3 ha incontrato tutte finaliste/semifinaliste slam… rosicamento???
e un bel chiessene…? 🙂
Ho visto la partita. A memoria non ricordo un miglioramento tecnico così evidente e incredibile come quello di Jasmine.
Risultato dalla portata storica, a livello della vittoria di Pennetta a iw e di Giorgi in Canada.
Forse passato troppo sotto tono mediaticamente.
Ah permettetemi davvero grandi complimenti a coach Furlan.
Complimenti, complimenti, complimenti……..
Anche a chi l’ha fatta vedere in chiaro (e qui mi taccio per rabbia)
Ricordo lo stesso commento alla semifinale di Sinner a Wimbledon….
E questa e’ una dura verità.
Vista la sintesi.
Momenti salienti tutte le poche volte che riuscivano a strappare la risposta all’avversaria.
Brava la Paolini.
E’ già tra le più forti tenniste italiane di sempre !
Ringraziamo chi ce l’ha portata ! Renzo Furlan tramite una luce di riferimento come Riccardo Piatti ai tempi in cui era allenato dal nostro stratosferico coach lariano.
E c’è sempre lo zampino di Piatti.
Se ti riferisci ai 1000 la Vinci non è mai arrivata in finale Come tutti ricordiamo Roberta ha perso in finale agli Us Open con la Pennetta Ma nei 1000 mai in finale
Che sogno Jasmine! Settimana indimenticabile per lei e per tutti noi.
E aggiungo che ha margini di miglioramento. Spero lavori su servizio e colpì a rete.
della serie roma caput mundi?
ok, ora puoi tornare a rodere con la tua bile
dai QF: bye, Cirstea e Kalynskaia
Si tratta del percorso più semplice per vincere un WTA 1000 negli ultimi turni di sempre.
Che incontro emozionante! Ero pessimista e mi ha sorpreso!!
Se so’ scordati Musetti…
@ tinapica (#3942768)
la pennetta ha vinto uno slam grazie a Robertina Vinci ….
altrimenti CUCUUUUUUU !!!
Quindi fammi capire se entri in un negozio di abbigliamento inglese chiedendo di uno smoking laddove ti facessero osservare come il sostantivo utilizzato sia inappropriato sarebbe tuo diritto inalberarti perché a casa tua il termine indica un capo di vestiario?
Fai solo brutta figura ad insistere sull’uso improprio di un espressione gergale del tutto estranea ai dialetti del nord Italia
A questo punto il prossimo step è arrivare in fondo a uno slam
@ tacchino freddo (#3942785)
Ah beh, se vuol cominciare una discussione con me sugli anglicismi…significa che mai ha letto quel che io scrivo a riguardo!
Teniamoci la comune passione per Edberg e lasciamo stare il resto, che è meglio.
Con questa grande vittoria Jasmine Paolini entra di prepotenza nella classifica delle italiane più vittoriose di tutti tempi, dando un peso alle vittorie in base all’importanza del torneo.
#1 23 punti Flavia Pennetta (11 tornei)
#2 16 punti Francesca Schiavone (8 tornei)
#3 11 punti Sandra Cecchini (11 tornei)
#3 11 punti Roberta Vinci (10 tornei)
#5 10 punti Sara Errani (9 tornei)
#6 7 punti Camila Giorgi (4 tornei)
#7 5 punti Raffaella Reggi (5 tornei)
#7 5 punti Jasmine Paolini (2 tornei)
#9 3 punti Silvia Farina (3 tornei)
#10 3 punti Rita Grande (3 tornei)
Contando:
8 punti slam
4 punti WTA 1000*
2 punti WTA 500*
1 punto WTA 250*
* o equivalente
giocatrice in attività
La penso spesso e sapessi………
@ Forzaschiavo (#3942760)
Hai perfettamente ragione.
Grandissima JAS! Godiamo degli anni di successi, senza se e senza ma!
Inc…ci quando i risultati non arrivano (o quando arrivano le delusioni) ma prendiamo e festeggiamo le gioie. E questa è una delle più grandi!
Secondo il suo ragionamento allora non si deve dire water riferendosi alla tazza dove si fanno i bisogni, dato che in inglese water ha solo il significato di acqua, e non si deve indossare lo smoking, dato che sempre in inglese “smoking” significa semplicemente “fumando”?
Gli sbagli si commettono con le regole grammaticali, non con le espressioni, che, a seconda delle regioni o dei paesi, possono assumere significati diversi.
Ho sempre creduto in Jasmine…questo torneo mi ha lasciato così incredulo e felice che mi mancano altre parole…
Deduco che anche a te come a me si abbia sempre preferito il rovescio ad una mano e allora ti dico che la mia preferita era Suarez Navarro.
Grandissima Jasmine !!!
Supertennis latitante !!!
@ tacchino freddo (#3942642)
Punto proprio un bel niente!
Sticazzi è romanesco, non è una parola Polentona!
Se qui, io sto vicino a Milano ed ho origini polentone, la si usa col senso che le dà lei è solo perché si sbaglia!
Non è che un errore perché diffuso si corregge da sé…