Jannik, ora riposo, insieme a servizio e tattica
“Ora testa a Indian Wells. La partita si vince con il lavoro in settimana, c’è dietro un 80-90 percento di allenamento dietro a una vittoria. Siamo continui, abbiamo un buon recupero e questo mi rende un giocatore migliore. Con la testa vado sempre verso il miglioramento e questo porta positività. Ora sento più fiducia, i risultati arrivano. Ora cerchiamo di sistemare altri dettagli in vista dei prossimi tornei”. Così ha parlato il nuovo n.3 del mondo Jannik Sinner dopo la splendida vittoria a Rotterdam. Non il miglior Jannik in campo nella finale, messo in seria difficoltà dall’aggressività e profondità dei colpi di De Minaur, ma da campione ha trovato il modo di restare a galla nei momenti difficili e dare la zampata vincente in quelli chiave. Del resto, la differenza tra un Campione ed un ottimo giocatore è sempre nel saper dare il meglio nei punti pesanti, quando lo score “scotta” e ogni 15 può far svoltare l’andamento della partita. In tutta la settimana olandese Sinner non ha giocato il miglior tennis, o solo a sprazzi. Alcuni passaggi contro Van De Zandschulp all’esordio, ottimo il primo set in semifinale contro Griekspoor, poi tanta “garra”, qualche errore di troppo e un rendimento del servizio al di sotto degli standard altissimi raggiunti nelle ultime settimane del 2023 e agli Australian Open. È normale che sia così.
Sinner è un meraviglioso esemplare di umanità, ragazzo fisicamente fragile e tecnicamente incompleto che con lavoro, umiltà, visione e testa di chi vuol assolutamente migliorare ce l’ha fatta, esplodendo il suo talento e diventando un tennista completo e fortissimo. Ha masticato molta polvere, ma è rimasto lì, fermo sul suo sogno perché sogno non voleva che restasse, trasformandolo in obiettivo da raggiungere con metodo e passi piccoli. “A forza di piccoli mattoncini si può costruire l’impossibile” affermò il mitico Ole Kirk Kristiansen, ideatore e fondatore della Lego. Beh, Jannik ha avuto la visione e la pazienza di sistemare tanti mattoncini colorati, e costruire il suo futuro verso l’Olimpo della disciplina. Sinner è nettamente il primo della ATP 2024 Race to Turin, è in una striscia di 12 vittorie consecutive senza sconfitte nel 2024, e 15 se consideriamo anche la Coppa Davis. Tornando ancora un filo indietro, da US Open è in una serie di 32 vittorie su 34 partite, ha perso “solo” contro Shelton a Shanghai (e di un niente…) e da Super Djokovic nella finale delle Finals. Ha vinto il terzo ATP 500 consecutivo dopo quelli di Pechino e di Vienna. I numeri straordinari inanellati nelle ultime settimane e mesi potrebbero continuare con i record storici segnati per un tennista italiano. Jannik non sta scrivendo nuove pagine di storia per un giocatore italiano, sta letteralmente insegnando un nuovo linguaggio sportivo fatto di classe, umanità, dedizione al lavoro. Un esempio di Cultura di sportiva straordinario, che tutti ci auguriamo possa essere modello per i giovani del nostro Paese e non solo, sempre più persi dietro a modelli di vita “discutibili”. Sinner è la dimostrazione che tutto è possibile nella normalità, quando hai la determinazione e pazienza di lavorare su te stesso e con persone competenti per far fruttare il tuo talento.
An insane stretch from @janniksin 🙆♂️#abnamroopen pic.twitter.com/93O0BOoIYn
— Tennis TV (@TennisTV) February 18, 2024
Instoppabile afferma il sito ATP commentando la vittoria a Rotterdam. Già, adesso questa è la sensazione che il mondo della racchetta ha pensando al tennista più forte del momento, il vero n.1 di questo periodo storico, diciamo dallo scorso autunno. Ma proprio perché Sinner è in questo momento eccezionale, deve necessariamente fermarsi un po’, riposare e continuare a lavorare senza frenesia per affinare altri dettagli nel gioco, riflettendo su come gli ultimi avversari siano riusciti a metterlo in difficoltà.
“Ho detto nei giorni scorsi che non vedevo l’ora di tornare a casa dai miei genitori; dopo Melbourne ancora non sono riuscito a vederli. Partirò questa sera e resterò lì un paio di giorni prima di tornare a Montecarlo per riprendere gli allenamenti in vista di Indian Wells” afferma Jan dopo il successo a Rotterdam. Un necessario bagno in famiglia, strameritato, e poi si torna al lavoro. Se posso sommessamente dagli un consiglio, affronterei con grande calma e attenzione le prossime settimane, per assurdo ponendo obiettivi non così ambiziosi su Indian Wells. Vero che lo scorso anno l’azzurro sbarcò in semifinale nel bel 1000 californiano, quindi i punti da difendere non sono pochi. Ma in questo momento, forte di risultati così importanti, forse è ancor più importante riposare il corpo e affinare la preparazione per mettere fieno in cascina e “ripulire” il fisico da ogni eventuale fastidio, pensando alla stagione su terra battuta, dove nel 2023 non ha fatto quasi niente di buono (eccetto la semifinale a Monte Carlo) e quindi ci sarà ampio spazio per ottenere grandi risultati e salire ancora in classifica. Correre per obiettivi a brevissimo termine non è quasi mai una scelta corretta se ambisci al massimo.
Per Sinner adesso i veri obiettivi a mio avviso sono tre: 1) mantenere questo livello di gioco e affinare i dettagli che ancora non lo soddisfano, abbinato alla salute atletica; 2) gli Slam; 3) il n.1 del Ranking ATP. Stop. Chiaro, ogni torneo è potenzialmente da vincere, ma non vale la pensa rischiare di sottoporre testa e fisico a stress estremi per alzare un altro 500 o anche un 1000. Questa affermazione potrebbe essere considerata un po’ di rottura, forse persino esagerata. Ma ritengo che Jannik ormai sia lì, nel vero Olimpo della disciplina, e deve assolutamente pensare in grande iniziando già ad amministrare risorse mentali e fisiche. Vedi come si è amministrato il migliore, Mr. Djokovic. Vedi cosa è accaduto ad Alcaraz, ha bruciato di un fuoco dirompente, per poi forse consumarsi troppo in fretta e riaccendersi ora è complesso. Jan e Carlos sono persone e tennisti diversi, ma questo maledetto tennis del 2024 consuma terribilmente, va affrontato con la giusta attenzione e cautela.
Cosa deve fare adesso Sinner? Riposare. Testa e fisico, di pari passo. Curare piccoli fastidi se ci sono, prendersi il tempo di assaporare questo status di eccellenza e spingere con moderazione sulle cose che ancora possono essere migliorate, e ce ne sono tante. Su tutto la battuta: nella finale di ieri a Rotterdam non ha servito affatto bene, la prima palla meno continua, e con meno variazioni rispetto agli Australian Open, dove appena calava la percentuale delle botte a tutta passava a colpi più lavorati e molto precisi che ottenevano ugualmente grandi risultati. Ancor più la seconda palla, che un rivale aggressivo e volitivo come De Minaur ha domato a suo favore. Sinner ha ottenuto gli strabilianti risultati degli ultimi mesi anche grazie al miglioramento incredibile dell’efficacia e continuità del servizio. Appena questo colpo scende, tutto il suo tennis ne risente. Quindi lavorare ancora su questo colpo è indispensabile, per renderlo ancor più fluido, sicuro e continuo. Djokovic docet.
