Si continua a parlare dell'ipotesi Super Lega Copertina, Generica

Bublik apre le porte ai sauditi: “I tennisti meritano cambiamenti, essere pagati di più e giocare di meno”

09/02/2024 14:20 35 commenti
Alexander Bublik (foto Getty Images)
Alexander Bublik (foto Getty Images)

Le settimane passano, i tornei avanzano, ma il tema del possibile ingresso dei ricchissimi fondi sauditi nel tennis con un’eventuale rivoluzione della stagione resta sempre caldissimo. Allo scorso Australian Open vari colleghi sul posto hanno cercato di aprire qualche varco tra i pensieri di giocatori sul tema, ma le risposte sono state quasi sempre assai moderate, forse anche per il contesto, uno dei 4 tornei più importanti dell’anno. A fine torneo, il CEO di tennis Australia Craig Tiley ha rivelato di aver trascorso gran parte dei momenti pausa delle due settimane di Melbourne a mettere insieme idee e piani concreti per respingere la crescente minaccia rappresentata dall’Arabia Saudita per la leg australiana, il tutto in un calendario già fin troppo affollato. Una di queste proposte per raggiungere l’obiettivo è la tanto vociferata formazione di una super lega che opererebbe indipendentemente dai tour ATP e WTA e includerebbe i quattro tornei del Grande Slam e i nove tornei Masters 1000. Un piano ambizioso ma realizzabile viste le risorse pressoché sterminate dei fondi sauditi, e che fa letteralmente luccicare gli occhi ai giocatori. Se mai questa rivoluzione diventasse realtà, è sicuro che i tennisti potrebbero giocare di meno, con un calendario forse più “razionale”, e soprattutto guadagnerebbero mediamente molto, molto di più.

Pochi tennisti di sono espressi con dettaglio sulla questione. Il sentore generale è la necessità di mantenere i pilastri della stagione e non cancellare la tradizione, ma il desiderio assoluto è giocare di meno, con un’annata meno stressante per il fisico e portare a casa assegni più pesanti e sicuri. In questo filone s’inquadrano le dichiarazioni stavolta davvero schiette di Alexander Bublik, rilasciate ad Oslo nella tappa del tour di esibizione UTS. Secondo il kazako, nessuno lo dice ma tutti stravedono per questa possibile super lega ipotizzata da Tiley, perché consentirebbe ai giocatori di avere una vita più tranquilla e guadagni maggiori.

Sono favorevole ai cambiamenti e voglio che i cambiamenti arrivino perché giochiamo gli stessi tornei, con lo stesso prize money negli ultimi 15 anni” afferma Bublik, come ha raccolto il media francese Tennis Major, sul tema della possibile Super Lega. “Stanno aumentando i prize money del 2% e pensano che dobbiamo accettarlo ed esserne pure felici. Penso che i cambiamenti siano cruciali. Ne abbiamo bisogno, i giocatori ne hanno bisogno”.

Soldi ma non solo. Bublik ha parlato della necessità di modifiche significative al calendario, tutti sono esausti per la durata della stagione tennistica. Cambiamenti che porterebbero ad una vera rivoluzione della struttura dell’annata di gioco. “I giocatori meritano i cambiamenti, e i giocatori meritano di essere trattati bene, pagati bene, giocare meno e godersi di più l’atmosfera perché così è davvero troppo impegnativo, giochiamo per 11 mesi consecutivi. Alla fine dell’anno hai a malapena un mese libero e poi ricominci. Quindi penso che i giocatori meritino una vita migliore”. Un grande assist ai fondi sauditi e alla ipotesi Super Lega.

