Halep contrattacca: chiede 10 mln di dollari di risarcimento all’azienda produttrice dell’integratore “contaminato”
Arriva dagli Stati Uniti la notizia di una Simona Halep decisa a far valere a 360° le sue ragioni contro la squalifica per doping. Secondo quanto riporta ESPN, l’ex numero 1 del mondo ha fatto causa alla società canadese che ha prodotto l’integratore alimentare che, a suo avviso, le è costato una squalifica di quattro anni per doping. Halep chiede più di 10 milioni di dollari di risarcimento danni a Quantum Nutrition, che opera come Schinoussa Superfoods, dopo esser risultata positiva agli US Open 2022 con del Roxadustat rilevato nei suoi campioni. È un farmaco spesso utilizzato da persone anemiche, inserito nelle sostanze proibite della WADA perché può aumentare l’emoglobina e la produzione di globuli rossi, aumentando la resistenza degli atleti.
Halep è attualmente impegnata nella sua difesa presso il CAS di Losanna. Ha affermato di aver usato integratori di Schinoussa durante il torneo di Flushing Meadows del 2022 e che il Keto MCT che ha preso era stato contaminato con Roxadustat, sostanza che non è presente sull’etichetta del prodotto. Per la due volte campionessa Slam la negligenza di Quantum e le false affermazioni secondo cui il suo integratore era legale hanno danneggiato la sua carriera ed immagine, per questo è scattata l’importante richiesta di danni presso un tribunale dello stato di New York.
Quantum, con sede a Scarborough, Ontario, non ha risposto in merito a quest’accusa. Il suo fondatore ha dichiarato lo scorso ottobre al quotidiano canadese The Globe and Mail che Halep stava cercando un capro espiatorio e che la sua azienda sarebbe stata coinvolta per questo nel caso.
L’International Tennis Integrity Agency, pur concordando sul fatto che la Halep non sapeva che l’integratore avrebbe potuto contenere Roxadustat, ha affermato che la contaminazione non avrebbe potuto spiegare la quantità di farmaco trovata nel suo campione di urina del 29 agosto 2022.
In attesa del verdetto del CAS, Simona si è detta fiduciosa: “Credo che la verità verrà fuori, il giorno in cui tornerò in campo arriverà presto”.
Mario Cecchi
TAG: Doping, Simona Halep, Squalifica Doping
… biologico
E il passaporto bilogico irregolare ?
A chi chiediamo i Danni ?
Ma va laaa va laaaaaaa
Lo sport dotto i piedi…ma i Soldi IN PRIMO PIANO EHH.. VERGOGNA HALEP!
Altro capitolo di una vicenda che per me è sempre stata inconcepibile… Non sto dando né ragione né torto alla rumena, sto dicendo solo che per me è sempre stato impossibile pensare alla Halep come ad una dopata.
La ITIA ha già detto che se anche il farmaco fosse contaminato, quanto presente in corpo alla Halep non è giustificato (parametri troppo elevati). Quindi non è più un tentativo di difesa dall’accusa di doping, è semplicemente un cambio di strategia, si cerca di mungere altre vacche.
Che fine ingloriosa.
NB Ora avete capito perché Mouratoglu ha espresso vicinanza alla Halep affermando cose palesemente false (es. la quantità rilevata in corpo alla Halep era bassa, non alterava prestazioni, ecc)? Evidentemente voleva in qualche modo tutelarsi da questa nuova fase.
L’udienza al TAS di Losanna si è già conclusa da un po’ di tempo.
Infatti l’ho notato pure io, oppure l’han gallata? Approfittando della squalifica. Comunque se ha ragione le han fatto un bel danno professionale, per la squalifica dico
Azz. Quanto e’ ingrassata la halep…..
Fosse stata italiana l’avrebbero richiusa col 41bis. Dopo 15 giorni di gogna in piazza con cartellone “Ho sbagliato e devo pagare!”.
Bona forte la Halep….ha postato una foto su instragram da reatarci secchi
tentativo di presentarsi al tribunale di losanna con un argomento un po’ più credibile. solo che non è credibile lo stesso.