Sinner si racconta a Vanity Fair: “Mi piace parlare di tennis e di sport in generale. La vita privata voglio mantenerla tale”
20/02/2024 15:43 
66 commenti
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Jannik Sinner con la coppa di Melbourne
Jannik Sinner prima di volare e vincere a Rotterdam ha rilasciato una lunga e interessante intervista a Vanity Fair, magazine non sportivo con il quale ha parlato di vita in generale. Riposte brevi, secche, nelle quali conferma pienamente i suoi valori, quel che per lui è importante e qualche curiosità. Su di una cosa resta fermo: è diventato un idolo, un modello per i giovani (ottimo modello, sottolineiamo noi), ma il suo privato pretende che resti tale. Riportiamo alcune risposte interessanti rilasciate nell’intervista.
«Mi piace parlare di tennis, e dello sport in generale. Ma se si riferisce alla vita privata, è vero, voglio mantenerla tale. Voglio proteggere le persone che mi sono più vicine, tenendole fuori da tutto ciò. Lo vivo come un piccolo compito da svolgere, quasi un dovere: mi hanno aiutato, da giovane, ad acquisire sicurezza in me stesso, e oggi in qualche modo voglio tutelarle. Timidezza? No, potrei anche parlarne. Ma le persone che mi sono vicine la pensano come me, su questo tema. Perché sono molto simili a me: ci capiamo con uno sguardo, in un secondo».
“Se sono ‘Quello da battere’? È una parola grossa. Sono il numero 4 al mondo (poi è diventato n.3, ndr). Per il momento. Certo è un buon risultato, ma adesso devo ancora lavorare, prepararmi a tutto, perché ormai gli avversari mi conoscono bene, anche le mie debolezze. Sono uno di quelli da battere, diciamo. Chi? Zverev e Medvedev stanno giocando molto bene. Carlos (Alcaraz, ndr) ha vinto già due Slam e ha due anni meno di me. E poi c’è Nole (Đokovic, ndr). Nole è Nole».
Nicola Pietrangeli ha detto che per ora non vede debolezze, Jannik non è d’accordo: «Sicuramente sì, ce ne sono. Posso gestire ancora meglio certi momenti di difficoltà, c’è ancora molto che posso imparare dai miei errori. Ora sto giocando bene, ma arriveranno momenti un pochettino più difficili: è importante lavorare adesso per affrontarli preparati».
Si dice che nel tennis ogni giocatore abbia due avversari: quello che ha di fronte, e sé stesso. Lei quale dei due teme di più? «È vero: alle volte possiamo davvero diventare un ostacolo per noi stessi. Ma più spesso siamo gli unici a poterci dare una grande mano. Alla fine, un giocatore il controllo ce l’ha solo su di sé. Non possiamo controllare il vento, il sole, né tanto meno l’avversario quando gioca bene: sono variabili che puoi solo accettare. Per come sono fatto io, temo di più l’avversario».
«Voglio controllare solo le cose che mi impediscono di fare il mio lavoro. Evito quelle che non mi mettono nelle condizioni, il giorno dopo, di allenarmi serenamente. Ma se ho voglia di andare allo zoo, per dire, ci vado. Sono un ragazzo normale, fuori dal campo. Mi piace giocare alla PlayStation. Andare a cena, una volta ogni tanto. Anche se il più delle volte preferisco stare a casa tranquillo, a Montecarlo».
La cura del corpo è fondamentale: «In questo momento ci sto attento al 100%. Per esempio: domenica ho giocato la finale, il giorno dopo sono volato in Italia e la mattina seguente sono andato subito in palestra. Non ho festeggiato in modo esagerato, non ho bevuto, perché non fa bene al corpo. Siamo andati a mangiare qualcosa e poi sono tornato in hotel. Cosa ho pensato a letto? A niente. La sensazione era molto bella, certo. Ma non ho fatto grandi pensieri: in quel momento non sarei riuscito comunque a realizzare davvero quel che era successo. Ho guardato un po’ di film e mi sono addormentato».
Tennisti vincenti sono persone con un’intelligenza superiore alla media? «Sì e no. Cioè… i giocatori davvero forti sono sempre piuttosto intelligenti, è vero».