Bublik ha avuto il coraggio di dire senza mezza termini quello che moltissimi giocatori probabilmente pensano senza uscire allo scoperto. L’ATP si è mossa da tempo il piano One Vision, aumentando la percentuale di guadagno ai giocatori, creando dei fondi di garanzia e altre mosse “pro-tennisti”. Ma forse questo non basta. Le richieste dei giocatori continuano pressanti, e forse proprio per questo i fondi sauditi hanno capito che è il momento per cavalcare l’onda e provare ad entrare con forza. La sensazione è che quello che oggi raccontiamo dell’annata tennistica possa cambiare in modo radicale, e potrebbe accadere anche abbastanza velocemente. I tennisti sono ovviamente i veri protagonisti. Il rischio imprenditoriale è dei tornei, della gestione ATP e degli Slam, ma la volontà e le crescenti richieste dai giocatori potrebbero spingere alla rivoluzione, visto che i denari sul tavolo oggi “ci sono”…

Da un lato è vero che nessun altro sport al mondo così impegnativo come sul piano fisico – e con l’aggravante dei viaggi continui tra un continente all’altro – ha una stagione lunga quanto quella tennistica. Si è sempre giocato molto, anche in passato, ma le condizioni erano diverse e il fisico degli atleti era sottoposto a stress minori. La durezza della competizione, partite sempre più lunghe, quel che il tennis di vertice richiede al corpo dei tennisti è davvero al limite, lo si vede anche dai tantissimi infortuni pure in atleti molto giovani, una tendenza crescente e allarmante. In questo la richiesta dei tennisti è centrata, fondata e deve essere ascoltata. O si cambia qualcosa nel gioco, per renderlo meno duro per il corpo dei tennisti, o accorciare la stagione è una svolta da non rimandare. Dall’altro lato tuttavia fioccano esibizioni a destra e a manca. C’è la novità della super esibizione in Arabia Saudita (sempre lì, tanto per cambiare…), e anche questa UTS, dalla quale Bublik parla. Già, il kazako chiede di giocare di meno, però dopo aver vinto a Montpellier vola ad Oslo per un’esibizione invece di riposarsi e prepararsi al torneo di Rotterdam. Qualcosa, non quadra anche dal loro lato…

Marco Mazzoni


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35 commenti. Lasciane uno!

morenomcrae (Guest) 10-02-2024 09:29

Di solito gli arabi quando mettono le mani su uno sport lo uccidono

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frale (Guest) 09-02-2024 20:49

Lo sto vedendo adesso in un’esibizione circense contro Thiem su Supertennis. Si chiama UTS.

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Tempia fugit (Guest) 09-02-2024 19:14

La cosa strana, e che andrebbe indagata, è che agli arabi del tennis non interessa fondamentalmente niente. Come nel calcio, lì hanno attratto nomi importanti pagandoli tantissimo per farli giocare in stadi vuoti. E dico vuoti. Perchè?

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+1: il capitano
Annie (Guest) 09-02-2024 16:00

@ il capitano (#3924481)

Ma per piacere..i problemi sono ben altri, col mondo afflitto dalle guerre..per queste “questioni organizzative” troveranno una quadra, visto che comunque l’interesse di base è che il tennis sopravviva e non perda potere attrattivo: ma poi, le “sole” esibizioni alla fine stuferebbero
tutti, visto che non c’è il pathos dei punteggi e delle classifiche da scalare e quelle che richiamano sono ovviamente quelle fornite da chi vince gli Slam o i tornei importanti, quindi una cosa non può escludere l’altra e tutto continuerà con uno schema simile
all’attuale, con tornei di varia cilindrata per dare opportunità a tutti, anche ai non eccelsi, di giocare e guadagnare..e magari imporsi dall’oggi al domani e accedere a vette più alte; poi certo, chi ha più soldi avrà anche più voce in capitolo nella gestione dei tornei, come sta succedendo nell’accaparramento dei diritti televisivi, dove l’utente finale/spettatore può solo adattarsi a questi “giochi di potere” facendo scelte conseguenti: quanto al giocare di meno, l’offerta deve essere ampia per tutti per non escludere nessuno, poi certo, in base ai risultati, si creerà una selezione che consentirà ai più bravi di poter scegliere e concentrarsi sugli obiettivi più importanti. Che alzino i premi minori dovrebbe essere una tendenza doverosa, non solo aumentare quelli già vertiginosi: del resto, la vita tennistica non va oltre i 40 anni e in questa tutti cercano di concretizzare il più possibile per organizzarsi il lungo “dopo”.. e caro Bublik, rimango convinta che i minatori del Sulcis fatichino molto di più guadagnando lo stretto per sopravvivere