Altro aspetto assolutamente da considerare è il rivedere come alcuni rivali siano riusciti a metterlo in difficoltà. Medvedev nei primi due set a Melbourne, De Minaur ieri a Rotterdam, anche Monfils a tratti sempre in Olanda. I primi due hanno scelto di affrontare l’azzurro a mille all’ora, andando dritti verso di lui con pallate a tutta velocità e così impedendogli di prendere il controllo dei tempi di gioco. Sinner è fenomenale per come governa il ritmo del match a velocità altissime, dal centro ti costringere a correre e rincorrere, ti stronca o apre il campo per l’affondo. Quando un avversario è bravo a non lasciargli il tempo di gioco, le cose diventano complicate. Come si rimedia a tutto ciò? Servendo molto bene, rispondendo altrettanto bene, giocando con profondità e sicurezza il primo colpo di scambio, quello che nel tennis di oggi fa sempre più la differenza. Ieri vs. De Minaur è stato un po’ corto e addirittura non sempre ben centrato il primo diritto dopo il servizio, e questo ha dato modo al rivale di essere assai pericoloso. È parimenti importante continuare a lavorare sui tempi dell’attacco alla rete e anche sui tagli, poiché quando perdi il comando dei ritmi di gioco, è proprio spezzando il ritmo che puoi invertire l’inerzia a tuo favore. Monfils invece non ha dato alcun ritmo, colpi strani, estemporanei, che non lo hanno lasciato tranquillo. In questo caso – piuttosto raro comunque sul tour – la medicina di chiama pazienza e aggressività: togliere il comando a chi cambia continuamente le carte in tavola, costringerlo a rincorrere aprendo molto il campo, così da non lasciargli spazio per creare. Qua la diagonale di rovescio cross è decisiva, e Sinner ce l’ha.
Dettagli, o forse cose enormi. Il tennis è uno sport complicatissimo, devi essere in grado di far girare a puntino gambe, braccio, testa e visione, e allora sì che è un bell’andare. Sinner sta attraversando un momento magico. Per continuare a viverlo è indispensabile riposare e lavorare senza frenesia. Pensando in grande.
Marco Mazzoni
TAG: Editoriale, Jannik Sinner, Marco Mazzoni
@ Taigo (#3936267)
guarda se il direttore o vicedirettore dice che Jannik deve fare una cosa è bene che Jannik faccia l’esatto contrario
il direttore o vicedirettore è come il notaio dai pacchi di ama, fa l’interesse del direttore o vicedirettore non quello di Jannik, poi così potrà scrivere orrore non è andato lì orrore ha perso perché non ha fatto così ecc ecc
dovrebbero aggiornare nel corso della giornata
Ottima programmazione di Jannik.
ora Idnian wells e Miami, e poi via al filotto di tornei sulla terra.
IO salterei Barcellona(anche se non so quanti 500 possa effettivamente saltare).
@ Fighter1990 (#3936402)
ma nessuno dei capiscer di tennis di questo sito si è accorto che Nole in finale a Torino ha giocato la partita tatticamente perfetta, ha giocato tutte le palle sporche di testa, solo per metterla dove dava più fastidio a Jannik
certo il servizio di Jannik non girava ed era più stanco ma a Nole è riuscito perfettamente tutto
vabbuò ma io non sono un capiscer
Devono giocare la Finale a Delray Beach, per questo non hanno aggiornato…
Mi sembrano veramente discorsi completamente inutili…ha uno staff straordinario che sa benissimo cosa deve fare..a livello di programmazione non stanno sbagliando nulla da mesi…stare li’ a filosofeggiare su ciò che è meglio fare…riposo allenamento no mille si terra ed altre amenità simili è veramente cazzeggio da bar…meno male Jannik che non usi i social
@ Supporter dei poeti estinti (#3936419)
a livetennis lo amano tanto e non aggiornano
la classifica atp live e tutto il mondo sono aggiornati
Nella classifica live Atp Sinner è ancora al n.4,non doveva essere n.3 già da oggi?
@ Alex77 (#3936397)
Sintetizzo
Chi si loda si imbroda
Non è l’unico peraltro
Potrebbero farsi un forum solo loro, fra “esperti” (veri o sedicenti, non è un mio problema)
Io dai sedicenti ed autreferenziali non ho imparato una virgola in più.
Piuttosto imparo da quelli che lo sono davvero senza sbandierarlo (cito un solo esempio ma ce ne sono tanti: Pier no guest).
Imparo da quelli che sanno di non sapere, ma insegnano tanto.
Quelli che dicono di sapere, non si sa se sappiano o no, ma insegnano zero.
Tutta qui la differenza!
Il mondo è bello perché è vario, ma affermare che Sinner faccia la star e se la tiri, citando un video su youtube e un’uscita in quattro anni con la ragazza a San Siro è alla stessa stregua di Cazzullo che ogni volta che Sinner vince qualcosa gli ricorda della residenza a Montecarlo. Per carità, ognuno dice quello che gli pare…però sono completamente in disaccordo con questa visione delle cose in cui se da un lato ci sono quelli che fanno passare Jannik per un Dio sceso in terra, c’è il partito di opposizione trovando per forza qualcosa che non va solo per spirito di contraddizione. E’ un grande campione di tennis e una persona educata. Non mistifichiamo la realtà…
Mi devo essere espresso male…Mennea aveva certamente fibre muscolari eccellenti ma in mio ragionamento voleva significare che senza una disumana attitudine all’allenamento quasi irreale non avrebbe raggiunto quei risultati..di certo non era un predestinato ma un mostro di dedizione e volontà..Tomba, per dire, aveva un talento immenso che ha compensato una scarsa attitudine al sacrificio..di Jannik conosciamo l’attitudine al sacrificio, al costante impegno a migliorarsi ma, lo dobbiamo ripetere, non è arrivato a questo livello solo per questa dote ma perchè baciato da in grandissimo talento di base..solo lui ed Alcaraz al primo “ascolto” (Bergamo) mi sono sembrati
fenomeni..
la chiave è stato il cambio di allenatore.
sinner è passato da un coach con un’idea tattica monocorde ad un coach che non solo fa delle variazioni la chiave per guadagnare i centimetri necessari a rendere una sequenza di colpi vincenti con un rischio contenuto, ma che sa che altri occhi possono cogliere aspetti del gioco che a lui sfuggono e per questo ha chiamato al suo fianco un collega a costo di essere messo in ombra, pur dovendo rinunciare a dei soldi.
vagnozzi è la chiave di tutto.
L’ unica cosa che riesci a “dimostrare” é che tu falsifichi le dichiarazioni di Sinner.
Prima della finale (dopo avere giā battuto il n.1 del mondo alle “Finals”…) Sinner dichiarava: “mi piace giocare sotto pressione”…
Dichiarazione riportata da tutti i siti possibili immaginabili, a partire dal sito delle “Finals”.
NON ha MAI dichiarato Sinner di essere tranquillo senza pressione, come addirittura riporti “virgolettato”.
Ma non ti VERGOGNI ad attribuire ad un campione stellare (anche di equilibrio e dedizione) dichiarazioni FALSE, INVENTATE, ASSURDE, CONTRARIE AL 100% di quanto sempre dichiarato da Sinner stesso ?
Ma quanti ESPERTONI ! Ma fatela finita !
Jannik SA MEGLIO di VOI TUTTI (e con lui il suo Staff), compreso allenatori, giornalisti, opinionisti, etc… COSA DEVE FARE ! NON HA BISOGNO di NESSUNO di voi !
Mi fate solo ridere.
Tu Remix vorresti che Alex77 scrivesse come Celine o come Malaparte con frasi asciutte e sintetiche, scrittura che iniziò ad andare di moda nel primo dopoguerra. Sicuramente per te sarebbero più comprensibili.
Forse lo critichi perché non hai letto Proust o anche Umberto Eco, capaci di scrivere mezza pagina priva di un punto e senza per questo rendere la lettura difficile o noiosa.
P.S. L’epiteto che hai usato nei confronti di Alex77 non ti fa onore, seppur scritto in dialetto.
Sinner in finale alle Atp finals, non è entrato in campo con “terrore”, ma più semplicemente era evidentemente stanco e scarico psicofisicamente..
Il torneo è stato durissimo, con autentiche battaglie, tra queste quella con Djokovic nel RR, Rune e Medvedev in semifinale..inoltre proprio in quel torneo è scoppiata la Sinnermania..quindi sostenere improvvisamente tutta quella attenzione, non è semplice per un ragazzo giovane, che non ha molte esperienze pregresse..