Il ricordo del difficile distacco da casa: «Avevo 13 anni e mezzo, e la verità è che appena sono arrivato lì mi sono messo a piangere. Li ho chiamati dopo due ore, e loro avranno pensato: “Ecco, dobbiamo andare a riprenderlo”. E invece gli ho detto di stare tranquilli, che andava tutto bene. Ho avuto la fortuna di stare in una famiglia fantastica, quella di Luka Cvjetkovic: c’erano due figli e anche un cane. Ero felice, io non l’avevo mai avuto un cane… Ho solo pensato che se veramente volevo diventare forte, dovevo provare una cosa nuova. Era un passaggio obbligato, che rifarei e che mi ha aiutato a crescere più velocemente. Anche nella vita».
La vita dello sportivo piace molto a Sinner, nessun rimpianto: «Ho tutto, non mi manca niente. Non sono mai stato in discoteca, non mi piace andare a dormire tardi. Preferisco giocare a carte con un amico, I miei migliori amici sono ancora quelli dei tempi della scuola, si contano sulle dita d’una mano. Sono pochi, ma veri, perché mi conoscono da quando ero ragazzino e non gli importa di cosa ho vinto o di quanto sono famoso. Mi parlano di cose normali, mi regalano la serenità. Lo apprezzo, più di tutto il resto. È molto facile tenerli stretti a me».
Italiano al 100%? Ottima la risposta di Sinner: «Sempre mi sono sentito italiano, e sono molto orgoglioso di esserlo: a 7 anni facevo i campionati di sci coi ragazzini italiani, a 14 in Liguria i miei compagni erano italiani. Ma poi, noi parliamo il nostro dialetto tedesco, ma anche in Sicilia parlano un dialetto che nelle altre parti d’Italia non capiscono, no?».
Il suo rapporto con i sondi: «Prima di comprare qualcosa guardo sempre il prezzo, sempre. Se vado al ristorante e la pasta al ragù costa molto più di quella al pomodoro, prendo quella al pomodoro. Non perché sia tirchio, ma perché rispetto il denaro. L’unico regalo che mi son fatto è la macchina. È una bella macchina, ma non pensi a una Ferrari, una Lamborghini o una Maserati».
Cosa lo fa davvero incazzare e perdere il controllo? «Quando perdo a burraco».
«Tutte le partite che si vincono, non si vincono nel giorno in cui si disputano. Si vincono preparandosi per mesi, forse anni, lavorando per quella partita. Vedremo se questo lavoro servirà anche al primo fallimento, vedremo come reagirò. Ma non ho paura di sbagliare, non ci penso. Non vedo che senso abbia pensarci».
Jannik chiude con una risposta lapidaria alla seguente domanda: se dovesse scommettere un euro, lo punterebbe sul fatto che lo diventerà, numero uno? «Mhm… non mi sono mai piaciute le scommesse».
Marco Mazzoni
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@ artadian (#3937846)
Lascia perdere…lui è contro sinner per principio..se vincesse 20 slam di fila direbbe che il sistema ha falsificato l’assegnazione dei punteggi a suo favore o che gli altri siano morti prima di incontrare Jan..
Lascialo con la convinzione di aver ragione..
@ Marco60 (#3938100)
Dai, non esageriamo, con queste aspettative alla prima sconfitta parte il de profundis!
Quoto!!!
Pensa se avesse parlato di “fettuccini” Alfredo” o spaghetti bolognes ….. In quel caso (E SOLO IN QUEL CASO) sarebbe legittimo dubitare che è Italiano 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
Ma perchè non è andato stasera a San Siro, per vedere se la Curva Nord avrevve urlato JANNIK JANNIK SINNER ! SINNER ! Osannandolo ?
No, così … per curiosità … 😆
per quanto sia suo tifoso, oltre ad apprezzarlo, capisco che lo chiamano da ogni dove e capisco che fa bene al marketing.
ma ormai gli mancava solo sanremo. a to punto, sono certo che sicuramente ci sarebbe andato se non avesse dovuto allenarsi
Quoto, perché anch’io l’ho trovata una delle cose più importanti (altro che adagiarsi nel dopo sbronza) dette durante l’intervista.
@ frafra (#3937809)
Hahahahahahaha… scusi lei rosica?
E questa è la dura verità.
