Musetti perde malamente da Zhang all’ATP 250 di Doha
La fiducia è tutto in uno sport complesso come il tennis. Quando non ne hai, e le troppe recenti memorie negative pesano come macigni, il rischio di esporsi a prestazioni davvero negative, al limite dalla figuraccia, è altissimo. Spiace davvero dover registrare e commentare una partita così scadente di Lorenzo Musetti, che all’esordio al 250 di Doha perde malamente contro Zhizhen Zhang, battuto per 6-2 6-0 in un’ora di gioco. Impalpabile la prestazione del carrarino, niente ha funzionato nel suo tennis, ma l’aspetto più preoccupante non è nemmeno il suo diritto ballerino e corto, il servizio altalenante, il rovescio stranamente scarico e impreciso, quanto il non aver intravisto un momento di luce, una reazione, un segno di presenza in campo. Zhang è stato davvero solido: è entrato nel match molto bene, sicuro con i suoi colpi da fondo campo e servendo con precisione (ha chiuso il match con due prime su tre in campo, vincendo altrettanti punti), ma nella partita i meriti del cinese sono amplificati dall’assenza quasi totale di Musetti. Non c’è niente che si possa salvare nella partita dell’azzurro. Niente.
La palla break che è costata il 2-5 a Musetti nel primo set è lo specchio del suo momento: dopo un discreto servizio esterno che gli ha aperto il campo, ha due palle sul diritto comode da spingere in anticipo per incidere; le gioca col braccio trattenuto, temporeggia buttandola di là al centro senza una idea, con paura, e perde profondità, tanto che è fin troppo comodo per Zhang fare un passo avanti, entrare forte col diritto e buttare Lorenzo due metri dietro, dove è punito da una smorzata ben eseguita dal cinese. Questo punto, in un momento non banale del set, è l’evidenza di quanto manchi la fiducia in Musetti, quello slancio e sicurezza che ti porta a colpire con potenza, per guadagnare campo e creare la differenza che invece subisce.
Difficile trovare un giocatore del talento di Musetti terminare una partita così male, con il 41% di punti vinti con la prima di servizio e il 37% sulla seconda, quando al di là della rete c’era un avversario molto positivo, solido e preciso, ma non esattamente Djokovic o il Sinner di questo periodo. Non ha molto senso analizzare oltre il match dal punto di vista tecnico. Purtroppo Musetti è stato travolto, o peggio non è pervenuto. A chi ama il suo tennis di talento, quelle giocate d’autore con le quali può sorprendere tutti e far saltare in piedi il pubblico, fa molto male ritrovarlo così dimesso, incapace di entrare in partita e reagire. Negli ultimi tornei avevamo sottolineato, nonostante le sconfitte, come stesse provando a ritrovare una posizione in campo più vicina alla riga di fondo, un primo colpo dopo il servizio più incisivo, una risposta aggressiva nonostante gli errori. Tutti passi necessari a rimettere velocità e peso ad un tennis un po’ spuntato, incerto e ingrigito, e riavvicinarsi a quel giocatore davvero incisivo – oltre che bellissimo – che nell’autunno 2022 aveva convinto tutti. Pazienza se si esce dal campo battuto, l’attitudine era quella giusta, provarci sino in fondo. Nella sconfitta odierna a Doha il passo indietro nell’atteggiamento è la ferita che fa più male. Forza Lorenzo, forza! Non sei quello sceso in campo oggi. Sei ben altro.