Secondo me deve diventare n 2 per evitare Djokovic in semifinale Credo
Ma guarda, sei tu sei un esperto di tennis, vista la quantità di “cazzate” che riesci a scrivere siamo messi male, ma male male eh..sui giorni di riposo di Jannik forse tu hai parlato con lui, ti ha detto quello che farà in montagna oppure sei onnisciente( più facile), sta di fatto che ha detto si prenderà uno stacco dagli allenamenti e qui la finisco.. sul resto del post, è una grande autoreferenzialità su tutto quello che fai o hai fatto, come quasi tutti i tuoi post, contento tu, vuol dire che nessuno o quasi capisce sul forum con che razza di genio ed esperto ha a che fare qui, mi dispiace
Mi rivolgo a Marco Mazzoni(persona che stimavo),ora mi raccomando censuratemi (rimuovendo anche questo mio commento),anche su questo!!!
Delicatissimo (cit.)
Concordo …. “in totem” 😆 per citare il noto contributore
Può sembrare strano a dirlo ma io spero che vada in fondo in uno solo dei 2 1000 americani,magari solo Miami dove si è sempre trovato bene perché anche se durarono 2 settimane ciascuno sono troppo attaccati tra di loro e rispetto anche a Montecarlo che non è un 1000 obbligatorio ma è praticamente di casa per Sinner e non lo salterà,questi sforzi poi si pagano caramente nella stagione sulla terra dove si fatica di più,neanche ci si può fermare dopo perché c’è subito Wimbledon e per riprendersi Sinner dovrà necessariamente prendersi un mese di stop come ha fatto l’anno scorso,il problema è che quest’anno ci sono di mezzo anche le olimpiadi
Si ma non lo nego certo. Volevo solo puntualizzare che Alcaraz, numero 1 o 2 merita di stare dove sta e certamente sarà un avversario ostico e competitivo per chiunque, Jannik compreso
Sì veramente ……. un rosicaccio ……..
essere n. 3 o 4, non cambia nulla per i sorteggi. in un ipotetica semififinale, gli puo’ capitare o il numero 1 o il 2.
Certo cosa scrive Mazzoni è verissimo per Sinner ma soprattutto per i nostri giovani Talenti! Servire bene è FONDAMENTALE! IMPEGNO E SACRIFICIO RAGAZZI!
Inutile rispondere a un poveraccio… lascia stare. Bisogna fare come Sinner che se ne sbatte e va per la sua strada. Godiamoci le sue partite che ci fanno soffrire e gioire.
Cioè:
essendo ora #3 significa che non farà più (ipoteticamente) SF con DJ ma con lo Scugnizzo ?
Già dai due 1000 USA ?
Chiedo… 🙂
Ti rispondo subito dicendoti di no,già il ranking fu pesantemente condizionato dai punti di Wimbledon non assegnati dove Djokovic avrebbe dovuto prendere rispetto ad Alcaraz di 1820 punti in più,Djokovic poi non ha poi potuto giocare gli Us Open,poi si può dire che Alcaraz non ha giocato le Finals e gli Australian Open l’anno successivo ma è bilanciato dal fatto che Djokovic non ha potuto partecipare ai tornei americani altrimenti sarebbe rimasto ininterrottamente numero 1 del mondo dal 2022 ad adesso
Probabilmente il paragone sarà inadeguato col Grande Mennea nelle sue competizioni ufficiali, anche le iniziali non a livello nazionale, ma Lui nacque con la dote innata di correre e quindi l’esempio è calzante rispetto a quando era ancora un ragazzino crudo atleticamente, ma che aveva già la forza innata per battere le auto nel suo paese in gare di accelerazione su tratte prestabilite !
Comunque, è corretto tutto quello che hai espresso su chi, credo insieme a pochi altri, possa senz’altro annoverarsi nello Sport genericamente inteso tra i Campioni italiani più forti di tutti i tempi.
Proprio su questo argomento leggevo ieri dei commenti su un sito di lingua spagnola (puntodebreak) in cui si stigmatizzava il fatto che Alcaraz (un assoluto fenomeno e un bravissimo ragazzo) sia potuto diventare numero uno così giovane anche grazie ai divieti che nel 2022 (e non solo) hanno tenuto lontano Nole da alcuni eventi del circuito e che ne hanno depresso la classifica. Alla qual cosa personalmente aggiungerei pure il tremendo infortunio che colpì Zverev al RG 2022 quando era n. 2 del ranking ed era in forma strepitosa.
Per questo motivo la scalata progressiva di Jannik alle posizioni di vertice del ranking ha molto più peso specifico perché sin qui fatta affrontando e battendo tutti i suoi avversari più diretti, nessuno escluso.
La pubblicità è l’anima del commercio!
Mah, l’articolo mi lascia delle perplessità…
Dice che deve puntare alla posizione numero 1, ma poi di non focalizzarsi sui master mille americani per preparare la stagione su terra.
Quando in realtà il suo gioco è perfetto per le superfici veloci (e lui stesso miliardi di volte lo ha detto), mentre è chiaro che su terra otterrà sempre risultati inferiori… (oppure qualche volta gli stessi risultati, ma stancandosi troppo e rovinando così il resto della stagione…)
La strategia corretta è invece puntare forte sui mille americani, riposarsi su terra, e poi sotto con Wimbledon e UsOpen. (dicono che ha un gioco simile a Nole. Ebbene, Nole ha vinto più tornei sul veloce o sulla terra? I tornei sulla terra li ha vinti tutti da giovane, oppure quando era molto più esperto e “strutturato?).
Poi le lunghissime battaglie su terra lo stancherebbero troppo, meglio farlo tra 3/4 anni a fisico più strutturato…
Infine, dando tutto alle Olimpiadi, si rovinerebbe la carriera: dopo, qualsiasi fosse stato il risultato, sarebbe svuotato, verrebbe spazzato a via agli UsOpen ed ai tornei successivi e rischierebbe pure di uscire dalla top 10, altro che puntare al Master… (ricordiamo che perfino Nole, che è il tennista più esperto di tutti i tempi, ha subito un terrible contraccolpo dal partecipare alle Olimpiadi… poi con la sua esperienza ha tamponato il colpo… ma intanto lo ha subito…).
Solo gli sciovinisti considerano le Olimpiadi più importanti degli slam, ma la storia del tennis parla chiaro (mi si dirà: eh ma anche Alcaraz dice che ora per lui contano più del Roland Garros… Ebbene, udite udite, perfino Alcaraz può sbagliare).
Poi il servizio… verissimo che nel tennis moderno è il colpo più importante, JS con il servizio scarso che aveva prima dell’ottobre 2023 in Australia sarebbe stato spazzato via da qualsiasi giocatore forte, ma… per ora ormai lo padroneggia e lo ha dimostrato proprio in Olanda.
Nel secondo set, Griekspoor ha umiliato JS in ogni colpo (dritto, rovescio, voleè, ecc…, questo chiaramente per il fatto che Sinner era stanco e non capace di stare ai suoi soliti livelli) TRANNE che nel colpo più importante del servizio (JS è stato sì superiore anche nel colpo della… mentalità, ma secondariemente, come spiego ora).
Quando Sinner ha annullato una marea di palle-break SOLO con il servizio, la partita è finita, perchè l’olandese ha pensato: “contro un servizio simile non ho chance”. Questo si è visto chiaramente, è crollato psicologicamente (Sinner, dopo aver salvato le sue palle break, poteva breakkarlo più volte, non l’ha fatto pìù volte proprio perchè da fondo giocava malissimo per i suoi standard) ed alla fine si è arreso “da solo”, con vari errori (chiaramente, un vero campione se ne sarebbe fregato di non aver fatto il break a causa degli ace del suo avversario, ma resta il fatto che in questa partita contro un non campione è stato SOLO il servizio a salvare Sinner. E perfino contro l’australiano il servizio di Sinner, pur essendo stato in effetti più “scarso” del solito, lo ho salvato più volte…).