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ilpallettaro (Guest) 09-02-2024 15:23

Scritto da tinapica
Secondo voi non si sta prospettando la riedizione di quanto a suo tempo capitò con la creazione di un parallelo circuito professionistico, poi riassorbito alla fine degli anni ’60?
Allora la distinzione teoricamente era tra chi giocava (anche) per un compenso e chi lo faceva solo per la gloria.
Siccome non credo che un Pietrangeli (primo nome che mi sovvenga tra coloro che non scelsero il professionismo) non percepisse ingaggi (ricco di suo finché si vuole ma, anche allora, per conseguire certi risultati eccezionali necessitava duro impegno di allenamento quotidiano e non ci credo che lo facessero in cambio solo di un “bravo!” e di una stretta di mano), si sta ripetendo lo stesso fenomeno, su scala monetario-retributiva esponenzialmente maggiore, con il rischio, non da poco, di un altro doppione di circuito che potrebbe arrivare anche a coinvolgere i Tornei Maggiori, come accadde anche allora.
A mio parere questo non sarebbe un bene per il tennis.
Ma tant’è: la deriva monetario-televisiva è già stata imboccata da tempo, stravolgendo le regole e lo spirito stesso, fin dalle origini peculiare commistione artistico-atletico-gladiatoria, del gioco.
Quindi perché stupirsi se si prosegue in tale direzione?
Come per la tipologia di fruizione televisiva da chi ne ha comprati i Diritti di trasmissione, il potere in mano nostra è solo quello di disinteressarcene per tramite di un coerente boicottaggio.
Essendo un circo che si sostiene con la pubblicità, molto più che coi biglietti di ingresso (anche se, pure sul discorso prezzi dei biglietti ci sarebbe di che discutere…), ed essendo che gli investimenti in inserzioni pubblicitarie vanno dove c’è un pubblico che le guardi, basta togliere il pubblico per far sì che il tendone circense crolli.
Facile, no?

esatto.
la dinamica è la stessa: i più forti interessano al grande pubblico, loro e solo loro. e sono loro che portano le tv e gli sponsor.
ora con l’intrattenimento digitale world wide da una parte c’è un incremendo assurdo della concorrenza percui in qualsiasi momento c’è una partita, un evento, un match da vedere. dall’altro c’è la possibilità di raggiungere miliardi di utenti con tutto ciò che ne consegue a livello di incassi e di marketing.
il tennis non fa eccezione: tra una partita nba e un primo turno di un atp 250 la massa guarda la partita nba; ma se ci fosse un match tra i primissimi e ci fosse un campionato tra loro con una classifica comprensibile sicuramente molti guarderebbero il tennis.
l’atp o si adegua o fa la fine dell’itf con il suo resort tour e con i campi spesso inagibili per mancanza di manutenzione.

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ilpallettaro (Guest) 09-02-2024 15:16

la stagione di un tennista è decisa dal tennista, ognuno sceglie i tornei a cui iscriversi.
questa idea di dover impedire a chi vuole di iscriversi ad un torneo dietro l’altro non ha alcun senso.

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Mauro N (Guest) 09-02-2024 14:24

In primis:“ queste sono frasi di uno che non ama il suo lavoro.
2) fa davvero male sentire che non guadagnano abbastanza e che hanno solo un mese libero.
Caso mai i soldi nel tennis devono essere ridistribuiti in modo poi equo anche tra quelli delle retrovie che fanno molta fatica a sopravvivere praticando questo sport.

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Starghost (Guest) 09-02-2024 13:29

@ Ozzastru (#3924658)

Guarda che in Francia le 35 ore esistono da un pezzo

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Starghost (Guest) 09-02-2024 13:27

Panta rei oi potamos.

Tutto si evolve, è l’essenza stessa della vita.