Marco Mazzoni
La cronaca
Musetti inizia il match servizio, sotto gli occhi di coach Tartarini. Poco fluido nei suoi primi colpi, un diritto in corsa sparato in corridoio gli costa una palla break sul 30-40. È bravo Zhang ad impattare un bel rovescio lungo linea e strappare un BREAK in apertura. Costretto a rincorrere Lorenzo, e con queste folate di vento non è facile toccare la palla, variare e creare schemi, come è nelle sue corde. Più solido il cinese, spinge col diritto attento a non sbagliare e scegliendo traiettorie piuttosto centrali. La tattica funziona, 2-0. Male invece l’azzurro col diritto, prova a spingere con più decisione la palla, anche se al centro, ma perde la misura. 0-30, anche il terzo game è complicato, e nemmeno la prima di servizio lo sostiene. Colpisce con i piedi molto vicini alla riga Zhizhen, sul 30 pari, dopo aver sbagliato malamente un drop shot, ne prova un altro stavolta perfetto. Annulla bene la palla break Musetti con un attacco preciso, ma spreca tutto con l’ennesimo diritto di scambio che vola lungo. Si salva ancora Lorenzo, stavolta col suo marchio di fabbrica, un vincente di rovescio lungo linea. Il doppio BREAK arriva alla terza chance: una seconda di battuta troppo centrale è impattata alla perfezione da Zhang, con un diritto in risposta vincente. Non ci prova nemmeno “Muso”, è sotto 0-3, nettamente sul piano dell’intensità e della precisione. Lo aiuta il cinese, pessimo il suo quarto game (e un bel tocco dell’azzurro), scivola sotto 0-40 e nonostante un doppio nastro clamorosamente fortunoso, restituisce uno dei due break alla quarta chance, con un attacco sbagliato (1-3). L’ingresso nel match dopo il pessimo avvio ha scosso Musetti, ora il rovescio è ficcante, l’intensità superiore; vince un buon game di servizio (2-3), ma sul 4-2 è di nuovo in crisi. Zhang gioca ordinato, continuo, non fa niente di eccezionale ma non regala nemmeno, mentre Musetti commette troppi errori. 0-30 e poi 30-40 con un rovescio dal centro che vola lungo un metro. Male Lorenzo sulla palla break: ha due momenti per spingere ed attaccare col diritto, ma temporeggia, perde campo e subisce una smorzata di Zhizhen ben eseguita visto quando era crollato all’indietro l’azzurro. 5-2 Zhang, che con un turno di battuta perfetto chiude 6-2. 44% di punti vinti da Musetti con la prima palla in campo, un numero tremendo, visto che la risposta del cinese non è esattamente quella di Sinner…
Male, molto male Musetti anche avvio del secondo set. Non gioca sciolto, il diritto è carico di spin e “non va”, ma non è nemmeno preciso e sicuro. Serve male, niente funziona e crolla 15-40 con l’ennesimo diritto povero di controllo. Con una risposta potente al centro su di una seconda palla modesta Zhang sfonda la flebile resistenza dell’italiano, che subisce un BREAK immediato e si ritrova sotto 1-0. Allarga le braccia Lorenzo dopo aver subito questo punto, la negatività è in ogni aspetto, anche nell’atteggiamento passivo con il quale affronta questa partita che gli scivola via, veloce quanto il vento su Doha. Zhizhen si appoggia alla perfezione alle palle non così rapide e nemmeno profonde dell’azzurro, controlla lo scambio e chiude col diritto; ma anche quando cerca il cross di rovescio, solleticando il lato “forte” di Musetti, non rischia più di tanto perché la palla esce proprio flebile dalle corde dell’azzurro. 2-0 (e otto giochi a due). Lorenzo non c’è, la spinta monocorde ma precisa di Zhang lo porta sbagliare praticamente tutto. Concede un’altra palla break sul 30-40 “Muso”, e la gioca sotto ritmo, attaccando con un tocco che non fa male e subendo un passante in corsa del rivale, ora avanti 3-0 col doppio break dopo solo 47 minuti. Davvero solido Zhang, ma purtroppo è la modesta prestazione dell’azzurro a farlo apparire così forte ed efficace. La reazione di Musetti non arriva, perde nettamente anche il secondo set per 6-0 uscendo di scena dal torneo a testa bassa e con un’altra batosta che non aiuta a riprendersi, a svoltare. Una sconfitta sempre è possibile con l’alto livello medio attuale sul tour, ma perdere senza reagire o trovare il modo di entrare davvero in partita è sconfortante.
