Jakub Mensik: La nuova promessa del Tennis Ceco pronta a brillare
Nel panorama del tennis maschile, uno dei nomi che risalta tra i giovani talenti ancora non ventenni è Jakub Mensik. Con un inizio di stagione 2024 che lascia presagire grandi cose, l’attenzione si concentra su di lui.
La possibilità di una svolta significativa potrebbe presentarsi già questa settimana all’ATP 250 di Doha, dove Mensik affronterà Alejandro Davidovich al primo turno. Ma prima di concentrarci su questo impegno, vale la pena ricapitolare i successi ottenuti nei primi mesi di competizione. In un’intervista con l’ATP, il giovane talento ceco ha riflettuto sull’esperienza acquisita all’Open di Australia, dove ha superato le qualificazioni e vinto un match nel tabellone principale. Sebbene possa sembrare un risultato modesto, è importante ricordare che Mensik ha solo 18 anni e che quello australiano è stato solo il suo secondo main draw in un torneo del Grande Slam. Tenendo conto anche del suo arrivo al terzo turno agli US Open, il bilancio è decisamente positivo.
“Questo Open di Australia è stato un grande torneo per me. Le qualificazioni sono state impegnative, ma ho avuto l’opportunità di giocare contro Denis Shapovalov, un ex top 10, e ho vinto”, ha condiviso Mensik, riferendosi alla sua vittoria contro il canadese. “Sono molto soddisfatto di quella prestazione e di quella vittoria. Anche il secondo turno contro Hubert Hurkacz è stato notevole, essendo la seconda volta che mi confrontavo con un top 10, la prima contro Fritz agli US Open. Lottare con Hurkacz per cinque set in un match che ha superato le tre ore è stata un’esperienza incredibile”, ha aggiunto, attualmente il 129 nel ranking.
Nonostante la sconfitta contro il polacco, è stato notevole vedere come Mensik abbia portato il match fino al quinto set, mettendo in difficoltà il favorito in uno dei tornei più prestigiosi. “Il match con Hurkacz, in un certo senso, lo posso paragonare a quello con Fritz a New York. L’anno scorso, Fritz mi aveva rapidamente eliminato, ma questa volta il match è arrivato al quinto set. Questo mostra il mio miglioramento e mi dà molta fiducia per il futuro”, ha riconosciuto Mensik, uno dei più giovani della sua generazione a vincere un Challenger.
La sua stagione è iniziata nel circuito Challenger, raggiungendo la finale a Canberra dove è stato sconfitto dal tedesco Dominik Koepfer. “È difficile superare la barriera del circuito Challenger, ma ora ho la fiducia di poter competere e vincere contro i grandi”, ha affermato Mensik, pronto per il suo prossimo incontro con Davidovich.
La Repubblica Ceca ha atteso questo cambio generazionale, finalmente arrivato con alcuni giocatori di ottimo livello. Mensik non è solo in questo percorso, come non lo furono Berdych, Stepanek o Vesely. Accanto a lui c’è Jiri Lehecka, già capace di raggiungere i quarti di finale in un Grande Slam e attualmente il miglior tennista del suo paese, tra i primi 30 al mondo. La sua presenza sarà cruciale per supportare Mensik in questo lungo viaggio.
“Rispetto a molti giocatori nel circuito ATP, noi due siamo molto giovani”, ha detto Mensik riguardo a sé stesso e a Lehecka. “È fantastico che Jiri si alleni anche a Prostejov, dove possiamo praticare insieme frequentemente e conoscerci meglio. Mi aiuta molto, e penso che questo sarà molto positivo anche per il futuro, in vista della Coppa Davis. Possiamo ancora migliorare molto, e insieme a Tomas Machac, credo che abbiamo tutti il talento per raggiungere la top 20”, conclude Mensik, con la fiducia di chi sa di avere un futuro luminoso davanti.
Francesco Paolo Villarico
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Prizmic l’ ho visto diverse volte e non mi sembra un fenomeno assoluto.
Forte, ma non paragonabile a Sinner, Alcaraz e rune.
Mensik non l’ ho ancora visto, ma dai risultati non mi sembra meglio di Prizmic.
Ah,se lo dici te,alzo le mani!!!
Piu’ di un primo turno Prizmic non l’ho visto passare ultimamente. Credevo molto meglio all’inizio anche se giovane, ma si vede dove potra’ arrivare, e non certo tra i primi 10 per me.
A parte le ovvietà elencate, penso dovresti farti vedere da uno bravo…e non lo dico per ironia
Un conto è essere un forte junior(Quinzi insegna),un conto è diventare un top player e vincere Slam da grande!!!
Molti di noi seguono i tornei juniores e non ci voleva un genio per capire il talento di Jakub. Poi c’è chi parla parla parla e c’è chi sa le cose senza bisogno di sventolarle ai quattro venti.
Mi piacerebbe conoscere il pensiero su quanto scritto sia da Marco Mazzoni e sia dai suoi/nostri detrattori.