@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#3937644)
Mi scusi vorrei semplicemente farle notare che leggendo i suoi commenti, in replica a qualcuno, percepisco ogni volta l’impressione che quello che dice sia la verità assoluta sminuendo quello che dicono gli altri. Penso che ognuno può esprimere il proprio pensiero liberamente,ci mancherebbe altro, credo però che lo si può fare ugualmente magari facendo riferimento a se stessi non crede? Basterebbe dire:”io non la penso alla stessa maniera”, invece di dire:” Se ma ci credi pure?…”. Buona serata e buon tennis a tutti!
Amo Sinner. Ma forse ‘sta storia della pasta al ragù è un tantino too much…
Perfetto, lo hai detto tu: “gioca troppo”.
Quindi non c’è bisogno di andarsi a impelagare in un inutile doppio sul duro.
Io credo che lui ed il suo staff stiano realizzando che già subito quest’anno sia quello buono per inseguire il sogno dei sogni: il Grande Slam. Perchè mentalmente sia in campo che fuori dal campo attualmente lui è una spanna sopra a tutti gli altri, tecnicamente dopo una inarrestabile crescita esponenziale ora è nella fase di ottimizzare ulteriormente certi minimi dettagli (ed in questo Jannik si dimostra essere il miglior alunno possibile, per umiltà ed impegno), fisicamente sembra essere finalmente “arrivato” e lui ed il suo staff sanno come mantenere in una “bolla” questo raggiunto stato di grazia, ben calibrando ogni step di lavoro di avvicinamento ai grandi appuntamenti con la storia che lui nei prossimi mesi avrà.
Carpe Diem dunque…perchè, essendoci anche la raggiunta consapevolezza che pure Djokovic si può battere, già l’anno prossimo potrebbe poi invece affacciarsi un Big Two (magari un totalmente risorto Alcaraz) o anche un Big Three a rendergli assai meno realizzabile la Somma Impresa.
E queste cose Jannik con la sua grande intelligenza le starà ben ben considerando….
Mentre Jannik si allena per 15 giorni tutti gli altri giocano un torneo dopo l’altro come se non ci fosse un domani..Jannik gioca troppo perchè arriva in fondo a tutti i tornei…
@ Sasha (#3938013)
Escludo le disquisizioni sociopolitiche ma forse ti sfugge che uno non può mettere la residenza fiscale dove vuole. Ci ha provato Valentino Rossi che viveva a Tavullia e aveva la residenza fiscale a Londra e ha dovuto patteggiare 60 milioni di multa con Agenzia delle Entrate.
Sinner vive e produce i suoi guadagni all’estero, risiede a Montecarlo come migliaia di Italiani che risiedono all’estero ma restano cittadini italiani. Non penso ci siano mai state leggi che possano impedire a un cittadino di una nazione di vivere in un altro stato. Mentre appunto è vietato vivere in Italia e pagare le tasse a Montecarlo o in Svizzera o in Irlanda oppure ovunque. Lo scandalo sono le multinazionali che hanno sede in olanda o in svizzera e vendono e producono ricavi in Italia. Quello sì è il vero scandalo. E si parla di miliardi di euro. In quello hai perfettamente ragione.
Io preferisco sorvolare su quanto non fa altro che confermare le qualità morali della persona Jannik Sinner, delle quali non ho mai avuto alcun dubbio. Invece vorrei rilevare che che, come letto in altri siti, nella stessa intervista c’è un passo (stranamente non riportato in questo articolo) ove Jannik dice che, durante il viaggio in aereo di ritorno da Melbourne, anzichè stare lì a crogiolarsi e bearsi del grandioso successo australiano, stava invece a rimuginare sui primi 2 set persi in finale, cercando di capire gli errori commessi in quei 2 set. Per me questo è ennesima conferma di quanto è e sarà spaventosamente grande, perchè sorretto da una mentalità fuori dal comune. Sarò noioso, ma lo ripeto: la “testa” nel tennis (e nello sport in generale) è di primaria importanza, più ancora della tecnica.
Se non fara’ il Grande Slam quest’anno sara’ la mia delusione piu’ grande.