Zhizhen Zhang vs [7] Lorenzo Musetti
Zhang (🇨🇳) vs Musetti (🇮🇹)
SERVICE STATS:
– Serve Rating: 287 vs 152
– Aces: 7 vs 0
– Double Faults: 1 vs 1
– First Serve: 30/39 (77%) vs 29/48 (60%)
– 1st Serve Points Won: 23/30 (77%) vs 12/29 (41%)
– 2nd Serve Points Won: 4/9 (44%) vs 7/19 (37%)
– Break Points Saved: 3/4 (75%) vs 3/9 (33%)
– Service Games Played: 7 vs 7
RETURN STATS:
– Return Rating: 274 vs 118
– 1st Serve Return Points Won: 17/29 (59%) vs 7/30 (23%)
– 2nd Serve Return Points Won: 12/19 (63%) vs 5/9 (56%)
– Break Points Converted: 6/9 (67%) vs 1/4 (25%)
– Return Games Played: 7 vs 7
POINT STATS:
– Net Points Won: 3/9 (33%) vs 3/4 (75%)
– Winners: 19 vs 10
– Unforced Errors: 5 vs 11
– Service Points Won: 27/39 (69%) vs 19/48 (40%)
– Return Points Won: 29/48 (60%) vs 12/39 (31%)
– Total Points Won: 56/87 (64%) vs 31/87 (36%)
SERVICE SPEED:
– Max Speed: 224 km/h (139 mph) vs 201 km/h (124 mph)
– 1st Serve Average Speed: 202 km/h (125 mph) vs 184 km/h (114 mph)
– 2nd Serve Average Speed: 177 km/h (109 mph) vs 158 km/h (98 mph)
TAG: ATP 250 Doha 2024, Lorenzo Musetti, Zhizhen Zhang
Mutenti in tutto la sua futura carriera uscirà dai 100 solo se sarà infortunato a sé avrà più di 35 anni.
Io ci credo in Lorenzo, ha le potenzialità per fare un’ottima carriera e lo spero, non credo però nel Lorenzo Musetti top 10 o addirittura top 5 o come hanno scritto alcuni qui che sarebbe stato lui il vero rivale di Alcaraz ( ! ).
Avrà delle soddisfazioni, secondo me un 1000 sulla terra lo vincerà, la Davis l’ha vinta, 500 lo ha vinto, numero 15 del mondo come best ranking, ragazzi non è poca roba, si può essere delusi se lo si credeva il gemello di Sinner, una sorta di Coppi e Bartali, ma Musetti tornerà competitivo secondo me, forse bisognerà attendere dei mesi.
Io ho giocato a tennis a livello amatoriale e quindi non sono in grado di dare giudizi, ma ritengo che in questo momento ( che dura da diversi mesi) Musetti abbia bisogno di resettare tutto e ripartire da zero con nuovo coach e mentalcoach.
Gli attuali hanno dimostrato di non essere in grado di ( guarirlo )
E ciò ti rende felice? Perché quel punto esclamativo? Bah…
Scusa ma..
Questo ha perso 5 turni di servizio su 6
Non mi pare che il problema principale sia la risposta.
Anzi, IMHO, è proprio l’ultimo dei problemi
Lo ririripeto,Musetti nel 2025 fuori dai 100 a giocare i challenger!
Dovrebbe crescere a abbandonando Tartarini e assumendo un altro associandolo ad un Mental coach
Sono d’ accordo più o meno su tutto.
Musetti ha dei problemi di impostazione: gesti troppo ampi e rivescio ad una mano che di per se, nel tennis moderno, è già un handicap(e lo dico con profondo rammarico). La sensazione è
che sia sempre in ritardo di una frazione di secondo sulla palla e questo comporta il progressivo arretramento di posizione. Quando è in fiducia riesce a colmare parzialmente
questo ritardo, ma nelle condizioni mentali attuali, questa sua “lentezza” è del tutto evidente.
Giusto sarebbe come dici tu, lavorare verso un accorciamento dei gesti(più facile per il dritto, meno per il rovescio, solo Federer, tra i monomani, è riuscito a rendere efficace il rovescio ad una mano con movimento accorciato).
Musetti secondo me avrebbe anche le doti per fare questo step, ma qui ci scontriamo con l’ aspetto caratteriale.