Su Prizmic(ha molti dubbi),a suo giudizio sarà fortemente penalizzato e limitato (soprattutto negli Slam),dalla sua massa muscolare fin troppo massiccia,lo ritiene poco elastico(a differenza di Nole ad esempio),e quindi soggetto ad infortuni frequenti e i lunghi sforzi in uno Slam se non si è ben preparati alla fine si pagano.
P.S.:Sempre a suo giudizio,la chiave principale per contrastare JS è cercare di prendergli il tempo(cosa per niente facile),cercando di essere ancora piu’ vicino dalla linea di fondo campo rispetto a lui,con variazioni e cambi di ritmo continui,mi ha confessato che gli sarebbe piaciuto vederlo di fronte ad un Santoro anche se pensa che alla fine la sua potenza lo avrebbe tolto dalle ragnatele del”mago”.
Inoltre senza togliere nulla a Vagnozzi ritiene che l’aggiunta di Cahill sia stata determinante per far diventare oggi JS,il giocatore più forte e prossimo numero 1 per diverso tempo,soprattutto se i due rivali più credibili (Alcaraz e Rune),non troveranno nuove soluzioni per scardinare le sue certezze.Altro aspetto che ritiene sia stato fondamentale per JS e’ stato tutto il lavoro che ha fatto sul piano fisico che oltre ad irrobustirlo (da qui la scomparsa dei continui infortuni in cui cadeva), e che lo hanno reso molto più resistente anche nei match 3 su 5.
Su Rune mi ha detto (sempre a suo giudizio),che lui e chi lo ha affiancato fino a pochi giorni fa(madre inclusa),hanno sbagliato i tempi(troppo corta l’off season per farlo),per apportare le modifiche al suo gioco (i continui serve & volley),come a Torino o il voler giocare sempre più vicino dalla linea di fondo,cosa che sempre più spesso lo sta portando a sbagliare soprattutto con il dritto,e togliergli le certezze che aveva.Per lui sarebbe meglio fermarsi anche un mese e ricominciare da dove era partito o comunque tornare al primo Rune e poi una volta ritrovata la “confidence”,aggiungere gradualmente quello che stava
cercando di fare in questi ultimi mesi,a suo dire l’esplosione di JS ha generato in lui e il suo team una frenesia che inevitabilmente lo ha gettato nella confusione di ora.
Su Alcaraz pensa che aver iniziato a vincere e diventare numero 1 troppo presto(complici anche le vicende di Nole ndr),gli hanno dato fin troppe certezze che ha perso con l’esplosione di JS,a suo giudizio è quelli che ha meno margini di crescita(proprio per la completezza del suo gioco),inoltre anche su di lui ha molti dubbi sul piano fisico (anche qui ha poco margine di miglioramento) e su come gestisce la tensione in campo in
partite lottate che rendono fin troppo a rischio crampi come è accaduto allo scorso RG.
Mi ha detto tante altre cose(anche su altri giovani talenti,molti dei quali sconosciuti ai più) e sono sempre più contento di essere riuscito ad entrare in contatto con lui.
Penso che ci siano molti spunti di riflessione su quanto riportato da quest’ultima nostra chiacchierata.
Mensik e Prizmic prossimi n2 e 1 al mondo … segnatevelo!
E poi c’è kopriva che le copre tutte
Hai dimenticato Mrva e Brunclik
Il nuovo Sinner semmai .
Hanno un gioco incredibilmente simile.
Ma mentalmente l’altoatesino a 18 anni era già granitico mentre il ceco butta via ancora partite inspiegabili
Come l’ultima contro kukuskin
…allora sarebbero cactus pé Sinner 🙂
Per chi non lo ricordasse lo soprannomino’ imMENSIK!!!
Se ci fosse onestà intellettuale da queste parti,si renderebbe gli onori il mio alias MM&I parlo’ per primo di lui da queste parti quando era fuori dai 600 e disse che sarebbe arrivato in breve tempo a dare fastidio ai migliori!!!
P.S.: A suo giudizio è uno dei pochi,forse l’unico,tolti i due tre se escono dalla confusione che li attanaglia,(molto determinata dall’esplosione di JS),che potrebbe
dare fastidio a JS nei prossimi
anni e contendergli i titoli più prestigiosi!!!
Clap clap! Complimenti per gli accenti fonetici!!!!
Lehečka, Macháč, Svrčina e Mensik, bel vivaio di giovani.
Jakub sa che la Fortuna è Ceca e quindi avrà una brillante carriera.
Mah…se penso che lo vidi perdere la finale del Bonfiglio da un Peruviano (peraltro sparito dagli schermi) che, all’incirca coetaneo, gli rendeva ad occhio una quindicina di centimetri di statura (in una fascia di età dove lo sviluppo fisico è ancora più influente che nel professionismo) mi chiedo chi l’abbia preso in carico da allora e forgiato ad essere il fortegiocatore che adesso è.
Tutt’altro che arrivato, ma forte.
Il nuovo Musetti ?