Thiem: “Vedo il 2024 come la mia ultima opportunità”
Non è mai mancata lucidità e obiettività a Dominic Thiem. Pensava di poter arrivare tra i migliori da giovane, quando prima dell’alba correva nei boschi intorno a Vienna spinto dai metodi duri ma efficaci di Gunter Bresnik; sentiva di poter alzare uno Slam quando battagliava ad armi pari contro Nadal sul rosso di Parigi e non solo. Sentiva di aver toccato il cielo con un dito a New York, dopo aver rimontato in modo clamoroso due set di svantaggio a Zverev, uno sforzo massimo, fosse irripetibile. Sente oggi che il suo tennis non va come sperato e non crede che la situazione attuale possa durare ancora a lungo. Rilancio e ritorno in posizioni più consone in classifica, oppure è il segnale che il suo fisico e la sua testa di più non consentono e quindi è meglio farsi da parte piuttosto di trascinarsi. Un sentimento davvero opposto a quello espresso proprio ieri da Andy Murray, e che abbiamo riportato in un altro articolo.
L’austriaco dopo aver vinto l’unico Slam a US Open 2020 ha affrontato seri problemi fisici, insieme a un crollo motivazionale e altri problemi mentali relativi alla sua prestazione che l’hanno spinto a lunghi periodi di pausa. È rientrato pienamente sul tour da diverso tempo, ma quel tennis potente e continuo che l’ha issato sino al n.3 nel ranking è uno sbiadito ricordo. Non gioca nemmeno così male Dominic, ma fa tutto un po’ peggio… la palla corre di meno, è meno profonda, gli errori più frequenti. Intensità fisica e mentale, forza bruta nella spinta, sono sempre stati il suo marchio di fabbrica. Oggi il suo tennis è meno dirompente, non fa più male come una volta. Lui ne è pienamente consapevole, e per questo sta riflettendo seriamente sul suo futuro. Ne ha parlato in una bella intervista rilasciata al magazine austriaco Der Standard, nel quale parla a cuore aperto sul suo presente, i suoi programmi (giocherà tre Challenger invece di Indian Wells e Miami, per provare a risalire la china), ma anche delle sue aspettative. Se non ritroverà la magia del suo gioco e si avvicinerà concretamente alla top50, il ritiro potrebbe arrivare già alla fine di questa stagione.
“Nel mese di marzo ho in programma tre Challenger, non andrò a Indian Wells e Miami. Giocherò a Szekesfehervar, Zara e Napoli” dichiara Thiem. “Voglio tornare presto tra i primi 70 o 60, quindi potrò pianificare meglio i miei prossimi tornei perché con la mia classifica adesso è difficile. Ogni partita in un ATP 250 è complicata”.
Dura ma realistica l’analisi del suo momento: “Vedo questa stagione come l’ultima opportunità, se andrà bene tutto potrebbe cambiare velocemente. Sono passati due anni da quando sono tornato dall’infortunio e ho chiuso il 2022 vicino ai primi 100, e l’anno scorso ho finito 98esimo, non un progresso. Se dovessi finire quest’anno nuovamente su queste posizioni, devo pensare se ne vale la pena“.
“Per due anni sono rimasto stazionario in zone di classifica in cui non voglio stare. Certo, questo mi mette alla prova. Ci sono molte cose che mi accadono adesso a cui non pensavo da molti anni, come la preoccupazione di poter accedere ai migliori tornei del mondo. È una pressione diversa. Non la situazione in cui voglio stare”.
Dominic ha scelto di interrompere la sua collaborazione con Benjamin Ebrahimzade, adesso non ha ancora un coach. “Mi sono separato da lui dopo gli Australian Open. Chi sceglierò? Non sarà una grande star. Voglio qualcuno che sappia com’è stata la mia vita, il mio cammino, come ho lavorato in passato e quel che mi ha portato ad avere un certo successo. Ma non sarà nemmeno Gunter Bresnik, sarà qualcuno che mi conosce da quando ero giovane. Vedo questa come l’ultima possibilità di fare il salto di cui ho bisogno.” Non ha tuttavia fatto nomi, ma nella sua testa sembra un profilo ben definito. Un ritorno al passato per cercare di ritrovarsi.
Quel che lo motiva a provarci ancora è la passione. “Non ho mai giocato per soldi. Non sono una persona che dà troppo valore ai soldi. Quello che inseguo è ritrovare la sensazione di giocare di nuovo il mio miglior tennis in una partita, ai livelli a cui ero abituato e ai quali penso ancora di poter tornare. Questo è quello che mi aspetto da me stesso” conclude Thiem.