Poi, se invece l’articolo vuole solo dire banalmente che dovrà considerarlo il suo colpo più importante e dedicargli (assieme al dritto ed alla preparazione fisica) il tempo maggiore in allenamento per tutta la carriera, chiaramente sono d’accordo…
Devono solo prococarmi ed hanno trovato pane per i lor denti sti pezzenti maleducati irrispettosi allevati nella giungla dalle scimmie 😆
Ma poi l’hai letto almeno l’articolo.
Cosa dice Sinner ? Torna a casa due giorni e poi va a Monte-Carlo ad allenarsi in vista di Indian Wells.
Ma in quei due giorni a casa secondo te sta sul divano e non va a fare un po’ di corsa, palestra leggera, mantenimento ?
Magari anche un’oretta leggera di palleggio.
Due giorni a freddo ?
Poi ” riposo ” vuol dire anche niente tornei.
Giocare in torneo è logorante, giocare in allenamento è allenante.
Lo dice la parola stessa : allenamento. Pensa.
Perchè secondo te non sono mai andato in giro a vedere tornei e queste cose non le so …
… si da il caso che da coach ho aiutato a vincere un torneo di categoria nazionale A Alessandro Accardo, ospitato a csa mia.
Voleva andare a mangiare al McDonald … stiamo scherzando proprio.
Ristorante e si mangia decentemente ed ad orari giusti.
Che comunque ne ho visti di tennisti mangiare al McDonadl.
Ma anche a Biella, ad esempio. Spagnoli pure.
Ecco a cosa serve il coach. A frenarti quando vai a sbagliare.
Eh, ma ne sai tu di tennis, come no ?
tra Gialappa e Barbera, ce ne sono di fenomeni qua dentro
Caro “troglione” ci sono i puntini che fanno capire la fine di un pensiero e le virgole, adesso non sai neanche leggere.. sempre peggio
Non è corretto dire che non ha servito bene,tranne che in finale le sue percentuali al servizio erano nel complesso tra il 65 e il 70% e con la prima anche in finale ha sempre ottenuto più dell’80% dei punti,dove ha servito peggio è stato nel set perso con Monfils con il 50%,si può dire che non ha avuto un gran rendimento con la seconda che era attaccabile e viaggiava 10 km/h in meno rispetto al normale e con la prima faceva pochi punti diretti ma la capacità di mettere la prima quasi sempre vincente sulle palle break per non andare sotto nel set l’ha sempre messa,non mi è piaciuta invece la risposta in tutti i tornei,la risposta vincente che è uno dei colpi della specialità della casa non si è mai vista anzi in alcuni momenti sembrava che Sonego e Musetti si erano impossessati di lui,sulla prima non trovava il tempo e non riusciva a leggere la direzione del servizio e sulla seconda rispondeva corto o non la c’entrava bene,il dritto non l’ha mai sentito in tutto il torneo soprattutto in finale dove è parso sfiduciato su questo colpo che poi ha iniziato a giocarlo trattenuto ed anche il rovescio lungolinea capace di far ribaltare l’inerzia dello scambio l’ha usato molto e per giunta era sempre poco preciso,paradossalmente i colpi migliori che hanno funzionato sono stati lo smash,i recuperi nei pressi della rete e le smorzate
Mennea fragile??? Cavolo biomeccanicamente era un mostro, batteva i piedi con una ferocia pazzesca.
Io credo si confonda “l’eleganza” con l’efficacia a volte. Neppure “soldatino ” Michael Johnson era Carl Lewis ma ragazzi in curva andava mostruosamente pure lui.
Ma poi caso mai sarà il contrario : vinci ad Indian Wells e ti ritiri da Miami ed entra un lucky looser.
Se giochi sottotono Indian Wells e poi di sfortuna ti va male Miami ? Lasci due buchi nel best 18. Se quelli te li vincono Alcaraz o Djokovic ciao che diventi n.1 prima di Natale.
Guardando i tornei : questa settimana mancano parecchi top 20 oltre ai top 4 tranne Alcaraz.
La settimana prossima i primi 4 non giocano.
E’ chiaro che tutti tendono a ” riposare ” ( che non vuol dire stare sul divano a guardare la TV … ) allenandosi per arrivare freschi ad Indian Wells, senza caricare.
Infatti Djokovic non ha giocato nessun torneo dop gli Australian Open e Medvedev ha bigiato cancellandosi dappertutto.
E’ strana la programmazione di Alcaraz, sicuramente ci saranno motivi a me sconosciuti.
Forse lui molla proprio i due tornei americani per puntare alla terra battuta ed alle olimpiadi.
Ma anche Imperatore di Francia non mi farebbe schifo 😀
@ Giampi (#3936247)
Mai paragone, come quello dell’utente Giampi, fu fatto in maniera così superficiale e con tanta incompetenza.
Giampi afferma che Mennea sia stato un “ragazzo fisicamente fragile” e “tecnicamente incompleto”, è un orrore leggere ciò per chi, come me, gareggiava nella categoria allievi a quei tempi.
Pietro Mennea era, nelle sua specialità, i 200, ma anche abbastanza nei 100, il più dotato tecnicamente, molto più di Borzov e degli americani.
Vedere correre la curva come la correva Mennea, dove recuperava metri su metri, era uno spettacolo. Se non è tecnica questa!
Giampi, neanche avresti scritto che era “ragazzo fisicamente fragile” se tu lo avessi visto dal vivo. Certo, non era enorme come gli atleti di oggi, ma il suo fisico era proporzionale e rattivo …e soprattutto non conosceva il doping.
Quando dobbiamo fare dei paragoni cerchiamo di farli appropriati!
Bisogna vedere se questa condizione riesce a conservarla non dico tutto l’anno, ma per almeno 6 mesi: se ci riuscisse la tua previsioni è assolutamnete condivisibile.
Ah no ? E cosa si vede in un video di youtube ? E’ un sosia imitatore quello che esce da un hotel 5 stelle per salire su macchinone con autista per andare allo stadio ?
Carlos Moya e Carlos Costa li ho visti andare a vedere Barcellona – Inter nel 2010 semi di Champions League A PIEDI in mezzo alla folla oceanica di persone che si dirigevano allo stadio, mica macchinone con autista.
No, perchè tu credi che adesso Sinner sia ancora li ad accordarsi le corde in una stnzetta, no ?
Non hai mai visto niente tu allora. E’ frequntissima la cosa dei coach che girano con i camper con i giocatori, soprattutto in Spagna, con attrezzatura per accordarsi le racchette etc. etc. etc.
Un paio di spagnoli li ho ospitati pure sulla mia roulotte, uno me l’ha curata perchè l’avevo lasciata a Biella siccome dovevo andare e venire per lavoro ed un’altro con me a Barletta, ha giocato le quali e si è fermato ad allenarsi con i big ( c’erano pure Murray e Mantilla in quel torneo. ed altri ottimi tennisti spagnoli ).
Adesso è solo Sinner che dorme in una stanzetta e si accorda le racchette. Ma per cortesia.
Il problema è che ogni anno si ferma due o tre anche 4 volte per recuperare da problemi fisici o stanchezza, e pianta li addirittura i tornei in corso d’opera.
Deve proprio andare tutto bene per riuscire a giocare tutti i 1000 al meglio.
Cioè : nella normalità di solito i primi del ranking uno o anche due ATP 1000 li saltano, o perchè hanno fatto la finale in quello prima, o per non arrivare distrutti al prossimo torneo del Grande Slam.
Oppure perchè proprio perchè sono rotti.
Ma è stato così più o meno per tutti.
Certo che se vuole diventare n.1 Sinner, più 1000 gioca al meglio e meglio è. Quindi se riesce a vincere i due ATP 1000 è a buon punto, se invece uno dei due non riesce nemmeno a raggiungere le semifinali, con i punti dei quarti di finale non ci fa niente in ottica n.1 al mondo.
Insomma : non è facile.
L’esempio in piccolo è Darderi : dopo la vittoria a Cordoba incredibilmente ha vinto facile il primo turno a Buenos Aires, ma poi sono arrivate due sconfitte di fila pure al primo turno delle quali a Rio De Janeiro dove era la 1.