A proposito della residenza fiscale di Sinner, che è poi quella di tanti altri tennisti e sportivi, italiani e non. Io credo che sia un grave errore che venga concessa questa possibilità con leggerezza, ma viviamo nell’epoca del laissez faire neoliberista, quindi a chi sta ai piani alti tutto è concesso. Sinner e il suo entourage hanno approfittato di una norma che Bruxelles avalla. Abbiamo avuto ai vertici UE Juncker, cioè l’esponente politico di un paradiso fiscale, la UE tutela i grandi speculatori finanziari, di fatto la commissione europea non ha niente a che fare con la democrazia come è sempre stata intesa negli ultimi settant’anni in Europa anche per sfuggire al controllo popolare, quindi se dobbiamo trovare un responsabile lo dobbiamo cercare lì, nella roccaforte del turbocapitalismo neoliberista, ossia tra chi ha la possibilità di fare buone leggi e non lo fa.
Ovviamente questo è un punto di vista personale, ma mi sembrava giusto mettere un po’ i puntini sulle i.
La qualità migliore di Sinner è la testa, che nel tennis moderno fa la differenza.
Sono italiano al 100% e sono sempre stato orgoglioso di esserlo. Mai sentito parlare così chiaramente da sud tirolesi , se prima lo amavo ora lo adoro. Chi conosce la realtà in sud ed in oest Tirol saprà
ben valutare il peso di una affermazione simile.
Ci sono gli amici di sempre e quelli che conosci strada facendo, ovviamente gli amici d’infanzia li vedi ogni tanto, considerando a che età se né andato di casa…
Sei meraviglioso
Se uno critica Musetti, parti in carica difendendolo. Anche se è un bestemmiatore seriale, VIVE A MONTECARLO (eppure a carrara è pieno di top 20 per allenarsi), ha un’etica del lavoro che neppure un usciere del comune si sognerebbe.
Quando invece riguarda Sinner spali m… come se non ci fosse un domani.
@ Giampi (#3937757)
@ Giampi (#3937757)
Non è vero.
Mia nipote educa i suoi 3 figli in modo durissimo e tiene il guinzaglio molto corto.
Non sono tristi, anzi, sono ragazzini allegri come tutti ma sanno valutare meglio le cose,
Sono la classe dirigente del futuro, gli altri saranno i diretti.
Il fatto che ha dovuto lasciare i suoi genitori fin da ragazzino,per poter inseguire i suoi sogni,ha determinato in lui una maturazione anticipata rispetto ai suoi coetanei.A questo aggiungiamo l’educazione e gli insegnamenti giusti dei suoi genitori e allora da tutto questo è nato un giovane quasi perfetto per principi morali e caratteriali.
Per me si potrebbe tranquillamente fare.
Perlomeno è meglio lui di certi presunti miti dei ggggiovani&pure degli anziani che invece pensano solo ai soldi, a sballarsi, alla discoteca, al sessissimo, alla violenza, alla maleducazione ed alla incultura.
E soprattutto la sua educazione & rispetto per gli stranieri e per gli utenti del tennis è una ventata di aria fresca in un mondo italiano e forumesco pieno di squadrismo.
Ancora no, ma potrebbe diventarlo … perchè no ?
Però, se così dovesse essere, io mi auguro che lo diventi tra una quindicina di anni quando avrà deciso di appendere la racchetta al chiodo 😛 😉
Se dovesse diventarlo prima io qui resterei disoccupato …
@ ospite (#3937798)
Non credo che la sua funzione sia quella esplicata dai religiosi e/o agli stessi assimilabile in via indiretta !
avanti con l’adorazione
Dopo Torino anche io credevo che mancava ancora del lavoro e come ripeteva la sua squadra il titolo Slam non arrivasse prima di US OPEN (anche se molti lo davano già favorito per Wimbledon). Le partite di Malaga invece mi hanno fatto sperare nel colpaccio in Australia che è successo ma non era per nulla scontato.
Di sicuro il titolo Slam gli ha fatto un ulteriore iniezione di fiducia e si è visto a Rotterdam dove ha vinto pur non essendo al 100% (credo su questo siamo tutti in accordo).
Voglio riportare un mio commento di qualche giorno fa solo perché un utente mi accusò (per fortuna in maniera poco maleducata & non con minacce squadristiche) di dire che JS ha avuto solo fortuna per giocare ad alto livello nelle ultime settimane&mesi.