Musetti ha PAURA. Paura di cambiare, paura di colpire la palla presto, paura sbagliare, paura di non farcela.
Non riuscirà mai a fare questo step, anche se dovesse cambiare staff. Il fatto che ci siano così tanti commenti sulla sua sconfitta, vuol dire che la gente ancora ci crede.
Io sto cercando di convincermi a non crederci più….e ci sto pian piano riuscendo, sconfitta dopo sconfitta, confidando sul fatto che ne verranno molte altre a breve.
@ MARMAS (#3937568)
bravo Marmas. Condivido parola per parola cio’ che hai scritto. Mi piange il cuore vedere il Muso cosi’. Ho piu’ a cuore lui che il prodigioso Sinner perche’ penso che come talento tennistico Lorenzo sia ancora piu’ dotato del nostro campione. Ma la Federazione che sta facendo? Lo vede che rischiamo di perdere un campione che nasce ogni 30 anni? Invece di pensare a pavoneggiarsi andando al Quirinale vuole concentrarsi nell’individuare una strategia ed un supporto a questo ragazzo che rischia di perdersi?
Minki@, 230 commenti per una sconfitta al primo turno
Un buon 70% opera della srl Trolls&Haters (che finalmente sta respirando)
Se vinceva, massimo 50 commenti
Su Alcaraz alcuni utenti dicono che è stato fatto troppo lavoro muscolare nell’età dello sviluppo, cosa che potrebbe provocare una fragilità muscolare e propensione agli infortuni muscolari.
Per quello che ne so io (per la verità poco) questa tesi mi sembra ragionevole.
Per il Muso il problema è diverso. Lui la massa l’ha messa nella off season tra 2022 e 2023 (quindi dopo i 20 anni). Io l’ho visto a inizio 2023 molto più grosso e anche un po’ appesantito, meno reattivo e che tendeva a non trovare la misura dei colpi.
Poi mi sembra si sia fermato a caricare massa (e ci mancherebbe).
Il problema poi non è tanto quello che ha fatto, ma quello che non ha fatto e che anzi mi sembra pure essersi aggravato con il potenziamento muscolare.
Come ho detto i suoi problemi tecnici consistenti in aperture troppo ampie (soprattutto di dritto), palle colpite troppo tardi e posizione in campo troppo arretrata mi sembra che siano rimasti totalmente irrisolti.
Alcaraz non mi sembra che abbia problemi di impostazione tecnica di questo tipo.
Insomma per lo spagnolo può esserci stato un problema di tempistica della costruzione fisica, per il Muso c’è un problema di mancata risoluzione (nemmeno parziale) di problemi tecnici che sembrano evidenti a tutti
@ tinapica (#3937463)
Ci si può esprimere in un italiano corretto e corrente senza essere anacronistici o pensare che l’utilizzare parole entrate ormai da decenni nel nostro vocabolario stia a significare qualcosa in merito alla nostra italianità. Credo inoltre sia una manifestazione di rispetto nei confronti dell’altro chiamarlo con il nome che gli appartiene.
Comunque buona digitazione e buon tennis Tinapica.
@ Stefan Navratil (#3937437)
sono in linea con STEFAN………..ci sono giocatori poco talentuosi o poco fantasiosi che hanno bisogno di essere inquadrati dentro ad una meccanica di solidità e di atleticità…poi ci sono giocatori come MUSETTI , nati per fare spettacolo per quanto eleganti-fantasiosi-imprevedibili-incoscienti-spavaldi-arroganti,possano essere !!!
l’errore più grande è quello di voler inquadrare in un clisce prestabilito ciò che di estro ne è il suo “io tennistico”…
nella fattispecie , Musetti (in questo momento) è un giocatore triste,un giocatore scontento, un giocatore frenato ! questo non può far altro che togliergli sicurezze !
FATELO TORNARE A CIO’ CHE ERA ….PAZZO SREGOLATO IMPREVEDIBILE FALLOSO SORRIDENTE LEGGERO INCOSCIENTE……!!!!!!!!!!!!!