Evidentemente è cotto come un biscotto. 2-6 2-6 senza storia pure !
L’anno prima Baez vinse a Cordoba e puntualmente usci subito a Buenos Aires.
mi è capitato di rivedere gli ultimi due set della finale AO del 2012, vinta da djoker su nadal. credo sia un livello atletico-tecnico irraggiungibile nel futuro prossimo,
quindi il ”prime” di sinner dovrebbe giungere tra 2026 e 2027. vedremo se avvicinerà mai quei livelli
Wimbledon assegnava 0 punti. Se non sbaglio si sono giocati anche meno tornei per via del Lock down ma forse mi sbaglio, comunque era il 2021 l’anno che dava i punti al n.1 Alcaraz e parte del 2022. Infatti il 2023 ha visto Djokovic al n.1.
Che non giocò gli Australian Open.
Io vorrei Sinner Re di Roma, più di tutto
Ti dimostro subito il contrario.
Tecnicamente è più abile, strategicamente pure.
Ma l’esperienza non ce l’ha ed alle ATP Finals se l’è fatta pagando caro la vittoria del torneo.
Non perchè doveva eliminare Djokovic, quel Sinner in finale avrebbe perso pure con Berrettini Jacopo, fidati.
Ma perchè il tennis non è quello che vuole inventare lui e che crede che sia.
Prima del torneo ha dichiarato : ” io vado in campo tranquillo per divertirmi, perchè la pressione e la paura ce l’ha chi rischia di vedersi bombardata la propria casa, non noi che giochiamo a tennis “.
L’aveva linkato su facebook pure un mio amico, che segue il tennis adesso che c’è Sinner e magari prima con Berrettini, altrimenti nisba.
…
Cosa gli ho risposto ” si si … lui è superman, non esiste la pressione nel tennis, noooo … nemmeno un po’ … vediamo cosa succede se incontra Djkovic in finale … “.
Tacchete : puntuale come un orologio svizzero !
Entra in finale in preda al terrore, ma l’abbiamo visto tutti.
Cos’è ? La tensione e la pressione lui non la sente ?
Unico tennista immune nella storia, ma Borg e Wilander a confronto sono degli n.c. …
Tacchete : puntualmente ha perso la finale proprio perchè non è entrato in campoo tranquillo.
…
Quindi secondo te ne sa più di tutti, vero ? Si si, come no.
L’esperienza a alivello di psicologia se la deve ancora fare tutta.
Infatti nota : poi a Malaga, altro match che scottava, l’atteggiamento in campo è stato tutto un altro.
Non ci fosse stata la finale di Torino, quella partita a Malaga l’avrebbe persa, perchè avrebbe fatto quell’esperienza li.
Ora la pressione nei grandi match l’ha scavalcata.
In finale in un torneo del Grande Slam adesso si che ci va più tranquillo con meno pressione.
Bisogna vedere cosa succederà però al momento che magari si trova ad avere a disposizione il match per realizzare il Grande Slam annuale.
Visto cosa è capitato a Djokovic agli US Open contro Medvedev.
…
Ma perchè non lo fate anche Santo già che ci siete ?
Ha ancora 22 anni, è già messo benissimo perchè sembra che abbia l’esperienza di un 32 enne, ma non ce l’ha ancora.
A 32 anni, se tutto andrà bene, allora si potrà dire che ne sa più di tutti di tennis.
…
Detto questo, è vero che certi proprio come critiche a vanvera sono dei fenomeni.
OK però Carlone ne ha 9105 adesso, eh 🙂
Piuttosto chiediamoci se Djokovic avesse potuto fare i tornei che non ha potuto fare se Carlone sarebbe diventato numero 1 o no ….
😀 ma sai …. visto l’antipicciu di Antoniov come ha funzionato bene ….. 😀 😀 😀
Io penso che la scelta di non fare tornei nelle prossime due settimane vada invece nella direzione di dare il massimo per il Sunshine double, per poi vedere come gestire la stagione sulla terra battuta.
E’ in quella parte dell’anno che Jannik troverà il modo di recuperare e rimettere tutto a posto nella seconda parte dell’anno.
Possibile che salti qualche torneo sul rosso, possibile che non lo troviamo brillantissimo. Qualcosa farà, ma meglio partire da aspettative basse.
@ zedarioz (#3936232)
Nel secondo set DeMinaur non è riuscito più a mettere l’energia del primo set e quindi è stato tutto più facile.
Mi riguarderò la partita perché nel primo set ci sono stati degli scambi veramente impressionanti che DeMinaur ha dominato. Mi sembra pure che abbia servito bene.
Comunque fare a sportellate con Jannik funziona se si vince subito, alla lunga è lui che prevale.
Anch’io ho conosciuto il grande Pietro Mennea. Un privilegio!
i fab three o four o come volete chiamarli, non hanno mai saltato nessun 1000 quando erano ventenni. hanno iniziato a snobbarli dopo i 30 per ovvi motivi. anzi, molte volte arrivavano in fondo a ogni torneo giocato, ergo sinner dovesse andare a IW e poi miami non farebbe nulla di eccezionle o nulla che già non è stato fatto. parlare a 22 di preservarsi per i tornei più importanti è francamente ridicolo. adesso deve giocare e tanto. dopotutto, alcuni mille hanno introdotto una sola partita in più, se si arriva alla finale.
Ma impara la punteggiatura pure, che in 12 righe nemmeno un punto. Asen !
Come sempre analisi perfetta del Direttore.
Alcune considerazioni: programmare la stagione, scegliendo alcuni tornei e lasciando perdere gli altri, è imprescindibile (Federer e Djokovic sono maestri in questo).
Sulla terra rossa Jannik ha sempre faticato, penso farà Montecarlo, Roma, Parigi e le Olimpiadi (quasi di sicuro sul rosso), tutto il resto 1000 spagnoli e i 500 e 250 tanto cari a Ruud neanche a parlarne.
L’allenamento è fondamentale per consolidare l’irrobustimento fisico e limare i difetti tecnici (quanto è migliorato il rovescio lungolinea in questi mesi). Bisogna lavorare lì, anche perchè in partita c’è uno stress fisico e mentale che in allenamento non c’è.
Il ragazzo è forte, il team anche, non gli vedo precluso alcun risultato.
Bellissimo match ? Speriamo non ne faccia più di bellissimi match come questo ad Indian Wells, se lo vuole vincere.
Ci sono stati errori di qua e di la, 3 break di fila indoor e me lo chiami bellissimo match ?
Allora seguardi una finale a Wimbledon tra Edberg e Becker come me lo chiami quel match ?
Ma Sinner ne ha giocati di migliori di match, è stato bravissimo ieri tatticamente, attendendo che l’iniziativa la prendesse De Minaur, che sotto il peso di dover vincere per forza il 2ndo set è saltato in aria.
De Minaur come tutti i top 10 può entrare nei top 5, non si sa. Infatti stiamo a vedere.
Adesso potrebbero capitare delle cose. Djokovic che per motivi anagrafici non può continuare a vincere tutto, dal n.1 scende secodno me.
Alcaraz se è questo qui, ma credo che poi si ripiglierà viene scavalcato da Sinner.
Sinner deve giocare bene e stare bene i tornei importanti : 1000 e GS. Se li gioca in condizioni ottimali n.1 direi che lo diventa.
Poi io ci terrei anche che diventi n.1 anche fuori dal campo, al momento non mi convince. Fa troppo la star altro che modesto.
Ho visto poco fa un video su youtube, ai tempi di Piatti, che lo vede lamentarsi.
Furlan, Camporese, Pozzi, Caratti, Santopadre, Pescosolido certi atteggiamenti non glieli hano visti fare nessuno.
Dai, non ha tempo di andare a Sanremo e nemmeno una video chiamata con web cam come ormai si fa dappertutto semplicemente e va a vedere 2 ore una partita del Milan dall’hotel con fuori macchinona con autista che lo aspetta che nemmeno una rock star ?