“Come mero tennis, io tra Alcaraz e Sinner, per il tennis, tifo e tiferò sempre il primo, ma… Sinner è così simpatico (secondo me è il tennista più simpatico di tutta la storia del tennis, poi questa chiaramente è solo un’opinione…) che anche se batte Alcaraz figuriamoci se me la prendo… JS ha portato una ventata di aria nuova sul circuito, ovviamente non come tipo di gioco ma come… umanità.
Il merito di questo ragazzo non è tanto il livello di gioco (ci sono stati e ci saranno tennisti ben più forti di lui) ma di aver dato gioia ad un popolo triste e con poche speranze.
Quando la gente guarda JS (e non parlo solo e soltanto di quelli che postavano qua avendo già visto molti incontri di tennis, ma anche e soprattutto di quelli che dello sport tennis non conoscevano nulla), non per suo il tipo di gioco ma per l’umanità e semplicità che esprime, dimentica per un attimo le sue angosce e, gioendo con lui per le sue vittorie e dispiacendosi con lui per le sue sconfitte, per un po’ di tempo si ritrova felice ed ottimista…”
Poi un utente mi mosse l’accusa di cui sopra e questa è stata la mia risposta.
“Ma chi ha parlato di fortuna? che ci azzecca?
“ci saranno tennisti più forti” = si parla di tutta la STORIA del tennis. Cioè, anche nel caso in cui quest’anno arrivasse facilmente al n.1, vuol dire che nella storia del tennis MAI ci sono stati e ci saranno tennisti più forti?????
Poi la grande forza di Sinner non è tanto nel tennis (fermo restando che a tennis è FORTE E NON FORTUNATO, devo ripeterlo o fare un disegnino per aiutare a capire?) ma nel fatto, con la sua umanità, di aver portato un po’ di gioia e speranza al popolo delle persone umili e sofferenti…”
Visto che si parla del più e del meno dico la mia sulla scelta di partecipare al doppio di IW.
Disapprovo totalmente:
1)Per quanto il 1000 si disputi su 10 giorni, Indian Wells e Miami sono consecutivi e vedono potenzialmente 12 partite in 21 giorni: siamo onesti, Sinner ne giocherà almeno 10. Inoltre Montecarlo si disputa a soli 7 giorni di distanza con altre 5 partite in 7 giorni;
2)il doppio sul duro non è in alcun modo allenante per le Olimpiadi.
Spero quindi che Jannik faccia benissimo a Montecarlo, rinunci ancora una volta a Madrid e porti avanti questo benedetto doppio con Sonego a Roma.
C’è un unico errore che può fare Sinner in questo momento: giocare troppo. Non lo dico io, lo dice l’esperienza dei colleghi.
@ il capitano (#3937697)
Ahahahah mi fai sbellicare Capitano. Ma lo avete visto chiedere ai carota boys quanto ci hanno messo ad arrivare a Rotterdam, chi ha guidato, dove hanno parcheggiato ?
Che Sinner sia un ragazzo equilibrato lo sappiamo È evidente Però in questo momento la domanda è se e quando Jannik diventerà n 1 Tanto per cominciare Djokovic è intenzionato a partecipare ai due tornei americani Così ho letto altrove Il che non mi stupisce Perché lui rischia di ritrovarsi Sinner magari non davanti ma comunque in scia prima di Parigi Faccio notare che se Jannik al Roland si fermasse in semifinale recupererebbe su Djokovic quasi 700 punti anche se Novak dovesse vincere il torneo Sinner l’anno scorso è uscito al secondo turno Ricordiamolo Ecco perché Djokovic si farà la trasferta americana Ha capito che la supremazia mondiale è a rischio
É un santo!!!
Quotone !
Trattasi di valore aggiunto che sembrerebbe completamente estraneo alle qualità che rilevano in qualunque disciplina sportiva praticata e quindi da ignorare in un forum laddove si discute di tennis, diventando addirittura fastidioso farne menzione allorquando se ne presenta l’occasione.
Io invece credo che di questo valore si debba tenerne conto in chi pratica lo sport perchè l’essenza dello sport ne trae giovamento in punto di correttezza e lealtà nei confronti degli avversari ed è poi in tutta evidenza educativo non solo per i giovani che si avvicinano attivamente allo sport, ma anche per quelli che semplicemente lo seguono appassionatamente, per poi avere dei risvolti positivi nel corso della vita.