Teleboratore che non vuol più capire quando scrivo in risposta a
Evviva l’Italica racchetta
……..
siempre!
Sulla seconda parte sono d’accordo: elaboratore, ad esempio, è una parola che uso abitualmente. Computore invece no, ma se facesse solo di conto probabilmente la userei, perché quello è il significato di computare in Italiano.
Sulla prima: essendo il Campione Sud Tirolese di MadreLingua Tedesca, volendolo proprio traslitterare in Italiano sarebbe Iannich. Comunque sì, eventualmente e confidenzialmente lo chiamerei Gianni.
Un mio amico mantovano che si chiama Viliam (scritto proprio così all’ anagrafe, credo per un banale errore di scrittura) lo chiamo quasi sempre Guglielmo.
Per rispondere alla terza parte: scrivo quanto qui esposto usando ambedue gli apparecchi. In questo momento scrivo con un polifunzionino o, se preferisce, un telaboratore. Neanche detto ciò che scrivo: lo digito proprio perché col navigatore in incognito la funzione microfono è disabilitata.
Pensi un po’ che voglia che ho. Io.
Non è difficile: basta pensarci, che la Lingua Italiana offre molti appigli.
@ Mah (#3937326)
Edddaaaiii!!! Suuuu!
Quinzi l’ha mai vinto Amburgo battendo uno che equivalesse quel che era AlcarazGarfia in quel periodo???? Tipo: avrebbe mai battuto uno Sascia Zverev che gli è di poco più giovane????
Quinzi avrebbe mai battuto Giocovic sulla terra rossa nella stessa stagione in cui il Campione più forte di sempre avrebbe vinto il suo terzo RG??????
Eddddaaaiii!!!!!Suuuu!!!
Pollicione su per la descrizione dei problemini musettiani.
Ma secondo me non si separa da Tartarini.
Più facilmente potrebbe accadere il contrario.
Per adesso mi accontenterei si separasse da Barazzutti e forse il Vecio lo anticipa sul tempo…
Fantozzi! Batti!
Poi: trovo imbarazzanti tutti i commenti che contengono la parola imbarazzante.
Ed è il serpente che si morde da sé.
Cosa? …A vostro imbarazzato piacimento: avete l’imbarazzo della scelta.
Gente: Musetti ha quasi 22 anni, Fognazzo 37. Cos’è che impedisce di capire che non possono essere paragonati l’un l’altro?
Sonego ha vinto in doppio due partite decisive…..
Io gli metterei in loop davanti agli occhi la finale di Amburgo contro Alcaraz! Dove è finito quel giocatore aggressivo ma fantasioso, divertente ma non scriteriato? Chi lo segue con la complicità della federazione che lo attenzionava da anni, prima l’ha lasciato giocare tutta la carriera da junior di rimessa contando sulla manina fatata, non considerando che da pro avrebbe incontrato ben altre velocità e determinazioni e che solo con la manina fatata, nel tennis che conta, al massimo ci potevi fare un bel ricamino. Poi accortisi tardi dello sbaglio vogliono dargli delle basi solide, senza però snaturarlo, così dicono, facendo invece esattamente questo! Lo trasformano in un torellino che si sfianca a cercare sempre il dritto inside-out, proprio lui che ha comunque una buona sensibilità a rete e un buonissimo rovescio naturale, mentre il dritto, orrendamente impostato, con tutta la buona volonta non è all’altezza della maggior parte dei top 100 per penetrazione e consistenza.
In compenso basta fantasia, basta discese a rete, basta imprevedibilià, le uniche cose che lo rendevano diverso e in molti frangenti migliore degli avversari.
Mi ricorda un po’ la parabola della Sabatini, che da giocatrice un po’ leggera ma a tutto campo vollero trasformare in energumena che rivaleggiasse con la Graf gonfiandola di muscoli, naturalmente non riuscendoci visto che la sua palla di dritto comunque continuò a viaggiare la metà di quella di Steffi. Solo cambiando allenatore e tornando a giocare a tutto campo ed esprimendo un buon gioco al volo riuscì davvero ad impensierire la Graf e vincere uno slam. Speriamo che il Muso prima o poi sappia trovare il suo gioco e cominci a divertirsi in campo.