Carlos Moya ( uno così … non ha vinto nulla, non è mai stato n.1 al mondo … ) e Carlos Costa li ho visti che andavano, nel 2010, a vedere la semi di Champions League a piedi, verso il Camp Nou, in mezzo al fiume di gente, senza ne macchinone, ne autista, belli pacifici e beati.
Si, ma stiamo parlando di Carlos Mpya e Carlos Costa. Non penso proprio che abbiano mai detto al loro entrenador ” mi sono stufato, stai tranuillo, calmati “.
Sinner, n.1 in campo ok, ma deve diventarlo anche fuori dal campo.
La gente ormai lo vede come infallibile anche nella vita.
A me non sembra.
1) mantenere questo livello di gioco e affinare i dettagli che ancora non lo soddisfano, abbinato alla salute atletica; 2) gli Slam; 3) il n.1 del Ranking ATP. Stop.
Solo?
Scherzi a parte, Jannik continua a stupire per la sua straordinaria abilità nel saper volgere a suo vantaggio anche i momenti più critici, e in questo non posso non vederci Nole. Un campione è anche questo, prima ancora di un accumulatore di trofei. Spero solo per il bene di questo incredibile ragazzo che tutte queste crescenti aspettative gli lascino lo spazio per coltivare uno stile di vita equilibrato anche sul piano privato. Sempre forza Jannik, lo sostengo incondizionatamente dai tempi in cui faceva il benzinaio e tirava lavandini, mi ha dato sin dal principio la sensazione di affidabilità e positività. Di questi ne nasce uno a decade.
Pure io avevo inteso che il Vicedirettore intendesse dire, con tutte le cautele del caso, che Jannik avrebbe dovuto prendere in considerazione l’ipotesi di saltare se del caso IW per dedicarsi al recupero e all’allenamento (e non sarebbe stata neppure una cosa tanto insensata).
In tal caso – ma sembra che così non fosse – avrei comunque apprezzato molto di più l’invito del Vicedirettore rivolto a Jannik a rinunciare ad appesantire la programmazione con inutili e discutibili tornei di esibizione che nel prossimo ottobre, in un momento topico della stagione (anche in chiave lotta per il n. 1 del ranking) andrebbero a sovrapporsi ad un calendario già saturo di eventi ufficiali, tra cui il 500 di Vienna cui Jannik ha sempre pubblicamente manifestato lo stesso debito di riconoscenza che anche ieri ha ricordato di avere nei confronti di Rotterdam.
Detto questo, non credo che nel 2024 la programmazione di Jannik sia stata poco attenta alle esigenze di recupero e preparazione giustamente stigmatizzate da Mazzoni e che per un TOP player sono un must ineludibile.
A gennaio ha riununciato a partecipare ai tornei che hanno preceduto gli AO; a febbraio ha partecipato ad un solo torneo, quello di Rotterdam, laddove tutti gli altri top 10, al netto di Djokovic (per ragioni di età) e Medvedev (per il problema al piede manifestatosi agli AO), parteciperanno a più tornei; a marzo parteciperà – come tutti – solo a IW e Miami, spalmati peraltro in un arco di tempo di quattro settimane.
Allora dov’è il problema?
Mazzoni pensa seriamente che ci sia il rischio che questo Jannik affronterebbe IW “senza la dovuta cautela, all’interno di un piano che punta arrivare al meglio più avanti” e spingendo oltre il dovuto, dopo che nel 2023 il Nostro ha dimostrato in più occasioni di avere ben chiare le sue priorità (Barcellona [ritiro per affaticamento], Madrid [rinuncia per lo stesso motivo], Halle [ritiro per principio di infortunio], Bercy [ritiro per macanza del tempo necessario al recupero])?
Alcaraz molto probabilmente non sarebbe diventato numero 1 se Nole non fosse stato fuori gioco per i motivi che sapete.
@ Giampi (#3936247)
Pietro Mennea …
Hai evocato un atleta per il quale non trovo aggettivi adeguati alla sua altezza e, aggiungo, un grande uomo anche nella vita al di fuori dello sport.
Lo dico per aver avuto il privilegio di conoscerlo personalmente.
Al contrario tutti questi commenti, ha giocato al 50%, non è stato il miglior Sinner..è vero ma è quello che succede a tutti, ricordo che Alcaraz stava per perdere almeno tre partite che poi avrebbe vinto e con esse due mille e un 500 con Ruusuvuori, Kecmanovic e Ramos..voglio dire che se pretendiamo che vinca tutte le partite giocando sempre al massimo, senza soffrire, senza sbagliare o senza mai giocare sotto il par, siamo proprio usciti fuori di testa..
Si ma il concetto che ha espresso Mazzoni è abbastanza chiaro.
Jannik non deve distruggersi per tentare di vincere entrambi i prossimi mille, perché è evidente che si caricherebbe di troppe pressioni, che alla lunga logorano. Ma soprattutto dovrà gestirsi psicofisicamente per il resto dell’annata.
Il vero clou della stagione, parte dal RG e termina allo Us Open..in pochissimi mesi sono concentrati quasi tutti i migliori tornei, ed è in quel momento che bisogna farsi trovare pronti sul piano atletico, tecnico e mentale.
Pensare di poter essere sempre in forma è impossibile, dunque sono inevitabili delle scelte.
fa ridere: fisicamente fragile
magari è solo che per scelta non ha fatto le due esplosioni di muscoli di Alcaraz a inizio anni scorsi o non è pirla come tutti i ragazzi in palestra che mangiano riso e pollo e carboidrati a cavolo per mettere su massa e invece di sembrare twink vogliono assolutamente sembrare twunk
ah beh poi se Jannik è fisicamente fragile cos’è Alcaraz che da un bel pezzo è sempre rotto?????? ah noi lui è quello che sta vincendo i 45 slam di fila fortissimo atleticamente sempre in forma già tecnicamente perfetto nella culla vincitore a prescridere di tutti i tornei perché lui è il Tennis ahahahahahahahahahaha
Sono d’accordo
Il problema è che appena perde…
Apriti cielo. Le critiche dei divanisti sfondati di questo forum non mi preoccupano, ma immagino che la gazzetta e altri giornalacci …
Non c’è dubbio, l’appassionato “cazzeggia” un po’, il problema è quando si prende sul serio e pensa di saperne di più di staff e giocatore.
Quanto alle parole di Mazzoni condivido sia il periodo di riposo (che è parte essenziale dell’allenamento) sia la cura del servizio che non gli è naturale e deve avere una sincronizzazione perfetta per essere sempre efficace.
Sul gomito… Boh.Se infiammato ormai ci sono molti strumenti per stimolare la circolazione sanguigna,che è un antinfiammatorio naturale, anziché ricorrere a medicinali.
Sanno bene il da farsi, non mi preoccuperei.
Sono completamente d’accordo con Mazzoni. Deve evitare gli infortuni e non puoi arrivare in fondo a tutti i tornei e pensare di non averne visto com’è il tennis oggi. Infatti tirerei il fiato ad Indian Wells (partecipare si ovviamente) per poi provare a vincere Miami che è più congeniale. Però come si fa? Mica vai ad Indian Wells e perdi di proposito? Non è una situazione facile. Ma anche secondo me dovrebbe rifiatare e soprattutto evitare gli infortuni. Forza Jannik
Consigli di buon senso, anche se mi lascia molto perplesso quello sul non spingere al massimo nel primo mille americano prossimo venturo.
Sinner ha già iniziato a pensare alla Djoko per quanto riguarda la programmazione, quindi pause anche di due-tre settimane per ricaricare le pile e affrontare il torneo successivo in grande spolvero.
Negli USA deve difendere semi e finale, si trova bene oramai all’aperto sul veloce, quindi deve almeno puntare a replicare quanto fatto lo scorso anno.
Sulla terra ha chiaramente la possibilità di fare il botto e issarsi al vertice della classifica mondiale, ma è anche la superficie in cui è meno performante, quindi non si possono fare voli pindarici, ma principalmente attendersi progressi in termini prestazionali e di risultati.
Credo che salterà Madrid, Montecarlo per ovvie ragioni no, per presentarsi a Roma-Parigi quanto più riposato possibile. Staremo a vedere.