Pertanto, non sfastidiamoci troppo quando leggiamo, in un forum dedicato al tennis, che Sinner, oltre ad essere un campione in tale disciplina sportiva è anche un modello di comportamento umano da preferire alle involuzioni in cui si è caduti oggi. Anzi, questo è un aspetto che dovrebbe essere valorizzato soprattutto da tutti quelli che come me hanno una certa età per ragioni sulle quali non val la pena di essere ripetitivi.
Chi critica e parla male di Sinner è un idiota. S’interessi ad altro. 22 anni, campione slam e numero 3. Zitti !!!
Fossimo nati in questo periodo saremmo come sono i ragazzi di oggi..i “valori” sono legati al modello socioeconomico…il capitalismo consumistico si fonda sul consumo, sulla rottura dei legami sociali e sull’isolamento delle persone che li rende “consumatori” più manipolabili..e allora si consumano cose, persone, relazioni e anche il se diventa una merce..ecco forse in alcune remote ed isolate zone come quelle di montagna il “nuovo” stile di vita è arrivato più attenuato…la neve si sa attutisce i suoni…
Io invece ci credevo a un Major nel 2024, ma pensavo più a Wimbledon.
Poi Roma, Torino e un paio di altri 1000.
A questo punto dobbiamo alzare la mira, mettiamoci anche una medaglia alle Olimpiadi
Poi resta da capire se tra i danni rientri l’averti improvvisamente rivitalizzato.
Fossi in te lo ringrazierei, sei più vispo che mai.
@ MARMAS (#3937708)
Magari invece di prendersela con quelli che hanno residenza a Montecarlo, se la prendano col fisco italiano che non trova una equa soluzione per farli stare in italiana.
Piccola chicca : da piccolo Jan giocava a calcio nella squadretta del paese, in una partita ha driblato 5-6 avversari e fatto gol.
Il padre che era l’allenatore lo ha subito messo in panchina perchè il motto della squadra era…uniti si vince ( e non da soli)
Io non pongo limiti alla provvidenza, ovvero grande Slam.
Ad oggi è il più forte giocatore del mondo..quindi WHY not?
Le parole Sinner e Vanity Fair non stanno bene nella stessa frase.
Il colpo migliore di Sinner? LA TESTA.
@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#3937644)
Hahahaha!
Ecco, al di lá del rispetto di tutte le opinioni, questi sono
forse gli invidiosi, é normale che uno sportivo di quel livello con
quel che guadagna (é una industria che cammina) viva in un ambiente protetto. Infatti anche per Djiokovic é così. Quel che ha se lo
é meritato tutto. Se anche voi valeste, o volete, decine e decine di mln di dollari l’anno chiaramente perdereste un pò di contatti con gli amici che devono sudario un salario per campá. É normale. Importante dare il senso dell’equilibrio nelle dichiarazioni, senza sentirsi un Dio, dando esempio di moralità e coerenza nelle scelte di vita. Abbiamo esempi recenti e passati di diverso atteggiamento. Bravo Peccatore.
Abita a Montecarlo e quindi (quando non è in viaggio per lavoro) sta lì e a Sesto, o dove garba a lui, ci va quando ha qualche giorno libero.
Del resto fa il tennista, se avesse fatto lo sciatore probabilmente avrebbe abitato a Sesto o in qualche località di montagna, ma non è così.
Questa storia della residenza è il tipico e unico appiglio di chi non sa a cosa attaccarsi per denigrare Sinner.
Per quanto mi riguarda ognuno può decidere di abitare dove vuole (e ci mancherebbe pure) e per le ragioni che vuole.
A me il fatto che lui viva a Montecarlo (come tanti suoi colleghi) non sposta di una virgola il giudizio sulla persona.
Effettivamente, a Sesto potrebbe allenarsi con Peter Toffenmeier, detto “lo stradino”. Ovviamente salvo impedimenti per neve o maltempo.
Superficie dei campi? Sempre il marmo della zona; specializzarsi ragazzi!
Anche logisticamente molto più comodo organizzare le trasferte da lì.
Veramente un ipocrita il ragazzo…
O è ipocrita qualcun altro?
Bohh, avrei da dire tante cose, ma taccio!