Piaccia o no, in tutti gli sport si va (o si è già andati) verso la creazione di campionati di élite, e in molti si vede la resistenza degli organi di governo a questa evoluzione, vedasi il caso della super lega europea delle squadre di calcio. Non vedo perché negli USA ci debba essere un campionato “federale” a poche squadre per NFL e NBA e lo stesso format non sia possibile in Europa, credo che sia perché molti cosiddetti dirigenti perderebbero il posto e l’influenza.

Idem nel Tennis.
E’ uno sport individuale, dove i migliori, a costo di enormi sacrifici fisici ecc. fanno uno sport diverso rispetto agli altri, e per me è giusto che, pur garantendo un certo ricambio, abbiano un campionato, come dire, ristretto (diciamo slam e 1000 più un paio di 500).

Non dimentichiamo che lo sport professionista è soprattutto spettacolo (a conferma credo che i contributi pensione dei calciatori vengano versati nel fondo spettacolo).

27
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Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 09-02-2024 13:00

Adoro il Bublik tennista,ma per me chi rinnega il proprio paese per i fruscianti dollaroni perde di credibilità a vita e nemmeno leggo,come in questo caso(a parte il titolo),o ascolto quello che dice!!!

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Viri 09-02-2024 12:49

Scritto da maverikkk
Io per 1500€ non andrei 10 giorni in Arabia a fare l’equivalente del lavoro che faccio adesso…grossomodo la proporzione è questa tra me e questi giocatori, 30.000€ contro 30 milioni di € all’anno.
Sto parlando solo di questi 6 che sembrerebbero i partecipanti.
Credo che un Alcaraz o un Sinner potrebbero decidere di non partecipare, senza grossi problemi…probabilmente sono attratti dalla possibilità di vincere il SUPERPREMIO.

Nemmeno io, senza dubbio.
Ma se io, parallelamente al mio lavoro, faccio un contratto con una società che mi fornisce il vestiario con cui lavoro, e questo contratto mi porta direttamente o indirettamente il 60/70% dei miei introiti annuali magari il discorso cambia. O magari in questo contratto ci sono degli obblighi da rispettare, tipo la partecipazione ad alcuni eventi o in alcuni mercati che a loro interessano.
Lasciando perdere il nostro Jannik, non credo che a Nole o a Nadal manchino i soldi, ma ci vanno! E si sa 9 mesi prima che ci vanno. Cioè non si sa se Nadal a Dicembre giocherà ancora a tennis professionistico ma si sa che andrà in arabia. Strano eh?

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Ozzastru (Guest) 09-02-2024 12:43

Premesso che adoriamo Bublik, vogliamo portare avanti una vertenza sindacale dei suoi dipendenti domestici: “vogliamo lavorare 9 mesi con lo stipendio annuale”
Alexander accetterà?

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tinapica 09-02-2024 11:33

Secondo voi non si sta prospettando la riedizione di quanto a suo tempo capitò con la creazione di un parallelo circuito professionistico, poi riassorbito alla fine degli anni ’60?
Allora la distinzione teoricamente era tra chi giocava (anche) per un compenso e chi lo faceva solo per la gloria.
Siccome non credo che un Pietrangeli (primo nome che mi sovvenga tra coloro che non scelsero il professionismo) non percepisse ingaggi (ricco di suo finché si vuole ma, anche allora, per conseguire certi risultati eccezionali necessitava duro impegno di allenamento quotidiano e non ci credo che lo facessero in cambio solo di un “bravo!” e di una stretta di mano), si sta ripetendo lo stesso fenomeno, su scala monetario-retributiva esponenzialmente maggiore, con il rischio, non da poco, di un altro doppione di circuito che potrebbe arrivare anche a coinvolgere i Tornei Maggiori, come accadde anche allora.
A mio parere questo non sarebbe un bene per il tennis.
Ma tant’è: la deriva monetario-televisiva è già stata imboccata da tempo, stravolgendo le regole e lo spirito stesso, fin dalle origini peculiare commistione artistico-atletico-gladiatoria, del gioco.
Quindi perché stupirsi se si prosegue in tale direzione?
Come per la tipologia di fruizione televisiva da chi ne ha comprati i Diritti di trasmissione, il potere in mano nostra è solo quello di disinteressarcene per tramite di un coerente boicottaggio.
Essendo un circo che si sostiene con la pubblicità, molto più che coi biglietti di ingresso (anche se, pure sul discorso prezzi dei biglietti ci sarebbe di che discutere…), ed essendo che gli investimenti in inserzioni pubblicitarie vanno dove c’è un pubblico che le guardi, basta togliere il pubblico per far sì che il tendone circense crolli.
Facile, no?