Parole sincere, discretamente crude, che spiegano la realtà e mentalità di Dominic. Un ragazzo di talento che ha costruito una bella carriera con tanto lavoro e dedizione. La sensazione tuttavia, come abbiamo scritto più volte in passato, è che arrivare tra i migliori a giocarsela alla pari contro Nadal su terra, contro Djokovic e Federer sul veloce, gli sia costato uno sforzo sovrumano, che l’abbia naturalmente consumato. Un po’ come accade a tutti i grandi giocatori che basano la propria prestazione su forza fisica e intensità, Jim Courier per citarne uno. Appena si cala anche solo un filo nella forza e nella resistenza, percentualmente la qualità generale della prestazione crolla in modo esponenziale. Auguriamo a Dominic una fantastica risalita, ma il percorso per lui ormai 30enne sembra molto difficile.
Marco Mazzoni
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Hanno anche fatto delle analisi sui suoi colpi l’anno scorso e sembra proprio che i suoi colpi abbiano un 6/7% in meno di velocità, precisione e spin media….il tennis è una questione di sottigliezze…se togli un altro 5% si finisce a fare il 2.3 in Italia….. alla fine è tutto lì, evidentemente non riesce più a produrre la velocità di palla di prima.
Il tennis di adesso è più fisico di qualche anno fa non a caso ci sono nel circuito molti più infortuni anche tra i giovani,Thiem avrebbe fatto la stessa fine con questa generazione anzi si sarebbe usurato prima se il suo fisico era predisposto ad un calo nel tempo,quello che hanno fatto i big 3 sarà irripetibile soprattutto per la loro longevità,anche sopra i 35 anni dominavano ancora e probabilmente lo avrebbero fatto anche con questa nuova generazione fosse arrivata qualche anno fa,non si può avere una conferma da Federer e Nadal perché non c’è stato modo ma con Djokovic sì e per avere quasi 37 anni lo regge molto bene quel tipo di tennis come si è visto nelle partite con Alcaraz,Sinner,Shelton e Rune che ancora tiene testa o comunqueci perde veramente di poco,l’ultimo scontro con Sinner non lo considero perché è saltato fuori che era ammalato
Lo sai quante partite giocava in un anno? Quanti 250 faceva?
Secondo te, quindi per quale motivo i top player centellinano le proprie apparizioni?
Non è difficile, ci puoi arrivare
1. Che correva all’alba nei boschi sono leggende metropolitane messe in giro a suo tempo per creare clamore mediatico su di lui quando era in rampa di lancio, lo dice persino uno dei suoi storici sponsor:
“8. I suoi primi allenamenti sono avvolti nella leggenda
Volete sapere il segreto del succeso di Thiem? Non si tratta unicamente del suo talento tennistico, ma anche della sua etica lavorativa nel mantenersi in perfetta forma fisica. Per molto tempo sono girate storie quasi mitologiche su come si allenasse caricandosi tronchi d’albero sulla schiena, correndo la notte nei boschi e nuotando in fiumi dalle acque ghiacciate, il tutto per essere nella forma più adatta ad affrontare i tornei più ardui. Sembra che non fossero altro che leggende metropolitane, ma Dominic lavora comunque molto duramente nei suoi allenamenti pre-stagione a Miami.”
Riferimento, punto 8 del seguente articolo:
https://www.redbull.com/it-it/tennis-dominic-thiem-notizie-e-curiosita
2. Paragonarlo a Jim Courier non ha molto senso logico in quanto Courier vinse 4 Slam, altre due volte arrivò finalista Slam e fu pure N 1 ATP per diverse settimane, insommma , risultati tennistici più che quadrupli rispetto a Thiem, non robuccia da niente, tutt’altro!
3. Fare gli auguri per qualcosa che si avveri ma poi subito dopo dire che sarà molto difficile non è il massimo di un augurio fatto in modo positivo, tanto vale non farli!
Non lo so se per Thiem c’è stato un logoramento fisico,non è vecchio per questo sport,ha comunque compiuto da poco 30 anni,penso sia una questione psicologica e che il modo di giocare a tennis in questi anni si è evoluto e lui no,se fosse dovuto anche al 10% in meno di condizione atletica sarei terribilmente preoccupato per la carriera di Sinner e Alcaraz tra 6/7 anni perché anche il loro stile di gioco si basa sulla forza fisica e intensità ed è un tennis molto logorante anche più di quello di Thiem sempre in spinta sempre al massimo,tra le loro tante qualità leva a Sinner la sua pesantezza di palla e il ritmo veloce e ad Alcaraz la rapidità di arrivare su ogni palla e le sue accelerazioni fulminee e sarebbero dei semplici top 30 non più in grado di competere per i grandi tornei
il tennis è uno sport usurante per le articolazioni ed alcuni giocatori si logorano prima di altri. Definire il suo allenatore “non all’altezza” senza sapere assolutamente nulla mi sembra quantomeno discutibile visto che l’allenatore lo ha portato a 3 finali in 3 slam diversi, con uno di questi vinto
un grande protagonista del periodo pre covid e prima dei maledetti infortuni.
mi rende davvero triste vederlo nelle retrovie
Ultima opportunità per fare che? Il Tempo delle mele è solo un ricordo per lui
Non c’entra la testa, l’infortunio al polso che ha avuto ha finito prematuramente le carriere di molti, qualcuno ricorda Davidenko?