Questo qui a 22 anni ha la testa di un 45enne (intelligente), é un Peccatore molto virtuoso. La testa sappiamo quanto conti in tutte le attivitá sportive agonistiche individuali, ancor più che nella attivitá di squadra.
Pretendi un’intelligenza che pochi giornalisti hanno. O fanno interviste celebrative come questa o cercano lo scandalo a tutti i costi. Anche io non ho mai sentito una domanda sul perché Piatti è sparito da tutti i suoi discorsi. È pur sempre quello che l’ha fatto crescere come tennista da bambino speranzoso a top 10. Una eventuale non risposta di Sinner sarebbe implicitamente un’ammissione che si sono lasciati molto male.
Per il servizio di urgenza ed emergenza medica, non chiamate il 113 perché abbiamo un utente operativo 24h su 24!!
Che braccino! (Non Braccini) . Io che sono con le tasche vuote al ristorante prendo quello che mi piace, se non ho soldi la pasta me la faccio a casa. A parte gli scherzi, tutte cose che già si sapevano sul ragazzo. La testa, che lo ha guidato in tutte le scelte difficili che ha fatto, è il suo colpo migliore.
I suoi genitori hanno fatto un gran lavoro.
Io sinceramente non speravo nello slam così “velocemente”
Dopo il meraviglioso finale di stagione del 2023, da ottobre a dicembre, ero fiducioso ma …
Pensavo che nel 2024 potesse mettere in cascina qualche torneo tra 500 e 1000 ma subito uno Slam… Che gioia immensa!!!
Grazie Jannik
Sinner a volte può sembrare noioso e ripetitivo a volte ma sono anche i giornalisti che gli fanno sempre le stesse domande ma in forma diversa,sarebbe stato interessante se gli avessero fatto qualche domanda personale ma non troppo scomode,ad esempio se da piccolo ha avuto problemi di bullismo con gli altri ragazzini quando si è trasferito a Bordighera e non parlava bene l’italiano,dunque se ha avuto problemi di razzismo,i motivi che hanno portato alla separazione con Piatti nello specifico perché a distanza di 2 anni è ancora un pó vago,perchè questo cambiamento nel suo stile di gioco non poteva farlo con lui,non lo ha citato nemmeno quando ha raggiunto questi risultati perché una parte rimane merito suo quindici deve essere sotto anche qualcosa di extratennistico,potevano chiedergli come fa a gestire il successo che ha avuto di colpo a 21/22 anni e riesce a non cadere in tentazione alle lusinghe ma anche alle critiche,quando nel 2022 che al di là degli infortuni quando il suo gioco era diventato confusionario e sembrava involuto se si è mai pentito della scelta che aveva fatto,se con il team ci sono mai delle divergenze e su che cosa,perché Vagnozzi ad esempio nell’ultima intervista ha detto involontariamente che durante le settimane è meglio che non ci siano le stesse persone per non starsi sulle balle e io mi chiedo per che cosa se il gruppo sembra funzionare,sono domande che possono sembrare banali ma aiutano a scoprire com’è lo Jannik ragazzo
Non è che viviamo in un mondo di depravati privi dei valori fondamentali, è che la nostra società è alla mercé di un sistema mass-mediologico che, oltre a non educare i giovani, li induce fortemente a disimpegnarsi e a non credere nel futuro. La ricerca velleitaria di soddisfazione immediata dei loro scopi edonistici e vanità è quanto si offre loro, facendola passare per obiettivi e ideali primari, ma ovviamente poi, nella maggior parte dei casi, la frustrazione per l’insuccesso ne è conseguenza e può portare talvolta anche a comportamenti e reazioni devianti…
Questo ragazzo, invece, ha avuto come più grande fortuna di appartenere a una famiglia e a un contesto che lo hanno mantenuto non esposto al “nostro” star system attuale. Ma non bisogna pensare, come pure si sarebbe indotti a fare, che lassù in Alto Adige non siano minimamente influenzati dal cicaleccio italiano. Quest’ultimo in fondo è una degenerazione della nostra epoca, io ricordo benissimo che anche in Italia fino almeno agli anni 70 i campioni sportivi nascevano tra gente semplice e onesta, per nulla deviata dalla popolarità. I Riva, Mazzola e Rivera, i Mennea, i Meneghin, i Thoeni e tanti altri campioni spesso nessuno li ha neppure mai intervistati fuori dal campo, perché allora lo star system, se esisteva, non era così sfacciato e inopportuno come adesso.