Un suggerimento a Musetti. Chiama Sinner che sicuramente il favore glie lo fa. Jannik, facciamo un bel pó di games come se fossimo in partita. Con l’apposito strumento in dotazione al campo, misuriamo la velocità dei miei colpi e dei tuoi. Facciamo la debita media e…. ci ragioniamo sopra. Sono certo di una netta differenza a favore di Sinner, ma l’ultima parola allo strumento. Si puó fare enzo
Quello che tu dici succedeva 6-7 anni fa. Le loro strade si sono divise da un pezzo, quindi continuo a non capire le ragioni del parallelo tra giocatori così diversi e così distanti tra loro (anche nel ranking). Soprattutto mi è sembrato eccessivamente denigratorio per Musetti perché tutto gli potrà accadere tranne che esca dalla top 100 per raggiungere Zeppieri.
@ Il mio personalissimo cartellino (#3937197)
Scusa, non capisco. Con il rovescio a due mani si risponde normalmente in due modi, in slice e in top spin, dal bassi in alto con rotatoria. Non vedo per quale limite non si possa fare altrettanto con una sola mano. Il rennis è nato a una mano, lo hanno fatto diventare bimano i giocatori più deboli. Poj lo hanno adoperato quasi tutti. Per conto mio serve solo a quello, non ha altri pregi, anzi, se Berrettini lo giocasse ad una mano, aquisirebbe maggiore mobilità. in be
@ Brufen (#3937253)
Sicuramente lo capisci tu e, sempre sicuramente, risultati ti daranno ragione. Resti contento? enzo
@ cataflic (#3937393)
Paragonarlo a Guasquet mj sembra improprio. Il francese è stato numero 1 e tutt’ora in età da pensione, è in grado di dare fastidio a molti tennisti. È inutile girarci intorno, Musetti ha un solo problema, non ha la forza sufficiente per il tennis ad alto livello, dove le palline piú che giocate, sono sparate.
Con questi risultati come è possibile che stia ancora nei 30???
Concordo, ma una carriera anche da top 30 richiede prestazioni medie di molto superiori a quelle degli ultimi mesi.
Comunque Lorenzo non è un campionissimo ma può stazionare intorno ai 20 e fare qualche exploit interessante…per me l’esempio di Gasquet non è per nulla impossibile.
Quinzi non ha mai vinto un 500 e nemmeno un 250
@ tinapica (#3937152)
Quindi Jannik lo chiamiamo Giannic perché nell’alfabeto italiano la J e la K non esistono?
E questi messaggi li scriviamo o attraverso l’elaboratore computerizzato portatile o attraverso il telefono portatile intelligente/veloce?
Questo ragazzo ha enormi problemi caratteriali a mio modesto avviso… è ora che si faccia seguire da un bravo psicologo…ma per lui prima che per la sua carriera
Il Nuovo Quinzi…purtroppo
Dal carnevale di ieri con la vittoria di Jannik alle parate funebri su Musetti e Sonego. Domani c’è la conferenza stampa di Matteo Berrettini, mi raccomando stanotte preparare la tesina.
@ SempreLorenzo (#3937104)
Comunque secondo me di Musetti (senza entrare in questioni private o prettamente tecniche) i suoi tifosi hanno sempre confuso i grandi colpi, di cui e chiaramente dotato, con grande tennis per il quale al momento non ha ancora fatto nulla. Vincerà ancora bellissime partite anche con i top player e tornei ma una carriera da top per me molto, molto difficile.
… Ma deve cambiare coccia!
Coi saccenti non ho pietà caro amico 😎
Mettendo da parte l’umorismo che pure ci vuole, sono molto dispiaciuto della situazione in cui si sta avvitando Lorenzo Musetti e l’unica cosa che mi sento di approvare è l’ultimo capoverso che leggo nell’articolo di questo thread, ossia:
“Nella sconfitta odierna a Doha il passo indietro nell’atteggiamento è la ferita che fa più male. Forza Lorenzo, forza! Non sei quello sceso in campo oggi. Sei ben altro”.
