Mate Delic è il nuovo coach di Thiem
“Nei prossimi giorni conoscerete il mio nuovo coach”. Detto fatto. Dominic Thiem ha sciolto la riserva, sarà il croato Mate Delic l’allenatore che proverà a rilanciare le azioni dell’austriaco, purtroppo ferme da tempo in posizioni davvero lontane dai fasti degli anni passati, quando il viennese lottava ad armi pari con Nadal, Djokovic, Federer e tutti i migliori nei grandi tornei, Slam inclusi.
Delic vanta un passato da discreto giocatore (best al n.150 del mondo), e recentemente ha collaborato con Borna Coric. Proprio con il lavoro svolto insieme a Delic, Coric sorprese il mondo della racchetta vincendo clamorosamente il Masters 1000 di Cincinnati.
Delic prende il posto di Benjamin Ebrahamzideh, che aveva accompagnato l’ultima fase di carriera di Thiem, tutt’altro che soddisfacente. L’austriaco in una recente intervista è stato perentorio: il 2024 potrebbe essere la mia ultima chance per tornare nelle posizioni di classifica a cui sento di appartenere, altrimenti potrei decidere di smettere. Troppa la fatica mentale di lottare tra Challenger e primi turni dei tornei, con la zavorra di un passato ben altra caratura.
Dopo le finali perse a Parigi da Nadal (2018 e 2019) e agli Australian Open (2020, battuto da Djokovic in cinque set), finalmente Dominic ha coronato il sogno Slam a New York, rimontando due set di svantaggio a Sasha Zverev. Dopo quella vittoria è entrato in una terribile spirale negativa, fatta di un crollo mentale e motivazionale insieme a seri problemi al polso, che l’hanno costretto a un lungo stop e un difficilissimo rientro. Dopo aver stazionato stabilmente nella top10 dal 2016 all’avvio del 2021, con il picco di n.3 toccato nel 2020, è iniziata una lunga discesa e una complicata risalita.
Ritrovata una buona forma fisica, si è attestato intornio alla 90esima posizione all’avvio del 2023, senza mai riuscire a superare quella soglia ed ottenere un grande risultato in un torneo, quello che terribilmente gli manca e probabilmente lo potrebbe riaccendere. C’è andato vicino sulla terra battuta di Kitzbuhel, dove lo scorso anno arrivò in finale, battuto da Baez. Quel buon risultato è rimasto uno sporadico momento di gloria. Un vivacchiare che non gli si addice e che potrebbe spingerlo ad appendere la racchetta al chiodo a soli 30 anni. A Delic l’onere di provarci ancora, forse per l’ultima volta.
Marco Mazzoni
TAG: Cambio di Coach, Dominic Thiem, Mate Delic
6 commenti
Lo vidi parecchi anni fa perdere la finale del Challenger di Genova contro Alber Ramos, all’epoca era un allievo di Ljubicic. Si è ritirato giovane, credo per problemi fisici e si è messo a fare l’allenatore. Riuscisse a raggiungere con Thiem i risultati raggiunti con Coric significherebbe un ottimo investimneto per Thiem.
Confesso di non conoscere tale Delic ma visto l’andamento generale dell’ultimo anno credo sia l’ennesimo- ed aggiungo uno degli ultimi- tentativo sperato di cambiar rotta senza però effettive conseguenze nel pratico.
Un vero peccato perchè Thiem nel suo prime è stato un vero belvedere, soprattutto su terra.
gioco molto fisico, gli anni pesano mentre la nuova generazione avanza.
Come nella favola di Fedro del Leone Morente anche il più codardo degli animali sferrava un potente calcio all’ex fiera, sicuro dell’impunità, lo stesso capita agli ex campioni, che possono essere dileggiati a piacimento.
Ovviamente, si sarà capito, io non la penso così, purtroppo in questo sport entrare in depressione fa peggio che avere ferri di ogni genere infilati nel corpo.
Detto questo, fa piacere che Dominik ci provi ancora, ha vinto uno Slam, cosa che molti, anche fra i top, non possono vantare, forse potrà togliersi ancora qualche soddisfazione, altrimenti troverà dell’altro da fare, come si addice ad una persona intelligente come lui.
L’articolo a fianco parla di un altro infortunato d’eccellenza: chissà che a qualcuno non venga in mente che forse anche lui meriterebbe altrettanto rispetto.
Ma Thiem è finito!!
Manco San Gennaro lo potrebbe far tornare a essere un Top
Passati i 30… 🙁
Gli anni buoni ?
Quelli con la Mlade… 😉