Ormai, toccando ferro, il numero 1 del mondo è questione di tarda primavera-estate, visto quanto devono difendere coloro che lo precedono in classifica.
Per mio divertimento ho cercato di fare il calendario 2024 ipotetico di Sinner. É un giochino che ho fatto per il gusto di farlo e il suo staff ha giá dimostrato alla grandissima di saper fare piani, quindi non ho certo pretese di dare consigli.
Marzo: double sunshine. Poi una settimana di riposo
Aprile: Monaco, settimana quasi due di riposo e Madrid
Maggio: mezza settimana di riposo Roma, settimana di riposo e Roland Garros
Giugno: settimana di riposo poi Halle oppure Queens, altra settimana di riposo
Luglio: Wimbledon, due settimane consecutive di riposo per la prima volta da adesso e Olimpiadi
Agosto: Montreal e Cincinnati (che è un bel tour de Force con le Olimpiadi), una settimana di riposo
Settembre: US Open, 10 giorni di riposo (saltando i gironi di Davis) e Pechino
Ottobre: Shangai, verosimilmente il famigerato (per me) king slam Arabo, Vienna, Bercy
Novembre: settimana di riposo, Finals, si spera finali di Davis
Questo ovviamente nella speranza che non venga eliminato prematuramente in nessuno dei tornei indicati.
Con Olimpiadi, finali Davis e soprattutto la maxi esibizione che bisogna mettersi l’animo in pace perché ci sará, sono 20 tornei nell’anno, inclusi i due giá vinti.
Notare che sono riuscito a far entrare tutti i mille, 4 500 ma nessun 250 e gli farei saltare i gironi Davis. E se davvero arriva in fondo a tutto metterei pure in discussione i mille di Madrid e uno fra Montreal e Cincinnati.
Voi che ne pensate?
Le parole sono importanti e dire “ragazzo fisicamente fragile, tecnicamente incompleto” o più avanti “masticare polvere” mi pare del tutto fuorviante..è un modo di presentare le cose che poteva andar bene per Mennea che con la immensa forza di volontà ha raggiunto traguardi inimmaginabili per il suo talento fisico. Ma Sinner è sempre stato un predestinato in possesso di un immenso talento tecnico e agonistico. Con in più una capacità mentale fuori dal comune. Quello che sta accadendo
non è altro che un progressivo e naturale percorso di crescita di un straordinario campione.
Jannik ha detto che si tratta di un indurimento muscolare, che col suo fisioterapia ci stanno lavorando.
Grazie al nuovo canale 64 superchallenger mi sono perso sinner ma ho potuto seguire l’impresa di napolitano, consiglio al canale di mandare in onda anche i tornei ITF e magati TPRA
Le ottime analisi di Mazzoni, le condivido totalmente.
Il riposo sia attivo che passivo, la riflessione, e il tempo di lavorare sui dettagli e sugli aspetti da migliorare, sono fondamentali.
Rincorrere punti a tutti i costi, giocando continuamente, porterebbe ad involuzioni tecniche, stress fisico e aumento del rischio di infortuni..
Djokovic è il maestro da cui prendere spunto.
I numeri non mentono
Ke koolo Carlone all’epoca
Che non abbia giocato al meglio delle sue possibilità è un dato di fatto acclarato e riconosciuto da tutti per ragioni pure espresse e comprensibilissime !
Ieri poi ha iniziato il mach con De Minaur dopo circa 18 ore dalla conclusione del suo mach precedente.
Non condivido l’assunto che abbia “rischiato grosso” contro Raonic perchè il mach si vinceva con l’aggiudicazione di 2 set su 3 !
Condividerei l’assunto che abbia rischiato solo nel primo set e stop (peraltro vinto); il resto lo dovevamo ancora vedere, ma ciò non è stato possibile per problemi di Raonic e con dispiacere esplicitato con sincerità da Jannik !
Una domanda per la redazione e per chi sa veramente come stanno le cose.
Ma il problema al gomito destro che aveva dichiarato Jannik e il fatto che si tenesse il gomito con l’altra mano durante le dichiarazioni nella premiazione risulterebbero a qualcuno o no??
Grazie a chi vorrà rispondermi
Eh comandante, eh.. accoppiata Roma/Parigi la vedo impensabile, mi accontenterei di uno Jannik che c’arrivasse sano intanto, poi vediamo
@ guido (#3936186)
Grazie!
Io invece alla tv ho avuto netta la sensazione che Jannik, dopo quello scambio che gli è costato il Controbreak sul 5-5 del primo set abbia proprio cambiato marcia. Forse il gomito lo ha condizionato al servizio, ma dal 5-5 ha dominato la partita, ha brekkato 3 volte su 6 turni il miglior de minaur della carriera, che aveva rullato Rublev e Dimitrov. Il controbreak nel terzo è stato molto merito dell’australiano, ma Sinner comandava molto spesso e ha vinto in controllo. Non lo vedo così negativo come molti dicono. Semplicemente non schizzava adrenalina come a Malaga, dove letteralmente volava sul terreno, ma dopo lo slam è normale. Ma quando ha messo le marce alte come mai le tattiche di Monfils e De Minaur non hanno funzionato, neanche contro un Sinner non eccezionale?
@ Dr Ivo (#3936217)
ciao! No no, forse mi sono espresso male. Non rinunciare a IW, ma affrontarlo con la dovuta cautela, all’interno di un piano che punta ad arrivare al meglio più avanti. Si può giocare un torneo due sue tre anche senza spingere il motore al massimo, e se per caso di perde, nessun dramma. tutto qua.
buon tennis!
Io penso che la chiave della supercrescita di Sinner sia la condizione atletica.
Finalmente ha un po di fisico che lo sostiene nei tornei fino alla fine !!
Vi ricordate quando lo criticavamo per il fatto che non era possibile che dopo un set si facesse male e così frequentemente. Non era dieci anni fa ma l’inizio del 2023
E si la percentuale di incontri in serale che farà Jannik è destinata a salire.
Diciamo che nei grandi tornei ci sono anche Djokovic, Alcaraz e Medvedev più tutti i giocatori di casa e alcuni di questi preferiscono anche giocare la sera.
In questi tornei quindi Jannik avrà la possibilità anche di giocare di giorno (e magari nel primo incontro come lui preferisce) soprattutto i primi turni.
Nei tornei 500 questo sarà molto più difficile e si troverà spesso una programmazione simile a quella di Rotterdam.
Penso che di questi tornei ne farà pochi, uno su erba prima di Wimbledon e un paio in autunno giusto perché in quel periodo mi sembra che di 1000 c’è solo Shanghai
Avidità Jannik? Meno male che me la sono persa la boiata. Non voglio nemmeno sapere chi l’abbia scritta. Talvolta meglio non sapere le cose.
Ma che bravo …. maggiore umiltà ci vorrebbe …. papaveri irti su piedistalli ce ne sono fin troppi
Certo che dopo questa altra settimana incredibile ci sarà la crisi di astinenza (intendo per noi).
Una sola considerazione che c’entra poco con Sinner atleta, alcuni utenti (uno in particolare) rimarcano quasi una certa sua avidità che trovo assolutamente fuori luogo nel ragazzo Sinner.
Io ricordo uno sua intervista molto vecchia di quando era a Bordighera da Piatti (credo fatta dopo la vittoria a Bergamo) lui viveva in una stanza con un collega e raccontava di come si faceva la pasta e mostrava con orgoglio una macchina per incordare le racchette così risparmiava, ecco questa è la misura della sua avidità e quando parla di come fu orgoglioso dei primi guadagni per non pesare sui genitori.
Adesso sarà pure milionario e non mi sembra sia cambiato il tenore delle sue risposte.
Nessuno vuole santificarlo, ma provare ammirazione per questo Uomo prima ancora che per l’atleta è normale e molti di noi lo scrivevano molto prima dell’attuale exploit.