Al posto di inadeguate volevo dire inanellare
L’articolo di Mazzoni è come sempre del resto ,assai preciso e dettagliato, direi che fotografa appieno l’attuale situazione de tennista toscano appiattito e atterrato da troppe gravi sconfitte. Le criticità di Musetti le ho descritte in un recente post che naturalmente è stato criticato dai tifosi ma non dagli sportivi. Le ribadisco tutte ancor oggi , non solo non migliora ma regredisce . Se poi pensiamo ai progressi di Sinner davvero il tutto sembra ancor più evidente.
Anche lo scorso anno di questi tempi Lorenzo non ne vinceva mezza di partita, poi a montecarlo ha battuto djokovic e ha inadeguato una incredibile serie di vittorie importanti. Semplicemente non possiamo aspettarci che raggiunga il livello di sinner, il suo livello massimo è da top 15/20. Poi può anche superare i suoi obiettivi ma ci vuole tanta voglia e tanta grinta. Aspettiamo la terra, poi potremo tirare le somme, fatto sta che musetti è un giocatore che sul veloce non è un fenomeno, e questo lo si sapeva da tempo. Spero riesca a migliorare.
Va beh dai capitano, è come sparare sulla croce rossa, dai 🙂
“Sangue dal muro non se ghe ne cava”: Non tiri fuori sangue dai muri (proverbio veneto).
Musetti è così, questo il suo livello, questo capisce dei consigli dei coach, fa quello che può, quel che non può non fa.
Giocherà qualche bell’incontro, vincerà pure, ma difficilmente andrà sopra il 20esimo posto del ranking.
Vabbè dai, con queste tastiere del cavolo gli sarà evidentemente scappata la i per la a … ahahaha
Però, sullo spazio prima del punto esclamativo – problema eccepito altrove – voglio difenderlo dato che lo faccio pure io … ahahaha
Lo faccio di proposito perchè se lo attacco all’ultima lettera, con i caratteri cosi piccoli che escono fuori qui poi mi sembra uno scarabocchio pure con gli occhiali … LOL
Comunque questo forum è di una poliedricità di situazioni incredibile ! Montesano direbbe: pittoresco 🙂
Rispondere al servizio anticipando con il rovescio ad una mano è un grosso problema, non so nemmeno se sia possibile farlo in maniera efficace (cioè potente e profonda), perché non si riesce a imprimere lo schiaffo breve, rapido e violento che è possibile invece dare con le due mani; il risultato è che Musetti, quando sta avanti, risponde con un rovescio bloccato indolore che non comanda il gioco e vanifica il vantaggio di stare avanzati.
Io ho letto “Così parlò La Barbera”, dove il concetto di Ubermensch si evolve in quello di Mandingo.
Ma la domanda principale è: come ha fatto questo ad arrivare in top 20, davvero inspiegabile.
@ ENZO LA BARBERA (#3936976)
Se stiamo parlando di Yukio Mishima, penso che vederlo come filosofo sia molto denigratorio per lui. E’ stato senza dubbio un gigante della letteratura nipponica, ma, come molti grandi artisti, non ha mai aspirato alla sistematicità di pensiero propria dei filosofi. Nel suo assolutismo estetizzante, che lo ha portato a ritualizzare artisticamente anche la propria morte nella consapevolezza dell’imminente affermazione del “brutto” nella civiltà contemporanea mi pare difficile poter ravvisare dati che permettano uno spazio alla speranza. Anche il sapore della gloria per lui risultava qualcosa di amaro, e la maggior parte dei suoi personaggi, o maschere che siano, non hanno certo un destino consolante o consolatorio, a meno che non si consacrino alla pratica della pura forma svincolata da ogni zavorra di moralità o empatia per il mondo. Per altro il suo ultimo romanzo, consegnato all’editore poco prima del seppuku ha come titolo “Lo specchio degli inganni”, per cui forse il giorno a cui tu alludi non è altro che una luce artificiale, e quindi artificiosa, che non significa necessariamente una nuova alba incipiente. Sinceramente non mi pare un messaggio augurale pertinente.