In più, bisogna dire che Sinner, oltre a non essere stato troppo influenzato dai social, è anche una persona molto intelligente e ammodo, capisce come ci si deve esprimere con l’interlocutore di turno, sa esporre concetti corretti perché ha le idee chiare senza infatuato da miti di potenza, eccessi di autostima o di autocritica.
Insomma, possono anche tirarlo per la giacchetta, tanto lui è già altrove…
Mi piacciono moltissimo queste dichiarazioni non per le parole in sé, ma per la forza e la coerenza con cui porta avanti i concetti che esse esprimono. Leggiamo decine di interviste in cui gli intervistati affermano che tutelare la propria privacy è fondamentale, tranne poi ritrovarli nelle copertine con la foto della famiglia al completo, figli minori compresi. Lui lo afferma e lo fa. Punto.
Clicca qui per visualizzarlo.
L’Italia non ha trovato un numero 3 del mondo futuro n.1 del mondo.
Di più : ha trovato un nuovo Santo da mettere sul taccuino.
San Jannick da Sesto.
Non sbaglia niente. Perfetto. Un peccatore Santo.
Dopo Natale in Italia si festeggerà pure la nascita di San Jannik.
…
Ziu lader che danni saltan fuori ad avere un n.3 italiano … giuro che non l’avrei mai minimamente sospettato.
Hai ragione su tutto, che io sappia ha un suo carissimo amico che gli cura la comunicazione, ma comunque le dichiarazioni sono sincere, vere e non filtrate
Clicca qui per visualizzarlo.
Se, ma ci credi pure ?
Ama stare con gli amici di sempre. Dove ? Nella sua casa a Monte-Carlo ?
Dai … siamo seri. ” Mi piace rilassarmi nella mia casa a Monte-Carlo. ”
Perchè non con i suoi amici a Sesto in Sud Tirol invece ?
Maturo quasi già da adolescente e le parole sul distacco dai genitori lo dimostrano appieno.. le parole su come si gestisce e lo stile di vita pensato esclusivamente al bene come tennista ( ma penso gli venga facile per la sua natura) andrebbero prese a modello per tanti altri tennisti, nostrani e non, bravo Jan
Jannik non sbaglia una risposta.
Ma pensandoci bene non è la risposta ad essere giusta, ma il valore che c’è dietro.
Mi spiego meglio.
Quando lui dice che non ama fare tardi, che mette sempre al centro il suo lavoro, che ama stare con gli amici autentici di quando era ancora Jannik (e non il campionissimo Sinner), che rispetta il valore del denaro e che ama la riservatezza della sua vita privata, non fa altro che dire la verità.
Non credo proprio che abbia un cd. media-manager o qualcuno che gli cura la comunicazione.
Sono certo che lui è autentico e dice semplicemente quello che pensa e quello in cui crede… L’ho sentito varie volte e sono certo che sia così, altrimenti oltre agli Slam dovrebbe vincere anche gli Oscar.
Quindi non sono le risposte ad essere giuste (sono semplicemente sincere), ma i valori che ci sono dietro.
È veramente un esempio positivo il nostro Campione… Io poi, dico la verità, lo rifarei anche se fosse come Kyrgios ma il fatto che sia come è mi rende veramente orgoglioso di essere un suo fan
A inizio stagione sì che era da firmare… Ma adesso già un po’ meno 😉
Firmerei per Wimbledon e US Open.
Prima dell’inizio di stagione per questo 2024 avrei messo la firma a:
– una Slam
– 3 1000 (con Roma o Torino)
– 3 500
– medaglia olimpiade
Voi?
Fenomeno assoluto
Chapeau.
Sarò vecchio e all’antica ma in una società piena di depravati, gente senza morale, senza scrupoli, del tutto e subito, di annichilimento dei valori fondamentali, questo ragazzo sembra davvero fuori dai tempi e dimensione. Un gran bell’esempio per tutti, non solo per i giovani. Ha ben compreso la sua responsabilità quale personaggio noto e direi che nonostante l’età è eccezionale nel saper gestire la sua posizione