@ MARMAS (#3936193)
Sono pienamente d’accordo con te…
Infatti l’unico appunto che mi sento di fare all’ottimo articolo di Mazzoni (veramente bravo, da applausi!) è quando dice (o fa intendere) che per riposare di testa e fisico Jannik dovrebbe essere pronto a rinunciare persino ai 1000 perché tanto lui ormai è già in una nuova dimensione.
Ma ricordiamoci che Jannik non è un Djokovic a fine carriera, cioè uno che avendo già vinto decine di Majors può tirare i remi in barca e per il quale ha senso fare discorsi “estremamente” conservativi. E comunque, non è ai Mille spalmati su due settimane che gli conviene rinunciare.
Anzi sono altresì convinto che Jannik, compatibilmente con le sue condizioni del momento, non dovrebbe neanche saltare Madrid come fece l’anno scorso, perché lì avrebbe più chance di riuscita che a Roma. (Potrebbe astenersi dal 500 di Barcellona, questo sì)
Quando Alcaraz è diventato numero 1 della classifica aveva 6740 (12 settembre 2022).
Sinner con circa 1500 punti in più è “solo” il numero 3.
Classifica ATP del 12 settembre 2022:
1) Carlos Alcaraz (Spagna) 6740.
2) Casper Ruud (Norvegia) 5850.
3) Rafael Nadal (Spagna) 5819.
4) Daniil Medvedev (Russia) 5065.
5) Alexander Zverev (Germania) 5040.
6) Stefanos Tsitsipas (Grecia) 4810.
7) Novak Djokovic (Serbia) 3570.
8) Cameron Norrie (Gran Bretagna) 3550.
Ha ragione Jannik quando dice la classifica è solo un numero.
Credo che spesso si dimentichi che parliamo di atleti che nel caso di Sinner vedono molto più tennis di noi, lo vivono da dentro, ci devono campare. Noi crediamo di poter dare consigli, ma siamo come i dilettanti che si credono pari o superiori agli esperti.
Sinner sa molto più di tennis e ha molta più consapevolezza di tennis di ciascuno di noi, per non parlare del fatto che conosce la situazione del suo fisico molto meglio di noi, e ha direttive del fisioterapista e una programmazione che tiene conto di cose che noi manco immaginiamo.
Quindi sì, facciamo finta di saperne più di lui, dispensiamo consigli come se le cose che possiamo dire non siano già banalità che questi professionisti sanno a mena dito.
Sì, crediamoci esperti e capaci di essere d’aiuto.
Direttore Mazzoni sempre piu’-se ce ne fosse bisogno-convincente.
Come altri, anch’io ho scritto ieri di un Sinner apparso un po’ stanco, con un palleggio a media velocità, e anche corto in molti frangenti, per non parlare delle basse percentuali di prime. E’ comunque bastato a Rotterdam per vincere il torneo, anche se per me a rischiato grosso con Raonic che per fortuna del ns si è dovuto ritirare.
Si, ora riposo, da non scartare affatto l’dea di giocare uno soltanto dei due mille americani.
Top 10 permanente per Alex e Finals.
Fate screenshot e poi vedrete se ho ragione.
Ha preso colpi, li ha ributtati indietro e ha fatto punto, con frequenza impressionante che nemmeno il miglior Nole …..
Impressionante Demon
@ Alex77 (#3936187)
Bravo Alex! Gli “ozi di Capua” li lasciamo ad altri. Mi piacerebbe almeno uno dei Sunshine più l’accoppiata Roma/Parigi.
Ma con una pistola alla tempia rinuncio ai sunshine in favore dell’accoppiata Roma/Parigi (le olimpiadi le lasciamo all’UOMO così finalmente potrà lasciare degnamente il tennis: al Toccafondi vogliamo tutti bene anche se lo prendiamo benevolmente in giro per tic, allineamento bottigliette e smutandate).
Ci mancherebbe altro che non giungesse una meritata pausa dopo 5 match giocati un giorno dopo l’altro, anche a distanza inferiore alle 24 ore !
Fattore inter-temporale da tenere anche in debito conto in relazione al rendimento in campo nel torneo olandese appena conclusosi.
Tutto vero, tieni presente, però, che a Jannik capiterà sempre più spesso di giocare in serale essendo un top o quasi il top in questo momento, per cui la gestione riposo/recupero/ allenamento sarà ancor più fondamentale
Giustissimo invitare Jannik a non esagerare e a prendersi i tempi di recupero necessari.
Ma questa credo che sia la filosofia di Jannik e il suo team.
La condizione psicofisica dell’atleta viene sempre messa al primo posto e i successi sono solo la naturale conseguenza di tale approccio (vedasi ritiro a Bercy)… Insomma il tennista viene sempre prima del torneo, anche perché i tornei sono tanti e non si può pensare di vincerli tutti.
Detto questo spero che due settimane e mezzo siano sufficienti per presentarsi a IW con le pile cariche ed in condizione psicofisica buona e crescente nel corso del torneo.
Devo anche dire che i 1000 a 96 giocatori secondo me sono più gestibili dal punto di vista atletico e mentale rispetto a questo 500 di Rotterdam che è stato veramente serrato ed impegnativo.
Jannik ha fatto una partita in meno rispetto ai 1000 ma ha giocato 5 giorni di fila senza riposo e, inoltre, ha sempre giocato di sera.
Questo significa che non ha mai avuto il tempo per staccare la spina anche per poche ore perché terminata la partita doveva solo mangiare e andare a dormire ed giorno dopo aveva comunque tutta la routine e l’attesa del match in serale.
Giocare di giorno invece ti consente, una volta terminato il match, di poter un attimo riposare e staccare per qualche ora la testa.
Nei 1000 americani invece c’è il giorno di riposo e non è nemmeno detto che giochi sempre in serale visto che ci sono anche altre superstar.
Quindi secondo me lo sforzo fisico e soprattutto mentale è più gestibile e infatti ho sentito che Jannik dovrebbe anche fare il doppio con Sonego
Vero é cresciuto immensamente, per applicazione ed allenamento. Anche Nole ha fatto così, partendo da valori tennistico alti ma si é migliorato, anche Nadal e Federer gli hanno imposto di migliorarsi…ma ci vuole testa e voglia di lavorare…il Peccatore le ha tutt’e due
Ottimo pezzo di Marco ( riposo?? Ma stai scherzando? Un “saputello logorroico” ieri ha scritto guai se si riposasse adesso.. per fortuna non è nello staff di Jannik ed è qui come commentatore, fiuu), sono d’accordo, Rotterdam ha confermato lo straordinario momento di un giocatore che, purlontano dalla sua forma ottimale, ha vinto un 500 battendo in 2 set uno dei top ten più in forma.. questo la dice lunga sullo status raggiunto da Jannik che, con la mentalità da campione umile, ma ambizioso, sa già dove dover e poter migliorare e lo farà.. sicuramente staccare un po’ è necessario, giusto qualche giorno perché Jannik sta puntando già il double e penso che, diversamente da Mazzoni, vorrà dare il massimo anche lì.. lo staff lo sta gestendo alla grandissima, vediamo come affronteranno gli scacchi futuri, diciamo che sono fiducioso sul fatto che non vada in “spremitura totale” come è successo ad Alcaraz per esempio.. forza Jan!!
Bravo Mazzoni.
Uno dice “non ci sono più parole per commentare Sinner”.
Tu invece le trovi sempre.
E mai banali.
Ieri ero a bordocampo ed era chiaro che Jannik fosse molto stanco. Per fortuna anche DeMinaur dopo un primo set a mille non è riuscito a mantenere il livello nel secondo. Comunque è stato un bellissimo match con scambi da fondo campo di grande qualità.
Sono curioso di vedere dove arriverà quest’anno l’ australiano sia in termini di risultati che di miglioramenti nel gioco.
Quella di ieri date le condizioni e l’avversario non è stata una vittoria per nulla banale e mostra come Jannik sia oramai in grado di gestire situazioni complicate.
Era il 2004 per Roger Federer e il 2008 per Novak Djokovic, quando vinsero il loro primi AO e Indian Wells nello stesso anno. Repetita iuvant per Jannik?