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sander (Guest) 09-02-2024 11:28

Il discorso di Bublik avrebbe avuto senso se fosse stato collegato ai guadagni dei giocatori dalla posizione 100 in giù ma sulla sua situazione dovrebbe avere l’onestà intellettuale, che evidenetemente non ha, di fare silenzio. I tennisti top 100 giadagnano cifre considerevoli, in buona parte hanno la residenza in paradisi fiscali e fare una dichiarazione del genere quando ci sono ampie fette di popolazione che ha grossi problemi econimici è di un egoismo non da poco. E’ una questione di educazione e rispetto che temo manchi al ragazzotto.

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+1: il capitano
Pier no guest 09-02-2024 11:19

Pecunia non olet

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Betafasan 09-02-2024 11:06

@ Lupen (#3924508)

ESATTO. AIUTARE CHI INIZIA E CHI HA UN RANKING BASSO… LO PENSO DA 10 ANNI .

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Betafasan 09-02-2024 11:04

Però Aiutate i giovani dai 10 ai 20 anni!! Distribuire DI PIÙ

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maverikkk 09-02-2024 11:01

Io per 1500€ non andrei 10 giorni in Arabia a fare l’equivalente del lavoro che faccio adesso…grossomodo la proporzione è questa tra me e questi giocatori, 30.000€ contro 30 milioni di € all’anno.
Sto parlando solo di questi 6 che sembrerebbero i partecipanti.
Credo che un Alcaraz o un Sinner potrebbero decidere di non partecipare, senza grossi problemi…probabilmente sono attratti dalla possibilità di vincere il SUPERPREMIO.

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Taigo 09-02-2024 10:54

Scritto da Lupen
Nessuno pensa a migliorare gli introiti dei giocatori (maschi e femmine) dal 101 al 1.000 che fanno sacrifici spesso non ripagati !!!!

Tu hai centrato esattamente il nocciolo della questione; il problema dei guadagni troppo bassi pertiene soprattutto alla fascia medio-bassa dei giocatori. Nulla a che vedere con la pseudo superlega che riguarderebbe solo i tennisti più forti – e quindi più ricchi – del circuito, uccidendo lo spirito stesso della competizione aperta, quella che consente anche a chi arriva da molto lontano di vincere uno slam (vedi Raducanu agli US Open).

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Taigo 09-02-2024 10:49

Scritto da Viri

Scritto da Caribou
Bublik è veramente il peggiore. Su questo sito spesso si è attaccato ferocemente personaggi come Kyrgios e Fognini, mentre questo ha avuto la nomea di quello che tutto sommato dai è simpatico, ma uno più cafone e ignorante e maleducato anche nei confronti degli avversari raramente si è visto nel tour.

è semplicemente onesto, sia su questo tema che quando è in campo. Lo è stato con Sinner a suo tempo quando gli ha detto che era fortissimo per essere così giovani e lo è anche quando fa il sorriso sornione dopo colpi spettacolari. Non mi sembra così scorretto

Si, è onesto come a modo suo è onesto Paire quando afferma di giocare a tennis solo ed esclusivamente per denaro. Proprio per questo ritengo che strumentalizzare le parole di Bublik per accreditare ai fondi sauditi una funzione addirittura salvifica dei problemi del tennis (calendari intasati, guadagni troppo bassi, ecc.) non mi sembra invece un’operazione altrettanto onesta.