Ti auguro il meglio. Rovescio poetico e gran bella persona. Forza Dom!
Per me il tedesco ha ampie possibilità di vincere a Parigi perché il suo tennis è molto adatto alla terra rossa.
Thiem è stato sfortunato per gli infortuni e perché, avendo qualche anno di più, si è beccato almeno due dei tre ancora al meglio però tutti e tre, per me, sono stati fortunati in parte perché sono stati i più forti di una generazione (quella dei secondi anni novanta) che non ha espresso fortissimi…mi spiego se fossero nati nel 2000 o giù di lì non sarebbero le giovani future star perché almeno tre giovani attuali e forse anche di più (Alcaraz e Sinner sicuramente, ma anche Rune, Shelton i francesini etc etc etc) sono più forti di loro.
Lui è onesto con se stesso e non vuole girarci intorno alle cose.
È realista ed è da apprezzare per come si approccia al problema.
E’ stato un grande giocatore cin BR al numero 3 e la perla dello slam vinto. purtroppo da 2 anni oscilla fra 95 e 105 e non riesce ad andare oltre.
giusto che faccia le sue valutazioni. ha solo 30 anni ma vuole tornare a livelli medio alti e fa bene a non accontentarsi dei CH.
Se ha qualcosa di fisico dopo l’operazione, c’è poco da fare, se è una cosa mentale, deve essere intrippato forte, ma forse ha qualche speranza.
Sembra la versione challenger di se stesso…brutto brutto.
Mi pare che nessuno abbia centrato il punto.
Thiem si è usurato prematuramente con un allenatore non all’altezza.
Il fisico paga sforzi eccessivi.
La preparazione deve essere mirata
Più il tempo passa e più aumenta la difficoltà a rientrare dagli infortuni. Un po’ come per Matteo Spiace ma purtroppo è così…
Perche? mi sembrano situazioni diversissime.
Ruud ha 25 anni. Ha giocato 3 finali slam e le finali delle Atp Finals negli ultimi due anni ( che invece Thiem ha chiuso al 98 e 100 )…il fatto che adesso sia uscito dalla top10 ( e’ n12 ) non significa che sia finito. A me risulta che sia ancora un’atleta validissimo di alto livello e competitivo. Nulla a che fare con la situazione di Thiem.
Tsitsipas e’ ancora in top10. Sembrava potesse avere le carte in regola per stare tra i primi 3 ma adesso, semplicemente, sono arrivati degli atleti piu forti di lui, come Sinner e Alcaraz, forse anche Rune…ma e’ comunque ancora un top10.
Thiem fa fatica a vincere un match negli Atp 250 e ci sta dicendo: se non ho piu il livello per giocare a livello ATP e non posso partecipare agli Slam e ai 1000 e devo scendere a giocare stabilmente i challanger preferisco ritirarmi perche non ne vale la pena.
Thiem ha subito un grave infortunio. Non c’è controprova ma avrebbe potuto vincere di più. Tsitsipas e Ruud non sono al suo livello, valgono meno. Thiem è stato molto sfortunato.
Tennis troppo energivoro quello di thiem. Molto bello da vedere, inutile anche ribadire la magnificenza del rovescio a una mano sempre più in via d’estinzione. Però le sue tecniche di movimento, di colpo, sono sempre state fin troppo “esagerate”, troppo ampie IMO. Questo con gli anni potrebbe aver portato ad un logoramento e ad un deterioramento osseo che al primo infortunio serio certi atleti pagano anche più del normale. Per il resto la volontà, la testa, la tenuta mentale fanno la differenza ma quando vedi che fai fatica a ritrovare le sensazioni di prima è evidente che il gioco di un tempo così estanuante non lo può più sopportare.
Dispiace, lo us open pareva essere un punto di svolta e il RG stante il Nadal attuale pareva il prossimo.
Murray pero’ a 36 anni e’ nonostante tutto n49, posizione che gli permette di entrare nei MD di slam e mille.
Thiem sembra proprio essersi stabilizzato in quelle posizioni tra la n95 e la n105 da due anni e piu su non riesce ad andare…
Il fatto che dica: OGNI PARTITA DI UN ATP 250 E’ COMPLICATA, la dice lunga sulla difficolta’e della fatica che sta incontrando quando affronta giocatori di un certo livello.
Lui Tsitsipas e Zverev sono stati sfortunati in quanto si sono trovati ancora Note e Nadal tra i piedi ed in più l’avvento del nostro Jannick e di Alcaraz ha impedito loro di vincere qualcosa di importante e credo che sarà sempre più difficile riuscirci. Thiem per lo meno uno slam lo ha vinto, ma per gli atri la vedo dura
Purtroppo Dominic ha tirato i remi in barca troppo presto, credevo che dopo aver vinto gli US Open vincesse anche qualche Roland Garros. Auguro che si riprenda.
Sembra un po’ il destino di Tsitsipas e Ruud.
Buona fortuna Dominic! Mi auguro una bella battaglia con Jannik, in uno slam, con te in forma come ai tempi migliori pre infortunio.