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Taigo 09-02-2024 10:42

Dichiarazioni “schiette“, “Bublik ha avuto il coraggio…“???
Ma come mai tutto questa passione di Livetennis per i fondi sauditi, tanto da arrivare ad accreditare come una specie di eroe un personaggio che – pur adorandolo per la grande tecnica e per il divertimento che procura al pubblico quando gioca – è pur sempre un giullare prezzolato, che va dove lo porta il denaro? Non saprei definire altrimenti uno che arriva a cambiare persino la nazionalità solo ed esclusivamente per una questione di soldi.

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Milanese 09-02-2024 10:23

Il tennis di 15-20 anni fa era tutt’altra cosa, ma anche solo di 10 anni fa…

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jjaaao (Guest) 09-02-2024 10:22

Rimpiango il tennis di 20-15 anni fa

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gimaxx75 09-02-2024 10:00

Le federazioni (itf,atp,ecc..)dovrebbero prendere in carico tutte le spese di viaggio (vitto,alloggio e campi di allenamento, trasporti,e così via)sostenute dai giocatori a partire dai futures. In questa maniera, qualsiasi giocatore sarebbe in grado di mantenere la permanenza nel tour.

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+1: maverikkk
Viri 09-02-2024 09:49

Scritto da Caribou
Bublik è veramente il peggiore. Su questo sito spesso si è attaccato ferocemente personaggi come Kyrgios e Fognini, mentre questo ha avuto la nomea di quello che tutto sommato dai è simpatico, ma uno più cafone e ignorante e maleducato anche nei confronti degli avversari raramente si è visto nel tour.

è semplicemente onesto, sia su questo tema che quando è in campo. Lo è stato con Sinner a suo tempo quando gli ha detto che era fortissimo per essere così giovani e lo è anche quando fa il sorriso sornione dopo colpi spettacolari. Non mi sembra così scorretto

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+1: lory e lory, Vasco92
verdasco (Guest) 09-02-2024 09:38

anche gli operai meritano cambiamenti, essere pagati di piu’ e lavorare di meno Bublik torna sulla terra

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+1: il capitano, Massimocossetto, l Occhio di Sauron, Rovescio al tramonto, Thetis.
Lupen (Guest) 09-02-2024 09:29

Nessuno pensa a migliorare gli introiti dei giocatori (maschi e femmine) dal 101 al 1.000 che fanno sacrifici spesso non ripagati !!!!

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Duccio (Guest) 09-02-2024 09:28

Bublik gioco su di te a Wimbledon…..mi raccomando

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lory e lory 09-02-2024 09:22

Comunque ha detto una cosa scontata chi di noi se il nostro capo ci dice, da questa settimana lavorate un’ora di meno, però vi do 100 euro in più, cosa facciamo?

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+1: Vasco92
Caribou (Guest) 09-02-2024 09:18

Bublik è veramente il peggiore. Su questo sito spesso si è attaccato ferocemente personaggi come Kyrgios e Fognini, mentre questo ha avuto la nomea di quello che tutto sommato dai è simpatico, ma uno più cafone e ignorante e maleducato anche nei confronti degli avversari raramente si è visto nel tour.

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tinapica 09-02-2024 09:07

Ah, furbacchione!
Ecco, sì, della sua mancanza un po’ soffrirei.
Non abbastanza da vedere o anche solo seguire esibizioni sulla sabbia del deserto.

5
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ITALO (Guest) 09-02-2024 09:00

chiedo alla redazione …. cos’è questa esibizione UTS di Oslo?
Sul sito pare partecipino fior di giocatori..
Medvedev, Rublev, De minaur, Fritz…

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il capitano 09-02-2024 08:57

Sono convinto che tanti tennisti giocano per lo più per i soldi che non per il proprio Palmares. È meglio vincere 10 slam guadagnando circa 20 milioni di euro o fare 10 esibizioni in Arabia Saudita portando a casa 60 milioni di euro? Questo è il problema!

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+1: Paolo Papa
l Occhio di Sauron 09-02-2024 08:54

Stakanovista!!

2
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Givaldo Barbosa (Guest) 09-02-2024 08:51

In miniera, …

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